Cubatura alberi in piedi e soprassuoli

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cubatura alberi in piedi e soprassuoli"

Transcript

1 Cubatura alberi in piedi e soprassuoli più spesso soprassuoli, meno frequentemente singole piante nei popolamenti misti cubatura distinta per ciascuna specie rilievi su intera superficie (rilievo totale) o campionamento su una parte di essa (aree di saggio) 1. metodo tavole stereometriche a 1 e a 2 entrate 2. metodo degli alberi modello 3. metodo delle aree di saggio 4. metodi speditivi 1 Cubatura alberi in piedi e soprassuoli finalità della stima scelta del metodo di cubatura estensione ed omogeneità del popolamento costi della stima commisurati con l entità economica del bene stimato quando disponibili preferire tavole di cubatura se non disponibili o se non aderenti al soprassuolo da cubare: metodo degli alberi modello fra tavole 1 entrata e sistema di tariffe per una medesima specie, preferire tariffe (o combinate per classi di fertilità) tavole di cubatura a 2 entrate metodo di cubatura più esatto (se aderenti al soprassuolo che si vuole stimare) abbattimento in aree di saggio nei cedui e conversioni in fustaia 2 1

2 Cubatura alberi in piedi e soprassuoli Cubatura con tavole stereometriche a 2 entrate: sequenza delle operazioni da compiere In bosco: cavallettamento totale (o in aree di saggio) misura alberi modello delle altezze per costruzione curva ipsometrica reale In ufficio: tabulazione dati e raggruppamento per specie e per classi diametriche (5 cm per boschi adulti, 2-3 cm per boschi giovani e cedui); dipende anche dall ampiezza delle classi diametriche della tavola 3 Foresta di Lioni (AV): risultati del raggruppamento delle piante cavallettate su 4,6 ha per specie e per classi di diametro (5 cm) Diam.1.30 m Faggio Querce Castagno Carp. n. Acero d'u. Acero di L. Tiglio plat. cm n. n./ha n. n./ha n. n./ha n. n./ha n. n./ha n. n./ha n. n./ha Totali

3 Piante (n.) Piante (n./ha) Cubatura alberi in piedi e soprassuoli Cubatura con tavole stereometriche a 2 entrate: sequenza delle operazioni da compiere In ufficio: poligoni di frequenza e curva ipsometrica permettono di desumere il numero delle piante per classe diametrica e altezza compensata per ogni valore centrale di classe diametrica da tavola di cubatura per ciascuna classe di diametro e di altezza compensata del popolamento deduciamo volume unitario che, moltiplicato per la frequenza delle piante cavallettate, ci permette di ricavare il volume di ogni classe diametrica somma dei volumi di ciascuna classe diametrica Foresta di Lioni (AV), particella forestale n. 46: distribuzione del numero delle piante di faggio per classe di diametro 30 Foresta di Lioni (AV), particella forestale n. 46:distribuzione del numero delle piante per specie e per classe di diametro densità particella forestale (4.6 ha) densità per ha faggio querce (roverella-cerro) castagno carpino nero acero d'ungheria acero di Lobelius tiglio platifillo Diametro 1,30 m (cm) Diametro 1,30 m (cm) 6 3

4 altezza (m) Costruzione curva ipsometrica reale e calcolo altezze compensate per classi di diametro Foresta di Lioni (AV): curva ipsometrica del faggio particella forestale n. 46 y = Ln(x) R 2 = dg diametro 1.30 m (cm) diam m cm h compens. m Cubatura con tavole stereometriche a 2 entrate: presentazione dei risultati Classe diam. Piante Altezza media* V tavola V classe** cm n./ha m m 3 m Totale * valori dedotti da equazione della curva ipsometrica reale **ottenuto moltiplicando il numero delle piante di ciascuna classe diametrica per V unitario della tavola 8 4

5 Cubatura con tavole stereometriche a 2 entrate: interpolazioni ed estrapolazioni quando per un dato diametro, l altezza compensata ricade a metà tra due valori tabulati allora volume unitario come media aritmetica (interpolazione) quando diametro o altezza o entrambe le variabili non sono comprese nella tavola allora estrapolazione (solo per frazioni modeste di volume totale) 9 Cubatura con tavole stereometriche a 2 entrate: estrapolazioni grafiche 1 caso: tavola di cubatura comprende classe di diametro ma si arresta a classe di altezza precedente a quella che interessa cubare V E = V C + (V C - V B ) 10 5

6 Cubatura con tavole stereometriche a 2 entrate: estrapolazioni 2 caso: tavola di cubatura comprende classe di altezza ma non quella di diametro V A = V B (V B -V C ) V E = V F + (V F -V G ) V estrapolato come differenza che, a parità di D, esiste tra due classi di H successive che va aggiunto o sottratto a V che compete alla classe di H che precede o segue il valore che si vuol conoscere 11 Costruzione tavole di cubatura 0,948 3, In questo caso la classe di diametro manca, quindi da evitare! 5,

7 Tavola dendrometrica a 2 entrate della fustaia coetanea di cerro trattata a tagli successivi di Cerreta Cognole (SA). V dendrometrico fascina compresa 13 Tavola 2 entrate fustaie coetanee di faggio del Salernitano 9,5-11,5 m 14 7

8 Cubatura alberi in piedi e soprassuoli Applicazione speditiva tavola a doppia entrata se non si costruisce curva ipsometrica, allora si adotta h m 1. cavallettamento alberi da cubare e calcolo di d g 2. h m come media aritmetica di un certo numero di alberi di d g 3. nella tavola v t letto con d g e h m (oppure valori più vicini) 4. calcolo f come valore interpolato da tavola (vedi slide successiva) 5. calcolo volume con formula generale (v = g*h m *f interp ) meno preciso di tavole a doppia entrata, applicabile per boschi coetanei giovani (omogenei), non ripartisce volume per classi diametriche 15 Interpolazione di F da tavola di cubatura a doppia entrata v t = volume tavola letto in corrispondenza di: d e = diametro entrata h e = altezza entrata vt F d 4 2 e h e Cilindro di riferimento se vogliamo conoscere volume di gruppo di piante di d m e h m non molto differenti da d e e h e: leggiamo v t in corrispondenza di d e ed h e e calcoliamo F dove v i volume interpolato vi F d 4 2 m h m 16 8

9 Applicazione di tavole stereometriche a 2 entrate quando un gran numero di piante cavallettate, soprattutto di grosse dimensioni diametriche, non sono comprese nella tavola allora: cambiare metodo di cubatura 17 Cubatura alberi in piedi e soprassuoli Cubatura con tavole stereometriche ad 1 entrata volume in funzione del diametro a 1,30 m per applicazione metodo occorre solo cavallettamento In questo caso possibilità di commettere errori grossolani Sempre necessario confronto curva delle altezze indicative della tavola e curva reale del popolamento per verifica aderenza tavola a caso in esame 18 9

