Ringraziamenti. Voglio esprimere il mio ringraziamento più profondo a tutti. coloro che mi hanno animato a intraprendere questo lavoro di

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ringraziamenti. Voglio esprimere il mio ringraziamento più profondo a tutti. coloro che mi hanno animato a intraprendere questo lavoro di"

Transcript

1 Ringraziamenti Voglio esprimere il mio ringraziamento più profondo a tutti coloro che mi hanno animato a intraprendere questo lavoro di ricerca con la speranza e con la gioia nel cuore e che nei momenti più difficili non hanno lasciato cadere nello sconforto chi scrive. Riconosco l appoggio costante, che sempre mi ha dimostrato il direttore di questa tesi di laurea, il Prof.re Avv. Armando Saponaro, correggendo i miei errori e conducendo sapientemente e tenacemente lo studio che qui volge a concludersi. Ai professori del Corso di Laurea in Scienze dell Educazione e al Consiglio di Amministrazione che hanno creduto nel mio lavoro di ricerca all estero e mi hanno dato la possibilità di portare in Italia validi strumenti per migliorare le nostre istituzioni. Al personale del Centro di Servizio per il Volontariato e al direttore Alfio Bolzonello dell Istituto Penale per Minori di Treviso, per essersi impegnati a fornirmi informazioni sulle attività svolte dal centro, sul lavoro di rete e sugli obiettivi raggiunti. 2

2 Al personale della Casa di accoglienza per minori di Lecce, che mi hanno dato la possibilità di poter prendere in visione i loro progetti e interventi, grazie ai quali è stato possibile effettuare la comparazione sul fenomeno tra Italia e Spagna. Al personale del Colegio Zambrana di Valladolid (Spagna), per avermi permesso di entrare nel Centro di prendere visione delle diverse unità dal centro e di realizzare un colloquio con tutta l equipe di lavoro. Al personale della Junta de Castilla y Leon in particolar modo al Consiglio per le Famiglie e per le Pari Opportunità e all amministrazione dei Servizi Sociali di Valladolid, per avermi illustrato la coordinazione del lavoro nella comunità spagnola. Al Commissariato Generale di Polizia Giudiziaria in particolar modo al settore di Coordinazione e Appoggio Tecnico Sezione di Studio e Pianificazione di Madrid, per avermi illustrato come si attuano le attività di polizia con i minori in tutta la penisola iberica. 3

3 Però non vorrei concludere questo breve promemoria senza menzionare i miei adorati genitori, la persona che amo e tutti coloro che hanno creduto in me e che sono stati il mio costante stimolo e guida nei momenti più avversi. 4

4 PARTE PRIMA Verso una definizione di criminalità minorile 5

5 CAPITOLO PRIMO GENESI DELLA DEVIANZA MINORILE 1.1 Concetto di criminalità minorile e la sua distinzione da altri concetti affini Senza ombra di dubbio la delinquenza minorile è uno tra i fenomeni sociali più importanti che le nostre società hanno considerato, ed è uno dei problemi della criminologia preferito dal punto di vista internazionale sin dal secolo scorso. A tal proposito si sono analizzate le manifestazioni della condotta criminale tra i minori come possibile delinquenza adulta del domani. 1 La delinquenza minorile è un fenomeno di ambito mondiale, può estendersi dagli angoli più lontani della città industrializzata sino ai sobborghi delle grandi città, dalle famiglie di elevata estrazione 1 Scardaccione G., Origlia E., Ferracuti S., Evoluzione e tipologia della criminalità e devianza dei minori in Italia, in Rivista di Diritto Penale e Criminologia, n. 6,

6 sociale sino a quelle meno abbienti, è un problema che investe tutti gli strati sociali e in ogni angolo della nostra civiltà. Definire ciò che costituisce la delinquenza minorile risulta scientificamente problematico. 2 Mentre in alcuni paesi la delinquenza minorile è una qualificazione che si ottiene nell applicare definizioni del Codice Penale quando le infrazioni sono commesse da parte dei minorenni, in altri paesi la delinquenza minorile include una gran varietà di atti in aggiunta a quelli che si vedono enunciati nelle sue leggi di fondo. 3 In tal modo, le figure statistiche di certi paesi si riscontrano artificialmente ingrossate per ciò che concerne la delinquenza minorile, mentre in altri paesi non si riflettono queste figure, bensì un limitato numero di condotte devianti. 4 2 Losano M., La devianza e la criminalità minorile, dicembre 2003, in Tale riflessione parte dall analisi dei dati statistici sulla criminalità minorile in Italia e negli altri Paesi dell Unione Europea, sulla scorta delle denuncie presso le Procure delle Repubbliche presso tutti i Tribunali per i minorenni in Italia. 3 Matthews R., Com è cambiata la criminalità minorile in Europa?, febbraio 2004, in 4 Tale riflessione parte dall analisi dei dati statistici sulla criminalità minorile in Italia e negli altri Paesi dell Unione Europea, sulla scorta delle denuncie presso le Procure delle Repubbliche presso tutti i Tribunali per i minorenni in Italia. 7

7 La questione sopra il concetto della delinquenza minorile ci obbliga, soprattutto, a chiarire due concetti: criminalità e minore. 5 Prima di tutto, sempre si è considerato che la delinquenza è un fenomeno specifico e annacquato da devianza e disadattamento. In questo senso, si è detto che la delinquenza è la condotta risultante del fallimento dell individuo nell adattarsi alle richieste della società nella quale vive 6,definizione che realmente significa tutto e niente, in quanto è necessario chiedersi se si riferisce a tutte le istanze e, se ad alcune o a quali, e se realmente ci si può aspettare che una persona, sia essa minore che adulta, si possa adattare alle richieste di una società data. Riflettendo sull influsso della scuola classica di Diritto penale e al positivismo psico-biologico, è stato possibile considerare il fenomeno della delinquenza minorile come una realtà esclusivamente individuale; tuttavia, attualmente la maggior parte dei criminologi afferma che la delinquenza è un fenomeno 5 A.A.V.v., Riflessioni sui concetti di criminalità e devianza, Dipartimento di Giustizia Minorile, Franco Angeli, Roma, Considerazione emersa all interno del Comitato sulla criminalità minorile tenutosi a Melbourne, in atti del Convegno sui minori, giugno 1996, in 8

