Francesca Mattioli GIUNO - Centro di Studi sulla GIUstizia Nelle Organizzazioni Università di Modena e Reggio Emilia
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- Casimiro Rosati
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1 Francesca Mattioli GIUNO - Centro di Studi sulla GIUstizia Nelle Organizzazioni Università di Modena e Reggio Emilia GIUNO Centro di studi sulla GIUstizia Nelle Organizzazioni 1
2 Le trasformazioni demografiche La partecipazione femminile al mercato del lavoro; La partecipazione (prevista dalla legislazione) delle persone con disabilità, delle persone a rischio di emarginazione o di esclusione dal mercato del lavoro; il cambiamento dell età e della nazionalità della forza lavoro; la diffusione di ambienti multiculturali; l innalzamento del livello della scolarità; l lavoro come ambito di realizzazione personale e in cui è essenziale identificarsi pienamente Cambiano i bisogni e le persone 2
3 Market basedgovernanceoflabour(alves, Bouquin e Pocas, 2007) La centralità delle risorse umane per il vantaggio competitivo delle imprese e dei territori Le competenze, la motivazione e la valorizzazione del personale come leve del nuovo potenziale produttivo. (Cuomoe Mapelli, 2007) Il mutato rapporto individuoorganizzazionene(da strumentale a costitutivo) (Costa, 2005); Puttingpeople first Pfeffer (1994) WLB policies = non sono risoluzioni a problemi individuali ma strategie aziendali di investimento nelle risorse umane 3
4 analisi dei fabbisogni in ottica territoriale realizzazione della ricerca attraverso il dialogo sociale locale che ha permesso agli attori economici e sociali del territorio di essere coinvolti e partecipare 4
5 Capire meglio il fenomeno conciliazione rispondendo a questi 3 quesiti: quali sono le dimensioni che incidono sull equilibrio vita-lavoro a Reggio Emilia? le dimensioni individuate incidono sulla percezione dello stress da mancata conciliazione (Sorrenti, 2009 ;Eurofound) dei lavoratori?; come le dimensioni individuate sono in relazione tra loro ed incidono sullo stress da mancata conciliazione (Sorrenti, 2009 ;Eurofound)? Individuazione di un modello interpretativo di supporto alla progettazione di work life balance policies territoriali 5
6 Identific azione delle domand e di ricerca Studio del quadro teorico e analisi del contesto Intervist e qualitati ve ai soggetti privilegia ti del territorio Elaborazi one e sommini strazione del question ario Elaborazi one a analisi dei dati Circa 800 questionari a candidatura spontanea 6
7 Condizioni strutturali Percezioni soggettive Modello per il miglioramento dell equilibrio vita-lavoro. Come le variabili incidono sullo stress da mancata conciliazione. Linee guida per un modello territoriale di conciliazione 7
8 I RISULTATI DELL ANALISI Francesca Mattioli- Giuno- Unimore 8
9 800 lavoratori (34%) e lavoratrici (66%) di Reggio Emilia intervistate 13% degli intervistati straniero Il 74% è assunto a tempo (maggiore possibilità di godere degli strumenti di conciliazione) Le aziende: prevalentemente con più di 50 dipendenti, del settore metalmeccanico (34%) e dei servizi (27%) La modalità di somministrazione ha permesso di raggiungere anche una buona percentuale (15%) di liberi professionisti Le qualifiche: il 33% è impiegato; il 31% è operaio; il 15% ha una professione socio-sanitaria. L 84% degli intervistati ha un contratto di lavoro a tempo pieno, il 16% lavora part time. La percentuale di donne che lavora a part-time arriva al 21%, (1 su 5 ) mentre solo il 5,7% (0,5 su 10 ) degli uomini ha chiesto una riduzione d orario, e tutti concentrati nel settore dei servizi. 9
10 Dimensioni delle aziende dei lavoratori intervistati 7% 2% 4% 8% 15% aziende con meno di 5 dipendenti aziende tra i 5 e i 9 dipendenti aziende fino a 15 dipendenti 64% aziende tra i 15 e i 50 dipendenti aziende sopra i 50 dipendenti lavoro individuale 10
