CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E POLITICHE SOCIALI

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1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E POLITICHE SOCIALI Seduta del 12 novembre 2014 processo verbale n. 32/2014 Il giorno 12 novembre 2014 alle ore 10,30 è convocata a norma dell art. 31, primo comma, del Regolamento generale, presso la sede del Consiglio regionale, la III Commissione consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno. Presiede la seduta il Presidente Fabio RIZZI. Assistono alla seduta il dirigente dell Ufficio Assistenza alle Commissioni - area Servizi alla persona Pina FIERAMOSCA, la responsabile di posizione organizzativa Germana RENCRICCA e il funzionario verbalizzante Andrea PIETRO PAOLO. Alle ore 10,50 il Presidente RIZZI apre la seduta. Argomento n. 1 dell o.d.g. Comunicazioni del Presidente Il Presidente RIZZI informa che sono pervenute alla Commissione alcune comunicazioni, il cui elenco è stato trasmesso. Comunica poi che, ai sensi dell articolo 27, comma 4, del regolamento generale, il Consigliere Marco CARRA e il Consigliere Fabio ROLFI sono rispettivamente sostituiti dal Consigliere Mario BARBONI e dal Consigliere Dario BIANCHI. Argomento n. 2 dell o.d.g. Approvazione dei processi verbali n. 29 del 15 ottobre 2014 e n. 30 del 22 ottobre 2014 Ai sensi dell art. 61, comma 3, del regolamento generale si intendono approvati i processi verbali di cui sopra. Argomento n. 3 dell o.d.g DOC N. 4 Documento di economia e finanza regionale 2014: approvazione della proposta da inviare al Consiglio regionale e al Consiglio delle autonomie locali della Lombardia Argomento n. 4 dell o.d.g PDL N. 207 Disposizioni per l'attuazione della programmazione economico-finanziaria

2 regionale, ai sensi dell'articolo 9 ter della l.r. n. 34/78 (norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) - Collegato 2015 Il Presidente RIZZI comunica che nella seduta odierna sono presenti la dott.ssa Reverberi, il dott. Bergamaschi e il dott. Daverio che procederanno all illustrazione tecnica del DEFR 2014 nelle materie di competenza. Invita poi Consiglieri a far pervenire eventuali osservazioni al parere sul DEFR 2014 entro le ore 12,00 di lunedì 17 novembre p.v., al fine di consentire al relatore di elaborare la proposta di parere che dovrà essere posta in votazione nella prossima seduta. Chiede quindi alla dott.ssa Reverberi di iniziare a presentare il DEFR La dott.ssa REVERBERI riferisce che il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2014 costituisce il nuovo strumento di aggiornamento del Programma Regionale di Sviluppo, si inserisce nel ciclo di programmazione dello Stato e delle amministrazioni pubbliche - secondo il dettato della legge 196/2009 e successive modificazioni e integrazioni - e contiene le linee programmatiche dell azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio di previsione. Precisa che il documento intende garantire comunicabilità e trasparenza rispetto al raggiungimento dei risultati e alla loro rispondenza agli indirizzi condivisi dai cittadini. Infine, evidenzia che i tagli previsti nel DDL di stabilità, se confermati, potrebbero portare ad una significativa revisione della programmazione prevista. Il dott. BERGAMASCHI rileva che il documento rappresenta un aggiornamento del PRS che, con riferimento al tema della tutela della salute, aveva già indicato le linee direttrici di legislatura. Precisa che l aggiornamento tiene conto dei contributi offerti dai diversi portatori d intereressi nell ambito della presentazione del libro bianco. Riferisce che le linee direttrici riguardano una più attenta programmazione della rete di offerta sanitaria collegata ai bisogni dei pazienti, la necessità di garantire la libera scelta del cittadino e il pluralismo dell offerta, l esigenza di avviare nuovi modelli organizzativi per la presa incarico territoriale delle cronicità, il miglioramento dell efficienza e della trasparenza del sistema. Il dott. DAVERIO, con riferimento all area sociosanitaria, rileva che bisognerà ridefinire i percorsi dei servizi erogati in relazione all evoluzione dei bisogni. Al riguardo, evidenzia che la rete d offerta sociale e sociosanitaria dovrà essere differenziata secondo criteri d intensità assistenziale, appropriatezza delle prestazioni e dei costi. Aggiunge che l assistenza alle cronicità sarà effettuata attraverso una valutazione multifunzionale del bisogno. Specifica