8 strettamente sociale vincolato ad ogni tipo di società ed è un riflesso delle principali caratteristiche della stessa, per il quale, se si vuole comprendere il fenomeno della delinquenza risulta imprescindibile conoscere i fondamenti basici di ogni classe sociale, con le sue funzioni e disfunzioni. 7 Le modificazioni prodotte nell ambito della punibilità, specialmente visibile attraverso la delinquenza di traffico, economica e contro l ecosistema, sembrano che parlino a favore della tesi della dipendenza culturale del concetto di delitto sostenuta già da Hegel nel Tuttavia per quanto corretta sia questa ipotesi, nella stessa misura e ampiezza sembra che necessiti di concretezza, poiché non consente di spiegare il concetto di delitto in quanto l ambito del punibile può configurarsi in modo differente all interno di una cultura. 9 Tenendo presente ciò che hanno esposto alcuni studiosi, la delinquenza minorile è un fenomeno sociale costituito da 7 De Leo G., La delinquenza minorile come rappresentazione sociale, Marsilio, Venezia, De Leo G., Patrizi P., La spiegazione del crimine, Il Mulino, Bologna, Rapporto sulla condizione dei minori in Italia e sulla cultura dominante, Consiglio nazionale dei minori, settembre 2000, in 9

9 infrazioni, contro le norme fondamentali della convivenza, prodotte in un tempo e in un luogo determinati. 10 Ci è stato offerto un concetto congiunto dalla delinquenza e criminalità come fenomeno individuale e socio-politico che concerne tutta la società la quale prevenzione, controllo e trattamento richiedeno la cooperazione della comunità e un adeguato sistema penale. 11 Analizzato il concetto di delinquenza, è necessario soffermare l attenzione sul concetto di minore e chiedersi, quanto la delinquenza è minorile?. Il concetto etimologico di minore non può rientrare nell ambito delle scienza penali perché si intende per delinquenza minorile coloro che non hanno raggiunto la maggiore età politica e civile, e che presuppone una sorta di barriera temporale che sia la coscienza sociale come quella legale 10 De Leo G., La devianza minorile, Nuova Italia Scientifica, Roma, Mestiz A., Cocchini A., Nicoli A., La definizione di minore tra etica e norme, Lo Scarabeo, Bologna, 1999, pag

10 hanno fissato per marcare il transito dal mondo dei minori al mondo degli adulti. 12 Il delinquente minore è definito come una figura culturale, perché la sua definizione e trattamento legale risponde a diversi fattori di natura psicologica e giuridica. Il delinquente minore è colui che non ha raggiunto la maggiore età penale e che commette un fatto per il quale subisce una pena secondo le procedure di legge. 13 Nell ambito della criminologia il concetto di minore deve essere inteso in senso amplio, abbracciando un età compresa fra i 14 e i 21 anni, facendo all interno di questa fascia d età una suddivisione tra minori e semiadulti. Il concetto di delinquenza minorile dobbiamo differenziarlo da altri significati affini o approssimati, fondamentalmente sono concetti che hanno un terreno comune con la delinquenza come per esempio la nozione di conflitto sociale. 14 Da questo concetto hanno origine la definizione di devianza, marginalità e anomia. 12 Mestiz A., Cocchini A., Nicoli A., La definizione di minore tra etica e norme, Lo Scarabeo, Bologna, 1999, pag Di Fabio A., L identità del minore autore di reato, gennaio 2004, in 14 Di Fabio A., Il minore e la legge, marzo 2004, in 11

11 Cohen e Merton hanno definito la devianza come il comportamento o la condotta che viola il codice normativo diventando soggetto attivo della stessa trasgressione. Tutto ciò è il frutto della rottura, da parte dell individuo, con il sistema stabilito. 15 L emarginazione sociale può essere intesa come quella situazione psicologica, nella quale si vede avvolta una persona in virtù dell insufficienza di risorse, la precarietà o assenza di uno status sociale e l esclusione totale o parziale dalle forme di vita prossime a quelle del modello prevalente nella comunità. 16 L emarginazione non può essere confusa con la situazione delinquenziale, in ogni caso si è certi che, con gran frequenza conduce alla stessa. L anomia che etimologicamente significa senza legge, è in realtà un caso specifico di devianza, perché i comportamenti non 15 De Leo G., Psicologia della responsabilità, Laterza, Roma, 1998, pagg De Leo G., Devianza minorile. Il dibattito teorico,le ricerche,i nuovi modelli di trattamento, Carocci, Roma,

12 conformi hanno origine, in molte occasioni, in un ambiente anomico. 17 Si tratta di una situazione che può sorgere in periodi di rapida trasformazione sociale e politica, nelle quali è difficile sapere che modelli o norme sociali e giuridiche devono essere seguite. All interno di quest ambito d anomia deve essere inclusa anche la situazione della persona che Park qualifica marginale, che vive a cavallo tra due o più culture differenti, seguendo delle volte modelli di una e di altre, come avviene nel caso delle minoranze etniche. 17 De Leo G., Devianza minorile. Il dibattito teorico, le ricerche, i nuovi modelli di trattamento, op. cit. pagg

13 1.2 Devianza e criminalità La criminalità si è affermata subito nella storia dei popoli, e soprattutto nei tre settori chiavi della vita umana: il sesso, la proprietà, la rivalità tra le persone. 18 Perché alcune persone hanno comportamenti devianti e criminali, altre no? Questa domanda, di là dalle risposte mitologiche e religiose che facevano risalire le colpe della devianza alla divinità o alle forze demoniache, si è posta con particolar forza dall Ottocento, perché la borghesia dominante aveva paura particolare della devianza e voleva combatterla con vigore e ne ricercava le cause, come quella di una pericolosa malattia sociale. 19 Cominciò allora il dibattito dialogico fra sostenitori delle ragioni sociali/familiari della devianza, in altre parole all origine del crimine della povertà, della miseria, del degrado crescente, dovuti al capitalismo, e sostenitori ingenui dell origine caratteriale, fisiologica della devianza e del crimine. Famosi furono gli studi dei francesi in 18 La Greca G., La devianza minorile: evoluzione delle interpretazioni e degli interventi, in Cuomo, La Greca, Viggiani, Giuffrè, Milano, Polletti F., Le rappresentazioni sociali della delinquenza giovanile: tra passato e presente, La Nuova Italia, Firenze,

