LA GESTIONE CLINICA DEI FARMACI

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1 Pagina 1 di 55 Rev data Causale della modifica Redatta da Condivisa / Valutata da Rev nr. 2 25/02/2014 Aggiunto elenco farmaci ad alto livello attenzione Dr.ssa Anna Silvestro Direttore Medico di Presidio Valutata da Approvata da Resp. U.O. Qualità Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Sanitario Dr.ssa Francesca Parrinello Firmato Firmato Data Atto Formale Approvazione le Il Commissario Straordinario Firmato 26/03/2014 Prot. N 1095 /CS Dr. Armando Caruso

2 Pagina 2 di 55 SOMMARIO 1. OGGETTO SCOPO/OBIETTIVO CAMPO DI APPLICAZIONE DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA Prescrizione della terapia farmacologica La prescrizione verbale Prescrizione di farmaci Off-label Richiesta dei farmaci Presa in carico dei farmaci richiesti Tenuta e conservazione dei farmaci Preparazione della terapia farmacologica Somministrazione della terapia farmacologica Smaltimento dei prodotti scaduti/non utilizzabili Gestione e conservazione dei campioni gratuiti di medicinali Gestione e conservazione dei farmaci personali del paziente ricoverato Gestione della terapia al bisogno MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI TABELLA FARMACI AD ALTO LIVELLO DI ATTENZIONE REDAZIONE E LISTA DI DISTRIBUZIONE Evidenza diffusione interna della Procedura... 55

3 Pagina 3 di OGGETTO Procedura per la corretta gestione clinica dei medicinali nelle Articolazioni Organizzative delle strutture sanitarie dell 2. SCOPO/OBIETTIVO La procedura in oggetto descrive il processo di gestione clinica dei medicinali effettuata Articolazioni Organizzative dell. Si conviene che tale processo si estende dal momento in cui il farmaco viene prescritto al momento in cui viene somministrato e/o smaltito. In particolare, scopo della presente procedura è quello di fornire indicazioni per la corretta: nelle prescrizione della terapia farmacologica richiesta dei farmaci presa in carico dei farmaci richiesti tenuta e conservazione dei farmaci preparazione della terapia farmacologica somministrazione della terapia farmacologica smaltimento dei prodotti scaduti/inutilizzabili gestione e conservazione dei campioni gratuiti di medicinali gestione dei farmaci personali del paziente ricoverato gestione della terapia al bisogno 3. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica a tutte le Articolazioni Organizzative ospedaliere che utilizzano medicinali, per finalità di prevenzione, diagnosi e terapia. Questa procedura non riguarda la gestione di: _ stupefacenti;

4 Pagina 4 di 55 _ veleni; _ emoplasmaderivati, ad eccezione di quelli registrati come specialità medicinali; _ antiblastici; _ prodotti per nutrizione artificiale; _ farmaci in corso di sperimentazione. 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 4.1. Prescrizione della terapia farmacologica È l atto con cui il medico responsabile del paziente stabilisce quale farmaco debba essere somministrato all assistito. Può essere suddiviso in una componente di tipo intellettuale, basata sulla presa di decisione e sulla valutazione dell appropriatezza (in base a diagnosi, efficacia terapeutica, interazioni farmacologiche, controindicazioni, allergie, ecc.) ed in una componente di tipo esecutivo che include la qualità e la completezza delle informazioni essenziali, quali: nome commerciale e/o principio attivo, dose, forma farmaceutica, posologia, via e modalità di somministrazione con indicazione temporale, firma del prescrittore ed eventuali note. La prescrizione della terapia farmacologica va effettuata in forma scritta. Tenuto conto dell evoluzione tecnologica, oltre che sul tradizionale supporto cartaceo, la prescrizione può essere effettuata, con le debite cautele inerenti alla sicurezza, su supporto informatico. La trascrizione della prescrizione deve essere evitata, in quanto rappresenta una delle maggiori cause di errori. Per la prescrizione su supporto cartaceo deve essere utilizzato il documento aziendale denominato scheda unica di terapia farmacologica. Al medico non è precluso, per ulteriore garanzia circa la tracciabilità della prescrizione, di riportare la stessa anche su altro documento sanitario. Per scongiurare rischi per il paziente il professionista, a cui compete il seguito operativo (preparazione e somministrazione), dovrà attingere necessariamente da un unica fonte informativa, identificata con la scheda unica di terapia farmacologica.

5 Pagina 5 di La prescrizione verbale La prescrizione orale della terapia deve essere riservata solo a situazioni di emergenza/urgenza ed è regolata dalla I.O._Prescrizione_telefonica.pdf e deve essere registrata sulla modulistica aziendale. Per l applicazione si rimanda a quanto previsto nella I.O Prescrizione di farmaci Off-label Per prescrizione off-label ovvero fuori-indicazione si intende la prescrizione di farmaci già registrati, ma usati in modalità diversa da quanto indicato nella scheda tecnica di autorizzazione all'immissione in commercio. La vigente normativa (Legge n. 648/1996; Legge n. 94/1998) consente una prescrizione off-label a condizione che il prescrittore abbia: - informato il paziente riguardo a questa deroga e ne abbia acquisito il consenso; - fondato la prescrizione su solida documentazione scientifica. - abbia acquisito l autorizzazione della Direzione Sanitaria le La prescrizione off-label non comporta assunzione di oneri da parte del servizio sanitario pubblico, ad eccezione di: - farmaci inclusi in apposito elenco aggiornato dalla Commissione Tecnico Scientifica dell'aifa; - farmaci impiegati per pazienti ricoverati in strutture pubbliche o private accreditate poiché la tariffa del ricovero è comprensiva di tutti i costi sostenuti Richiesta dei farmaci I prodotti farmaceutici dovranno essere scelti e acquisiti a livello aziendale tenendo conto della loro sicurezza, privilegiando i prodotti con una maggiore identificabilità e limitando, per quanto possibile, i prodotti che per confezionamento e dosaggi possono favorire lo scambio tra farmaci simili.

