BENVENUTI ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. Percorso di accoglienza per gli alunni della classe prima Sez. B

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1 BENVENUTI ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Percorso di accoglienza per gli alunni della classe prima Sez. B Istituto Comprensivo Magistrato G. Falcone Anno scolastico 2012/2013

2 LA NOSTRA SCUOLA E INTITOLATA A Giovanni Falcone La mafia non è affatto invincibile. E un fatto umano e come tutti i fatti ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismi da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. Così parlava Giovanni Falcone. Nato il 23 maggio del 1939, studiò al Convitto Nazionale di Palermo, poi si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell Università degli studi di Palermo dove si laureò. All inizio della sua carriera fu pretore a Lentini nel luglio 1978 fu trasferito a Palermo. Qui conobbe il suo fidato collega Paolo Borsellino e insieme si misero ad indagare la mafia chiamata COSA NOSTRA. Per combattere questa organizzazione malavitosa Falcone creò il pool antimafia composto da Giuseppe Di Lello, Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta. Le inchieste portate avanti dalle indagini di Falcone e di tutto il pool, portarono così a costituire il primo grande processo contro la mafia. Nel dicembre 1986, Borsellino lasciò il pool, che il 30 luglio de si sciolse ufficialmente. Successivamente, fino alla sua morte, Falcone fu molto attivo, cercando in ogni modo di rendere più incisiva l azione della magistratura contro il crimine, tant é che intuì che la successiva vittima di Cosa Nostra sarebbe stato lui. Il 23 maggio 1992 mentre tornava da Roma in Sicilia, Falcone fu assassinato, con lui morirono anche la moglie, Francesca Morvillo, il suo autista e tre agenti di scorta. Gli uomini passano ma le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. Questo è il messaggio di speranza di Falcone per noi, futuri cittadini del domani, la speranza di interiorizzare e mettere in pratica gli insegnamenti di chi ha creduto nel Bene.

3 LA NOSTRA SCUOLA Visitiamo insieme i vari locali comuni della scuola, per scoprirne la funzione e le modalità di utilizzo. Oltre a docenti e alunni, nella nostra scuola lavorano altre persone: il personale A.T.A. (collaboratori scolastici e il personale di segreteria). Li incontriamo, per intervistarli brevemente. CHI SONO COSA FANNO

4 Disegna qui la tua caricatura: LA MIA CARTA D IDENTITA Per iniziare a conoscerci meglio, per avere informazioni sui nuovi compagni di classe e per darne su di noi, compiliamo delle schede di presentazione, su cui incolleremo anche una nostra fotografia. Una volta compilate le schede, ognuno leggerà la propria ad alta voce. Potremo incollarle su un cartellone, in modo da riguardarle anche nei prossimi giorni.

5 LA MIA CARTA D IDENTITA I MIEI DATI ANAGRAFICI nome. cognome. luogo di nascita nazionalità.. indirizzo.. numero di telefono.... persone con cui vivo. ALTRE NOTIZIE animale domestico che ho o che vorrei... sport che pratico società sportiva a cui sono iscritto associazione che frequento. strumento che suono o che vorrei suonare.. giornali che leggo spesso... programmi televisivi che seguo. passatempi. IL MIO ASPETTO FISICO capelli.... occhi... statura. peso. numero di scarpe. abbigliamento consueto. IL MIO CARATTERE o Timido o Allegro o vivace o tranquillo o calmo o socievole o affettuoso o chiuso o ottimista o permaloso o aperto o pessimista o sensibile o altro la mia fotografia

6 MY IDENTITY CARD PERSONAL DATA Name Surname Birthplace Nationality Address Phone number My family _ FURTHER DATA My favourite pet My favourite sport I like reading My favourite TV programmes Hobbies PHYSICAL DESCRIPTION Hair Eyes Height Weight I like wearing shy happy calm optimistic sad talkative lazy boring I AM

7 FICHE D IDENTITÉ NOM PRÉNOM_ AGE VILLE ADRESSE_ NATIONALITÉ ÉCOLE CLASSE J AIME JE DÉTESTE ME VOILÀ Taille Cheveux Yeux Caractère

8 Gioca con il tuo nome Prova a cambiare il tuo nome scrivendolo al contrario: ad es. PAOLA ALOAP ENRICA ACIRNE Cambiando nome immagina di cambiare identità: Prima eri. Ora sei Quale personaggio potrebbe avere un nome così curioso? Prova a descriverlo seguendo questa traccia: Chi è (ruolo). Che età ha?.. Dove vive? Che lavoro svolge?. Descrizione fisica. Comportamento e carattere.... Abitudini e interessi.....