14 queste direzioni e, il curioso libro del tuttologo Cesare Lombroso, L uomo delinquente, in cui dai caratteri esterni del corpo si faceva dipendere il destino deviante e criminale di una persona. 20 Il dibattito è continuato a lungo, attraversando tutto l Ottocento e il Novecento, dal punto di vista letterario, sociologico, giuridico e medico. Basterà ricordare i romanzi di Emile Zola. La situazione è radicalmente cambiata con lo sviluppo enorme e dirompente della genetica e con lo studio, sempre più approfondito del menoma umano e con lo sviluppo dell ingegneria genetica. 21 L affermazione sempre più sicura che le radici dei nostri comportamenti sono tutte scritte nel nostro DNA, nell elica di ciascuno di noi, scagiona completamente o quasi ogni persona deviante o criminale dalla responsabilità di quella devianza e di quel crimine. Noi saremmo condizionati ad agire o reagire in un certo modo deviante da ciò che è scritto in un nostro gene. Noi non 20 Losano Mario, I grandi sistemi giuridici: devianza e criminalità, gennaio 2004, in 21 De Leo G., Devianza minorile. Il dibattito teorico, le ricerche, i nuovi modelli di trattamento, op.cit., pag.29 15

15 possiamo essere ritenuti pienamente responsabili dei nostri gesti, della nostra condotta, tanto più quanto l ambiente sociale ha peggiorato, ha aggravato, la nostra spinta originaria a deviare. 22 Su questa linea diventa illusoria la rieducazione del reo di cui parla la nostra costituzione, poiché chi è spinto per esempio a rubare non potrà facilmente cambiare atteggiamento. Si dovranno migliorare tutte le forme di prevenzione per evitare che le tendenze alla devianza si tramutino in tendenze al crimine. 23 Si aprono strade nuove per la medicina ma soprattutto per la psichiatria e la psicologia che dovranno adottare strategie di intervento preventivo. 24 Spesso sono da considerarsi cause del crimine e devianza il degrado sociale. Fondamentali e gravi sono le responsabilità del capitalismo e delle società multinazionali nella possibile manipolazione genetica perché serva ai loro fini. L attenzione al problema della criminalità è molto viva nelle popolazioni dei Paesi sviluppati e in genere dappertutto. Le 22 Barone Pierangelo, Pedagogia della marginalità e della devianza, Guerini Studio, Milano, Foucault M., Sorvegliare e punire, Einaiudi, Torino, Brex G., Fiorentino Busnelli E., Adolescenti a rischio tra prevenzione e recupero: un impegno per tutti, Franco Angeli, Milano,

INDICE - SOMMARIO. CAPITOLO I IL SISTEMA PENALE GUARDATO IN RELAZIONE CON LA PRATICA DELLA VENDETTA PRIVATA... pag. 11

INDICE - SOMMARIO. CAPITOLO I IL SISTEMA PENALE GUARDATO IN RELAZIONE CON LA PRATICA DELLA VENDETTA PRIVATA... pag. 11 Prefazione alla seconda edizione... pag. XI Prefazione... pag. 1 CAPITOLO I IL SISTEMA PENALE GUARDATO IN RELAZIONE CON LA PRATICA DELLA VENDETTA PRIVATA... pag. 11 CAPITOLO II L EVOLUZIONE DAL SISTEMA

Dettagli

INDICE. Presentazione alla nuova edizione: Psicologia e criminologia clinica nel sistema. (di GAETANO DE LEO e PATRIZIA PATRIZI)...

INDICE. Presentazione alla nuova edizione: Psicologia e criminologia clinica nel sistema. (di GAETANO DE LEO e PATRIZIA PATRIZI)... Presentazione alla nuova edizione: Psicologia e criminologia clinica nel sistema penale (di GAETANO DE LEO e PATRIZIA PATRIZI)... Introduzione alla prima edizione: La psicologia clinica nel sistema penale

Dettagli

AVV. PROF. MARIO CASELLATO

AVV. PROF. MARIO CASELLATO AVV. PROF. MARIO CASELLATO Mario Casellato è nato a Roma il 18.11.1958 e si è laureato con lode in giurisprudenza presso l Università La Sapienza di Roma; si è specializzato in diritto penale e criminologia

Dettagli

Corso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN cod ORDIN cod ORDIN cod.

Corso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN cod ORDIN cod ORDIN cod. Corso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN. 2010 cod. 14594 ORDIN. 2011 cod. 15319 ORDIN. 2012 cod. 16088 DESCRIZIONE DELL ORDINAMENTO DIDATTICO E DEI REGOLAMENTI PREVISTI

Dettagli

PARADIGMA UTILITARISTICO

PARADIGMA UTILITARISTICO PARADIGMA UTILITARISTICO 1. SCUOLA CLASSICA (o GIURIDICA) DOTTRINA DEL CONTRATTO SOCIALE (C. Beccaria 1700) 2. TEORIA DELLA SCELTA RAZIONALE (Cornish e Clark, 1986) 3. TEORIA DEL DETERRENTE (1960 ) 4.