che nel 2015 dovranno essere ridefinite le nuove linee guida per la riprogettazione dei piani di zona che dovranno attuare quanto previsto nel PRS. Evidenzia poi verrà mantenuto il quadro complessivo degli interventi a favore della famiglia, con una particolare attenzione a quelle situazioni che possono aumentare il rischio di esclusione sociale. Precisa che si proseguirà nell attuazione del Piano d Azione Regionale per le persone con disabilità con particolare attenzione ai minori e alle fragilità. Infine, ricorda che con le risorse disponibili bisognerà cercare di fornire risposte sempre più puntuali ai bisogni e alle necessita dei cittadini. Il Presidente RIZZI, conclusa l illustrazione tecnica del provvedimento, chiede se ci sono eventuali richieste di chiarimenti da parte dei Consiglieri. Il Consigliere BORGHETTI rileva che il documento in discussione, di fatto, delinea le future scelte politiche di Regione Lombardia in tema di welfare. Ritiene, però, che sulla riforma del 2

3 sistema socio sanitario sia necessario avviare una riflessione che coinvolga tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Entrando nel merito del provvedimento, chiede, con riferimento alla stabilizzazione del fondo famiglia, quali interventi saranno considerati prioritari. Considera che sia necessario definire in maniera precisa le risorse disponibili per il fondo sociale regionale, in modo da favorire la programmazione degli interventi. Chiede poi maggiori informazioni rispetto alla prosecuzione dei progetti sperimentali come, ad esempio, i progetti sull autismo e sulle dipendenze. Infine, ribadisce che il tema della revisione della governance del sistema dei servizi socio sanitari dovrà essere avviata al più presto. Il Consigliere MACCHI ritiene che il documento in esame dovrebbe contenere un apposita sezione nella quale dovrebbero essere illustrati i risultati raggiunti rispetto a quanto previsto nel DEF dell anno precedente. Chiede quando si inizierà a discutere in Commissione dei contenuti del libro bianco della sanità e se la riduzione delle risorse, prevista nella legge di stabilità, porterà ad una diminuzione dei servizi erogati o, piuttosto, alla riduzione di alcuni investimenti molto onerosi e di dubbia utilità come, ad esempio, la Città della Salute. Il Consigliere VALMAGGI ritiene che la revisione della rete ospedaliera prevista nel documento debba essere inserita in un contesto più ampio di revisione del sistema sociosanitario. Chiede delucidazioni in merito agli esiti della sperimentazione del fattore famiglia lombardo, che, secondo quanto affermato dall Assessore Cantù, dovrebbe essere conclusa. Rileva poi che nel documento, in merito agli interventi sulla infanzia, si fa esclusivamente riferimento ai fondi Nasko e Cresco e chiede quindi se siano previsti ulteriori interventi per il rafforzamento dei servizi. Chiede quali interventi sono previsti per favorire l associazionismo tra medici delle cure primarie, se sarà aumentato l impegno economico per gli interventi di prevenzione sanitaria e se in tema di revisione delle alte specialità mediche siano previste ulteriori misure. Inoltre, chiede se saranno effettuati ulteriori interventi in materia di rimodulazione dei ticket sanitari, quali misure saranno adottate per il potenziamento della rete regionale trapianti e quali direttive saranno fornite alla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica. Infine, in tema di edilizia sanitaria, chiede quali sono gli indirizzi adottati dalla Giunta per la realizzazione dell ospedale del bambino. Il Consigliere FANETTI chiede, con riferimento all edilizia sanitaria, se gli interventi di adeguamento previsti per le strutture ospedaliere saranno orientati in funzione del previsto riordino delle rete ospedaliera. Il Consigliere VALMAGGI chiede che sia illustrato alla Commissione il piano delle regole 2015 per la gestione del sistema socio sanitario. Il Consigliere ALTITONANTE chiede quale impatto potrebbe avere sugli atti di programmazione economica finanziaria di Regione Lombardia la riduzione di risorse prevista nel DDL di stabilità. La dott.ssa REVERBERI rileva che il DEF è stato rivisto sulla base di quanto previsto nell attuale disegno di legge di stabilità. In merito al quesito sulla rendicontazione dei risultati previsti nel DEF, specifica che i risultati raggiunti dall Amministrazione sono evidenziati nel piano degli indicatori di bilancio, previsto dalle nuove regole in materia di armonizzazione di bilancio. Riferisce poi che il piano citato è stato unificato con il piano regionale delle performance previsto dal d. lgs. 150/2009, al fine di fornire ai cittadini uno strumento chiaro e trasparente per valutare i risultati raggiunti dall Amministrazione e gli eventuali scostamenti riscontati. 3

