IL DIRETTORE. Buona lettura. Il Direttore Renzo Pratesi

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2 IL DIRETTORE A metà 2014 le imprese turistiche livornesi registrate sono 3.969, all incirca 80 in più rispetto al medesimo periodo dell anno precedente, una variazione tendenziale positiva che si pone sulla stessa linea di quelle calcolate per la Toscana e per l Italia. Le imprese attive ammontano a unità, e, come queste ultime, risultano in crescita numerica. Continua, dunque, l espansione numerica delle imprese operanti in questo settore, e tale crescita, di per sé piuttosto rapida, assume un importanza maggiore quando si ricorda che, nel semestre in esame, il totale delle imprese provinciali registrate è rimasto in pratica fermo sui livelli di dodici mesi prima. Questa espansione si osserva soprattutto nei territori continentali a sud della nostra provincia (Val di Cornia e Val di Cecina) ed è meno pronunciata nel SEL del capoluogo ed in quello più dotato di tale tipologia d impresa, ossia l Arcipelago Toscano. L impennata nel numero di imprese turistiche rilevato per la nostra provincia è riscontrabile nella maggior parte dei comparti che compongono il settore: fra le imprese che offrono servizi di alloggio, ad un aumento robusto della parte extralberghiera si contrappone il notevole calo di quella alberghiera. Nella ristorazione risultano in aumento sia i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie, sia le mense ed i catering, mentre i bar e simili sono in diminuzione tendenziale. Fra gli altri comparti del settore turistico evidenziano incrementi degni di nota gli stabilimenti balneari e le imprese che offrono assistenza turistica in generale. La provincia di Livorno è in grado di mettere in campo un offerta di strutture turistiche non solo piuttosto consistente, ma anche decisamente variegata, la quale, alla fine del 2013, si componeva di ben esercizi capaci di oltre 116 mila posti letto, per una media di 94 posti letto per esercizio. Le strutture alberghiere assieme possono vantare quasi 31 mila posti letto, oltre 12 mila camere ed oltre 13 mila bagni, le strutture extralberghiere oltre 85 mila posti letto. Non sono ancora disponibili i dati sui flussi turistici rilevati nel periodo estivo, né tantomeno relativi al primo semestre 2014, ma si sono analizzati quelli dell Ufficio Italiano Cambi, relativi ai viaggiatori stranieri in Italia. L UCI stima in poco più di 4,9 milioni il numero di turisti giunti in Toscana dall estero, il 2,8% in più rispetto al medesimo periodo dell anno precedente. Di questi, all incirca 200 mila hanno visitato la nostra provincia, e tale numero appare in lieve flessione tendenziale. Si stima che tale afflusso abbia portato a 21,1 milioni di pernottamenti a livello regionale ed 1,1 a livello provinciale, ed entrambi i dati risultano in calo tendenziale. Il secondo contributo consiste nell ultimo aggiornamento condotto dall Osservatorio sulle Imprese high tech della Toscana, a febbraio 2014, dal quale risulta che la provincia di Livorno può contare su di un comparto high tech composto da 85 localizzazioni d impresa di cui 76 sono sedi provinciali. Con riferimento a queste ultime 22 risultano plurilocalizzate. Nel 2013 il settore high tech in Toscana ha

3 IL DIRETTORE realizzato un giro d affari che, secondo stime dell Osservatorio, si aggira intorno ai 17 miliardi di euro, il 5,6% in più rispetto all anno precedente. La provincia di Livorno incide sulla realizzazione di questo risultato per meno del 7%, un risultato ottenuto avvalendosi di quasi 6 mila addetti, circa il 13% di quelli impiegati a livello regionale. Stando alle previsioni degli imprenditori, il 2014 dovrebbe essere ancora un anno positivo sotto il profilo dei ricavi: la contrazione di fatturato del 2012 è ormai un ricordo e la ripresa sembra ormai consolidarsi. Nel 2014 l incremento di fatturato potrebbe attestarsi intorno al +5,8%. Buona lettura. Il Direttore Renzo Pratesi

4 Il turismo in provincia di Livorno: demografia d impresa e flussi turistici al 1 semestre 2014 strutture turistiche e ricettive 2013 Premessa La definizione di impresa turistica trova la sua essenza all interno della classificazione ATECO 2007, che è poi quella utilizzata non solo nelle banche dati delle Camere di Commercio italiane, ma anche dall ISTAT. Al fine di esaminare la demografia d impresa di un settore così eterogeneo qual è quello turistico, abbiamo dunque individuato e selezionato interi comparti merceologici (o anche solo loro divisioni o classi minori). L impresa qui definita come turistica è allora quella ricettiva (alberghiera ed extralberghiera 1 ), quella operante nella ristorazione (ristoranti, bar e catering 2 ), quella della logistica e dell assistenza al turismo 3 (agenzie turistiche e di viaggi), gli stabilimenti balneari 4, e quella di alcune attività legate al tempo libero (gestione di teatri, cinema, sale da ballo, sale giochi, discoteche, parchi divertimento ed altri 5 ) o alla cultura (in primis musei ma anche orti botanici, giardini zoologici e riserve naturali 6 ). Va da sé che l estrazione dei dati incorpora anche quegli esercizi la cui clientela è composta dai soli residenti, e non dai turisti, per tutto l anno o, almeno in parte, per la sola stagione estiva, come ad esempio i bar. È altrettanto chiaro che è impossibile fare una distinzione su tale base. Inoltre non si prende in considerazione l impresa che, pur occupandosi di un attività turistica (così come definita sopra), l abbia dichiarata solo come attività secondaria nel Registro delle Imprese. Per questo motivo gli agriturismi non sono compresi nell analisi della demografia d impresa, poiché presenti nel Registro delle Imprese come aziende agricole. Tali esercizi sono comunque inseriti nella parte relativa alle strutture turistico ricettive, sulla base dei dati ufficiali della Provincia di Livorno. Demografia d impresa A metà 2014 le imprese turistiche livornesi registrate sono 3.969, all incirca 80 in più rispetto al medesimo periodo dell anno precedente, per una variazione tendenziale positiva di 2,1 punti percentuali, in pratica la stessa calcolata per la Toscana e per l Italia. Le imprese attive ammontano a unità, rappresentano dunque l 86,1% delle registrate e, come queste ultime, risultano in crescita numerica, anche se la loro variazione tendenziale ha valore minore, 1,6%. Anche in questo caso, il dato livornese appare in linea con quello rilevato per i due territori di confronto, visto che le attive toscane sono cresciute dell 1,7% e le italiane dell 1,5% (tabella 1). Continua dunque la generale espansione numerica delle imprese operanti nel settore turistico, così come si osserva da qualche anno, e tale crescita, di per sé piuttosto rapida, assume un importanza maggiore quando si ricorda che, nel semestre in esame, il totale delle imprese provinciali registrate è rimasto sui livelli assunti di mesi prima, mentre quello delle attive è sceso di mezzo punto percentuale. 1 Nella nuova ATECO, settore I, divisione Settore I, divisione Settore N, divisione Settore R, divisione 93, classe 2. 5 Settore R, divisioni 90, Settore R, divisioni 91.