Dettagli

GEOGRAFIA Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità territoriale

GEOGRAFIA Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità territoriale Classe Prima Orientamento Linguaggio della geogeograficità Paesaggio Regione e sistema territoriale Settembre Prove d ingresso Prove d ingresso Prove d ingresso Prove d ingresso Ottobre Novembre L orientamento

Dettagli

Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni

Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni Violenza di genere sono tutti i comportamenti e le azioni fisiche, sessuali, di coercizione economica e psicologica

Dettagli

Dirigente Amministrazione Comunale. Responsabile - Area Servizi al cittadino

Dirigente Amministrazione Comunale. Responsabile - Area Servizi al cittadino INFORMAZIONI PERSONALI Nome SCOCCATI ELISABETTA Data di nascita 24/12/1966 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Dirigente Amministrazione Comunale COMUNE DI CASALECCHIO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI SOCIO SANITARI Processo Erogazione di interventi nei servizi sociali Sequenza di processo

Dettagli

Indirizzo Nome e cognome Marinella Sibilla

Indirizzo    Nome e cognome Marinella Sibilla DATA CURRICULUM 19 marzo 2007 1) Dati anagrafici 04-05-1974 Ateneo di servizio o di riferimento 2) Titoli di studio acquisiti a.a. 2003/04 a.a. 1998/99. a.a. 1997/98 a.a. 1996/97 a.a. 1995/96 Indirizzo

Dettagli

DIRITTO PENALE - PARTE GENERALE

DIRITTO PENALE - PARTE GENERALE DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di laurea in Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE - PARTE GENERALE 9 CFU - 1 semestre Docenti

Dettagli

EDUCATORE PROFESSIONALE

EDUCATORE PROFESSIONALE Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI Zecca Mariangela Via Veneto n.6, 73010 Surbo (LE) 320/0468718 mariangelazecca@live.it Sesso Femminile Data di nascita 16 DIC. 78 Nazionalità Italiana POSIZIONE PER

Dettagli

I dati secondari nella ricerca sociale

I dati secondari nella ricerca sociale I dati secondari nella ricerca sociale Le fonti della conoscenza socio-economica Tecniche quantitative Tecniche qualitative Dati primari Dati secondari Questionario, Sondaggio Survey Banche dati Interviste,

Dettagli

Profilo dei Diplomati 2012: punti di forza e scelte formative post-diploma

Profilo dei Diplomati 2012: punti di forza e scelte formative post-diploma A lmao rièntati Profilo dei Diplomati 2012: punti di forza e scelte formative post-diploma Davide Cristofori Roma, 30 novembre 2012 Le quattro sezioni AlmaOrièntati in breve Individua i tuoi punti di forza

Dettagli

Devianza e controllo sociale. Roberto Pedersini

Devianza e controllo sociale. Roberto Pedersini Devianza e controllo sociale Roberto Pedersini La devianza Ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro

Dettagli

Controllo Sociale. Controllo sociale: metodi usati per far in modo che i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di questo gruppo

Controllo Sociale. Controllo sociale: metodi usati per far in modo che i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di questo gruppo Controllo Sociale Controllo sociale: metodi usati per far in modo che i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di questo gruppo interno esterno Socializzazione primaria Socializzazione

Dettagli

Prefazione... 5 Introduzione... 9 CAPITOLO PRIMO LO STATO E LA RELIGIONE... 19

Prefazione... 5 Introduzione... 9 CAPITOLO PRIMO LO STATO E LA RELIGIONE... 19 La liberta religiosa_la liberta religiosa 25/05/10 12.33 Pagina 331 331 Sommario Prefazione.................................. 5 Introduzione................................ 9 CAPITOLO PRIMO LO STATO E

Dettagli

manuela.ulivi@tiscali.it

manuela.ulivi@tiscali.it C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ULIVI MANUELA Indirizzo CORSO VENEZIA, 61 20121 MILANO ITALIA Telefono 02.29526806 02.2043398 Fax 02.29510835 E-mail manuela.ulivi@tiscali.it Nazionalità

Dettagli

Responsabile - Istituto Penale per i minorenni Palermo. - Casa Circondariale Ucciardone di Palermo - Educatore per minori - MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Responsabile - Istituto Penale per i minorenni Palermo. - Casa Circondariale Ucciardone di Palermo - Educatore per minori - MINISTERO DELLA GIUSTIZIA INFORMAZIONI PERSONALI Nome Capitano Michelangelo Data di nascita 16/08/1956 Qualifica Direttore Area III Fascia 4 Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Responsabile - Istituto

Dettagli

IL RUOLO DEI GENITORI

IL RUOLO DEI GENITORI EDUCARE ALL AFFETTIVITA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 2014-15 Regione Toscana IL RUOLO DEI GENITORI Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde

Dettagli

FACOLTA DI GIURISPRUDENZA. Programma del corso e guida ai testi d esame

FACOLTA DI GIURISPRUDENZA. Programma del corso e guida ai testi d esame Programma del corso e guida ai testi d esame 1. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si articola in due moduli: - un primo modulo d introduzione: a) alla specificità della sociologia, come scienza della società,

Dettagli

Movimento Cristiano Lavoratori. Lavorare di domenica migliora la vita?

Movimento Cristiano Lavoratori. Lavorare di domenica migliora la vita? Movimento Cristiano Lavoratori Lavorare di domenica migliora la vita? Il fatto Oggi, sempre più spesso ai lavoratori vengono richieste prestazioni lavorative in giorno domenicale, anche se ciò non è dovuto

Dettagli

Bozzo Kielland Paola

Bozzo Kielland Paola ASL 3 Genovese Via Bertani 4 16125 Genova CURRICULUM VITAE DOTTORESSA BOZZO KIELLAND PAOLA INFORMAZIONI PERSONALI Bozzo Kielland Paola Nome Data di nascita 21/06/1954 Qualifica Amministrazione Incarico

Dettagli

CRIMINOLOGIA E SISTEMA PENALE

CRIMINOLOGIA E SISTEMA PENALE SALVATORE ALEO CRIMINOLOGIA E SISTEMA PENALE CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 2006 INDICE - SOMMARIO Prefazione pag. 1 CAPITOLO I IL SISTEMA PENALE GUARDATO IN RELAZIONE CON LA PRATICADELLA VENDETTA

Dettagli

Foto dei minori sui social

Foto dei minori sui social Foto dei minori sui social Fulvio de Capoa L invito alla prudenza nel pubblicare foto di minori sui social deriva proprio dalla dalla loro estrema diffusione. La pubblicazione delle foto dei propri figli

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PESCOSOLIDO GUIDO Indirizzo VIA FILIPPO FIORENTINI, 106 00159 ROMA ITALIA Telefono Fax E-mail Guido.pescosolido@uniroma1.it

