POLITICHE DEL LAVORO E INCENTIVI AL LAVORO Relatore Federico Bianchi
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- Giulio Palmieri
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1 POLITICHE DEL LAVORO E INCENTIVI AL LAVORO Relatore Federico Bianchi Appunti per la presentazione La relazione intende presentare i principali risultati conseguiti negli ultimi sette anni ( ) dalla politica della Regione Friuli Venezia Giulia a sostegno dell occupazione mediante l erogazione degli incentivi per l assunzione e la stabilizzazione dei lavoratori, e per lo sviluppo di attività imprenditoriali, come previsto dagli artt e 48 della LR 18/2005, focalizzando l attenzione su alcuni aspetti riguardanti il territorio che fa riferimento al CPI di Udine. Gli incentivi a sostegno dell occupazione Nel quadro delle politiche a sostegno dell occupazione, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha costruito un sistema di incentivi, volto a favorire l inserimento o il reinserimento dei lavoratori nel mondo produttivo, secondo due direttrici: - una ordinaria, per rispondere al problema della disoccupazione in generale (artt LR 18/2005) - e una speciale, per intervenire su situazioni specifiche dell economia regionale e per contrastare le situazioni contingenti di crisi occupazionale (art. 48 LR 18/2005). Tra parentesi, un brevissimo cenno ad altri due strumenti (più peculiari): 1) incentivi alle imprese, associazioni e fondazioni che perseguono l innovazione e lo sviluppo tecnologico, per assumere persone disoccupate ad elevata qualificazione o da impiegare in attività di ricerca (art. 16 LR 11/2003). Esso prevede che le Province concedano incentivi alle imprese, associazioni e fondazioni che perseguono l innovazione e lo sviluppo tecnologico e che svolgono attività di ricerca in questo ambito, per assumere a tempo indeterminato, o determinato per almeno due anni, persone disoccupate ad elevata qualificazione o da impiegare in attività di ricerca. I lavoratori interessati devono risultare quindi inoccupati o disoccupati, residenti sul territorio regionale e, per quanto riguarda il titolo di studio, devono essere in possesso: o di una laurea di tipo tecnico o scientifico triennale, specialistica o conseguita con il vecchio ordinamento universitario1, o di una laurea diversa dalle precedenti con l aggiunta di un attestazione di frequenza di un corso di formazione finalizzato al trasferimento tecnologico e alla diffusione dell innovazione, o oppure di un semplice diploma di scuola secondaria superiore, ma dimostrare di essere effettivamente impiegati in concrete attività di ricerca. 1 Per l elenco completo dei titoli di studio si rimanda all Allegato D del Decreto del Presidente della Regione 8 ottobre 2004, n. 0325/Pres. pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 46 del 17/11/
2 L incentivo per il datore di lavoro che assume a tempo indeterminato equivale a ,00 euro, mentre per l assunzione a tempo determinato il contributo corrisponde a 9.000,00 euro; il finanziamento aumenta del 20% se il lavoratore assunto è una donna. Su questo asse di finanziamento sono state presentate mediamente un centinaio di domande all anno, con una percentuale di ammissione del 90%. 2) la LR 13/2004, Interventi in materia di professioni, con cui la Regione ha messo in atto una serie di disposizioni volte a supportare o l avvio delle attività libero professionali ordinistiche e non, esercitate in forma sia individuale sia associata o societaria, o la qualità delle prestazioni fornite, o la formazione professionale e o la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro durante i periodi di maternità e di paternità In primo luogo, la normativa regionale istituisce la Consulta delle professioni organizzate in ordini e collegi, e il Comitato delle professioni non ordinistiche, organi consultivi che possono intervenire nei confronti della Regione sugli atti legislativi e di programmazione riguardanti la tutela, la formazione, l orientamento dei lavoratori appartenenti alla categoria, nonché sui processi di innovazione e internazionalizzazione delle rispettive attività professionali. In particolar modo inoltre, il Friuli Venezia Giulia già nel 2004 dà vita alla costituzione del Registro regionale delle associazioni dei professionisti che non possiedono un albo, ma che esercitano la propria