L AUDIT FAMIGLIA & LAVORO
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1 L AUDIT FAMIGLIA & LAVORO Il processo di certificazione e valutazione degli interventi organizzativi Family Friendly 1
2 COS E L AUDIT E uno strumento di management adottato su base volontaria dalle organizzazioni che intendono certificare il proprio costante impegno per migliorare la conciliazione vitalavoro E un processo partecipato che consente all organizzazione di individuare iniziative che migliorano la possibilità di conciliazione tra famiglia e lavoro dei propri collaboratori 2
3 COS E L AUDIT E una preziosa opportunità di ricognizione dei processi gestionali e di creazione di soluzioni anche a supporto Di specifiche tematiche che oggi sono soggette a rigorose normative di settore, quali la sicurezza sul lavoro e la responsabilità amministrativa delle imprese Di nuovi trends significativi per la mission e la vision aziendale, quali certificazioni di qualità (varie ISO) e responsabilità sociale d impresa (SA 8000) 3
4 un po di storia 1995 Audit Beruf & Familie Tedesco 1998 Audit familie & Beruf Austriaco 2004 Audit familie & beruf Provincia Autonoma di Bolzano 2007 Family Audit Provincia autonoma di Trento 2011 Regione Veneto sottoscrive contratto di licenza per Audit Famiglia & Lavoro 4
5 IL PROCESSO CHECK UP ORGANIZZATIVO E INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA (MACROAMBITI D AZIONE) REALIZZAZIONE PIANO DELLE ATTIVITÀ MONITORAGGIO COSTANTE ATTRAVERSO IL GRUPPO DI LAVORO INTERNO 5
6 CAMPI DI INDAGINE 1. Orario di lavoro 2. Contenuti e processi di lavoro 3. Luogo di lavoro 4. Politica di informazione e comunicazione 5. Competenza dirigenziale 6. Sviluppo del personale 7. Componenti della retribuzione e fringe benefit 8. Servizi a supporto alle famiglie 9. Distretto famiglia 10. Nuove tecnologie 6
7 Gli attori coinvolti nell Audit Ente di certificazione Consiglio dell Audit Consulente e Valutatore/trice Organizzazione auditaria Gruppi di lavoro interni all organizzazione 7
8 I VANTAGGI IMPRESA Efficienza organizzativa Crescita produttiva Riduzione dei rischi PERSONALE INTERNO Soddisfazione e fidelizzazione SOCIETA Benessere sociale e maggiore efficienza nella gestione delle risorse 8
9 I VANTAGGI Maggiori assunzioni PER IL PERSONALE INTERNO Aumento della presenza femminile e sviluppo carriere Riduzione dello stress grazie alla migliore distribuzione dei carichi di lavoro e alla flessibilità di orario concordata Miglior valutazione delle competenze soft Empowerment, maggior soddisfazione e motivazione Riconoscimento del valore del tempo personale Minor rischio di stress e benessere organizzativo Arricchimento e sviluppo personale e professionale 9
10 I VANTAGGI PER LE IMPRESE Minor turnover e riduzione delle assenze Riduzione dei costi di reclutamento del personale Maggior produttività dei/delle collaboratori/trici Maggior capacità di gestione dei congedi prolungati (maternità, cura, malattia, ecc ) Maggior capacità di trattenere e sviluppare i talenti interni Fidelizzazione dei dipendenti e coinvolgimento nella mission aziendale Modelli di carriera plurali Strumenti per la gestione dei conflitti Maggior creatività e capacità di lavorare in team Miglior immagine attrattiva per investimenti pubblici Maggior comprensione dell impatto di genere all interno (diversity management) e all esterno (attrattività nel mercato) Possibilità di beneficiare di agevolazioni e finanziamenti (L53, bandi regione Veneto) 10
11 I VANTAGGI PER LA SOCIETA Riduzione dei costi sociali dovuti alle patologie legate al mondo del lavoro Politiche integrate per il benessere e lo sviluppo della comunità locale Riequilibrio demografico Ruolo più attivo delle famiglie e riequilibrio nella distribuzione dei compiti Partnership tra attori pubblici e privati per nuove e specifiche forme di welfare per la prevenzione e promozione del benessere sociale Miglioramento della qualità della vita e più serenità nelle relazioni 11
12 LE SPERIENZE AZIENDALI Accompagnamento nella pianificazione delle attività per la certificazione Family Audit Ricerca sulle fonti di finanziamento nazionali e regionali per la conciliazione vitalavoro Le successive slide costituiscono sintesi e riflessioni personali dell esperienza di consulenza aziendale 12