5 Tab. 1 - Imprese turistiche registrate ed attive al I semestre 2014 Registrate Attive Attive su registrate Var. tend. Registrate Var. tend attive Provincia di Livorno ,1% 2,1 1,6 Toscana ,5% 2,1 1,7 Italia ,0% 2,0 1,5 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere L espansione del tessuto imprenditoriale turistico si osserva soprattutto nei territori continentali a sud della nostra provincia e dunque in Val di Cornia (+3,8% tendenziale, imprese attive) ed in Val di Cecina (+1,9%), entrambi si pongono sopra la media provinciale. La crescita è meno pronunciata nel SEL del capoluogo (+1,2%), ed in quello più dotato di tale tipologia d impresa, ossia l Arcipelago Toscano (+0,5%, grafico 1). Grafico 1 - Variazione % imprese attive al I sem SEL 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 3,8 1,9 1,2 0,5 Val di Cornia Val di Cecina Area Livornese Arcipelago Toscano Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Tab. 2 - Composizione ed incidenza % sul territorio, I sem (imprese attive) Incidenza % sul totale Composizione % attive nel territorio Val di Cornia 16,58% 11,18% Val di Cecina 24,83% 12,63% Area Livornese 32,96% 8,71% Arcipelago 25,62% 25,14% Totale Provincia 100,00% 12,12% Toscana 8,33% Italia 7,87% Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Oltre un quarto delle imprese turistiche provinciali è difatti attivo nell Arcipelago Toscano e queste rappresentano oltre il 25% del tessuto imprenditoriale del relativo SEL. Prendendo come raffronto l Area Livornese, si nota che essa ospita in assoluto un numero maggiore di imprese turistiche provinciali (quasi un terzo), ma che localmente pesano per meno del 9%. Un altro quarto d imprese

6 turistiche provinciali opera in Val di Cecina, ed il restante 16% in Val di Cornia, e questi due aggregati hanno un impatto simile sul proprio territorio: rispettivamente, il 12,6% ed l 11,6%. É comunque il dato provinciale che, nel confronto con la Toscana e l Italia, pone Livorno su di un piano differente, evidenziando un territorio sicuramente orientato al turismo ed all accoglienza. Esaminando più nel dettaglio il territorio, replichiamo l analisi di cui in tabella 1 anche per i comuni della provincia, in tabella 3. Tab. 3 - Imprese turistiche registrate ed attive al I semestre 2014, comuni della provincia di Livorno Registrate Attive Attive su Var. tend. Var. tend. registrate Registrate Attive Bibbona ,3% 2,3 6,4 Campiglia Marittima ,6% 4,7 4,4 Campo nell'elba ,6% 2,7 0,7 Capoliveri ,3% 2,0 1,6 Capraia Isola ,0% -7,1-7,1 Castagneto Carducci ,4% 2,0 3,2 Cecina ,0% 2,6-0,3 Collesalvetti ,9% -1,0-5,1 Livorno ,9% 2,8 1,6 Marciana ,9% 2,1 4,8 Marciana Marina ,2% -1,6-3,7 Piombino ,7% 3,0 2,6 Porto Azzurro ,2% -5,7-4,0 Portoferraio ,9% 0,0 1,5 Rio Marina ,7% 0,0 0,0 Rio nell'elba ,0% 4,5 4,5 Rosignano Marittimo ,8% 2,7 2,5 San Vincenzo ,8% 0,0 0,7 Sassetta ,3% 9,1 11,1 Suvereto ,9% 23,5 25,8 Totale provincia ,1% 2,1 1,6 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere L impennata nel numero di imprese turistiche rilevato per la nostra provincia è riscontrabile nella maggior parte dei comparti che compongono il settore, ma non in tutti. Fra le imprese che offrono servizi di alloggio, ad un aumento robusto della parte extralberghiera (+5,0%), si contrappone il notevole calo di quella alberghiera (-4,8%), e tale andamento è riscontrabile anche a livello regionale e nazionale, seppur con diversi valori nelle variazioni tendenziali. Nella ristorazione risultano in aumento sia i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie (+4,0%), sia le mense ed i catering (+4,8%), mentre i bar e simili sono in diminuzione tendenziale (-1,9%). Sono in aumento tendenziale gli altri tre comparti del settore turistico, soprattutto a Livorno, dove evidenziano incrementi degni di nota gli stabilimenti balneari e l assistenza turistica, minori negli altri ambiti territoriali presi in esame (tabella 4). La composizione del settore turistico provinciale vede la maggioranza assoluta delle imprese che offrono servizi di ristorazione col 73,7%, seguite dal macro comparto dell alloggio (alberghiero ed extralberghiero) col 16,5% e, infine dall insieme delle altre imprese turistiche (definite come altro turismo in grafico 2 7 ) col 9,8%. Nel confronto con la situazione regionale e nazionale, a Livorno si 7 In cui si prendono in esame le imprese registrate.