10 Cubatura con tavole stereometriche ad 1 entrata con il confronto si presentano i seguenti casi: 1. curve ipsometriche non si discostano molto fra di loro 19 Cubatura con tavole stereometriche ad 1 entrata 2. curva ipsometrica al di sotto o al di sopra della curva delle altezze indicative 20 10

11 Cubatura con tavole stereometriche ad 1 entrata volume stimato con tavola rispettivamente per difetto e per eccesso (anche notevole) applicare fattore di correzione h r /h t quando non si dispone di tavola a 2 entrate v c v t h h r t in pratica correggo (v c ) i volumi unitari della tavola prima di usarla da applicare solo quando scarti fra valori di h non eccessivi (altrimenti è coinvolto anche F) 21 Cubatura con tavole stereometriche ad 1 entrata 3. curve ipsometriche che si incrociano (differenze di segno contrario) quando ci sono molte piante di diametro intermedio errore trascurabile; se molte piante da cubare sono di grosso diametro V viene stimato per eccesso questo caso viene generato quando le altezze indicative sono quelle di tavola ad 1 entrata per l assestamento (quindi rilievi h su particelle di compresa di età e fertilità differente) 22 11

12 Cubatura con i sistemi di tariffe tavole ad una entrata ciascuna con propria curva ipsometrica scelta tariffa in base ad h m di d g (h rilevata su limitato numero di piante) con queste variabili si entra nella tabellina che consente di individuare la tariffa (scelgo h tavola che più si approssima a h m )

13 Cubatura con tavole dendrometriche differenziate a più classi di fertilità ricorda i sistemi di tariffe ma le tavole sono in numero più ridotto perché sono classi di fertilità nella classe di fertilità si entra con h dendrometrica media delle piante maggiormente rappresentate nel piedilista di cavallettamento V unitario ripartito in assortimenti ottimo esempio: Tavola dendrometrica del faggio dell Irpinia cresciuto in fustaia coetanea (M. Cantiani)

14 Faggio fustaie disetanee Molise 27 Cubatura con tavole dendrometriche differenziate a più classi di fertilità Se curva ipsometrica reale non si approssima a quella delle altezze indicative e se differenze non sono marcate, procedere mediante correzione volumi unitari come per tavola stereometrica ad 1 entrata v c v t h h r t 28 14

15 Cubatura con metodo alberi modello (del coefficiente di riduzione) V N v Basterebbe trovare la pianta di volume medio (cui corrisponde un diametro, un altezza e una forma medi) e moltiplicarla per il numero di piante per ottenere il volume In bosco le piante non hanno dimensioni uniformi e quindi la formula non possiamo applicarla Nel caso dei cedui talvolta viene moltiplicato il numero delle piante per il peso fresco della pianta media (di d g e forse h m ) e ciò può determinare gravi errori di stima. Il numero delle piante non deve mai essere considerato nella stima del volume occorrerebbe valutare variabilità volume e stabilire dimensione numerica campione (che sarebbe sempre grande e quindi numerosi alberi modello del volume cubati per sezioni) 29 Cubatura con metodo alberi modello per ovviare agli inconvenienti del campionamento oggettivo si opta per il campionamento rappresentativo che riduce la numerosità del campione e concentra l attenzione sul soggetto medio e sulla frazione della popolazione che lo contiene 1. discriminare soggetti medi da quelli eccezionali 2. fra i soggetti medi selezionare quelli o quello che descrivono la media esatta 3. Applicare la formula V = G *h m *f m 4. G è esatto perché calcolato su tutte le piante di cui voglio conoscere V, h m da curva ipsometrica o come media aritmetica di diverse altezze, f m da pochissime piante di forma media 30 15

16 31 Metodo degli alberi modello unico multipli Tutti i metodi si basano sul calcolo di V con formula generale e di d g e di h m per individuare 1 o più alberi modello di F su cui calcolare V reale (cubatura per sezioni) e V cilindrometrico Huber (3-5 alberi modello) no curva ipsometrica Hossfeld (ugual numero di alberi modello in ciascuna classe di ø) Draut (numero proporzionale alberi modello in ciascuna classe di ø) Urich (3-5 gruppi di ugual numero di piante). Curva ipsometrica Hartig (3-5 gruppi di ugual area basimetrica). Curva ipsometrica Cubatura con metodo alberi modello Metodo dell albero modello unico o di Huber occorre misurare G e H m di pianta o gruppo di piante di d g F m determinato mediante campionamento rappresentativo della forma media delle piante del popolamento su una o più piante 1. cavallettamento soprassuolo 2. calcolo d g e misurazione di un certo numero di altezze su piante di d g o di diametro molto prossimo per calcolo H m (media aritmetica) 3. individuazione di pianta o di gruppo di piante (3-5) di d g e H m, di forma rigorosamente rappresentativa, abbattimento e cubatura per sezioni 4. Calcolo coefficiente di riduzione reale di ciascun albero modello della forma e di quello medio (quando si tratta di più alberi modello) V Fr V r c F m F1 F2... Fn n Volume soprassuolo = G * H m * F m 32 16

17 Cubatura con metodo alberi modello Metodo dell albero modello unico o di Huber: continua d g e h m sono i criteri discriminanti del campione, con componente di forte soggettività nella selezione degli alberi modello della forma media escludere dal campionamento: piante troncate, biforcate (se sono caratteri eccezionali), marginali e ubicate in prossimità di radure, a sezione ellittica del fusto, svasate alla base, eccessivamente ramose, etc. il grado di approssimazione della stima dipende dall omogeneità del soprassuolo non fornisce ripartizione in assortimenti perché la loro incidenza varia con il diametro della pianta se F è dendrometrico occorre considerare anche volume ramaglia nel caso di latifoglie 33 Cubatura con metodo alberi modello Metodi degli alberi modello multipli affrontano in diverso modo il problema della ripartizione del volume in assortimenti presuppongono che F vari al variare del diametro e dell altezza 34 17

18 Volume (m 3 /ha) Metodi degli alberi modello multipli Metodo di Urich (o dei gruppi isomeri) vengono formati 3-5 gruppi di ugual numero di piante e in ciascun gruppo metodo dell albero modello unico 1. cavallettare e costruire curva ipsometrica 2. totale piante diviso per numero gruppi (dipende anche dalle classi diametriche presenti) 3. suddividere piante nei gruppi in ugual numero, a partire dalla classe diametrica più piccola 4. per ciascun gruppo calcolare g e d g 5. per ciascun gruppo individuare h m di d g su curva ipsometrica riferita al soprassuolo 6. abbattere alberi modello della forma di h m e di d g in ugual numero (1-5) in ciascun gruppo e calcolare F m V = g 1 h m1 F m1 + g 2 h m2 F m2 + + g n h mn F mn 35 Metodi degli alberi modello multipli: gruppi di Urich 100 Foresta di Lioni (AV), particella forestale n. 46: ripartizione del volume di faggio in funzione del diametro a 1,30 m % V/ha Diametro 1,30 m (cm) 36 18