6 Pagina 6 di 55 I Farmaci prescrivibili in azienda devono essere contenuti nel PTO Il responsabile di ogni Articolazione Organizzativa definisce un elenco quali quantitativo dei medicinali che devono costituire la dotazione ordinaria. L elenco deve essere disponibile per la consultazione presso la stessa Articolazione Organizzativa. L entità delle scorte presente deve essere correlata alle esigenze e agli effettivi consumi dell Articolazione Organizzativa. Eventuali prodotti gestiti a scorta non utilizzati, ma ancora in confezione integra e non scaduti, possono essere restituiti alla Farmacia secondo le modalità previste. Le richieste di prodotti farmaceutici per il reintegro delle scorte di reparto sono eseguite di norma - dal Coordinatore assistenziale. Le richieste di prodotti farmaceutici con caratteristiche particolari (farmaci personalizzati, farmaci ad alto costo, ecc.) non effettuate per reintegrare la scorta di reparto devono essere richieste dal responsabile dell U.O. su apposita modulistica ed autorizzata dalla Direzione Sanitaria Presa in carico dei farmaci richiesti In seguito al ricevimento dei medicinali, il Coordinatore assistenziale è responsabile del controllo: a. della congruità quali-quantitativa tra quanto consegnato e quanto scritto sia sul modulo di richiesta che sulla bolla di consegna; b. del ricevimento dei prodotti nei tempi previsti; c. della modalità di conservazione e stato del materiale inviato (es. mantenimento della catena del freddo, integrità delle confezioni, corretta etichettatura, consegna dei prodotti nelle confezioni originali, ecc.). Tali attività possono essere delegate a un collaboratore assistenziale da lui individuato. In caso di sostituzione di prodotto richiesto con altro, si raccomanda che la Farmacia ne dia avvertenza all Articolazione Organizzativa richiedente Tenuta e conservazione dei farmaci

7 Pagina 7 di 55 Il Coordinatore assistenziale è responsabile della gestione dell'armadio farmaceutico, dell approvvigionamento e della conservazione dei prodotti farmaceutici. Tali funzioni possono essere delegate al personale di assistenza secondo modalità aziendali e/o dell Articolazione Organizzativa. Lo stoccaggio dei prodotti farmaceutici deve avvenire in locali opportunamente custoditi. In particolare devono essere regolate e diffuse a tutti gli operatori coinvolti le corrette modalità per quanto riguarda: a. la temperatura e le condizioni di conservazione, così come precisate dal Sevizio di Farmacia, in conformità a quanto indicato sulle confezioni e sul foglietto illustrativo dei prodotti; b. i prodotti per i quali deve essere prevista la conservazione in armadi chiusi a chiave (es. stupefacenti, veleni, infiammabili); c. la rotazione delle scorte, in modo da rendere più accessibile, e quindi utilizzare per primo il prodotto con scadenza più ravvicinata. Particolare attenzione deve essere riposta allo stoccaggio dei prodotti farmaceutici per motivi di sicurezza. In particolare, devono essere definite modalità di conservazione che facilitino la corretta identificazione delle confezioni e riducano la possibilità di scambio di farmaco. Le confezioni possono essere riposte in ordine alfabetico (per nome commerciale o per principio attivo) e/o suddivisi per categoria terapeutica e/o per via di somministrazione). L elenco (condiviso con la Farmacia) di prodotti farmaceutici considerati ad alto rischio è analizzabile al punto 7. E stata inoltre elaborata la procedura aziendale distribuzione alle unità operative e conservazione di soluzioni concentrate di potassio nei presidi ospedalieri. Se si ritiene che, per alcuni farmaci, non siano state rispettate le condizioni di conservazione, deve essere interpellato, prima dell utilizzo, il Servizio di Farmacia.

8 Pagina 8 di 55 Il Servizio di Farmacia deve provvedere, tramite periodiche ispezioni pianificate e documentate, al controllo a campione dei prodotti appartenenti all armadio farmaceutico delle Articolazioni Organizzative relativamente alla congruità quali quantitativa della scorta, alle scadenze e alla corretta conservazione. Controllo delle scadenze dei prodotti farmaceutici Le Articolazioni Organizzative devono controllare periodicamente le scadenze e lo stato di conservazione dei prodotti farmaceutici secondo un piano specifico, di cui è responsabile il Coordinatore assistenziale. Questi definisce un programma di controllo e per svolgere tali funzioni si può avvalere del personale assistenziale. Il Coordinatore assistenziale deve verificare per i prodotti disponibili nell armadio farmaceutico: a. le scadenze; b. la corretta conservazione; c. la congruità rispetto all attività dell articolazione organizzativa. Analogamente, devono essere controllati tutti i luoghi/contenitori dove sono presenti i prodotti farmaceutici (carrelli della terapia, i carrelli delle emergenze, ecc.). Il controllo della scadenza si esegue verificando le apposite indicazioni presenti sulle confezioni dei prodotti farmaceutici. In mancanza dell indicazione del giorno, la data di scadenza corrisponde all ultimo giorno del mese indicato per la scadenza. I flaconi (es. insulina, colliri etc.) devono riportare obbligatoriamente la data di apertura del flacone e la data di scadenza dello stesso Preparazione della terapia farmacologica Nella fase di preparazione della terapia farmacologica, occorre considerare il contesto ambientale in cui avviene, la tipologia di farmaco, le caratteristiche dello stesso, le modalità di ricostituzione e di diluizione, la stabilità chimico-fisica, eventuali incompatibilità con altri farmaci.

9 Pagina 9 di 55 Particolare attenzione deve essere poi posta nell effettuazione di calcoli per la trasformazione in unità di misura diverse (es.: da unità di peso ad unità di volume) e per le diluizioni di farmaci concentrati. Particolari cautele potranno essere adottate per la preparazione di specifici farmaci, con il ricorso a modalità ausiliarie (tabelle di diluizione, calcolatrici, ecc) e/o controllo dell atto da parte di un secondo operatore Somministrazione della terapia farmacologica La somministrazione della terapia farmacologica deve essere un atto unitario, sequenziale e cronologico. Atto unitario in quanto deve essere compiuto da una sola persona. Il principio dell unitarietà dell azione (colui che prepara il farmaco è quello che lo somministra) riconosce delle eccezioni; esse sono date da: situazioni di emergenza, attività di insegnamento agli studenti, preparazione centralizzata in Farmacia, ecc.. Prima della somministrazione, deve essere controllata attentamente la prescrizione farmacologica e non deve essere mai effettuata la somministrazione, nel caso la prescrizione risultasse non chiara o incompleta. Prima della somministrazione, deve essere verificata la validità e l integrità del farmaco. In caso di dubbi riguardo all'integrità del prodotto, il farmaco non deve essere somministrato. Tutti coloro che somministrano i farmaci devono avere un adeguato accesso alle informazioni del paziente, incluso: la storia medica, le allergie note, la diagnosi ed il piano di trattamento, per valutare l appropriatezza della somministrazione. Devono inoltre possedere conoscenza di: a. uso del farmaco, così come delle precauzioni e delle controindicazioni; b. risultati attesi dal suo uso; c. potenziali reazioni avverse e interazioni con altri farmaci, con alcuni cibi o con prodotti non convenzionali;

