Il nostro volto Statuto della Gioventù Francescana d Italia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il nostro volto Statuto della Gioventù Francescana d Italia"

Transcript

1 Il nostro volto Statuto della Gioventù Francescana d Italia Forma di Vita (Artt. 1-12): Identità e natura della Gioventù Francescana (Artt. 1-4); Impegni e metodi (Artt. 5-12). Norme Organizzative (Artt e Artt.22-45): Organismi (Art. 22); L'Assemblea (Artt ); Il Consiglio (Artt ); Il Presidente (Art. 32); L assistente Spirituale (Art.33); Elezioni (Artt ); Contributi (Art.44); Norma finale (Art. 45).

2 Forma di vita Identità e natura della gioventù francescana Art.1 La Gi.Fra. è la Fraternità dei giovani che si sentono chiamati dallo Spirito Santo a fare l esperienza della vita Cristiana alla luce del messaggio di S. Francesco d Assisi, all interno della Famiglia Francescana. A motivo della scelta francescana vissuta nella Secolarità, i giovani maturano la loro vocazione nell ambito dell Ordine Francescano Secolare (OFS) di cui la Gioventù Francescana è parte integrante. Art.2 I Giovani Francescani considerano la Regola dell OFS approvata da Paolo VI, come documento ispirazionale della propria vita e come singoli e come Fraternità, confermando tale scelta mediante la Promessa (cfr. art.5) Art.3 La norma di vita dei Giovani Francescani è il Vangelo: in ogni Sua parola, come in ogni uomo, essi sanno di incontrare Gesù Cristo; per questo si impegnano assiduamente a passare dal Vangelo alla Vita e dalla Vita al Vangelo (Regola OFS, art.4). Art.4 La Gi.Fra. è un cammino di discernimento vocazionale che offre il servizio fraterno e gli strumenti per raggiungere la maturità umana, cristiana e francescana del giovane, contribuendo a rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa (Regola OFS, art.1). Impegni e metodi Art.5 La Promessa è l impegno del giovane a conoscere e a vivere il Vangelo secondo l esempio di S. Francesco in seno alla propria Fraternità che lo accompagna nel cammino di ricerca e di crescita spirituale. Art.6 In conformità all articolo 2 del presente statuto, la Forma di Vita dei Giovani Francescani è la seguente: a) I Giovani Francescani ricerchino la persona vivente e operante di Cristo nei fratelli, nella Sacra Scrittura, nella Chiesa e nelle azioni liturgiche. La fede di S. Francesco ha detto queste parole: niente altro vedo corporalmente in questo mondo dello stesso Altissimo Figlio di Dio se non il Suo Santissimo Corpo e il Santissimo Sangue, sia per essi l ispirazione e l orientamento per la vita eucaristica (cfr. Regola OFS, art.5).

3 b) Sepolti e resuscitati con Cristo nel battesimo, che li rende membri vivi della Chiesa, si facciano testimoni e strumenti della sua missioni tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola. Ispirati da S. Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, s impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti in un fiducioso e aperto dialogo di creatività apostolica (Regola OFS, art.6). c) in virtù della loro vocazione, sospinti dalla dinamica evangelica, conformino il loro modo di pensare e di agire a quello di Cristo mediante un radicale mutamento interiorire che lo stesso Vangelo designa con il nome di conversione, la quale, per l umana fragilità, deve essere attuata ogni giorno. In questo cammino di rinnovamento il Sacramento della Riconciliazione è segno privilegiato della misericordia del Padre e sorgente di grazia (Regola OFS, art.7). d) Come Gesù fu il vero adoratore del Padre, così facciano della preghiera e della contemplazione l anima del proprio essere e del proprio operare. Partecipino alla vita sacramentale della Chiesa, soprattutto all Eucarestia, e si associno alla preghiera liturgica in una delle forme della Chiesa stessa proposte, rivivendo così i misteri della vita di Cristo (Regola OFS, art.8). e) La Vergine Maria, umile serva del Signore, disponibile alla sua parola e a tutti i suoi appelli, fu circondata da Francesco d indicibile amore e fu designata Protettrice e Avvocata della sua Famiglia. I Giovani Francescani manifestino a Lei il loro ardente amore, con l imitazione della sua incondizionata disponibilità e nella effusione di una fiduciosa e cosciente preghiera (Regola OFS, art.9). f) Unendosi all obbedienza redentrice di Gesù, che depose la sua volontà in quella del Padre, adempiano fedelmente agli impegni propri della condizione di ciascuno nelle diverse circostanze della vita, e seguendo Cristo povero e crocifisso, testimoniando anche tra le difficoltà e le persecuzioni (Regola OFS, art.10). g) Cristo, fiducioso nel Padre, scelse per Sé e per la Madre sua una vita povera e umile, pur nell apprezzamento attento e amoroso delle realtà create; così cerchino nel distacco e nell uso una giusta relazione ai beni terreni, semplificando le proprie materiali esigenze; consapevoli poi di essere, secondo il Vangelo, amministratori dei beni ricevuti a favore dei figli di Dio. Così, nello spirito delle Beatitudini, s adoperino a purificare il cuore da ogni tendenza e cupidigia di possesso e di dominio, quali pellegrini e forestieri in cammino verso la casa del Padre (Regola OFS, art.11). h) Testimoni dei beni futuri e impegnati nella vocazione abbracciata all acquisto della purità di cuore, si rendano così liberi all amore di Dio e dei Fratelli (Regola OFS, art.12). i) Come il Padre vede in ogni uomo i lineamenti del suo Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, accolgano tutti gli uomini con animo umile e cortese, come dono del Signore e immagine di Cristo. Il senso di fraternità li renderà lieto di mettersi alla pari con tutti gli uomini, specialmente dei più piccoli, per i quali si sforzeranno di creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo (Regola OFS, art.13). l) Chiamati, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, a costruire un mondo più fraterno ed evangelico per la realizzazione del regno di Dio, consapevoli che chiunque segue Cristo, Uomo perfetto, si fa lui pure più uomo, esercitino con competenza le proprie responsabilità nello spirito cristiano di servizio (Regola OFS, art.14).

4 m) Siano presenti con la testimonianza della propria vita umana e anche con iniziative coraggiose, tanto individuali che comunitarie, nella promozione della giustizia e in particolare nel campo della vita pubblica, impegnandosi in scelte concrete e coerenti alla loro fede (Regola OFS, art.16). n) Reputino lo studio e il lavoro come dono e come partecipazione alla creazione, redenzione e servizio della comunità umana (Regola OFS, art.16). o) Nella loro famiglia vivano lo spirito francescano di pace, fedeltà e rispetto della vita, sforzandosi di farne il segno di un mondo già rinnovato in Cristo (Regola OFS, art.17) p) Abbiano rispetto verso el altre creature, animate e inanimate, che dall Altissimo portano significazione, e si sforzino di passare dalla tentazione di sfruttamento al francescano concetto di fratellanza universale (Regola OFS, art.18) q) Quali portatori di pace e memori che essa va costruita continuamente, ricerchino le vie dell unità e della fraterne intese attraverso il dialogo, fiduciosi nella presenza del germe divino che è nell uomo e nella potenza trasformatrice dell amore e del perdono. Messaggeri di Perfetta Letizia, in ogni circostanza, si sforzino di portare agli altri la gioia e la speranza (Regola OFS, art.19). Art.7 Per realizzare pienamente questa Forma di Vita, secondo modelli propri delle necessità del mondo giovanile e della sua pedagogia, i Giovani Francescani: a) Vivono la Fraternità come un segno visibile della Chiesa, come comunità d amore e luogo privilegiato in cui si sviluppano il senso ecclesiale e la vocazione cristiana e francescana, ove naturalmente è animata la vita apostolica dei suoi membri. b) Si inseriscono pienamente, in modo attivo e operante, nella vita della Chiesa locale, aprendosi a tutte le prospettive ministeriali e pastorali; intensificano il dialogo e la collaborazione tanto con le Fraternità francescane quanto con gli altri gruppi ecclesiali, allo scopo di un maggior arricchimento reciproco e di più efficace servizio alla Chiesa e alla società. c) Rispondono generosamente alla proposta formativa offerta dalle Fraternità ai vari livelli attraverso sussidi, corsi di formazione, campi scuola, ritiri, momenti di preghiera, condivisione fraterna e iniziative simili. d) Si avvalgono nell apostolato di tutti i mezzi che si ritengono idonei per un efficace nuova evangelizzazione, come i mezzi di comunicazione sociale e artistica. Art.8 La gioventù Francescana promuove itinerari formativi specifici, finalizzati a una più matura e cristiana vita affettiva. Art.9 La Gioventù Francescana, in comunione con la Famiglia Francescana, propone percorsi atti a preparare i giovani e i fidanzati a una consapevole scelta del Matrimonio. Art.10

