CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E POLITICHE SOCIALI

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1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA III COMMISSIONE CONSILIARE SANITA E POLITICHE SOCIALI Seduta del 14 ottobre 2015 processo verbale n. 29/2015 Il giorno 14 ottobre 2015, alle ore 11,00 è convocata a norma dell art. 31, primo comma, del Regolamento generale, presso la sede del Consiglio regionale, la III Commissione consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno. Presiede la seduta il Presidente Fabio RIZZI. Assistono alla seduta il dirigente dell Ufficio Assistenza alle Commissioni - area Servizi alla persona Pina FIERAMOSCA, la responsabile di posizione organizzativa Germana RENCRICCA e il funzionario verbalizzante Andrea PIETRO PAOLO. Alle ore 11,15 il Presidente RIZZI apre la seduta. Argomento n. 1 dell o.d.g. Comunicazioni del Presidente Il Presidente RIZZI informa che sono pervenute alla Commissione alcune comunicazioni, il cui elenco è stato trasmesso. Comunica inoltre che, ai sensi dell articolo 27, comma 4, del Regolamento generale, il Consigliere Umberto AMBROSOLI è sostituito dal Consigliere Michele BUSI. ***** Il Consigliere BORGHETTI informa che, a seguito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Vicepresidente della Giunta regionale, il Partito Democratico e il Patto Civico hanno presentato una mozione di sfiducia al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Specifica poi che, fino a quando la mozione non sarà discussa in Consiglio, i Consiglieri del Partito Democratico e del Patto Civico continueranno a partecipare alle sedute di Commissione, ma non garantiranno il numero legale né parteciperanno ai gruppi di lavoro.

2 Argomento n. 2 dell o.d.g. Approvazione del processo verbale n. 27 del 14 settembre 2015 Ai sensi dell art. 61, comma 3, del regolamento generale si intende approvato il processo verbale di cui sopra. ***** Il Presidente RIZZI propone di anticipare l esame del parere n. 78, in considerazione del fatto che il Consigliere Baroni, relatrice della PDA 32, è momentaneamente assente. La Commissione concorda. 2 Argomento n. 4 dell o.d.g. PAR N. 78 "Piano tariffario in applicazione della l.r. n. 5/15 'disposizioni in materia di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza'". Il Consigliere MAGONI ricorda che il PAR 78, interviene in applicazione di quanto previsto dalla legge regione 17 marzo 2015, n. 5, che demanda alla Giunta regionale il compito di stabilire, sentite AREU e la Commissione consiliare competente, il piano tariffario dei servizi di soccorso sanitario e non sanitario e definire la quota di compartecipazione alla spesa. Al riguardo, ritiene che il documento proposto corrisponda e soddisfi i criteri e le indicazioni stabilite dalla legge regionale, in quanto: risulta correttamente prevista l applicazione, per i residenti in Lombardia, della riduzione del 30% della quota di compartecipazione dovuta; è stata prevista la compartecipazione a carico dell utente anche nel caso il cui il soccorso sia effettuato dalle sole squadre a terra del CNSAS; infine, in attuazione a quanto disposto dal comma 2 dell art. 3 della l.r. 5/2015, è stato previsto un aggravamento pari al 30% della quota di compartecipazione nel caso in cui si ravvisi un comportamento imprudente. Evidenzia poi che, per non gravare eccessivamente l utente, è stato altresì stabilito che la quota massima esigibile non possa essere in ogni caso superiore a 780 euro. Segnala una piccola discordanza relativa alla descrizione dell intervento Mezzo Soccorso di Base, che sarebbe opportuno uniformare, infatti, mentre nel primo schema è riportato ambulanza di tipo A con soccorritori certificati di cui un autista, nel secondo schema è riportato ambulanza di tipo A con tre soccorritori certificati di cui un autista. Inoltre, reputa importante segnalare la mancanza all interno del documento del Piano tariffario ossia della indicazione del costo effettivo per ogni singolo servizio, indispensabile anche in osservanza del principio della massima trasparenza della Pubblica Amministrazione. Ritiene, pertanto, che il provvedimento debba essere integrato nel rispetto di quanto stabilito dalla legge regionale, che demanda alla Giunta non solo il compito di definire la quota di compartecipazione ma anche il Piano tariffario. Alla luce di quanto esposto, propone alla Commissione di esprimere parere favorevole al PAR 78 con le osservazioni sopra illustrate.