10 Pagina 10 di 55 d. azioni da intraprendere, nel caso compaiano eventi indesiderati. Prima di ogni somministrazione, colui che somministra deve identificare il paziente controllandone nome e cognome e data di nascita riportati sulla scheda di terapia e chiedendo conferma delle generalità al paziente (se è in grado di farlo), oppure consultando la documentazione sanitaria. L organizzazione ha introdotto i braccialetti quali elementi di identificazione ausiliaria e sta valutando l opportunità di introdurre sistemi d identificazione più sofisticati quali barcode ed RFID. Le unità posologiche del farmaco non devono essere rimosse dalla loro confezione originale, fino al momento della loro preparazione o somministrazione. L infermiere che somministra dovrà verificare che l assunzione del farmaco sia avvenuta correttamente. L avvenuta somministrazione dei farmaci deve essere adeguatamente documentata. In caso di variazioni rispetto al piano terapeutico, incluso il rifiuto della terapia da parte del paziente, occorre provvedere a registrazione sulla documentazione sanitaria, informandone il medico responsabile. Attenzione ulteriore deve essere riservata alla somministrazione di farmaci in pompa, alla luce della pericolosità correlata all utilizzo dei dispositivi stessi. La somministrazione di terapia in pompa presuppone una prescrizione completa dei parametri da impostare per l infusione Smaltimento dei prodotti scaduti/non utilizzabili I farmaci scaduti devono essere smaltiti secondo la normativa vigente (DPR n. 254/2003) e raccolti all interno di un contenitore riportante la dicitura FARMACI SCADUTI DA SMALTIRE. La normativa nazionale, in accordo con le Direttive europee, prevede che le strutture sanitarie debbano adottare iniziative dirette a favorire in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti, incentivando, ad esempio, l'ottimizzazione dell'approvvigionamento e dell'utilizzo di farmaci.

11 Pagina 11 di 55 A tal fine si raccomanda di effettuare un monitoraggio quali-quantitativo dei medicinali scaduti, avendo cura di specificare se si tratta di campioni gratuiti (qualora essi vengano smaltiti dall U.O.). Periodicamente le confezioni di farmaci scaduti dovranno essere consegnati dai coordinatori infermieristici al Servizio di Farmacia allegando l elenco dei farmaci scaduti Gestione e conservazione dei campioni gratuiti di medicinali La materia è disciplinata dal Dlgs n. 541 del Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano, nonché da specifiche indicazioni regionali. In ordine alla loro gestione e conservazione si specifica quanto segue: a. i campioni di specialità medicinali possono essere consegnati esclusivamente al personale medico autorizzato a prescriverli, dietro richiesta riportante data, firma e timbro del medico e con precisi limiti quantitativi; b. sulle confezioni deve essere riportata in modo indelebile l indicazione campione gratuito - vietata la vendita o altra analoga espressione; c. tali campioni risultano pertanto di proprietà del sanitario che li accetta; d. la prescrizione di utilizzo di tali campioni, può avvenire pertanto unicamente da parte del medico proprietario e responsabile dei campioni, nel rispetto degli indirizzi terapeutici definiti dal responsabile della Struttura sanitaria; e. sulle singole confezioni deve essere indicato il nome del medico proprietario e responsabile dei campioni; f. i campioni devono essere conservati a cura del medico che li ha ricevuti; se è necessaria la conservazione in frigorifero, i campioni possono essere tenuti in un contenitore con indicato esternamente il nome del medico proprietario. Per quanto riguarda la preparazione e somministrazione, questi prodotti saranno gestiti dai professionisti sanitari, analogamente a quelli dispensati ordinariamente.

12 Pagina 12 di Gestione e conservazione dei farmaci personali del paziente ricoverato La normativa in vigore impone alle Aziende ospedaliere di fornire direttamente agli assisiti medicinali e dispositivi medici per tutto il periodo di degenza; tuttavia è necessario disciplinare la gestione dei farmaci che l assistito stava assumendo prima del ricovero qualora non disponibili presso la struttura. I farmaci di proprietà del paziente possono essere impiegati previa specifica prescrizione. Solo in tal caso, i farmaci personali possono essere presi in carico dal reparto fintanto che la Struttura sanitaria non sia in grado di fornirli direttamente. Essi devono essere ben identificati (con indicazione delle generalità dell assistito), tenuti separati dalle confezioni ospedaliere, ancorché soggetti alle stesse modalità di conservazione, ed imbustati con identificativo del paziente. Al momento della dimissione, i farmaci personali devono essere restituiti all assistito o, se ciò non fosse possibile, eliminati secondo le regole che presiedono allo smaltimento dei prodotti farmaceutici. A seguito dell esaurimento del prodotto fornito dall assistito, l approvvigionamento dello stesso deve essere garantito dalla Struttura. Per quanto riguarda la preparazione e somministrazione, questi prodotti saranno gestiti dai professionisti sanitari analogamente a quelli dispensati ordinariamente Gestione della terapia al bisogno Per trattamento farmacologico al bisogno si intende la somministrazione di farmaci subordinata alla verifica dell occorrenza dello stesso, nel rispetto dei parametri definiti dal medico prescrittore. Con la prescrizione al bisogno il medico affida l apprezzamento delle condizioni vincolanti la somministrazione all infermiere. Le peculiarità di una prescrizione al bisogno consistono nel fornire, in aggiunta alle indicazioni ordinarie di una corretta prescrizione, i parametri alla cui presenza è subordinato l avvio della somministrazione o la modulazione della stessa.

13 Pagina 13 di 55 I parametri condizionanti la somministrazione possono ricondursi a: sintomi, segni obiettivabili, indicatori biologici. In particolare, dovranno essere indicati quali condizioni per dar seguito alla somministrazione: _ i riferimenti clinici per quanto riguarda i sintomi (intensità degli stessi, durata, correlazione con misurazione mediante scale valutative, ecc...), i segni apprezzabili oggettivamente (es.: temperatura corporea, pressione arteriosa, ecc.), i parametri biologici (es. esito di determinazione glicemica, ecc). Le condizioni vincolanti di cui si è detto non esauriscono il debito informativo che una prescrizione al bisogno richiede. Il complesso di dati proprio di una compiuta prescrizione deve essere corredato da ulteriori elementi: _ il termine cronologico di validità della prescrizione: è raccomandabile una delimitazione temporale ravvicinata così da mantenere un assidua vigilanza su quel che accade; _ il limite posologico e l intervallo di tempo che deve intercorrere tra una somministrazione e l altra. Consegue, da quanto detto, una delimitazione della prescrivibilità al bisogno, poiché la rilevazione delle condizioni richiedenti il farmaco deve essere esercitabile dal professionista dell assistenza con ragionevole certezza, nel rispetto di professionalità e competenze sue proprie. A fronte di: - mancata o incompleta indicazione dei parametri di riferimento e dei limiti di esecuzione, - difficoltà interpretative, - rilievo di modifiche delle condizioni del paziente, il professionista incaricato della somministrazione non procederà alla stessa, ma consulterà il medico responsabile.