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Prof. Pierluigi Zamboni Materia : Diritto ed Economia Anno Classe II Cafm

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Prof. Pierluigi Zamboni Materia : Diritto ed Economia Anno Classe II Cafm PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Prof. Pierluigi Zamboni Materia : Diritto ed Economia Anno 2016-2017 Classe II Cafm SRTUMENTI DIDATTICI Libro di testo; testo della Costituzione della Repubblica Italiana,

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A. 2009-10 Principi di sociologia I Enzo Mingione - enzo.mingione@unimib.it Principi di sociologia II Roberto Marchisio - roberto.marchisio@unimib.it Contenuto Principi

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Verde Maria Josè mariajose.verde@regione.sicilia.it Nazionalità italiana Data

Dettagli

Le prospettive di studio

Le prospettive di studio . Le prospettive di studio I laureati che intendono proseguire il proprio percorso di studio dopo la laurea sono il per cento tra i postriforma di primo livello (la grande maggioranza dei quali opta per

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico " A. Baggi Sassuolo ( Modena ) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA Pag. 1/6 PROGRAMMAZIONE DIRITTO CLASSE QUINTA R.I.M.

Dettagli

Che cosa tiene insieme la società?

Che cosa tiene insieme la società? Storia del pensiero sociologico EMILE DURKHEIM ( 1858-1917) Vita 1858 nasce a Epinal, Lorena (Francia) la sua famiglia apparteneva al ceto degli ebrei osservanti, padre rabbino 1879 studia all'ecole Normale"

Dettagli

CURRICULUM VITAE. Nome. Data di nascita 10/08/1964 Qualifica Amministrazione. Incarico attuale. Numero telefonico dell ufficio

CURRICULUM VITAE. Nome. Data di nascita 10/08/1964 Qualifica Amministrazione. Incarico attuale. Numero telefonico dell ufficio CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome BAFFA PIETRO Data di nascita 10/08/1964 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Magistrato di V^ valutazione di professionalità

Dettagli

CONSIGLIO D EUROPA. Comitato dei Ministri RACCOMANDAZIONE N. R (92) 1

CONSIGLIO D EUROPA. Comitato dei Ministri RACCOMANDAZIONE N. R (92) 1 CONSIGLIO D EUROPA Comitato dei Ministri RACCOMANDAZIONE N. R (92) 1 del Comitato dei Ministri agli Stati Membri RELATIVA ALL UTILIZZAZIONE DELL ANALISI DELL ACIDO DEOSSIRIBONUCLEICO (DNA) NELL AMBITO

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia Società e forze psichiche irrazionali: Le Bon, Tarde, Sighele. Scienze dello spirito e scienze della natura. Scienze nomotetiche e scienze idiografiche. Società e forze psichiche irrazionali

Dettagli

Le interviste. Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a [Eugenio De Gregorio]

Le interviste. Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a [Eugenio De Gregorio] Le interviste Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a. 2014-2015 [Eugenio De Gregorio] Metodi quantitativi Metodi qualitativi Approccio positivista e sperimentale Approccio costruttivista e contestualista

Dettagli

SERVIZI DI PSICOLOGIA, PEDAGOGIA E PSICHIATRIA FORENSE L ASCOLTO DEL MINORE, PRESUNTA VITTIMA DI ABUSI SESSUALI, NEI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

SERVIZI DI PSICOLOGIA, PEDAGOGIA E PSICHIATRIA FORENSE L ASCOLTO DEL MINORE, PRESUNTA VITTIMA DI ABUSI SESSUALI, NEI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI SERVIZI SERVIZI DI PSICOLOGIA, PEDAGOGIA E PSICHIATRIA FORENSE Sezione Minori,, L ascolto unilaterale predibattimentale: l esperto nominato dal PM Pag. 2 L audizione protetta (anche nei casi di incidente

Dettagli

PROGRAMMAZIONE GEOGRAFIA SETTORE ECONOMICO CLASSI PRIME

PROGRAMMAZIONE GEOGRAFIA SETTORE ECONOMICO CLASSI PRIME Sezione 1 L ABC della geografia Unità 1 Gli strumenti della geografia saper individuare le relazioni tra uomo e ambiente. Saper usare dati, tabelle e grafici. Saper leggere carte fisico-politiche e tematiche.

Dettagli

Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna in materia di sanità penitenziaria. (11G0181)

Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna in materia di sanità penitenziaria. (11G0181) DECRETO LEGISLATIVO 18 luglio 2011, n. 140 Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna in materia di sanità penitenziaria. (11G0181) (GU n. 193 del 20-8-2011) IL PRESIDENTE

Dettagli

SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA )

SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA ) Area penale esterna SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA ) COMUNITA ISTITUTO PENALE PER I MINORENNI ( IPM ) D.P.R. 448\88

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 1649 D I S E G N O D I L E G G E d i n i z i a t i v a d e i s e n a t o r i F O L L I E R I, A N D R E O L L I, C O V I E L L

Dettagli

Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio]

Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio] Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa Come si giunge a una conoscenza del mondo? Superstizione (irrazionale) Intuizione (esperienza soggettiva) Ragionamento (induzione o deduzione) Autorità

Dettagli

L immigrazione in provincia di Brescia: aspetti sociologici

L immigrazione in provincia di Brescia: aspetti sociologici L immigrazione in provincia di Brescia: aspetti sociologici di Valerio Corradi valerio.corradi@unicatt.it Centro d Iniziative e di Ricerche sulle Migrazioni - CIRMiB http://centridiricerca.unicatt.it/cirmib

Dettagli

incontro COME TRASFORMARE GLI AUTOMATISMI E PREVENIRE LA VIOLENZA IN FAMIGLIA. DI CHI E LA COLPA?

incontro COME TRASFORMARE GLI AUTOMATISMI E PREVENIRE LA VIOLENZA IN FAMIGLIA. DI CHI E LA COLPA? incontro COME TRASFORMARE GLI AUTOMATISMI E PREVENIRE LA VIOLENZA IN FAMIGLIA. DI CHI E LA COLPA? incontro LA VIOLENZA COME MODELLO CULTURALE DI CHI E LA COLPA? Radici e meccanismi della violenza PREMESSA

