TURCHIA. A cura di: Ambasciata d'italia - TURCHIA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ Economia di successo Intensa dinamica demografica e forza lavoro qualificata e competitiva Posizione di primaria rilevanza geostrategica Clima favorevole per gli investimenti Unione Doganale con l'unione Europea dal 1996 Economia di successo PIL più che triplicato da 231 a 800 miliardi di USD dal 2002 al Crescita economica stabile con un tasso medio annuo di sviluppo del PIL reale del 4,7% negli ultimi anni. 16 posto tra le maggiori economie del mondo e al 6 rispetto ai Paesi dell'ue nel miliardi di dollari di investimenti diretti esteri (IDE) negli ultimi 10 anni e al 13 posto al mondo nel 2012 tra le economie piu' attrattive per gli IDE. (fonte ISPAT) Intensa dinamica demografica e forza lavoro qualificata e competitiva tecnici (fonte ISPAT). Il paese conta su una popolazione numerosa (circa 76 milioni di persone nel 2013), giovane (la metà ha meno di 30 anni), dinamica, istruita e multiculturale. Oltre 29,2 milioni di professionisti giovani, istruiti e motivati. Circa laureati ogni anno provenienti da 183 università. Oltre diplomati, di cui circa la metà provenienti da istituti professionali e Posizione di primaria rilevanza geostrategica Ponte naturale tra Europa, Asia e Medio Oriente, il Paese dispone di sbocchi efficienti verso i mercati più importanti di queste aeree, che danno accesso agevolato ad un bacino di circa 1,5 miliardi di persone per un valore di 25 trilioni di dollari di PIL. La Turchia svolgerà un ruolo centrale per le rotte degli approvvigionamenti energetici e per le grandi vie di comunicazione.(fonte ISPAT) Clima favorevole per gli investimenti Ambiente imprenditoriale favorevole con una media di 6 giorni per la costituzione di una società. Recente emanazione di un nuovo codice commerciale che ha notevolmente migliorato i meccanismi di governance aziendale e il clima per gli investimenti. Molti benefici fiscali previsiti nelle numerose Zone per lo Sviluppo Tecnologico, Zone Industriali e Zone Franche di cui il Paese dispone. Sostegno per le attività di R&S e di innovazione. Recente lancio di un grande pacchetto di incentivi che prevede importanti sgravi e sussidi per un ampia gamma di investimenti. Unione Doganale con l'unione Europea dal 1996 Tra Turchia e Unione Europea e' in vigore dal 1996 un'unione Doganale che ha molto contribuito a rendere l'ue il primo partner commerciale del paese. Ultimo aggiornamento: 27/07/2015 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica ,38 km2 Turco In prevalenza Musulmana Lira Turca Ultimo aggiornamento: 13/07/2015 1