13 ASPETTO STRATEGICO E INNOVATIVO DELL AUDIT FLESSIBILITA DELLO STRUMENTO RISPETTO ALLA REALTA ORGANIZZATIVA 13
14 STEP DI PARTENZA: VALORIZZAZIONE DELLE SPECIFICITA /POTENZIALITA E DEFINIZIONE CONDIVISA DI CONCILIAZIONE Posizione geografica strategica Alcuni esempi Già interlocutore con attori pubblici e privati Attenzione verso la RSI (certificazioni, codice etico) Forti spinte per lo sviluppo di una cultura aziendale attenta al genere Sentita necessità di sviluppare la comunicazione e la rendicontazione sociale per migliorare l immagine e essere più competitivi sul mercato Spinte per un ampliamento del mercato Composizione per genere e per età dei dipendenti Cultura organizzativa sensibile e ricettiva 14
15 REALIZZARE IL PIANO DELLE ATTIVITA MACRO AMBITO BISOGNI RISCONTRATI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Necessità di trovare degli strumenti per favorire la conciliazione vita -lavoro dei dipendenti, in particolare per: -Studenti - Lavoratori/trici con particolari carichi di cura (figli a carico, anziani, disabili) Accompagnamento e aggiornamento nella fase di rientro dalla maternità Introduzione della Figura Jolly per coprire i part-time o i picchi di lavoro non coperti Introduzione della Banca delle ore Pianificazione della formazione per l aggiornamento al rientro e mantenimento del contatto con le lavoratrici in maternità tramite news letter 15
16 REALIZZARE IL PIANO DELLE ATTIVITA MACRO AMBITO BISOGNI RISCONTRATI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA COMUNICAZIONE Necessità di prevedere un sistema di informazione e comunicazione efficace e efficiente Necessità di diffondere all interno e all esterno gli impegni assunti dall azienda nel campo della conciliazione e della RSI Introduzione della bacheca elettronica aziendale Introduzione di una newsletter aziendale Aggiornamento del sito aziendale con le azioni Family frienfly Pianificazione di un questionario sul benessere organizzativo ad hoc 16
17 REALIZZARE IL PIANO DELLE ATTIVITA MACRO AMBITO BISOGNI RISCONTRATI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA DISTRETTO FAMIGLIA Necessità di coinvolgere altri attori esterni (pubblici e privati) per una gestione comune e maggiormente efficace delle risorse per il welfare Avvio delle prime forme di collaborazione con le aziende limitrofe (Riunioni Responsabili sicurezza) Attivazione di convenzioni con ristoranti per la pausa pranzo Introduzione di una fermata dell autobus vicino alla sede aziendale 17
18 REALIZZARE IL PIANO DELLE ATTIVITA MACRO AMBITO BISOGNI RISCONTRATI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA BENEFIT E SERVIZI Necessità di integrare l assistenza socio-sanitaria con un contributo aziendale Necessità di prevedere formule flessibili per l organizzazione dei pasti Adesione ad un fondo di integrazione per la copertura delle spese mediche dei dipendenti Buoni pasto Stanza per il ristoro attrezzata 18
19 REALIZZARE IL PIANO DELLE ATTIVITA MACRO AMBITO BISOGNI RISCONTRATI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA CULTURA DELLA CONCILIAZIONE Necessità di saper gestire efficacemente le diverse esigenze del personale Necessità di introdurre nel Know-how aziendale competenze di diversity management Formalizzare gli impegni assunti dall azienda nelle politiche di conciliazione Formalizzazione del giorno di permesso per neo-padri Costituzione di un gruppo di lavoro interno sul family audit Integrazione nel sistema di qualità aziendale delle politiche di conciliazione 19
20 LINEE DI FINANZIAMENTO NAZIONALI REGIONALI Bandi Aziende Friendly Art.9 Legge 53 Family Fondi per la formazione RSPP Legge Regionale 8/2003 Distretti produttivi DGR 3721/09 Distretto famiglia DGR 2516/11 Conciliazione tempi di vita e di lavoro 20
21 LA CERTIFICAZIONE AUDIT FAMIGLIA & LAVORO IN VENETO Nel 2011 la Regione veneto ha sottoscritto con la casa madre Familie und Beruf GmbH- Frankfurt, in linea con le Linee Guida Europee, il Contratto di licenza d uso del Marchio Audit Famiglia&lavoro Per maggiori informazioni 21
22 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE RSI INTERNA ED ESTERNA RISORSA UMANA COME ELEMENTO STRATEGICO PER LO SVILUPPO AZIENDALE WELFARE MISTO (settore pubblico, aziende, società civile) SVILUPPO LOCALE 22
23 GRAZIE PER L ATTENZIONE 23
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