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2 Il Sistema Provinciale dei Musei e dei Beni Culturali Mantovani, istituito il 9 marzo del 2004 e coordinato dalla Provincia di Mantova, conta l adesione di cinquantatrè realtà. Nel dicembre 2009, l aver costantemente creduto nella qualità dello sviluppo culturale-integrato, nonché nella funzione sociale di formazione svolta dal museo, ha portato il Sistema Provinciale ad ottenere dalla Regione Lombardia il Riconoscimento come Sistema Museale Locale segnalato con l apposizione di un nuovo logo. Recapiti e rmazioni Provincia di Mantova Ufficio Beni Culturali e Musei Piazza Mantegna, Mantova T F E musei@provincia.mantova.it

3 Con questa premessa è possibile maturare l esperienza di un laboratorio espressivo, basato sulle tecniche dell arte terapia, in grado di coinvolgere un gruppo eterogeneo dii visitatori attivi, ovvero disposti non solo ad osservare (magari con spirito critico) le opere, ma a mettersi essi stessi in gioco attraverso la sollecitazione delle immagini esposte e l utilizzo dei materiali. L ALTRO SGUARDO Quando i Musei si fanno guardare da differenti punti di vista Spazi e percorsi di aggregazione nei luoghi dell arte Mantova, dal 17 novembre 2014 al 9 febbraio 2015 Premessa Il famoso pittore americano, Eduard Hopper affermava di non dipingere quello che vedeva, ma quello che provava. L arte, da sempre, è stata un modo per rappresentare : rappresentare la realtà del mondo, certamente, ma pure dare forma alla realtà del nostro piccolo/grande mondo così come viene percepito al nostro interno oppure dagli altri. Cos è l Arte Terapia? L arte terapia è un modo concreto e colorato di attivare risorse che tutti noi abbiamo; è la capacità di elaboraree il proprio vissuto e di trasmetterlo creativamente agli altri attraverso un esperienza visiva comune. Ma pure un modo concreto di riuscire a modulare la propria emotività, attraverso il prodotto artistico, medium fra la nostra immaginazione e l immagine del mondo esterno. E un processo anche educativo, nella sua accezione maieutica, laddove educare sta per e-ducere, ovvero portare fuori: far emergere una maggior conoscenza di sé mediante il gioco espressivo, l osservazione, la partecipazione e il confronto con gli altri. E un modo nuovo, avvincente e avvolgente di vedere e rivivere le opere, potenziando quei naturali recettori sensibili in grado di coinvolgere l osservatore e di renderlo partecipee ed attore dell atto creativo. Gli ambiti d intervento sono fondamentalmente quello educativo, riabilitativo e terapeutico, anche se i confini fra loro risultano di frequente indefiniti o sovrapposti. Perciò non si rivolge soloo a chi possiede evidenti problemi di natura fisica e/o psichica, ma può rivelarsi un esperienza straordinaria perché attiva meccanismi di apprendimento attraverso la modularità del gioco. Il clima è permeato di rispetto e nessuno manifesta giudizi, preferenze estetiche o morali nei confronti dei lavori altrui. Lo scopo non è quello d insegnare a disegnare in modo accettabile, né tanto meno eccellente bensì di agevolare l individuo ad esprimersi all interno del gruppo nella condivisione. Un elaborato permette di cogliere più profondamente la realtà, di portare un altro paio di occhiali in grado di migliorare la percezione delle emozioni. Quindi, l arte terapia può essere usata in un contesto comunicativo per l acquisizione di un maggior benessere e conoscenza personali. Un museo, una galleria, una sala espositiva, un centro di documentazione, può essere un luogo privilegiato per la realizzazione di questi obiettivi. L istituzione museale stessa può trarre vantaggi da questa attività, come quello di avvicinare il pubblico ad una fruizione sempre più partecipata e più consapevole dell'opera d'arte e alla documentazione visiva.

4 L obiettivo specifico dell arte terapeuta, invece, è di offrire ai partecipanti un momento di quiete, di concentrazione e di maturazione personale. Nella conduzione di questi laboratori quindi i diversi obiettivi dell istituzione e del conduttore trovano una convergenza. Il metodo L osservazione di un dipinto, di un disegno, di una scultura o di una installazione, ma pure di un oggetto, un vaso, di un reperto archeologico o etnografico, non riguarda solo la soddisfazione di un piacere personale o l accrescimento del proprio profilo culturale, ma anche la capacità di osservarsi e riconoscersi attraverso il rispecchiamento con l opera o la memoria che un documento trasmette. Per specchio intendiamo la possibilità di specchiarsi con un altro (immagine o artista che sia) diverso da noi. Per attivare questo processo di interiorizzazione è necessario un particolare contenitore: una cornice fatta di tempi, di spazi e di persone. La cornice è composta da diversi fattori, tra cui a) il gruppo : l attività viene fatta insieme agli altri partecipanti con i quali si matura un esperienza di condivisione (si lavora, si discute e si mostrano i propri elaborati agli altri); b) il facilitatore : questi è in grado di agevolare l utilizzo degli strumenti e delle tecniche, di stabilire con attenzione i tempi e gli spazi; c) il gioco espressivo : sappiamo quanto sia importante il gioco nell apprendimento e nella socializzazione; meno importanza si attribuisce di solito al gioco come elemento di riflessione. La combinazione di un gioco articolato con un oggetto da osservare (l opera d arte), in un luogo stabilito (la galleria o il museo) e alla presenza di un operatore (l arte terapeuta) e di un gruppo, pone il partecipante nelle migliori condizioni di poter elaborare nuove esperienze e nuove riflessioni. Le esperienze pregresse I laboratori di arte terapia a suggestione iconografica sono iniziati una quindicina di anni or sono, sperimentalmente e in maniera sporadica, poi si sono via, via consolidati con una specifica metodologia e con continuità (per otto anni consecutivi) presso la Galleria Civica di Modena. Varie esperienze sono state effettuate, dal 2000 ad oggi, in altri ambiti espositivi della Regione Emilia Romagna e anche al di fuori di questa Regione, sempre con una buona risposta da parte del pubblico: al G.A.M. di Bologna; al Museo Nazionale di arte Naif di Luzzara (RE); alla Pinacoteca Nazionale di Bologna; e presso la Galleria di Arte Sacra della Cittadella di Assisi (PG), alla Galleria del Premio Suzzara, presso Mantova (questo negli ultimi 7 anni). Nel 2010, l iniziativa è stata gestita dal IBC (Istituto Beni Culturali) di Bologna, attraverso il quale, sono stati effettuati laboratori per operatori museali, sempre alla Galleria Civica di Modena, a Palazzo Farnese di Piacenza, ai Musei di S. Domenico di Forlì e al MAMBO di Bologna. Sempre nel 2010, poi nel 2011 e 2012 è stato portato a compimento un progetto di laboratori di arte terapia indirizzato a insegnanti e studenti di vario ordine e grado, a cura del FAI (Fondo Ambiente Italiano) presso la collezione permanente di Villa Panza di Biumo di Varese. Infine, altri laboratori sono stati effettuati nel giugno 2013, al Parco della Scarzuola di Montegabbione, presso Orvieto e nel 2014 presso il Museo Burri ( negli ex essicatoi) di Città di Castello (PG). Oltre a una partecipazione libera e senza particolari problematiche, è possibile indirizzare questo tipo di iniziativa ad altre utenze. Per esempio, può essere rivolta a fasce cosiddette problematiche, solo recentemente considerate da musei e spazi espositivi, come soggetti diversamente abili o pazienti psichiatrici; in questi casi l esperienza acquista una rilevanza sociale più ampia e consistente. Ad esempio, per ciò che riguarda il percorso parallelo rivolto alle cosiddette utenze disagiate, da diversi anni sono in corso progetti paralleli con la collaborazione dei Centri di Salute Mentale (CSM) di Carpi (MO), e di Suzzara (MN), per l utilizzo delle arti come strumento terapeutico. Scheda tecnica dei laboratori Sono previsti incontri con laboratori di circa 3 ore, comprensivi della presentazione individuale, dell attivazione espressiva, del feed-back e della fase di visita guidata conclusiva. Obiettivi Riconoscere elementi propri e condivisibili da un immagine Individuare elementi di riflessione da una suggestione iconica

