PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17. Incontri sul territorio Primiero
|
|
- Marta Montanari
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 Incontri sul territorio Primiero
2 Le priorità di questa legislatura rispetto alla scuola Questa legislatura mette al centro dell attenzione i ragazzi e lo sviluppo delle loro competenze per dotare il Trentino di un capitale umano più qualificato, in grado di sostenere i processi di innovazione e internazionalizzazione, favorendo il passaggio all università e rafforzando le competenze, comprese quelle linguistiche In Trentino il sistema scolastico ha un buon livello di qualità: vi sono buoni livelli di scolarizzazione e di istruzione secondaria (la scuola trentina ottiene risultati superiori alla media italiana in termini di performance ed equità) e universitaria, e quota più limitata che nel resto del Paese di giovani che non studiano e non lavorano (NEET). Per mantenere i livelli raggiunti il sistema necessità però di manutenzione continua e di strategie di alto livello
3 Il Piano di Sviluppo Provinciale Scuola e Formazione Il Piano di Sviluppo Provinciale punta ad un sistema educativo e di formazione inclusivo di qualità, in grado di: formare una popolazione dotata di competenze e conoscenze adeguate, comprese le competenze di - lingue straniere; sostenere l esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza attiva e responsabile, così come un adeguato - livello di sviluppo economico provinciale. Oltre a tendere verso un ulteriore miglioramento dell istruzione, a partire dalla prima infanzia (nei contenuti, nei modelli di insegnamento e nel livello d istruzione), va sostenuto l investimento nei percorsi di qualificazione professionalizzante, diretta sia ad aumentare le possibilità di accesso alla vita lavorativa, sia a mantenere nel tempo le condizioni di occupabilità.
4 Il Piano di Sviluppo Provinciale Le strategie Attuare politiche educative includenti e qualificanti Attuare politiche educative includenti e qualificanti (a cominciare da quelle in età 0-6 anni), assicurando un omogeneità territorialmente elevata sui livelli di istruzione e sui contenuti e la qualità del processo formativo, puntando a un ulteriore miglioramento dell alfabetizzazione di base (literacy), matematico-scientifica (numeracy), della conoscenza delle lingue straniere e di competenze e conoscenze necessarie per una attiva e responsabile cittadinanza sociale e politica. Sempre con un attenzione specifica all inclusione dei soggetti con bisogni educativi speciali e di quelli in situazioni di disagi Rafforzare l acquisizione di competenze spendibili Rafforzare la formazione diretta all acquisizione di competenze spendibili sul lavoro, ai diversi livelli di scolarità, anche tramite modelli di apprendistato di qualità a elevato contenuto formativo (indipendentemente dal livello educativo) coinvolgendo le imprese nella costruzione di specifiche competenze e abilità spendibili su base settoriale (invece che specifiche all impresa), innovando profondamente negli strumenti di transizione scuola-lavoro e tra queste quelle linguistiche Aumentare il livello delle competenze linguistiche della popolazione trentina nel suo complesso, anche in relazione ai potenziali benefici per l economia e il mondo del lavoro
5 Alcune azioni già avviate Il progetto per lo sviluppo della filiera scuola-formazione-lavoro, per rafforzare le competenze spendibili, per migliorare le sinergie con le imprese e favorire la transizione al mondo del lavoro Gli interventi per l ulteriore miglioramento della qualità del sistema educativo trentino, anche attraverso l avvio di un piano straordinario pluriennale per la stabilizzazione del personale docente, accompagnato dalla promozione di azioni per garantire una maggiore continuità didattica L avvio di poli formativi in cui realizzare la prossimità fisica della scuola e della formazione professionale con imprese e centri di ricerca, a partire dai settori della meccatronica e della comunicazione-design Il processo per l attivazione di un Piano straordinario per l apprendimento delle lingue comunitarie Trentino trilingue, finalizzato ad accrescere sensibilmente il livello delle conoscenze linguistiche della popolazione trentina nel suo complesso Gli interventi per garantire l inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali e in situazione di disagio, nonché dei ragazzi stranieri con problemi di inserimento linguistico
6 Alcune azioni programmate Accompagnare la stabilizzazione del corpo docente con un progetto di maggiore autonomia delle scuole nella selezione del corpo docente, nonché con la promozione di percorsi di carriera degli insegnanti, fondati su merito, formazione e partecipazione a iniziative di sistema e valutazione Valutare una opportuna riorganizzazione dei tempi della scuola, per aumentare il tempo per le famiglie e, nel contempo, realizzare risparmi di gestione. Tale riorganizzazione potrebbe in prima battuta realizzarsi attorno il seguente elemento: la riduzione della settimana scolastica per tutti da 6 a 5 giorni a parità di ore settimanali di scuola sistema da tempo adottato in altre realtà europee ed anche in Alto Adige
7 Alcune azioni programmate Promuovere una riorganizzazione dell offerta scolastica, garantendo una copertura adeguata per tutti i territori, evitando duplicazioni e favorendo l evoluzione dell offerta in relazione alle esigenze del mercato del lavoro. Procedere nel rafforzamento, già avviato, del raccordo fra scuola, alta formazione e mondo del lavoro, che potrà avere importanti effetti di ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione dei giovani e garantirà una transizione più rapida al primo impiego. Riservare particolare attenzione al potenziamento e alla riqualificazione degli interventi di orientamento degli studenti, e delle rispettive famiglie, per favorire scelte oculate dei percorsi formativi e scolastici, a partire dalla scuola secondaria di secondo grado, che non siano condizionati dalle origini sociali e dal genere, facendo leva anche sul cambiamento culturale.
