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1 Crescita dell impresa e controllo familiare. Marco Cucculelli Università Politecnica delle Marche CONFINDUSTRIA CATANIA Catania, 18 maggio 2007

2 Indice dell intervento 1. Esiste un problema di crescita? 2. Struttura e cambiamenti del sistema produttivo 3. Imprese e imprenditori 4. Quali indicazioni per il sistema delle imprese 2

3 Esiste un problema di crescita? La produzione industriale Le imprese innovative La performance all export 3

4 La produzione industriale Produzione industriale. Tassi di variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente - Dati destagionalizzati Italia * ISTAT Italia 4

5 La produzione industriale Produzione industriale. Tassi di variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente - Dati destagionalizzati Italia Sicilia * ISTAT Italia ISAE Sicilia (produzione) 5

6 Le imprese ad alta crescita Quota delle imprese ad alta crescita sul totale delle imprese Spagna Grecia Olanda Svezia Francia Italia Sicilia Marche Fonte: OECD 6

7 La posizione dell Italia a prezzi costanti Quota di mercato a prezzi costanti 1993 = Italia Germania 7

8 Tuttavia la dinamica della produttività Dinamica della produttività industriale in Italia * Industria -1,27 +0, dev.str. 3,9 5,8 6,6 Fonte: Elab. su dati ISAE 8

9 e a posizione dell Italia a prezzi correnti Quota di mercato a prezzi correnti 1993 = Italia Germania 9

10 La performance all export di Catania Esportazioni Catania Italia. Indice 1997 = Catania (sx) Italia (dx) 10

11 La performance all export di Catania Quota delle esportazioni Catania su Italia Catania / Italia

12 Una prima conclusione La congiuntura e dati di medio periodo forniscono un quadro di relativo indebolimento del sistema manifatturiero ma si osservano forti processi di ristrutturazione (qualità e posizionamento di mercato) Permane un problema di crescita che dipende da fattori strutturali del sistema delle imprese 1. Struttura dimensionale 2. Assetti proprietari e controllo delle imprese 12

13 Una prima conclusione La congiuntura e dati di medio periodo forniscono un quadro di relativo indebolimento del sistema manifatturiero ma si osservano forti processi di ristrutturazione (qualità e posizionamento di mercato) Permane un problema di crescita che dipende da fattori strutturali del sistema delle imprese 1. Struttura dimensionale 2. Assetti proprietari e controllo delle imprese 13

14 Una prima conclusione La congiuntura e dati di medio periodo forniscono un quadro di relativo indebolimento del sistema manifatturiero ma si osservano forti processi di ristrutturazione (qualità e posizionamento di mercato) Permane un problema di crescita che dipende da fattori strutturali del sistema delle imprese 1. Concentrazione delle attività 2. Assetti proprietari e controllo delle imprese 14

15 Indice dell intervento 1. Esiste un problema di crescita? 2. Struttura e cambiamenti del sistema produttivo 3. Imprese e imprenditori 4. Le indicazioni per il sistema delle imprese 15

16 La concentrazione delle esportazioni - Italia Quote sul totale dell export nazionale per classi dimensionali di esportatori Italia Anni 1995 e Diff. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Quote sull'export nazionale in valore Piccoli esportatori Medi esportatori Grandi esportatori Legenda: Piccoli: < 15 mln Euro / anno Medi : mln Euro / anno Grandi : > 50 mln Euro / anno 750 esportatori 16

17 La concentrazione delle attività - Sicilia Quote delle 100 imprese più grandi sul totale del fatturato delle principali 500 imprese manifatturiere siciliane Confronto anni 1995 e diff. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Fatturato Risultato operativo Le prime 500 imprese sono ordinate in termini di fatturato Fonte: Bureau Van Dick 17

18 La concentrazione delle attività M M Facoltà di Economia Giorgio Fuà E R C A T O - Processi complessi E R C A T O 18

19 In tale processo, due implicazioni 1. Rilevanza della strategia della singola impresa e dell idea imprenditoriale Facoltà di Economia Giorgio Fuà 2. Maggiore complessità, che deriva dalla necessità di: Coordinare processi più complessi Interpretare mercati più dinamici e ampi -Catena del valore 19

20 In tale processo, due implicazioni 1. Rilevanza della strategia della singola impresa e dell idea imprenditoriale Facoltà di Economia Giorgio Fuà 2. Maggiore complessità, che deriva dalla necessità di: Coordinare processi più complessi Interpretare mercati più dinamici e ampi -Catena del valore 20

