SI PUO IMPARARE A PRENDERSI CURA? QUANDO L ESPERIENZA HA QUALCOSA DA DIRCI SULLA CURA
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- Gianluigi Bertoni
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1 SI PUO IMPARARE A PRENDERSI CURA? QUANDO L ESPERIENZA HA QUALCOSA DA DIRCI SULLA CURA
2 Come si impara il prendersi cura? Da caring generico a caring professionale Attraverso la formazione. ma quale?
3 CARING /PRENDERSI CURA NELL INFERMIERISTICA Con quali azioni si realizza nella quotidianità Quali comportamenti e pensieri associa al caring l operatore e quali invece il paziente e la famiglia Si apprende il caring? Come si insegna?
4 Caring infermieristico concetto di difficile definizione È una pratica che i realizza attraverso azioni competenti e disponibilità ad occuparsi intenzionalmente e preoccuparsi della persona assistita (Corbin, 2008)
5 Il dibattito nella letteratura infermiersitica evidenzia la multidimensionalita del caring quattro approcci teorici al caring: il caring come valore morale, tensione etica che precede e connota l azione di cura (Watson,2008) il caring come tratto umano - attitudine soggettiva, si manifesta attraverso modi di essere del professionista (Morse,1991) il caring come azione pratica, coincide con l assistenza effettuata dall infermiere quotidianamente (Maben,2007) il caring come relazione interpersonale tra l infermiere e il paziente (Finfgeld-Connett,2008)
6 CARING E NURSING: quale posto occupa il caring nel nursing? il Caring è costitutivo del Nursing (Maben, 2008, Flately e Bridges, 2008, Corbin, 2008, Rolfe, 2008) Il caring è un valore aggiunto all assistenza standard: è possibile assistere anche senza caring e quando questo avviene il nursing e solo lavoro (Finfgeld-Connett, 2008, Henderson, 2007 Maben, 2008;)
7 Le dimensioni della cura assistenziale Azioni fare per fare con fare non previsto.. Pensieri pre-occuparsi aver premura osservare decidere riflettere Sentimenti empatia ricettività responsività
8 Il Prendersi cura è un concetto complesso per sua natura difficile da definire, contempla molte dimensioni, alcune intangibili, filosofiche, ontologiche, profondamente radicate nell individuo; altre, visibili, che possono essere misurate nei contesti clinici e apprese nei contesti formativi Riflessioni dalle storie Quanto il contesto organizzativo influenzino l espressione del caring è ancora molto da esplorare
9 La ricerca qualitativa sul caring infermieristico Obiettivo: comprendere le azioni e i pensieri che caratterizzano il caring infermieristico nella pratica quotidiana A 260 narrazioni scritte di infermieri B Studio longitudinale su studenti infermieri C 96 interviste a pazienti
10 Risultati: i temi emersi da parte degli infermieri Il buon caring è caratterizzato da: agire sul contesto per renderlo facilitante Il fare competente parole di cura gesti di cura l aver cura invisibile Empatia lo sguardo che cura presenza che cura
11 Il punto di vista dei pazienti Ricevere informazioni Sorriso e gentilezza Risposte tempestive (tempo!) Sentirsi sorvegliati, percepire vicinanza anche fisica, sentirsi sicuri, protetti Sentirsi compresi e sentire che tu gli interessi Sentire che il tuo pensiero è considerato Sentire rispetto per il proprio corpo e pudore Vedere mantenute le promesse
12 Alcuni nodi critici sulla presa in carico Tutti i pazienti possono/devono essere presi in carico? E tutti ne hanno necessità? Rio-rientare la cultura dell assistere Ri-declinare il ruolo degli Infermieri Gli infermieri vogliono la vicinanza della presa in carico? Possono viverla quotidianamente? E un ambiente terapeutico che prende in carico e quindi tutta l equipe o è un rapporto del singolo operatore, o ancora una responsabilità formalmente attribuita?