5 Potenziare le capacità di osservazione e di comunicazione visiva personali Permettere un rispecchiamento con le immagini esposte Sviluppare capacità espressive e creative Aumentare le competenze relative al codice artistico Sperimentare direttamente su di sé modalità espressive nuove attraverso attivazioni ludiche in un contesto di gruppo Sperimentare nuovi percorsi espositivi attraverso nuovi medium visivi Procedura Osservazione di una selezione di opere presenti nella mostra Scelta dell immagine vista come uno specchio (lasciate che l opera vi scelga ) Elaborazione individuale e presentazione del proprio prodotto Eventuale successiva rielaborazione con gioco di scambio, compatibile con le dimensioni del gruppo ( passaggio al piccolo gruppo o lavoro in grande gruppo, a seconda dei contenuti della mostra ) Feed-back conclusivo Sono previsti incontri in collaborazione con una operatrice, Francesca Chelini, in grado di aiutare nell allestimento del laboratorio, di effettuare l osservazione nell attività, di aiutare nella restituzione e di fare la visita guidata finale; con Loretta Secchi, del museo d arte tattile di Bologna; con Silvana Crescini, conduttrice dell atelier Alce Rossa, con Sonia Fabbrocino, esperta di didattica dell arte ed arte terapeuta e con Marco Panizza, curatore della Galleria Premio Suzzara e Claudio Cavalli, collaboratore per la didattica della Galleria; con Dario Scarpati, Archeologo e operatore specializzato nel lavoro con le disabilità. Esperto di nuovi percorsi museali, metodologie e sperimentazione archeologica, nonchè coordinatore per ICOM Italia della Commissione Tematica Accessibilità museale. Calendario degli incontri e argomenti trattati Lunedì 17 novembre, dalle ore 15,00 alle 18,30, presso la sede del Sistema museale provinciale mantovano, a Palazzo della Cervetta, in piazza Mantegna, 6 a Mantova. Introduzione al percorso di aggiornamento, senso, significato, procedure e metodo delle terapie espressive nello spazio museale; esemplificazioni operative. Conducono Carlo Coppelli, Marco Panizza e Claudio Cavalli con il contributo di Francesca Chelini Lunedì 24 novembre, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 14,30 alle 17,30, presso la sede del Sistema museale provinciale mantovano, a Palazzo della Cervetta,in piazza Mantegna, 6 a Mantova. dalle ore 10,00 alle 13,00: Per un museo democratico: note per costruire un museo inclusivo ; dalle ore 14,30 alle 17,30: Laboratorio L accessibilità conviene- Progettiamo soluzioni sostenibili ad alcuni dei problemi esaminati nella mattina, provando a calarli nelle realtà specifiche. Conduce Dario Scarpati (con il contributo, al mattino, di Francesca Chelini) Lunedì 1 dicembre, dalle ore 15,00 alle 18,30, presso la Casa di Andrea Mantegna, in via Acerbi, 47, a Mantova Laboratorio operativo di arte terapia, con tecniche grafico- pittoriche in setting neutro Conduce Carlo Coppelli Lunedì 15 dicembre, dalle ore 15,00 alle 18,00, presso la sede del Sistema museale provinciale mantovano, a Palazzo della Cervetta, in piazza Mantegna, 6 a Mantova. La necessità dell arte - Outsider art nell atelier pittorico dell O.P.G. di Castiglione delle Stiviere