8 I numeri del sistema scolastico trentino Infanzia Primo ciclo Secondo ciclo Scuole dell infanzia 276 Iscritti Sezioni 745 Scuole provinciali Sedi 118 Iscritti Classi 288 Scuole a sezione ridotta 22 Scuole in zona svantaggiata 13 Scuole equiparate Sedi 158 Iscritti Classi 457 Scuole a sezione ridotta 18 Scuole in zona svantaggiata 7 Istituti Comprensivi 55 Studenti Classi Scuola primaria Plessi 213 Studenti Classi Pluriclassi 66 Media studenti per classe 17,9 Scuola secondaria di 1 grado Sedi 76 Studenti Classi 715 Media studenti per classe 21,3 Istituti Superiori 25 Indirizzi/Articolazioni 113 Studenti Classi 977 Media studenti per classe 19,6 Ist. IeFP provinciali 2 Centri IeFP 8 Sedi IeFP 24 Qualifiche 60 Diplomi 50 5 anno 4 Studenti Classi 325 Media studenti per classe 19,1 Dati al 1 settembre 2014
9 I numeri del sistema scolastico del Primiero Infanzia Primo ciclo Secondo ciclo Scuole dell infanzia 8 Iscritti 262 Sezioni 14 Scuole provinciali Sedi 2 Iscritti 50 Classi 3 Scuole a sezione ridotta 1 Scuole in zona svantaggiata 1 N medio ore apertura 10 Istituti Comprensivi 1 Studenti 635 Classi 37 Scuola primaria Plessi 6 Studenti 409 Classi 25 Pluriclassi 5 Media studenti per classe 16,3 Istituti Superiori 1 Indirizzi/Articolazioni 6 Studenti 240 Classi 23 Media studenti per classe 10,4 Sedi IeFP 1 Qualifiche 4 Studenti 97 Classi 7 Media studenti per classe 13,8 Scuole equiparate Sedi 6 Iscritti 212 Classi 11 Scuole a sezione ridotta - Scuole in zona svantaggiata - N medio ore apertura 9 Scuola secondaria di 1 grado Sedi 2 Studenti 226 Classi 12 Media studenti per classe 18,8 Dati al 1 settembre 2014
10 Criteri generali per la programmazione dell offerta formativa Soluzioni organizzative improntate ad un impianto pedagogico di qualità in tutti i plessi scolastici, coerenti con gli obiettivi provinciali (che permetta anche il trilinguismo, l inclusione, l orientamento, le transizioni scuola lavoro, ) Scelte di valorizzazione del territorio, con proposte d intervento equilibrate, che tengano conto dell offerta di realtà scolastiche vicine Proiezione di lungo periodo degli andamenti demografici Presidio del territorio attraverso il mantenimento di almeno un servizio educativo nei comuni in cui oggi vi sono più servizi, ma tutti sottodimensionati Criteri differenziati in relazione alle fasce di età Pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente con scelte di investimento mirate e di lungo periodo, evitando fenomeni di sovraffollamento di alcune sedi e di svuotamento di altre Promozione in tutti i cicli di un rapporto studenti/classi sostenibile sia in termini di valore educativo, sia in termini finanziari
11 Evoluzione della struttura demografica del Primiero
12 Infanzia
13 Infanzia Criteri Accorpamento del servizio all infanzia con meno di 20 bambini in altre sedi del territorio, se idonee ad accogliere la nuova utenza sia per distanza (< 5 km) sia per dotazione infrastrutturale Migliore impiego del patrimonio edilizio presente sul territorio Riqualificazione dell offerta considerando sia le dimensioni effettivamente critiche, sia le distanza da altre sedi, sia i bisogni di investimento per sicurezza non più rinviabili ma non giustificabili per la popolazione scolastica coinvolta
14 Primiero - Prime ipotesi di applicazione PRIMA DOPO Scuole equiparate - Fiera di Primiero - Mezzano - S. Martino Castrozza - Siror (2 sez. 38 iscritti) - Tonadico (2 sez. 48 iscritti) - Transacqua Scuole equiparate - Fiera di Primiero - Mezzano - S. Martino Castrozza Tonadico (con utenza Siror) - Transacqua Scuole provinciali - Lausen - Imer Scuole provinciali - Lausen - Imer - Dati al 31 gennaio 2015
15 Primo ciclo
16 Primo ciclo Criteri Razionalizzare il quadro delle istituzioni scolastiche salvaguardando il servizio offerto e intervenendo sulle istituzioni scolastiche con meno di 400 studenti, accorpandole con altre realtà del territorio idonee ad accogliere la nuova utenza, sia per distanza, sia per dotazione infrastrutturale Scuola primaria: obiettivo di riduzione delle realtà con pluriclassi chiusura dei plessi fino a 40 studenti e con distanza da altra sede inferiore ai 5 Km Scuola secondaria di 1 grado: intervenire sulle realtà che nel corrente anno scolastico e tenuto conto degli andamenti dell utenza degli ultimi anni, evidenzino un numero di studenti inferiore a 50 e con distanza da altra sede inferiore a 10 km.
