L industria italiana del Tessile-Moda: consuntivi 2014 e scenario 2015

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1 L industria italiana del Tessile-Moda: consuntivi 2014 e scenario 2015 Milano, 9 giugno 2015

2 L industria italiana del Tessile-Moda: consuntivi 2014 Secondo il bilancio settoriale elaborato da Sistema Moda Italia, dopo un biennio in territorio negativo, l industria italiana del Tessile-Moda archivia il 2014 con un fatturato tornato a crescere del +2,7% su base annua. Il turnover settoriale, pertanto, supera i 52 miliardi di euro, guadagnando oltre 1,3 miliardi rispetto al Il risultato medio di filiera sintetizza la performance del Tessile, che chiude l anno 2014 con un incremento pari al +2,5% e quella dell Abbigliamento-Moda, che, invece, mette a segno una crescita del +2,8%. In corso d anno l export ha proseguito nel trend positivo, sperimentando un evoluzione del +3,8%, per un valore complessivo prossimo ai 28,5 miliardi di euro, in grado di assicurare una quota salita al 54,7% sul turnover totale; il trade comunitario ha evidenziato un aumento più vivace, pari al +4,6%, mentre quello extra-ue, nonostante le perdite accusate sul mercato russo, cresce mediamente del +2,9%. L import, dopo due anni riflessivi, inverte il trend e torna a crescere su ritmi sostenuti, nella misura del +8,0%. L effetto combinato dei flussi commerciali in uscita e in ingresso dal nostro Paese ha determinato nel 2014 un lieve assottigliamento del surplus con l estero; il saldo scende infatti al di sotto dei 9,2 miliardi (contraendosi nei dodici mesi di 370 milioni circa). Tabella 1 L'industria italiana del Tessile-Moda ( ) (valori in milioni di euro) Fatturato Var. % 7,2 6,3-3,2-0,7 2,7 Esportazioni Var. % 10,6 9,4 0,2 1,7 3,8 Importazioni Var. % 17,1 9,6-10,9-1,4 8,0 Saldo commerciale Var. % -5,4 8,8 34,5 8,1-3,9 Consumo apparente Var. % 8,3 3,0-10,1-3,0 0,3 Aziende (no.) Var. % -2,6-2,3-3,5-2,9-2,0 Addetti (migliaia) 482,3 458,6 446,9 423,3 412,3 406,4 Var. % -4,9-2,6-5,3-2,6-1,4 Indicatori strutturali (%) Export/Fatturato 48,0 49,5 51,0 52,8 54,0 54,7 Propensione all'import (su Fatt.) 39,7 42,6 44,0 42,9 43,4 45,0 Fonte: SMI su ISTAT, Sita Ricerca, Movimprese, Indagini Interne 2

3 Come indicato in Tabella 1, il 2014 ha assistito ad una timida ripartenza del mercato interno: il consumo apparente, che intercetta sia la domanda intermedia intra-filiera sia il consumo finale delle famiglie italiane, torna a mostrare una variazione positiva, che tuttavia non va oltre il +0,3% (in deciso ridimensionamento, dunque, rispetto alle stime precedentemente diffuse); peraltro, se si circoscrive l analisi al solo sell-out di Tessile- Abbigliamento in Italia (famiglie residenti) si deve contabilizzare una nuova flessione, pur in decisa decelerazione rispetto agli anni più recenti, corrispondente comunque al -2,9% in termini correnti (dati Sita Ricerca). Nel corso del 2014 non si è interrotta l erosione in termini di aziende e addetti al settore in tutto il territorio nazionale. In particolare, sulla base delle elaborazioni effettuate da SMI, le aziende mostrano una contrazione media annua del -2,0%, corrispondente ad un migliaio di unità cessate, che porta a stimare imprese attive (industriali e non). Sul fronte del mercato del lavoro, gli occupati scendono a circa, facendo registrare una flessione del -1,4%, cui corrisponde una perdita occupazionale di oltre cinquemilanovecento lavoratori. L industria italiana del Tessile-Moda: scenario 2015 Sistema Moda Italia, grazie alla collaborazione del Prof. Serati, Associato di Politica Economica presso l Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza, che ha sviluppato un modello econometrico ad hoc per l analisi dei trend del Tessile-Moda, conferma per il settore, alla luce del quadro macroeconomico internazionale di riferimento 1, una prosecuzione dell evoluzione positiva nell anno in corso, prospettando, peraltro, un irrobustimento del ritmo di crescita nella seconda parte del 2015, che consentirebbe di chiudere i dodici mesi con una crescita del fatturato totale pari al +3,8%. Primo semestre 2015 Se si guarda al primo semestre dell'anno, le nuove analisi mostrano, in primis, una (pur lieve) revisione al ribasso delle previsioni rilasciate lo scorso marzo da SMI-LIUC. In particolare, secondo quanto emerso dalle nuove simulazioni, il primo semestre 2015 vede un fatturato in aumento del +1,9% (rispetto al +2,8% precedentemente stimato, in quanto gli effetti della manovra della BCE, che il modello aveva incorporato, non hanno esplicato i loro effetti nell immediato, mentre lo faranno soprattutto a partire da questo stesso periodo, influenzando quindi le stime annue), con il Tessile in flessione del -1,1% e l Abbigliamento-Moda in aumento del +3,2%. 1 Tra gli input del modello econometrico sono state considerate le analisi di scenario del Fondo Monetario Internazionale, che prevedono un aumento del GDP dei Paesi OCSE nella misura del +3,5% nel 2014, una sostanziale stabilità dei prezzi dell energia (Eurostat) nel primo semestre seguita da un incremento del +0,8% nel secondo, nonché, di particolare rilevanza per il modello, un rapporto euro/dollaro nell intorno dell 1,1. 3