9 IL DIARIO, AMICO PREZIOSO Il diario personale, utilizzato bene, diventa uno strumento prezioso, che ci aiuta nel lavoro scolastico di ogni giorno. Il diario: va curato in ogni sua parte e tenuto in ordine va compilato a penna, non a matita va utilizzato per le comunicazioni scolastiche Sul diario si scrivono: tutti i compiti assegnati (mai affidarsi solo alla memoria!) i testi e il materiale da portare a scuola, secondo le indicazioni ricevute dai docenti i risultati delle verifiche orali e scritte, che dovranno sempre essere controfirmati dai genitori gli avvisi che la scuola comunica ai genitori comunicazioni alla famiglia di eventuali comportamenti scorretti o di mancanze Sul diario non si deve: usare il bianchetto e attaccare adesivi, perché è un documento che testimonia la vicenda scolastica di ciascuno occupare le pagine ancora da utilizzare, limitando così lo spazio a disposizione per il suo corretto utilizzo. E bene che i genitori firmino ogni pagina del diario (non solo voti ed avvisi), per confermare agli insegnanti di averne presa visione.

10 LA SICUREZZA A SCUOLA Come avete già imparato nella scuola Primaria, è fondamentale conoscere le norme di comportamento da tenere nelle diverse situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi. Conoscere tali norme e saperle mettere in atto è davvero importante, perché ci aiuta ad affrontare al meglio situazioni difficili, diminuendone la pericolosità. Lette insieme le schede seguenti, potremo guardare una videocassetta relativa all argomento, per comprendere ancora meglio queste nozioni così importanti. Istruzioni di sicurezza Quelle che seguono sono delle istruzioni di sicurezza che possono ritenersi valide per ogni circostanza. Alla diramazione dell allarme: Mantieni la calma Interrompi immediatamente ogni attività Lascia tutto l equipaggiamento (non preoccuparti di libri, abiti o altro) Incolonnati dietrol apri - fila Ricordati di non spingere, non gridare e non correre Segui le vie di fuga indicate Raggiungi la zona di raccolta assegnata

11 NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA NORME Dl COMPORTAMENTO IN CASO Dl TERREMOTO Se ti trovi in un luogo chiuso: Mantieni la calma Non precipitarti fuori Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l architrave della porta o vicino ai muri portanti Allontanai da finestre, porte con vetri e armadi, perché cadendo potrebbero ferirti Se sei nei corridoi o nel vano delle scale, rientra nella tua classe o in quella più vicina Dopo il terremoto, all ordine di evacuazione, abbandona l edificio senza usare l ascensore e ricongiungiti agli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata Se sei all aperto: Allontanati dall edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche, perché potrebbero cadere e ferirti Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa di sicuro, come una panchina Non avvicinarti ad animali spaventati

12 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO D INCENDIO Mantieni la calma Se l incendio si è sviluppato in classe esci subito, chiudendo la porta Se l incendio è fuori della tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale e i corridoi, chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con panni, possibilmente bagnati Apri la finestra e, senza sporgerti troppo, chiedi soccorso Se il fumo non ti fa respirare filtra l aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l alto)

13 IL REGOLAMENTO D ISTITUTO Scopo del regolamento d Istituto è stabilire delle regole che, valide per tutti, favoriscano una serena convivenza e un lavoro proficuo. Principi fondamentali sono il rispetto delle persone e dei materiali di cui la scuola è dotata, la reciproca comprensione, lo spirito di collaborazione. A tale scopo si ritengono indispensabili: la puntualità a scuola l essere forniti di tutto il materiale scolastico necessario la frequenza regolare l assolvimento assiduo degli impegni di studio il comportamento rispettoso nei confronti dei docenti, del personale scolastico, dei compagni l utilizzo corretto delle strutture, degli strumenti e dei sussidi didattici, per non arrecare danno al patrimonio della scuola il rispetto e la cura dell ambiente scolastico. Sono previste sanzioni disciplinari, differenti a seconda della gravità, per coloro che non dovessero rispettare il regolamento d Istituto.

14 IL REGOLAMENTO DI CLASSE Dopo avere discusso insieme, alunni e insegnanti, scriviamo insieme il regolamento della nostra classe.

15 PER ME LA SCUOLA E Trascrivi in un bigliettino la frase che più corrisponde alla tua idea di scuola, poi consegnalo, piegato, all insegnante. Raccolti tutti i bigliettini, scritti in forma anonima, si farà alla LIM una tabella riassuntiva dei dati con il relativo grafico, che ricopierai su un foglio. Potrai infine discutere insieme al tuo insegnante e ai tuoi compagni i risultati emersi. Per me la scuola è: 1. Un luogo che frequento e che rientra naturalmente nel ritmo della mia vita quotidiana 2. un luogo dove posso conoscere me stesso e sviluppare le mie capacità 3. un luogo dove posso avere l occasione di farmi dei nuovi amici e compagni 4. un luogo che, al solo pensarlo, mi provoca fastidio 5. un luogo che mi provoca ansia e preoccupazione 6. un luogo dove posso imparare cose nuove e formarmi una cultura 7. un luogo che mi permette di stare fuori di casa 8. un luogo in cui vado quasi sempre volentieri, anche se so che lo studio è faticoso, come, del resto, lo sono altre attività 9. un luogo in cui vado solo perché è obbligatorio per legge

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