19 Metodi degli alberi modello multipli: gruppi di Urich (continua) i gruppi sono definiti dalla frequenza delle piante in ciascuna classe diametrica e non dalle classi diametriche con distribuzione gaussiana il gruppo centrale raccoglie poche classi diametriche mentre i gruppi estremi molte sotto il profilo campionario si attribuisce la medesima importanza a tutti i gruppi (perché gli alberi modello sono in numero uguale in ciascun gruppo), mentre la partecipazione al V del soprassuolo dipende dalle dimensioni delle piante (Ø e h) e dalla loro frequenza nei gruppi estremi la pianta, o le piante, di d g e h m non rappresentative della forma di tutte le piante del gruppo perché comprendono più classi diametriche insieme al metodo dell albero modello unico è il più usato 37 Metodi degli alberi modello multipli: gruppi di Hartig a differenza di Hurich, i gruppi sono di uguale area basimetrica e quindi contengono un numero di piante variabile area basimetrica sintetizza numero e dimensione piante g gruppo = G/n n= 3-5 gruppi in ciascun gruppo metodo dell albero modello unico V = g 1 H m1 F 1 + g 2 H m2 F g n H mn F n razionale perché stratifica il soprassuolo in gruppi in funzione dell area basimetrica; tiene conto del loro diverso contributo a V si sottocampionano piante piccole, si sovracampionano piante grandi. Ci vogliono molte piante piccole per formare g gruppo, mentre bastano poche piante grandi per formare la stessa quantità gruppi di Hartig più disformi dei gruppi di Hurich riguardo ai limiti diametrici quindi non molto preciso nella ripartizione in assortimenti 38 19

20 Area basimetrica (m 2 /ha) Cubatura con metodo alberi modello: Metodi degli alberi modello multipli gruppi di Urich 7 Foresta di Lioni (AV), particella forestale n. 46: ripartizione dell'area basimetrica di faggio in funzione del diametro a 1,30 m % g/ha Diametro 1,30 m (cm) 39 Cubatura con metodo alberi modello Conclusione generale Con alberi modello si preferisce F medio a V medio perché non ci sono piante in bosco che sono contemporaneamente di G, F ed H medio Moltiplicare V medio (o peso medio) per il numero di piante da stimare (N) genera un errore pari ad N 40 20

21 Cubatura mediante taglio in aree di saggio Si applica in boschi omogenei (cedui e conversioni, cioè con assortimenti legna da ardere e paleria agricola) su superfici limitate (aree di saggio, AdS) si realizza l intervento colturale con le stesse modalità che dovrà essere applicato all intera superficie (quindi hanno anche carattere dimostrativo) il materiale legnoso derivante dall intervento si cuba ripartito per assortimenti mercantili (v a ) il volume di ciascuna categoria assortimentale si rapporta alla superficie interessata dall intervento (S) (meglio V a ripartito in percentuali) V a = (S/s AdS )*v a Nell area di saggio si rappresenta in modo pratico il modello selvicolturale di intervento 41 Tavola di cubatura volante o metodo di Speidel utile per fare ripartizione in assortimenti massimo 3 alberi modello per classe diametrica più numerosa, 1 a quelle meno rappresentate, per complessivi alberi modello compensazione volumi alberi modello e costruzione tavola di cubatura ad 1 entrata (o volante) per ciascun assortimento curva distinta popolamenti giovani di conifere e cedui di castagno con modesto campo di variazione dei diametri 42 21

22 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) Devono essere di superficie sufficiente a descrivere la ripartizione in classi di diametro del popolamento devono comprendere almeno 100 piante se la densità ad ha stimata è N s ads = (10000/N) * m 2 fustaie adulte m 2 soprassuoli giovani e cedui se scelte in modo soggettivo devono, da sole, rappresentare il popolamento occorre percorrere tutta la superficie del bosco oggetto di stima, osservare come varia la densità, la struttura, la fertilità e la composizione specifica del soprassuolo dopo questa operazione ubicare area di saggio in tratto di soprassuolo rappresentativo delle condizioni medie 43 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) nell area di saggio misurazioni dendrometriche (cavallettamento, rilievo delle altezze consentito anche al di fuori dell AdS) e cubatura con tavole stereometriche, alberi modello, oppure mediante taglio (cedui) aree di saggio circolari si materializzano sul terreno una serie di raggi (8-12) con rotella metrica a partire da un punto fisso (centro AdS) e con archi di cerchio si contrassegnano le piante al di fuori AdS Si possono anche materializzare con distanziometro con puntatore fascio laser, oppure con ultrasuoni e transponder Vertex 44 22

23 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) Su pendice acclive misurare raggi in orizzontale oppure nastro metrico parallelo al terreno e misurare inclinazione lungo linea massima pendenza (con ipsometro) s = * R min * (R magg cosb) cerchio, a parità di superficie, minimo perimetro, quindi meno possibilità di piante limite per definire superfici AdS prestabilite: r S 45 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) 46 23

24 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) inclinazione del versante boscato e stratificazione aree di saggio scostamento tra superficie reale e superficie topografica per convenzione la superficie del terreno è sempre topografica quando stimiamo il volume in una particella di cui conosciamo la superficie topografica, la superficie dell AdS deve essere anch essa riferita alla superficie topografica aree di saggio quadrate o rettangolari per realizzare angoli retti: squadro (o bussola) e paline consentono verifiche di tracciamento sulla chiusura nelle piantagioni mantenersi su tutti i lati nella porzione mediana dell interfila a parità di superficie l AdS rettangolare ha maggior perimetro rispetto alla quadrata e alla circolare nel complesso meglio AdS piccole e numerose piuttosto che AdS grandi e in numero ridotto 47 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) 48 24

25 Cubatura con metodo Aree di Saggio (AdS) 49 Cubatura con tavole alsometriche variabile dipendente V/ha variabile indipendente età differenziate in classi di fertilità e riferite a soprassuolo a densità normale, cioè privo di soluzioni di continuità nella copertura delle chiome (non compenetrate) sono tavole di produzione dell assestamento con cui possiamo fare stime sommarie del volume soprattutto in boschi giovani 1. occorre stabilire età e fertilità soprassuolo (h m o H d ) 2. occorre calcolare rapporto densità reale/densità normale 3. se rapporto uguale a 1 va bene, altrimenti volume tavola (per ha) corretto con valore rapporto va bene per soprassuoli giovani esenti da cause perturbatrici che potrebbero aver alterato densità 50 25

26 Cubatura con tavole alsometriche 51 Censimento legno morto Nella gestione forestale alcune porzioni di foresta vengono escluse dai tagli commerciali perché i servizi immateriali forniti dall ecosistema forestale (servizi ecosistemici di protezione dei versanti, di regolazione idrologica, di conservazione della biodiversità, etc.) sono prevalenti su quelli materiali in questi boschi più che stime del volume a fini commerciali, ricorre la necessità di monitoraggi periodici della biomassa viva e della necromassa 52 26