17 Dati a.s 2014/15 al 31/01/15
18 Prime ipotesi di applicazione PRIMA Ist. Omnicomprensivo del Primiero 6 plessi di scuola primaria - Canal San Bovo - Imer (21) - Mezzano - Siror (33) - San Martino di Castrozza - Tonadico 2 sedi di scuola secondaria di primo grado - Canal San Bovo - Transacqua DOPO Ist. Omnicomprensivo del Primiero 4 plessi di scuola primaria - Canal San Bovo Mezzano (con utenza Imer) San Martino di Castrozza - Tonadico (con utenza Siror) 2 sedi di scuola secondaria di primo grado - Canal San Bovo - Transacqua + superiori + superiori
19 Secondo ciclo
20 Secondo ciclo Principi Nella secondaria di secondo grado (scuola superiore) è importante che la pianificazione tenga conto degli obiettivi di: Legame tra scuola-lavoro e quindi vocazione e specializzazione del territorio Importanza di proseguire secondo logiche di Polo (scuola-formazione professionale-impresa-ricerca) Capacità di creare laboratori e competenze interne alla scuola specialistiche rispetto al settore di riferimento Capacità di orientamento dei ragazzi rispetto al futuro e quindi legame con il lavoro e con l università L istruzione e la formazione secondaria, proprio al fine di permettere questi obiettivi e garantire una mobilità continua dentro il sistema, devono organizzarsi sempre più secondo un percorso articolato in due bienni e un quinto anno. Soprattutto il primo biennio deve essere organizzato in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale (così come già affermano i Piani di Studio Provinciali) È stato attivato inoltre un tavolo di lavoro a livello provinciale al fine di rivedere il Triennio Costruzione Ambiente e Territorio dell ITT per adeguarlo ai nuovi bisogni del mercato del lavoro e quindi rilanciarlo
21 Secondo ciclo Criteri Razionalizzare il quadro delle istituzioni scolastiche salvaguardando il servizio offerto e intervenendo sulle istituzioni scolastiche con meno di 400 studenti, accorpandole con altre realtà analoghe se presenti sul territorio (esempio presenza di due ITT di cui uno inserito in una scuola che non raggiunge complessivamente i 400 studenti) Migliore impiego del patrimonio edilizio presente sul territorio evitando sovraffollamenti e sotto-utilizzi, soprattutto in un contesto in cui gli interventi di espansione saranno molto limitati. In tal senso è opportuno definire ufficialmente la capienza massima di classi per scuola e quindi poi garantire la priorità di accesso sulla base del criterio del bacino di utenza. Stabilire, al fine di un adeguato processo educativo, il numero minimo di studenti per classe pari a 15 (12 per i percorsi serali) e coerentemente autorizzare l attivabilità dei percorsi nelle scuole. Monitorare attentamente i fenomeni di riorientamento Stabilire un criterio ancora più stringente rispetto alla pianificazione dei trienni, dove è importante avere laboratori specialistici adeguati e quindi è opportuno che la scuola identifichi delle sue aree di focalizzazione: proporzionare i percorsi rispetto ad un utenza media di 25 ragazzi considerando le iscrizioni alla classe terza dell ultimo triennio Limitazione delle duplicazioni di percorsi in presenza di analoghe opportunità nell arco di 20 km, sempre in coerenza con la capienza delle strutture Porre particolare attenzione alla formazione serale e EDA, individuando soluzioni organizzative che evitino la duplicazione dei centri e dei percorsi su distanze inferiori ai 20 km
22 Dati ultimo triennio
23 Situazione al 31 gennaio 2015 Trend iscrizioni al 1 anno
24 Prime ipotesi sui criteri di programmazione PRIMA DOPO Ist. Omnicomprensivo del Primiero - Liceo scientifico - Liceo scientifico sper. scienze applicate - ITE Biennio settore economico - ITE Triennio Amministrazione finanza e marketing, Turismo - ITT Biennio settore tecnologico - ITT - Triennio Costruzione ambiente e territorio Ist. Omnicomprensivo del Primiero - Liceo scientifico - Liceo scientifico sper. scienze applicate - ITE Biennio settore economico - ITE Triennio Amministrazione finanza e marketing, Turismo - ITT Biennio settore tecnologico - ITT - Triennio Costruzione ambiente e territorio Enaip - Primiero - Operatore dell accoglienza e ospitalità - Operatore di gastronomia e arte bianca - Operatore meccanico e elettrico (alternati) Enaip - Primiero - Operatore dell accoglienza e ospitalità - Operatore di gastronomia e arte bianca - Operatore meccanico e elettrico
25 Comunità di Primiero Sintesi razionalizzazione Infanzia Primo ciclo Secondo ciclo Scuole equiparate Siror Plessi di scuola primaria Imer Siror Scuole secondarie di 1 grado Nessuna variazione Corsi soppressi IC Primiero - Liceo scientifico sper. scienze applicate IC Primiero - un percorso triennale ITE IC Primiero - ITT Triennio Costruzione ambiente e territorio Enaip Primiero - Produzioni, lavorazioni industriali e artigianali 2016/17 Da 8 a 7 scuole 2016/17 Da 6 a 4 plessi
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17. Incontri sul territorio Valle dei Laghi