5 La Gioventù Francescana, in piena comunione con l Ordine Francescano Secolare, cura e anima i gruppi di fanciulli (Araldini), affinché, attraverso una pedagogia adatta alla loro età, siano iniziati alla conoscenza e all amore della vita francescana (cfr. CCGG OFS, art.25). Art.11 I Giovani Francescani rivolgono particolare attenzione alle forme di volontariato, atte ad assicurare un servizio umano, responsabile e disinteressato ai fratelli, specialmente nell ambito del proprio territorio e nella prospettiva della riconciliazione in campo nazionale e internazionale. Art.12 I Giovani Francescani prestino attenzione anche alla cura dei momenti ricreativi, affinché siano segno e testimonianza della gioiosa esperienza della vita fraterna.

6 Norme organizzative Art.13 La Gioventù Francescana vive e opera attraverso le Fraternità che, costituite a livello locale, regionale e nazionale, sono collegate e coordinate tra loro a norma del presente Statuto e proiettate nel contesto internazionale. Ai fini del presente statuto, si considera: Art.14 Gifrino promesso, il giovane che ha celebrato la Promessa ovvero che l ha rinnovata nell ultimo anno; Gifrino ammesso, il giovane che, compiuto un tempo di avvicinamento e conoscenza della Fraternità non superiore a sei mesi è accolto attraverso il rito d iniziazione che segna anche l inizio del cammino rispetto alla scelta della Promessa. La Gioventù Francescana d Italia, riconoscendo in ambito formativo l esigenza di dover rispondere in maniera specifica ai bisogni dei gifrini promessi e non promessi, come metodo pedagogico e pastorale considera le seguenti fasce di età definite dall assemblea nazionale: adolescenti, giovani e giovani adulti. Art.15 a) Si definisce gruppo in formazione un gruppo di almeno cinque giovani interessati a cominciare il cammino della Gioventù Francescana. Il cammino di formazione iniziale che conduce alla celebrazione della prima Promessa, deve avere una durata minima di un anno per i giovani e giovani adulti e di tre anni per gli adolescenti, tenendo presente la maturità umana e spirituale del gruppo. b) Una Fraternità locale si costituisce normalmente in presenza di un numero minimo di cinque gifrini promessi e/o che abbiano rinnovato annualmente la promessa, a seguito di richiesta scritta al consiglio Gi.Fra. di livello superiore, in armonia con la Fraternità OFS, se esiste in loco, o con il Consiglio regionale OFS; ed è sancita da un apposito documento emesso dal Consiglio Gi.Fra. di livello superiore, una copia del quale viene consegnata al Consiglio OFS di riferimento. In casi particolari, qualora il Consiglio regionale ne ravveda l opportunità, una Fraternità Gi.Fra. può essere costituita con un numero di promessi e/o che abbiano rinnovato annualmente la Promessa non inferiore a tre. c) Si definisce ufficialmente costituita quella Fraternità laddove sia presente un numero minimo di cinque gifrini promessi e/o che abbiano rinnovato annualmente la Promessa. d) Si definisce Fraternità locale in difficoltà una fraternità il cui numero dei gifrini che hanno celebrato e/o rinnovato la Promessa sia inferiore a cinque, per un tempo più lungo di un anno dall ultimo rinnovo della Promessa. Questi gifrini saranno seguiti dal Consiglio Gi.Fra. di grafo superiore fino a una nuova rivitalizzazione della Fraternità.

7 L animazione fraterna e l assistenza spirituale sono rispettivamente assicurate dal Consiglio dell OFS e dal competente Superiore Maggiore. Art.16 Possono far parte di una Fraternità Gi.Fra. i giovani che hanno compiuto i 14 anni di età e non superato i 30 compiuti. Quest ultimo limite non si applica ai membri dei Consigli in carica ai vari livelli. Art.17 L ingresso in Fraternità è caratterizzato dalla celebrazione di un rito d iniziazione. L iniziazione è il periodo di ricerca, di presa di contatto, di avvicinamento e di accoglienza che termina con la decisione del giovane di iniziare il percorso di preparazione per la Promessa della Gioventù Francescana. Il rito d iniziazione è celebrato dopo un periodo di frequentazione attiva della Fraternità che va dai tre ai sei mesi e segna l inizio del cammino del candidato alla Promessa. Art.18 Il cammino in preparazione alla prima Promessa ha una durata minima di un anno per i giovani e giovani adulti, minima di due anni e massima di tre anni per gli adolescenti. Con la Promessa il gifrino diventa membro effettivo della Gioventù Francescana. L ammissione alla Promessa è confermata dal Consiglio della Fraternità Locale, dopo un attenta valutazione della preparazione del gifrino e delle motivazioni che lo animano. Art.19 Momento centrale della vita di Fraternità è la festa della Promessa. Il rito della Promessa, con la quale i giovani assumono o rinnovano annualmente gli impegni di vita evangelica propri della Gi.Fra., si svolge all interno della Celebrazione Eucaristica. In tale occasione si può effettuare la consegna del tau o di un altro segno francescano. Art.20 I giovani che abbiano compiuto i 30 anni di età o che abbiano maturato la loro scelta vocazionale antecedentemente, continuino la loro esperienza di vita evangelica preferibilmente nell Ordine Francescano Secolare o in altre forme di vita ecclesiale. Si raccomanda tale scelta anche ai coniugati. È auspicabile che il Giovane Francescano sia accompagnato in un tempo congruo antecedentemente al compimento dei 20 anni a maturare una scelta consapevole rispetto alla vocazione francescana nell OFS. L Ammissione e la Professione OFS non precludono al giovane la possibilità di vivere la Fraternità Gi.Fra. fino al compimento del trentesimo anno di età. Tale limite non si applica ai membri dei Consigli in carica ai vari livelli. Il Giovane ammesso che vive la simultaneità nelle due Fraternità OFS e Gi.Fra. continua a rinnovare il proprio impegno con la Promessa, fino al momento della Professione. È importante che il Giovane professo partecipi attivamente alla vita delle due Fraternità, anche se le sue attività dovessero essere preferenzialmente rivolte alla Gi.Fra. (cfr. Doc. CIOFS Incorporazione nell OFS dei membri della Gi.Fra.).