27 Censimento legno morto il legno morto è fondamentale per la conservazione di microhabitat di numerose specie di invertebrati, funghi, briofite, licheni, anfibi, piccoli mammiferi e uccelli utilizzato come indicatore per la valutazione della biodiversità e della naturalità degli ecosistemi forestali Tipologie legno morto alberi morti in piedi (compresi gli alberi stroncati o snags) alberi morti a terra rami e pezzi di legno morto a terra ceppaie 53 Classi di decadimento di Hunter (1990) 54 27

28 Tronco di pino loricato privo di ritidoma e parte dei rami principali (Ø >5 cm) per gran parte inseriti sul fusto. Il legno si presenta in varie fasi di alterazione, in parte appoggiato sul suolo, e logs privi di corteccia con legno in fase di decadimento 55 Monconi (snags) di polloni di cerro colonizzati da funghi a mensola (basidiomiceti) e legno morto (logs) sul pavimento del bosco Moncone di faggio (stadio 7) in buca con rinnovazione (novelleto) 56 28

29 Piante morte di faggio in vari stadi di alterazione, recanti segni di attività trofica di picchi (a sx) e corpi fruttiferi di basidiomiceti (a dx), in corrispondenza di cretti da gelo. L albero a sx è di origine agamica e la gran parte dei polloni si sono fusi fra di loro in un apparente grande albero Censimento legno morto Forest Biodiversity Test phase Assessment (ForestBIOTA, 2004) plot di forma quadrata di lato pari a 50 m, con un lato del plot orientato verso il nord magnetico all interno del plot è posizionato un cluster di 4 subplots circolari di raggio pari a 7 m I 4 subplots posizionati in corrispondenza dei vertici di un quadrato di lato pari a 26 m, centrato in corrispondenza del centro geometrico del plot di 50 m di lato 58 29

30 26 m Censimento legno morto 59 Protocollo censimento legno morto Nel plot: alberi morti in piedi, monconi (snags) e alberi morti a terra (logs) diametro a petto d uomo 5 cm Nei 4 subplot: rami e altri pezzi di legno morto a terra e ceppaie (diametro minimo per i rami e ceppaie 5 e 10 cm, rispettivamente) Attributi rilevati per la determinazione dei volumi Ø a 1.3 m dalla base e altezza degli alberi morti in piedi e a terra lunghezza e Ø a ½ lungh. dei rami e altri pezzi di legno morto a terra Ø all altezza del taglio (o del punto di rottura del fusto) e h ceppaie snags di altezza 4 m: Ø a 1.3 m, altezza snag e altezza di pianta intera vicina, della stessa specie e diametro snags di altezza < 4 m: altezza dello snag e Ø a metà lunghezza Per ogni pezzo di legno rilevato identificazione specie e definizione stadio di decomposizione secondo la classificazione proposta da Hunter (1990, vedi figura) 60 30

31 Stima diametri piante asportate: ricostruzione ex-post Si rende necessaria nel caso in cui una o più piante siano state tagliate e si voglia conoscere il suo (il loro) diametro a 1,30 m di altezza Le sanzioni amministrative comminate secondo le prescrizioni forestali si basano sulle dimensioni diametriche delle piante a 1,30 m di altezza occorre misurare diametri ceppaie piante asportate occorre misurare un sufficiente numero di diametri alla ceppaia e a 1,30 m di h di piante in piedi (relazione allometrica) su assi cartesiani si riportano i diametri a 1,30 m in funzione dei diametri alla ceppaia delle piante in piedi e si interpola mediante regressione lineare i diametri a 1,30 m delle piante asportate si deducono dall equazione della retta, inserendo il diametro misurato alla ceppaia al posto della x 61 La ricostruzione ex-post di un bosco dove è stato eseguito un intervento di taglio si può effettuare attraverso la ricostruzione del diametro a 1,30 m delle piante tagliate a partire dalla misurazione del diametro delle ceppaie Diametro 1,30 m Diametro ceppaia albero in piedi 62 31

32 Appezzamenti boscati vicini Limite della tagliata 63 Esempio di stima del diametro a 1,30 m di h di piante tagliate Applicazione correlazione diametro 1,30 m-diametro ceppaia di piante in piedi Diam. Ceppaia (cm) Diam.1,30 m (cm)

33 Piante (n./ha) Piante (n./ha) Ricostruzione ex-ante diametri di ceduo matricinato di querce mesoxerofile. Il diametro a 1,30 m delle matricine e dei polloni tagliati ricavati mediante equazioni ad hoc diametro 1,30 m vs diametro alla ceppaia Matricine Matricine dopo il taglio Roverella Cerro Matricine prima del taglio Polloni Diametro 1,30 m (cm) 600 Ceduo dopo il taglio Ceduo prima del taglio Diametro 1,30 m (cm) Altre specie Querce 65 33

Definizione. alcuni quesiti (qualche esempio) è possibile determinare il volume, il peso o l età di un albero?

Definizione. alcuni quesiti (qualche esempio) è possibile determinare il volume, il peso o l età di un albero? Definizione Dendrometria (dèndro- dendron albero e -metrìa misura o misurazione = misurazione degli alberi) scienza che insegna i metodi di stima del volume legnoso ricavabile dal bosco e degli assortimenti

Dettagli

Bosco di Fontenovello

Bosco di Fontenovello Bosco di Fontenovello Lembo di faggeta (10 ha) con struttura complessa caratterizzata da: PNGSML PNGSML Area di studio individui arborei secolari di grandi dimensioni dalla significativa presenza di legno

Dettagli

Equazione generale di cubatura di alberi in piedi o soprassuoli: il coefficiente di riduzione

Equazione generale di cubatura di alberi in piedi o soprassuoli: il coefficiente di riduzione Equazione generale di cubatura di alberi in piedi o soprassuoli: il coefficiente di riduzione H in m G in m 2 1,30 m D diametro sopra corteccia misurato a 1,30 m G area basimetrica (superficie sezione

Dettagli

Formule di cubatura di fusti abbattuti e porzioni di fusto (tronchi)

Formule di cubatura di fusti abbattuti e porzioni di fusto (tronchi) Formule di cubatura: classificazione 18/03/015 Formule geometriche Prototipi dendrometrici Sezione media Formule di cubatura Formule di cubatura non esatte Sezione mediana Formule empiriche con e senza

Dettagli

Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI

Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI Marzo 1 PLANIMETRIA DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: Individuazione dei due settori del bosco ai

Dettagli

AZIONE A2 Assessment of current forest structure. Rilievo e elaborazione dei dati strutturali inseriti nel geodatabase

AZIONE A2 Assessment of current forest structure. Rilievo e elaborazione dei dati strutturali inseriti nel geodatabase LIFE+11 NAT/IT/000135 - FAGUS FORESTS OF THE APENNINES: GOOD PRACTICES TO CONIUGATE USE AND SUSTAINABILITY AZIONE A2 Assessment of current forest structure Rilievo e elaborazione dei dati strutturali inseriti