4 DOVE INVESTIRE Costruzioni Trasporto e magazzinaggio Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Servizi di informazione e comunicazione Macchinari e apparecchiature Costruzioni Il settore delle infrastrutture e altamente dinamico e ricco di opportunita, anche grazie agli ambiziosi obiettivi che il Governo turco si e posto in vista centenario della Repubblica turca nel 2023, anno in cui la Turchia aspira a collocarsi tra le prime 10 economie del mondo. In vista di questo importante traguardo il Paese e quindi impegnato in un massiccio programma sul fronte delle realizzazioni infrastrutturali, spesso attuate tramite la modalita di partenariato pubblico e privato (PPP), che spazia dalla costruzione di nuovi porti e aeroporti, a quella di strade, ponti, ferrovie. Particolare attenzione merita poi il settore della realizzazione di poli ospedalieri, in relazione al quale il Governo turco ha in corso di attuazione un vastissimo programma mirato alla creazione di decine di queste strutture in tutto il Paese, coerentemente con le aspirazione turche ad accreditarsi anche come luogo di destinazione del turismo sanitario mondiale. A questo di aggiunge un nuovo piano di realizzazione di nuovi grandi poli scolastici. Il dinamico settore delle infrastrutture e dunque seguito con particolare attenzione dagli investitori di tutto il mondo e le aziende italiane vi sono ben presenti con grandissimo successo. Numerose sono poi le opportunita che si aprono sul fronte dei processi di privatizzazione. Trasporto e magazzinaggio Altamente dinamico in Turchia e il settore della logistica e dei trasporti, che sta conoscendo un grande sviluppo, e che e reso ancor piu interessante dalla posizione geopolitica di ponte tra Europa, Asia e Medio Oriente del Paese. Quanto al trasporto terrestre, la Turchia dispone attualmente di una rete stradale di circa km di cui oltre km di autostrade. Il settore ferroviario, gestito dalla Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato turche (TCDD), conta su circa km di ferrovie e sono in corso imponenti progetti di sviluppo e modernizzazione, con 23,5 miliardi di dollari stanziati fino al 2023 per lo svilppo del settore. Sul fronte marittimo il Paese, circondato dal mare su tre lati con il Mediterraneo, l'egeo e il Mar Nero (e con lo stretto dei Dardanelli e il Bosforo), ha confini costieri per un totale di oltre km. In ambito aereo la Turchia dispone di 45 aeroporti, di cui quello di Istanbul Ataturk che serve numerosissime destinazioni in tutto il mondo, e la Turkish Airlines è una delle compagnie aeree in più rapida crescita a livello internazionale. La Turchia punta inoltre a sviluppare al massimo il trasporto intermodale e a fare del Paese un centro logistico a livello internazionale. In vista del 2023, anno in cui cadra il centenario della fondazione della Repubblica turca, il Paese si e posto molti ambiziosi obiettivi nel settore dei trasporti e della logistica, tra cui la realizzazione di 16 nuovi centri logistici di grandi dimensioni, l ampliamento della rete stardale fino a raggiungere km di vie a doppia carreggiata e km di autostrada; in ambito ferroviario km ad alta velocità e di linee tradizionali con i relativi lavori di elettrificazione e segnalamento, l ammodernamento delle stazioni esistenti e le costruzione di nuove per i treni ad alta velocità; in ambito aereo la creazione di nuovi aeroporti con investimenti per 165 milioni di euro fino a raggiungere una capacita di 400 milioni di passeggeri; in ambito marittimo il collegamento dei principali porti con la rete ferroviaria, una capacita di movimentazione container di 32 milioni di TEU, la crescita del numero dei porti turistici per arrivare ad un totale di 100 strutture per una capacita di yacht. Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) La Turchia è, anche nel settore dell energia, uno dei mercati in piu rapida crescita al mondo e le autorita turche stimano che la domanda di elettricità nel Paese aumenterà ad un tasso annuo del 6% fino al A rendere questo mercato particolarmente attrattivo si aggiunge poi il ruolo potenziale del Paese quale hub energetico per l intera regione grazie alla sua posizione di ponte tra Europa e Asia. La Turchia e inoltre ricca sul fronte delle risorse idriche, con circa MW di potenziale energetico, nel solare e per quanto riguarda il potenziale di energia geotermica il Paese occupa il 7 posto al mondo e il 3 in Europa. Interessanti sono anche le prospettive per la produzione di bio-carburante. Il Paese occupa inoltre il primo posto al mondo per velocita nel tasso di crescita degli impianti di energia eolica e solo il 15% del suo potenziale in questo campo è fino ad ora utilizzato. In vista del centenario della Repubblica turca nel 2023 il Governo si e posto anche in questo settore ambiziosi obiettivi, tra i quali MW di potenza installata dai MW del 2010, l'aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili fino a soddisfare il 30% del fabbisogno nazionale, km di linee di trasmissione (dai km del 2010), 5 miliardi di m3 di capacità di stoccaggio di gas naturale (dai 2,6 miliardi di m3 del 2010), la costruzione di 8 reattori nucleari con una capacità di MW e 4 con una capacità di 5000 MW, il pieno utilizzo delle risorse idriche, una crescita nella capacita di impiego dell'energia eolica fino a MW (dai MW del 2010). Interessanti sono anche le opportunita che si aprono con i processi di privatizzazione attualmente in corso nel settore energetico. Servizi di informazione e Quello delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) e un settore che comunicazione presenta amplissimi margini di sviluppo nel prossimo futuro e verso il quale Governo turco guarda con particolare attenzione, con sempre nuove iniziative a promozione della R&S e con le notevoli misure di incentivo specificatamente mirate al sostegno delle iniziative imprenditoriali in ambito ICT previste dal Pano 2

5 di incentivazione agli investimenti entrato in vigore nel La domanda di nuovi prodotti in questo settore e soprattutto supportata dalla presenza nel Paese di una popolazione giovane e dinamica, molto ricettiva alle novita teconologiche. In particolare, a settembre del 2011 il numero di utenti di internet in Turchia ha superato i 50 milioni, mentre quello degli abbonati alla telefonia mobile ha raggiunto i 65 milioni. In vista del centenario della Repubblica turca nel 2023 il Governo si e posto anche in questo settore ambiziosi obiettivi, tra i quali raggiungere i 30 milioni di abbonati alla banda larga, essere in grado di soddisfare il 50% della domanda interna nel settore dell ICT con prodotti e servizi nazionali, raggiungere la quota dell 8% in termini di contributo del settore ICT al PIL nazionale, la fornitura di tutti i servizi pubblici per via elettronica entro il 2019, avere l 80% della popolazione in grado di usare il computer. Macchinari e apparecchiature L'industria dei macchinari e cresciuta in Turchia dal 1990 ad oggi ad un tasso di quasi il 20% all anno, sostenuta dalla presenza di un tessuto particolarmente vitale di piccole e medie imprese (PMI) altamente competitive ed adattabili. Queste aziende possono avvalersi della presenza nel Paese di un offerta di manodopera qualificata ad un costo relativamente basso. L insieme dei vantaggi derivanti dal fatto di possedere le capacità tecniche necessarie per competere sul mercato internazionale in questo importante settore con quelli legati a costi del lavoro contenuti consente all'industria turca dei macchinari di offrire una gamma di prodotti e componenti di buona qualità a prezzi accessibili. Grazie a queste importanti caratteristiche negli ultimi dieci anni il comparto dei macchinari turchi ha attratto quasi 800 milioni di dollari di investimenti diretti esteri (IDE). Nonostante la Turchia sia comunque tuttora un grande importatore di questo genere di beni (molti dei quali provengono dall Italia, oltre che da Cina, Germania, Francia e Stati Uniti), il Paese si sta affermando sempre piu anche come un esportatore in questo importante settore. In vista del centenario della fondazione delle Repubblica turca nel 2023, il governo ha posto importanti obiettivi anche in questo comparto, che punta a raggiungere i 100 miliardi di dollari di esportazioni in macchinari, arrivando cosi ad occupare il 2,3% del mercato globale. Parallelamente l export turco di macchinari dovrebbe arrivare a raggiungere una quota di almeno il 18% sul totale dei prodotti esportati dal Paese. Ultimo aggiornamento: 21/01/2013 3