6 Conduce Silvana Crescini Lunedì 12 gennaio, dalle ore 15,00 alle 18,30, presso il Museo Polironiano di S.Benedetto Po Laboratorio di integrazione fra didattica dell'arte, terapie espressive e contesto espositivo di documentazione etnografica Conducono Carlo Coppelli e Francesca Chelini Venerdì 16 gennaio 2015, dalle ore14,30 alle 18,00 presso il Museo d Arte Tattile dell Istituto F. Cavazza di Bologna Verso una pedagogia speciale delle arti: l educazione estetica per l'integrazione Conduce Loretta Secchi Lunedì 26 gennaio, dalle ore 15,00 alle 18,30 presso la Galleria del Premio di Suzzara Laboratorio con tecniche di arte terapia a suggestione iconografica sulla collezione permanente Conducono Carlo Coppelli e Sonia Fabbrocino Lunedì 2 febbraio, dalle ore 15,00 alle 18,30 presso la sede del Sistema museale provinciale mantovano, a Palazzo della Cervetta,in piazza Mantegna, 6 a Mantova. Supervisione di eventuali esperienze, progettazione d interventi, comunicazione di esperienze nel territorio mantovano Conducono Carlo Coppelli e Luigi Curcio Coordinamento scientifico: Carlo Coppelli - Docente di Discipline Plastiche, arte terapeuta, formatore presso la scuola di arte terapia della Cittadella di Assisi e l Istituto Gestalt di Roma Collaboratori e conduttori dei laboratori: Claudio Cavalli: collaboratore per la didattica della Galleria del Premio Suzzara Francesca Chelini: Educatrice in ambito psichiatrico, operatrice museale, guida turistica Silvana Crescini: Artista, già responsabile dell atelier pittorico A.l.c.e. in R.o.s.s.o. dell O.P.G. di Castiglione delle Stiviere Luigi Curcio: Arte terapeuta, operatore della didattica dell arte Sonia Fabbrocino: esperta di didattica dell arte contemporanea ed arte terapeuta Marco Panizza: Curatore responsabile della Galleria del Premio Suzzara Loretta Secchi: Curatrice responsabile del Museo d arte tattile Anteros dell Istituto per ciechi F. Cavazza di Bologna, docente a contratto della scuola di psicologia e scienze della formazione dell Università di Bologna Dario Scarpati: Archeologo e operatore specializzato nel lavoro con le disabilità. Esperto di nuovi percorsi museali, metodologie e sperimentazione archeologica. Per ICOM Italia coordina la Commissione Tematica Accessibilità museale. Per partecipare al programma di incontri è necessario iscriversi (possibilmente entro venerdì 14 novembre 2014), mentre non sono assolutamente necessarie abilità o competenze artistiche. Verranno rilasciati attestati di partecipazione nel corso delle singole giornate. Lunedì 9 Febbraio, dalle dalle ore 15,00 alle 18,30 presso presso la sede del Sistema museale provinciale mantovano, a Palazzo della Cervetta,in piazza Mantegna, 6 a Mantova. Analisi e restituzione dell attività, decodificazione dell esperienza; possibili applicazioni progettuali e attivazioni di percorsi; conclusioni Conducono Carlo Coppelli, Luigi Curcio, Marco Panizza Coordinamento organizzativo: Tiziana Grizzi - Coordinatore del Sistema provinciale dei Musei e dei Beni Culturali Mantovani

7 PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Ufficio Musei e Sistema museale Provincia di Mantova Tiziana Grizzi , tiziana.grizzi@provincia.mantova.it Cosetta Cavalli , cosetta.cavalli@provincia.mantova.it momento della presentazione al Palazzo della Cervetta Ufficio stampa e comunicazione, comunicazione@pantacon.it

8 Asola Museo Civico Goffredo Bellini Dal Medioevo al Rinascimento Recapiti via Garibaldi, 7 - Asola tel La collezione comprende: reperti archeologici dalla preistoria all età romana; un fondo di libri antichi; testimonianze dell appartenenza alla Repubblica Veneta e dell età risorgimentale; opere grafiche e pittoriche di artisti come Luigi Impaccianti, Marino Parenti e Otello Bernardi; una vasta raccolta di armi dal XV al XX secolo, una sezione naturalistica e un archivio fotografico degli inizi del Novecento. partecipanti: Da settembre a maggio incontri di 2 ore e 30 minuti ciascuno. 3 Euro a studente. Il progetto comprende un arco cronologico che va dall età medievale a quella rinascimentale. Per ogni età saranno proposti due percorsi tematici che vogliono affrontare due delle più importanti testimonianze documentarie dalle quali gli studiosi procedono per scrivere le pagine dei libri di storia: i codici miniati, prodotto dell attività dei monaci medievali e gli stemmi rinascimentali delle signorie italiche. Procedendo dalla visione di reperti conservati in museo, i ragazzi saranno stimolati nell'apprendimento e nella memorizzazione del contesto sociale e culturale degli uomini che vivevano in queste epoche storiche. Inoltre, durante lo svolgimento delle attività pratiche, il lavoro e la creatività manuale permetteranno loro di fissare al meglio le nozioni apprese durante l'esperienza in museo. I laboratori proposti sono due: - Creazione del foglio di carta e della lettera miniata; - Creazione del proprio stemma. Ogni laboratorio comprende due incontri. Nel corso dei due appuntamenti saranno visitate le sezioni museali del fondo librario antico (solitamente chiuso al pubblico) o quella dedicata allo stemma della città di Asola. Dopo una breve lezione frontale, ai ragazzi saranno forniti gli strumenti (colla, carta, stoffa, laminette metalliche, ecc.) per creare il proprio foglio di carta ed il proprio stemma, occasione, quest'ultima, per conoscere anche la simbologia di alcune figure utilizzate in araldica. Da lunedì a venerdì referenti Chiara Marastoni e Barbara Puttini museo@comune.asola.mn.it