attività in maniera indipendente e fondata su un rapporto di fiducia con il cliente, fornendo un servizio in cui la componente intellettuale prevale su quella organizzativa. A questo proposito, va sottolineato il carattere di novità della legge n. 13/2004 sia rispetto alla legislazione nazionale, che interviene in materia di associazioni professionali soltanto con il decreto legislativo n. 206 del 9 novembre 2007, sia nei confronti di altre regioni italiane2. I lavoratori interessati o Residenti in Friuli Venezia Giulia o Età non superiore a 45 anni. o non devono essere: lavoratori dipendenti (anche a tempo determinato o part-time), collaboratori di impresa familiare, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, titolari di impresa individuale, amministratori di società di persone e di società di capitali. L ammontare del contributo è pari al 40% delle spese ammissibili, fermo restando il limite minimo di euro 2.500,00 e quello massimo di euro ,00. 2 Nel 2004 soltanto altre tre regioni italiane (Calabria, Lazio e Lombardia) avevano costituito strutture consultive degli ordini, collegi e associazioni professionali; in altre sei, Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Abruzzo, erano in fase di discussione disegni di legge che miravano a questo risultato, mentre negli altri casi mancava completamente una legislazione in materia. 2
3 (spese effettuate per analisi di mercato e di fattibilità economica e finanziaria dell attività intrapresa, per l acquisto di arredi, macchine d ufficio, attrezzature e programmi informatici, per l abbonamento a riviste specializzate e per l acquisizione di testi, per la pubblicità e la partecipazione a fiere, manifestazioni, eventi e congressi afferenti al settore di appartenenza) Su questo asse di finanziamento sono state presentate mediamente una cinquantina di domande all anno, con una percentuale di ammissione dell 85%. (2007 il massimo poi in calo). Concentrando l attenzione sugli incentivi previsti dagli artt e 48 della LR 18/2005 Consideriamo innanzitutto la prima linea d intervento. In base agli articoli 30, 31, 32 e 33 della Legge regionale n. 18 del 9 agosto 2005, l Amministrazione regionale tramite le Province eroga incentivi alle imprese per - le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati - e, in via eccezionale, anche per quelle con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di donne disoccupate con più di 50 anni e di uomini che abbiano già compiuto i 55 anni; - per la stabilizzazione di lavoratori precari - e sostiene finanziariamente le persone disoccupate che intendono sviluppare un attività imprenditoriale. In merito alle assunzioni, sono definiti disoccupati coloro che - hanno perso il lavoro da almeno 12 mesi - o che siano anche invalidi del lavoro con invalidità inferiore al 34%; - i benefici sono previsti inoltre per l inserimento di donne disoccupate (senza limiti di età) e di uomini con più di 45 anni di età disoccupati - e di lavoratori a rischio di disoccupazione, sospesi cioè dal lavoro a causa della cessazione totale o parziale di attività della loro azienda con conseguente ricorso agli ammortizzatori sociali. Per la trasformazione di contratti a termine in rapporti di lavoro stabili, sono considerati precari - i lavoratori (con età inferiore a 36 anni) che con l impresa che li assume hanno stipulato un contratto a tempo determinato, di lavoro intermittente, di collaborazione coordinata e continuativa, di lavoro a progetto, di somministrazione di lavoro (tutti con età inferiore a 36 anni), - i lavoratori (con età superiore a 36 anni) che con l impresa che li assume hanno stipulato un contratto di apprendistato, - i lavoratori che stavano realizzando presso il soggetto richiedente un tirocinio o possedevano uno di questi contratti e prestavano la loro opera nell ambito dell esecuzione di iniziative di lavoro di pubblica utilità (LPU); - oppure coloro che presentano una condizione occupazionale per cui nei cinque anni precedenti la domanda di incentivo hanno lavorato con altri datori per un periodo non inferiore 18 mesi con 3