6 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Prodotti tessili Mobili Prodotti chimici Servizi di informazione e comunicazione Macchinari e apparecchiature Il settore rappresenta la voce più importante dell'import turco dopo alcune commodities e l Italia e uno dei principali fornitori (macchine tessili, agricole, lavorazione metalli, plastica, legno, marmi, pelli e calzature, imballaggio). Tuttavia la Turchia dispone di una sempre maggiore capacita di produrre autonomanente impianti di livello medio e sta affermandosi anche come Paese produttore a livello internazionale, le prospettive piu interessanti in vista della commercializzazione di prodotti del settore nel Paese riguarderanno quindi sempre piu' i macchinari piu sofisticati. Prodotti tessili Il settore è strategico per la Turchia in generale e rappresenta la prima voce dell'export locale. La crescente attenzione dell'industria turca alla qualità del prodotto finito ha aumentato la domanda di tessuti e filati pregiati. L'Italia gioca un ruolo fondamentale, essendo il primo fornitore di tessuti e filati della Turchia oltre che uno dei più importanti clienti. Un attenzione particolare deve essere inoltre posta sui tessili tecnici che prevedeno parecchi campi di applicazione (medicina, automotive, agricoltura, tessili per arredamento etc.). Mobili In Turchia sono presenti circa imprese produttrici, molte attive anche nei mercati limitrofi (Russia e Repubbliche dell'asia Centrale). La rapida crescita della produzione locale di mobili e della domanda di prodotti di alto livello continua a rappresentare un'interessante opportunità per le imprese italiane, che sono le più importanti fornitrici del mercato locale. L'Italia rifornisce la nicchia di mercato media/medio-alta con mobili, accessori e articoli di illuminazione di alto design e mobili e accessori per cucine e bagni, utilizzati non solo nel residenziale. Prodotti chimici Pur contribuendo alla nanotecnologia, alla bio-chimica, alla genetica, alla chimica organica, il comparto resta trasversale a tutti i settori produttivi (tessile-abbigliamento, elettrodomestici, meccanica strumentale, gomma e plastica, costruzioni, automobilistico) e rappresenta una tra le voci più importanti delle importazioni della Turchia. Anche per quello che riguarda questo genere di prodotti l Italia si colloca tra i principali esportatori nel Paese, dove sono attive nel settore soprattutto piccole e medie imprese. Servizi di informazione e comunicazione La Turchia mira ad accrescere le competenze in questi comparti, incoraggiando la ricerca, con la creazione di parchi tecnologici e attraverso la crescente interazione tra aziende e università. Tale orientamento apre notevoli possibilita di commercializzazione soprattutto in alcuni settori di nicchia nei quali l Italia è maggiormente competitiva (pacchetti software, trasmissione dati, telecomunicazioni, sicurezza). Anche la biotecnologia industriale e quella agraria ed il settore dell'elettronica per la difesa sono comparti ad alto potenziale. Ultimo aggiornamento: 21/01/2013 4