4 Il dott. BERGAMASCHI premette che si soffermerà sugli aspetti di natura tecnica dei quesiti posti. Riferisce che l associazionismo tra i medici delle cure primarie è sostenuto tramite lo stanziamento di risorse aggiuntive per incentivare la costituzione di gruppi di medici di medicina generale. In tal senso, riferisce che attualmente si sta ragionando con le parti sociali sulle modalità di costituzione delle associazioni funzionali territoriali (AFT) e delle unità complesse di cure primarie (UCCP), previste dal decreto Balduzzi. Specifica che Regione Lombardia spende per la prevenzione circa il 5,5% delle risorse previste per la spesa sanitaria, a fronte del 5% previsto nei LEA nazionali, ma ritiene che la prevenzione debba coinvolgere anche il percorso delle cure primarie. Sulla revisione delle alte specialità, rileva che si stanno seguendo le linee guida previste nel PRS e nelle regole di sistema, che, ad esempio, per i laboratori di analisi prevedono di favorire un progressiva aggregazione e specializzazione dei centri diagnostici, al fine di garantire una maggior efficacia ed efficienza delle prestazioni erogate. Rileva poi che quest anno è stata avviato il riordino dei punti nascita ed, in base al regolamento approvato dalla Giunta regionale, si procederà ad un dimensionamento delle strutture che garantisca la piena sicurezza dei pazienti. In merito alla rimodulazione dei ticket sanitari, riferisce che il patto per la salute prevede una revisione di alcun aspetti in materia di compartecipazione alla spesa sanitaria e che presso il Ministero è stato attivato un tavolo tecnico che si sta occupando della materia. Evidenzia che la rete regionale per i trapianti sarà ulteriormente implementata ed anche in questo caso si cercherà di focalizzare le attività presso le strutture che garantiscono una maggiore sicurezza per i pazienti. In tema ricerca scientifica, ribadisce che la funzione della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica è quella di favorire l integrazione della ricerca e di costruire una piattaforma condivisa per portare avanti i progetti di ricerca. Inoltre, riferisce che la Giunta ha preferito separare in modo netto la governance della Fondazione per la ricerca scientifica dalla governance del Nerviano Medical Sciences.Infine, con riferimento all edilizia sanitaria, evidenzia che la Regione sta attuando gli interventi previsti nel VI Accordo Quadro e che eventuali altri iniziative dovranno essere sostenute da fondi regionali. Precisa poi che con gli interventi di messa a norma delle strutture si cercherà di favorire la trasformazione dei presidi nell ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera. Il Consigliere BALDINI ritiene che nel DEF, in tema di prevenzione, debba essere posta maggiore attenzione alla prevenzione effettuata con l attività sportiva e con l educazione motoria. Il dott. DAVERIO dichiara di essere disponibile ad illustrare alla Commissione i principali provvedimenti relativi alla stabilizzazione del fondo per la famiglia e dei suoi componenti fragili e specifica che la Giunta, con la delibera 856 del 25/10/2014, ha già approvato il primo provvedimento attuativo per gli interventi a favore famiglia e dei suoi componenti fragili. In merito ai progetti sperimentali, rileva che per tutte le sperimentazioni sono stati individuati degli obiettivi specifici al fine di valutare l efficacia di ciascun progetto e di ricondurre nel sistema dei servizi i progetti che dimostrano di funzionare. Con riferimento al fattore famiglia, riferisce che gli esiti della sperimentazione non sono stati integrati con la normativa nazionale perché non è stato ancora approvato il regolamento nazionale per l applicazione dei nuovi criteri ISEE. Evidenzia poi che il quadro dei servizi per l infanzia non si limita ai fondi Nasko e Cresco, ma bisogna tener conto anche degli interventi previsti a favore dei Comuni, infatti, parte delle risorse del fondo sociale regionale e del fondo nazionale sono destinati ad interventi a favore dell infanzia. Il Presidente RIZZI chiede al dott. Bergamaschi e al dott. Daverio quando potrebbe essere illustrato alla Commissione il piano delle regole 2015 per la gestione del sistema socio 4