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 Incontri sul territorio Valle dei Laghi Le priorità di questa legislatura rispetto alla scuola Questa legislatura mette
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17. Incontri sul territorio Valle di Sole
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 Incontri sul territorio Valle di Sole Le priorità di questa legislatura rispetto alla scuola Questa legislatura mette
DettagliPiano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 Incontri sul territorio Rotaliana Königsberg e Altopiano della Paganella Le priorità di questa legislatura rispetto alla
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17. Incontri sul territorio Valle di Non
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 Incontri sul territorio Valle di Non Le priorità di questa legislatura rispetto alla scuola Questa legislatura mette
DettagliPiano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Piano dell offerta scolastica e formativa a.s. 2016/17 Incontri sul territorio Alta Valsugana e Bernstol Le priorità di questa legislatura rispetto alla scuola Questa legislatura
DettagliPOR CALABRIA FESR/FSE COMITATO DI SORVEGLIANZA. Informativa sui Piani di azione per settori di intervento
POR CALABRIA FESR/FSE 2014-2020 COMITATO DI SORVEGLIANZA Cosenza, 14 dicembre 2016 Informativa sui Piani di azione per settori di intervento Dati aggiornati al 30 Novembre 2016 Informativa sui Piani di
DettagliI Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione Europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale
Che cosa sono? I Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione Europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate
DettagliBUONA PRATICA L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DUALE IN EMILIA- ROMAGNA
BUONA PRATICA L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DUALE IN EMILIA- ROMAGNA Francesca Bergamini Bologna, 28 giugno 2017 COMITATO DI SORVEGLIANZA PROGRAMMAZIONE FSE 2014-2020 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FSE 2014-2020
DettagliValentina Aprea. La Scuola del futuro in Lombardia. 10 Luglio 2014
Valentina Aprea La Scuola del futuro in Lombardia 10 Luglio 2014 I principi fondativi del sistema educativo di Istruzione e Formazione della Lombardia Legge regionale 22/2006 e 19/2007: sistema unitario
DettagliGaranzia Giovani. Francesco de Sanctis
Garanzia Giovani Milano 3 giugno 2014 Francesco de Sanctis Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Il contesto europeo Raccomandazione del Consiglio dell Unione Europea del
DettagliRegione Basilicata: Formazione Professionale e politiche attive del lavoro
8-Salerno_Osservatorio 17/10/18 08:56 Pagina 135 Regione Basilicata: Formazione Professionale e politiche attive del lavoro 1. La IeFP nella Regione: dati Scheda aggiornata al 30.09.2018 OSSERVATORIO sulle
DettagliPARTE IV TABELLE FINANZIARIE ANNO 2012
PARTE IV TABELLE FINANZIARIE ANNO 2012 TAVOLA SINOTTICA PER ASSI, CATEGORIE DI SPESA, ATTIVITA, AZIONI PROGRAMMATE, CARATTERISTICHE INIZIATIVE,TARGET DI UTENZA E RELATIVI COSTI ASSE I - ADATTABILITÀ Categoria
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA
Direzione Regionale dell Umbria PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA e AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA PER LA PROMOZIONE, IMPLEMENTAZIONE E REALIZZAZIONE
DettagliRiordino degli Indirizzi professionali
Riordino degli Indirizzi professionali D.Lgs. 61/2017 I.I.S. Sella Aalto Lagrange DPR n.87/2010 L identità degli Istituti professionali è delineata dal DPR n.87/2010. devono avere una solida base di istruzione
DettagliVARIAZIONI NEI QUADRI ORARI ANNUALI E SETTIMANALI DERIVANTI DAI PERCORSI DI IEFP
VARIAZIONI NEI QUADRI ORARI ANNUALI E SETTIMANALI DERIVANTI DAI PERCORSI DI IEFP Per consentire lo svolgimento delle Unità Formative e delle attività di tirocinio in azienda previste dal Quadro Regionale
DettagliDECRETO N Del 08/02/2019
DECRETO N. 1597 Del 08/02/2019 Identificativo Atto n. 79 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI ESPERIENZE ALL ESTERO PER GLI ANNI FORMATIVI
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL LAVORO 22 GIUGNO 2016
PROGRAMMA TRIENNALE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL LAVORO 22 GIUGNO 2016 COSA C È DI NUOVO? 1. IL PRIMO PIANO POST PROVINCE: UNA PROGRAMMAZIONE UNITARIA PER L INTERA REGIONE 2. UNA PROGRAMMAZIONE IN UNA
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Percorsi di studio Binasco, 11 ottobre 2014 1 IMPIANTO ORGANIZZATIVO 2 GRANDI SEGMENTI ISTRUZIONE STATALE (IS) Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) 2 ISTRUZIONE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI POGGIO RUSCO SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI POGGIO RUSCO SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE 2019-2022
DettagliPIANO DI ATTUAZIONE ANNO RETE POLITECNICA
ALLEGATO 2) PIANO DI ATTUAZIONE ANNO 2016 - RETE POLITECNICA La programmazione 2016 si pone all avvio del triennio di programmazione del Piano Rete Politecnica e dovrà permettere di perseguire gli obiettivi