7 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA La Turchia vive un prolungato periodo di stabilità politica. Nel giugno del 2011, con il 49.7% dei voti, il partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) guidato dall allora primo ministro Recep Tayyip Erdoğan, si è confermato alla maggioranza per il terzo mandato consecutivo dal Le elezioni presidenziali dell agosto 2014, in cui per la prima volta il Capo dello Stato è stato scelto direttamente dagli elettori, hanno visto trionfare lo stesso Erdoğan e segnato una radicale trasformazione nel tradizionale equilibrio di poteri all interno dello Stato turco. Dopo aver affidato la guida dell esecutivo ad una personalità di sicura lealtà, l ex-ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu, il Presidente ha fatto un uso esteso delle sue prerogative e scelto un atteggiamento molto lontano dalla imparzialità prevista dalla Costituzione per il Capo dello Stato. Obiettivo dichiarato è, del resto, una riforma costituzionale che trasformi la Turchia in una repubblica presidenziale. Sotto questo profilo, sarà fondamentale l esito delle elezioni politiche del 7 giugno Se l AKP otterrà almeno una maggioranza di tre quinti del Parlamento (330 seggi), potrà procedere all approvazione della legge di riforma costituzionale senza il concorso di altre forze politiche (salvo approvazione popolare tramite referendum confermativo). Altro obiettivo prioritario dell attuale amministrazione è il contrasto al c.d. stato parallelo. Con tale definizione Erdoğan designa il movimento facente capo al predicatore islamico in esilio volontario negli USA Fethullah Gülen, un tempo prezioso alleato dell AKP contro le strutture del potere kemalista e militare, oggi accusato di agire nell ombra contro le istituzioni turche, fruttando la sua presenza ramificata nei gangli della pubblica amministrazione, polizia e magistratura in primis. Il clima pre-elettorale ha sospeso il c.d. processo di soluzione della questione curda, avviato nel 2013 dopo decenni di duri scontri armati con il PKK, organizzazione terroristica separatista, che sta comunque sostanzialmente rispettando la tregua convenuta nel marzo di due anni fa. Le istanze della minoranza curda hanno frattanto trovato nuova rappresentanza politica nel partito democratico dei popoli (HDP), la cui leadership ha scelto di presentarsi alle elezioni del 7 giugno con una lista di partito estesa al territorio nazionale (anziché con candidature indipendenti, come fatto sin qui dai politici curdi), sfidando l elevata soglia di sbarramento prevista dal sistema elettorale turco (10%). Ultimo aggiornamento: 29/05/2015 RELAZIONI INTERNAZIONALI La politica estera della turca ha subito numerose evoluzioni sotto la guida dell AKP. Dal 2002 al 2010 la priorità verteva sulla promozione della stabilità regionale attraverso l integrazione economica ed il dialogo politico. Tale impostazione, denominata zero problemi con i vicini, si è tradotta nella ricerca di relazioni preferenziali con i principali paesi nel vicinato mediorientale (Iran, Siria, Iraq, Libano, Giordania), talvolta anche con un enfasi maggiore rispetto ai rapporti di amicizia e alleanza che legavano la Turchia ai suoi storici partner occidentali (USA e paesi UE). Ad accentuare talune di queste tendenze ha contribuito lo stallo nei negoziati di adesione all UE. Le evoluzioni nell area mediterranea e mediorientale (c.d. primavera arabe), a partire dal gennaio 2011, hanno imposto una profonda revisione di questa impostazione, decretando di fatto la fine della politica zero problemi con i vicini. La politica estera turca è man mano scivolata verso un maggiore isolamento nella regione, soprattutto a causa delle conseguenze dell incidente della nave Mavi Marmara con Israele, nonché della difesa delle rivendicazioni delle istanze della Fratellanza Musulmana in Egitto dopa la presa del potere da parte del Gen. al-sisi. La situazione attuale vede un marcato deterioramento delle condizioni di sicurezza ai confini del paese, che rende sempre più evidente la necessità di un efficace contrasto a DAESH. Tale obiettivo, per Ankara, non può essere realizzato che attraverso la soluzione della crisi siriana, con la deposizione di Assad e la creazione di un governo di unità nazionale. La Turchia sta collaborando con la coalizione internazionale anti-daesh attraverso un programma per l addestramento e l equipaggiamento dell opposizione moderata siriana, il cui avvio ufficiale dovrebbe avvenire a breve. Simili programmi sono già in essere a beneficio di combattenti iracheni, prevalentemente peshmerga del Kurdish Regional Government. Ankara sostiene il governo del primo ministro al-abadi e auspica che questi riesca a promuovere politiche inclusive di tutte le componenti religiose ed etniche del paese, in modo da contrastare più efficacemente DAESH e preservare l unità dell Iraq. Rispetto alla crisi in Yemen, la Turchia appoggia l iniziativa militare a guida saudita. Sulla Libia, pur essendo vicina alle posizioni delle autorità non internazionalmente riconosciute (governo di Tripoli e Assemblea Nazionale), Ankara ha adottato un approccio costruttivo, sostenendo l azione di mediazione promossa dall ONU e gli sforzi per il rilancio di un dialogo nazionale, con l obiettivo di scongiurare la divisone del paese. La Turchia è favorevole alla conclusione dell accordo sul nucleare iraniano, che potrà condurre all eliminazione delle sanzioni internazionali e al rilancio delle relazioni economico-commerciali con Teheran. I rapporti con l Unione Europea continuano a essere condizionati negativamente dall assenza di sviluppi nei negoziati di adesione della Turchia, fatta eccezione per l apertura del capitolo 22 sulle politiche regionali (novembre 2013) e per l avvio del Dialogo sulla 5

