L industria italiana del Tessile-Moda: consuntivi 2015 e scenario 2016

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1 L industria italiana del Tessile-Moda: consuntivi 2015 e scenario 2016 Milano, 21 giugno 2016

2 L industria italiana del Tessile-Moda: consuntivi 2015 Secondo il bilancio settoriale elaborato da Sistema Moda Italia, l industria italiana del Tessile-Moda archivia il 2015 con un fatturato moderatamente in crescita (+0,6%) rispetto al dato contabilizzato nel Il turnover settoriale, pertanto, si porta a 52,4 miliardi di euro, guadagnando oltre 330 milioni rispetto al La dinamica evidenziata in termini di fatturato risulta, dunque, lievemente inferiore rispetto ai dati di pre-consuntivo diffusi da SMI lo scorso Dicembre, allorquando ci si attendeva una variazione del +1,1%. Del resto, il quadro globale in cui ci si è mossi è risultato estremamente insidioso e turbolento sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista economico. Il risultato medio di filiera sintetizza le performance evidenziate dai due principali macrocomparti: pur su valori assoluti assai diversi, entrambi chiudono il 2015 con un lieve incremento, inferiore all unità: il turnover del Tessile non va oltre il +0,4%, l Abbigliamento- Moda contiene la crescita al +0,8%. Del resto, non pochi comparti di cui si compone l articolata filiera a livello nazionale archiviano l anno in perdita. In corso d anno, l export ha proseguito nel trend positivo, sperimentando però una decelerazione del ritmo d incremento messo a segno nel 2014 e risultando così inferiore rispetto alle attese degli operatori a causa di molteplici concause, come già ricordato, sia di natura economica sia di natura politica occorse a livello internazionale durante tutti i dodici mesi dell anno. Nel 2015 l export, cresciuto del +2,1%, passa a milioni di euro, assicurando così un incidenza del 55,5% sul turnover totale. Il trade comunitario ha evidenziato un aumento più vivace, pari al +2,5%, mentre quello extra-ue cresce mediamente del +1,6%. L import si conferma in crescita, su toni piuttosto vivaci, nella misura del +5,4%; l import di produzioni tessili assiste ad un incremento pari al +2,7%, mentre quello di capi finiti al +6,7%. Tabella 1 L'industria italiana del Tessile-Moda ( ) (Valori in milioni di euro) Fatturato Var. % 6,3-3,2-0,7 2,7 0,6 Valore della Produzione Var. % 4,0-2,0-0,2-0,8-1,8 Esportazioni Var. % 9,4 0,2 1,7 3,8 2,1 Importazioni Var. % 9,6-10,9-1,4 8,0 5,4 Saldo commerciale Var. % 8,8 34,5 8,1-3,9-5,0 Consumo apparente Var. % 3,0-10,1-3,0 0,3-0,7 Aziende (no.) Var. % -2,3-3,5-2,9-2,0-1,1 Addetti (migliaia) 458,6 446,9 423,3 412,3 406,4 402,8 Var. % -2,6-5,3-2,6-1,4-0,9 Indicatori strutturali (%) Export/Fatturato 49,5 51,0 52,8 54,0 54,7 55,5 Fonte: SMI su ISTAT, Sita Ricerca, Movimprese, Indagini Interne 2