5 5 sanitario. Il dott. BERGAMASCHI riferisce che la delibera di approvazione del piano delle regole dovrebbe essere discussa nei primi giorni del prossimo dicembre ma sottolinea che bisognerà attendere la definizione del quadro delle risorse previste dalla legge di stabilità nazionale. Il Consigliere ALTITONANTE ricorda che il Consiglio nella seduta del 4 novembre u.s. ha approvato una mozione per chiedere di limitare il ricorso all esternalizzazione nei servizi sanitari primari. Chiede quindi che siano forniti alla Commissione i dati relativi ai servizi sanitari esternalizzati presso le singole strutture ospedaliere. Il dott. BERGAMASCHI invita la Commissione ad effettuare una richiesta scritta per facilitare l accesso a questi dati. Argomento n. 5 dell o.d.g Proposta di risoluzione in tema di procreazione assistita di tipo eterologo Il Presidente RIZZI passa la parola al Consigliere Valmaggi per l illustrazione della risoluzione in oggetto. Il Consigliere VALMAGGI procede ad illustrare la risoluzione, evidenziando che l obiettivo della risoluzione è quello di rendere possibile e sicuro l accesso dei pazienti alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) di tipo eterologo. Al riguardo, ricorda che la Giunta regionale, con la dgr. n del 12/09/2014 recante Determinazioni in ordine all applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) di tipo eterologo, ha disposto l attivazione presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano di un archivio informatico, interoperabile fra tutti i centri PMA regionali obbligati a conferirne i dati, per garantire la tracciabilità e la sicurezza del percorso delle cellule riproduttive dalla donazione all eventuale nascita, ma, ad oggi, questo archivio non è ancora operativo. Pertanto, la risoluzione invita la Giunta regionale e, in particolare, l Assessore Mantovani: ad attivare in tempi brevissimi l archivio informatico, di cui alla dgr. n del 12/09/2014, interoperabile fra tutti i centri PMA regionali obbligati a conferirne i dati, attivandosi allo stesso tempo, in sede di Conferenza Stato Regioni, per promuovere presso il Ministero la sua integrazione con una banca dati nazionale al fine di garantire la sicurezza e la tracciabilità del percorso; a definire in modo chiaro requisiti e competenze di cui dovranno essere in possesso gli esperti che andranno a comporre il gruppo di lavoro regionale per l attuazione, il monitoraggio e il controllo delle indicazioni contenute nella suddetta delibera; a definire in tempi brevi regole certe alle quali gli operatori dovranno attenersi per procedere alla diagnosi pre-impianto, in modo particolare per quanto riguarda gameti maschili ed ovuli provenienti da fuori regione; a prevedere - anche sulla base di quanto contenuto nel documento, emanato dalla Conferenza Stato Regioni il 4 settembre 2014, in merito alla regola della gratuità e volontarietà della donazione di cellule riproduttive- la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sul valore della donazione, in modo particolare, sulla donazione degli ovociti. Con particolare riferimento all ultimo punto, rileva che la donazione degli ovociti è particolarmente complessa, pertanto, se non saranno avviate apposite campagne di

6 sensibilizzazione, difficilmente in Italia potranno essere effettuati interventi di fecondazione eterologa. Il Consigliere CARUGO condivide quanto previsto nei primi due punti della risoluzione, ma dichiara di essere contrario alle raccomandazioni contenute nel terzo e nel quarto punto della risoluzione. Al riguardo, sul terzo punto, rileva che per effettuare la diagnosi pre impianto, bisognerebbe individuare quali malattie geneticamente determinate occorra valutare per la diagnosi stessa ed evidenzia che, in ogni caso, la Regione non potrebbe rimborsare questo tipo di prestazione considerando che ad oggi gli esami genetici non sono rimborsabili. Ritiene, poi che, con l attuale carenza di risorse economiche, sia poco opportuno investire risorse pubbliche per effettuare campagne di sensibilizzazione per la donazione di ovociti. Il Consigliere MACCHI dichiara di condividere le finalità della risoluzione che intende garantire il diritto delle coppie ad accedere alla procreazione assistita. Ritiene, inoltre, che sia opportuno effettuare campagne di sensibilizzazione per la donazione degli ovociti ma rileva che solo in Italia non