8 Liberalizzazione dei Visti (dicembre 2013). Da parte turca si nutrono forti aspettative per l apertura di altri capitoli (a partire da quelli relativi a diritti fondamentali e giustizia, libertà e sicurezza) e per progressi concreti nel processo di adesione, ma l assenza di una soluzione alla questione cipriota continua a rappresentare un ostacolo alle aspirazioni europee di Ankara. L attuale esecutivo ha comunque impresso nuovo dinamismo al processo di adesione, con la nomina a Ministro per gli Affari Europei di Volkan Bozkır, personalità filo-europea, e la pubblicazione della Nuova Strategia per l Unione Europea che si propone di disegnare una roadmap aggiornata delle misure di armonizzazione e di valorizzare, presso l opinione pubblica interna come pure all estero, i progressi compiuti, migliorando l immagine della Turchia in Europa e dell UE in Turchia. Ultimo aggiornamento: 29/05/2015 6

9 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Secondo i dati diffusi dall Istituto nazionale di statistica (Turkstat), nel 2014, la crescita del PIL turco è stata pari al 2,9%, dato che si colloca al di sotto sia del valore del 2013, pari a 4,2%, sia alle stime del Governo. Viene confermata la frenata dell economia nazionale, che nel 2014 ha segnato tassi di crescita in progressivo rallentamento nei primi nove mesi (4,9% nel primo trimestre; 2,3% nel secondo; 1,9% nel terzo) per poi migliorare lievemente nell ultimo trimestre (2,6%). Una crescita al 2,9% è piuttosto lontana da quel 5% che viene considerato dal Governo la soglia minima per consentire alla Turchia di entrare a far parte delle prime 10 economie del mondo entro il L andamento del PIL del 2014 è stato influenzato dal significativo calo della crescita della domanda interna, che contribuisce per circa due terzi al prodotto interno lordo del Paese, con i consumi che sono aumentati nell anno solo dell 1,3%. Calano anche gli investimenti, che sono scesi di oltre cinque punti percentuali e mezzo, attestandosi a fine 2014 su un valore inferiore a quello dell anno precedente (-1,3%) e rallenta la crescita della spesa della pubblica amministrazione, che passa dal 6% al 4,6%. La scarsa performance interna è stata parzialmente compensata da una ripresa delle esportazioni, che nel 2013 erano rimaste stabili sui livelli del 2012 mentre nel 2014 hanno registrato un incremento del 6,8%. Le vendite verso l Unione Europea, principale mercato per Ankara con una quota del 43,5% sul totale dell export, hanno segnato un aumento di quasi 5,5 miliardi di euro, di cui circa l 8% riconducibili all Italia. A dicembre, il tasso di disoccupazione ha toccato il 10,9%. Il 2014 è stato qui caratterizzato da un aumento della disoccupazione su base annua, dovuto a una crescita dell occupazione più lenta di quella della forza lavoro (rispettivamente 5,3% e 6,9%). L aumento della forza lavoro riflette sia l andamento demografico che un più alto tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro. L inflazione a fine 2014 si è attestata all 8,17%, ben al di sopra del target dichiarato dalla Banca Centrale, pari al 5%. L elevata crescita dei prezzi è dovuta ai prodotti alimentari, cresciuti del 12,7% a causa secondo il Governo del calo di produzione per via della siccità che ha colpito la Turchia. La Banca Centrale si aspetta ora di raggiungere l obiettivo di inflazione (5%) entro giugno La minore bolletta energetica, dovuta a un basso prezzo del petrolio, ha consentito al Paese di ridurre il deficit della bilancia commerciale, che è sceso del 15,4% rispetto all anno precedente, a 84,5 miliardi di dollari, grazie anche all aumento delle esportazioni verso l UE e alla riduzione delle importazioni di oro. Ciò ha comportato una riduzione del disavanzo delle partite correnti, che a fine 2014 risultava pari a 45,8 miliardi dollari, in miglioramento di 1,5 miliardi rispetto a novembre. L andamento del deficit delle partite correnti dovrebbe portare a una diminuzione del debito estero turco, che a fine 2014 ha toccato i $402,4 miliardi, un valore pari al 50,3% del PIL. Ultimo aggiornamento: 11/05/2015 POLITICA ECONOMICA Dal 1999 la Turchia ha attuato con determinazione il programma di risanamento concordato con il FMI, conseguendo importanti risultati che hanno reso la sua economia sempre più robusta e stabile. Il Paese ha infatti registrato altissimi tassi di crescita dal 2002 (ad eccezione del 2008 e del 2009 a causa della crisi internazionale) e nel biennio ha conosciuto tassi di sviluppo tra i più alti al mondo (rispettivamente 9,2% e 8,5%). Nel triennio , si e invece registrato un rallentamento dell economia (cresciuta rispettivamente del 2,2%, 4,2%, 2,9%), da imputarsi agli effetti delle misure attuate dalle Autorità turche nel 2012, in vista di un soft landing dell economia, alla situazione politica interna, che ha creato una certa preoccupazione degli investitori internazionali e, soprattutto, alle ripercussioni delle crisi attraversate da alcuni tra i principali partner commerciali del Paese. In generale, esistono nel Paese alcune vulnerabilità intrinseche al sistema stesso all origine dei due principali elementi di debolezza dell economia turca, il deficit con l estero e la disoccupazione: si tratta della dipendenza geografica nei confronti dei mercati dell Unione Europea, verso cui è diretta una consistente fetta delle esportazioni turche, una domanda estera molto concentrata su alcuni settori produttivi, la necessità di fare ricorso a flussi di capitali dall estero (spesso a breve termine) per finanziare il debito delle partite correnti. Allo stesso tempo, vi sono alcuni elementi positivi, propri essenzialmente del sistema bancario, che già in passato hanno consentito alla Turchia di affrontare le sfide della crisi finanziaria mondiale partendo da una posizione di relativo vantaggio. Lo sviluppo economico registrato dal Paese dal 2000 è stato favorito anche dall attuazione di importanti riforme strutturali, come la legge quadro sugli investimenti esteri e la normativa sulla creazione di imprese, e dal lancio di un fitto programma di privatizzazioni. Nel 2008 è stata inoltre approvata l'importante riforma del settore della previdenza sociale e nel 2012 e entrato in vigore il nuovo codice commerciale. 7