Dettagli

Analisi dendrometriche fondamentali. Analisi dendrometriche fondamentali

Analisi dendrometriche fondamentali. Analisi dendrometriche fondamentali 05/04/016 Il cavallettamento cavallettamento totale e per aree di saggio o transect a 1,30 m (a petto d uomo) capotessera + -3 cavallettatori capotessera registra diametri su piedilista di cavallettamento

Dettagli

Piano di Gestione del Complesso Agro-Forestale del Sasso di Simone appartenente al Demanio Militare. Rilievi dendrometrici

Piano di Gestione del Complesso Agro-Forestale del Sasso di Simone appartenente al Demanio Militare. Rilievi dendrometrici Piano di Gestione del Complesso Agro-Forestale del Sasso di Simone appartenente al Demanio Militare PERIODO DI APPLICAZIONE 13-22 Rilievi dendrometrici Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e

Dettagli

Cubatura con metodo alberi modello

Cubatura con metodo alberi modello Esame di Gestione delle Foreste e dei Parchi, insegnamento di Misure e tecnologie forestali (parte di misure) AA 2013-2014 Una parte del materiale riprodotto è relativo al corso di "Dendrometria e Selvicoltura"

Dettagli

I rilievi dendroauxometrici

I rilievi dendroauxometrici Forniscono dati quantitativi a scala di particella forestale, di compresa e di foresta Frequenza numerica degli alberi per classi di diametro e per specie e relative aree basimetriche, altezze, volumi

Dettagli

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano

Dettagli

Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato

Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato - allungamento del turno (= riduzione estensione delle tagliate) - creazione di più serie di tagli (= riduzione estensione delle tagliate)

Dettagli

Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%)

Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%) Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%) Castagno 17,6 Faggio 14,4 Querce decidue 19,4 Querce sempreverdi 5,5 Carpino 11,6 Altre latifoglie 21,9 Cedui coniferati 2,9 Il governo

Dettagli

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE. Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Servizio Vigilanza e Coordinamento Tecnico PIANO DI GESTIONE

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE. Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Servizio Vigilanza e Coordinamento Tecnico PIANO DI GESTIONE ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Servizio Vigilanza e Coordinamento Tecnico PIANO DI GESTIONE Piano colturale/piano di gestione Struttura del Piano Il piano

Dettagli

COMUNITÀ MONTANA "ALTA VALLE ELVO"

COMUNITÀ MONTANA ALTA VALLE ELVO Regione Piemonte Provincia di Biella COMUNITÀ MONTANA "ALTA VALLE ELVO" MARTELLATA FORESTALE NELLE PARTICELLE IN PRIORITA' B PIANO FORESTALE AZIENDALE DELLA SERRA BIELLESE Marzo, 2008 RELAZIONE DI SINTESI

Dettagli

Nucleo Fondante Competenze-Conoscenze-Abilità Contenuti Metodi Materiali - Strumenti Raccordi disciplinari

Nucleo Fondante Competenze-Conoscenze-Abilità Contenuti Metodi Materiali - Strumenti Raccordi disciplinari Nucleo Fondante Competenze-Conoscenze-Abilità Contenuti Metodi Materiali - Strumenti Raccordi disciplinari NUMERI Concetto di insieme e sua rappresentazione Operazioni con gli insiemi Eseguire le quattro

Dettagli

Cubatura dei fusti abbattuti e dei tronchi

Cubatura dei fusti abbattuti e dei tronchi Esame di Gestione delle Foreste e dei Parchi, insegnamento di Misure e tecnologie forestali (parte di misure) AA 2013-2014 Una parte del materiale riprodotto è relativo al corso di "Dendrometria e Selvicoltura"

Dettagli

Workshop Gestione dei boschi cedui: avanzamenti tecnicoscientifici

Workshop Gestione dei boschi cedui: avanzamenti tecnicoscientifici Workshop Gestione dei boschi cedui: avanzamenti tecnicoscientifici e applicazioni operative CREA Centro di ricerca Foreste e Legno Rende (CS) - 13 febbraio 2018 Selvicoltura dei cedui di leccio e di querce

Dettagli

Scienze e Tecnologie per l Ambiente e il Territorio

Scienze e Tecnologie per l Ambiente e il Territorio Scienze e Tecnologie per l Ambiente e il Territorio GESTIONE DELLE RISORSE FORESTALI LEZIONE 8: Ipsometria e Dendrometria Giovanna Battipaglia Strumenti per la misurazione dell altezza delle piante su

Dettagli

Dott. Rodolfo Picchio 7 cfu 56 ore di lezioni frontali

Dott. Rodolfo Picchio 7 cfu 56 ore di lezioni frontali Esame di Gestione delle Foreste e dei Parchi, insegnamento di Misure e tecnologie forestali (parte di misure) AA 2013-2014 Una parte del materiale riprodotto è relativo al corso di "Dendrometria e Selvicoltura"

Dettagli

LA NECROMASSA IN FORESTA

LA NECROMASSA IN FORESTA LA NECROMASSA NELL ECOSISTEMA LA NECROMASSA IN FORESTA Ecosistema composto da : - alberi vivi - suolo - corsi d acqua - legno morto (necromassa) Ruolo nella dinamica degli ecosistemi e nella creazione

Dettagli

forestale, assestamento forestale, ecc.

forestale, assestamento forestale, ecc. Corso di Estimo Forestale ed ambientale dr. Luigi cembalo a.a. 2012/2013 Stima di boschi ed arboreti da legno Per stima di un bosco si intende la stima del più probabile valore di mercato del suolo e del

Dettagli

Bosco di proprietà di nato/a a Il e residente a Provincia ( ) in Via n. CAP tel. n mail

Bosco di proprietà di nato/a a Il e residente a Provincia ( ) in Via n. CAP tel. n mail PROGETTO DI TAGLIO/PROGETTO SPECIALE DI TAGLIO (artt. 33, 40 delle PMPF) per utilizzazioni superiori ai 2,5 Ha nei boschi cedui e ai 100 mc nelle fustaie non soggetti a pianificazione All ENTE PARCO dei

Dettagli

Corso di: Economia ed estimo forestale ed ambientale. Simone Severini, Università della Tuscia, Viterbo

Corso di: Economia ed estimo forestale ed ambientale. Simone Severini, Università della Tuscia, Viterbo Corso di: Economia ed estimo forestale ed ambientale Simone Severini, Università della Tuscia, Viterbo 1 Valore di Macchiatico (VdM) Valore netto della massa legnosa in piedi in prossimità dell utilizzazione

Dettagli

1. L allegato A al decreto del Presidente della Regione n. 73/2016 è sostituito dall allegato A al presente regolamento.

1. L allegato A al decreto del Presidente della Regione n. 73/2016 è sostituito dall allegato A al presente regolamento. Attenzione: la copertina del decreto presidenziale va stampata su carta intestata della presidenza, che già il cartiglio Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Regione 14 aprile

Dettagli

Fasi dell assestamento produttivo classico

Fasi dell assestamento produttivo classico Fasi dell assestamento produttivo classico Obiettivo Conoscenza Decisioni Verifica Definizione dello stato normale della compresa Descrizione dello stato reale dei popolamenti della compresa Prescrizione