8 Art.21 Per favorire una più stretta e intensa comunione con l OFS, un rappresentante della Gi.Fra., possibilmente professo e designato dl Consiglio tra i suoi membri, fa parte del corrispondente Consiglio dell OFS; un rappresentante dell OFS, designato dal proprio Consiglio tra i suoi membri, fa parte del Consiglio Gi.Fra. di pari livello. Il delegato OFS ha diritto di voto nel Consiglio della Gi.Fra a cui partecipa. Il delegato della Gi.Fra. ha diritto di voto nel Consiglio dell OFS solo se è professo (cfr. Cost. OFS art.97, comma 4). A motivo della comunione che lega le due fraternità, l animatore fraterno OFS, in armonia con il Consiglio e l Assistente della Gi.Fra., partecipa con la sua esperienza di vita evangelica, aiuta i gifrini a progredire nel cammino di crescita umana e spirituale, assicura una formazione francescana secolare adeguata. Organismi Art.22 Gli organi attraverso i quali la Fraternità esprime la propria funzionalità sono: l Assemblea, il Consiglio, il Presidente e, per quanto attiene alla parte spirituale, l Assistente. La composizione, i compiti e il funzionamento di tali organi sono regolati a norma del presente statuto. L ASSEMBLEA Art.23 L Assemblea, o Capitolo, è l organo fraterno con funzione legislativa, di indirizzo e deliberativa chiamato a stabilire le norme che regolano la vita fraterna e a formulare proposte per favorirne il buon andamento. In armonia con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica e con le decisioni dell Assemblea di grado superiore, ha la responsabilità di: Programmare e verificare il cammino fraterno; Supportare il Consiglio nell attuazione delle decisione assunte dagli Organi fraterni per il bene della Fraternità; Condividere le difficoltà e, animata dalla preghiera, ricercarne le possibili soluzioni; Eleggere il Presidente, il Vice-Presidente e i Consiglieri secondo le norme stabiliti e dal presente statuto; Determinare il contributo per il finanziamento delle varie attività, stabilire gli ambiti verso i quali indirizzare la spesa e promuovere iniziative di autofinanziamento. Art.24 A livello locale, l Assemblea è composta dai gifrini promessi, dal delegato OFS e dall Assistente. Sono ammessi a partecipare anche i giovani non promessi con solo diritto d intervento. Hanno diritto di voto i gifrini promessi e il delegato OFS. A livello regionale l Assemblea è composta dal Consiglio regionale in carica, dal delegato OFS regionale, dai Consigli locali, dalla Conferenza degli Assistenti regionali e dagli Assistenti locali. È auspicabile la partecipazione dei rappresentanti dei gruppi in formazione e delle Fraternità in difficoltà, delle commissioni regionali, dei delegati OFS locali. Qualora necessario, il Consiglio regionale può convocare tutti i gifrini. Hanno diritto di voto il Consiglio regionale in carica, il delegato OFS regionale, i

9 presidenti e i vice-presidenti locali e un numero congruo di delegati delle Fraternità locali, stabilito dall Assemblea regionale. A livello nazionale l Assemblea è composta dal Consiglio nazionale in carica, dal delegato OFS nazionale, dai Consigli regionali, dalla Conferenza degli Assistenti nazionali e dagli Assistenti regionali. È auspicabile la partecipazione delle commissioni nazionali e dei delegati OFS regionali. Hanno diritto di voto il Consiglio nazionale in carica, il delegato OFS nazionale, i presidenti e i vice-presidenti regionali ed eventualmente un numero congruo di delegati delle Fraternità regionali stabilito dall Assemblea nazionale. In nessun caso hanno diritto di voto gli Assistenti, i giovani non promessi e colori per i quali è auspicabile la partecipazione. Art.25 L Assemblea nazionale e le Assemblee regionali si riuniscono in via ordinaria almeno una volta all anno, mentre l Assemblea locale si riunisce almeno tre volte l anno. Straordinariamente, l Assemblea di qualsiasi grado può essere convocata ogni qual volta il Consiglio corrispondente lo ritenga opportuno, oppure quanto lo richiedano per iscritto un terzo dei suoi membri. L Assemblea è convocata dal Presidente del Consiglio di pari grado entro un termine di anticipo non inferiore a dieci, venti o trenta giorni, rispettivamente, a livello locale, regionale o nazionale. IL CONSIGLIO Art. 26 Il Consiglio è l organo esecutivo delle decisioni e delle direttive della propria Assemblea e di quella di grado superiore; assicura che la vita della Fraternità si svolga secondo le norme enunciate nel presente Statuto. Art.27 Il Consiglio locale è composto dal Presidente, dal Vice Presidente, da un numero di membri adeguato all entità e all attività della Fraternità, dal delegato OFS per la Gi.Fra., nominato dal rispettivo Consiglio OFS e dall Assistente di pari grado. Il Consiglio Regionale è composto dal Presidente, dal Vice Presidente, da un numero di membri adeguato all entità e all attività della Fraternità, dal delegato OFS per la Gi.Fra., nominato dal Consiglio regionale dell OFS e dalla Conferenza regionale degli Assistenti. Il Consiglio Nazionale è composto dal Presidente, dal Vice Presidente, da almeno altri cinque membri, dal delegato OFS per la Gi.Fra., nominato dal Consiglio nazionale dell OFS e dalla conferenza nazionale degli Assistenti. I Consiglieri nazionali e regionali fanno parte di diritto e con diritto di voto dei Consigli di grado inferiore delle Fraternità alle quali appartengono. Art.28 Ogni riunione di Consiglio deve trovare riscontro scritto in un verbale. Insieme ai verbali, il Consiglio avrà cura di redigere anche un registro della cassa fraterna. È consentita la nomina di una segreteria, anche esterna al Consiglio, con il compito di aiutare il Consiglio nell organizzazione pratica delle attività fraterne e negli adempimenti ordinari a esse connessi.

10 Nel caso la figura del segretario fosse esterna al Consiglio, parteciperebbe alle riunioni ma senza diritto di voto. Ai consiglieri è affidata la promozione e la cura dei vari settori d impegno delle Fraternità. Art.29 I Consigli di livello nazionale e regionale si riuniscono almeno quattro volte l anno, mentre il Consiglio locale almeno una volta al mese. Il presidente convoca tutti i componenti del Consiglio, comunicando er iscritto il luogo, la data e l ordine del giorno con un congruo anticipo. Art.30 Il Consiglio è responsabile della vita di Fraternità affinché si svolga nel rispetto degli insegnamenti della Chiesa cattolica e in piena conformità al carisma francescano. In particolare i compiti del Consiglio sono: Impegnarsi a realizzare e a vivere in pienezza la Fraternità all interno del Consiglio; Animare e coordinare le attività della Fraternità; Indire corsi di formazione, di studio, di esercizi spirituali, convegni, raduni e simili iniziative; Curare la formazione dei responsabili e degli animatori; Interessarsi della stampa e degli altri mezzi di comunicazione sociale; Discutere e approvare la relazione annuale preparata dal Presidente; Animare e stimolare i Consigli di grado inferiore; Tenere vivi i rapporti e accrescere la collaborazione con tutta la Famiglia Francescana, particolarmente con l OFS, mediate programmazioni e iniziative comuni soprattutto nell ambito della Chiesa locale; Attivarsi, in collaborazione con l OFS, per la cura delle Fraternità degli Araldini; Promuovere, in collaborazione con l OFS, opere vocazionali e di sostegno a situazioni di bisogno; Nominare un segretario e un economo; Nominare i responsabili dei settori animazione: Formazione, Liturgia, GPSC (giustizia, pace e salvaguardia del creato), Araldinato, Comunicazioni Sociali, ovvero altri peculiari della propria fraternità. Art.31 I Consigli di grado superiore hanno la giurisdizione su quelli di grado inferiore. È di loro competenza conoscere le problematiche interne ai Consigli e alle Fraternità di grado inferiore al fine di raggiungere una soluzione comune ed equa, preferibilmente in comunione col Consiglio OFS competente, attraverso la condivisione, la preghiera e la correzione fraterna. In ogni caso i Consigli di grado inferiore sono chiamati ad attenersi al discernimento finale del Consiglio di grado superiore.