10 Venendo alle priorità indicate dal Governo per i prossimi anni, vi sono: 1) la riduzione del deficit delle partite correnti (attraverso maggiori risparmi domestici, l allocazione delle risorse a disposizione nei settori più produttivi, l incremento dell efficienza economica); 2) la riduzione dell inflazione; 3) il mantenimento della politica di bilancio rispetto alla quale il Governo e molto soddisfatto (sebbene si deve notare che e stato possibile raggiungere un rapporto deficit/pil dell 1,2% grazie ad entrate legate alle privatizzazioni e ad altre operazioni spot, che non possono essere ripetute): 4) il sostegno alla crescita ed all occupazione. Fra le principali misure da adottare per perseguire tali priorità il Governo indica: la riduzione della dipendenza energetica della Turchia dall estero, attraverso lo sviluppo di fonti alternative e l incremento dell efficienza energetica della produzione; il miglioramento delle infrastrutture per favorire l export verso l estero e l arrivo di nuovi investimenti produttivi, che siano anche in grado di portare know-how nel Paese; il supporto a programmi di Ricerca e Sviluppo che consentano alle imprese turche di diventare più competitive sui mercati internazionali; lo sviluppo del turismo di qualità. Ultimo aggiornamento: 11/05/2015 8

11 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) 551,1 554, ,3 Variazione del PIL reale (%) 9,2 8,5 2,2 3,9 Popolazione (mln) 73, ,7 75,4 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Disoccupazione (%) 11,4 9,8 9 9,6 Debito pubblico (% PIL) 41,6 39,4 49,9 36,1 Inflazione (%) 6,4 10,45 6,16 7,4 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 17 11,28-0,57 11,33 Fonte: Variazione del PIL reale, disoccupazione, debito pubblico e inflazione anni 2010 e 2011: Turkstat. Variazione del PIL reale, disoccupazione, debito pubblico e inflazione anni 2012 e 2013, PIL Nominale, popolazione e PIL pro capite: EIU (Economic Intelligence Unit). Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi: Fondo Monetario Internazionale Ultimo aggiornamento: 09/01/2014 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 9

12 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln mln mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) GERMANIA GERMANIA GERMANIA IRAQ IRAQ IRAQ IRAN REGNO UNITO REGNO UNITO Italia Position: Italia Position: Italia Position: Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 10

13 IMPORT Import Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln mln mln. nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) RUSSIA RUSSIA RUSSIA GERMANIA CINA CINA CINA GERMANIA GERMANIA Italia Posizione: Italia Posizione: Italia Posizione: Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI Il grado di apertura della Turchia al commercio internazionale è elevato. Il Paese ha un sistema produttivo trainato dalle esportazioni, che a sua volta si alimenta grazie alle forniture dall estero di beni intermedi e di investimento. Dopo il forte rallentamento del 2009 a seguito della crisi internazionale, l'interscambio della Turchia con il mondo e' tornato a crescere significativamente, alimentando pero un elevato disavanzo delle partite correnti, cronico problema dell economia del Paese (a fine 2011 e stata raggiunta la preoccupante soglia del 9-10% del PIL). Proprio per questo, dall inizio del 2012 il Governo turco ha iniziato ad adottare una serie di misure economiche volte a correggere il pesante squilibro della bilancia commerciale. Quanto alla struttura degli scambi, le esportazioni turche sono principalmente composte da beni di consumo e da beni intermedi (autoveicoli e parti di ricambio, seguiti da macchinari, apparecchiature meccaniche, impianti di riscaldamento, ferro e acciaio e accessori ed articoli di abbigliamento, mentre un ruolo minore è occupato dai beni di investimento); le importazioni sono invece costituite essenzialmente da combustibili ed oli minerali, seguiti da macchinari, apparecchiature meccaniche, impianti di riscaldamento, ferro e acciaio, oltre a beni capitali. 11