9 Dall'Egitto all'età romana Favolando in museo Scuola dell'infanzia partecipanti: Da settembre a maggio incontro di 2 ore e 30 minuti. 3 Euro a studente. Il progetto è dedicato alle prime età storiche, dall'antica civiltà egizia all'epoca romana, passando per la locale realtà celtica e per quella greca. Procedendo dalla visione di reperti conservati in museo, i bambini dovranno essere stimolati nell'apprendimento e nella memorizzazione del contesto sociale e culturale di queste civiltà del passato. La suddivisione delle età storiche in percorsi tematici, affrontati singolarmente, faciliterà la concentrazione dei bambini su alcuni concetti fondamentali, che saranno ulteriormente rimarcati durante lo svolgimento delle attività pratiche, in modo che il lavoro e la creatività manuale permettano di fissare al meglio le nozioni apprese durante l'esperienza in museo. I laboratori proposti sono nove, suddivisi per le varie età affrontate. "La magia dell'egitto": - il cartiglio; - il sarcofago del faraone; - la maschera di Tutankhamon. "Dei ed eroi dell'antica Grecia": - il tempio greco; - la maschera di Medusa. "Torques e kantharoi": - elmo e collare sbalzato. "Sulle tracce dei Romani": - il mosaico; - la lucerna; - la domus. Ogni laboratorio sarà preceduto dalla visita della sezione museale dedicata all'età affrontata, in particolare saranno analizzati la stele funeraria egizia e la kylix attica conservate presso il museo. Per ogni argomento saranno svolti laboratori didattici pratici che si avvalgono di diversi materiali, quali laminette metalliche, cartone, tempere, argilla. da lunedì a venerdì referenti Chiara Marastoni e Barbara Puttini museo@comune.asola.mn.it partecipanti: Da ottobre a maggio incontro di 2 ore e 30 minuti. 3 euro a studente. Nelle scuole d'infanzia, l'approccio alla storia avviene attraverso la stimolazione dell'immaginazione. La scelta dello strumento della fiaba, accompagnata da illustrazioni e immagini, vuole in questo senso agire come supporto didattico, per un primo approccio alle vicende del passato e soprattutto ad alcuni significativi reperti museali che costituiscono parte integrante dell'identità del nostro territorio. I cinque laboratori didattici proposti all'interno del progetto sono: - kylix il vaso dai grandi occhioni; - il paese multiforme; - un aereo a metà; - ABC in Museo; - Giocare al Museo. Nei primi quattro laboratori è prevista una prima parte di lettura, visione e ascolto di una fiaba, ed una seconda parte pratica durante la quale i bambini, attraverso l'uso delle mani, sono chiamati a produrre o ad utilizzare alcuni oggetti o disegni plastici, che inducano a fissare nella memoria l'esperienza appena vissuta. L'uso di carta, colla vinile, sabbie colorate, consente al singolo bambino di poter esprimere liberamente la propria creatività. Gli ultimi due laboratori sono concepiti per stimolare la memoria del bambino e sono pertanto rivolti ad una fascia d'età che comprende la Scuola Primaria. I bambini esplorano il museo e interagiscono con gli oggetti esposti nelle sale attraverso vari supporti cartacei, dalle lettere dell'alfabeto che devono abbinare ai reperti, alle carte da gioco del memory, che permettono immediati confronti fra la realtà contemporanea ed il passato. Da lunedì a venerdì - referenti: Chiara Marastoni e Barbara Puttini museo@comune.asola.mn.it

10 Il lavoro dell'archeologo L'età moderna e il novecento Scuola secondaria di secondo grado Scuola secondaria di secondo grado partecipanti: Da settembre a maggio Scuole primarie: 1 incontro di scuole secondarie di II grado: più incontri di 1.30 ciascuno. 3 euro a studente. Il laboratorio didattico è dedicato alla comprensione del lavoro dell'archeologo nelle sue diverse fasi. La fase dello scavo dei depositi archeologici e la comprensione della sequenza stratigrafica, in rapporto al reperto archeologico, è rivolta soprattutto alle scuole primarie. Le scuole secondarie di II grado, vogliono invece essere coinvolte nei processi di pre e post-scavo, che attraverso lo studio del territorio e dei materiali, contribuiscono attivamente alla scoperta di nuove pagine di storia. I bambini e i ragazzi sono chiamati a rendersi conto del lavoro che sta dietro alle vetrine dei musei e alle pagine dei libri scolastici di storia, agevolandosi nella comprensione, attraverso il coinvolgimento diretto nelle attività professionali dell'archeologo, per mezzo di laboratori didattici pratici. I laboratori proposti sono di due tipi: - Scavo simulato alla ricerca di antichi reperti (scuole primarie); - Oltre lo scavo archeologico (scuole secondarie di II grado). Il primo prevede una parte introduttiva di lezione frontale, con uso di supporti rmatici e videoproiettore, ed una seconda parte pratica di scavo simulato all'interno di una teca in plexiglass, alla ricerca di reperti. Il secondo è strutturato in più incontri (concordati con i docenti) che comprendono: una lezione frontale dedicata alle diverse fasi di studio di un sito archeologico (eventualmente applicati ad una età storica a scelta); uscita in ricognizione di superficie sul territorio asolano; lavaggio, riconoscimento e siglatura dei reperti; disegno e ricerca di confronti (su testi specializzati) dei reperti ceramici. da lunedì a venerdì - referenti Chiara Marastoni e Barbara Puttini museo@comune.asola.mn.it partecipanti: Da settembre a maggio Un incontro da 2 ore e 30 minuti. 3 euro a studente. Il progetto è dedicato alla conoscenza dell'età moderna e della prima età contemporanea, muovendo dai materiali e dai documenti conservati nelle sale del museo. Le vicende della storia italiana più recente, saranno affrontate nello specifico ponendo l'accento sui moti Risorgimentali e sugli episodi bellici della Grande Guerra, partendo dalla situazione nazionale per avvicinarsi sempre più al coinvolgimento delle nostre realtà locali. I ragazzi, oltre ad apprendere nozioni ed avvenimenti storici, avvalendosi della possibilità di legarle a testimonianze materiali presenti in museo, avranno la possibilità di confrontarsi con la storia dell'uomo a noi più vicina e dunque anche di maggiore impatto emotivo. I laboratori proposti all'interno del progetto sono due: - i simboli araldici degli stati preunitari; - una valigia di storie. Entrambe le proposte avranno un primo momento di visita alla sezione storica del museo. In seguito, a seconda del laboratorio prescelto, i ragazzi avranno la possibilità di lavorare materialmente nella creazione di una medaglia araldica dell'età risorgimentale - attraverso il lavoro a sbalzo su laminette metalliche e la creazione di un supporto in stoffa con colla a caldo - oppure di cimentarsi nell'analisi e nell'esposizione di alcune riproduzioni di documenti, diari e fotografie della prima guerra mondiale, conservati negli archivi del museo di Asola. da lunedì a venerdì referenti Chiara Marastoni e Barbara Puttini museo@comune.asola.mn.it