11 IL PRESIDENTE Art.32 Il Presidente è il responsabile di tutta l animazione della propria Fraternità e dei vari uffici e mansioni in ordine alla sua funzionalità. Egli rappresenta la Fraternità stessa e cura l esecuzione delle direttive delle assemblee e del Consiglio. È coadiuvato in tutto da un Vice, il quale lo supplisce durante la sua assenza. L ASSISTENTE SPIRITUALE Art.33 In segno di comunione con tutta la famiglia francescana, il Consiglio della Gi.Fra. richiede ai competenti superiori un Assistente che curi spiritualmente i singoli e la Fraternità tutta. Egli salvaguarda e nutre il senso ecclesiale e il carisma francescano, favorisce la formazione di base e specifica, nonché la promozione globale di tutta la Fraternità. Egli fa parte di diritto dei Consigli e delle Assemblee di pari grado e di grado superiore. Esclusivamente nei Consigli, ha diritto di voto eccetto che nelle questioni economiche. Nei luoghi ove non fossero presenti religiosi del Primo Ordine o del TOR, i competenti Superiori possono affidare il compito dell assistenza ad altri sacerdoti o religiosi/e, preferibilmente di spiritualità francescana (cfr. Statuto per l Assistenza spirituale e pastorale dell OFS art.15.4). Per quanto attiene al ruolo e alla procedura di formazione della Conferenza degli Assistenti nazionali e regionali si faccia riferimento allo Statuto per l Assistenza spirituale e pastorale all OFS. Elezioni (cfr. art.76 e seguenti delle Costituzioni Generali OFS) Art.34 La designazione agli incarichi di Presidente, di Vice Presidente e di consigliere di qualsiasi grado avviene a mezzo di elezioni e queste si effettuano a scrutinio segreto. Art.35 Il Delegato internazionale rappresenta la Gi.Fra. d Italia nel contesto internazionale. L Assemblea elettiva nazionale stabilisce se il Delegato internazionale, successivamente individuato dal Consiglio, farà parte del consiglio stesso nel corso del suo mandato. Nel caso in cui il Delegato internazionale, eletto secondo le disposizioni del CIOFS, fosse un gifrino professo italiano entrerà a far parte di diritto del Consiglio nazionale. Art.36 Il Presidente e i Consiglieri nazionali e regionali durano in carica tre anni; quelli locali due anni. Art.37 Il Presidente nazionale e quello regionale possono non essere Professi OFS. Almeno due membri del Consiglio nazionale siano Professi OFS (cfr. CCGG OFS art. 97.3).

12 Art.38 Le elezioni, o Capitolo elettivo, del Presidente, del Vice Presidente e dei membri dei Consigli ai vari livelli, in armonia con le Costituzioni Generali dell OFS, si terranno a norma del presenta Statuto. La convocazione per l elezione, o Capitolo elettivo, sia fatta con anticipo di almeno un mese, indicando il luogo, il giorno e l ora della elezione. È auspicabile che, entro un tempo congruo, l elezione, o Capitolo, sia preceduto dalla convocazione di un Assemblea precapitolare. (cfr. CCGG OFS art.76) Art.39 L assemblea elettiva nazionale, o Capitolo nazionale è presieduta dal Presidente nazionale OFS o da un suo delegato. Negli altri casi, l Assemblea elettiva, o Capitolo, sarà presieduta dal Presidente di livello immediatamente superiore o da un suo delegato, il quale conferma l elezione. Il presidente, o il delegato non può presiedere le elezioni nella propria Fraternità locale, né le elezioni del Consiglio di altro livello, di cui sia membro. Sia presente l Assistente spirituale di livello immediatamente superiore o un suo delegato, come testimone della comunione con il Primo Ordine e con il TOR. Il Presidente del Capitolo e l Assistente di livello superiore non hanno diritto di voto. Il Presidente del Capitolo designa, tra i membri del Capitolo, un segretario e due scrutatori. Art.40 Nella Fraternità locale hanno voce attiva, ossia possono eleggere, e passiva, ossia possono essere eletti, tutti i gifrini promessi. A livello regionale/nazionale hanno voce attiva il Consiglio uscente, i Presidenti e Vice Presidenti locali/regionali e un congruo numero di delegati stabiliti dall Assemblea regionale/nazionale. Hanno voce passiva tutti i gifrini promessi della Fraternità regionale/nazionale. A ogni livello hanno voce esclusivamente attiva i consiglieri uscenti che abbiano compiuto i 30 anni di età e il delegato OFS per la Gi.Fra. In nessun caso è ammesso al voto l Assistente. Per procedere validamente alla celebrazione del capitolo elettivo, si richiede almeno la presenza di più della metà degli aventi diritto al voto. Art.41 Per le elezioni del Presidente si richiede la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, espressi in segreto. Dopo due scrutini inefficaci si procede per ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero dei voti. Per le elezioni del Vice Presidente si procede in uguale maniera. Per l elezione dei Consiglieri, dopo un primo scrutinio senza maggioranza assoluta, è sufficiente in un secondo scrutinio la maggioranza relativa dei voti dei presenti, espressi in segreto. Per ciascuna elezione, qualora due o più candidati abbiano ricevuto lo stesso numero di voti nell ultimo scrutinio utile inefficace, si scelga mediante il criterio dell anzianità della prima Promessa. In caso di ulteriore parità, si scelga per anzianità anagrafica. Il Segretario proclama il risultato delle elezioni; il Presidente del Capitolo, se tutto si è svolto regolarmente e gli eletti hanno accettato l incarico, conferma l elezione.

13 Art.42 Il Presidente e il Vice Presidente possono essere eletti per tre mandati consecutivi. Per la terza e ultima successiva elezione all ufficio di Presidente e Vice Presidente sarà necessaria la maggioranza dei due terzi dei voti dei presenti, che deve ottenersi nel primo scrutinio, Il Presidente uscente non può essere eletto Vice Presidente. I Consiglieri possono essere eletti per più successivi mandati. A partire dalla terza successiva elezione sarà necessaria la maggioranza di due terzi dei voti dei presenti, che deve ottenersi nel primo scrutinio. Il Consiglio di livello superiore ha il diritto-dovere di invalidare le elezioni e di indirle nuovamente in tutti i casi d inosservanza delle predette norme. Art.43 Quando l ufficio di Presidente rimane vacante per un qualsiasi motivo, il Vice Presidente ne assume l ufficio fino al termine del mandato per il quale il Presidente era stato originariamente eletto. Vacante l ufficio di Vice Presidente, uno dei consiglieri viene eletto Vice Presidente dal Consiglio della Fraternità, con validità fino a Capitolo elettivo. Vacante l ufficio di Consigliere, il Consiglio procederà alla sua sostituzione. In aggiunta ai membri del Consiglio, secondo le esigenze che dovessero evidenziarsi durante il mandato, l Assemblea può eleggere altri consiglieri con diritto di voto. In ogni caso, la somma delle sostituzioni e integrazioni non deve superare un terzo della composizione iniziale del Consiglio eletto. Il Consiglio dichiara decaduto il Presidente, il Vice Presidente o il Consigliere che, senza aver condiviso o comunicato le proprie motivazioni, sia stato assente, a livello nazionale per tre volte consecutive, a livello regionale e locale per due volte consecutive. Contributi Art.44 Per garantire un animazione adeguata, le Fraternità ai vari livelli provvedano a costituire e mantenere un fondo cassa, previo contributo annuale di ciascun gifrino, stabilito dalle Assemblee. Come responsabilità e condivisione reciproca, i Consigli ai vari livelli collaborino tra loro per sostenere l economia di Fraternità e presentino un rendiconto: Ogni sei mesi a livello locale; Una volta l anno a livello regionale e nazionale. Norma finale Art.45 Le presenti norme valgono per tutta la Gioventù Francescana d Italia. Le precedenti norme s intendono abrogate. Ogni modifica al presente Statuto deve essere votata con la maggioranza assoluta dell Assemblea nazionale ed entra in vigore solo previa approvazione del Consiglio nazionale dell OFS.

Il nostro volto. Statuto della Gioventù Francescana d Italia

Il nostro volto. Statuto della Gioventù Francescana d Italia Il nostro volto Statuto della Gioventù Francescana d Italia Forma di Vita (Artt. 1-12): Identità e natura della Gioventù Francescana (Artt. 1-4); Impegni e metodi (Artt. 5-12). Norme Organizzative (Artt.13-21

Dettagli

Ordine Francescano Secolare d Italia

Ordine Francescano Secolare d Italia Ordine Francescano Secolare d Italia Fraternità Regionale della Liguria Tempo di famiglia, di amore, di gioia, di pace, di approfondimento, di riconciliazione autore F.Patané- O.F.S. Liguria 1 1Vedendo

Dettagli

Lo Statuto 1. Forma di Vita

Lo Statuto 1. Forma di Vita Lo Statuto 1 Lo statuto nazionale della Gi.Fra., Il Nostro Volto, è composto di due parti nettamente distinte: la "forma di vita" (artt. 1-10), contenente i principi ispirazionali della vita spirituale

Dettagli

La Gifra nasce dal cuore di Francesco d Assisi. Gioventù Francescana d Italia Ass. Minori Progetto grafico: Alessandro Bettini

La Gifra nasce dal cuore di Francesco d Assisi. Gioventù Francescana d Italia Ass. Minori Progetto grafico: Alessandro Bettini La Gifra nasce dal cuore di Francesco d Assisi Gioventù Francescana d Italia Ass. Minori 2005 - Progetto grafico: Alessandro Bettini assistito, a turno annuale, dai presidenti ed Assistenti delle varie

Dettagli

CRITERI DI DISCERNIMENTO NEL CAMMINO O.F.S.