14 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) Saldo dei Servizi (mln. ) Saldo dei Redditi (mln. ) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) Saldo delle partite correnti (mln. ) Riserve internazionali (mln. ) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati di Fonte "EIU" Ultimo aggiornamento: 09/01/

15 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 2,5 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) PAESI BASSI PAESI BASSI 8.308,98 AZERBAIJAN AZERBAIJAN 3.919,9 USA 813 USA 1.015,94 Italia Position:47 11 Italia Position:nd nd Italia Position:38 48,95 Italia Position:nd nd Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 4 15,82 Prodotti delle miniere e delle cave ,54 Manufatturiero ,4 Prodotti alimentari, bevande e tabacco ,31 Prodotti tessili e abbigliamento ,11 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 91 43,68 Mobili 49 33,89 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 1 0,75 Chimica e prodotti chimici ,44 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 29 98,66 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature ,55 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 4 77,57 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi ,83 Macchinari e apparecchiature 5 19,58 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 14 18,07 Costruzioni ,62 Servizi nd ,94 Servizi di informazione e comunicazione ,35 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) ,41 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 7 1,51 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli ,25 Trasporto e magazzinaggio ,92 Servizi di alloggio e ristorazione ,94 Attività finanziarie e assicurative ,26 Attività immobiliari ,76 Attività professionali, scientifiche e tecniche 10 2,26 Attività amministrative e di servizi di supporto 6 219,91 Istruzione 1 424,75 Sanità e assistenza sociale 9 2,26 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento ,18 Altre attività di servizi ,72 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU

16 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 13,2 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln ,58 mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI PAESI BASSI PAESI BASSI ,75 GERMANIA GERMANIA ,42 AUSTRIA LUSSEMBURGO 7.159,75 Italia Position: Italia Position: ,74 Italia Position:7 nd Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,67 Prodotti delle miniere e delle cave ,1 Manufatturiero Prodotti alimentari, bevande e tabacco ,9 Prodotti tessili e abbigliamento ,59 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 15 0 Mobili ,4 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio ,2 Chimica e prodotti chimici ,1 Gomma, plastica e prodotti in queste materie Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature ,1 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,9 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi ,8 Macchinari e apparecchiature ,78 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,4 Costruzioni ,8 Servizi nd Servizi di informazione e comunicazione Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento ,99 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio ,5 Servizi di alloggio e ristorazione ,6 Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari ,7 Attività professionali, scientifiche e tecniche ,3 Attività amministrative e di servizi di supporto ,4 Istruzione 22 36,15 Sanità e assistenza sociale ,22 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 17 48,2 Altre attività di servizi ,06 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 256 OSSERVAZIONI 14

17 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 0,3 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln mln mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) PAESI BASSI 376 PAESI BASSI 718 AZERBAIJAN IRLANDA 360 AZERBAIJAN 339 PAESI BASSI 584 AZERBAIJAN 213 GERMANIA 191 REGNO UNITO 372 Italia Position:13 32 Italia Position:nd nd Italia Position:13 38 Italia Position:17 26 Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 14 1,51 3 Prodotti delle miniere e delle cave , Manufatturiero , Prodotti alimentari, bevande e tabacco ,4 117 Prodotti tessili e abbigliamento 23 38,41 41 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 9 20,33 8 Mobili 14 28,62 96 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 15 0,75 0 Chimica e prodotti chimici 29 64,01 80 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 6 9,04 32 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 30 45,19 20 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,91 59 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 10 14,31 19 Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 11 33,14 35 Costruzioni ,9 223 Servizi , Servizi di informazione e comunicazione 12 51,96 5 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) , Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 14 76,06 93 Trasporto e magazzinaggio ,19 96 Servizi di alloggio e ristorazione 10 15, Attività finanziarie e assicurative , Attività immobiliari ,87 98 Attività professionali, scientifiche e tecniche 27 15,82 15 Attività amministrative e di servizi di supporto nd 5,27 1 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria nd 0 6 Istruzione 1 1,51 6 Sanità e assistenza sociale 24 3,77 1 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 0 2,26 5 Altre attività di servizi 11 29,37 28 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 4 15