11 Tipologia dei lavoratori intervistati 0% 2% 3% 1% 15% 9% 03% 3% consulente/libero professionista agente di commercio dirigente quadro impiegato operaio cococo 33% PIVA ditta individuale 31% socio/titolare professioni socio-sanitarie 11
12 35% libero da impegni 43% ha figli di cui occuparsi 21% ha genitori/persone non autosufficienti/malati cronici di cui occuparsi ,6% assenza di particolari responsabilità di cura Classi di responsabilità di cura 67,6% responsabilità di cura 6,9% responsabilità di cura accentuata 12
13 sistema produttivo che caratterizza il territorio; contesto territoriale favorevole ed esistenza di organi ed istituzione di supporto; tipologia di welfare locale, i servizi territoriali esistenti; trasporti locali e le politiche del tempo. Condizioni strutturali Dimensioni che incidono sulla conciliazione Percezioni soggettive 13
14 La legislazione di riferimento (L.53/2000; L.R. 17/2005 etc) Presenza di organismi ed istituti per la conciliazione e per le pari opportunità e cultura diffusa rispetto al tema Soddisfazione del fabbisogno di assistenza all infanzia poco al di sotto di quanto richiesto nel 2002 dal Consiglio d Europa (33% bambini 0-2; 90% bambini 3-5), un po meno soddisfacente la soddisfazione del fabbisogno agli anziani anche per le trasformazioni demografiche repentine e accelerate (sia persone che strutture) 14
15 Modello di welfare mediterraneo (Esping Andersen, 1990): ruolo centrale della famiglia nei servizi di assistenza e di cura Chi si occupa insieme a lei delle persone non autosufficienti? La cura e l'assistenza dei figli, la cui gestione è difficile per il 53% degli intervistati. Il ricorso a fonti esterne alla rete familiare o parentale rappresenta solo l 11% (baby sitter il 6% dei casi; altro 5%). 15
16 Aziende piccole e medie molto attive e dinamiche, internazionali Scarsa attenzione all applicazione di servizi per la conciliazione da parte delle aziende (wlbvisto solo come costo/assenza di funzioni RU specifiche) Gap elevato di partecipazione e occupazione femminile rispetto alla componente maschile 16
17 la sensibilità aziendale alla conciliazione; se il lavoratore o la lavoratrice percepisce la disponibilitào la cultura aperta all utilizzo di alcuni strumenti legislativi di supporto alla conciliazione; la precarietà del contratto di lavoro; la percezione della suddivisione dei carichi famigliari con il partner; la percezione delle responsabilità rispetto ai figli. Condizioni strutturali Dimensioni che incidono sulla conciliazione Percezioni soggettive 17
18 IL LAVORO NON RETRIBUITO 17,3 media di ore settimanali di lavoro non retribuito 22 ore settimanali per chi ha carichi di cura (figli e anziani da accudire); 10 ore settimanali per chi non ha carichi 21,5 ore settimanali (pari a circa 3 ore al giorno) per le donne; 9,6 ore settimanali (pari a 1,3 ore al giorno) per gli uomini. La differenza tra uomini e donne rispetto al campione analizzato è dunque di 12 ore settimanali (pari a 1,7 ore al giorno). 18
19 molto meno del partner meno del partner la ripartizione è equa più del partner molto più del partner Suddivisione dei compiti per genere 1% 3% 4% 6% 15% 23% 31% 36% 38% 44% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Soddisfazione rispetto alla divisione dei compiti per genere Maschi: 10% fa più della partner; il 59% meno 86% è soddisfatto Femmine: 4% fa meno del partner; il 74% di più 47% è insoddisfatta per nulla poco abbastanza molto 3% 12% 13% 21% 32% 34% 38% 48% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 19