CRITERI DI DISCERNIMENTO NEL CAMMINO O.F.S. CRITERI DI DISCERNIMENTO NEL CAMMINO O.F.S. INCONTRO FORMATORI OFS UMBRIA Cannara, 24 Marzo 2018 È NECESSARIO FARE UN DISCERNIMENTO PER ACCOGLIERE PERSONE NELL O.F.S.? L OFS È UN ORDINE CHE «[ ] riunisce

Dettagli

Assemblea Regionale dell Ordine Francescano Secolare della Sardegna. Oristano 13 marzo 2016

Assemblea Regionale dell Ordine Francescano Secolare della Sardegna. Oristano 13 marzo 2016 Assemblea Regionale dell Ordine Francescano Secolare della Sardegna Oristano 13 marzo 2016 Ytàx ÖâtÄâÇÖâx véát _â ä w Üõ ; ZäA E?H < RegolaO.F.S. Art.1 Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito

Dettagli

GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO A.I.C. Italia. STATUTO Approvato dal Consiglio Nazionale Il 25 Maggio 1995 STATUTO. Art.

GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO A.I.C. Italia. STATUTO Approvato dal Consiglio Nazionale Il 25 Maggio 1995 STATUTO. Art. GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO A.I.C. Italia STATUTO Approvato dal Consiglio Nazionale Il 25 Maggio 1995 STATUTO Art. 1 Costituzione I Gruppi di Volontariato Vincenziano, A.I.C. Italia (1), sono un

Dettagli

Questionario per la Visita fraterna

Questionario per la Visita fraterna Questionario per la Visita fraterna Reg Ofs, 26 Cost Ofs, 92-95 Ascolto valutazione aiuto fraterno data. FRATERNITÁ _ di Sede CONVENTO PARROCCHIA Assistenza OFM OFM CAP. OFM CONV. Data erezione canonica

Dettagli

STATUTO. Costituzione

STATUTO. Costituzione STATUTO Costituzione Art. 1. In ottemperanza al decreto conciliare Christus Dominus n.27 e al motu proprio Ecclesiae Sancte n.16, a norma dei canoni 511-514 C.J.C., è costituito nella diocesi di Agrigento

Dettagli

Ordine Francescano Secolare Liguria

Ordine Francescano Secolare Liguria Ordine Francescano Secolare Liguria FORMAZIONE REGIONALE per i formatori SCHEDA FORMAZIONE N. 3 contenuti della formazione I fratelli INIZIANDI e quelli AMMESSI partecipano alla vita della Fraternità e

Dettagli

Regola e Costituzioni Generali dell OFS: una guida di viaggio per noi secolari in cammino fra gli uomini

Regola e Costituzioni Generali dell OFS: una guida di viaggio per noi secolari in cammino fra gli uomini Ordine Francescano Secolare Consiglio Regionale del Veneto Regola e Costituzioni Generali dell OFS: una guida di viaggio per noi secolari in cammino fra gli uomini Incontro di formazione per Ammessi PADOVA

Dettagli

SCUOLA NAZIONALE DI FORMAZIONE. LIVELLO A LOMBARDIA Caravaggio 7 novembre 2014

SCUOLA NAZIONALE DI FORMAZIONE. LIVELLO A LOMBARDIA Caravaggio 7 novembre 2014 SCUOLA NAZIONALE DI FORMAZIONE LIVELLO A LOMBARDIA Caravaggio 7 novembre 2014 1 SESSIONE POMERIDIANA PREMESSA SULLE FINALITÀ DEL MOVIMENTO SEMINARI DI VITA NUOVA E PREGHIERA PER LA RINNOVATA EFFUSIONE

Dettagli

Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato

Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato Art. 1 Istituzione In data 28 ottobre 1985 è stata costituita dalla Conferenza Episcopale

Dettagli

ATTO NORMATIVO DIOCESANO 1

ATTO NORMATIVO DIOCESANO 1 Azione Cattolica Italiana Arcidiocesi di Udine ATTO NORMATIVO DIOCESANO 1 CAP. 1 L Azione Cattolica Italiana dell Arcidiocesi di Udine L Atto Normativo Diocesano L Atto Normativo diocesano disciplina ed

Dettagli

STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEI MISSIONARI DELLA SACRA FAMIGLIA

STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEI MISSIONARI DELLA SACRA FAMIGLIA STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEI MISSIONARI DELLA SACRA FAMIGLIA LA NATURA, LO SCOPO E LA SPIRITUALITÀ 1. Gli Amici dei Missionari della Sacra Famiglia (AMSF) è un Associazione privata di fedeli

Dettagli

Bozza di proposta diocesana per un percorso di INIZIAZIONE CRISTIANA delle nuove generazioni

Bozza di proposta diocesana per un percorso di INIZIAZIONE CRISTIANA delle nuove generazioni Diocesi Suburbicaria di Albano Bozza di proposta diocesana per un percorso di INIZIAZIONE CRISTIANA delle nuove generazioni --- ATTENZIONE --- Di seguito trovate la bozza di lavoro che è stata presentata

Dettagli

Regolamento della Commissione Regionale per la Liturgia

Regolamento della Commissione Regionale per la Liturgia Regolamento della Commissione Regionale per la Liturgia Art. 1 Istituzione Nel febbraio 1966 è stata costituita dalla Conferenza Episcopale Triveneta (CET) la Commissione Regionale per la Liturgia intenta

Dettagli

Il Consiglio presbiterale diocesano manifesta istituzionalmente la comunione gerarchica tra il vescovo e il presbiterio e la missione ecclesiale.

Il Consiglio presbiterale diocesano manifesta istituzionalmente la comunione gerarchica tra il vescovo e il presbiterio e la missione ecclesiale. Il Consiglio presbiterale diocesano manifesta istituzionalmente la comunione gerarchica tra il vescovo e il presbiterio e la missione ecclesiale. Il Consiglio oltre a facilitare il necessario dialogo tra

Dettagli

7.1. Il parroco Il vicario parrocchiale

7.1. Il parroco Il vicario parrocchiale Parrocchia: SCHEDA 7 SERVITORI DELLA MISSIONE IN UNA COMUNITÀ RESPONSABILE 7 «Il cammino missionario della parrocchia è affidato alla responsabilità di tutta la comunità parrocchiale. La parrocchia non

Dettagli

Diocesi di Tivoli STATUTO

Diocesi di Tivoli STATUTO Diocesi di Tivoli STATUTO della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali Approvato l 8 maggio 2014 Capitolo Primo : IDENTITÀ, NATURA E FINI ART. 1 1 La Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali

Dettagli

Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2

Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2 STATUTO Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2 ART. 1: NATURA La Caritas Diocesana dell Arcidiocesi é l'organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere e favorire l attuazione del precetto

Dettagli

Rinnovamento nello Spirito Santo Comitato Nazionale di Servizio

Rinnovamento nello Spirito Santo Comitato Nazionale di Servizio Rinnovamento nello Spirito Santo Comitato Nazionale di Servizio I livelli pastorali nel RnS Organi pastorali al servizio della diffusione della spiritualità carismatica della comunione e crescita umana

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI INDICE : (sostituisce il precedente Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 54 del 30/12/2004) Articolo 1 - ISTITUZIONE Articolo 2 - IMPEGNI DELL AMMINISTRAZIONE

Dettagli

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (a seguito del V Sinodo Diocesano dell Arcidiocesi di Gaeta)

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (a seguito del V Sinodo Diocesano dell Arcidiocesi di Gaeta) STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (a seguito del V Sinodo Diocesano dell Arcidiocesi di Gaeta) 1. Natura II Consiglio Pastorale Parrocchiale, costituito in ogni parrocchia della Diocesi, in