7 nota una relativa maggiore presenza dell alloggio, e, di conseguenza, una minore incidenza della ristorazione e dell altro turismo. Tab. 4 - Imprese attive per comparto al I sem. 2014, variazioni tendenziali Livorno, Toscana ed Italia Livorno Toscana Italia Consistenze Var. % Var. % Var. % Alberghi, hotel, pensioni e simili 275-4,8-0,8-0,7 Alloggi per vacanze, villaggi turistici, ostelli, affittacamere 252 5,0 3,7 6,5 Campeggi 60 0,0-0,5-0,2 Ristoranti, gelaterie e pasticcerie ,0 2,9 2,4 Mense e catering 22 4,8 6,8 0,7 Bar e simili 974-1,9 0,1 0,9 Agenzia di viaggio e assistenza turistica 121 5,2 1,0 0,1 Stabilimenti balneari 92 7,0 1,8 2,0 Tempo libero e cultura 125 3,3 2,4-0,6 TOTALE ,6 1,7 1,5 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Grafico 2 - Aggregati alloggio, ristorazione, altro turismo - Livorno, toscana, Italia Italia 10,63 79,26 10,11 Toscana 15,70 73,91 10,39 Livorno 16,48 73,70 9,83 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Alloggio Ristorazione Altro turismo Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Un ulteriore conferma che il territorio livornese possiede una maggiore vocazione al turismo rispetto alle medie regionali e nazionali, si evince anche dal calcolo delle incidenze dei tre aggregati (alloggio, ristorazione ed altro turismo), rispetto al totale delle imprese presenti sul territorio (tabella 5, imprese attive). In tutti e tre i casi la media provinciale è ampiamente superiore agli altri due territori di confronto, perché frutto della situazione esistente in tre SEL su quattro. La dotazione dell Area Livornese appare in ritardo nei confronti di tutti gli altri territori per quanto concerne l alloggio, di tutti tranne l Italia per quanto riguarda l altro turismo e nei confronti dei soli altri SEL per la ristorazione.

8 Tab. 5 - Incidenza % delle imprese turistiche sul totale imprese sul territorio, I sem Alloggio Ristorazione Altro turismo Val di Cornia 2,11 8,07 1,01 Val di Cecina 2,04 9,05 1,55 Area Livornese 0,41 7,44 0,86 Arcipelago 8,32 14,75 2,07 Totale Provincia 2,08 8,84 1,20 Toscana 1,39 6,02 0,91 Italia 0,86 6,21 0,80 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Passando alla natimortalità delle imprese, il primo semestre 2014 si è caratterizzato per una generale e consistente riduzione delle iscrizioni, a fronte di un più tenue calo delle cessazioni. Rispetto alla metà del 2013 c è stato, di conseguenza, un raffreddamento dei tassi semestrali di natalità e una lieve revisione verso il basso dei tassi di mortalità territoriali. Nella nostra provincia il numero di iscrizioni diminuisce di circa un quinto in ottica tendenziale, ed è dovuto soprattutto agli andamenti riscontrati sia in Val di Cornia, sia in Val di Cecina. Tale fenomeno è osservabile anche in ambito regionale, ma non nazionale (tabella 6). Nonostante questo, il valore del tasso di natalità provinciale (3,14%) rimane più alto sia di quello regionale (2,25%) sia di quello nazionale (2,53%). Tab. 6 - Numero di iscrizioni, variazioni percentuali e tassi di natalità, I semestre 2013 e 2014 Iscrizioni I sem Iscrizioni I sem Var. % Tasso di natalità I sem Tasso di natalità I sem Val di Cornia ,0 4,50 2,73 Val di Cecina ,8 4,45 3,14 Area Livornese ,6 3,41 2,87 Arcipelago ,9 4,29 3,77 Totale Provincia ,8 4,06 3,14 Toscana ,2 2,68 2,25 Italia ,0 2,63 2,53 Elaborazione Centro Studi CCIAA Livorno su dati Infocamere Seppur ad un ritmo inferiore rispetto alle iscrizioni, anche il numero delle cessazioni 8 risulta in diminuzione nel periodo in esame: a Livorno è calato del 7,0% tendenziale ed in Toscana del 4,8%, mentre a livello nazionale è rimasto invariato. Nel territorio livornese solo la Val di Cecina appare in controtendenza. Succede così che, rispetto alla prima metà dell anno precedente, i tassi di mortalità dei territori esaminati presentano valori in lieve peggioramento, ed a quest andamento fa eccezione solo la Val di Cecina (tabella 7). Nel confronto con la Toscana (3,54%) e l Italia (3,93%), il tasso di mortalità provinciale (4,12%) risulta superiore, fatto che vanifica il miglior valore riscontrato nel calcolo del tasso di natalità. 8 Dato grezzo, non depurato dal numero di cessazioni d ufficio avutesi nel semestre in esame.

9 Tab. 7 - Numero di cessazioni, variazioni percentuali e tassi di mortalità, I semestre 2013 e 2014 Cessazioni I sem Cessazioni I sem Var. % Tasso di mortalità I sem Tasso di mortalità I sem Val di Cornia ,5 4,33 3,70 Val di Cecina ,0 4,67 4,82 Area Livornese ,3 4,65 4,15 Arcipelago ,3 4,40 3,67 Totale Provincia ,0 4,54 4,12 Toscana ,8 3,80 3,54 Italia ,1 4,00 3,93 Elaborazione Centro Studi CCIAA Livorno su dati Infocamere In quasi tutti i territori esaminati, il numero di iscrizioni è inferiore a quello delle cessazioni, il che porta il saldo ed il risultante tasso di crescita su di un terreno negativo: a far eccezione è il solo l Arcipelago, dove il saldo è pari a +1. Il tasso di crescita provinciale, in negativo, sfiora il punto percentuale, valore comunque migliore rispetto agli ambiti regionale e nazionale (tabella 8). Va ricordato che, in generale, le iscrizioni si concentrano soprattutto fra le imprese non classificate, ossia quelle alle quali ancora non è stato assegnato il settore d appartenenza. Effettuata questa operazione, aumenteranno le fila delle imprese iscritte al settore in esame, che non passano per il calcolo della natimortalità. Ecco spiegato, ad esempio, il dato del tasso di crescita negativo relativo all anno precedente, quando il totale delle imprese turistiche registrate era risultato poi in crescita. Tab. 8 - Tassi di crescita, confronto I semestre Tasso di crescita I sem Tasso di crescita I sem Val di Cornia 0,17-0,96 Val di Cecina -0,22-1,68 Area Livornese -1,24-1,28 Arcipelago -0,10 0,10 Totale Provincia -0,48-0,98 Toscana -1,12-1,29 Italia -1,37-1,40 Elaborazione Centro Studi CCIAA Livorno su dati Infocamere I tassi di crescita dei singoli comparti turistici provinciali vedono una buona espansione dell extralberghiero (+1,15%), così come dei campeggi (+1,56%) e, soprattutto, delle mense e catering (+8,70%), caratterizzati da un tasso di mortalità pari a zero. Per il resto si calcolano solo tassi di crescita negativi o al più nulli, ed è il caso degli stabilimenti balneari. A preoccupare maggiormente è il dato relativo al settore alberghiero, per il quale il tassi di crescita è pari a -2,48 punti percentuali (tabella 9).