Dettagli

Progetto di Ricerca 2006/2007 L applicazione del GIS al modello For-est

Progetto di Ricerca 2006/2007 L applicazione del GIS al modello For-est Progetto di Ricerca 2006/2007 L applicazione del GIS al modello For-est est Alessandra Pesino Livelli informativi (1) Livello 0 Applicazione Metodo LULUCF per la stima della Biomassa totale Livello 1 Stima

Dettagli

Fondazione Universitaria. Azienda Agraria. terreni del. Collegio Pio della Sapienza REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO

Fondazione Universitaria. Azienda Agraria. terreni del. Collegio Pio della Sapienza REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO COMUNE DI PIEGARO Fondazione Universitaria Azienda Agraria terreni del Collegio Pio della Sapienza CATALOGO VENDITA PRIMO BIENNIO gennaio 2013 Marco

Dettagli

SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA

SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI Il bosco oggetto di taglio è censito al

Dettagli

Distribuzione normale

Distribuzione normale Distribuzione normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure relative a una grandezza che varia con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata

Dettagli

Obiettivi del corso e articolazione

Obiettivi del corso e articolazione Esame di Gestione delle Foreste e dei Parchi, insegnamento di Misure e tecnologie forestali (parte di misure) AA 2013-2014 Una parte del materiale riprodotto è relativo al corso di "Dendrometria e Selvicoltura"

Dettagli

Articolo 1 modifica all articolo 3 del decreto del Presidente della Regione n. 73/2016

Articolo 1 modifica all articolo 3 del decreto del Presidente della Regione n. 73/2016 Attenzione: la copertina del decreto presidenziale va stampata su carta intestata della presidenza, che già il cartiglio Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Regione 14 aprile

Dettagli

INDICE. Caratteristiche geopedologiche, climatiche e fitoclimatiche. Caratteristiche del soprassuolo forestale interessato all'intervento di taglio

INDICE. Caratteristiche geopedologiche, climatiche e fitoclimatiche. Caratteristiche del soprassuolo forestale interessato all'intervento di taglio INDICE Generalità Descrizione della zona d'intervento Caratteristiche geopedologiche, climatiche e fitoclimatiche Caratteristiche del soprassuolo forestale interessato all'intervento di taglio Metodologia

Dettagli

TAVOLE STEREOMETRICHE TA DEI PIANI DI GESTIONE FORESTALE ALE DELL REGIONE CAMPANIA

TAVOLE STEREOMETRICHE TA DEI PIANI DI GESTIONE FORESTALE ALE DELL REGIONE CAMPANIA 1 TAVOLE STEREOMETRICHE TA DEI PIANI DI GESTIONE FORESTALE ALE DELL REGIONE CAMPANIA DELLA Integrazione alla prima edizione Marzo 2018 2 Regione Campania Assessorato Agricoltura Direzione Generale per

Dettagli

Normalità planimetrico-cronologica: divisione della compresa in tante parti equiproduttive di età scalare da 1 a t anni (t=turno)

Normalità planimetrico-cronologica: divisione della compresa in tante parti equiproduttive di età scalare da 1 a t anni (t=turno) Metodi di assestamento della compresa coeatanea che utilizzano la ripresa volumetrica (espressa in m 3 ) Per questi metodi sono importanti tutti e quattro gli aspetti della normalità della compresa Normalità

Dettagli

Distribuzione Normale

Distribuzione Normale Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure di una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata di

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 5^ Geometri 1) Se il seno e il coseno di

Dettagli

Matematica Lezione 22

Matematica Lezione 22 Università di Cagliari Corso di Laurea in Farmacia Matematica Lezione 22 Sonia Cannas 14/12/2018 Indici di posizione Indici di posizione Gli indici di posizione, detti anche misure di tendenza centrale,

Dettagli

Ruolo e gestione delle pinete di pino nero dopo i LIFE SelPiBio e FoResMit. Alessandra Lagomarsino e Paolo Cantiani

Ruolo e gestione delle pinete di pino nero dopo i LIFE SelPiBio e FoResMit. Alessandra Lagomarsino e Paolo Cantiani Ruolo e gestione delle pinete di pino nero dopo i LIFE SelPiBio e FoResMit Alessandra Lagomarsino e Paolo Cantiani % Stadi evolutivi delle fustaie di pino nero (IFNC 2005) 100 90 80 70 68,2 60 50 40 30

Dettagli

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Regolamento Tagli Boschivi Deliberazione commissariale 11 settembre 2007 n.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Regolamento Tagli Boschivi Deliberazione commissariale 11 settembre 2007 n. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Regolamento Tagli Boschivi Deliberazione commissariale 11 settembre 2007 n. 19 VISTE La Legge 6 dicembre 1991, n. 394 Legge quadro sulle aree Protette

Dettagli

La compensazione delle emissioni di carbonio attraverso la gestione sostenibile dei boschi

La compensazione delle emissioni di carbonio attraverso la gestione sostenibile dei boschi La compensazione delle emissioni di carbonio attraverso la gestione sostenibile dei boschi Ugo Chiavetta Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l analisi dell economia Agraria (CREA) Centro di ricerca

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università

Dettagli

DESCRIZIONE QUALI- QUANTITATIVA DELLE PARTICELLE FORESTALI

DESCRIZIONE QUALI- QUANTITATIVA DELLE PARTICELLE FORESTALI DESCRIZIONE QUALI- QUANTITATIVA DELLE PARTICELLE FORESTALI Che cosa è la descrizione particellare? Insieme dei rilievi effettuati per acquisire le informazioni necessarie per la pianificazione della gestione

Dettagli

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi

Dettagli

Distribuzione Normale

Distribuzione Normale Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure di una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata di

Dettagli

Schema degli argomenti da trattare nella Relazione tecnica descrittiva.

Schema degli argomenti da trattare nella Relazione tecnica descrittiva. Misura 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi Azione 1 Investimenti materiali e immateriali per la ricostituzione di aree percorse dal fuoco. Schema degli argomenti

Dettagli

Definizioni classiche di selvicoltura

Definizioni classiche di selvicoltura Definizioni classiche di selvicoltura La selvicoltura studia la tecnica dell impianto, dell utilizzazione e della rinnovazione dei boschi (A. De Philippis 1960/61) Selvicoltura: la scienza e la pratica

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA 2016/2017

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA 2016/2017 PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA 2016/2017 PRIMA CLASSE ARITMETICA Il sistema di numerazione decimale Leggere e scrivere i numeri interi e decimali Riconoscere il valore posizionale delle cifre in un numero

Dettagli

Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3

Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3 Ulteriori conoscenze di informatica Elementi di statistica Esercitazione3 Sui PC a disposizione sono istallati diversi sistemi operativi. All accensione scegliere Windows. Immettere Nome utente b## (##

Dettagli

Le risorse forestali regionali ed il ruolo della certificazione

Le risorse forestali regionali ed il ruolo della certificazione Sistema Legno in Toscana Firenze, 27 marzo 214 Le risorse forestali regionali ed il ruolo della certificazione Davide Travaglini*, Caterina Morosi**, Susanna Nocentini* * Dipartimento di Gestione dei Sistemi

Dettagli

Valore di macchiatico del bosco

Valore di macchiatico del bosco Valore di macchiatico del bosco Scopi più frequente Definire un giudizio circa il valore di un soprassuolo boschivo, o il prezzo a cui può essere venduto per compravendita, successione, danno, ecc. raro

Dettagli

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano

Dettagli

REGRESSIONE E CORRELAZIONE

REGRESSIONE E CORRELAZIONE REGRESSIONE E CORRELAZIONE Nella Statistica, per studio della connessione si intende la ricerca di eventuali relazioni, di dipendenza ed interdipendenza, intercorrenti tra due variabili statistiche 1.