Dettagli

Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale della Famiglia

Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale della Famiglia Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale della Famiglia Art. 1 Istituzione In data 14 ottobre 1986 è stata costituita dalla Conferenza Episcopale Triveneta (CET) la Commissione Regionale di

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AD LIMINA PETRI : ASSOCIAZIONE ECCLESIALE ITALIANA DELLA VIA FRANCIGENA E DELLE ANTICHE VIE DI PELLEGRINAGGIO

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AD LIMINA PETRI : ASSOCIAZIONE ECCLESIALE ITALIANA DELLA VIA FRANCIGENA E DELLE ANTICHE VIE DI PELLEGRINAGGIO STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AD LIMINA PETRI : ASSOCIAZIONE ECCLESIALE ITALIANA DELLA VIA FRANCIGENA E DELLE ANTICHE VIE DI PELLEGRINAGGIO Articolo 1 Identità L Associazione Ad limina Petri è un associazione

Dettagli

Azione Cattolica Italiana Diocesi di Mazara del Vallo

Azione Cattolica Italiana Diocesi di Mazara del Vallo Azione Cattolica Italiana Diocesi di Mazara del Vallo Indicazioni per le Assemblee elettive parrocchiali 2014-2017 Focalizzare l obiettivo che l Associazione parrocchiale vuole raggiungere; Individuare

Dettagli

IL RINNOVAMENTO DELLA CATECHESI, CAP. 6-10

IL RINNOVAMENTO DELLA CATECHESI, CAP. 6-10 Sapienza, 9,1-11 1 «Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola, 2 che con la tua sapienza hai formato l'uomo, perché domini sulle creature fatte da te, 3 e governi

Dettagli

1. Consiglio Pastorale Parrocchiale

1. Consiglio Pastorale Parrocchiale 1. Consiglio Pastorale Parrocchiale Premessa 1. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, in una corretta visione ecclesiologica, ha un duplice fondamentale significato: da una parte rappresenta l immagine

Dettagli

catechista a servizio della Parola L identità del catechista

catechista a servizio della Parola L identità del catechista catechista a servizio della Parola L identità del catechista la catechesi in primo luogo è un atto relazionale, educativo e comunicativo. La catechesi, promuove e fa maturare la conversione iniziale,

Dettagli

RELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre.

RELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre. RELIGIONE IRC Monoennio Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre. -IL LINGUAGGIO i segni cristiani nell ambiente, nelle celebrazioni e nella tradizione popolare. - Comprendere che il creato,

Dettagli

Guida al Movimento Lavoratori

Guida al Movimento Lavoratori Guida al Movimento Lavoratori La partecipazione al Movimento Lavoratori 1. Il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica è espressione di un attenzione missionaria alla persona, a partire dalla situazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI COMUNE DI TUFINO Provincia di Napoli Via IV Novembre 80030 TUFINO (NA) tel. 0818298111 fax 0818297196 comunetufino@aruba.it REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

Consiglio Pastorale Diocesano. Statuto & Regolamento

Consiglio Pastorale Diocesano. Statuto & Regolamento Consiglio Pastorale Diocesano Statuto & Regolamento Firenze, 10 maggio 2010 Statuto (testo approvato il 10 maggio 2010 Prot. 336/2010) Art. 1 (Costituzione e natura) A norma dei Documenti del Concilio

Dettagli

Città di Latisana. Provincia di Udine REGOLAMENTO COMUNALE DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Città di Latisana. Provincia di Udine REGOLAMENTO COMUNALE DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Città di Latisana Provincia di Udine REGOLAMENTO COMUNALE DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Approvato con deliberazione consiliare n. 104 del 29 novembre 2011 Art.1 Generalità

Dettagli

Programma pastorale parrocchiale

Programma pastorale parrocchiale 1ª tappa: inizio anno pastorale Fratelli nella fede! Iniziare un nuovo anno pastorale significa riprendere il nostro cammino di fede comunitario. Il Vescovo ci ha invitato a lavorare sulla fraternità e

Dettagli

Contemplazione. del mattino o della la sera

Contemplazione. del mattino o della la sera Contemplazione Prima settimana (27 settembre - 3 ottobre) Tema della Prima settimana è la Contemplazione, fonte della testimonianza missionaria e garanzia di autenticità dell annuncio cristiano. del mattino

Dettagli

STATUTO DEL GRUPPO I

STATUTO DEL GRUPPO I STATUTO DEL GRUPPO I Possono far parte del gruppo tutti coloro che condividendone lo spirito e la finalità sono in grado di offrire un Servizio Gratuito materiale-morale-spirituale. Per praticità e per

Dettagli

VERBALE ELEZIONE EQUIPE VICARIALE TRIENNIO 2017/2020

VERBALE ELEZIONE EQUIPE VICARIALE TRIENNIO 2017/2020 VICARIATO DI Data / / VERBALE ELEZIONE EQUIPE VICARIALE TRIENNIO 2017/2020 In data odierna si è riunita l Assemblea vicariale elettiva. Partecipano regolarmente alle votazioni le seguenti associazioni

Dettagli

La formazione nell'ofs

La formazione nell'ofs La formazione nell'ofs Anno Fraterno 2014-2015 Consiglio Regionale OFS VENETO Attori della Formazione Iniziandi Ammessi Neo Professi Francescani Secolari Animatori di Fraternità (Consigli) Responsabili

Dettagli

AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO)

AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO) Gruppo Regionale AIRO CALABRIA REGOLAMENTO DEL GRUPPO REGIONALE CALABRESE DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA (AIRO) Art. 1. ISTITUZIONE DEL GRUPPO Art. 2 ATTO DI ISTITUZIONE DEL GRUPPO

Dettagli

Parrocchia S.Michele Arcangelo Cattedrale. Piazza Duomo Caserta. Tel.Fax 0823/ Sito web:

Parrocchia S.Michele Arcangelo Cattedrale. Piazza Duomo Caserta. Tel.Fax 0823/ Sito web: Parrocchia S.Michele Arcangelo Cattedrale Piazza Duomo 1-81100 Caserta Tel.Fax 0823/322493 Sito web: www.parrocchiacattedralecasrta.org Pastorale Familiare Sito web. : www.famigliadifamiglie.it e-mail

Dettagli

Sintesi del Cammino crismale per giovani e adulti AREA DELL INVOCAZIONE - Tempo della domanda e dell attesa di un incontro

Sintesi del Cammino crismale per giovani e adulti AREA DELL INVOCAZIONE - Tempo della domanda e dell attesa di un incontro Meta globale META e Obiettivi I. UNITA PARTIRE INSIEME MOTIVATI (3 incontri) 1. Creare un clima di accoglienza e stima reciproca 2. Fare gruppo e conoscersi 3. Chiarire le aspettative 4. Comprendere il

Dettagli

La Festa dell ECCOMI pone al centro la famiglia, conferma la Promessa e stimola gli Araldini a verificare gli impegni assunti.

La Festa dell ECCOMI pone al centro la famiglia, conferma la Promessa e stimola gli Araldini a verificare gli impegni assunti. La Festa dell ECCOMI pone al centro la famiglia, conferma la Promessa e stimola gli Araldini a verificare gli impegni assunti. Si celebra annualmente, il 2 febbraio, giorno della "Presentazione di Gesù

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D ISTITUTO

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D ISTITUTO REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D ISTITUTO CONSIGLIO Art. 1 La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio di Istituto sono indicati negli art. 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n.