3 3 Il Presidente RIZZI apre la discussione generale sulla proposta di parere illustrata dalla relatrice Magoni. Il Consigliere GIRELLI rileva che sarebbe stato utile verificare preliminarmente, sui circa ottomila interventi annui di soccorso, quanti incorerebbero nella compartecipazione con l applicazione del tariffario in discussione. Segnala poi che, l aver demandato ai singoli soccorritori la verifica della sussistenza del comportamento imprudente ai fini della compartecipazione, anziché alla Sala Operativa Regionale, potrebbe creare forti disparità di trattamento. Il Presidente RIZZI, non essendoci altri interventi, accertata la sussistenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri BARONI (3), BORGHETTI (4), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (4), FANETTI (4), GIRELLI (4), LENA (4), MAGONI (4), RIZZI (4), ROLFI (4), SAGGESE (3) e SANTISI SAITA (3), per un numero di voti rappresentati pari a 47, pone in votazione il parere favorevole al PAR 78, con le osservazioni formulate dalla relatrice Magoni. Votano a favore i Consiglieri: BARONI (3), CAPELLI (3), CARUGO (3), CAVALLI (4), FANETTI (4), LENA (4), MAGONI (4), RIZZI (4), ROLFI (4), SAGGESE (3) e SANTISI SAITA (3). Votano contro i Consiglieri: BORGHETTI (4) e GIRELLI (4). La Commissione esprime parere favorevole al PAR 78 a maggioranza. Argomento n. 3 dell o.d.g. PDA N. 32 Determinazione in ordine alla proposta del piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza di genere Il Presidente RIZZI informa che partecipano alla seduta odierna per fornire eventuali chiarimenti sul provvedimento la dott.ssa Ilaria Marzi e la dott.ssa Marilena La Fratta, della D.G. Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari opportunità. Invita poi la relatrice Anna Lisa Baroni a illustrare la proposta di atto amministrativo n. 32, concernente il piano regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto della violenza di genere 2015/2018. Il Consigliere BARONI rileva che il provvedimento in questione definisce le linee programmatiche per l attuazione integrata degli interventi volti a prevenire e contrastare la violenza di genere. Evidenzia che, secondo l indagine condotta dall ISTAT sui dati del 2014 (giugno 2015), in Italia donne (il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni) hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Rileva però che sempre più spesso le donne cercano aiuto presso servizi specializzati, centri antiviolenza, sportelli (dal 2,4% al 4,9%).