3 L effetto combinato dei flussi commerciali in uscita e in ingresso dal nostro Paese ha determinato nel 2015 un lieve assottigliamento del surplus con l estero; il saldo scende infatti a 8,7 miliardi (contraendosi nei dodici mesi di 460 milioni circa). L avanzo settoriale concorre, comunque, al 9,2% del saldo dell industria manifatturiera nazionale. Come indicato in Tabella 1, il 2015 vede tornare in area negativa il mercato interno complessivamente inteso. Il consumo apparente, che intercetta sia la domanda intermedia intra-filiera sia il consumo finale delle famiglie italiane, palesa una flessione, pari al -0,7%. Più in dettaglio, il sell-out di Tessile-Abbigliamento in Italia (relativo alle famiglie residenti) registra una nuova contrazione, pur in decisa decelerazione rispetto agli anni più recenti, corrispondente al -2,0% in termini correnti (dati Sita Ricerca). Per la domanda intermedia dell industria tessile il calo viene stimato, invece, al -0,4%. Nel corso del 2015 non si è interrotta l erosione in termini di aziende e addetti al settore in tutto il territorio nazionale. Tuttavia, si deve sottolineare il deciso contenimento del calo, specie rispetto agli anni precedenti. Sulla base delle elaborazioni effettuate da SMI sui dati di fonte camerale, le aziende mostrano una contrazione media annua pari al -1,1% (ovvero corrispondente a 540 unità cessate) che porta a stimare imprese attive (industriali e non). Sul fronte del mercato del lavoro, gli occupati scendono a circa, facendo registrare una flessione del -0,9%, cui corrisponde una perdita occupazionale di oltre tremilaseicento lavoratori. L industria italiana del Tessile-Moda: scenario 2016 Sistema Moda Italia, grazie alla collaborazione del Prof. Serati, Associato di Politica Economica presso l Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza, che ha sviluppato un modello econometrico ad hoc per l analisi dei trend del Tessile-Moda, conferma per il settore, alla luce del quadro macroeconomico internazionale di riferimento 1, una prosecuzione dell evoluzione positiva nell anno in corso, pur su ritmi assolutamente moderati, in continuità, dunque, con lo scenario sperimentato già lo scorso anno. Primo semestre 2016 Se si guarda al primo semestre del 2016, le simulazioni econometriche SMI-LIUC presentano, in primis, una revisione al ribasso delle previsioni rilasciate lo scorso dicembre. In particolare, secondo quanto emerso dalle più recenti simulazioni, i primi sei mesi del 2016 vedrebbero un fatturato in aumento (al massimo) del +0,9% (rispetto al +2,2% precedentemente stimato e diffuso lo scorso dicembre), media di una variazione pari al +0,6% per il Tessile e al +1,1% per l Abbigliamento-Moda. I dati definitivi ad oggi disponibili e circoscritti però al solo periodo gennaio-marzo, indicano 1 Tra gli input del modello econometrico sono state considerate le analisi di scenario del Fondo Monetario Internazionale, che prevedono un aumento del GDP mondiale nella misura del +3,1 nel 2016, una sostanziale stabilità dei prezzi dell energia (Eurostat), nonché, di particolare rilevanza per il modello, un rapporto di cambio euro/dollaro mediamente nell intorno dell 1,12. 3

4 un export interessato da una bassa dinamica, ovvero +0,8%, mentre l import inverte il trend e segna una battuta d arresto, pari al -0,7% (import che era cresciuto, invece, del +8,2% nel primo trimestre 2015). Relativamente alle vendite oltreconfine, i due macrocomparti della filiera, ovvero il Tessile e l Abbigliamento-Moda, segnano rispettivamente un aumento del +3,5% e una frenata al -0,5%. Specularmente, l import di semilavorati tessili cresce del +3%, quello di capi finiti flette del -2,5%. Sul fronte mercati, invece, l export comunitario registra un +1,7% (con tutti i maggiori mercati positivi), mentre il fatturato extra-ue non va oltre il -0,4%. Con riferimento alle aree di fornitura, invece, l intra-ue guadagna un +4,4% (anche grazie al Belgio), mentre l extra-ue flette del -4,2% (con la Cina al -12,9%). Anno 2016 Con riferimento ai dodici mesi dell anno in corso, lo scenario per il settore resta monocorde e piatto. In linea con quanto previsto per la prima parte dell anno, il modello previsionale SMI-LIUC indica per il fatturato totale una crescita del +1% rispetto al Il monte della filiera dovrebbe segnare un aumento del +0,8% nell arco dei dodici mesi, mentre il valle raggiungerebbe un evoluzione pari al +1,5%. Il turnover settoriale dovrebbe così superare i 52,9 miliardi di euro. Sul fronte dell interscambio con l estero, l export è stimato su ritmi lievementi inferiori a quelli del 2015, ovvero sul +1,9%; non sembra, quindi, plausibile che venga sforata la quota dei 30 miliardi già quest anno. Figura 1 - L'industria italiana del Tessile-Moda: la dinamica del fatturato settoriale nel 2016 (Var.% tendenziali) 2 1,5 1 0,5 0 Tessile Abb.to-Moda Totale TM 30 giugno dicembre 2016 Fonte: Stime SMI-LIUC 4