è riconosciuto alcun rimborso economico alle donatrici di ovuli. Il Consigliere BALDINI condivide le raccomandazioni previste nei primi due punti della risoluzione ma dichiara di essere fortemente contraria alle raccomandazioni contenute negli altri due punti. Evidenzia che spesso quando si affronta questo argomento si fa riferimento al diritto della coppia di avere un figlio ma vengono del tutto trascurati i diritti del nascituro. A tal proposito, rileva che, se la materia non sarà regolamentata adeguatamente, molte donne potrebbero decidere di avere un figlio in età avanzata. Il Consigliere BORGHETTI specifica che la risoluzione chiede esclusivamente di regolamentare la diagnosi pre-impianto, che già viene effettuata, proprio con la finalità di tutelare il nascituro. Ritiene, quindi, che le perplessità espresse da molti Consiglieri sul terzo punto della risoluzione potrebbero essere superate. Il Consigliere FANETTI dichiara di condividere quanto previsto nei primi due punti della risoluzione e di essere contrario, invece, alla quarta raccomandazione. Propone poi che sul terzo punto della risoluzione sia avviato un confronto tra i gruppi politici, al fine di giungere ad una formulazione condivisa che superi le perplessità espresse dal Consigliere Carugo. Il Consigliere SANTISI SAITA, in merito al primo punto della risoluzione, rileva che Regione Lombardia si è già attivata per costituire l archivio informatico di cui alla dgr. n del 12/09/2014, ma deve essere ancora garantita l interoperabilità fra tutti i centri PMA. Con riferimento al secondo punto, evidenzia che la normativa definisce i requisiti che devono possedere gli esperti che andranno a comporre il gruppo di lavoro regionale per l attuazione della delibera citata. Pertanto, ritiene che la risoluzione, per molti aspetti, può ritenersi superata. Inoltre, rileva che la legge 194 prevede già la possibilità di effettuare l aborto terapeutico nel caso di gravi patologie e, pertanto, ritiene che non sia opportuno intervenire in questa materia. Evidenzia poi che il problema della carenza della donazioni non riguarda solo gli ovociti in quanto in Italia purtroppo manca la cultura della donazione tout court. Il Consigliere MACCHI propone di rimandare la votazione della risoluzione alla seduta della prossima settimana al fine di approfondire la tematica relativa alla diagnosi pre impianto, che è disciplinata solo in parte dalla legge n. 40/

7 Il Consigliere BARONI condivide la proposta di rinviare la votazione della risoluzione alla seduta delle prossima settimana. Il Consigliere MAGONI dichiara di non essere favorevole alla proposta di promuovere con apposite campagne di sensibilizzazione la donazione di ovociti. Considera poi che, per tutelare la salute del nascituro, sia indispensabile porre molta attenzione al profilo genetico del donatore. Il Presidente RIZZI rileva che i primi due punti della risoluzione in esame intendono sollecitare la Giunta ad attivare una serie di azioni già previste nella d.g.r. n del 12/09/2014. Condivide i dubbi espressi da molti Consiglieri sul quarto punto della risoluzione, in quanto, l eventuale sostegno di campagne di sensibilizzazione alla donazione di ovociti, si porrebbe in netto contrasto con la decisione politica presa da Regione Lombardia di non prevedere alcuna compartecipazione alla spesa per gli interventi di fecondazione assistita di tipo eterologo. Per tali motivazioni, chiede al Consigliere Valmaggi di stralciare quest ultimo punto della risoluzione in quanto non potrebbe essere sostenuto dalla maggioranza. Considera poi che il terzo punto della risoluzione è finalizzato a introdurre delle linee guide per la valutazione della qualità e della sicurezza dei gameti maschili e gli ovuli, anche provenienti da altre regioni. Ritiene quindi che questo raccomandazione possa essere mantenuta nel testo, precisando che Regione Lombardia non comparteciperà alle spese per la diagnosi pre impianto. Alla luce di quanto sopra esposto, propone di sospendere la seduta per qualche minuto per giungere ad una formulazione condivisa del testo della risoluzione. Il Consigliere BARONI ritiene che sia opportuno rinviare la votazione della risoluzione in quanto la particolare delicatezza del tema trattato richiede una attenta valutazione politica. Il Consigliere VALMAGGI premette che la decisione di stralciare il quarto punto della risoluzione dipenderà da come sarà riformulato il testo del terzo punto della