DettagliDECRETO N Del 29/07/2019
DECRETO N. 11204 Del 29/07/2019 Identificativo Atto n. 791 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto MODIFICA ALL'AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI ESPERIENZE ALL ESTERO PER GLI
DettagliInclusione scolastica nelle scuole del 1 ciclo della Città di Torino Interventi a sistema di Egle Bolognesi
Divisione Servizi Educativi Settore Sostegno Obbligo Scolastico Inclusione scolastica nelle scuole del 1 ciclo della Città di Torino Interventi a sistema di Egle Bolognesi Lavorare con le singole realtà
DettagliSCUOLA DIGITALE IN TRENTINO
SCUOLA DIGITALE IN TRENTINO LA SCUOLA IN TRENTINO LA SCUOLA IN TRENTINO La Provincia Autonoma di Trento Superficie: Trento: Provincia: 6.200 km 2 (3% del territorio italiano, 70% sopra i 1.000 metri) 120.000
DettagliLA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Bologna, ottobre 2013
LA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2014-2020 Bologna, ottobre 2013 1 Stato del negoziato Regolamenti e bilancio comunitario non ancora approvati: ipotesi entro l anno 2013 Position Paper condiviso
DettagliAllegato parte integrante Linee guida e standard minimi per la costituzione di poli specialistici di filiera in provincia di Trento
Allegato parte integrante Linee guida e standard minimi per la costituzione di poli specialistici di filiera in provincia di Trento LINEE GUIDA E STANDARD MINIMI PER LA COSTITUZIONE DI POLI SPECIALISTICI
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata)
MIUR.AOODRBA.REGISTRO UFFICIALE(I).0002677.23-04-2018 PROTOCOLLO D INTESA tra I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata) e "MATHESIS" - Società Italiana di Scienze
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO. Percorsi di studio Binasco, 22 ottobre 2016
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Percorsi di studio Binasco, 22 ottobre 2016 IMPIANTO ORGANIZZATIVO 2 GRANDI SEGMENTI ISTRUZIONE STATALE (IS) Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ISTRUZIONE STATALE
DettagliLa relazione tra. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO
La relazione tra RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO La struttura del RAV: 1. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO 1.1 Contesto e risorse - Popolazione scolastica 1.2 Contesto e risorse - Territorio
DettagliPOR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO REPUBBLICA ITALIANA
POR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO Piani di Azione per settori di intervento I Piani di Azione sono degli atti generali di programmazione e di indirizzo che definiscono: le
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE San Martino Buon Albergo Via Luigi Gottardi 2/b - 37036 San Martino Buon Albergo (VR) Tel. 045/990148 - Fax 045/990155 e-mail: vric84000t@istruzione.it PIANO TRIENNALE PER
DettagliLe nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali
Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali 2016-2018 RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali
DettagliPiano Formazione Docenti
ITES Polo Commerciale Pitagora Amministrazione Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Relazioni Internazionali per il Marketing Turismo Percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello
DettagliISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SAN VINCENZO
PIANO DI MIGLIORAMENTO Allegato N 1 ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SAN VINCENZO Tabella 1 - Relazione tra gli obiettivi di processo e priorità strategiche AREA
Dettagli" Apprendistato di primo livello e scuola-lavoro; i poli tecnico-professionali e gli ITS " Valentina Aprea
" Apprendistato di primo livello e scuola-lavoro; i poli tecnico-professionali e gli ITS " Valentina Aprea Apprendistato I livello per qualifica e diploma IeFP Obiettivo: acquisizione qualifica o diploma
DettagliPiano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani
Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani Evento annuale del Fondo Sociale Europeo PO FSE Regione Siciliana 2007/2013 Palermo, Cerisdi 18 giugno 2012 Indice dei contenuti Contesto
DettagliPROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia
PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Art. 1 (Innovazione nel sistema educativo di istruzione
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 110 del
46880 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 settembre 2016, n. 1413 DGR n. 1216 del 02/08/2016 - Piano triennale territoriale della offerta di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, ai sensi dell
DettagliREGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI RIVALTA. Piano di Miglioramento. (PdM)
ISTITUTO COMPRENSIVO DI RIVALTA Piano di Miglioramento (PdM) Allegato N. 1 al PTOF 1 Sommario Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche... 3 Tabella 2 - Calcolo della necessità
DettagliGruppo interistituzionale provinciale per l'orientamento e la formazione. Una sintesi del quadro. Obbligo istruzione 1/4. Scaletta
