L industria italiana del Tessile-Moda: pre-consuntivi 2015 e previsioni primo semestre 2016

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1 L industria italiana del Tessile-Moda: pre-consuntivi 2015 e previsioni primo semestre 2016 Milano, 1 dicembre 2015

2 L industria italiana del Tessile-Moda: pre-consuntivi 2015 Sistema Moda Italia, grazie alla collaborazione del Prof. Massimiliano Serati, Associato di Politica Economica presso l Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza, che a partire dal 2009 ha sviluppato un modello econometrico ad hoc per l analisi dei trend del Tessile- Moda, conferma per il settore una chiusura d anno in area positiva. Pur tuttavia, il mutamento (in senso peggiorativo) dello scenario globale 1, riconducibile alle turbolenze politiche, economiche e finanziarie acuitesi piuttosto che emerse nel corso dell anno (crisi russa, crisi greca, terremoto finanziario in Cina, oscillazioni valutarie, inasprirsi della concorrenza, terrorismo), ha inevitabilmente prodotto una revisione al ribasso delle previsioni rilasciate lo scorso giugno, in particolare con riferimento al fatturato, all export (principale discrimine tra precedenti e nuove stime) e al consumo apparente. Sostanzialmente confermate, invece, risultano le dinamiche previste sei mesi or sono in relazione alle importazioni, agli addetti e alla consistenza delle aziende del settore. Sulla base delle più recenti simulazioni, l industria italiana del Tessile-Moda archivierebbe il 2015 con un fatturato in aumento del +1,1% su base annua (con uno scostamento, dunque, di 2,7 punti percentuali rispetto alle stime diffuse lo scorso giugno). Il turnover settoriale, pertanto, passerebbe a 52,6 miliardi di euro, guadagnando circa 570 milioni rispetto al consuntivo Tabella 1 L'industria italiana del Tessile-Moda ( *) (Valori in milioni di euro) * Fatturato Var. % 7,2 6,3-3,2-0,7 2,7 1,1 Esportazioni Var. % 10,6 9,4 0,2 1,7 3,8 1,9 Importazioni Var. % 17,1 9,6-10,9-1,4 8,0 6,1 Saldo commerciale Var. % -5,4 8,8 34,5 8,1-3,9-6,9 Consumo apparente Var. % 8,3 3,0-10,1-3,0 0,3-0,8 Aziende (no.) Var. % -2,6-2,3-3,5-2,9-2,0-0,7 Addetti (migliaia) 482,3 458,6 446,9 423,3 412,3 406,4 405,2 Var. % -4,9-2,6-5,3-2,6-1,4-0,3 Indicatori strutturali (%) Export/Fatturato 48,0 49,5 51,0 52,8 54,0 54,7 55,1 Propensione all'import (su Fatt.) 39,7 42,6 44,0 42,9 43,4 45,0 46,4 Fonte: SMI su dati ISTAT, Sita Ricerca, Indagini Interne; *stime SMI-LIUC 1 Si veda il taglio delle stime operato dal Fondo Monetario Internazionale (GDP Mondo anno 2015 da +3,5% a +3,1%). 2