Dettagli

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Scienze della Formazione

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Scienze della Formazione PSICOLOGIA DEI LINGUAGGI E DELLA COMUNICAZIONE 9,9 2 FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE 9,7 3 LINGUA FRANCESE 9,4 2 PSICOLOGIA DELL'APPRENDIMENTO E DELLA MEMORIA 9,2 4 PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO-MOD. H 8,8 34

Dettagli

DIRIGENTE SETTORE POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE. Dirigente - CAPO SERVIZIO Servizio 4 - POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE

DIRIGENTE SETTORE POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE. Dirigente - CAPO SERVIZIO Servizio 4 - POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE INFORMAZIONI PERSONALI Nome FONTOLAN LORENZO Data di nascita 24/09/1969 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio DIRIGENTE SETTORE POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE COMUNE

Dettagli

LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO

LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO CORSO FAD LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO ID ECM 81928 CREDITI 12 CREDITI ECM DESTINATARI Psicologi, Psicoterapeuti, Medici, Assistenti

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI Nome Data di nascita Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Fax dell ufficio Email istituzionale TOSCANI MARIA NICOLETTA 12/08/1957 II Fascia Dirigente

Dettagli

Corso di Laurea in SYLLABUS

Corso di Laurea in SYLLABUS Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Trento Facoltà di Scienze Cognitive Corso di Laurea in EDUCATORE PROFESSIONALE SANITARIO SYLLABUS CORSI DEL 2

Dettagli

L Assistente Sociale dal lavoro dipendente alla libera professione

L Assistente Sociale dal lavoro dipendente alla libera professione L Assistente Sociale dal lavoro dipendente alla libera professione Assistente Sociale Specialista dott.ssa Gerarda Molinaro Responsabile U.O. Coordinamento dei Servizi Sociali ASL NA 3 Giudice Onorario

Dettagli

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, A 40 POSTI DI COMMISSARIO DEL RUOLO DEI COMMISSARI DELLA POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M.

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, A 40 POSTI DI COMMISSARIO DEL RUOLO DEI COMMISSARI DELLA POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M. POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M. 5 FEBBRAIO 2004 La libertà personale nella costituzione e il contrasto dell immigrazione clandestina. Funzioni di polizia e loro limiti. Le misure di prevenzione di carattere

Dettagli

Il funzionalismo e il paradigma dell ordine. Emile Durkheim ( )

Il funzionalismo e il paradigma dell ordine. Emile Durkheim ( ) Il funzionalismo e il paradigma dell ordine Emile Durkheim (1858-1917) Sociologia dell Educazione Università di Milano-Bicocca Lezione dell 11 marzo 2015 Emile Durkheim Biografia 1858 nasce a Epinal, Lorena

Dettagli

MASTER DI PRIMO LIVELLO

MASTER DI PRIMO LIVELLO Istituto di ricerca e formazione Progetto Uomo Unito con decreto di Sponsorizzazione alla Facoltà di Scienze dell Educazione, Università Pontificia Salesiana Viale Fiume, 112; 01030 La Quercia - Viterbo

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017

FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017 FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017 Le date d esame confermate sono pubblicate all interno del proprio corso in piattaforma, cliccando sul bottone "Servizi di Segreteria a seguire

Dettagli

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE STRUTTURA GENERALE DEI CORSI DI LAUREA E SISTEMA DEI "CREDITI" In base alla riforma universitaria (D.M. 3.11.99 n. 09) l impegno dello studente (frequenza dei corsi

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

INDICE. Capitolo Secondo: Il diritto internazionale umanitario e i diritti umani

INDICE. Capitolo Secondo: Il diritto internazionale umanitario e i diritti umani INDICE Parte Prima: Il diritto internazionale e i crimini dell individuo Capitolo Primo: Origini, evoluzione, caratteri della giustizia internazionale penale 1. La costituzione di tribunali penali internazionali:

Dettagli

LE UNIVERSITÀ TELEMATICHE TRA DIMENSIONE COSTITUZIONALE, DIRITTO PUBBLICO E DIRITTO PRIVATO

LE UNIVERSITÀ TELEMATICHE TRA DIMENSIONE COSTITUZIONALE, DIRITTO PUBBLICO E DIRITTO PRIVATO LE UNIVERSITÀ TELEMATICHE TRA DIMENSIONE COSTITUZIONALE, DIRITTO PUBBLICO E DIRITTO PRIVATO FRANCO SCIARRETTA il Mulino COLLANA DI STUDI GIURIDICI promossa dall Università degli Studi di Roma «Unitelma

Dettagli

OLTRE LA PENA: IL SISTEMA DELLE CASE FAMIGLIA PER DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA PROMOSSO DAL COMUNE DI ROMA

OLTRE LA PENA: IL SISTEMA DELLE CASE FAMIGLIA PER DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA PROMOSSO DAL COMUNE DI ROMA OLTRE LA PENA: IL SISTEMA DELLE CASE FAMIGLIA PER DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA PROMOSSO DAL COMUNE DI ROMA Cooperativa Sociale P.I.D. Pronto Intervento Disagio O.N.L.U.S. - Roma www.pid.coop La cooperativa

Dettagli

C182 Convenzione sulle forme peggiori di lavoro minorile,

C182 Convenzione sulle forme peggiori di lavoro minorile, L Ufficio di Roma C182 Convenzione sulle forme peggiori di lavoro minorile, 1999 1 Convenzione relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile (Nota : data di entrata in vigore : 19/11/2000)

Dettagli

LE TEORIE DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA

LE TEORIE DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA Università degli Studi di Pavia Corso di Laurea in Infermieristica LE TEORIE DELL ASSISTENZA Piera Bergomi Obiettivi della materia Obiettivo generale Portare lo studente a conoscere, analizzare e saper

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Rendimi il tempo della mia adolescenza Quando ancora non ero me stesso, se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentano la vita, Quelle pene strazianti