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE LAICI DELLA MISERICORDIA

STATUTO ASSOCIAZIONE LAICI DELLA MISERICORDIA ASSOCIAZIONE LAICI DELLA MISERICORDIA STATUTO Istituto Sorelle della Misericordia Via Valverde, 24 37122 VERONA Tel. 045 594322 E-mail: www.istsorellemisericordia.it Via Felice Cavallotti, 4-37124 Verona

Dettagli

La vocazione sacerdotale oggi

La vocazione sacerdotale oggi George Augustin La vocazione sacerdotale oggi Prospettive per il ministero Prefazione del Cardinal Walter Kasper Queriniana Indice Prefazione (Cardinal Walter Kasper)... 5 Introduzione: Occorre cambiare

Dettagli

Art. 1: Costituzione del C.P.P. costituzione dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Pastorale Parrocchiale di Ponte Nuovo

Art. 1: Costituzione del C.P.P. costituzione dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Pastorale Parrocchiale di Ponte Nuovo Art. 1: Costituzione del C.P.P. Il 1 febbraio 2015 nella memoria di San Severo a cui è dedicata la Parrocchia con sede in Ponte Nuovo, via Dismano 55 e la sua chiesa; secondo le norme del Codice di Diritto

Dettagli

Documento Approvato dal Consiglio di Coordinamento Generale il 1 febbraio, 2004

Documento Approvato dal Consiglio di Coordinamento Generale il 1 febbraio, 2004 U C A Documento Approvato dal Consiglio di Coordinamento Generale il 1 febbraio, 2004 L Unione dell Apostolato Cattolico, dono dello Spirito Santo, è una comunione di fedeli che vivono secondo il carisma

Dettagli

GLI ORGANI COLLEGIALI

GLI ORGANI COLLEGIALI GLI ORGANI COLLEGIALI REGOLAMENTO D ISTITUTO IN MATERIA DI ORGANI COLLEGIALI In ottemperanza alla normativa vigente in materia di Organi Collegiali nella scuola paritaria, con particolare riferimento al

Dettagli

REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI AGENTI RACCOMANDATARI E MEDIATORI MARITTIMI

REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI AGENTI RACCOMANDATARI E MEDIATORI MARITTIMI REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI AGENTI RACCOMANDATARI E MEDIATORI MARITTIMI (Modificato nelle assemblee del 20/2/1997, 30/5/2000, 10/11/2000, 24/5/2005, 10/5/2006) Art. 1 Ad iniziativa dell Associazione Agenti

Dettagli

A cura di Maurizio Serra. Il Progetto Catechistico Italiano

A cura di Maurizio Serra. Il Progetto Catechistico Italiano Arcidiocesi di Cagliari Ufficio Catechistico e Istituto Superiore di Scienze Religiose "CATECHISTI DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE PERCORSO BIENNALE PER ANIMATORI PER LA CATECHESI 2013-2015 A cura di Maurizio

Dettagli

GLI ORGANI COLLEGIALI

GLI ORGANI COLLEGIALI GLI ORGANI COLLEGIALI REGOLAMENTO D ISTITUTO IN MATERIA DI ORGANI COLLEGIALI In ottemperanza alla normativa vigente in materia di Organi Collegiali nella scuola paritaria, con particolare riferimento al

Dettagli

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali. CLASSI PRIME Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Scoprire nell ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre -Conoscere e farsi conoscere per

Dettagli

ITINERARIO PER L INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI GIÀ BATTEZZATI

ITINERARIO PER L INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI GIÀ BATTEZZATI ITINERARIO PER L INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI GIÀ BATTEZZATI Ti ringraziamo, Signore, perché ci permetti di entrare in questo itinerario di formazione e di comunione con tutti i fratelli. Guidaci

Dettagli

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE ARCIDIOCESI DI NAPOLI PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE Piazza Giuseppe Di Vittorio 32/a - 80144 Napoli - tel 081.7382540 - fax 081.0104130 www.immacolatacapodichino.it - segreteria@immacolatacapodichino.it

Dettagli

DIOCESI DI CASTELLANETA STATUTO E REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO

DIOCESI DI CASTELLANETA STATUTO E REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO DIOCESI DI CASTELLANETA STATUTO E REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO 22 ottobre 2015 STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO 2 STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO I. NATURA E FINALITÀ

Dettagli

GLI ORGANI COLLEGIALI

GLI ORGANI COLLEGIALI GLI ORGANI COLLEGIALI REGOLAMENTO D ISTITUTO IN MATERIA DI ORGANI COLLEGIALI In ottemperanza alla normativa vigente in materia di Organi Collegiali nella scuola paritaria, con particolare riferimento al

Dettagli

INDICE DELLE PAROLE-CHIAVE ( ) ADOLESCENTI vedi anche: psicologia ADULTI. AGGREGAZIONE vedi anche: gruppo, movimenti AL DI LÀ

INDICE DELLE PAROLE-CHIAVE ( ) ADOLESCENTI vedi anche: psicologia ADULTI. AGGREGAZIONE vedi anche: gruppo, movimenti AL DI LÀ INDICE DELLE PAROLE-CHIAVE (1986-07-5) ADOLESCENTI vedi anche: psicologia ADULTI AGGREGAZIONE vedi anche: gruppo, movimenti AL DI LÀ AMORE generico di: educazione all'amore vedi anche: coppia, famiglia,

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' Citta'di Casoria REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' approvato dal Consiglio Comunale con atto n 9 del 23.03.2017-1 Articolo 1 ISTITUZIONE E SEDE Al fine di favorire la piena integrazione

Dettagli

Al numero 72, il sacramento del matrimonio non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento è un

Al numero 72, il sacramento del matrimonio non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento è un Chiesa e Famiglia Alcune precisazioni Come abbiamo potuto notare dal numero di encicliche menzionate precedentemente, la Chiesa ha sempre avuto un forte interessamento per la realtà famiglia, in tutti

Dettagli

Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore. C R E S I M A N D I

Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore. C R E S I M A N D I Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore. C E S M A N D L ADN E LA MADNA L A D N Come per il Battesimo anche per la Cresima si richiede, secondo la primitiva

Dettagli

CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO

CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO Statuto 21 maggio 2014, Solennità di San Zeno STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO DELLA CHIESA DI VERONA Art. 1 - E' costituito nella Chiesa particolare di Verona il

Dettagli

CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI

CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI La Caritas Ambrosiana, Ufficio all interno del Settore per la Missione e la Carità che opera nel quadro delle linee pastorali indicate dal Capitolo 4 del Sinodo

Dettagli

COMUNE DI VILLANOVA DEL GHEBBO

COMUNE DI VILLANOVA DEL GHEBBO COMUNE DI VILLANOVA DEL GHEBBO P R O V I N C I A D I R O V I G O REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA Regolamento approvato con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROMOZIONE DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n 3, del 31.01.2015 Art. 1 Promozione dei Comitato di Partecipazione Il Comune di Menconico,

Dettagli

VERBALE CAPITOLO ELETTIVO

VERBALE CAPITOLO ELETTIVO Centro Regionale della Sardegna VERBALE CAPITOLO ELETTIVO. (fraternità di) Oggi, nei locali alla presenza del Ministro Regionale o del delegato dal Ministro Regionale e dell Assistente Regionale o del

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE

REGOLAMENTO REGIONALE MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI SEGRETERIA REGIONALE BASILICATA PARCO BADEN POWELL POTENZA REGOLAMENTO REGIONALE Articolo 1 Finalità Il presente Regolamento definisce gli organismi regionali

Dettagli

Alcuni punti di «arrivo» da cui ripartire.

Alcuni punti di «arrivo» da cui ripartire. Alcuni punti di «arrivo» da cui ripartire. DAL DOCUMENTO FINALE DEL CAPITOLO GENERALE 2012 Noi crediamo che il ricco potenziale del carisma, della vita e della missione dei Passionisti giungerà a una più

Dettagli

Parrocchia S. Antonio Pescara TEMPO DI INIZIAZIONE. Sito Internet:

Parrocchia S. Antonio Pescara TEMPO DI INIZIAZIONE. Sito Internet: O.f.S. Gi.Fra. Parrocchia S. Antonio Pescara TEMPO DI INIZIAZIONE ALL ORDINE FRANCESCANO SECOLARE ì ---------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

IL DISCERNIMENTO PERSONALE E COMUNITARIO

IL DISCERNIMENTO PERSONALE E COMUNITARIO IL DISCERNIMENTO PERSONALE E COMUNITARIO COSCIENZA E SUA FORMAZIONE COSCIENZA SEDE DEL DISCERNIMENTO Credere significa mettersi in ascolto dello Spirito e in dialogo con la Parola che è via, verità e vita

Dettagli

DIOCESI DI LIVORNO STATUTO CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI

DIOCESI DI LIVORNO STATUTO CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI DIOCESI DI LIVORNO STATUTO CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI Natura Articolo 1 È costituita nella Diocesi di Livorno la Consulta Diocesana delle Aggregazioni laicali (CDAL), con sede in Livorno,

Dettagli

DISCIPLINA: Religione Cattolica

DISCIPLINA: Religione Cattolica CLASSE PRIMA DISCIPLINA: Religione Cattolica SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE INDICAZIONI SINTETICA DI TEMI (CONTENUTI) O ARGOMENTI TRATTATI 1. Individuare ed esplicitare le domande di senso comuni agli uomini.