Dettagli

Tavola rotonda. Bosco ceduo : un governo per le risorse del territorio. Selvicoltura dei boschi cedui: principi e innovazioni

Tavola rotonda. Bosco ceduo : un governo per le risorse del territorio. Selvicoltura dei boschi cedui: principi e innovazioni Foresta per la società. La società delle foreste Innovazione nel settore forestale per uno sviluppo sostenibile Città di Castello (PG) 21 ottobre 2011 Tavola rotonda Bosco ceduo : un governo per le risorse

Dettagli

Distribuzione Normale

Distribuzione Normale Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure relative a una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata

Dettagli

PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1

PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1 COMUNE DI BARONE CANAVESE PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1 RELAZIONE TECNICA E STIMA DEL VALORE DI MACCHIATICO Gennaio 2016 PROGETTISTA: Dott. Forestale Paolo TERZOLO DATI AMMINISTRATIVI

Dettagli

Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria

Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria Giornate di aggiornamento professionale sulla martellata nei boschi governati a ceduo 27-28 maggio 2011 Brevi cenni bio-ecologici

Dettagli

I metodi colturali. Appartengono a questa categoria: il Metodo del controllo il Metodo colturale

I metodi colturali. Appartengono a questa categoria: il Metodo del controllo il Metodo colturale I metodi colturali Sono metodi in cui viene meno il riferimento a un modello di normalità. Gli aspetti selvicolturali sono preminenti rispetto a quelli strettamente assestamentali. La ripresa viene determinata

Dettagli

Richiami di statistica

Richiami di statistica Esame di Gestione delle Foreste e dei Parchi, insegnamento di Misure e tecnologie forestali (parte di misure) AA 2013-2014 Una parte del materiale riprodotto è relativo al corso di "Dendrometria e Selvicoltura"

Dettagli

R.A.V. ART. 2 BIS DELLA CONVENZIONE ANAS-RAV DEL 29 DICEMBRE INTEGRAZIONI E APPROFONDIMENTI RICHIESTI A SEGUITO DELLA CdS 05/09/2016

R.A.V. ART. 2 BIS DELLA CONVENZIONE ANAS-RAV DEL 29 DICEMBRE INTEGRAZIONI E APPROFONDIMENTI RICHIESTI A SEGUITO DELLA CdS 05/09/2016 R.A.V. ART. 2 BIS DELLA CONVENZIONE ANAS-RAV DEL 29 DICEMBRE 2009 INTEGRAZIONI E APPROFONDIMENTI RICHIESTI A SEGUITO DELLA CdS 05/09/2016 PROGETTO DEFINITIVO R.A.V. R.A.V. RACCORDO AUTOSTRADALE VALLE D

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE II SECONDARIA I GRADO MACRO INDICA TORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Curricolo verticale OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO I QUADRIMESTRE

Dettagli

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2017/18

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2017/18 Statistica La statistica è la scienza che organizza e analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva: dalla mole di dati

Dettagli

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO ALTO ORVIETANO FABRO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE II SECONDARIA I GRADO

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO ALTO ORVIETANO FABRO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE II SECONDARIA I GRADO ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO ALTO ORVIETANO FABRO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE II SECONDARIA I GRADO MACRO INDICA TORI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Curricolo verticale OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

Introduzione alla filiera del legno

Introduzione alla filiera del legno via Leonardo da Vinci, 44 - Grugliasco (TO) www.agroselviter.unito.it Roberto Zanuttini Corrado Cremonini Introduzione alla filiera del legno Classificazione botanica Denominazione comune Principali caratteristiche

Dettagli

Statistica Elementare

Statistica Elementare Statistica Elementare 1. Frequenza assoluta Per popolazione si intende l insieme degli elementi che sono oggetto di una indagine statistica, ovvero l insieme delle unità, dette unità statistiche o individui

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE III SECONDARIA I GRADO LIVELLI DI COMPETENZE I QUADRIMESTRE

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE III SECONDARIA I GRADO LIVELLI DI COMPETENZE I QUADRIMESTRE ISTITUTO COMPRENSIVO SAN VENANZO PROGRAMMAZIONE ANNUALE MATEMATICA CLASSE III SECONDARIA I GRADO MACRO INDICATORI Curricolo verticale I QUADRIMESTRE LIVELLI DI COMPETENZE I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE

Dettagli

fl' Istituto Universitario Architettura Venezia RIA 294 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione

fl' Istituto Universitario Architettura Venezia RIA 294 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione fl' Istituto Universitario Architettura Venezia RIA 294 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione LUCIO SUSMEL l.u.a.v. D.U. BIBLIOTECA 4-8~ 4 IN.V... +. t-lo- NORMALIZZAZIONE DELLE FORESTE

Dettagli

La Società di gestione Monti Azzurri (MC) e la costituzione di una filiera locale legno-energia

La Società di gestione Monti Azzurri (MC) e la costituzione di una filiera locale legno-energia filiera locale Progetto di Fattibilità di cui all art. 6 della L.R. n. 7/2005 La cooperazione o e forestale e nella Regione e Marche: da esecutori a gestori diretti del territorio o Scopi della ricerca

Dettagli

IL BOSCO - MOBILE PROGRAMMA REGIONALE DI RICERCA IN CAMPO AGRICOLO VADEMECUM PER STIMA POTENZIALE PRODUZIONE DI PARTNER DEL PROGETTO

IL BOSCO - MOBILE PROGRAMMA REGIONALE DI RICERCA IN CAMPO AGRICOLO VADEMECUM PER STIMA POTENZIALE PRODUZIONE DI PARTNER DEL PROGETTO PROGRAMMA REGIONALE DI RICERCA IN CAMPO AGRICOLO 2007-2009 IL BOSCO - MOBILE PROGETTO DI ATTIVAZIONE DELLA FILIERA - ARREDO ECOSOSTENIBILE ACRONIMO BOMO VADEMECUM PER STIMA POTENZIALE PRODUZIONE DI MATERIALE