4 Da gennaio a giugno 2015 l'export, sostenuto dal rapporto di cambio euro/dollaro, conferma la dinamica positiva e fa registrare un ritmo di crescita decisamente discreto, stimato al +3,9%. Sul fronte dell import, il tono dell incremento si mantiene vigoroso, il che porta a prevedere una variazione del +6,2% rispetto al corrispondente periodo del Anno 2015 Con riferimento ai dodici mesi dell anno in corso, il modello previsionale SMI-LIUC indica per il fatturato totale una crescita del +3,8% rispetto al Il monte della filiera, recuperando le perdite della prima parte del 2015, dovrebbe segnare un aumento del +2,9% nell arco dei dodici mesi, mentre il valle raggiungerebbe un evoluzione pari al +4,8%. Il turnover settoriale dovrebbe così sorpassare i 54 miliardi di euro. Sul fronte dell interscambio con l estero, si rileva, sempre in virtù del cambio euro/dollaro, un ulteriore rafforzamento del ritmo di crescita dell export, stimato al +6,8%, consentendo di sforare quota 30 miliardi; contestualmente l import crescerebbe del +6,5% (mantenendo dunque toni analoghi a quelli sperimentati nei primi sei mesi). Figura 1 - L'industria italiana del Tessile-Moda: la dinamica del fatturato settoriale nel 2015 (var.% tendenziali) Fonte: Stime SMI-LIUC 4

5 Figura 2 - L'industria italiana del Tessile-Moda: la dinamica del commercio con l estero nel 2015 (var.% tendenziali) Fonte: Stime SMI-LIUC A fronte delle suddette stime relative al trade con l estero, il saldo commerciale tornerà a crescere, superando così i 9,8 miliardi (+7,4% rispetto al 2014, con una variazione assoluta corrispondente a oltre 680 milioni). Nel 2014 è stimato in accelerazione il consumo apparente (variabile questa che intercetta sia la domanda interna intra-filiera sia il consumo finale delle famiglie italiane), previsto in aumento nell ordine del +1,7% su base annua. Del resto, il sell-out domestico dovrebbe finalmente tendere ad una stabilizzazione, sostenuto anche dall effetto propulsore rappresentato dal canale digitale. Nel 2015 il ridimensionamento del settore in termini di aziende attive e occupati, a fronte del quadro complessivamente favorevole, dovrebbe sperimentare una decisa frenata del ritmo di caduta. Le aziende sono, infatti, stimate contenere il calo al -0,2% (corrispondente ad un centinaio di unità), mentre la contrazione occupazionale frenerebbe al -0,4% (corrispondente a lavoratori). Lo scenario 2015 risulta favorevolmente influenzato dal rapporto di cambio euro/dollaro, che non manca di esplicare effetti benefici sul settore Tessile-Moda, spingendo le vendite sui mercati internazionali. Fragilità ed incertezze ad oggi ancora irrisolte a livello macroeconomico internazionale, ma soprattutto le non poche debolezze strutturali insite a livello di sistema-paese potrebbero, tuttavia, ritardare piuttosto che depotenziare l aggancio della congiuntura da parte del Tessile-Moda italiano, finendo per mitigare il quadro emerso da queste simulazioni. 5

6 Tabella 2 L'industria italiana del Tessile-Moda ( *) (valori in milioni di euro) * Fatturato Var. % 7,2 6,3-3,2-0,7 2,7 3,8 Esportazioni Var. % 10,6 9,4 0,2 1,7 3,8 6,8 Importazioni Var. % 17,1 9,6-10,9-1,4 8,0 6,5 Saldo commerciale Var. % -5,4 8,8 34,5 8,1-3,9 7,4 Consumo apparente Var. % 8,3 3,0-10,1-3,0 0,3 1,7 Aziende (no.) Var. % -2,6-2,3-3,5-2,9-2,0-0,2 Addetti (migliaia) 482,3 458,6 446,9 423,3 412,3 406,4 404,8 Var. % -4,9-2,6-5,3-2,6-1,4-0,4 Indicatori strutturali (%) Export/Fatturato 48,0 49,5 51,0 52,8 54,0 54,7 56,3 Propensione all'import (su Fatt.) 39,7 42,6 44,0 42,9 43,4 45,0 46,5 Fonte: SMI su ISTAT, Sita Ricerca, Movimprese, Indagini Interne; *stime SMI-LIUC 6