20 molto meno del partner meno del partner la ripartizione è equa più del partner molto più del partner Suddivisione delle responsabilità relative ai figli per genere 10% 1% 39% 3% 44% 30% 4% 38% 4% 28% Maschi 8% fa più della partner; 49% meno 87% è soddisfatto 0% 10% 20% 30% 40% 50% Soddisfazione rispetto alla suddivisione dei carichi di cura per la gestione dei figli per genere per nulla poco abbastanza molto 2% 8% 10% 24% 29% 38% 44% 43% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Femmine 4% fa meno del partner (66% di più) 37% è insoddisfatta della ripartizione 20
21 63% aziende sensibili Strumenti prevalenti: Congedi Flessibilità oraria Part time Tutti prevedono l allontanamento dal luogo di lavoro del lavoratore 25. Secondo lei, il suo ambiente lavorativo (il suo lavoro) è sensibile a favorire la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro? 25.a Se si, a quali tipologie di misure flessibili si fa ricorso (barrare anche più di una risposta) 21
22 Sul campione di 777 interviste strutturate raccolte, sono 63 (8%) le risposte che hanno segnalato il ricorso ai congedi di paternità (di queste 27 sono state barrate da maschi, 36 da femmine). 1 risposta su 2 (35 risposte) riguarda i lavoratori del settore servizi o del settore pubblico 1 risposta su 4 concentra nel settore della metalmecanica. 22
23 Condivisione dei carichi non equa Congedi, part timee flessibilità oraria le forme di conciliazione prevalenti Ricorso a reti familiari per l assistenza e la cura Congedi di paternità pressochè assenti modello male-breadwinnere modello di welfare mediterraneo ancora radicati 23
24 Legislazione, cultura e sensibilità al tema Buona soddisfazione del fabbisogno di servizi ma allo stesso tempo Condivisione dei carichi non equa sia rispetto alla gestione delle attività che rispetto alla responsabilità dei figli Congedi di paternità più che rari e ricorso a reti familiari per l assistenza e la cura, e comunque il congedo come lo strumento principe per la gestione dell equilibrio vita-lavoro Come riuscire a soddisfare in modo adeguato le esigenze? Come incidere sulla diminuzione dello stress da mancata conciliazione? 24
25 Organizzazione del proprio tempo, cultura organizzativa e servizi (pubblici e attivazione di risorse personali): Gestione adeguata del tempo lavoro e degli impegni famigliari, ma manca il tempo per sé e per gli amici, buona cultura della conciliazione ma mancano servizi aziendali e pubblici che riescano ad incidere sullo stress da mancata conciliazione Le medie di tutti gli item descritti sopra non evidenziano particolari o rilevanti differenze se analizzate secondo una disaggregazione per genere, o di carichi familiari I lavoratori e le lavoratrici, indipendentemente dalla propria situazione personale, considerano in modo equivalente la valutazione dello stress da mancata conciliazione (intorno al 2,52). 25
26 Come le dimensioni individuate (organizzazione del tempo, servizi, cultura aziendale) sono in relazione tra loro ed incidono sullo stress da mancata conciliazione? Organizzazione del tempo Cultura dell organizzazione Servizi pubblici Stress per il mancato equilibrio vitalavoro Attivazione di risorse 26
27 I servizi all'infanzia Asilo nido Scuola Materna Servizi estivi per i minori Servizio di baby sitting nei casi di emergenza e imprevisti Servizio di accompagnamento a casa Servizio di informazione sulle opportunità di baby sitting Considerando le risposte relative ai servizi all infanzia emerge un bisogno diffuso di servizi quotidiani per la prima infanzia (asili nido, scuola materna), e servizi limitati in determinati periodi (servizi estivi) o in determinate fasce orario (servizi di accompagnamento a casa gestione imprevisti). Meno accattivante risulta la proposta di un servizio di informazione sulle opportunità di baby sitting o altri servizi all infanzia. 27