11 Un tuffo nella preistoria Bagnolo San Vito Parco archeologico del Forcello partecipanti: Da settembre a maggio incontro di 2 ore e trenta minuti. 3 euro a studente. L'offerta didattica dedicata alla preistoria copre un ampio arco cronologico, che va da 3 milioni di anni fa fino all'età del bronzo. La parte precedente alla comparsa dell'uomo è affidata ad un approccio teorico e pratico ai fossili conservati in museo, mentre la prima età dell'uomo è affrontata seguendo percorsi di tipo tematico, che consentano ai fruitori di poter comprendere la vita quotidiana dell'uomo nel passato, attraverso continui confronti e parallelismi con la realtà contemporanea che li circonda. La visita alla sezione preistorica del museo permette ai bambini di osservare oggetti di cui hanno appena appreso le nozioni. I laboratori didattici che seguono sono invece finalizzati ad un approccio diretto e manuale ai materiali, importante per fissare nella memoria l'esperienza vissuta in museo e le nozioni chiave che sono state apprese. All'interno del progetto, i laboratori proposti sono cinque: - Alla scoperta dei fossili; - Il vasetto in argilla; - Le armi preistoriche; - Filatura e tessitura; - Pitture rupestri. Ogni laboratorio prevede una prima parte di lezione frontale, durante la quale ci si avvale di supporti rmatici (presentazioni in Power Point con videoproiettore) ed una visita dettagliata alla sezione preistorica del Museo. La seconda parte è invece dedicata all'approccio fisico ai materiali, nella quale i bambini possono venire a contatto diretto con riproduzioni e ricostruzioni dei materiali esposti nelle sale museali. E' inoltre prevista la creazione di diversi oggetti, che il bambino potrà conservare in ricordo dell'esperienza vissuta, che vedono l'impiego di argilla, cotone e polveri colorate. da lunedì a venerdì - referenti Chiara Marastoni e Barbara Puttini museo@comune.asola.mn.it Recapiti via Valle 1, loc. San Biagio - Bagnolo San Vito tel fax Il Parco del Forcello sorge intorno ai resti di un importante abitato etrusco del VI IV a.c. scoperto negli anni 60 e 70 grazie alle ricerche svolte da appassionati locali. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una piccola porzione di questo abitato, con una lunga sequenza stratigrafica articolata in otto fasi insediative principali. L impianto urbano era con ogni probabilità - di tipo ortogonale con un asse viario principale largo 15 metri.

12 Cosa mangiavano gli Etruschi? Il mestiere dell'archeologo partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Da marzo ad ottobre. 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 5 Euro (laboratorio) per studente. Il laboratorio ci porta nel cuore della vita quotidiana della città etrusca, o meglio, nelle sue cucine ponendo l'attenzione a tutti quei ritrovamenti che consentono agli archeologi di ricostruire cosa c'era sulla tavola degli Etruschi, come venivano cucinati i cibi, come erano conservati e da dove arrivavano. La visita al sito, supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di casa etrusca, è imperniata su tutte le testimonianze relative alle abitudini alimentari, fondamentali per la sussistenza. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato è completato dalla visione di un cartone animato. Con l'ausilio di una presentazione in Power Point, vengono presentate le scoperte che forniscono notizie sulla vita quotidiana al Forcello, in particolare le attività legate alla produzione del cibo, come l'agricoltura e l'allevamento, e quelle connesse alla sua preparazione, come la molitura dei cereali e la cottura degli alimenti. L'attività pratica prevede una prova di molitura di cereali (farro, grano, orzo, miglio e panico) con macine e macinelli in pietra, e un esercizio di riconoscimento di diversi ossi animali provenienti dagli scavi tramite l'utilizzo di tavole anatomiche in uso agli archeozoologi. Pro Loco Bagnolo Telefono: partecipanti: Minimo 20 - massimo 28 Da marzo ad ottobre 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 5 Euro (laboratorio) per studente. Il laboratorio offre un approccio immediato e concreto con lo scavo archeologico e con l'emozione della scoperta, permettendo di comprendere la metodologia con cui la ricerca archeologica ricostruisce il nostro passato. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale a pesi, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di una casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Con l'ausilio di una presentazione in Power Point si introducono le modalità di identificazione di un sito archeologico tramite le cosiddette indagini preliminari, i principi di base dello scavo stratigrafico, le tecniche e gli strumenti di scavo. Nella fase pratica ai ragazzi si propone una simulazione di scavo: con cazzuole e pennelli si procede all'asportazione di uno strato di terra per mettere in luce i resti archeologici. La fase di documentazione permette l'analisi dei reperti rinvenuti attraverso l'utilizzo di apposite schede didattiche. Pro Loco Bagnolo Telefono:

13 La casa di Venzal L'arte del vasaio Diversamente abili partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Da marzo ad ottobre 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 7 Euro (laboratorio). L'attività approfondisce l'aspetto delle tecniche costruttive adottate nel sito del Forcello sulla base dei dati forniti dagli scavi in corso. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura delle ceramiche e, soprattutto, il modellino in scala di una casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione e di un cartone animato. Il percorso per arrivare dalla caverna alla casa in cemento è stato lungo. Gli uomini per secoli hanno provato a costruire abitazioni sempre più solide e grandi con ciò che avevano a disposizione. Partendo dall'analisi delle tecniche costruttive note fin dalla preistoria, con l'aiuto di immagini di diversi contesti di abitato, il laboratorio si sofferma sulle tecniche adottate al Forcello e permette alla classe, suddivisa in gruppi, di realizzare il modellino di una casetta in incannucciato (struttura in legno intrecciato rivestito di argilla), come tante ne sono state costruite nelle nostre zone fino all'arrivo dei Romani. Pro Loco Bagnolo Telefono: partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Da marzo ad ottobre. 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 5 Euro (laboratorio) per studente. Il laboratorio è incentrato sulla produzione della ceramica: dalla preparazione dell'argilla alla modellazione, dalla decorazione alla cottura nelle fornaci. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, il modellino di casa etrusca e, in particolare, le fornaci per la cottura della ceramica con le riproduzioni di vasellame d'uso comune. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato etrusco del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato La scoperta della ceramica ha rivoluzionato la vita dell'uomo al punto di cambiare le abitudini alimentari o addirittura il modo di costruire le case. La ceramica è anche il fossile guida dell'archeologo dato che resiste inalterata al passare dei secoli. Durante il laboratorio i ragazzi possono esprimere la loro creatività con l'argilla realizzando un vasetto con l'antica tecnica del colombino. Con un supplemento di 10 euro a classe il parco può provvedere alla cottura del materiale una volta completata l'essiccazione. Pro Loco Bagnolo Telefono:

14 Metallurghi per un giorno Segni etruschi partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Da marzo ad ottobre 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 7 Euro (laboratorio) a studente. Gli scavi nel sito etrusco del Forcello hanno restituito diversi reperti in metallo. Il laboratorio approfondisce gli aspetti legati alla lavorazione del metallo e all'approvigionamento della materia prima. L'analisi della tecnica di fusione avviene tramite sperimentazione diretta. L'attività è preceduta da una visita introduttiva al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura della ceramica e il modellino di casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Dalle case del Forcello tornano alla luce fibule, pendagli, aghi, spilloni, frammenti di aes signatum e aes rude in bronzo, chiodi, coltelli e attrezzi in ferro, ma anche ornamenti in argento e lamina d'oro. Dopo aver mostrato ai ragazzi alcuni esempi di oggetti in metallo, spesso corrosi dal tempo, si procede con la fusione dello stagno in una fornacetta a fossa. Il fuoco viene tenuto vivo da un mantice che può essere azionato in tutta sicurezza anche dai partecipanti. Una volta fuso, il metallo viene colato negli stampi per fabbricare piccoli oggetti che verranno consegnati ai ragazzi insieme alle scorie di fusione. Pro Loco Bagnolo Telefono: partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Da marzo ad ottobre. 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 5 Euro (laboratorio) per studente. Il laboratorio si sofferma sulla fase di raccolta e primo restauro delle ceramiche dopo lo scavo. Al Forcello, però, capita di trovare anche brevi iscrizioni in etrusco che raccontano qualcosa in più degli abitanti del sito. L'inquadramento generale dell'abitato etrusco avviene durante la visita supportata da pannelli didattici e ricostruzioni sperimentali, quali il telaio verticale, le fornaci per la cottura delle ceramiche e il modellino di casa etrusca. Il quadro della storia dell'etruria padana e della vita al Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Che fine fanno i cocci una volta raccolti? Con il supporto di una presentazione in Power Point, vengono introdotte le classi ceramiche rinvenute al Forcello con particolare attenzione a quelle che recano iscrizioni, per sottolineare l'importanza della ceramica come indicatore culturale e come veicolo di rmazioni sul proprietario e sull'utilizzo dell'oggetto. Nella fase pratica, i ragazzi, suddivisi in gruppi, come pazienti restauratori separano i frammenti di diversi recipienti in ceramica per ricomporli con nastro adesivo. Le iscrizioni incontrate consentiranno di scoprire qualcosa in più sulla lingua etrusca, ancora oggi poco conosciuta a causa della scarsità di testi. Pro Loco Bagnolo Telefono:

15 Trame del passato Una storia di tanto tempo fa Scuola dell'infanzia partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Da marzo ad ottobre. 1 incontro di 3 ore. 2 Euro (ingresso) + 5 Euro (laboratorio) a studente. Come si vestivano una volta? Di che cosa erano fatti i fili? Come venivano fabbricati i tessuti? E cosa si usava per colorarli? Partendo dai reperti ritrovati nel sito etrusco del Forcello, il laboratorio risponde a tante domande come queste. L'incontro prevede la visita al sito supportata da pannelli didattici e da ricostruzioni sperimentali quali le fornaci per la cottura della ceramica, il modellino di casa etrusca e soprattutto il grande telaio verticale a pesi. Il quadro della storia dell'etruria Padana e della vita nell'abitato del Forcello è completato dalla visione di un cartone animato. Il laboratorio illustra le attività di filatura, tessitura e intreccio nell'abitato etrusco tramite i reperti rinvenuti nel corso degli scavi, quali pesi da telaio, rocchetti e fusaiole. Dopo una dimostrazione di tessitura a telaio verticale, i ragazzi possono tessere a loro volta una piccola porzione di tessuto con appositi telaietti a tensione. Pro Loco Bagnolo Telefono: partecipanti: Minimo 20 - massimo 25 Tutto l'anno (1 uscita al parco + incontri in classe). Da 3 a 5 incontri di 2 ore. 60 Euro l'ora complessivi per la classe. Il laboratorio è appositamente studiato per poter avvicinare i bimbi più piccoli alla storia, declinando il passato in chiave narrativa. Se la visita al sito è il punto di partenza per far conoscere la storia di una città antica, l'obiettivo è ottenere una loro restituzione attraverso la messa in scena di una favola scritta insieme. 1 incontro: visita guidata al parco con l'ausilio di pannelli didattici illustrati e proiezione di un cartone animato che racconta la vita nell'abitato etrusco. 2 incontro: laboratorio di modellazione dell'argilla. Sulla base delle suggestioni ricevute nel primo incontro, si realizzano oggetti/persone/animali con l'argilla. 3 /4 incontro: definizione dei personaggi e degli scenari. Con domande mirate si delineano le caratteristiche e il campo d'azione dei personaggi realizzati fino a costruire una storia che li raccolga tutti. 4 /5 incontro: drammatizzazione. La storia viene messa in scena con l'animazione dei personaggi all'interno degli scenari realizzati. Pro Loco Bagnolo Telefono:

16 Borgofranco sul Po Tru.Mu Museo del Tartufo Il Tartufo... caccia al tesoro nascosto Recapiti via A. Barbi, 36/b (Località Bonizzo) - Borgofranco sul Po tel fax 0386 Tru.Mu ovvero "Truffle Museum - Museo del Tartufo", nato nel 2007 è un viaggio tra tradizione e contemporaneità, un percorso di scoperta scientifica del tartufo nel mantovano, un momento di apprendimento e di scambio. Una lunga parete grafico/scientifica spiega tutto quello che c'è da sapere sul tartufo in termini biologici, sulle piante simbionti e sul terreno e il territorio. Alle rmazioni scientifiche fanno da contrappeso le curiosità legate all'addestramento del cane da tartufo, alla cucina e alle tecniche di conservazione. All'esterno il percorso si conclude con un parco didattico attraverso il quale i bambini potranno mettere alla prova quanto hanno imparato sul tartufo. partecipanti: Massimo 30 2 ore. Da settembre a giugno. Gratuito. Un gioco, un'esperienza sensoriale, tra scoperta e novità, questo è il percorso scientifico-didatico che il Tru.Mu offre. La visita tematica studiata per la scuola primaria, adatta in particolare per le classi IV e V è strutturata come il gioco della caccia al tesoro, cui scopo è non solo di riconoscere il tartufo, bensì di ripassare diversi argomenti spesso già trattati in classe, come: la fotosintesi clorofilliana, i funghi e le piante. La visita si completa inoltre di un momento per l'osservazione al microscopio di spore di alcune specie di tartufo e di radici micorizzate. Infine, nell'area antistante il museo il cercatore di tartufo ed il suo cane troveranno il tesoro nascosto, vero protagonista del gioco: il tartufo. La classe che partecipa a questa visita tematica verrà suddivisa in tre squadre ad ognuna delle quali verranno consegnate 6 buste corrispondenti ai 6 argomenti principali, che si snodano lungo la grande parete attrezzata del museo. Ogni "tappa" è introdotta da una sintetica spiegazione, che sarà poi chiave di risoluzione dei quesiti proposti all'interno delle buste. Alcuni tra gli argomenti proposti sono spesso già trattati a scuola: fotosintesi clorofilliana, funghi, piante, altri sono invece riconducibili ai pannelli esplicativi esposti in museo. Gli insegnanti assegnano un punteggio ad ogni risposta esatta, che sarà poi fondamentale per decretarne la squadra vincitrice. La visita include inoltre un momento di osservazione al microscopio e di prova dei sensi di tatto e olfatto nella parete gioco-test. Il "Trifulin" con il suo cane concludono la caccia al tesoro nascosto, ritrovando il Tartufo nel parco adiacente il museo. Ambra Ghisellini Telefono: mail: prenotazioni@trumu.org

17 Il Tartufo, una nuova prospettiva economico-ambientale per il territorio. La fiaba di Tufo, Tartufo Scuola secondaria di secondo grado Scuola dell'infanzia partecipanti: massimo 30 Da ottobre a maggio. 1 incontro da 2 ore. Gratuito. Obiettivo principale di questo progetto è proporre principalmente agli Istituti Alberghieri, ai Licei scientifici e agli Istituti Agrari il Tartufo attraverso l'esperienza diretta di un agronomo. Si tratta di una lezione in museo, dove la struttura offrirà ottimi spunti di approfondimento per comprendere la realtà della tartuficoltura, della tutela, della promozione e dell'economia di un territorio che ospita il Tartufo. La lezione avrà una durata di circa 2 ore, si terrà all'interno del Tru.Mu e sarà curata da un agronomo. La visita guidata sarà arricchita dalla presentazione di alcune slide per approfondire il tema del tartufo sotto diversi aspetti: scientifico, naturalistico, ambientale, culinario, nutritivo, commercialie, economico. Il progetto può essere adattato al programma scolastico proposto dall'insegnante di riferimento, previa comunicazione anticipata alla prenotazione della visita. Ambra Ghisellini Telefono: mail: prenotazioni@trumu.org partecipanti: Massimo 30 Da settembre a giugno. 1 incontro di 2 ore. Gratuito. L'attività didattica è adatta ad una fascia d'età dai 3 ai 6 anni. Attraverso la fiaba di Tufo si impara a conoscere l'ambiente del bosco e del sottosuolo, le piante ed il suo protagonista principale: il tartufo. All'ascolto della lettura animata, segue l'attività di laboratorio creativo, dove ricreare con la fantasia il racconto. I bambini si divertiranno a colorare, ritagliare, incollare su un grande cartellone con diversi materiali la fiaba di Tufo Tartufo. I bambini sono accolti nella grande sala museale, dove scoprono e osservano la grande parete illustrata, ricca di immagini che introduce l'ambiente ideale dove il Tartufo si sviluppa. Con l'aiuto di una presentazione digitale viene letta ed interpretata la fiaba di Tufo Tartufo, che sarà poi ricostruita dai bambini. Nell'area laboratoriale vengono utilizzati i seguenti materiali: colori, cartoncino, forbici, lana, cotone, rami, foglie, carta crespa, colla, pennelli e tanto altro ancora. I bambini ricreano la fiaba appena ascoltata distinguendo le diverse aree sopra e sotto suolo. A conclusione dell'attività laboratoriale, se il tempo lo consente, è possibile assistere alla dimostrazione pratica della cerca del tartufo nel parco antistante il museo. Ambra Ghisellini Telefono: mail: prenotazioni@trumu.org

18 Un fungo ipogeo da conoscere: il TARTUFO Canneto sull'oglio Museo Civico partecipanti: Massimo 30 Da settembre a giugno. 1 incontro di 2 ore. Gratuito. La visita tematica proposta alla scuola secondaria di primo grado è un valido approfondimento che si affianca al programma già affrontato in classe. Un agronomo accompagna gli studenti nella conoscenza di questo importante fungo ipogeo. Gli spunti di riflessione sono dati dalla parete attrezzata, che illustra, chiarisce e definisce il tartufo, nei suoi molteplici aspetti. Sicuramente significativo è il tempo dedicato all'osservazione per mezzo del microscopio e del grande schermo di: foglie, radici, sezioni di funghi e tanto altro ancora per approfondire diversi argomenti di botanica, micologia, idnologia ed entomologia. Al Tru.Mu il visitatore può conoscere ed approfondire diversi argomenti, il tema principale è il tartufo, punto di partenza e d'arrivo nella lezione guidata dall'agronomo. La visita tematica proposta dall'agronomo è ricca di contenuti di botanica, di idnologia e di micologia. I pannelli esplicativi posizionati all'interno della grande sala museale, così come le specie di tartufo ed il microscopio sono i principali strumenti utilizzati dall'agronomo durante la visita guidata. Questo progetto può essere adattato ad uno specifico programma scolastico, previa comunicazione da parte dell'insegnante. Ambra Ghisellini Telefono: mail: prenotazioni@trumu.org Recapiti - Canneto sull'oglio tel segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it