Gruppo interistituzionale provinciale per l'orientamento e la formazione Fossano, 31 gennaio 2008 Una sintesi del quadro Area funzionale per la ricerca educativa e la didattica Giovanni Roberi Scaletta
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto sul secondo ciclo attuativo della legge 53/03. Viene ridisegnato
DettagliOrientamento iscrizioni anno scolastico 2018/19 Orientamento di tipo generale prima di visitare le scuole; Sapere quali sono le opportunità degli
Orientamento iscrizioni anno scolastico 2018/19 Orientamento di tipo generale prima di visitare le scuole; Sapere quali sono le opportunità degli indirizzi presenti su territorio; Presentazione degli indirizzi
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
Ministero dell Istruzione, dell'università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Binasco Piazza V Aprile, 0/A 008 BINASCO (MI) TEL-FA: 090555 Cod Mecc MIIC8FE006 - Cod Fisc 807054 e-mail: MIIC8FE006@istruzioneit
DettagliPiano triennale di formazione ed aggiornamento
Piano triennale di formazione ed aggiornamento 2016 2019 VISTO l art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, commi da 12 a 19:Piano Triennale dell Offerta Formativa; commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola
DettagliLA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Bologna, 31 maggio 2013
LA PROGRAMMAZIONE FSE REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2014-2020 Bologna, 31 maggio 2013 1 Condizioni di partenza: stato del negoziato Regolamenti e bilancio comunitario non ancora approvati: ipotesi autunno 2013
Dettaglitra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Federazione Nazionale dell'industria dei Viaggi e del Turismo (di seguito denominata FEDERTURISMO
DettagliI.C. Montorio- Crognaleto A.S. 2016/17. PDM Piano di Miglioramento
I.C. Montorio- Crognaleto A.S. 2016/17 PDM Piano di Miglioramento RAV PRIORITA Migliorare le competenze degli alunni in matematica e italiano PRIORITA Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza
DettagliPTOF IISS Polo di Cutro
PTOF 2016-18 IISS Polo di Cutro Il PTOF, Piano Triennale dell'offerta Formativa, è un atto ufficiale pubblico, previsto dal regolamento sull'autonomia Scolastica (DPR 275/99, attuativo della legge 59/97)
DettagliORIENTAMENTO UNA SCELTA PER IL FUTURO
ORIENTAMENTO UNA SCELTA PER IL FUTURO Non solo voti e pareri, ma passioni e predisposizioni Nella scelta della scuola superiore, non vanno considerati solo i voti scolastici e i pareri di insegnanti e
DettagliPRIORITÀ E OBIETTIVI DELLA REGIONE TOSCANA POR FSE Paolo Baldi Autorità di Gestione POR FSE
PRIORITÀ E OBIETTIVI DELLA REGIONE TOSCANA POR FSE 2014-2020 Paolo Baldi Autorità di Gestione POR FSE Firenze, 23 marzo 2015 Decisione della Commissione Europea C(2014)9913 del 12/12/2014 Approva determinati
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, ZAMPARUTTI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1355 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, ZAMPARUTTI Istituzione della
DettagliOrientamento a.s Legislazione e offerta scolastica
Orientamento a.s. 2018-19 Legislazione e offerta scolastica Il diritto-dovere all istruzione e formazione OBBLIGO DI ISTRUZIONE 6-16 ANNI OBBLIGO FORMATIVO 6-18 ANNI Che cosa dice la legge italiana? OBBLIGO
DettagliL.R. 5/2011 Disciplina del sistema regionale dell istruzione e formazione professionale
L.R. 5/2011 Disciplina del sistema regionale dell istruzione e formazione professionale art. 10, comma 3 Clausola Valutativa Valutazione del sistema regionale dell istruzione e formazione professionale
DettagliProt. n. 1201/GM del 28 gennaio 2011 registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio 2011 registro 6 foglio 10
DIRETTIVA GENERALE sull azione amministrativa e la gestione ANNO Prot. n. 1201/GM del 28 gennaio registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio registro 6 foglio 10 Ill Miiniissttro dellll Issttruziione,,
DettagliLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA
LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le
DettagliPag. 1 di 5 All. 001 RIFERIMENTO: 2010-D
Allegato parte integrante indirizzi Allegato parte integrante INDIRIZZI ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE PER IL BIENNIO SCOLASTICO 2010/2012 Il sistema educativo provinciale, come delineato dalla
DettagliLe nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali
Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali 2016-2018 Firenze, 21 luglio 2016 RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione
DettagliISCRIZIONI a.s. 2017/18 I.C. di RUBANO SCUOLE PRIMARIE
ISCRIZIONI a.s. 2017/18 I.C. di RUBANO SCUOLE PRIMARIE FINALITA FORMATIVE Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative
DettagliSCUOLA SECONDARIA STATALE DI I GRADO C. GOVONI Via Vittorio Veneto, COPPARO (FE)
Via Vittorio Veneto, 23-44034 COPPARO (FE) MONITORAGGIO PIANO DI MIGLIORAMENTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 RESPONSABILE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO: Dott.ssa Lia Bazzanini DIRIGENTE SCOLASTICO TABELLA 1.