10 Tab. 9 - Nati-mortalità delle imprese del turismo per sottosettore. Livorno I sem Tasso di natalità Tasso di mortalità Tasso di crescita Alberghi, hotel, pensioni e simili 0,93 3,42-2,48 Alloggi per vacanze, villaggi turistici, ostelli, affittacamere, ecc. 4,20 3,05 1,15 Campeggi 1,56 0,00 1,56 Ristoranti, gelaterie e pasticcerie 3,99 4,16-0,18 Mense e catering 8,70 0,00 8,70 Bar e simili 2,53 4,97-2,44 Agenzia di viaggio e assistenza turistica 2,70 5,41-2,70 Stabilimenti balneari 3,30 3,30 0,00 Tempo libero e cultura 1,38 2,07-0,69 TOTALE 3,14 4,12-0,98 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Infocamere Strutture turistico-ricettive in provincia di Livorno L analisi della tipologia di strutture turistiche operanti sul territorio livornese si basa sulle consistenze messe a disposizione dalla Provincia di Livorno e si riferiscono all anno 2013 (tabella 10). Tali dati si discostano per numerosità da quanto detto sopra (dati del Registro Imprese 9 ed agriturismi), ma ben si adattano alla finalità del presente paragrafo. Tab Consistenza dell offerta ricettiva livornese nel 2013 Tipologia ricettiva Strutture Posti letto Camere Bagni Alberghi 5 Stelle Alberghi 4 Stelle Alberghi 3 Stelle Alberghi 2 Stelle Alberghi 1 Stella Totale alberghi Residenze Turistico Alberghiere Totale strutture alberghiere Agriturismi Affittacamere Alloggi privati Aree di sosta Case per ferie Campeggi Case e appartamenti per vacanze Ostelli Residence Villaggi turistici Residence d'epoca 1 20 Totale strutture extralberghiere Totale generale Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno 9 I dati del Registro delle imprese analizzati in questo lavoro si riferiscono, ad esempio, alle sole sedi d impresa e non anche alle unità locali, come avviene per i dati della Provincia di Livorno.

11 La provincia di Livorno è in grado di mettere in campo un offerta di strutture turistiche non solo piuttosto consistente, ma anche decisamente variegata, la quale, alla fine del 2013, si componeva di ben esercizi capaci di oltre 116 mila posti letto, per una media di 94 posti letto per esercizio. Le strutture alberghiere erano 374, suddivisi fra 289 alberghi e 85 residenze turistico alberghiere, che assieme possono vantare quasi 31 mila posti letto, oltre 12 mila camere ed oltre 13 mila bagni. I più diffusi sono gli alberghi a tre stelle che rappresentano il 43% del totale e nei quali si concentra il 39% della capacità ricettiva del comparto (posti letto), seguiti dalle residenze turistico alberghiere (22,7% del totale del comparto e 30,1% dei posti letto). Gli alberghi a 1-2 stelle sono il 23,8% del totale e dispongono del 9,6% dei posti letto, mentre quelli a 4-5 stelle pesano per il 10,7% del totale ma possono fornire il 21,4% dei posti letto provinciali. Come si vede meglio in grafico 3, la distribuzione dei posti letto non segue pedissequamente quella della numerosità delle strutture: gli alberghi a 4-5 stelle e le RTA sono mediamente più grandi delle restanti strutture. In tabella 11 è riportato il calcolo della media dei posti letto per struttura, valore che è pari ad 82,5 posti letto per la media del settore e quello per tipologia è direttamente proporzionale al numero di stelle, con le RTA che si posizionano fra gli alberghi a 3 e quelli a 4 stelle. Incidenza % 45,0 40,0 Grafico 3 - Composizione del comparto alberghiero livornese, numero strutture e posti letto ,8 39,0 Strutture Posti letto 35,0 30,0 30,1 25,0 22,7 20,0 18,0 16,6 15,0 10,0 9,6 7,3 7,2 5,0 1,1 3,4 2,3 0,0 Alberghi a 5 stelle Alberghi a 4 stelle Alberghi a 3 stelle Alberghi a 2 stelle Alberghi a 1 stella Residenze turistico alberghiere Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno Tab. 11 Media posti letto per tipologia alberghiera, 2013 Alberghi a 5 stelle Alberghi a 4 stelle Alberghi a 3 stelle Alberghi a 2 stelle Alberghi a 1 stella RTA Totale esercizi alberghieri 259,0 154,0 75,3 36,1 26,7 109,1 82,5 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno Le strutture extralberghiere ammontavano a 869, per un totale di oltre 85 mila posti letto, e le tipologie possibili nel mercato dell offerta turistica sono quasi tutte presenti nella nostra provincia, visto che all appello mancano solamente i rifugi alpini. Nel comparto extralberghiero le case per vacanze sono la tipologia più diffusa (30,7%), ma concorrono con solo l 11,9% dei posti letto, seguono gli agriturismi (30,4%) col 6,0% dei posti letto, gli affittacamere (11,6% e solo l 1,1% dei posti letto), gli alloggi privati (11,0% e 0,7% dei posti letto). I campeggi che rappresentano solo il

12 7,4% del comparto extralberghiero, ma che, ovviamente, hanno un incidenza notevole sui posti letto (63,2%). Meno rilevanti sono i valori delle restanti tipologie (grafico 4). Incidenza % 70,00 60,00 Grafico 4 - Composizione del comparto extralberghiero livornese, strutture e posti letto nel ,2 Strutture Posti letto 50,00 40,00 30,00 30,7 30,4 20,00 10,00 0,00 7,4 10,5 11,9 11,6 11,0 8,3 6,0 6,6 0,6 1,1 0,7 Campeggi Villaggi turistici Case Vacanze Agriturismi Affitta camere Alloggi privati Altre strutture Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno In tabella 12 si è inserito il numero di posti letto medi per struttura extralberghiera. I valori per tipologia si distribuiscono attorno alla media (99,4 posti letto) con una dispersione decisamente più ampia di quanto visto per il comparto alberghiero. Si va dai quasi dei villaggi turistici ai 6 degli alloggi privati, passando per gli oltre 800 dei campeggi e per i 70 dei residence. Tab. 12 Media posti letto per tipologia extralberghiera, 2013 Campeggi Villaggi turistici Case Vacanze Residence Agriturismi Ostelli 844, ,6 38,1 69,8 19,6 65,6 Case ferie Affittacamere Alloggi privati Aree sosta Residence d'epoca Totale esercizi extralberghieri 55,4 9,3 6,0 162,4 20,0 98,4 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno Così come analizzata in tabella 10 per l intera provincia di Livorno, nelle successive tabelle dalla 13 alla 16 si riassume l offerta turistica per tipologia di struttura per i quattro sistemi economici provinciali (SEL) al termine del 2013.