21 In tale processo, due implicazioni 1. Rilevanza della strategia della singola impresa e dell idea imprenditoriale Facoltà di Economia Giorgio Fuà 2. Maggiore complessità, che deriva dalla necessità di: Coordinare processi più complessi Interpretare mercati più dinamici e ampi Per questo, acquisiscono un ruolo centrale Il fattore imprenditoriale la componente manageriale ALCUNE EVIDENZE EMPIRICHE -Catena del valore 21

22 Indice dell intervento 1. Esiste un problema di crescita? 2. Struttura e cambiamenti del sistema produttivo 3. Imprese e imprenditori 4. Le indicazioni per il sistema delle imprese 22

23 L imprenditore familiare : imprese quotate Paese Famiglia Stato Prop.diffusa Facoltà di Economia Giorgio Fuà Francia Germania Italia Spagna Finlandia Irlanda UK Europa (quotate) Europa (non quotate) Fonte: Faccio-Lang; AMADEUS 23

24 L imprenditore familiare : imprese non quotate Paese Famiglia Stato Prop.diffusa Facoltà di Economia Giorgio Fuà Francia Germania Italia Spagna Finlandia Irlanda UK Europa (quotate) Europa (non quotate) Fonte: Faccio-Lang; AMADEUS 24

25 I modelli di controllo ultimo in Italia diff. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Controllo familiare Controllo assoluto Coalizione Controllo familiare Altro (finanziario, pubblico, diffuso) Totale Fonte: Banca d Italia 25

26 L imprenditore nell impresa familiare Facoltà di Economia Giorgio Fuà Numerosi vantaggi legati alla proprietà familiare orientamento al lungo periodo costruzione del capitale umano e sociale, relazioni di fiducia Ma anche alcuni rischi: Minore crescita (e sottovalutazione del mercato) Efficacia della scelta nella selezione di chi conduce l impresa 26

27 Assetti proprietari e competitività Tassi di crescita annuali del fatturato reale Ultimate owner Europa Italia Germania Francia Spagna Gruppo industriale Stato Società finanziaria Famiglia Media settore/imprese Dataset 4.7 AMADEUS imprese manifatturiere europee 27

28 Assetti proprietari e competitività Ultimate owner Europa Italia Germania Francia Spagna Gruppo industriale Stato Società finanziaria Famiglia Media settore/imprese Perché l impresa familiare ha risultati inferiori alla media? 28

29 Assetti proprietari e competitività Ultimate owner Europa Italia Germania Francia Spagna Gruppo industriale Stato Società finanziaria Famiglia Media settore/imprese Risultati migliori della media per l impresa familiare in Italia 29

30 Imprese familiari e rischio settoriale Le imprese familiari hanno minori tassi di crescita perché assumono più rischi, ossia operano in settori più difficili (ciclici) dove le imprese manageriali, vincolate al profitto, non gradiscono operare Questo è dovuto al loro orientamento al lungo termine che permette loro di sopportare meglio il maggior rischio 30

31 Imprese familiari e rischio settoriale Correlazione settore - totale ind Industrie anticicliche Quota di imprese familiari per settore Industrie cicliche (alta volatilità dei prezzi) 31

32 Imprese familiari e rischio settoriale Correlazione settore - totale ind Industrie anticicliche Quota di imprese familiari per settore Industrie cicliche (alta volatilità dei prezzi) 32

33 Imprese familiari e rischio settoriale Correlazione settore - totale ind Banche Assicurazioni Telecom Utilities Risorse naturali Quota di imprese familiari per settore Costruzioni e materiali Commercio Beni per la persona e casa Settori tecnologici Vacanze e turismo 33

34 Imprese familiari e rischio settoriale Le imprese familiari hanno minori tassi di crescita perché assumono più rischi, ossia operano in settori più difficili (ciclici) dove le imprese manageriali, vincolate al profitto, non gradiscono operare Svolgono una funzione importante per la stabilità del sistema economico e non possono essere facilmente sostituite dalle imprese manageriali o con altri modelli di governance 34

35 Il vero rischio: il passaggio del controllo Indagine Univpm Banca d Italia sul passaggio generazionale: imprese manifatturiere 2. Regioni NEC 3. Dimensione: tra 10 e addetti nel Dati di bilancio per il periodo