DettagliObiettivo: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
Obiettivo: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Azione: B 1 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche,
DettagliPIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE DOCENTI
PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE DOCENTI aa.ss. 2016-2019 Delibera del Collegio Docenti n. 13/2 del 29/09/2017 PREMESSA Considerati i principali riferimenti normativi riferiti alla formazione dei docenti
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Regione Autonoma della Sardegna
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca e la Regione Autonoma della Sardegna per La realizzazione del Progetto Tutti a Iscol@ - interventi finalizzati alla
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MICHELI-BOLOGNESI - LIVORNO PIANO D INTERVENTO TRIENNALE PER IL PNSD
ISTITUTO COMPRENSIVO MICHELI-BOLOGNESI - LIVORNO PIANO D INTERVENTO TRIENNALE PER IL PNSD Riferimenti normativi La legge 13 luglio 2015, n. 107, ha previsto l adozione del Piano nazionale per la scuola
DettagliValentina Aprea Assessore all Istruzione, Formazione e Lavoro
Valentina Aprea Assessore all Istruzione, Formazione e Lavoro Milano, 30 ottobre 2017 231,6 MILIONI I SETTORI PIU SCELTI DAGLI ISCRITTI AL 1 ANNO DELLA IeFP Benessere Meccanica Impianti e Costruzioni
DettagliFSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA
FSE 2014-2020 POR BasilicataEuropa Unione Europea Fondo Sociale Europeo Il PO FSE BASILICATA 2014-2020 IL FONDO SOCIALE EUROPEO AGEVOLA L INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE,
DettagliLICEO PORTA ERBA PIANO DI MIGLIORAMENTO approvato dal Collegio docenti il 3 settembre 2018
Riferimenti normativi: DPR 80/2013 Nota n. 7904 del 02/09/2015 C.M. n 30549 del 21/09/2015 LICEO PORTA ERBA PIANO DI MIGLIORAMENTO approvato dal Collegio docenti il 3 settembre 2018 Fase 1: pianificazione
DettagliL offerta formativa nel Lazio. Roma, marzo 2006
L offerta formativa nel Lazio Roma, marzo 2006 Indicatori del livello di istruzione della popolazione Viterbo Rieti Roma Frosinone Latina Totale regione ITALIA Analfabeti 7,1 7,5 4,2 11,3 7,4 5,4 7,1 Occupati
DettagliALLEGATO ALLA NOTA PROT. N DEL 01/06/2017. Indicazioni operative per la compilazione del Portfolio (Parte Terza Obiettivi e azioni )
ALLEGATO ALLA NOTA PROT. N. 9709 DEL 01/06/2017 Indicazioni operative per la compilazione del Portfolio (Parte Terza Obiettivi e azioni ) La compilazione della Parte Terza del portfolio (denominata Obiettivi
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR. L Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (nel seguito denominata AIIG, rappresentata dal Presidente
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR E L Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (nel seguito denominata AIIG, rappresentata dal Presidente Ministero dell Istruzione,dell Università e della Ricerca Dipartimento
DettagliPROGRAMMA DI LAVORO. Del prof. Valerio Mandrioli. allegato alla DOMANDA DI ATTRIBUZIONE FUNZIONE STRUMENTALE. per l Anno Scolastico 2016 / 2017
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO Corso Novara 65 10154 Torino - Tel. 011 2482089 - fax 011 857169 Succ.le: Via Pisacane 72 10127 Torino - Tel. 011 6820519 - fax 011 6054975
DettagliLa riforma degli Istituti professionali. Dario Nicoli
La riforma degli Istituti professionali Dario Nicoli LA LEGGE La LEGGE n.107 del 13 luglio 2015 (la Buona Scuola), all articolo 1 ha previsto un apposita delega legislativa sulla revisione dei percorsi
DettagliOrganizzazione della rete scolastica e definizione dell offerta formativa. il ruolo di Regione Lombardia
Organizzazione della rete scolastica e definizione dell offerta formativa il ruolo di Regione Lombardia Brunella Reverberi Dirigente UO Sistema Educativo e Diritto allo Studio Milano, 9 luglio 2019 ORGANIZZAZIONE
Dettagli- la formazione come ambiente di apprendimento continuo, insita in una logica strategica e funzionale al miglioramento;
La Legge 107/2015 di Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, in accordo con le Linee guida del Piano nazionale per la Formazione dei docenti (2016/19), ha ridefinito le modalità di formazione
DettagliAMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING I CURRICOLI GLI INDIRIZZI DELL ISTITUTO TECNICO
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING I CURRICOLI GLI INDIRIZZI DELL ISTITUTO TECNICO Dall scolastico 2010/2011 il riordino del secondo ciclo suddivide l istruzione tecnica in due settori, uno economico
DettagliPiano di Formazione e Aggiornamento del personale docente. triennio aa.ss. 2016/2019
LICEO SCIENTIFICO ISTITUTO TECNICO ECONOMICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI, SISTEMI INFORMATIVI ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO CORSI SERALI DI SECONDO LIVELLO ENTE ACCREDITATO
DettagliLingua e Letteratura Italiana Lingua Inglese Seconda Lingua Comunitaria Storia Cittadinanza e Costituzione
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING Il diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica
DettagliI Poli Tecnico Professionali L esperienza di Regione Lombardia. Gianni Bocchieri. Direttore Generale Istruzione, Formazione e Lavoro.
I Poli Tecnico Professionali L esperienza di Regione Lombardia Gianni Bocchieri Direttore Generale Istruzione, Formazione e Lavoro 18 Dicembre 2014 Le Alleanze vincenti del sistema Lombardo Accompagnare
DettagliVisita presso le scuole in Campania. Napoli gennaio 2012
Abstract Napoli, 18 19 gennaio 2012 Visita presso le scuole in Campania Napoli 18-19 gennaio 2012 Azione 1 del Piano di Azione Coesione Iniziative di raccordo scuola lavoro (nuove azioni POR FSE, 99,6
DettagliFORMAZIONE PROFESSIONALE APPRENDISTATO FORMATIVO SCOMMETTIAMO SUL NOSTRO FUTURO
FORMAZIONE PROFESSIONALE + APPRENDISTATO FORMATIVO SCOMMETTIAMO SUL NOSTRO FUTURO FORMAZIONE PROFESSIONALE PROGRAMMA TRIENNALE TUTTI I NUMERI INVESTIMENTO 47 milioni di euro (quasi 140 milioni di euro
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e UIL - Unione Italiana del Lavoro (di seguito denominata UIL) Rafforzare il rapporto tra
DettagliPIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE DELL'I.C. CENTRO STORICO MONCALIERI(TO)
PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE DELL'I.C. CENTRO STORICO MONCALIERI(TO) La formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale; essa è fondamentale per lo sviluppo professionale
DettagliA cura di Città Metropolitana di Genova, Ufficio Scolastico Regionale
A cura di Città Metropolitana di Genova, Ufficio Scolastico Regionale 1 Obiettivi Informare gli studenti dell ultimo anno sulla riforma della scuola superiore e sulle opportunità formative del territorio.