4 contratti a tempo determinato, intermittente, di formazione e lavoro, d inserimento, di collaborazione coordinata e continuativa, di lavoro a progetto, di lavoro interinale, di somministrazione di lavoro o di apprendistato. Infine, i progetti imprenditoriali incentivati sono quelli intrapresi da uno o più lavoratori disoccupati, o a rischio di disoccupazione, che avviano un impresa ex novo o che rilevano un azienda già esistente con una quota di maggioranza del capitale sociale. I contributi riguardano le spese sostenute per la costituzione dell impresa, per partecipare a corsi di formazione imprenditoriale, per l acquisto di macchinari e attrezzature, di macchine per ufficio e di programmi informatici, di mobili ed elementi di arredo e di automezzi funzionali all attività. Per quanto riguarda la seconda linea d intervento, con l articolo 48 della legge regionale 18/2005 e con l adozione dei Piani di gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale, la Regione ha attivato una serie di azioni volte a favorire il reinserimento dei lavoratori disoccupati o a rischio di disoccupazione provenienti dalle crisi occupazionali dichiarate nel proprio territorio 3. (Anche in questo caso, sono previste la concessione di incentivi alle aziende per l assunzione e la stabilizzazione dei lavoratori, l erogazione di finanziamenti per la creazione di nuove attività imprenditoriali o per lo sviluppo di imprese già esistenti.) Oltre che sulla base delle caratteristiche socioanagrafiche e occupazionali del lavoratore considerate più sopra, la possibilità di fruire degli incentivi è estesa per l assunzione delle persone che hanno perso la propria occupazione in seguito - a licenziamento collettivo, - a licenziamento per giustificato motivo oggettivo, - per un interruzione intervenuta in anticipo rispetto al termine o alla durata pattuiti nel contratto a termine, - per dimissioni determinate dalla mancata corresponsione della retribuzione o dall'omesso versamento dei contributi previdenziali, - o perché il rapporto di lavoro è stato sospeso mediante il ricorso ad ammortizzatori sociali anche concessi in deroga; - il contributo è previsto infine per l inserimento di lavoratori che erano in distacco temporaneo presso un altra impresa in seguito ad accordi sindacali. L ammontare del contributo - varia dai 2.000,00 ai 7.000,00 euro per le assunzioni, - dai 2.000,00 ai euro per le stabilizzazioni occupazionali, 3 Le situazioni di grave difficoltà riconosciute attualmente sono quelle del settore del legno e arredamento in provincia di Gorizia e in provincia di Pordenone; delle imprese localizzate nella zona del sanvitese, nel distretto della sedia e nei territori montani, nonché delle aziende commerciali che operano nelle zone di confine; del comparto tessile, dell elettronica, della chimica, della metalmeccanica, dell autotrasporto/logistica/spedizionieri, dell occhialeria, dell edilizia, della produzione di mezzi di trasporto e della pesca marina estese sull intero territorio regionale. Per ciascuna di esse è stato predisposto un Piano di gestione 4
5 - (dai 2.000,00 ai euro per le assunzioni a tempo determinato), - dai ,00 ai ,00 euro per l avvio o lo sviluppo di attività imprenditoriali. (La richiesta va inoltrata alla Provincia sul cui territorio è instaurato il rapporto di lavoro, nel caso di assunzioni e stabilizzazioni, o dove è residente il neoimprenditore. Dal 1 gennaio al 30 settembre (eventuale proroga con decreto della Giunta regionale). Poiché si tratta di incentivi, e non di premi conferiti ex post, tutte le domande devono essere presentate prima che avvenga l assunzione o la stabilizzazione, nei primi mesi di avvio della nuova attività imprenditoriale o prima dell acquisto della quota societaria prevalente. Una volta accertati tutti i requisiti, le Amministrazioni provinciali possono comunicare la concessione dell incentivo, che viene erogato concretamente dopo la stipula del contratto a tempo indeterminato tra azienda e lavoratore interessato o dopo la presentazione del rendiconto delle spese sostenute da parte delle nuove imprese.) Le dimensioni dell intervento a livello regionale Dal 2008 al 2014 le domande di contributo presentate dalle imprese ammontano complessivamente a unità e registrano un aumento del loro numero del 48% nell arco dei primi cinque anni (fino al 2012) e una progressiva diminuzione nel biennio successivo (attestandosi complessivamente ai livelli del 2008, 2010 per quelle presentate ex art. 48) (Tab. 1); complessivamente la percentuale di domande ammesse a finanziamento si attesta intorno al 75%; con alcune differenze dal punto di vista temporale: 84% circa nel biennio , 76% nel Tab. 1 Domande di contributo presentate ex artt e 48 l.r. 18/2005. Distribuzione per anno e Regolamento di competenza. Anni (v.a.) Domande presentate ex artt. 30/33 l.r. 18/2005 ex art. 48 l.r. 18/2005 Totale Totale