3 Entrambi i comparti della filiera si manterrebbero in area positiva, anche se il monte archivierebbe il 2015 in sostanziale stabilità rispetto all anno precedente (+0,1%), mentre il valle non andrebbe oltre una crescita del +2% (in rallentamento, dunque, rispetto al dato 2014, che si ricorda essere stato pari al +2,8%). In corso d anno l export ha visto proseguire il trend di crescita, sperimentando tuttavia un indebolimento del tasso d incremento ben superiore alle attese. Il ritmo che ne ha caratterizzato l evoluzione è stato, infatti, decisamente moderato di trimestre in trimestre: partito con un +1% nel primo quarter, ha accelerato al +3,8% nell aprile-giugno, per poi perdere nuovamente velocità, scendendo al +1,3%, nel bimestre luglio-agosto. Nell arco dei dodici mesi si prevede una variazione tendenziale nell ordine del +1,9%, per un totale di 29 miliardi di prodotti Tessile-Moda esportati oltreconfine. L appealing e il favore di cui gode il Tessile-Moda made in Italy sui mercati internazionali sono stati del resto messi a dura prova da svariati fattori di freno: il rallentamento degli emergenti in misura ben più consistente di quanto previsto mesi orsono, l acuirsi della crisi russa, il ridimensionamento del vantaggio competitivo legato all euro debole a seguito delle svalutazioni operate da altri Stati (Cina in primis), la debole crescita della UE (che assorbe, si ricorda, quasi il 55% delle vendite estere dell Italia). A titolo esemplificativo, non si dimentichi come i maggiori partner ovvero Germania e Francia non abbiano brillato (rispettivamente +1,9% e -2,8% nel gennaioagosto 2015), mentre la Russia abbia accusato un crollo del -32,1%, con il solo precedente del Viceversa, sempre sulla base dei dati ISTAT relativi ai primi otto mesi del 2015, Stati Uniti, Regno Unito e Hong Kong hanno evidenziato tassi di crescita double-digit (rispettivamente +20,9%, +10,1% e +15,2%), mentre l export verso la Cina è cresciuto del +9,5%. L import, a conferma delle attese e delle stesse previsioni rilasciate in giugno, ha proseguito nel sentiero espansivo, pur in moderata decelerazione rispetto a quanto messo a segno nel Nel 2015, infatti, la variazione tendenziale delle importazioni dovrebbe essere pari al +6,1%, portando i flussi provenienti dall estero prossimi a quota 20,5 miliardi. L effetto combinato dei flussi commerciali in uscita e in ingresso da/nel nostro Paese determinerebbe nel 2015 un assottigliamento del surplus con l estero; il saldo infatti passerebbe a circa 8,5 miliardi di euro (-6,9%, corrispondente ad una flessione pari a 636 milioni in termini assoluti). Con riferimento al mercato interno, come indicato in Tabella 1, nel 2015 si registra un nuovo cambio di passo: la variabile consumo apparente (che intercetta sia la domanda business to business intrafiliera sia il sell-out), torna interessata da una dinamica negativa, pur di lieve entità (-0,8%). Del resto, se si focalizza l attenzione sul sell-out all interno del mercato italiano, nel corso del 2015 si è registrato un deciso miglioramento nel ritmo di caduta rispetto al triennio precedente (-5,1%, -7,1% e -2,9% rispettivamente nell anno solare 2012, 2013 e 2014) ma fino ad agosto, secondo le rilevazioni di Sita Ricerca, le vendite domestiche restano complessivamente interessate da un trend cedente, pari al -2,7%. 3