4 Sotto il profilo legislativo, sottolinea che è dal 1996 che lo stupro viene considerato come reato contro la persona, ma solo con la legge n. 154 del 4 aprile 2001, «Misure contro la violenza nelle relazioni familiari», viene disposto l allontanamento dalla casa familiare del coniuge o del convivente che abbia minacciato la donna o l abbia maltrattata. Al riguardo, osserva che, purtroppo, l istanza di allontanamento spesso viene esaminata dal Magistrato a distanza di molto tempo: pertanto, in questo lasso di tempo a volte vengono compiuti reati gravissimi. Successivamente, la legge n. 38 del 23 aprile 2009, introduce all art. 612/bis del codice penale il reato di atti persecutori (il cosiddetto stalking) e a seguito della sua entrata in vigore, l 11 novembre 2010, il Governo adotta il primo Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking. Con la legge n. 119/2013 sono stati resi maggiormente incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamento in famiglia, di violenza sessuale e di atti persecutori, adottando specifiche misure atte a tutelare le donne vittime di violenza ed eventuali figli. Tale normativa introduce infatti le strategie per il contrasto della violenza di genere e definisce gli strumenti e i criteri di base per la loro attuazione. In particolare, istituisce un fondo specifico per sostenere le azioni dei centri antiviolenza e delle case-rifugio che viene annualmente ripartito tra le Regioni e definisce i soggetti che possono promuovere centri antiviolenza e case rifugio. Inoltre, demanda alla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni la definizione dei criteri per il riparto delle risorse sulla base del numero di centri antiviolenza e di case-rifugio esistenti in ogni Regione. In tale contesto, Regione Lombardia, con il contributo delle associazioni e dei centri antiviolenza, ha approvato la l.r. n. 11/2012, «Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza. Tale legge prevede, come strumento principe per l attuazione della legge, il Piano quadriennale di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, oggi in esame. I contenuti del Piano in questione si sviluppano in un graduale consolidamento e sviluppo riguardante: le Reti territoriali antiviolenza, attraverso la sistematizzazione delle sperimentazioni attivate e, in particolare, la definizione di un modello per le procedure, la presa in carico delle vittime e la definizione di progetti personalizzati finalizzati al superamento della situazione di violenza o maltrattamento e al recupero dell autonomia; l attuazione delle linee di intervento così come delineate nel Piano nazionale di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere; l adeguamento dei centri antiviolenza e delle case-rifugio ai criteri minimi di funzionamento, definiti con l Intesa Stato-Regioni del 27 novembre In particolare, le azioni del Piano si declinano in due macro-obiettivi programmatici: 1) prevenire e far emergere il fenomeno; 2) accogliere, sostenere, proteggere e accompagnare all autonomia le donne vittime di violenza. Inoltre, sono previste attività di monitoraggio che comprendono le attività di analisi, controllo e valutazione degli interventi messi in campo per permettere una programmazione efficace degli interventi e delle risorse, nonché di valutare la loro efficacia e convenienza. Infine, sottolinea che per garantire l attuazione del presente piano saranno utilizzate risorse nazionali e regionali e dei fondi strutturali (POR regionale 2014/2020). Il Presidente RIZZI chiede alla dott.ssa Marzi se intende aggiungere ulteriori elementi di dettaglio in merito ai contenuti del Piano. 4

5 La dott.ssa MARZI rileva che il Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza di genere è lo strumento strategico per l attuazione della Legge 11/2012, in particolare: definisce le linee programmatiche d azione e gli obiettivi strategici per prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne sia all interno della famiglia che in ambito sociale e lavorativo; individua le priorità e i criteri per la realizzazione degli interventi riguardanti le politiche di sensibilizzazione e prevenzione, di protezione, sostegno e reinserimento delle vittime, di formazione e di monitoraggio del fenomeno. Specifica che per favorire la predisposizione di un Piano il più possibile innovativo, completo e partecipato, il processo di costruzione del documento ha comportato un lungo iter di ascolto, discussione, condivisione e definizione dei contenuti con tutti i soggetti e stakeholder coinvolti sul territorio che ha trovato i suoi step decisivi nelle 14 sedute del Tavolo regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, che hanno avuto corso a partire dal 25 novembre Sottolinea che il Piano intende sviluppare e consolidare un modello regionale che permetta un omogeneizzazione di procedure per l accesso e accoglienza delle donne vittime di violenza e la definizione del percorso personalizzato di uscita dalle situazioni di rischio o violenza. In particolare, gli obiettivi principali del piano sono i seguenti: prevenire, far emergere e monitorare il fenomeno; proteggere, sostenere e reinserire le donne nel contesto socio-economico e professionale; formare e sostenere le competenze degli operatori; consolidare e incrementare la rete dei servizi esistenti e sperimentare modelli innovativi; realizzare un sistema di monitoraggio e controllo delle azioni previste dal piano. Aggiunge che per l attività di monitoraggio sarà istituito un Organismo tecnico, altamente qualificato, con caratteristiche di terzietà, indipendenza e autorevolezza, in grado di attivare uno specifico sistema di valutazione dei servizi, quale elemento essenziale per lo sviluppo di una politica basata sull evidenza scientifica e che sia quindi efficace ed efficiente. L attività di monitoraggio comprende altresì la raccolta, l elaborazione e la divulgazione di informazioni sulle caratteristiche e l evoluzione del fenomeno, nonché sui servizi presenti sul territorio e sulle attività di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne e di sostegno alle vittime. Infine, informa che con la d.g.r. n del , per garantire la prosecuzione degli accordi territoriali sperimentali già in essere ed il consolidamento delle attività dei progetti in scadenza, sono state messe a disposizione sul bilancio regionale 2015/2016 risorse pari a euro ,00. Inoltre, con decreto n.8332 del 2 ottobre 2015, è stata affidata ad Éupolis l attività formativa per il 2015/2016, che coinvolgerà circa 1800 operatori/operatrici della polizia locale, medici medicina generale, operatori psico-sociali, forze dell ordine, soggetti pubblici e privati che partecipano a vario titolo alle Reti territoriali. Il Presidente RIZZI, conclusa la discussione generale sul provvedimento, rinvia la votazione della PDA n. 32 alla prossima seduta. La seduta termina alle ore 12,00. 5