13 Tab Consistenza dell offerta ricettiva della Val di Cornia, anno 2013 Tipologia ricettiva Strutture Posti letto Camere Bagni Alberghi 5 Stelle Alberghi 4 Stelle Alberghi 3 Stelle Alberghi 2 Stelle Alberghi 1 Stella Totale alberghi Residenze Turistico Alberghiere Totale strutture alberghiere Agriturismi Affittacamere Alloggi privati Aree di sosta 0 0 Case per ferie 2 36 Campeggi Case e appartamenti per vacanze Ostelli Residence Villaggi turistici Residence d'epoca 1 20 Totale strutture extralberghiere Totale generale Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno Tab Consistenza dell offerta ricettiva della Val di Cecina, anno 2013 Tipologia ricettiva Strutture Posti letto Camere Bagni Alberghi 5 Stelle Alberghi 4 Stelle Alberghi 3 Stelle Alberghi 2 Stelle Alberghi 1 Stella Totale alberghi Residenze Turistico Alberghiere Totale strutture alberghiere Agriturismi Affittacamere Alloggi privati Aree di sosta Case per ferie Campeggi Case e appartamenti per vacanze Ostelli 0 0 Residence Villaggi turistici Residence d'epoca 0 0 Totale strutture extralberghiere Totale generale Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno

14 Tab Consistenza dell offerta ricettiva dell'area Livornese, anno 2013 Tipologia ricettiva Strutture Posti letto Camere Bagni Alberghi 5 Stelle Alberghi 4 Stelle Alberghi 3 Stelle Alberghi 2 Stelle Alberghi 1 Stella Totale alberghi Residenze Turistico Alberghiere Totale strutture alberghiere Agriturismi Affittacamere Alloggi privati Aree di sosta 0 0 Case per ferie Campeggi Case e appartamenti per vacanze Ostelli Residence 0 0 Villaggi turistici 0 0 Residence d'epoca 0 0 Totale strutture extralberghiere Totale generale Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno Tab Consistenza dell offerta ricettiva dell'arcipelago, anno 2013 Tipologia ricettiva Strutture Posti letto Camere Bagni Alberghi 5 Stelle Alberghi 4 Stelle Alberghi 3 Stelle Alberghi 2 Stelle Alberghi 1 Stella Totale alberghi Residenze Turistico Alberghiere Totale strutture alberghiere Agriturismi Affittacamere Alloggi privati Aree di sosta Case per ferie 2 85 Campeggi Case e appartamenti per vacanze Ostelli Residence Villaggi turistici 0 0 Residence d'epoca 0 0 Totale strutture extralberghiere Totale generale Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Provincia di Livorno

15 I flussi di turisti stranieri Al momento della redazione del presente lavoro non sono ancora disponibili i dati sui flussi turistici rilevati nel periodo estivo, né tantomeno relativi al primo semestre 2014, a fonte Provincia di Livorno, ente che li licenzia con cadenza annuale. Per cercare d interpretare l andamento relativo al periodo in esame, facciamo riferimento ai dati forniti dall Ufficio Italiano Cambi 10, relativi ai viaggiatori stranieri in Italia e fermi, al momento della redazione del presente lavoro, al luglio 2014, e dunque a stagione turistica ancora da concludersi. Tali dati, frutto di un indagine campionaria, sono gioco forza affetti da errore statistico o, meglio, campionario. In Italia, nel periodo gennaio-luglio 2014 si è registrato un avanzo di milioni di euro, a fronte di uno di milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per milioni, sono cresciute del 3,9 per cento; quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per milioni, sono aumentate del 7,5 per cento. Nello stesso periodo, la spesa degli stranieri che hanno alloggiato in alberghi e villaggi turistici è cresciuta del 4,2 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2013; quella di chi ha soggiornato presso strutture ricettive extra alberghiere è aumentata del 5,0 per cento. Nello stesso periodo la spesa dei viaggiatori italiani che hanno alloggiato in alberghi e villaggi turistici è aumentata del 9,0 per cento, mentre la spesa di chi ha scelto altre strutture ricettive è salita del 5,0 per cento 11. Nei primi sette mesi del 2014 l UCI stima in poco più di 4,9 milioni il numero di turisti giunti in Toscana dall estero, valore che risulta in aumento di 137 mila unità rispetto al medesimo periodo dell anno precedente (+2,8%). Di questi, all incirca 200 mila hanno visitato la nostra provincia, e tale numero appare in lieve flessione tendenziale: 5 mila in termini assoluti e -2,3% in termini relativi. Tale afflusso si stima che abbia portato a 21,1 milioni di pernottamenti a livello regionale ed 1,1 a livello provinciale, ed entrambi i dati risultano in calo tendenziale (-2,7% nel primo caso e -1,1% nel secondo). Tab Flussi turistici stranieri, variazioni assolute e tendenziali, gennaio-luglio Osservazione Arrivi (migliaia) Pernottamenti (migliaia) Permanenza media (notti) Spesa (milioni euro) Spesa media per giorno di permanenza (euro) Gennaio - Gennaio - Variazione Variazione Territorio Luglio 2013 Luglio 2014 assoluta percentuale Livorno ,3 Toscana ,8 Livorno ,1 Toscana ,7 Livorno 5,6 5,7 Toscana 4,5 4,3 Livorno ,0 Toscana ,3 Livorno 70,2 84,5 Toscana 100,5 108,7 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati UIC Con tali andamenti, diminuisce la permanenza media degli stranieri in Toscana, passando in un anno da 4,5 a 4,3 notti, mentre cresce quella relativa alla nostra provincia (da 5,6 a 5,7 notti). Come 10 Indagine campionaria, effettuata tramite interviste su un campione rappresentativo di viaggiatori, residenti e non, in transito alle frontiere italiane. Il campionamento è effettuato in modo indipendente presso ogni tipo di frontiera (strade, ferrovie, aeroporti e porti internazionali), in punti di frontiera selezionati come rappresentativi. 11