28 I servizi alle persone non autosufficienti Servizio di assistenza domiciliare per anziani o disabili Servizio di accompagnamento/disbrigo pratiche per anziani o disabili Servizio di informaizone sulle opportunità di assistenza sanitaria Servizi di pulizia per la casa di anziani Da sottolineare che il servizio di informazione rispetto ai servizi esistenti - nel caso i destinatari siano anziani - cresce notevolmente, sintomo probabilmente di una necessità che sta emergendo e si sta facendo largo tra i cittadini, ma rispetto alla quale gli stessi si trovano più impreparati se confrontati con i servizi all infanzia L assistenza domiciliare: aiuto per l igiene personale e il bagno, interventi di mobilizzazione dell anziano allettato e di prevenzione delle piaghe da decubito, aiuto nella preparazione e assunzione del pasto, aiuto per l igiene dell ambiente di vita dell anziano,sostegno relazionale attraverso la compagnia e l accompagnamento ad iniziative di socializzazione, animazione e di recupero che impegnano l anziano servizio di accompagnamento/disbrigo pratiche per anziani o disabili: accompagnamenti a visite mediche, visite di controllo, esami medici, visite fiscali, svolgimento pratiche, prenotazione visite mediche, commissioni). 28
29 Servizi salva tempo Servizio di lavanderia/stireria con consegna in azienda Servizio di disbrigo pratiche/commissioni interno alle azienda Spesa on-line, con consegna in azienda, o servizio take-away servizio fattorino, interno all'azienda, per pratiche personali I servizi salva tempo sono servizi legati al luogo di lavoro. Possibile risposta, in linea con il modello presentato: riescono facilmente a tradursi in maggior tempo e maggior disponibilità del proprio tempo. 29
30 % Disbrigo pratiche /commissioni interno alle aziende 19,80% Asilo nido 16,00% Servizi di baby sitting emergenze 11,00% Servizio di accompagnamento a casa 8,00% Servizio di assistenza domiciliare 7,80% Servizio fattorino aziendale 6,70% Spesa on line con consegna in azienda o servizio take away 5,30% Scuola Materna 5,10% Servizio di informazione sulle opportunità di assistenza sanitaria 5,10% Servizi estivi per minori 4,80% Lavanderia /stireria con consegna in azienda 3,20% Servizio di informazione sulle opportunità di baby sitting 2,90% servizio di accompagnamento/disbrigo pratiche per anziani 2,70% Servizi di pulizia per la casa di anziani 0,80% Altro 0,80% 30
31 1. Servizi di supporto alla cura e assistenza ad infanzia e persone non autosufficienti (servizi che supportino le fasce orarie nelle quali scuole e asili sono chiusi/ servizi di accompagnamento a visite e controlli) 2. Servizi salvatempo (1 lavoratore su 5 ha richiesto il cd. Fattorino aziendale) 31
32 Percentuale valida Poliambulatori 21,40% Trasporti pubblici 21,10% Supermercato/negozi per spesa di alimentari 12,80% Servizi alla persona (lavanderia, cura personale, etc) 10,40% Consultori o distretti AUSL 7,30% Uffici postali 6,80% Uffici comunali 5,00% Farmacia 4,70% Biblioteca/ludoteca 3,70% Impianti sportivi 3,10% Banche 1,60% 32
33 Per le PPAA: progettazione di servizi vicini ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, che incidano sul tempo di chi ne usufruisce, adeguandosi ai nuovi tempi di vita, alle nuove strutture famigliari; ai nuovi cittadini Per le aziende: stimolare, progettare ed implementare servizi libera tempo, anche in ottica territoriale per poter incontrare i fabbisogni dei lavoratori delle piccole e medie aziende aprire a nuove tipologie di approcci di gestione delle risorse umane, come ad esempio il diversity management Per la contrattazione collettiva: interventi territoriali proposte per l implementazione di nuove soluzioni organizzative 33
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