14 5. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ Pagina 14 di 55 Attività Medico Coordinatore infermieristico Infermiere Prescrizione della terapia farmacologica R C C Farmacista Richiesta dei farmaci R C C Presa in carico dei farmaci richiesti R Tenuta e conservazione dei farmaci R C C Preparazione della terapia farmacologica C R Somministrazione della terapia farmacologica R Smaltimento dei prodotti scaduti/non utilizzabili R CR C R Gestione e conservazione dei campioni gratuiti di medicinali R C C C Gestione e conservazione dei farmaci personali del paziente ricoverato CR RC Gestione della terapia al bisogno R C R=responsabile; C=coinvolto; 6. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI Normativa riguardante i medicinali _ Decreto Legislativo , n Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano. _ Legge , n Conversione in legge del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, recante misure per il contenimento della spesa farmaceutica e la rideterminazione del tetto di spesa per l'anno _ Legge , n Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 febbraio 1998, n. 23, recante disposizioni urgenti in materia di sperimentazioni cliniche in campo oncologico e altre misure in materia sanitaria. _ Decreto del Presidente della Repubblica , n Regolamento recante la disciplina della gestione dei rifiuti sanitari, a norma dell'articolo 24 della legge 31luglio 2002, n Normativa riguardante le professioni sanitarie _ Decreto Ministeriale , n Regolamento concernente l individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell infermiere. _ Decreto Ministeriale , n. 740 Regolamento concernente l individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell ostetrica/o.

15 Pagina 15 di 55 _ Decreto Ministeriale , n Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale assistente sanitario _ Decreto Ministeriale , n Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale dell'infermiere pediatrico. _ Legge , n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie. _ Legge , n. 251 Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica. _ Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano - Accordo Accordo tra il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per la disciplina della formazione complementare in assistenza sanitaria della figura professionale dell operatore sociosanitario (Operatore socio-sanitario specializzato). Linee guida e raccomandazioni _ Linee Guida della American Society of Hospital Pharmacy Guidelines on Preventing Medication Errors in Hospitals. (Am J Hosp Pharm 1993; 50: 30). _ Raccomandazioni del National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention. Recommendations from the National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention _ Ministero della Salute. Commissione tecnica sul rischio Clinico (DM 5/3/2003): Risk management in Sanità. Il problema degli errori. Marzo _ Ministero della Salute. Raccomandazione sul corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio ed altre soluzioni concentrate contenenti potassio. Giugno

16 Pagina 16 di TABELLA FARMACI AD ALTO LIVELLO DI ATTENZIONE AGENTI ADRENERGICI Adrenalina ADRENALINA 1 mg/ml 1 ml fl im e sc T max 15 C Al riparo dalla luce POTENTE STIMOLANTE DEI RECETTORI ALFA E BETA-ADRENERGICI IMPIEGO: trattamento di emergenza dell'anafilassi; shock anafilattico e nel supporto avanzato cardiaco della vita. ADRENALINA: in commercio esistono due dosaggi: 0,5 mg e 1 mg. OPPORTUNO CONTINUARE AD AVERE UN SOLO DOSAGGIO Noradrenalina NORADRENALINA 2 mg/1 ml fl ev (prep magistrale) T max 15 C ALFA-AGONISTA (meno efficace di adrenalina) E BETA-AGONISTA. IMPIEGO: forte vasocostrittore usato come supporto emodinamico nei disordinicardiovascolari Nomi simili e conseguente possibilità di CONFUSIONE. Prevedere,se possibile, in confezioni con colori diversi NON SCONFEZIONARE Isoprenalina ISOPRENALINA 0.2 mg/ml fl ev T max 2-15 C SIMPATICOMIMETICO EFFICACE QUASI ESCLUSIVAMENTE SUI RECETTORI BETA-ADRENERGICI. IMPIEGO: controllo della bradicardia in disordini cardiaci selezionati. ALFA-AGONISTA (meno efficace di adrenalina) E BETA- AGONISTA. Dopamina DOPAMINA 200 mg/5 ml fl ev STIMOLANTE DEL RECETTORE DOPAMINERGICO. Utilizzato negli shock di qualsiasi natura: shock cardiogeno, post-infartuale, shock chirurgico, ecc POSSIBILE confondere dopamina con dobutamina per nomi somiglianti e posologia All'atto di prescrizione sul FUT, per evitare di confondere la dopamina con la

17 Pagina 17 di 55 Dobutamina DOBUTAMINA 250 mg/20 ml fl ev T inferiore 25 C Supporto inotropo nel breve periodo, per il trattamento di pazienti adulti con scompenso cardiaco conseguente a depressa contrattilità miocardica causata da cardiopatia organica o da interventi cardiochirurgici ATTENZIONE: posologia espressa in mcg/kg/min mentre la concentrazione è in mg/ml dobutamina evitare di fare abbreviazioni Etilefrina EFFORTIL 10 mg/1 ml fl sc im ev Efedrina cloridrato EFEDRINA CLORIDRATO 25 mg/ml fl ev Simpaticomimetico alfa e beta adrenergico, sia diretto che indiretto; causa stimolazione del snc In commercio due dosaggi: 10 mg e 25 mg. E' opportuno avere solo un dosaggio Fenoldopam CORLOPAM 20 mg/2 ml fl ev T inferiore 25 C Salbutamolo VENTOLIN 100 mcg/5 ml fl ev 500mcg/1 ml

18 Pagina 18 di 55 ANESTETICI GENERALI ENDOVENA Propofol PROPOFOL 1% 20ml fl ev 10 mg/ml flac 100 ml T inferiore 25 C PER ATTIVITA' ANESTESIOLOGICHE DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELL'ANESTESIA Anestetico generale endovenoso ad azione rapida A) per l'induzione ed il mantenimento dell'anestesia generale. B) per la sedazione di pazienti ventilati artificialmente nelle Unità di Terapia Intensiva. C) Sedazione per procedure diagnostiche e chirurgiche, da solo o in combinazione con anestesia locale o regionale In commercio esistono diversi dosaggi confondibili OPPORTUNO CONTINUARE AD AVERE UN SOLO DOSAGGIO. Tiopentale Sodico PENTOTHAL 500 mg liofilo per uso iniettabile ev T.ambiente PER ATTIVITA' ANESTESIOLOGICHE E DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELL'ANESTESIA Induzione dell'anestesia generale, anestesia di breve durata, riduzione ipertensione intracranica se ventilazione controllata e stato epilettico In commercio esistono diversi dosaggi confondibili Necrosi tissutale in caso di stravaso OPPORTUNO CONTINUARE AD AVERE UN SOLO DOSAGGIO.