36 Il rischio successione 30.0 Successore Fondatore Before 1900 Imprese a rischio successione

37 La rilevanza per la Sicilia Titolari > 50 Regione % % Facoltà di Economia Giorgio Fuà FRIULI-VENEZIA GIULIA EMILIA-ROMAGNA MARCHE VENETO UMBRIA VALLE D'AOSTA ABRUZZI PUGLIA TRENTINO-ALTO ADIGE MOLISE SICILIA BASILICATA TRAPANI LAZIO CALTANISSETTA TOSCANA AGRIGENTO SARDEGNA SIRACUSA PIEMONTE MESSINA LIGURIA RAGUSA CAMPANIA ENNA CALABRIA CATANIA LOMBARDIA PALERMO ITALIA

38 A. Il passaggio del controllo: totale campione Campione completo di imprese (n.1248). Performance differenziale rispetto al settore Facoltà di Economia Giorgio Fuà ROA Prima del trasferimento del controllo Dopo il trasferimento del controllo ROS Calo di circa 0.6 punti 38

39 B. Il passaggio nelle imprese profittevoli Imprese con risultati superiori alla media. Performance differenziale rispetto al settore Facoltà di Economia Giorgio Fuà ROA 1.6 Prima del trasferimento del controllo Dopo il trasferimento del controllo ROS 1.5 Calo di 2-3 punti 39

40 C. e nelle imprese in difficoltà Campione di 192 imprese con risultati negativi cedute a terzi. Performance differenziale rispetto al settore Facoltà di Economia Giorgio Fuà ROA Prima del trasferimento del controllo Dopo il trasferimento del controllo ROS 0.8 Miglioramento di 1-2 punti 40

41 D. La dinamica nei primi tre anni Risultati economici nel triennio successivo al passaggio. Performance differenziale rispetto al settore 2 TOTALE CAMPIONE IMPRESE CON RISULTATI SUPERIORI ALLA MEDIA IMPRESE CON RISULTATI NEGATIVI CEDUTE A TERZI Facoltà di Economia Giorgio Fuà Rendimento differenz Anni dal passaggio 41

42 I primi risultati in sintesi Calo nelle performance, specie nelle imprese che vanno meglio attenuazione del fattore imprenditoriale che ha garantito il successo dell impresa all avvio. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Miglioramento nelle imprese che vanno male: Il nuovo imprenditore adotta una strategie più adatta al mercato, aggiustando il fattore OI La caduta della performance si riassorbe, anche se molto gradualmente, negli anni post-successione. Il fattore OI si può anche costruire nel tempo, al pari del capitale umano, all interno dell impresa? Quali possibili spiegazioni? 42

43 I primi risultati in sintesi Calo nelle performance, specie nelle imprese che vanno meglio attenuazione del fattore imprenditoriale che ha garantito il successo dell impresa all avvio. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Miglioramento nelle imprese che vanno male: Il nuovo imprenditore adotta una strategie più adatta al mercato, aggiustando il fattore OI La caduta della performance si riassorbe, anche se molto gradualmente, negli anni post-successione. Il fattore OI si può anche costruire nel tempo, al pari del capitale umano, all interno dell impresa? Quali possibili spiegazioni? 43

44 I primi risultati in sintesi Calo nelle performance, specie nelle imprese che vanno meglio attenuazione del fattore imprenditoriale che ha garantito il successo dell impresa all avvio. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Miglioramento nelle imprese che vanno male: Il nuovo imprenditore adotta una strategie più adatta al mercato, aggiustando il fattore OI La caduta della performance si riassorbe, anche se molto gradualmente, negli anni post-successione. Il fattore OI si può anche costruire nel tempo, al pari del capitale umano, all interno dell impresa? Quali possibili spiegazioni? 44

45 I primi risultati in sintesi Calo nelle performance, specie nelle imprese che vanno meglio attenuazione del fattore imprenditoriale che ha garantito il successo dell impresa all avvio. Facoltà di Economia Giorgio Fuà Miglioramento nelle imprese che vanno male: Il nuovo imprenditore adotta una strategie più adatta al mercato, aggiustando il fattore OI La caduta della performance si riassorbe, anche se molto gradualmente, negli anni post-successione. Il fattore OI si può anche costruire nel tempo, al pari del capitale umano, all interno dell impresa? Quali possibili spiegazioni? 45

46 Il passaggio facile nella famiglia Imprese che vanno ai figli sul totale dei passaggi Calzature Legno e mobile Tessile-abbigl. Chimica e plastica Meccanica Totale 46