risoluzione stessa. Specifica che il Policlinico di Milano ha già effettuato il lavoro propedeutico per la realizzazione della banca dati regionale, ma sarà necessario che la Regione formalizzi con un apposito atto l istituzione della banca dati. Al riguardo, ricorda che l istituzione della banca dati costituisce il presupposto per garantire la tracciabilità e la sicurezza dei gameti e degli ovociti. Con riferimento alla costituzione del gruppo di lavoro per l attuazione e il controllo delle indicazioni contenute nella d.g.r. n. 2344, riferisce che la D.G. Salute non ha ancora provveduto alla nomina degli esperti. In merito al terzo punto della risoluzione, rileva che il gruppo di lavoro regionale formato dagli esperti dovrà definire le linee guida per la diagnosi pre - impianto. Infine,evidenzia che, fino a quando non saranno adottati gli atti richiesti nella risoluzione, i cittadini lombardi, di fatto, non potranno accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo. Il Presidente RIZZI, in considerazione delle osservazioni effettuate dai Commissari, dispone di procedere alla votazione della risoluzione nella seduta della prossima settimana. La seduta termina alle ore 13,15. 7

8 8 Hanno partecipato ai lavori della seduta: - i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Presidente RIZZI Fabio LL-LN Padania (5) Vice Presidente CAPELLI Angelo Nuovo Centrodestra (3) Componenti: ALTITONANTE Fabio Forza Italia Il Popolo della Libertà (3) Berlusconi Presidente BALDINI Maria Teresa Gruppo Misto (1) BARONI Anna Lisa Forza Italia Il Popolo della Libertà (4) Berlusconi Presidente BORGHETTI Carlo Partito Democratico della Lombardia (4) CARUGO Stefano Nuovo Centrodestra (3) FANETTI Fabio Angelo Maroni Presidente (4) FATUZZO Elisabetta Partito Pensionati Pensionati Lombardia (1) GAFFURI Luca Partito Democratico della Lombardia (3) MACCHI Paola Movimento 5 Stelle (5) MAGONI Lara Maroni Presidente (4) SAGGESE Antonio Maroni Presidente (3) SANTISI SAITA Silvana LL-LN Padania (5) VALMAGGI Sara Partito Democratico della Lombardia (4) VIOLI Dario Movimento 5 Stelle (4) i Consiglieri: BARBONI Mario Partito Democratico della Lombardia (3) BIANCHI Dario LL-LN Padania (5) in sostituzione rispettivamente dei Consigliere Marco CARRA e Fabio ROLFI, ai sensi dell art. 27, comma 4, del Regolamento generale. - i dirigenti della Giunta: BERGAMASCHI Walter, Direttore Generale della D. G. Salute; DAVERIO Giovanni, Direttore Generale della D. G. Famiglia, solidarietà sociale e Volontariato; REVERBERI Brunella, Dirigente della struttura centrale Pianificazione, controllo strategico e progetti integrati regionali e macroregionali. Risultano assenti i Consiglieri: AMBROSOLI Umberto CARRA Marco COLUCCI Alessandro DE CORATO Riccardo GALLERA Giulio GIRELLI Gian Antonio ROLFI Fabio Con Ambrosoli Presidente Patto Civico Partito Democratico della Lombardia Nuovo Centrodestra Fratelli d Italia Centrodestra Nazionale Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Partito Democratico della Lombardia LL-LN Padania

9 9 IL PRESIDENTE (Fabio RIZZI) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Dario VIOLI) IL RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Germana RENCRICCA) IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE (Andrea PIETRO PAOLO) Allegato: ordine del giorno della seduta.

10 10 III COMMISSIONE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI MERCOLEDI 12 novembre 2014 ore 10,30 Seduta di Commissione O.D.G. DELLA SEDUTA DI MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE 2014 TRATTAZION E RELATORE 1 Comunicazioni del Presidente 2 Approvazione dei processi verbali n. 29 del 15 ottobre 2014 e n. 30 del 22 ottobre DOC N. 4 DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE 2014: APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DA INVIARE AL CONSIGLIO REGIONALE E AL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA Atto di iniziativa di giunta Assegnazione: 01/10/ PDL N. 207 DISPOSIZIONI PER L'ATTUAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA REGIONALE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 9 TER DELLA L.R. N. 34/78 (NORME SULLE PROCEDURE DELLA PROGRAMMAZIONE, SUL BILANCIO E SULLA CONTABILITÀ DELLA REGIONE) - COLLEGATO 2015 Atto di iniziativa presidente giunta Assegnazione: 04/11/ PROPOSTA DI RISOLUZIONE IN TEMA DI PROCREAZIONE ASSISTITA DI TIPO ETEROLOGO CONSULTIVA Fabio ALTITONANTE CONSULTIVA Fabio ALTITONANTE REFERENTE Sara VALMAGGI