Dettagli

REATI E AUTORI NELLE CITTA ITALIANE

REATI E AUTORI NELLE CITTA ITALIANE REATI E AUTORI NELLE CITTA ITALIANE Strutture e variazioni nel tempo e nello spazio (-3) di Asher Colombo (Università di Bologna) Mario Greco (Istat) Valerio Terra Abrami (Istat) 3 dicembre 3 Roma Le fonti

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA

SENATO DELLA REPUBBLICA BOZZE DI STAMPA 26 gennaio 2017 N. 1 SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo (1261-B) EMENDAMENTI Art. 1. 1.100

Dettagli

DEVIANZA: BULLISMO E CRIMINALITA. COME INTERVENIRE PER PREVENIRE

DEVIANZA: BULLISMO E CRIMINALITA. COME INTERVENIRE PER PREVENIRE Percorso formativo nell ambito del progetto Educazione alla legalità Attività formative di accompagnamento in attuazione della l.r. 2/ 2011: Azioni orientate verso l educazione alla legalità DEVIANZA:

Dettagli

CAP. VII - PARADIGMA MULTIFATTORIALE

CAP. VII - PARADIGMA MULTIFATTORIALE CAP. VII - PARADIGMA MULTIFATTORIALE 1. Dissoluzione del concetto di devianza 2. Il Realismo criminologico di sinistra 3. Le criminologie della vita quotidiana 4. Critica al modello multifattoriale 1.

Dettagli

Convegno RIVIGE (rete integrata contro la violenza)

Convegno RIVIGE (rete integrata contro la violenza) Belluno, 18 settembre 2010 Convegno RIVIGE (rete integrata contro la violenza) Francesca Quaglia (responsabile del Centro) dal 01/12/2004 al 16/09/2010 (=69,5 mesi) Nuovi contatti 283 in 6 casi il motivo

Dettagli

Istituzioni e violenza

Istituzioni e violenza Istituzioni e violenza Lo stato dell arte in materia di legislazione internazionale, europea, nazionale sul tema della violenza alle donne 6 aprile 2011 Il tema della violenza contro le donne non ha trovato

Dettagli

LO STRESS LAVORO-CORRELATO: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SEGUENDO LE LINEE GUIDA REGIONALI

LO STRESS LAVORO-CORRELATO: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SEGUENDO LE LINEE GUIDA REGIONALI FACOLTA DI GIURISPRUDENZA Master in Management e funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie A.A. 2009/2010 LO STRESS LAVORO-CORRELATO: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SEGUENDO LE LINEE GUIDA REGIONALI

Dettagli

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE GIURIDICHE (7 CFU)

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE GIURIDICHE (7 CFU) PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE GIURIDICHE (7 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO PREVENZIONE: VIGILANZA E CONTROLLO e INDAGINE Lo studente al termine del corso deve possedere le conoscenze necessarie a ridurre

Dettagli

PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA

PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

- PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2014 /2015 A039 - GEOGRAFIA CLASSI PRIME PROFESSIONALE

- PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2014 /2015 A039 - GEOGRAFIA CLASSI PRIME PROFESSIONALE ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA CON I PERCORSI: ACCOGLIENZA TURISTICA, CUCINA, SALA - PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2014

Dettagli

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado

Dettagli

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE

SCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce

Dettagli

Parere n. 3/Par./2005

Parere n. 3/Par./2005 Corte dei Conti Parere n. 3/Par./2005 SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 16 marzo 2005, composta dai Magistrati: Dott. Ivo

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

Governate il futuro. Copyright Materiale riservato e strettamente confidenziale1

Governate il futuro. Copyright Materiale riservato e strettamente confidenziale1 SCIENZE POLITICHE FORLI' Governate il futuro Copyright 2005 - Materiale riservato e strettamente confidenziale1 SOMMARIO Perché iscriversi a Scienze Politiche Perchè proprio ai Corsi di Laurea di Forlì

Dettagli

C U R R I C U L U M V I T A E

C U R R I C U L U M V I T A E C U R R I C U L U M V I T A E DI C R I S T I A N A A L E S S I A G U I D O INFORMAZIONI PERSONALI Nome e Cognome Codice Fiscale Data di nascita 09/01/1975 Nazionalità Indirizzo Cristiana Alessia Guido

Dettagli

Alfredo Nardiello DIGA DI RITENUTA E CENTRALE IDROELETTRICA DI MURO LUCANO: IPOTESI DI RECUPERO CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA

Alfredo Nardiello DIGA DI RITENUTA E CENTRALE IDROELETTRICA DI MURO LUCANO: IPOTESI DI RECUPERO CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Alfredo Nardiello DIGA DI RITENUTA E CENTRALE IDROELETTRICA DI MURO LUCANO: IPOTESI DI RECUPERO CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA SOMMARIO PRESENTAZIONE 7 INTRODUZIONE 9 Cap. 1 L ENERGIA IDOELETTRICA:

Dettagli

RISOLUZIONE N.65/E. OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci

RISOLUZIONE N.65/E. OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci RISOLUZIONE N.65/E Direzione Centrale Normativa Roma, 12 giugno 2012 OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci Con la richiesta

Dettagli

LA CURA E LA SICUREZZA Servizi psichiatrici e istituzioni giudiziarie in un paese senza OPG

LA CURA E LA SICUREZZA Servizi psichiatrici e istituzioni giudiziarie in un paese senza OPG LA CURA E LA SICUREZZA Servizi psichiatrici e istituzioni giudiziarie in un paese senza OPG 26 ottobre 2015 Bologna Terza Torre, Viale della Fiera 8 Sala 20 maggio 2012 2 SECONDO ANNUNCIO 9,00-9,30 Registrazione

Dettagli

liceo B. Russell PROGRAMMAZIONE COMUNE DEL DIPARTIMENTO: Scienze Umane INDIRIZZO: Liceo delle Scienze Umane

liceo B. Russell PROGRAMMAZIONE COMUNE DEL DIPARTIMENTO: Scienze Umane INDIRIZZO: Liceo delle Scienze Umane PROGRAMMAZIONE COMUNE DEL DIPARTIMENTO: Scienze Umane INDIRIZZO: Liceo delle Scienze Umane Secondo BIENNIO: Classi IV DISCIPLINA: Scienze Umane MODULO di SOCIOLOGIA Ø Saper riflettere sulle evoluzioni