19 Pagina 19 di 55 ANESTETICI LOCALI Bupivacaina BUPIVACAINA iperbarica BUPIVACAINA iperbarica 5mg/ml (0.5%) 4 ml fl. sol. Iniett. Iperbarica T max 30 C 10mg/ml fl. 2 ml sol. Iniett. Iperbarica Indicato in ogni tipo di anestesia periferica: in tutti gli interventi della chirurgia generale, ortopedica, oculistica, otorinolaringoiatrica, stomatologica, ostetricoginecologica, dermatologica, sia impiegata da sola che associata a narcosi. Indicato in ogni tipo di anestesia periferica: in tutti gli interventi della chirurgia generale, ortopedica, oculistica, otorinolaringoiatrica, stomatologica, ostetricoginecologica, dermatologica, sia impiegata da sola che associata a narcosi. PER ATTIVITA' ANESTESIOLOGICHE DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELL'ANESTESISTA Non contenendo eccipienti parasettici, le fiale vanno utilizzate per una sola somministrazione. Eventuali rimanenze andranno scartate PER ATTIVITA' ANESTESIOLOGICHE DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELL'ANESTESISTA Non contenendo eccipienti parasettici, le fiale vanno utilizzate per una sola somministrazione. Eventuali rimanenze andranno scartate. BUPIVACAINA 5mg/ml 10 ml fl sol. Iniett.

20 Pagina 20 di 55 Mepivacaina Mepivacaina e Adren. MEPICAIN/CARBOSEN/MEPIVACAINA MEPICAIN 1% 10 ml fl sol. Iniett. 2% 10 ml fl sol. Iniett. 2% 5ml f sol iniett. T inferiore 25 C 2% 1: ml fl sol. Iniett. Carbosen è indicato in tutti gli interventi di: medicina generale, medicina sportiva, ortopedia, otorinolaringoiatria, oculistica, dermatologia, ostetricia e ginecologia, chirurgia generale; Come carbosen. Inoltre contenendo adrenalina 1: è indicato quando si desideri prolungare la durata dell'anestesia regionale oppure quando è necessario operare in una zona assolutamente ischemica Dosaggi e nomi confondibili ANESTETICI LOCALI Mepivacaina e Adren. Mepivacaina Levobupivacaina OPTOCAIN tubofiale OPTOCAIN tubofiale CHIROCAINE 2% 1: ,8 ml fl 3% tubofiale da1,8 ml 5mg/ml 10 ml fl sol. Iniett. T ambiente SOLO PER USO ODONTOIATRICO SOLO PER USO ODONTOIATRICO a) anestesia chirurgica b) trattamento del dolore adulti c) analgesia pediatrica Dosaggi e nomi confondibili Standardizzare le modalità di richiesta alla Farmacia evitando l'uso di abbreviazioni e di prescrizione in cartella clinica. Standardizzare i protocolli di somministrazione (diluenti, calcoli) Stoccarli

21 Pagina 21 di 55 Ropivacaina ROPIVACAINA ROPIVACAINA 5 mg/ml fl sol. Iniett. T = max 30 C. Non congelare 7,5 mg/ml fl sol. Iniett 10 mg/ml fl sol. Iniett. T = max 30 C. Non congelare Anestesia chirurgica in somministrazione intratecale a) anestesia chirurgica b) trattamento del dolore adulti c) analgesia pediatrica separatamente. ANTIARITMICI Amiodarone Propafenone AMIODARONE RYTMONORM 150 mg/3ml fl. ev T = max 25 C 70 mg/20 ml fl. ev 15 C < T < 25 C A)Terapia e prevenzione di gravi disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche: tachicardie sopraventricolari, extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. B)Tachicardie parossistiche sopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolff-Parkinson-White. C) Extrasistoli e tachicardie ventricolari. La somministrazione ev è di solito è sconsigliata a causa dei rischi emodinamici (ipotensione grave, collasso cardiocircolatorio); quindi preferibile, se possibile, la somministrazione per infusione venosa. L'iniezione ev va limitata alle situazioni d'urgenza. Il dosaggio è di circa 5 mg/kg peso corporeo in un tempo non inferiore a 3 minuti. L'iniezione ev non deve essere ripetuta nei 15 minuti che seguono la prima iniezione (rischio collasso irreversibile). Non aggiungere nessun altro prodotto nella stessa siringa. Non iniettare altri prodotti nella stessa linea.

22 Pagina 22 di 55 Adenosina KRENOSIN 6 mg/2ml fl. ev Verapamil ISOPTIN 5 mg/2 ml fl. ev Diltiazem ALTIAZEM 50 mg/5 ml fl. ev Flecainide ALMARYTM 150 mg/ 15 ml fl. ev T ambiente Pazienti senza patologia cardiaca di tipo organico, tachicardie sopraventricolari parossistiche incluse la tachicardia da rientro nodale atrioventricolare, la tachicardia da rientro atrioventricolare, altre tachicardie sopraventricolari di meccanismo non specifico associate a sintomi disabilitanti e la fibrillazione/flutter atriale parossistica associata a sintomi disabilitanti. Aritmie ipercinetiche ventricolari documentate e pericolose per la vita, quali la tachicardia ventricolare sostenuta. achicardie parossistiche sopraventricolari, tchicardia ventricolare sostenuta Diluizione: quando necessario la fiala di Almarytm dovrebbe essere diluita o iniettata entro soluzioni sterili di destrosio al 5%. Nel caso si usino soluzioni contenenti cloruri, come cloruro di sodio o soluzione Ringer-lattato, l'iniezione deve essere aggiunta ad un volume non inferiore a 500 ml allo scopo di evitare l'eventuale formazione di un precipitato.

