ARTE IN NIETZSCHE. In fondo vi è serenità soltanto dove vi è vittoria; e ciò vale delle opere dei veri pensatori come di ogni sorta d arte

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Biaggio Serra
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1 ARTE IN NIETZSCHE Considerazioni inattuali II, Utilità e danno della storia pp Ma se si vuole addirittura trasferire nel campo dell arte l uso dei plebisciti e delle maggioranze numeriche, e costringere l artista per così dire a difendersi davanti al foro dei fannulloni estetici, ci si può giurar sopra in anticipo che sarà condannato: e ciò proprio perché i suoi giudici hanno solennemente proclamto ilcanone dell arte monumentale (ossia, secondo la spiegazione data, dell arte che ha fatto effetto in tutti i tempi), non già nonostante questo III, Schopenhauer come educatore p.372 In fondo vi è serenità soltanto dove vi è vittoria; e ciò vale delle opere dei veri pensatori come di ogni sorta d arte Sul pathos della verità Scritti , p. 217 L arte è più potente della conoscenza, poiché essa vuole la vita, mentre la conoscenza raggiunge come suo fine soltanto l annientamento Lo Stato greco Ivi, pp Per il Greco, la creazione artistica ricade nel concetto disonorante del lavoro, allo stesso modo di ogni opera banausica Agone omerico Ivi, p. 253 L uomo moderno di nulla ha così paura in un artista, quanto l impulso personale alla lotta: il Greco, per contro, conosce l artista soltanto nella lotta personale Su verità e menzogna Ivi, p.369 Tale impulso [a formare metafore] si cerca allora un nuovo campo di azione, un altro alveo per la sua corrente, e trova tutto ciò nel mito, e in generale nell arte.

2 p.5 RW a Bayreuth La prima circumnavigazione nel regno del arte p.21 l atmosfera greve e corrotta della nostra odierna situazione artistica p.23 (cfr. estate 1875, fr , pp 258-9) noi vediamo nell immagine dell opera tragica di Bayreuth precisamente la lotta degli individui contro tutto ciò che si oppone loro con la necessità apparentemente invincibile, con il potere, la legge, la tradizione, la convenzione e interi ordinamenti delle cose 24-5 Perché l arco non si spezzi, perciò esiste l arte p Frattanto il nemico dichiarato dell arte deve essere da noi considerato addirittura come un vero e utile alleato - L arte è oggi nell economia spirituale della nostra gente colta, un bisogno del tutto falso - compito dell arte moderna: ebetismo o ebbrezza. Addormentare o stordire! p.57 ogni opera d arte contraddice se stessa se non sa farsi comprendere FP 75, 5.22, p.115 L opera d arte è l espressione di un tale amore aldilà di noi, e un espressione compiuta 10.13,p 240: l arte si collega alla pietà 11.2, p 243 W non è reazionario 11.27, p.269 Abbasso quell arte che di per se stessa non spinge alla rivoluzione della società, al rinnovamento e all unione del popolo! 11.31, p. 271 L arte non è frutto del lusso di certe classi o individui, bensì appartiene proprio ad una società liberata dal lusso.