Dettagli

Disciplina: GEOGRAFIA. Curricula verticali biennio I.T.E. F. Laparelli COMPETENZE

Disciplina: GEOGRAFIA. Curricula verticali biennio I.T.E. F. Laparelli COMPETENZE Disciplina: GEOGRAFIA Curricula verticali biennio I.T.E. F. Laparelli COMPETENZE 1. Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie

Dettagli

Dipendenze: una sfida continua

Dipendenze: una sfida continua 15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato

Dettagli

Roma, 16 gennaio 2009 In collaborazione con l Associazione Avvocati I.N.A.I.L. Seminario Etica professionale, deontologia e albo speciale

Roma, 16 gennaio 2009 In collaborazione con l Associazione Avvocati I.N.A.I.L. Seminario Etica professionale, deontologia e albo speciale Eventi organizzati dalla Scuola Superiore dell Avvocatura e con la collaborazione di Ordini e Istituzioni nell anno 2009 e partecipazione ad eventi promossi da Ordini e Istituzioni Forensi Padova - Rovigo,

Dettagli

I materiali a supporto dei progetti di prevenzione del doping

I materiali a supporto dei progetti di prevenzione del doping I materiali a supporto dei progetti di prevenzione del doping Dr. Piergiorgio Zuccaro l Convegno Nazionale La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta al doping Roma, 17 maggio 2012 Istituto

Dettagli

IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE. Uno sguardo sull'uomo

IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE. Uno sguardo sull'uomo IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE Uno sguardo sull'uomo IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE Il percorso liceale orienta lo studente, con i linguaggi delle scienze umane, nelle molteplici dimensioni attraverso le quali

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. Programma del corso e guida al testo d esame

FACOLTA DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. Programma del corso e guida al testo d esame Programma del corso e guida al testo d esame 1. PROGRAMMA DEL CORSO A. Obiettivi formativi del corso Il corso si propone di: a) fornire un introduzione alle conoscenze ed ai concetti fondamentali della

Dettagli

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico Parte Prima Cosa sono le scienze umane Il sapere antropologico PRIMA tappa / Che cos è l antropologia culturale............................................. 4 SECONDA tappa / I metodi dell antropologia

Dettagli

DIRITTO PENALE I M - Z

DIRITTO PENALE I M - Z DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE I M - Z 9 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento ROSARIA SICURELLA

Dettagli

Prof.ssa Anna Fici. C.d.L in Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni A. A

Prof.ssa Anna Fici. C.d.L in Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni A. A Prof.ssa Anna Fici C.d.L in Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni A. A. 2014-2015 Alberto Izzo, Storia del pensiero sociologico, I Le origini, 2 I classici, 3 I contemporanei, Il Mulino,

Dettagli

PARTE QUARTA - le forme del reato

PARTE QUARTA - le forme del reato PARTE QUARTA - le forme del reato CAPITOLO XIV LE CIRCOSTANZE 1. Aspetti generali 1.1 Definizione 1.2 Inquadramento dogmatico 1.2.1 Teoria dell autonomia 1.2.2 Teoria dell accessorietà 1.2.3 Teoria della

Dettagli

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae Europass INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Cittadinanza Data di nascita Sesso Mario Moschetti Via Provinciale 11 23816 Barzio (LC) + 39 344 1327907 mario.moschetti@live.it

Dettagli

Indice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3

Indice. Università Telematica Pegaso. 2 di 6. 1 L adultità... 3 L ADULTITÀ PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1... 3 2 di 6 1 In questa lezione riprenderemo un tema già annunciato: il tema dell adultità. Nella prima lezione abbiamo detto che sotto la nozione di adulto c

Dettagli

La tortura è illegale o è permessa?

La tortura è illegale o è permessa? Cos è la tortura? La tortura è un metodo per creare dolore fisico o psicologico, con il fine o di punire o di estorcere delle informazioni importanti o per uccidere una persona in modo molto doloroso.

Dettagli

Corso di Laurea Specialistica in Consulenza pedagogica e ricerca educativa

Corso di Laurea Specialistica in Consulenza pedagogica e ricerca educativa PIANO DEGLI STUDI A.A. 2006-07 Corso di Laurea Specialistica in Consulenza pedagogica e ricerca educativa Classe delle lauree specialistiche in Scienze Pedagogiche n. 87/S Cognome Nome Matricola iscritto/a

Dettagli

FACOLTA DI FARMACIA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA A ANNO I- 2 semestre METODOLOGIA MEDICO-SCIENTIFICA DI BASE (II) A.A

FACOLTA DI FARMACIA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA A ANNO I- 2 semestre METODOLOGIA MEDICO-SCIENTIFICA DI BASE (II) A.A FACOLTA DI FARMACIA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA A ANNO I- 2 semestre METODOLOGIA MEDICO-SCIENTIFICA DI BASE (II) CREDITI FORMATIVI: 4 DOCENTI: P. VILLARI (COORDINATORE): IGIENE GENERALE ED APPLICATA S.

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI TRAMONTANO GIANLUCA. ESPERIENZE DI LAVORO CURRICULUM VITAE.

INFORMAZIONI PERSONALI TRAMONTANO GIANLUCA.  ESPERIENZE DI LAVORO CURRICULUM VITAE. CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome TRAMONTANO GIANLUCA E-mail gianlucatramontano@pec.it; gianluca.tramontano@unimol.it Nazionalità Italiana ESPERIENZE DI LAVORO Date (da a) 01/09/2014 I.C. Sant

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA REQUISITI. Il sottoscritto. Nato a ( ) il. Domiciliato per la carica ove appresso, in qualità di.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA REQUISITI. Il sottoscritto. Nato a ( ) il. Domiciliato per la carica ove appresso, in qualità di. Allegato 1 - Modello di dichiarazione A Al CONSORZIO DI BONIFICA ACQUE RISORGIVE Via Rovereto, 12 30174 Venezia PEC consorzio@pec.acquerisorgive.it OGGETTO: AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO PER MANIFESTAZIONE

Dettagli