23 Pagina 23 di 55 ANTIASMATICI Teofillina RESPICUR 300 mg cps Sovradosaggio o idiosincrasia possono portare a: Stretto range terapeutico Teofillina TEFAMIN 200 mg cps Vasodilatatore trattamento dell'asma in fase acuta vomito ripetuto, delirio. Ipertensione, aritmie cardiache inclusa Interazione con macrolidi, cimetidina ecc.. Aminofillina TEFAMIN 240 mg 10 ml fl. ev Una tossicità severa può non essere preceduta da sintomi più lievi. Utilizzare in alternativa forme orali ritardo e steroidi inalatori.

24 Pagina 24 di 55 ANTICOAGULANTI, ANTITROMBOTICI E ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI Antitrombina AT III KEDRION 1000 UI/20 ml sol xinfus 2 C < T < 8 C Tirofiban AGGRASTAT 250 mcg/ml 50 ml concentrato per soluz. infus.ev Non congelare. Tenere il contenitore nel cartone esterno per proteggere dalla luce. E' indicato per la prevenzione a breve termine di infarti del miocardio in pazienti con angina instabile o infarto miocardico non-q con l'ultimo episodio di dolore toracico che si manifesta entro le 12 ore e con alterazioni all'ecg e/o enzimi cardiaci elevati. È previsto che AGGRASTAT venga usato con acido acetilsalicilico ed eparina non frazionata. Non è raccomandata la somministrazione di AGGRASTAT da solo senza eparina non frazionata. La cosomministrazione di AGGRASTAT ed enoxaparina o altre eparine a basso peso molecolare non sono state sufficientemente studiate. Deve essere diluito prima dell'uso, secondo le istruzioni per l'uso come da scheda tecnica. Si raccomanda che AGGRASTAT sia somministrato con un set da infusione calibrato (infusione con pompa volumetrica) Abiciximab REOPRO 10 mg/5ml flac ev T 2-8 C In associazione con ac, acetilsalicilico ed eparina per interventi albero coronarico angina instabile Non è raccomandata la somministrazione di REOPRO da solo senza eparina non frazionata. Deve essere diluito prima dell'uso, secondo le istruzioni per l'uso come da scheda tecnica

25 Pagina 25 di 55 ANTICOAGULANTI, ANTITROMBOTICI E ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI alteplase ACTYLISE 20 mg /20 ml flac. ev; 50mg/ 50ml flac.ev T =max 25 C Trattamento trombolitico IMA, embolia polmonare massiva, ictus ischemico acuto Aumento emorragia cerebrakle ictus acuto Controllo insorgenza emorragia intracranica e verifica pressione arteriosa Warfarin acenocumarolo Dabigatran COUMADIN SINTROM PRADAXA 5 mg 30 cpr; T =max 30 C 1 mg cpr 4 mg cpr T = max 30 C 110 mg cps 75 mg cps 150 mg cps Profilassi e terapia dell'embolia polmonare, della trombosi venosa profonda, profilassi del reinfarto, ecc.. Profilassi e terapia dell'embolia polmonare, della trombosi venosa profonda, profilassi del reinfarto, ecc.. Errori dovuti a range terapeutico ristretto, interazioni con altri farmaci e con il cibo, rapida variabilità INR. Il maggior rischio è l'emorragia con gli effetti conseguenti (ematomi come pure anemia, ecc). Effetto teratogeno Errori dovuti a range terapeutico ristretto, interazioni con altri farmaci e con il cibo, rapida variabilità INR. Il maggior rischio è l'emorragia con gli effetti conseguenti (ematomi come pure anemia, ecc). Effetto teratogeno Tenere in considerazione l'eventuale concomitante somministrazione di altri farmaci, di cibo e alcool. Occorre tenere sotto controllo il tempo di protrombina. Tenere in considerazione l'eventuale concomitante somministrazione di altri farmaci, di cibo e alcool. Occorre tenere sotto controllo il tempo di protrombina.

26 Pagina 26 di 55 Rivaroxaban Fondaparinux XARELTO ARIXTRA 10 mg cps 2,5 mg /0,5 ml fl sc ev; 7,5 mg/0,6 ml fl sc T =max 25 C Urochinasi UROCHINASI UI sol iniett Iloprost Tenecteplase ENDOPROST METALYSE 0,05mg/0,5ml sol infus ev UI/10 ml fl ev T =max 30 C ANTIMICOTICI LIPOSOMIALI Amfotericina B liposomiale AMBISOME 50 mg polvere per soluzione per infusione 10 flaconcini T = max 25 C. Dopo ricostituzione con acqua in condizioni asettiche la validità non può superare le 24 ore, T= 2-8 C. Dopo diluizione con destrosio, la soluz. va conservata a T non superiore a 25 C ed usata entro 24 ore. Non congelare. A)severe micosi sistemiche e/o profonde B) nel trattamento empirico di presunte infezioni fungine in pazienti con neutropenia febbrile. Questo farmaco non dovrebbe essere impiegato nel trattamento di comuni forme subcliniche di affezioni fungine che mostrano solo positività ai test cutanei o sierologici. L'asepsi deve essere rigorosamente rispettata in tutte le operazioni di ricostituzione poiché nessun agente protettivo o batteriostatico è presente in AmBisome o nel materiale raccomandato per la ricostituzione. Usare solo acqua sterile (senza agenti batteriostatici) per iniezione per eseguire la ricostituzione del preparato. Usare solo destrosio per iniezione al 5% per diluire il ricostituito fino alla giusta concentrazione per l'infusione. Un filtro a membrana in linea può essere usato per l'infusione endovenosa a patto che i pori del filtro non abbiano diametro

27 Pagina 27 di 55 inferiore a 1,0 micron. Non conservare flaconcini usati parzialmente per futuri paziente EPARINICI Eparina sodica EPSOCLAIR EPARINA VISTER 5000 UI/ml flac 1 ml ev 25000UI/5ml 5000 UI/ml flac multidose 10 ml ev Profilassi e terapia della malattia trombo embolica venosa ed arteriosa Profilassi e terapia della malattia trombo embolica venosa ed arteriosa Può dar luogo ad emorragia come conseguenza della sua azione associata ad allergia e a trombocitopenia Errori di dosaggio e di concentrazione. Se nelle prescrizioni è usata la U come abbreviazione di Unità, la U potrebbe confondersi con uno zero decuplicando la dose. Può dar luogo ad emorragia come conseguenza della sua azione associata ad allergia e a trombocitopenia Errori di dosaggio e di concentrazione. Se nelle prescrizioni è usata la U come abbreviazione di Unità, Usare "Unità" per esteso anzichè U. Usare "Unità" per esteso anzichè U.