3 11.59, p.293 L arte del lusso Umano, troppo umano I, af. 222: comunque sia, la vita è buona! Questo insegnamento dell arte, a provare piacere per l esistenza e a considerare la vita umana come un pezzo di natura, senza lasciarsi trasportare troppo violentemente, e in quanto oggetto di sviluppo naturale; questo insegnamento è maturato in noi, ritorna ora come potente bisogno di conoscenza. Si potrebbe rinunciare all arte, ma con ciò si perderebbe la facoltà, da essa appresa: così come si è rinunciato alla religione, ma non alle elevazioni e agli incrementi di sentimento da essa acquisiti. Come l arte figurativa e la musica sono la misura della ricchezza di sentimenti realmente acquisiti e accresciuta grazie alla religione, così, nel caso che l arte scomparisse, l intensità e la molteplicità della gioia di vivere, da essa in noi innestate, richiederebbero sempre di nuovo di essere soddisfatte. L uomo scientifico è l ulteriore sviluppo dell uomo artistico. Umano, troppo umano I, af. 251: Perciò una cultura superiore deve dare all uomo un doppio cervello, qualcosa come due camere cerebrali: una per sentire la scienza, un altra per sentirci la non scienza, che stiano l una accanto all altra, senza confusione, separabili, isolabili: questa è un esigenza di salute. In un campo si trova la fonte di forza, nell altro ciò che dà la regola. Con illusioni, unilateralità e passioni bisogna riscaldare, con l aiuto della scienza conoscitiva bisogna prevenire le cattive e pericolose conseguenze di un surriscaldamento. La gaia scienza, af. 107: La nostra ultima gratitudine verso l arte. Se non avessimo approvato l arte e non avessimo inventato questa specie di culto del non vero, la cognizione dell illusione e dell errore come di una condizione dell esistenza conoscitiva e sensibile, la cognizione dell universale non-verità e menzogna, che ci è oggi fornita dalla scienza non sarebbe affatto sopportabile. L onestà avrebbe conseguenza la nausea e il suicidio. Ma ora la nostra onestà ha una controforza che ci aiuta ad eludere tali conseguenze: l arte, come buona volontà dell apparenza. ( ) L esistenza, per noi, è ancora sempre sopportabile come fenomeno estetico, e grazie all arte ci è concesso l occhio e la mano e soprattutto la buona coscienza di poter fare di noi stessi tale fenomeno. Dobbiamo talvolta riposarci dal peso di noi stessi, guardando più in basso su di noi, piangendo e ridendo su di noi, da una distanza da artisti. Dobbiamo scoprire

4 l eroe e il giullare che si cela nella nostra passione della conoscenza: dobbiamo, ogni tanto, rallegrarci della nostra follia, per poter stare lieti nella nostra saggezza! Crepuscolo degli idoli La ragione nella filosofia: 2: Il mondo apparente è l unico mondo: il vero mondo è solo un aggiunta mendace 6: Prima proposizione. Le ragioni per le quali questo mondo è stato definito apparente ne attestano piuttosto la realtà una specie diversa di realtà è assolutamente indimostrabile. Seconda proposizione. Le caratteristiche che si sono attribuite all essere vero delle cose sono le caratteristiche del non-essere, del nulla si è costruito il mondo vero sulla base della sua contraddizione con mondo reale: è infatti un mondo apparente, in quanto è una mera illusione d ottica morale. Terza proposizione. Favoleggiare di un mondo altro da questo non ha il minimo senso, ammesso che non sia preponderante in noi l istinto di denigrare, immeschinire, disprezzare la vita: in quest ultimo caso non ci vendichiamo della vita con la fantasmagoria di un altra e migliore vita. Quarta proposizione. Separare il mondo in un mondo vero e in un mondo apparente, sia alla maniera del cristianesimo, sia alla maniera di Kant (in ultima analisi un cristiano scaltro), è soltanto una suggestione della décadence un sintomo di vita declinante Che l artista poi stimi maggiormente l apparenza della realtà, non è un obiezione contro questo principio. Infatti l apparenza significa, in questo caso, ancora una volta la realtà, nell ambito, però, di una scelta, di un rafforzamento, di una correzione L artista tragico non è un pessimista egli dice precisamente sì anche a tutto quanto è problematico e orrido, egli è dionisiaco. Quel che devo agli antichi 5: Il dire di sì alla vita persino nei suoi problemi più oscuri e più aspri, la volontà di vivere rallegrantesi, nel sacrificio dei suoi tipi più elevati, della propria inesauribilità questo io ho chiamato dionisiaco, questo io divinai come il ponte verso la psicologia del poeta tragico. Non per affrancarsi dal terrore e dalla compassione, non per purificarsi da una pericolosa passione mediante un veemente sgravarsi della medesima come pensava Aristotele- : ma per essere noi stessi, al di là del terrore e della compassione, l eterno piacere del divenire quel piacere che comprende in sé anche il piacere dell annientamento. E così io torno a toccare il punto da cui una volta presi le mosse La Nascita della tragedia è stata la mia prima trasvalutazione di tutti i valori: così torno a collocarmi ancora una volta sul terreno da cui cresce il

5 mio volere, il mio potere io, l ultimo discepolo del filosofo Dioniso. io il maestro dell eterno ritorno

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