6 A livello territoriale, delle oltre domande, sono state presentate nella provincia di Udine, (46,7% del totale regionale): per la stabilizzazione occupazionale di lavoratori precari, per l assunzione a tempo indeterminato e 659 per l avvio o lo sviluppo di attività imprenditoriali (Tab. 2). Tab. 2 Domande di contributo presentate ex artt e 48 l.r. 18/2005. Distribuzione per provincia e tipologia. Anni (v.a. e %) Assunzioni Stabilizzazioni Nuove imprese Totale % prov. su FVG Gorizia ,2 Pordenone ,6 Trieste ,4 Udine ,7 Totale FVG ,0 Sul piano finanziario, la spesa sostenuta dall Amministrazione regionale per il finanziamento delle domande approvate supera i 111 milioni di euro, la metà dei quali per gli incentivi alle assunzioni (Tab. 3). Tab. 3 Spesa sostenuta per il finanziamento delle domande approvate ex artt e 48 l.r. 18/2005. Distribuzione per anno e tipologia delle domande. Anni (v.a. e %) Assunzioni Stabilizzazioni Nuove imprese Totale , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,45 Totale , , , ,86 % su Tot. 51,0 38,4 10,6 100,0 Tab. 4 Imprese beneficiarie degli incentivi ex artt e 48 l.r. 18/2005. Distribuzione per provincia e tipologia delle domande. Anni (v.a. e %) Assunzioni Stabilizzazioni Totale Gorizia , , ,0 Pordenone , , ,0 Trieste , , ,0 Udine , , ,0 Totale FVG , , ,0 6
7 Le aziende che hanno beneficiato degli incentivi sono state (di cui in provincia di Udine), cui si aggiungono circa attività costituite ex novo da persone disoccupate o provenienti da situazioni di crisi occupazionale (di cui quasi 600 in provincia di Udine) (Tab. 4). Per quanto riguarda il territorio che fa riferimento al CPI di Udine: complessivamente, nel periodo , i lavoratori che hanno trovato un occupazione risultano in totale : sono stati assunti, sono passati da una condizione di precarietà ad un rapporto di lavoro stabile e 218 hanno intrapreso un attività imprenditoriale (che corrispondono soltanto al 36% dei nuovi imprenditori provinciali) (Tab. 5). Dal punto di vista territoriale, più della metà dei lavoratori risulta occupata nel Comune di Udine (2.310, pari al 53,8%); seguono i lavoratori occupati nei Comuni di Tavagnacco (396, 9,2%), Pavia di Udine (235, 5,5%) Martignacco (dove predominano i lavoratori stabilizzati, 122 su centri commerciali), Remanzacco, Pradamano e Pasian di Prato (Tab. 5). Tab. 5 occupati con gli incentivi nel CPI di Udine. Distribuzione per Comune e tipologia. Anni (v.a. e %) assunti stabilizzati Nuovi imprenditori Totale % su Tot. CPI UD Basiliano ,4 Campoformido ,5 Castion di Strada ,4 Lestizza ,5 Martignacco ,6 Mereto di Tomba ,2 Mortegliano ,4 Pagnacco ,4 Pasian di Prato ,9 Pavia di Udine ,5 Povoletto ,7 Pozzuolo del Friuli ,2 Pradamano ,2 Reana del Friuli ,4 Remanzacco ,4 Talmassons ,3 Tavagnacco ,2 Udine ,8 Totale CPI UD ,0 % su prov. UD 45,1 40,8 36,0 42,5 % su FVG 22,2 19,3 15,4 20,4 4 La ripartizione a livello territoriale è stata operata in base alla sede dell azienda per le domande d incentivo di assunzione o stabilizzazione dei lavoratori, e in relazione alla residenza delle persone richiedenti nel caso delle istanze per la creazione o lo sviluppo di attività imprenditoriali. 7
8 Dal punto di vista temporale, mentre dal 2008 al 2013 si registra un calo del 49,3% dei lavoratori assunti e del 7,7% di coloro che hanno costituito un impresa, per i lavoratori stabilizzati si riscontra un aumento del 116,6% (Tab. 6). Tab. 6 occupati con gli incentivi nel CPI di Udine. Distribuzione per anno e tipologia. Anni (v.a. e %) assunti stabilizzati Nuovi imprenditori Totale CPI UD % su Prov. UD , , , , , ,1 (2014) ,5 Totale CPI UD ,5 var. ass. '08/' var. % '08/'13-49,3 116,6-7,7 7,9 Dal punto di vista socio anagrafico: - in una prospettiva di genere o il peso dell occupazione femminile creata dagli incentivi prevale su quello dell occupazione maschile, in maniera rilevante per quanto riguarda assunzioni (e in particolare nelle fasce più giovani d età 183 donne, pari all 81,7% degli under 35) e nuova impresa, e in modo più contenuto in relazione alle stabilizzazioni. Quest