4 Dopo le significative contrazioni dei livelli occupazionali del periodo (quasi 102 mila posti di lavoro in meno in detto periodo) nel 2015 si rileva un deciso contenimento del tasso di decremento degli addetti, stimato nell ordine del -0,3% (corrispondente comunque a una perdita di oltre posti di lavoro). Anche le aziende attive nel settore presentano ancora un saldo negativo tra chiusure e nuove aperture, contenendo però la flessione a circa 330 unità (-0,7%). L industria italiana del Tessile-Moda: scenario primo semestre 2016 Alla data di diffusione della presente nota, per il 2016 lo scenario (strettamente) economico a livello globale, secondo i più illustri analisti, si mantiene favorevole, caratterizzato da una moderata crescita. Su scala internazionale restano, infatti, prevalenti impulsi fortemente espansivi, che si sono anzi irrobustiti grazie all ulteriore calo del prezzo del petrolio e dal nuovo arretramento del tasso di cambio dell euro. In tale direzione, si inquadra l annunciato rafforzamento del quantitative easing da parte della BCE che, congiuntamente all'atteso rialzo del costo del denaro negli Stati Uniti, dovrebbe agevolare la nostra competitività su scala europea. Pur tuttavia, l economia mondiale non risulta più solo contrassegnata da fattori favorevoli. Le molteplici incertezze e fragilità, che non hanno più abbandonato i mercati dalla crisi del 2009, vengono ora alimentate dalla situazione contraddittoria degli emergenti, dalle tensioni innescate dai recenti attacchi terroristici, dall escalation militare in Siria, che certo non giovano ad un economia europea che non viaggia certo a pieni giri (CSC, novembre 2015). Oltre all insidia maggiore che resta la deflazione. Simili frizioni, di natura politica o economico-finanziaria, non sempre possono essere razionalizzate ed incorporate nei modelli econometrici. Come input del modello, in via precauzionale, è stato scelto lo scenario meno ottimistico, tuttavia, ça va sans dire, non sono da escludere a priori eventi, sfavorevoli o favorevoli, che ne possano inficiare i risultati. Tabella 2 Tessile-Moda: scenario primo semestre 2016 Var.% tend. (I semestre 2016 su I semestre 2015) Fatturato Tessile-Moda 2,2 Export Tessile-Moda 2,9 Import Tessile-Moda 5,0 Saldo commerciale -2,1 Consumo apparente 0,8 Aziende -0,2 Addetti -0,1 Fonte: Stime SMI-LIUC 4

5 Detto ciò, se si guarda al primo semestre del 2016, ponendo come input del modello econometrico il quadro previsionale elaborato dal Fondo Monetario Internazionale e dalla BCE 2, nel primo semestre 2016 per l industria italiana del Tessile-Moda si assiste ad una prosecuzione del trend favorevole, pur su ritmi moderati. In particolare, il turnover settoriale è stimato in aumento del +2,2%. Con riferimento ai due macro-comparti della filiera, il Tessile dovrebbe sperimentare un evoluzione pari al +1%, l Abbigliamento-Moda al +2,9%. Nel caso del trade con l estero, da gennaio a giugno 2016 l'export è atteso confermare la dinamica positiva, accelerando a +2,9%, mentre l import, mantenendosi vivace, dovrebbe segnare un +5% rispetto ai livelli raggiunti nei primi sei mesi del A fronte delle suddette stime relative all interscambio con l estero, il saldo commerciale presenterà un ulteriore assottigliamento (-2,1% circa rispetto al dato del primo semestre 2015). Il consumo apparente, grazie ancora una volta alla componente business to business, dovrebbe, invece, invertire il trend riportandosi, pur debolmente, in area positiva (+0,8%). Infine, sia relativamente alle aziende attive sia relativamente agli addetti, si prevede un assestamento: il settore Tessile-Moda sembra infatti aver trovato un nuovo equilibrio sul piano strutturale a seguito dei significativi processi di downsizing conseguenti le crisi del 2005 e del Per le aziende si stima un calo nell ordine del -0,2%, per gli addetti del -0,1%. Figura 1 - L'industria italiana del Tessile-Moda: la dinamica del fatturato settoriale nel primo semestre 2016 (var.% tendenziali, I semestre 2016/I semestre 2015) 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Tessile Abb.to-Moda Totale TM Fonte: Stime SMI-LIUC 2 GDP Mondo: crescita ,2% (scenario IMF-World Economic Outlook); cambio euro/dollaro mediamente intorno a 1,1; prezzi energia stabili fino a giugno

6 Poste le premesse di inizio paragrafo relativamente allo scenario internazionale di riferimento, dove si esplicano forze e spinte contrapposte, che potrebbero inficiare la bontà del modello, preme sottolineare ancora una volta come la flessibilità che notoriamente contraddistingue le imprese del Tessile-Moda italiane, la loro capacità/velocità di farsi trovare pronte ai repentini mutamenti del mercato, ma soprattutto l unicità, in termini di eccellenza, delle loro produzioni, nonchè la tensione innovativa che sanno mettere in campo costituiranno un fattore critico di successo in grado di garantire un 2016 complessivamente di crescita. 6

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