Dettagli

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...

Dettagli

REGOLAMENTO COLLEGIO DEGLI STUDENTI (cf Statuti art. 15, Regolamenti art. 16) TITOLO I - NATURA, FINE, COMPOSIZIONE

REGOLAMENTO COLLEGIO DEGLI STUDENTI (cf Statuti art. 15, Regolamenti art. 16) TITOLO I - NATURA, FINE, COMPOSIZIONE PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL EDUCAZIONE «AUXILIUM» via Cremolino, 141-00166 ROMA tel. 06.61564226 fax. 06.61564640 e-mail: segreteria@pfse-auxilium.org ALLEGATO 2 REGOLAMENTO COLLEGIO DEGLI STUDENTI

Dettagli

Regolamento Gruppo Prime Lavorazioni Legno

Regolamento Gruppo Prime Lavorazioni Legno Regolamento Gruppo Prime Lavorazioni Legno Articolo 1 - Costituzione E costituito, nell ambito di Assolegno - Associazione di settore di Federlegno-Arredo - con sede presso la stessa, il Gruppo Prime Lavorazioni

Dettagli

DIOCESI DI NOTO STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO

DIOCESI DI NOTO STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO DIOCESI DI NOTO STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO Natura, finalità e compiti Art. 1 È costituito nella diocesi di Noto il Consiglio Pastorale Diocesano a norma del presente Statuto. Esso si compone

Dettagli

Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Art. 1 Istituzione 1. Il presente regolamento disciplina l organizzazione, i compiti e le funzioni della CONSULTA GIOVANILE COMUNALE, di

Dettagli

Regolamento Del Comitato Gemellaggi del Comune di Santa Luce

Regolamento Del Comitato Gemellaggi del Comune di Santa Luce COMUNE DI SANTA LUCE P.zza Rimembranza n 19 56040 SANTA LUCE PIS A TEL. 050/684931 FAX 050/685771 Regolamento Del Comitato Gemellaggi del Comune di Santa Luce Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale

Dettagli

Istituto San Vincenzo Erba Albese Scuola Primaria e Secondaria di primo grado

Istituto San Vincenzo Erba Albese Scuola Primaria e Secondaria di primo grado Istituto San Vincenzo Erba Albese Scuola Primaria e Secondaria di primo grado REGOLAMENTO INTERNO DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 1 Definizione degli Organi Collegiali Gli Organi Collegiali dell istituto

Dettagli

Conferenza Episcopale Italiana

Conferenza Episcopale Italiana Conferenza Episcopale Italiana STATUTO DELL ASSOCIAZIONE NAZIONALE COLLABORATORI FAMILIARI DEL CLERO Il presente testo di Statuto è stato esaminato e approvato dal Consiglio Episcopale Permanente nella

Dettagli

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Articolo 1 - Costituzione E costituito, nell ambito di Assolegno - Associazione di settore di Federlegno-Arredo - con sede presso la

Dettagli

REGOLAMENTO. Capo III Soci. Capo IV Parte prima - Dimensione sezionale

REGOLAMENTO. Capo III Soci. Capo IV Parte prima - Dimensione sezionale Associazione Italiana Maestri Cattolici Clivo Monte del Gallo 48-00165 Roma tel. 06 634651-2-3-4 REGOLAMENTO Capo III Soci Modalità di adesione Nel caso una Sezione Aimc non sia presente nel territorio

Dettagli

Cosa ci dice il Rettor maggiore

Cosa ci dice il Rettor maggiore Cosa ci dice il Rettor maggiore Ciò che era un Associazione locale, al servizio delle Opere dell Oratorio di Torino, si sviluppò e continua a svilupparsi aggiungendo sempre nuovi membri nelle varie parti

Dettagli

concreti di condivisione

concreti di condivisione La Chiesa: comunità chiamata a costruire percorsi concreti di condivisione Essere comunità nell azione catechistica Premessa: Percorsi Percorsi di condivisione e solidarietà Non è concepibile una comunità

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE-RICREATIVA Sullo Stesso Piano

REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE-RICREATIVA Sullo Stesso Piano REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE-RICREATIVA Sullo Stesso Piano Partecipazione alla vita dell Associazione Art. 1 La partecipazione alla vita dell Associazione avviene attraverso l iscrizione.

Dettagli

ISTITUZIONE FORUM COMUNALE DEI GIOVANI

ISTITUZIONE FORUM COMUNALE DEI GIOVANI ISTITUZIONE FORUM COMUNALE DEI GIOVANI DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N.13 DEL 21.06.2005 Il Consiglio Comunale di Gragnano riconosciuto: ART.1 ISTITUZIONE - l importanza di coinvolgere i giovani e le

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO

ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO Articolo 1 (Nome e sede) 1. È costituita l Associazione: Dirigenti per l innovazione - Associazione Allievi

Dettagli

Parrocchia dell'ascensione di n.s.g.c STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (CPP)

Parrocchia dell'ascensione di n.s.g.c STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (CPP) Parrocchia dell'ascensione di n.s.g.c STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (CPP) Art.1 (Costituzione e natura) Il Consiglio Pastorale Parrocchiale (di seguito CPP), segno e strumento della comunione

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

REGOLAMENTO CONSIGLIO DI ISTITUTO approvato il 30/09/2015

REGOLAMENTO CONSIGLIO DI ISTITUTO approvato il 30/09/2015 1 REGOLAMENTO CONSIGLIO DI ISTITUTO approvato il 30/09/2015 Art. 1 Composizione Il Consiglio di Istituto è composto da membri di diritto e membri elettivi. Membri di diritto: Rettore del Collegio Padre

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COMPOSIZIONE, L'ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL

REGOLAMENTO PER LA COMPOSIZIONE, L'ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL ALLEGATO ALLA DELBERAZONE D CONSGLO N. 14 DEL 28/04/2004 REGOLAMENTO PER LA COMPOSZONE, L'ORGANZZAZONE ED L FUNZONAMENTO DEL FORUM COMUNALE DELLE ASSOCAZON ; Art. 1 1. l presente regolamento disciplina

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione

Dettagli

Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre

Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre ARCIDIOCESI DI CAPUA PARROCCHIA SANTI FILIPPO E GIACOMO Cristo, unico salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre APERTURA ANNO CATECHISTICO PROGRAMMA DELL ANNO PER LA MISSIONE FAMIGLIA Carissime catechiste,

Dettagli

Sintesi del Cammino crismale per giovani e adulti AREA DELL INVOCAZIONE - Tempo della domanda e dell attesa di un incontro

Sintesi del Cammino crismale per giovani e adulti AREA DELL INVOCAZIONE - Tempo della domanda e dell attesa di un incontro Meta globale I. UNITA PARTIRE INSIEME MOTIVATI (3 incontri) 1. Creare un clima di accoglienza e stima reciproca 2. Fare gruppo e conoscersi 3. Chiarire le aspettative 4. Comprendere il senso cammino globale

Dettagli

CORSO PER CATECHISTI DELLE FASE DEL COMPLETAMENTO SACRAMENTALE DELL IC

CORSO PER CATECHISTI DELLE FASE DEL COMPLETAMENTO SACRAMENTALE DELL IC CORSO PER CATECHISTI DELLE FASE DEL COMPLETAMENTO SACRAMENTALE DELL Destinatari Il corso è indirizzato ai catechisti-accompagnatori dell iniziazione cristiana della diocesi di Milano che hanno già avviato

Dettagli