ultima cosa in controtendenza con quanto accaduto per le stabilizzazioni sia a livello provinciale sia regionale (dove invece prevale il numero di uomini) (Tab. 7). - in relazione all età o la maggior parte delle trasformazioni contrattuali è stata effettuata a favore di persone con meno di 35 anni (1.355 lavoratori, corrispondenti al 70,9% dei lavoratori totali). Questo in linea con quanto accaduto a livello provinciale e regionale, dove sono aumentate notevolmente le trasformazioni di contratti di apprendistato a partire dal 2010 (questo perché la normativa sugli incentivi, introducendo nel 2010 il contratto di apprendistato tra i rapporti di lavoro a termine che un impresa può trasformare in contratto a tempo indeterminato per i propri lavoratori, ha prodotto i suoi effetti nella stabilizzazione occupazionale di molte persone sotto i 35 anni - anche se non è riuscita a stimolare con altrettanto vigore la trasformazione di altre forme di precariato, quali il contratto di collaborazione a progetto e di somministrazione di lavoro, più deboli dal punto di vista delle tutele e notevolmente diffuse nel mercato del lavoro.) (Tab. 7). 8
9 Tab. 7 occupati con gli incentivi nel CPI di Udine. Distribuzione per genere e classe di età. Anni (v.a. e %) assunti stabilizzati Nuovi imprenditori Totale % su Prov. UD Età < 35 Età Età Età >=50 Totale % su Prov. UD Uomini ,7 Donne ,6 Totale ,1 Uomini ,0 Donne ,3 Totale ,8 Uomini ,8 Donne ,1 Totale ,0 Uomini ,7 Donne ,8 Totale ,5 Uomini 37,9 39,2 38,7 39,7 38,7 Donne 46,9 45,4 48,6 41,4 45,8 Totale 42,5 43,0 43,9 40,5 42,5 Per quanto riguarda l inserimento nei settori produttivi: - la maggior parte degli occupati grazie agli incentivi è stata inserita o reinserita nel settore dei servizi (75,7% dei lavoratori), in particolare nei comparti dei servizi alle imprese (1.100, 25,6%), nel commercio (812, 18,9%) e nella ristorazione (436, 10,1%); mentre nel settore industriale il numero più rilevante di lavoratori è stato assunto o stabilizzato nel comparto metalmeccanico (449, 10,5%) (Tab. 8). - Vanno segnalate alcune differenze, soprattutto riguardo i nuovi imprenditori, che hanno costituito le proprie imprese nei comparti del commercio, ristorazione e altri servizi (parrucchieri, lavanderie, ), anche se non manca qualche impresa edile. (Su questo versante l inserimento nei servizi nel territorio di riferimento del CPI di Udine supera di dieci punti percentuali quanto accade a livello provinciale.) 9
10 Tab. 8 occupati con gli incentivi nel CPI di Udine. Distribuzione per comparto produttivo e tipologia. Anni (v.a. e %) assunti stabilizzati Nuovi imprenditori Totale CPI UD % su Tot. CPI UD % su Prov. UD Agricoltura ,4 43,2 Ind. Alimentare ,9 30,4 Ind. Tessile e Cuoio ,3 17,1 Ind. Legno e Carta ,1 21,8 Ind. Chim. e Min. non M ,7 28,2 Metallurgia e prod. Mac ,5 34,7 Fabbricaz. Legno ,5 18,3 Edilizia ,0 35,1 Commercio ,9 45,2 Alberghi e Ristoranti ,1 43,5 Trasporti e Telecom ,3 46,0 Finanza e assicuraz ,5 47,4 Servizi imm. Inf. R&S ,6 51,0 Istruz. Sanità ,3 52,8 Altri servizi ,9 53,5 Totale CPI UD ,0 42,6 Agricoltura ,4 43,2 Industria ,9 29,6 Servizi ,7 48,3 Edilizia ,0 35,1 Totale CPI UD ,0 42,6. Tab. 9 avviati a tempo indeterminato e lavoratori assunti con incentivo ex artt e 48 l.r. 18/2005. Distribuzione per anno, territorio e tipologia. Anni (v.a. e %) Totale assunti a tempo indeterminato CPI Udine Provincia UD FVG assunti con incentivo CPI Udine Provincia UD FVG % assunti con incentivo su totale avviati CPI Udine 5,8 4,8 12,0 14,6 18,8 18,8 10,9 Provincia UD 7,4 5,3 12,6 16,1 25,6 17,2 12,5 FVG 5,7 3,6 8,7 12,3 18,6 16,1 9,6 Fonte: elaborazioni su dati Ergon@t e provinciali 10
11 Infine, un ultima considerazione interessante riguarda il confronto con i flussi di avviamento (Tab. 9). A fronte di un vero e proprio crollo generale delle assunzioni a tempo indeterminato (da nel 2008 a nel 2013 a livello regionale), la quota di inserimenti imputabile agli incentivi regionali è salita - dal 5,7% nel primo anno al 16,1% nel sesto anno a livello regionale, - dal 7,4% al 17,2% a livello provinciale, - e dal 5,8% al 18,8% a livello di territorio del CPI di Udine. 11
A cura di Federico Bianchi, esperto dell Agenzia regionale del lavoro della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
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