16 già rilevato in passato, la permanenza media a Livorno è maggiore, questo perché il turismo che la caratterizza è di tipo balneare, che ha di solito una durata maggiore rispetto ad altre tipologie, ad esempio a quello verso le città d arte, sportivo o enogastronomico. Il turismo straniero dovrebbe aver portato nelle tasche dei toscani circa 2,3 miliardi di euro, ed in quelle dei livornesi circa 100 milioni, entrambi i valori sono in crescita tendenziale, ma soprattutto quello riguardante la nostra provincia. Su questi dati si calcola la spesa media giornaliera: ogni turista straniero ha speso poco più di 80 euro al giorno per la propria permanenza a Livorno, quasi 110 se soggiornava in Toscana (tabella 17). Nel confronto con le altre province, Livorno risulta la quinta sia per numero di arrivi, sia per numero di presenze, nell ordine, dopo Firenze, Siena, Pisa, e Lucca (grafico 5). Arrivi Grafico 5- Arrivi e pernottamenti stranieri (migliaia) per provincia toscana, gennaio-luglio 2014 Pernottamenti Arrivi Pernottamenti Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena 0 Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Banca d Italia Permanenza media Grafico 6 - Permanenza (giorni) e spesa media di permanenza (euro) per provincia Spesa media Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Permanenza media Pisa Pistoia Prato Siena Spesa media per giorno di permanenza Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Livorno su dati Banca d Italia

17 Nel grafico 6 si prende in esame il numero medio di giorni di permanenza e la spesa media per singolo giorno nelle province toscane. Le province in cui i turisti stranieri si fermano più a lungo, sono quelle di Grosseto e Massa Carrara, due dei territori per i quali la spesa media giornaliera è tra le più basse della Toscana. Le province in cui è presente una nota città d arte e che negli ultimi anni sono visitate alla maniera del mordi e fuggi (Firenze, Pisa e Siena), sono anche quelle in cui le permanenze medie sono più basse, tale fenomeno è meno evidente a Lucca.

18 LE IMPRESE AD ALTA TECNOLOGIA IN PROVINCIA DI LIVORNO ANNO 2014 L universo high tech Secondo l ultimo aggiornamento condotto dall Osservatorio sulle Imprese high tech della Toscana 12. a Febbraio 2014, la provincia di Livorno, può contare su di un comparto high tech composto da 85 localizzazioni d impresa di cui 76 sono sedi provinciali. Con riferimento a queste ultime 22 risultano plurilocalizzate. Nel 2013 il settore high tech in Toscana ha realizzato un giro d affari che, secondo stime dell Osservatorio, si aggira intorno ai 17 miliardi di euro, il 5,6% in più rispetto all anno precedente. La provincia di Livorno incide sulla realizzazione di questo risultato per meno del 7%, un risultato ottenuto avvalendosi di addetti, circa il 13% di quelli impiegati a livello regionale. La metodologia 13 di studio del comparto, elaborata dall Osservatorio, prevede l utilizzo di una tassonomia di ambiti tecnologici di appartenenza delle imprese, indicati come settori, che non corrispondono necessariamente al codice ATECO di appartenenza dell impresa. Fig.1 - Distribuzione delle imprese high tech in provincia di Livorno per macrosettore di appartenenza 2014 SERVIZI PER L'INNOVAZIONE 13% ENERGIA E AMBIENTE 10% CHIMICA 6% ELETTRONICA E OTTICA 13% MECCANICA AVANZATA 21% LIFE SCIENCES 2% ICT 35% La figura 1 illustra la distribuzione per macrosettore delle imprese censite nell annualità di studio Sono numericamente preponderanti le imprese del comparto ICT 14, seguite dal gruppo della Meccanica avanzata e da quello di Elettronica/Ottica. Esiste, tuttavia, una significativa rappresentanza di imprese che si occupano di Servizi per l innovazione e di Energia e Ambiente. Più contenuta ma significativa la presenza di imprese della Chimica e del comparto Life Sciences. 12 Cfr. Ufficio Studi Unioncamere Toscana, Laboratorio MAIN Scuola Superiore Sant Anna di Pisa (2009) e Ufficio Studi Unioncamere Toscana, Istituto di Management Scuola Superiore Sant Anna di Pisa (2011) 13 La metodologia dell Osservatorio sulle imprese dell Alta Tecnologia in Toscana è descritta nel II Rapporto Annuale sull Alta tecnologia in Toscana e riportata brevemente nel focus provinciale 2011 del Centro Studi presente sul sito 14 Information and Communication Technology (Tecnologie dell informazione e della comunicazione).

19 I risultati dell indagine empirica Come previsto dall impianto metodologico dell Osservatorio ogni anno viene implementato un campione di potenziali imprese high tech al fine di verificarne l appartenenza al rispettivo universo e di rilevarne caratteristiche ed andamento. Tale obiettivo viene perseguito attraverso la somministrazione telefonica di un questionario che verifica anzitutto la corrispondenza delle imprese con due tipi di criteri: a) di natura qualitativa, ovvero relativi all atteggiamento dell impresa nei confronti dei più comuni input ed output dell innovazione (ricerca interna, brevetti, progetti di ricerca, collaborazioni con enti di ricerca pubblici); b) di natura quantitativa, per riscontrare nelle realtà indagate livelli d investimento sufficientemente elevati in relazione alle risorse umane e finanziarie, finalizzate alla ricerca ed all innovazione. Questo tipo di indagine consente di rinnovare e verificare annualmente l universo high tech, avvalendosi di un campione di partenza che varia di anno in anno. Come già accennato, il questionario somministrato consente di rilevare anche alcune caratteristiche peculiari delle imprese high tech e di rilevarne l andamento con riferimento ad alcune importanti variabili di interesse. Quest anno è stato intervistato un campione di 53 imprese di cui 48 sono sedi d impresa provinciali. Fig.2 Caratteristiche dell attività innovativa delle imprese del settore 2014 E' ospitata in un incubatore/acceleratore d'impresa/pst 9% E' spin-off di un ente di ricerca pubblico 5% Ha collaborato per progetti di ricerca con almeno un EPR nel triennio % Ha partecipato a progetti europei di ricerca o a programmi pubblici nazionali nel triennio Ha depositato domanda di brevetto nel triennio % 16% Svolge ricerca di base, sperimentale e/o per lo sviluppo di prodotti/servizi innovativi 86% Per l 86% delle imprese il carattere innovativo della propria attività consiste nello svolgere azioni di ricerca di base, sperimentale e/o di sviluppo di prodotti/servizi innovativi. Meno diffuse, ma presenti, le attività innovative realizzate con Enti Pubblici di Ricerca (EPR, 36%) o partecipando a progetti di ricerca europei o nazionali (19%). Il 16% delle aziende, risulta essere uno spin-off di un ente di un ente di ricerca pubblico. Non mancano tuttavia aziende la cui caratteristica di innovatività deriva dall aver depositato almeno una domanda di brevetto nel periodo (16%).