Dettagli

Esercitazione di Statistica Medie razionali e posizionali

Esercitazione di Statistica Medie razionali e posizionali Esercitazione di Statistica Medie razionali e posizionali 07/10/2015 1. La spesa (in migliaia di euro) sostenuta da un impresa per la sostituzione di 8 pezzi di un macchinario è pari a 22.8. L impresa

Dettagli

giunta regionale Bosco di proprietà di residente in Via Comune CAP Prov.( ) Località tel. n.

giunta regionale Bosco di proprietà di residente in Via Comune CAP Prov.( ) Località  tel. n. giunta regionale PROGETTO DI TAGLIO/PROGETTO SPECIALE DI TAGLIO (artt. 33 e 40 delle PMPF) per utilizzazioni superiori ai 2,5 ha nei boschi cedui e ai 100 mc nelle fustaie soggetti o non soggetti a pianificazione

Dettagli

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE PRIMA CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE PRIMA INDICATORI OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI NUMERI Eseguire le quattro operazioni con i numeri interi. Elevare a potenza numeri naturali e interi. Comprendere il significato

Dettagli

Protocollo di rilievo Caratteri qualitativi

Protocollo di rilievo Caratteri qualitativi Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio INFC2015 Terzo inventario forestale nazionale Protocollo di rilievo Caratteri qualitativi M. Rizzo, P. Gasparini, R. Eccher, M. Fontanari

Dettagli

Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura

Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura La filiera foresta-legno-energia nella Regione Lombardia: un capitale verde per promuovere gli obiettivi dell'agenda

Dettagli

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16 Statistica La statistica è la scienza che organizza e analizza dati numerici per fini descrittivi o per permettere di prendere delle decisioni e fare previsioni. Statistica descrittiva: dalla mole di dati

Dettagli

Cedui Moderni. Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio

Cedui Moderni. Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio Cedui Moderni Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio Il caso del territorio dell Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 6

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 6 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 6 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Associazione, correlazione e dipendenza tra caratteri In un collettivo di 11 famiglie è stata

Dettagli

Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996)

Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996) Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996) Fase adulta o di maturità economica Fase senescente o vetusta Fase giovanile Rinnovazione T E M P O Le fasi presenti nel mosaico di

Dettagli

Esercizi di statistica descrittiva. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena / 30

Esercizi di statistica descrittiva. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena / 30 Esercizi di statistica descrittiva Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena 2015-2016 1 / 30 Esercizio 1 Nel rilevare l altezza di un gruppo di reclute,

Dettagli

prof. Antonio SARACINO A.A

prof. Antonio SARACINO A.A Corso di Dendrometria e Assestamento forestale (12 CFU) prof. Antonio SARACINO A.A. 2015-2016 1 Corso di Dendrometria e Assestamento forestale (12 CFU) Informazioni sul corso, orario di ricevimento e recapiti

Dettagli

LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI

LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI Protezione del suolo Assorbimento di CO 2 Produzione legnosa Conservazione della biodiversità Caccia Bosco Paesaggio Preservazione risorse idriche Svago e natura in ambiente

Dettagli

COME SI STUDIANO MOLTISSIME MISURE?

COME SI STUDIANO MOLTISSIME MISURE? COME SI STUDIANO MOLTISSIME MISURE? Pb1 In una indagine sanitaria si riscontrano i seguenti dati, relativamente ad un certo tipo di infezione batterica: Area immuni a rischio infetti Nord 46 12 25 Centro

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 3^ Geometri 1) In un appezzamento a forma

Dettagli

La statistica. Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici. Prof. Giuseppe Carucci

La statistica. Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici. Prof. Giuseppe Carucci La statistica Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici Introduzione La statistica raccoglie ed analizza gruppi di dati (su cose o persone) per trarne conclusioni e fare previsioni

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª) Operare con i numeri nel calcolo scritto e mentale Leggere e scrivere numeri naturali in cifre e lettere. Contare in senso progressivo e regressivo. Raggruppare,

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 4^ Geometri 1) 15 osservazioni sono sufficienti

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia. Corso di Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale. Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia. Corso di Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia Corso di Statistica Medica Le distribuzioni teoriche di probabilità La distribuzione Normale (o di

Dettagli

Forme di governo del bosco

Forme di governo del bosco Forme di governo del bosco Fustaia: prevale la rinnovazione gamica Ceduo: prevale la rinnovazione agamica Ceduo composto: vengono utilizzati entrambe i tipi di rinnovazione Superficie forestale italiana

Dettagli

Problematiche strutturali e stabilità degli alberi

Problematiche strutturali e stabilità degli alberi Problematiche strutturali e stabilità degli alberi Corpo Forestale dello Stato Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale Bosco Fontana UTB di Verona Instabilità Meccanismi

Dettagli

Elaborati Tecnici Prospetti riepilogativi dendrometrici

Elaborati Tecnici  Prospetti riepilogativi dendrometrici Elaborati Tecnici Prospetti riepilogativi dendrometrici Area intervento su base C.T.R. - 1:10.000 Area intervento su base catastale 1:10.000 Area intervento su base Ortofoto 1:5.000 Carta della viabilità

Dettagli

Statistica. Campione

Statistica. Campione 1 STATISTICA DESCRITTIVA Temi considerati 1) 2) Distribuzioni statistiche 3) Rappresentazioni grafiche 4) Misure di tendenza centrale 5) Medie ferme o basali 6) Medie lasche o di posizione 7) Dispersione

Dettagli

I boschi del Monte dell Ascensione in inverno

I boschi del Monte dell Ascensione in inverno I boschi del Monte dell Ascensione in inverno Contrariamente a quanto si può pensare, il periodo migliore per apprezzare e fotografare il bosco è proprio l inverno, a maggior ragione se c è neve. Il Monte

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI MATEMATICA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI MATEMATICA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI MATEMATICA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI Classe prima- secondaria Classe seconda secondaria

Dettagli

CURRICOLO DI MATEMATICA

CURRICOLO DI MATEMATICA ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Revisione Curricolo di Istituto a.s. 2014-2015 Curricolo suddiviso in obiettivi didattici, nuclei tematici e

Dettagli

Caratterizzazione strutturale delle foreste dei siti di progetto

Caratterizzazione strutturale delle foreste dei siti di progetto MARIA CHIARA MANETTI CRISTIANo CASTALDI MAURIZIo MARCHI GIANLUIGI MAZZA Caratterizzazione strutturale delle foreste dei siti di progetto Dato che l obiettivo del progetto era finalizzato a preservare e

Dettagli

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale MATEMATICA CLASSE SECONDA SECONDARIA INDICATORE NUMERI TRAGUARDI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO CONTENUTI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse

Dettagli

Grafici e tabelle permettono di fare valutazioni qualitative, non quantitative. E necessario poter sintetizzare i dati attraverso due importanti

Grafici e tabelle permettono di fare valutazioni qualitative, non quantitative. E necessario poter sintetizzare i dati attraverso due importanti Grafici e tabelle permettono di fare valutazioni qualitative, non quantitative. E necessario poter sintetizzare i dati attraverso due importanti indici : Indici di posizione Indici di variazione Indici

Dettagli