18 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 2 % % % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln. mln mln mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI AUSTRIA GERMANIA 1.430,9 PAESI BASSI SPAGNA PAESI BASSI 752,35 RUSSIA 549 BELGIO RUSSIA 655,95 AZERBAIJAN 540 Italia Position:16 80 Italia Position:19 109,2 Italia Position:7 369 Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 23 36,9 46 Prodotti delle miniere e delle cave , Manufatturiero , Prodotti alimentari, bevande e tabacco , Prodotti tessili e abbigliamento ,43 0 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 0 2,26 76 Mobili 23 95,64 75 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio , Chimica e prodotti chimici ,09 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici nd nd 63 Gomma, plastica e prodotti in queste materie ,94 97 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature , Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 27 21, Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi ,13 3 Macchinari e apparecchiature 55 3,77 93 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 67 56,48 Costruzioni , Servizi , Servizi di informazione e comunicazione 26 91, Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) , Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 1 27,11 2 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli ,1 877 Trasporto e magazzinaggio , Servizi di alloggio e ristorazione 87 42,93 17 Attività finanziarie e assicurative , Attività immobiliari ,9 170 Attività professionali, scientifiche e tecniche 74 79,83 71 Attività amministrative e di servizi di supporto ,94 70 Istruzione 49 10,54 0 Sanità e assistenza sociale , Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 11 3,77 2 Altre attività di servizi 17 45,19 42 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 52 OSSERVAZIONI Nel campo degli investimenti diretti esteri il riferimento normativo fondamentale è rappresentato ancora dalla legge quadro del 5 giugno 2003, che innovando, ha adottato un approccio liberale e di apertura all'afflusso dei capitali esteri, incoraggiato peraltro dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale. Con queste norme è stata introdotta una semplificazione amministrativa che ha facilitato l'accesso in Turchia dei capitali esteri. Vengono classificati come investimenti diretti esteri anche gli acquisti effettuati sul mercato azionario di partecipazioni societarie per quote superiori al 10%. La soglia di capitale minimo investito, in 16

19 passato obbligatoria solo per i soci esteri ma non per quelli nazionali (che potevano versare solamente lire turche - circa USD - per costituire una società per azioni e lire turche - circa USD - nel caso di una società a responsabilità limitata), è stata eliminata e le imprese straniere sono state parificate a quelle locali, vedendosi anche riconosciuto il diritto di acquistare proprietà immobiliari. La legge definisce inoltre i criteri di determinazione del valore delle azioni ed obbligazioni di società estere, qualora esse vengano versate a fronte di un investimento e ribadisce la possibilità di ricorrere all'arbitrato internazionale nei casi di contenzioso; è inoltre sancita la piena libertà di rimpatrio dei profitti dei dividendi e di ogni altro provento. Benchè il clima generale sia di apertura, si segnala tuttavia che dalla liberalizzazione sono esclusi alcuni settori quali quello della difesa, delle telecomunicazioni e dell'energia, dove prevalgono normative speciali che in alcuni casi derogano al principio della equiparazione tra investitori esteri e nazionali. Alcuni operatori lamentano inoltre che, a causa di alcune lacune del sistema fiscale turco, le imprese internazionali sono di fatto assoggettate ad una pressione tributaria superiore a quella a cui sono sottoposte le loro omologhe turche. Un accordo bilaterale tra Italia e Turchia nonché un quadro normativo interno ben strutturato garantiscono comunque un'adeguata tutela agli investimenti effettuati dagli stranieri all'estero. Dall 1 luglio 2012 e inoltre entrato in vigore il nuovo codice commerciale che rappresenta una ulteriore tappa nell'avvicinamento della legislazione turca agli standard internazionali. Il Legislatore ha voluto innanzitutto aumentare il grado di trasparenza delle procedure e la responsabilita' degli operatori economici, cercando di armonizzare il regime delle societa' con norme interne (codice civile, codice penale) ed esterne (acquis comunitario), facilitare le procedure burocratiche, porre fine alle dispute sui diritti di proprieta' intellettuale, combattere l'economia sommersa, facilitare il controllo da parte degli azionisti sono alcuni degli obbiettivi perseguiti dalle nuove norme. Le novita piu rilevanti introdotte con il nuovo Codice sono l imposizione di nuove misure di trasparenza e pubblicità a carico delle imprese; l obbligo della tenuta di registri commerciali da parte delle Camere di Commercio e dell Industria; l introduzione della società individuale; l istituzione di una banca dati presso la TOBB (la Unioncamere turca) che consentirà l accesso on-line; l obbligo per le societa di dotarsi di un sito web con il quale saranno fornite informazioni sul capitale societario e pubblicati altri documenti di base che potranno essere utilizzati dai soci nella gestione on-line dell azienda; l istituzione di un controllo indipendente (auditing) sul capitale sociale; la possibilità per le aziende di istituire Gruppi di Interesse Economico. 17

20 MATERIE PRIME Boro Granito Lignite Marmo MATERIE PRIME Materia Unità Tonnellata (migliaia) - Rise rva Metri Cubi (migliaia) - Rise rva Tonnellata (migliaia) - Rise rva Metri Cubi (migliaia) - Rise rva nd nd nd nd 0 0 Oro Tonnellata - Produzione 16 nd 0 0 Travertino Metri Cubi (migliaia) - Rise rva nd 0 0 Trona Tonnellata - Produzione nd 0 0 Uranio Tonnellata (migliaia) - Rise rva 380 nd

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