28 Pagina 28 di 55 Eparina calcica Enoxaparina Parnaparina Nadroparina CALCIPARINA CLEXANE FLUXUM SELEPARINA 5000 UI/0,2 ml fl 4000 UI/0,4 ml fl 6000 UI/0,6ml fl 3200 UI/0,3 ml fl 3800 UI/0,4ml fl la U potrebbe confondersi con uno zero decuplicando la dose.

29 Pagina 29 di 55 ANTINEOPLASTICI Farmaci antineoplastici soluzioni iniettabili Verificare etichette e scheda di somministrazione da programma gestionale Cytosifo allegata alla preparazione personalizzata Neoplasie / Emopatie Le conseguenze di errori con i farmaci antitumorali possono essere devastanti, perché questi composti hanno senza dubbio l'indice terapeutico ed il margine di sicurezza più bassi di qualsiasi classe di farmaci. Inoltre i regimi terapeutici di combinazione sono molto complessi ed intensivi; le dosi possono variare enormemente nelle differenti patologie. Una delle cause più comuni di errori terapeutici è il suono simile del nome di farmaci usati nella pratica oncologica. I farmaci antineoplastici presentano un rischio tossico per contatto, ingestione ed inalazione. Nel caso si verificasse uno stravaso procedere come da indicazioni riportate nell'allegato n.5 Ogni preparazione iniettabile citotossica nella nostra è personalizzata e viene gestita come preparazione galenica magistrale, sotto la responsabilità di un Farmacista di Settore,con l'ausilio di un software dedicato, provvisto di una serie di filtri appositamente previsti per ridurre al minimo i rischi di scambi di principio attivo, errate associazioni, ricostituzioni e diluizioni non appropriate, dosaggi non corretti, incompatibilità farmaco-farmaco e farmaco-solvente, errori di attribuzione terapie-pazienti. I chemioterapici antiblastici iniettabili preconfezionati non hanno più giacenze di

30 Pagina 30 di 55 del PT D reparto, ma sono stoccati esclusivamente nel Magazzino Farmacia e maneggiati unicamente dal personale addetto. Sulla prescrizione il dosaggio deve essere espresso in mg TOTALI ed il principio attivo deve essere espresso per esteso (evitare termini generici ed acronimi). La somministrazione deve essere sempre effettuata con dispositivi a circuito chiuso. Porre estrema attenzione alla via di somministrazione.

31 Pagina 31 di 55 BENZODIAZEPINE EV PT D Midazolam MIDAZOLAM Tab II D 15 mg/3 ml fl. im ev 5 mg/1 ml fl. Im ev Proteggere dalla luce. Non congelare Ipno-inducente a breve durata d'azione, impiegato in premedicazione prima dell'induzione dell'anestesia, ecc Equivoci sul tempo di insorgenza d'azione possono portare ad errori: il farmaco necessita dai 5 ai 10 minuti per raggiungere il suo effetto, se nel frattempo vengono somministrate dosi addizionali può sopraggiungere arresto respiratorio. Le confezioni relative ai dosaggi presentano una confezione molto simile. Garantire un appropriato monitoraggio durante l'uso del midazolam Limitare l'accesso al farmaco: non usarlo dove non è disponibile un appropriato equipaggiamento di monitoraggio Disporre le varie confezioni separatamente ed apporre una etichetta aggiuntiva sulla confezione del dosaggio maggiore per minimizzare l'errore. Non usare soluzioni saline alcaline per diluizione Diazepam DIAZEPAM Tab II D 10 mg/2 ml fl. Im ev T ambiente Stabile per 1 ora dopo diluizione Stati di agitazione, Stati di male epilettico, Spasmi muscolari, Facilitante parto, Minaccia di aborto prematuro Prescrizioni che non diano adito a confusione. Delorazepam EN Tab II D 2mg/1ml fl.im ev 5mg/1l fl. Im ev T ambiente Pre-anestesia chirurgica, premedicazione nell'esame endoscopico diagnostico e operativo,stati di ansia acuta, Confezionamento simileper entambi i dosaggi Prescrizioni che non diano adito a confusione.

32 Pagina 32 di 55 agitazione psicomotoria, stati psicotici ed epilessia Lorazepam TAVOR Tab II D 4 mg/ 1ml fl.im ev T 2-8 C Pre-anestesia chirurgica, premedicazione nell'esame endoscopico diagnostico e operativo

33 Pagina 33 di 55 Atenololo TENORMIN 100 mg cpr 50 mg cpr T inferiore 25 C 5 mg/10ml fl ev T inferiore 25 C Labetalolo TRANDATE 100 mg/20ml fl ev Metoprololo SELOKEN 100 mg cpr 1mg/ml 5 ml fl BETABLOCCANTI a) Aritmie b) Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto. Indicato quando è richiesta una rapida normalizzazione dei valori pressori in pazienti affetti da grave ipertensione. Possibile errore somministrando accidentalmente una dose endovena pari alla dose orale standard qualora si passi dalla somministrazione orale a quella parenterale Non viene riportato di tenere il farmaco al riparo dalla luce; fiala non oscurata. Potrebbe sfuggire l'avvertenza riportata sulla confezione esterna. Confez. interna ed esterna non indicano il volume della fiala e la concentrazione. ATTENZIONE errore di dosaggio. Prescrizioni che non diano adito a confusione. Evitare l'associazione con i calcioantagonisti. Poichè l'azione è potenziata dall'ortostatismo, mantenere sempre il paziente supino durante l'infusione e nell 3 ore successive alla sua interruzione Monitorare PA anche nelle ore successive alla sospensione della infusione Esmololo BREVIBLOC 10mg/ml sol infus ev 250 ml 100mg/10 ml

34 Pagina 34 di 55 Suxametonio cloruro Cisatracurio besilato Mivacurio cloruro Atracurium besilato BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI - CURARI MIDARINE NIMBEX 2 MIVACRON TRACRIUM 100 mg/2ml fl. ev T = 2-8 C Non congelare.conservare il prodotto nella confezione originale per proteggerlo dalla luce. 2 mg/ml 5 ml fl. ev T = 2 C - 8 C. Non congelare. Tenere il flacone, nell'imballaggio esterno. Proteggere dalla luce. 2 mg/ml 5 ml fl. ev T = max 25 C. Proteggere dalla luce. Non congelare. Le fiale aperte non utilizzate devono essere eliminate. 50 mg/5 ml fl. ev T = 2-8 C Rilassanti muscolari di competenza anestesiologica blocco neuromuscolare potenziato dal concomitante utilizzo di anestetici inalatori, aminoglicosidi, polimixine,litio, magnesio ed antiaritmici Sospendere immediatamente somministrazione quando il paziente viene estubato e staccato dalla ventilazione meccanica. Rischio di paralisi muscolare se il paziente non è intubato ALTRI MIORILASSANTI AD AZIONE PERIFERICA Tossina botulinica BOTOX/DYSPORT/XEOMIN 100UI 500UI 100UI DL50