19 A come argilla, materia per una educazione storico tecnologica Casa e bottega Scuola dell'infanzia partecipanti: Una classe. partecipanti: Una classe (massimo 25 persone). Da 1 a 3 di 3 ore ciascuno. Da ottobre a maggio. Da ottobre a maggio. Un incontro di almeno 2 ore. Euro 4.00 per alunno per ogni incontro comprensivo dei materiali e della cottura dei manufatti. Analisi dei materiali - tecniche di base per l'approccio alla manipolazione - dalla sfera al volto, alla tavoletta per imprigionare luci e ombre - le texture - come modellare un vaso senza il tornio - dall'impronta allo stampo - dal positivo al negativo e viceversa - come modellare una maschera - gli smalti: i colori della terracotta. Visita alla sezione archeologica e alla sezione dedicata all'argilla nel Centro di Documentazione dell'ecomuseo. Presentazione degli strumenti e dei materiali. Le scansioni didattiche del laboratorio sono corredate con schede. Attività didattiche a cura dell Associazione del Giocattolo Storico. Per prenotazioni telefonare in Comune 0376/ tutte le mattine dal lunedì al venerdì. Telefono Museo 0376/ sabato: ; domenica / mail: segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it Euro 2.00 per incontro. La casa popolare strutturata come bottega. Esempi di tecnologie preindustriali. Strumenti, tecniche e manufatti di antichi mestieri. Analisi dei materiali, degli strumenti e delle tecnologie. Attività didattiche a cura dell Associazione del Giocattolo Storico. Per prenotazioni telefonare in Comune 0376/ tutte le mattine dal lunedì al venerdì. Telefono Museo 0376/ sabato: ; domenica / mail: segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it

20 Fare la cartapesta I fabbricanti di bambole Scuola secondaria di secondo grado partecipanti: Una classe. partecipanti: Una classe. Da marzo 2014 nei giorni di martedì o giovedì. Da marzo 2014 nei giorni di martedì o giovedì. 1 incontro di 2 ore, comprensivo di visita per imparare a fare la cartapesta; possibilità di scegliere un successivo incontro per fare un cavallino (totale di due incontri da due ore) oppure un burattino (totale di tre incontri da due ore). Euro 6.00 a bambino per 1 incontro (comprensivo di laboratorio, visita guidata alla sezione del giocattolo e biglietto d ingresso); Euro 7.00 (comprensivo di laboratorio, visita guidata alla sezione del giocattolo e biglietto d ingresso) per due incontri (per realizzare i cavallini); Euro 9.50 (comprensivo di laboratorio, visita guidata alla sezione del giocattolo e biglietto d ingresso) per tre incontri per realizzare i burattini. Si affronteranno tutte le fasi per fare la cartapesta, in modo che i bambini possano sporcarsi le mani e dare vita ad un nuovo materiale con il quale costruire piccoli manufatti. C è la possibilità di proseguire il percorso per realizzare un cavallino oppure un burattino. Finalità e obiettivi: sviluppare la manualità; imparare una nuova tecnica costruttiva; imparare il valore del riciclo; sperimentare il lavoro in gruppo (nel caso del cavallino); drammatizzazione del giocattolo (nel caso del burattino). Durante la visita guidata si presterà attenzione ai materiali e ai processi di fabbricazione di bambole e cavallini, scoprendo la cartapesta. Si proveranno praticamente le fasi di trasformazione della carta di quotidiano in cartapesta. A questo punto la classe potrà scegliere se proseguire con un altro incontro per realizzare a gruppi un cavallino di cartapesta: in questo caso si utilizzeranno stampi, proprio come si faceva in fabbrica; oppure se proseguire con altri due incontri per realizzare un burattino per ogni bambino, con un accenno anche alla drammatizzazione nell ultimo incontro. Si chiede alla classe di portare due quotidiani vecchi per il primo o unico incontro. Nel caso si scelga di proseguire il percorso si comunicheranno i materiali da recuperare. 1 incontro di 2 ore, comprensivo di visita. Euro 6.00 a bambino comprensivo di laboratorio, visita guidata alla sezione del Giocattolo e biglietto d ingresso. Come si costruivano le bambole? Quali professionalità erano impiegate nel processo produttivo? Dalla progettazione alla realizzazione, passando per la sartoria e le pettinatrici, la falegnameria e il confezionamento, come in un gioco di ruolo la classe si sperimenterà nella produzione di bambole utilizzando e trasformando oggetti di recupero. Finalità e obiettivi: sviluppare la manualità; scoprire il processo di fabbricazione di tipo industriale; sperimentare il lavoro in gruppo Durante la visita guidata si presterà attenzione oltre che agli oggetti esposti, anche alle immagini della fabbrica negli anni d oro, per capire i processi di produzione di bambole e cavallini. Si passerà poi al lavoro pratico: in catena di montaggio ogni ragazzo avrà il proprio compito da svolgere nella realizzazione di una bambola. Si utilizzeranno materiali di recupero. Uno dei pezzi prodotti potrà essere portato a scuola. Si chiede alla classe di portare passamaneria (bottoni, nastrini); stoffe; lane; cotone; stracci. Attività didattiche a cura dell Associazione del Giocattolo Storico. Per prenotazioni telefonare in Comune 0376/ tutte le mattine dal lunedì al venerdì. Telefono Museo 0376/ sabato: ; domenica / mail: segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it Attività didattiche a cura dell Associazione del Giocattolo Storico. Per prenotazioni telefonare in Comune 0376/ tutte le mattine dal lunedì al venerdì. Telefono Museo 0376/ sabato: ; domenica / mail: segreteria.tecnica@comune.canneto.mn.it

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