5 Figura 2 - L'industria italiana del Tessile-Moda: la dinamica del commercio con l estero nel 2016 (Var.% tendenziali) 2 1,5 1 0,5 0 Export Import Fonte: Stime SMI-LIUC 30 giugno dicembre 2016 Contestualmente l import, dopo un biennio di crescita vigorosa, frenerebbe al +1%, per un valore complessivo di milioni. A fronte delle suddette stime relative al trade con l estero, il saldo commerciale tornerà a crescere, riportandosi così sui 9,1 miliardi (+5,0% rispetto al 2015, con una variazione assoluta corrispondente a quasi 460 milioni ovvero ripianando la perdita del 2015). Nel 2016 il consumo apparente (variabile questa che intercetta sia la domanda interna intra-filiera sia il consumo finale delle famiglie italiane) è previsto in lieve aumento, al massimo nell ordine del +0,5%. Nel corso del 2016 le aziende attive e gli occupati, sulla linea di quanto verificatosi lo scorso anno, dovrebbero risultare interessati da cali di entità piuttosto marginale. In particolare, le aziende sono stimate in flessione del -0,4% (corrispondente a poco meno di 200 unità), mentre la contrazione occupazionale frenerebbe al -0,2% (corrispondente a 800 lavoratori circa). Lo scenario 2016, moderatamente positivo per il Tessile-Moda italiano sulla base di quanto emerso da queste prime simulazioni, potrebbe essere facilmente depotenziato viste le molteplici complessità e fragilità di contesto, a fronte, invece, di spinte non strettamente impattanti sul settore almeno nel breve periodo. Del resto, come ben sintetizzato da SACE, se negli ultimi anni le differenze con gli emergenti si erano assottigliate ed è stata la crescita in questi mercati a guidare la ripresa, oggi, sulla scia del calo delle commodity e del rallentamento della domanda asiatica, siamo di fronte a un Old Normal, o meglio ancora New Old Normal, in cui gli avanzati tornano a crescere - seppur moderatamente - e chi sta indietro arranca. 5

6 Tabella 2 L'industria italiana del Tessile-Moda ( *) (Valori in milioni di euro) Fatturato Var. % 6,3-3,2-0,7 2,7 0,6 1,0 Valore della Produzione Var. % 4,0-2,0-0,2-0,8-1,8-0,2 Esportazioni Var. % 9,4 0,2 1,7 3,8 2,1 1,9 Importazioni Var. % 9,6-10,9-1,4 8,0 5,4 1,0 Saldo commerciale Var. % 8,8 34,5 8,1-3,9-5,0 5,0 Consumo apparente Var. % 3,0-10,1-3,0 0,3-0,7 0,5 Aziende (no.) Var. % -2,3-3,5-2,9-2,0-1,1-0,4 Addetti (migliaia) 458,6 446,9 423,3 412,3 406,4 402,8 402,0 Var. % -2,6-5,3-2,6-1,4-0,9-0,2 Indicatori strutturali (%) Export/Fatturato 49,5 51,0 52,8 54,0 54,7 55,5 55,9 Fonte: SMI su ISTAT, Sita Ricerca, Movimprese, Indagini Interne; *stime SMI-LIUC 6