47 Le motivazioni di chi entra Qual è stata la motivazione principale ad entrare in azienda? -La mia famiglia contava su di me per la continuazione del family business -Ritenevo che questa fosse la scelta più conveniente (o meno rischiosa) dal punto di vista economico - Ho improntato i miei studi e la carriera professionale all obiettivo di entrare nell azienda di famiglia 51,2 17,5 31,3 Totale 100,0 47

48 Le motivazioni di chi entra Qual è stata la motivazione principale ad entrare in azienda? -La mia famiglia contava su di me per la continuazione del family business -Ritenevo che questa fosse la scelta più conveniente (o meno rischiosa) dal punto di vista economico - Ho improntato i miei studi e la carriera professionale all obiettivo di entrare nell azienda di famiglia 51,2 17,5 31,3 Totale 100,0 Motivo debole Motivo forte 48

49 Trasmissione d impresa e competitività Il passaggio dell impresa verso i familiari è più facile nei settori a minore intensità di concorrenza (a minor rischio specifico) Il passaggio è talvolta sostenuto da motivazioni deboli dei successori Questo rischia di causare: Bassa capacità di entrata e permanenza nei settori a maggior potenziale di crescita ( maggior rischio ) e che richiedono maggiore talento imprenditoriale 49

50 Trasmissione d impresa e competitività Il passaggio dell impresa verso i familiari è più facile nei settori a minore intensità di concorrenza (a minor rischio specifico) Il passaggio è talvolta sostenuto da motivazioni deboli dei successori Questo rischia di causare: Bassa capacità di entrata e permanenza nei settori a maggior potenziale di crescita ( maggior rischio ) e che richiedono maggiore talento imprenditoriale 50

51 Trasmissione d impresa e competitività Quale ruolo per il management 51

52 Pratiche manageriali e performance 75 pratiche manageriali raccolte in 7 macro-aree Campione di 144 imprese marchigiane di medio-grande dimensione AREE Punteggio 1 FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI 20 2 RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI 10 3 CONTROLLO PERFORMANCE 5 4 PRODUZIONE 10 5 QUALITA E SISTEMA DI FORNITURA 15 6 SISTEMA INFORMATIVO 5 7 PERSONALE 10 TOTALE Indice di pratiche manageriali 75 Min=0 Max=75 52

53 Fattore manageriale e performance Campione di 144 imprese di medio-grandi dimensioni Performance differenziale rispetto al settore Facoltà di Economia Giorgio Fuà ROS differenziale ATECO < > 60 Classe di punteggio pratiche manageriali 53

54 Pratiche manageriali e controllo Punteggio pratiche manag Terzi Fondatore Fondatore e figli Figli e parenti 54

55 Pratiche manageriali e classi di età 60 Fondatore Punteggio pratiche manag Successore < >60 Classi di età 55

56 Pratiche manageriali e competizione 60 Punteggio pratiche manage ALTA COMP ETIZIONE BASSA COMPETIZIONE < >60 Classi di età 56

57 Le pratiche manageriali possono aiutare l impresa familiare? Probabilmente si, perché: Pratiche migliori -> performance migliori Il controllo familiare di seconda generazione trascura le pratiche manageriali di elevato livello: l assetto organizzativo-manageriale va impostato per tempo. L intensità della competizione è oggi più forte anche nei settori tradizionali 57

58 Indice dell intervento 1. Esiste un problema di crescita? 2. Struttura e cambiamenti del sistema produttivo 3. Imprese e imprenditori 4. Le indicazioni per il sistema delle imprese 58

59 Alcune indicazioni L impresa familiare in Italia è vitale al pari di quanto osservato negli altri paesi europei, ma subisce un triplice attacco : Entità del fenomeno della transizione Larga presenza di settori tradizionali Differenti motivazioni dello stock di imprenditori in entrata Quali interventi specifici? 59

60 Alcune indicazioni Alcune indicazioni: 1. Imprenditorialità nei nuovi imprenditori? Talvolta conviene scegliere il fantino fuori della famiglia 2. Competenze manageriali in affiancamento o in sostituzione dei nuovi imprenditori (pianificate in anticipo dai fondatori dell impresa) 3. Mercato del controllo societario: Per il trasferimento o la ricomposizione della proprietà e del controllo dell impresa 60

61 Crescita dell impresa e controllo familiare. Marco Cucculelli Università Politecnica delle Marche

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