13 Un infermiere ricorda come una attenzione di buon caring... mentre gli somministro il farmaco gli parlo [al paziente] ed osservo un leggero cambiamento nel respiro, gli chiedo se avverte difficoltà respiratorie e mi risponde come sempre che va tutto benissimo. Da quel momento la mia attenzione nei suoi confronti aumenta, non so perché ma qualcosa non mi convince... (151) essere in allerta, pre-occuparsi
14 Sorveglianza e monitoraggio.. Dalle storie buon caring degli infermieri emerge la funzione della sorveglianza è un presupposto importante al prendersi cura Lui [paziente] mi ha risposto che si sentiva meglio, però aveva un lieve dolore toracico, non in un punto preciso, un po a sinistra e un po a destra, un dolore che andava e veniva. Il paziente non sembrava particolarmente sofferente ma il suo volto non mi convinceva. Gli ho preso i parametri, erano normali, così pure la saturazione dell ossigeno, però il volto del paziente ancora non mi convinceva (79)
15 Discussione: temi comuni alla letteratura Alcuni temi sono comuni ad altri studi internazionali (competenza, intenzionalità, ascolta, rispettare i tempi, dare disponibilità, advocacy, agire sull ambiente, presenza, tocco, comfort ) (Longo, 2011; Catlett, Lovan, 2011; Burhans, Alligood, 2010; Gallagher-Lepak, Kubsch, 2009; Wilkin, Slavin, 2004) Non particolare enfasi sul tema della spiritualità
16 Conclusioni Il caring per gli infermieri italiani transita principalmente attraverso il tocco intenzionale e la vicinanza fisica Il tempo è una dimensione fondamentale del caring: non raccontato come limite, a differenza della letteratura, ma come decisione di uscire dalle routine e dal fare previsto I gesti di cura non si materializzano nelle attività dell assistenza di base di routine
17 Principi di Caring infermieristico Cure infermieristiche centrate sul paziente e sulla famiglia Essere presenti Dare comfort Intimità e tocco Spazio del paziente Vigilanza/sorveglianza Favorire l autodeterminazione e l empowerment Sostenere l autocura Rispettare le diversità multiculturali Coinvolgere la famiglia La sfida di prendersi cura del paziente
18 Prendersi cura vuol dire farsi carico di : problemi Evitabili Imprevedibili/ Ingestibili Disarmanti Complessi pazienti A rischio Fragili Difficili percorsi Assistenziali ad alta integrazione
19 Momenti cruciali di presa in carico ACCOGLIENZA : Valutazione iniziale dei pazienti accurata e sistematica REGIA DEL PERCORSO ASSISTENZIALE Percorsi assistenziali/protocolli standard per profilo e successiva personalizzazione Conoscenza approfondita dei problemi clinici e non Attenzione al vissuto soggettivo dei sintomi nei pazienti Obiettivi condivisi con gli altri professionisti e coordinamento degli interventi MONITORAGGIO (il giro dei malati senza compiti) PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE E CONTINUITÀ Partnership con famiglia e caregiver FOLLOW UP
20 Funzione di sorveglianza e monitoraggio del paziente indicatori di una pratica di nursing avanzato prevedere cambiamenti significativi nelle condizioni di un paziente cogliendo i primi segnali prevedere i bisogni di assistenza al paziente Assumere la responsabilità delle proprie azioni
21 SORVEGLIANZA l assistenza infermieristica è l unica disciplina in cui vi è una responsabilità di 24 ore del paziente; le altre discipline sanitarie dipendono dalla vigilanza svolta dagli infermieri, in quanto grazie alle loro osservazioni possono ottenere le informazioni necessarie al loro lavoro. COS E PERCHE? CHI? QUANDO? COME?
22 SORVEGLIANZA cos è? La sorveglianza è una funzione specifica infermieristica. Secondo il NIC (Nursing Interventions Classifications) del 1996 la sorveglianza comprende un insieme di specifiche e sempre in via di sviluppo acquisizioni, interpretazioni e sintesi dei dati dei pazienti per l elaborazione di decisioni cliniche.
23 SORVEGLIANZA cos è? Schoneman D. (1999) definisce la sorveglianza come l insieme di misurazioni, analisi critica e monitoraggio che indicano lo stato del paziente in relazione alle sue condizioni cliniche e situazioni del momento. Schoneman D. Surveillance as a nursing intervention: use in Community Nursing Centers. The University of Winsconsin, Milwaukee 1999, PhD, 149 p.
24 SORVEGLIANZA perché? Aiken et al. (2002) notano che la sistematica sorveglianza da parte degli infermieri è importante per prevenire gli eventi avversi, es. le cadute; per il trattamento precoce di risultati negativi, che possono aumentare la durata del ricovero, es. LdD; per riconoscere precocemente pazienti a rischio di deterioramento improvviso che può portare alla morte (failure to rescue). Aiken L.H., Clarke S.P., Slogane D.M., Sochalski J., Silber J.H. Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout and job dissatisfaction. Journal of the American Medical Association 2002; 288(16):
25 SORVEGLIANZA quando? Dipende dall intensità di assistenza da assicurare Nei momenti di informazione del team (consegne) Nel turno notturno quando si riducono i contatti con i malati In caso di variazione dello staffing e del mix assistenziale
26 SORVEGLIANZA come? Selezionando i pazienti Individuare all inizio di ogni turno i pazienti che necessitano di pressing Rilevare i dati predittivi di variazione delle condizioni cliniche ( FC, SO2, FR, PA) Definire sistemazioni logistiche che consentono la sorveglianza (postazione infermieristica) Ottenere tecnologia a bassa complessità per il monitoraggio Diversificare la composizione dello staff assistenziale, prevedendo almeno un infermiere esperto Inserire i familiari ed i care giver nel percorso di cura
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