20 Una parte residuale di imprese deve il suo carattere innovativo all essere spin off di un ente di ricerca pubblico (5%) oppure dall essere stata ospitata in un incubatore/acceleratore d'impresa/pst 15 (9%). Il trend Stando alle previsioni degli imprenditori il 2014 dovrebbe essere ancora un anno positivo per l high tech provinciale sotto il profilo dei ricavi. La contrazione di fatturato del 2012 è ormai un ricordo (-5,3%) e la ripresa sembra ormai consolidarsi. Nel 2014 l incremento di fatturato potrebbe attestarsi intorno al +5,8%, quasi un punto e mezzo in più rispetto al 2013 (+4,5%). Fig. 3 Il trend 2012/ del fatturato delle imprese High Tech di Livorno Sul fronte reddituale nel 2013 solo il 23% delle imprese ha registrato un risultato di esercizio negativo, perdita che nella maggior parte dei casi è risultata comunque contenuta (forte perdita solo per il 5% delle imprese). La gran parte delle imprese (43%) ha mostrano una buona capacità di tenuta chiudendo l esercizio con un bilanciamento di costi e ricavi. Decisamente positivo il fatto che ben il 36% dell high tech provinciale ha chiuso il 2013 in utile. Nel 5% dei casi si è trattato persino di un utile elevato. Nonostante una performance reddituale 2013 mediamente buona, il campione di imprese high tech intervistato segnala un calo del numero di addetti pari al -0,8%, un inversione di tendenza rispetto al +2,3% dell anno precedente. Tra l altro, in tutta la Toscana, oltre a Livorno soltanto Pistoia e Siena registrano un calo degli addetti di settore contro una media regionale del +1,4%. Fig. 4 Andamento 2012/2013 degli addetti del settore high tech in provincia di Livorno Livorno 2012 Toscana ,3% 0,6% ,8% +1,4% 15 Polo scientifico e tecnologico 16 Per il 2014 si tratta di un dato previsionale fornito dalle imprese del campione

21 Fig. 5 Andamento 2013 degli addetti impiegati in attività di R&S e di quelli laureati in discipline S&T Addetti impiegati in R&S Addetti laureati in discipline S&T % ,6% Il citato calo 2013 degli addetti si riferisce probabilmente ad addetti di tipo generico dal momento che, al contrario, gli addetti impiegati in attività di ricerca e sviluppo e gli high skills laureati in discipline tecnico/scientifiche risultano aumentati rispettivamente del 2% e 1,6%. Il processo di efficientamento della gestione ha quindi interessato anche il comparto dell alta tecnologia dove le imprese hanno seguito la strada della valorizzazione delle risorse umane più specializzate e dedite alle attività di ricerca e progettazione a scapito del personale generico. Anche il resto della Toscana sembra essersi mosso in tal senso, fatta eccezione per Siena dove si è ridotto anche il personale dedicato alla ricerca e quello laureato in discipline tecnico-scientifiche. Secondo dati ancora provvisori, nel 2014 il 7,8% del fatturato realizzato è servito a finanziare attività di ricerca e sviluppo. Trattasi di spese per sostenere i costi di gestione e gli investimenti legati alla ricerca ed allo sviluppo della tecnologia su cui si basano i prodotti/servizi dell'impresa. Guardando al rapporto spese per R&S/fatturato delle altre province della Toscana si scopre che Livorno è la provincia con la minor incidenza di suddetta spesa sul fatturato totale. La media regionale è infatti del 16,1% con punte del 23,1% per Pisa e del 20,4% per Pistoia. Quote di fatturato ben più alte vengono investite in questo senso dalle imprese esportatrici (47,4%), da quelle innovative (53,9%) e da quelle con investimenti in corso (65,8%). In generale, tuttavia, la spesa in ricerca e sviluppo cresce ben poco (+0,1%), come del resto si è verificato anche negli scorsi anni (+0,4% nel 2013 e +0,3% nel 2012). Fig. 6 Andamento 2012/2013 della spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo Livorno 2012 Toscana ,4% +2,0% ,1% +1,4% L andamento della spesa in attività generali di R&S è tuttavia soddisfacente: nessuna impresa ha ridotto le risorse da destinare in tal senso, sia nel 2013 che nel Oltre il 90% delle imprese ha lasciato la spesa in oggetto invariata nonostante la difficile congiuntura economica e le non facili

22 previsioni sul futuro. Nel 2013 un 10% di imprese (12% media regionale) ha persino aumentato il livello di spesa in ricerca e sviluppo. Le previsioni sul 2014 al momento lasciano ipotizzare il mantenimento dei livelli di spesa in R&S sostenuti nell anno precedente, con qualche isolata ipotesi di contrazione. Per i prossimi tre anni il 34% delle imprese non prevede d realizzare investimenti. Tra coloro che invece prevedono di realizzarli si tratterà prevalentemente di investimenti in attività generali di R&S interna. Saranno tuttavia frequenti anche investimenti in beni materiali ed immateriali oltre che in attività di ricerca open o finalizzate all'introduzione di innovazioni interne oppure, meno frequentemente, di carattere open. Le imprese dell alta tecnologia di Livorno presentano un buon grado di apertura al commercio estero tanto che esporta i propri prodotti il 40% delle imprese del settore. Quest ultime ricavano dall export il 45% del loro fatturato. Il mercato europeo incide sul fatturato complessivo di settore per il 32% mentre i mercati extra UE per il 13%. Un buon 41% di imprese lavora sul mercato provinciale da cui trae tuttavia una parte irrisoria del proprio fatturato (13%). Al contempo, il 62% delle imprese dell alta tecnologia livornese si rivolge alla Toscana da cui ottiene il 16% dei ricavi complessivi annui. L orizzonte di riferimento è invece il territorio nazionale per il 75% delle imprese: tale mercato incide per il 26% sul totale fatturato. Guardando all Unione Europea come territorio di scambio commerciale, le imprese high tech provinciali derivano il proprio fatturato, oltre che dall Italia, prevalentemente da Francia, Germania e Regno Unito seguono Spagna e Paesi Bassi. Sul fronte extra UE i principali scambi commerciali avvengono con gli Stati Uniti ma sono frequenti anche i rapporti con Cina, Russia, Turchia e Brasile. Vi sono anche casi isolati di rapporti con Filippine, Svizzera, Australia, Canada, Argentina, Arabia Saudita, Corea del Sud, Taiwan, Sud Africa e Singapore. Quanto ai concorrenti delle imprese high tech provinciali contattate la maggior parte si trovano sul territorio italiano. Sul territorio UE i principali concorrenti sono Germania e Francia, in qualche caso isolato anche Spagna e Regno Unito. I concorrenti extra UE si trovano prevalentemente negli Stati Uniti, ma anche in Brasile, Arabia Saudita, Canada e Giappone. Tab. 1 - Principali Paesi di derivazione del fatturato estero Paesi UE Paesi Extra UE 1.Francia 2. Germania 3. Regno Unito 4. Spagna 5. Paesi Bassi 1. Stati Uniti 2. Cina 3. Russia 4. Turchia 5. Brasile