35 Pagina 35 di 55 Nifedipina ADALAT 10 mg capsula molle T ambiente La nifedipina è altamente sensibile alla luce: pertanto le capsule non devono essere rotte perché la protezione dalla luce non è più assicurata. CALCIO ANTAGONISTI A)Trattamento della angina pectoris B)Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. C)Trattamento delle crisi ipertensive D)Trattamento della Sindrome di Raynaud. Nei pazienti con ipertensione arteriosa essenziale o angina pectoris cronica stabile, trattati con formulazioni di nifedipina a rilascio immediato, è possibile un incremento del rischio di complicazioni cardiovascolari (ad es. infarto miocardico) e della mortalità, correlato alla dose del farmaco. Per questo motivo, la nifedipina dovrà essere utilizzata in questi pazienti solo qualora nessun altro trattamento risulti appropriato. In genere le capsule vanno deglutite intere con poco liquido indipendentemente dai pasti. È da evitare l'assunzione di succo di pompelmo. Qualora si rendesse necessaria un'azione particolarmente rapida ad esempio nel caso di crisi ipertensiva, la capsula va masticata e quindi deglutita; in alternativa possono essere utilizzate le gocce.

36 Pagina 36 di 55 Elettroliti: CALCIO Calcio cloruro Calcio gluconato CALCIO CLORURO CALCIO GLUCONATO 1 g/10ml (10%) fl EV 1360 meq/l T inferiore 25 C soluz. ipertonica ev 1000 mg/10ml (10%) fl. EV 446 meq/l T inferiore 25 C soluz. ipertonica ev Ipocalcemia e stati di deficienza di calcio: emostatico, recalcificante. Anti-anafilattico e recalcificante. Ipocalcemia e stati di deficienza di calcio LA SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE PUO' CAUSARE REAZIONI LOCALI NEL SITO DI INIEZIONE E CALCIFICAZIONE DEI TESSUTI MOLLI. QUANTITA' ECCESSIVE DI SALI DI CALCIO POSSONO PORTARE A IPERCALCIEMIA. - Interazioni con digossina (bradiaritmia), antagonismo con i calciobloccanti (aumento della pressione arteriosa); -Stravaso del calcio cloruro causa necrosi dei tessuti - Una prescrizione che ometta la specificazione del sale può avere serie implicazioni poichè la quantità di Ca++ in meq è differente a seconda del tipo di sale: il gluconato contiene 4,5 meq di ione calcio per grammo, il cloruro di calcio ne contiene 14 meq di per grammo. I FOSFATI son incompatibili con i Sali di calcio e possono portare a precipitati insolubili di fosfato di calcio. Occorre quindi considerare i livelli serici di fosforo e albumina: il fosfato di calcio può precipitare nei vasi dando danno d'organo incluse disfunzione e insufficienza renale. Incompatibilità quindi di miscelazione con fosfato (es. Esafosfina) e albumina. Evitare anche bicarbonati e solfati Somministrare dopo DILUIZIONE e MOLTO LENTAMENTE E SOLO PER VIA EV CALCIO CLORURO:Contiene 14 meq di Ca++ per grammo in 10 ml; è più rapidamente biodisponibile del calcio gluconato, ma più irritante; CALCIO GLUCONATO: Contiene 4,5 meq di Ca++ in 10 ml per grammo; soluzione ipertonica da somministrare molto lentamente per via ev

37 Pagina 37 di 55 Elettroliti: MAGNESIO Magnesio solfato MAGNESIO SOLFATO Monico 1 g/10 ml fl EV 16 meq/10 ml 1,6 meq/1 ml, non congelare e non mettere in frigorifero Per il trattamento della deficienza dimagnesio e dell'ipomagnesia Errori possono derivare da abbreviazioni (MgSO4 confondibile con Morfina solfato o MS Contin). Utilizzo di terminologie per esprimere il dosaggio come mg, ml, meq VIA DI SOMMINISTRAZIONE CONSENTITA SOLO EV DOPO OPPORTUNA DILUIZIONE CON GLUCOSIO 5% O FISIOLOGICA. In commercio esistono diversi dosaggi: 0PPORTUNO CONTINUARE AD AVERE UN SOLO DOSAGGIO Standardizzare la prescrizione per quanto riguarda l indicazione del dosaggio (mg- ml - meqgr).una somministrazione eccesiva di magnesio porta allo sviluppo di ipermagnesia, che può includere nausea e vomito, ipotensione dovuta a vasodilatazione periferica, ecc, fino a depressione respiratoria, aritmie cardiache, coma ed arresto cardiaco.

38 Pagina 38 di 55 Potassio aspartato Potassio cloruro POTASSIO ASPARTATO POTASSIO CLORURO 3 meq/ml 10 ml. Non congelare 20 meq/10 ml fl. ev. Non congelare Elettroliti: POTASSIO Allestimento nutrizione parenterale Trattamento di ipokaliemia ed iperammoniemia Trattamento di ipokaliemia MORTALE SE INFUSO NON DILUITO!!! Una somministrazione eccessiva di potassio porta allo sviluppo di iperkaliemia. Da diluire e mai somministrare in bolo

39 Pagina 39 di 55 Sodio cloruro SODIO CLORURO ELETTROLITICA N 7 Elettroliti: SODIO CLORURO 10 ml fl. ev 2 meq/ml T =max 25 C. Non congelare. Conservare in contenitori ermeticamente chiusi Per il trattamento della deplezione del volume extracellulare e della deplezione di sodio. Nella terapia degli stati patologici in cui è necessario reintegrare l osmolarità fornendo ioni sodio e cloro Un'eccesiva somministrazione causa ipernatremia, il cui serio effetto è la disidratazione degli organi interni, specialmente del cervello Un eccesso di cloruro nel corpo può causare una perdita di bicarbonato, con effetto acidificante. SOLUZIONI IPERTONICHE Da non iniettare come tale, ma solo dopo opportuna diluizione e miscelazione. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l eventuale residuo non può essere utilizzato. Utilizzare con grande cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici associati ad edemi e ritenzione idrosalina; in pazienti in trattamento con farmaci corticosteroidei o corticotropinici.

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