6 6 Partecipato ai lavori della seduta: - i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Presidente RIZZI Fabio LL-LN Padania (4) Vice Presidente CAPELLI Angelo Nuovo Centrodestra (3) Consigliere Segretario CARRA Marco Partito Democratico della Lombardia (3) Componenti: BARONI Anna Lisa Forza Italia Il Popolo della Libertà (3) Berlusconi Presidente BORGHETTI Carlo Partito Democratico della Lombardia (4) CARUGO Stefano Nuovo Centrodestra (3) CAVALLI Alberto Forza Italia Il Popolo della Libertà (4) Berlusconi Presidente FANETTI Fabio Angelo Maroni Presidente (4) GAFFURI Luca Partito Democratico della Lombardia (3) GIRELLI Gian Antonio Partito Democratico della Lombardia (4) LENA Federico LL-LN Padania (4) MAGONI Lara Maroni Presidente (4) ROLFI Fabio LL-LN Padania (4) SAGGESE Antonio Maroni Presidente (3) SANTISI SAITA Silvana LL-LN Padania (3) il Consigliere: BUSI Michele Con Ambrosoli Presidente Patto Civico (5) in sostituzione del Consigliere Umberto AMBROSOLI, ai sensi dell art. 27, comma 4, del Regolamento generale. I dirigenti/funzionari della Giunta: MARZI Ilaria, Dirigente Struttura Promozione della famiglia e del volontariato; LA FRATTA Marilena, Responsabile U. O. pari opportunità, prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. Risultano assenti i Consiglieri: ALTITONANTE Fabio AMBROSOLI Umberto BALDINI Maria Teresa COLUCCI Alessandro DE CORATO Riccardo MACCHI Paola FATUZZO Elisabetta VALMAGGI Sara VIOLI Dario Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Con Ambrosoli Presidente Patto Civico Gruppo Misto Nuovo Centrodestra Fratelli d Italia Centrodestra Nazionale Movimento 5 Stelle Partito Pensionati Pensionati Lombardia Partito Democratico della Lombardia Movimento 5 Stelle

7 7 IL PRESIDENTE (Fabio RIZZI) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Marco CARRA) IL RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Germana RENCRICCA) IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE (Andrea PIETRO PAOLO) Allegato: ordine del giorno della seduta.

8 8 III COMMISSIONE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI MERCOLEDI 14 ottobre 2015 ore 11,00 Seduta di Commissione O.D.G. DELLA SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015 TRATTAZIONE RELATORE 1 Comunicazioni del Presidente 2 Approvazione del processo verbale n. 27 del 14 settembre PDA N. 32 DETERMINAZIONE IN ORDINE ALLA PROPOSTA DEL PIANO QUADRIENNALE REGIONALE PER LE POLITICHE DI PARITÀ E DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE Atto di iniziativa di Giunta Assegnazione: 17/09/ PAR N. 78 "PIANO TARIFFARIO IN APPLICAZIONE DELLA L.R. N. 5/15 'DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERVENTI DI SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO IN ZONE IMPERVIE, RECUPERO E SALVATAGGIO DI PERSONE INFORTUNATE O IN SITUAZIONI DI EMERGENZA'". Atto di iniziativa di Giunta Assegnazione: 30/09/2015 Data Scadenza: 30/10/2015 REFERENTE Anna Lisa BARONI REFERENTE Lara MAGONI

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