23 Tab. 2 - Principali Paesi concorrenti Paesi UE 1.Italia 2. Germania 3. Francia 4. Spagna 5. Regno Unito Paesi Extra UE 1. Stati Uniti 2. Brasile 3. Arabia Saudita 4. Canada 5. Giappone Il fattore innovazione - Il 54% delle imprese dell alta tecnologia provinciale sono riuscite ad introdurre almeno un nuovo prodotto/servizio sul mercato di riferimento nell ultimo triennio. Un ulteriore 5% di imprese sta ancora lavorando al prototipo del nuovo prodotto/servizio mentre un 8% si trova ancora in fase progettuale. In generale, negli ultimi tre anni il settore ha dato vita a 129 nuovi prodotti/servizi (il 7% di quelli realizzati a livello regionale) con i quali è stato conseguito oltre il 40% del fatturato (media regionale 26,2%). L high tech provinciale si è dimostrato molto dinamico sotto questo profilo tanto che il numero dei nuovi prodotti/servizi immessi sul mercato è risultato uno dei più alti dopo Firenze e Pisa (Prato con 130 e Siena con 129 eguagliano il dato provinciale). Tra le imprese che nel passato triennio hanno introdotto un nuovo prodotto/servizio sul mercato grazie alla loro attività di ricerca il 66% ha dichiarato che l innovazione ha dato un contributo all aumento di fatturato ancora limitato. Per un 17% delle imprese innovatrici i risultati in termini di fatturato sono già stati molto rilevanti, mentre per una analoga percentuale di imprese le vendite non hanno ancora consentito di recuperare i costi di R&S. La maggior parte dei nuovi prodotti/servizi realizzati dal settore nel triennio in esame sono stati venduti sul mercato internazionale ma esistono anche casi di riferimento al solo mercato nazionale. Trattandosi dell introduzione di un assoluta innovazione di prodotto o di processo, oppure di un nuovo servizio nel contenuto o nelle modalità di erogazione, si registrano le tipologie più varie. A titolo di esempio si fornisce un elenco di alcune delle innovazioni dichiarate dalle imprese:

24 Tab. 3 - Alcune delle innovazioni realizzate nell'ultimo triennio dalle imprese del settore high tech Software per la geofisica per una rappresentazione grafica in 3d Sviluppo di software che evidenziano la vita del prodotto dal magazzino alla consegna App x dispositivi mobili Applicazione per smartphone Carbonato di sodio alla base della filiera del vetro Materiale per sala operatoria Nuovo prodotto polietilene per la produzione di tappi con incremento di resistenza alla resistenza meccanica Portali per la nautica e software gestionali Sistema basato su analisi satellitari per energy manegemant Sistema elettronici di controllo motori Sistema HOME PLC, controllore programmabile domotica Sistemi e reti per telecomunicazioni Strumento di monitoraggio a sensori per ambiene cantieristico Sviluppo competenze manageriali e per la sicurezza a livello comportamentale e non tecnico Tecnologie informatiche di vario genere Strumento che misura la frequenza la qualità di oscillazione di un quarzo Innovazione di processo Altro Quest anno l Osservatorio ha focalizzato l attenzione sugli ambienti di ideazione e di sviluppo dell innovazione. In proposito è stato chiesto alle imprese in quale contesto è nata l idea/progetto relativa al nuovo servizio/prodotto realizzato nel triennio. Nel 90% dei casi si è trattato di un invenzione nata e sviluppata all interno dell azienda, in più rari casi l idea è nata dai suggerimenti dei clienti, del principale committente o da studi sulla clientela per poi essere sviluppata in azienda, solo in casi isolati l idea è derivata dal progetto di un'altra impresa del settore con cui si intrattiene un rapporto di collaborazione stabile. Tra le imprese che hanno realizzato recentemente un innovazione di prodotto/servizio e che sono dotate internamente di una area di ricerca e sviluppo nell 80% dei casi l idea innovativa è arrivata dagli addetti in R&S o da personale qualificato (laureati in materie scientifiche/tecnologiche). In diversi casi il titolare dell impresa fa anche parte del personale qualificato addetto all attività di ricerca e sviluppo ed è tra i soggetti ideatori dell invenzione. E interessante come un significativo numero di imprese consulti costantemente i propri clienti prima di sviluppare un nuovo progetto. Questo consente lo sviluppo di innovazioni di prodotto/servizio la cui idea parte proprio dai futuri fruitori dell innovazione. Quando invece l impresa ha uno o più importanti committenti esiste una partnership strategica con essi che si sostanzia in un rapporto di collaborazione stabile anche nella fase di ideazione/sviluppo dell innovazione. Altro aspetto interessante approfondito quest anno dall Osservatorio è quello relativo alle modalità di sviluppo e commercializzazione del nuovo prodotto/servizio. L 87% 17 delle aziende asserisce che il processo di sviluppo e commercializzazione del nuovo prodotto/servizio sarà realizzato del tutto internamente all azienda. E frequente, tuttavia, anche la realizzazione di accordi di partnership strategica con altre aziende (non un diretto cliente/committente) mentre sono rari i casi di cessione del brevetto o di una licenza sul brevetto a terzi (non un diretto cliente/committente) se non addirittura di una cessione (vendita) della tecnologia a terzi (non un diretto cliente/committente). 17 Si tenga presente che la domanda sul tema in oggetto prevedeva la possibilità di risposta multipla

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