DettagliSeminario: Risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo: due programmazioni a confronto
Seminario: Risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo: due programmazioni a confronto Dall esperienza dell obiettivo 3 alla programmazione 2007-2013 A. Berettieri Galata Museo del Mare Genova, 23/02/2009
DettagliCOMPETENZE PER LA NUOVA SCUOLA SUPERIORE. Franca Da Re
COMPETENZE PER LA NUOVA SCUOLA SUPERIORE Franca Da Re A. L ordinamento scolastico italiano attuale Laurea specialistica Laurea triennale 2 3 2 Formazione Tecnica Superiore esame di stato Secondo ciclo
DettagliRipartiamo con il Fondo Sociale Europeo Investimenti a favore della crescita, dell occupazione e del futuro dei giovani
Gli interventi FSE 2014-2020 della Regione Toscana Ripartiamo con il Fondo Sociale Europeo Investimenti a favore della crescita, dell occupazione e del futuro dei giovani Marco Masi Regione Toscana Coordinatore
DettagliIstituto Tecnico Commerciale e per il Turismo
Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo AFM RIM SIA TUR Amministrazione, Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Turismo L ISTITUTO BORDONI La
DettagliITS e IFTS: Esperienze in corso e programmazione 2013/2015
Specializzarsi negli Istituti Tecnici Superiori Esperienze e Prospettive per la crescita del Sistema Paese ITS e IFTS: Esperienze in corso e programmazione 2013/2015 Valentina Aprea Assessore Istruzione,
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliPIANO DI ORIENTAMENTO A.S. 2018/2019 ITS - ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE CORSI POST DIPLOMA
PIANO DI ORIENTAMENTO A.S. 2018/2019 ITS - ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE CORSI POST DIPLOMA Gli ITS (ISTITUTI TECNICI SUPERIORI) SCUOLE DI ALTA TECNOLOGIA Istituiti con L.144/1999 art. 69 e definiti con
DettagliCome si arriva al Riordino dei Tecnici?
Come si arriva al Riordino dei Tecnici? Normativa recente : Legge n.53 / 2003 ( riforma Moratti ) DLGS 226/ 2005 ( non applicato perché rimandato dalla Conferenza Stato Regioni ) Legge 2 aprile 2007, n.
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO ISTRUZIONE E FORMAZIONE DEL SECONDO GRADO, UNIV. E RICERCA Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 154 DI DATA 21 Agosto 2017 OGGETTO: Determinazione del fabbisogno
DettagliIl sistema di valutazione in Trentino. Trento, 16 aprile 2014
Il sistema di valutazione in Trentino Trento, 16 aprile 2014 Agenda Introduzione Il nuovo modello di valutazione Riscontri sulla valutazione della dirigenza scolastica Strumenti per la valutazione esterna
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0002553.07-03-2016 PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Federazione delle Associazioni Italiane
DettagliIstituto Comprensivo di Pieve di Soligo
Istituto Comprensivo di Pieve di Soligo Scuola Primaria e Secondaria di 1 grado Comune di Pieve di Soligo (Treviso) Scuola dell Infanzia e Primaria Comune di Refrontolo (Treviso) Ufficio del Dirigente
DettagliIstituto Comprensivo GIUDICARIE ESTERIORI. Forme di integrazione tra Istituzione scolastica e Territorio (artt. 19 e 20 L.P: n.
Istituto Comprensivo GIUDICARIE ESTERIORI Forme di integrazione tra Istituzione scolastica e Territorio (artt. 19 e 20 L.P: n. 5/2006) DOCUMENTO Enti coinvolti con OGGETTO Data sottoscrizione I.C. Giudicarie
DettagliBuona pratica: Impresa 4.0
Buona pratica: Impresa 4.0 Ferrara, 23 maggio 2018 COMITATO DI SORVEGLIANZA PROGRAMMAZIONE FSE 2014-2020 Punto di partenza... Patto per il Lavoro Linea di azione: aumento della capacità di creare valore
DettagliTerza annualità Formazione docenti A.s
Terza annualità Formazione docenti A.s. 2018-2019 Riferimenti normativi Piano Nazionale Formazione Docenti 2016/2019 47777 del 8 novembre 2017 50912 del 19 novembre 2018 Competenze chiave per l apprendimento
DettagliDall istruzione al mondo del lavoro: strumenti, esperienze, prospettive, opportunità
Dall istruzione al mondo del lavoro: strumenti, esperienze, prospettive, opportunità Firenze, 8 febbraio 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it Formazione strategica ITS IFTS Alternanza scuola lavoro
Dettagli