Il nostro impegno è la nostra forza

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1 2007 Bilancio Consolidato Bilancio e Allegati 2008

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3 Il nostro impegno è la nostra forza Il 2008 ha posto delle sfide senza precedenti all economia nel suo complesso, al settore finanziario e alla nostra società. Nonostante il cambiamento di scenario, continuiamo a ritenere valido il nostro modello di business e a mantenere una visione positiva del futuro della nostra attività. La nostra fiducia deriva dalla convinzione di poter contare su un importante punto di forza: il costante e incessante impegno - verso i nostri clienti, verso i nostri colleghi, i nostri investitori, le comunità in cui operiamo, verso i nostri valori, verso la cultura, verso la qualità in tutto ciò che realizziamo e verso la crescita sostenibile del nostro Gruppo. Ogni giorno, rinnoviamo questo impegno attraverso gli sforzi e l esperienza degli oltre colleghi presenti in 22 paesi. Questo è il motivo per cui nel Bilancio di quest anno abbiamo voluto mostrare i volti e le parole dei dipendenti di UniCredit Group. Dalle filiali e dagli uffici di tutto il network, ciascun contributo racconta in maniera unica e differente cosa significhi l impegno nella vita lavorativa quotidiana. Crediamo che le loro parole e le loro idee colgano appieno il vero spirito di UniCredit Group: il nostro impegno è la nostra più grande forza. Bilancio 2008

4 Organi amministrativi e di controllo al 31 dicembre 2008 Consiglio di Amministrazione Paolo Savona* Alberto Giordano* Giampaolo Giampaoli* Paolo Fiorentino* Paolo Buzzetti Dario Caselli Volker Doppelfeld Giovanni Malagò Andrea Mondello Ernesto Monti Gabriele Piccini* Luigi Giacomo Scassellati Sforzolini Giovanni Luigi Vaccarino Alessandro Antonelli Presidente Vice Presidenti Amministratore Delegato Consiglieri Segretario Collegio Sindacale Umberto Bertini Antonio Bertani Mauro Paoloni Piergiacomo Jucci Guido Paolucci KPMG S.p.A. Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Società di revisione * Membro del Comitato Esecutivo 2 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

5 Direzione Generale al 31 dicembre 2008 Paolo Fiorentino Alessandro Cataldo Alessandro Maria Piozzi Presidente Direttore Generale Vice Direttore Generale Responsabili Department Alessandro Antonelli Massimo Costantino Macchitella Mario Gargiulo Francesco Dalla Porta Pierluigi Oliva Angelo Caruso Angelo Eugenio Martuccelli Maria Altomare Russo Roberto Bolognesi Segreteria e Affari Generali Gestione Commerciale Risorse Umane Crediti Legale Amministrazione Finanza Erogazione e Gestione Crediti Monitoraggio Crediti UniCredit Banca di Roma Bilancio

6 Struttura organizzativa al 31 dicembre 2008 PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Segreteria Organi Societari COMITATO ESECUTIVO Affari Generali SEGRETERIA E AFFARI GENERALI AMMINISTRATORE DELEGATO Servizi Ausiliari DIRETTORE GENERALE BUSINESS SERVICES LEGALE AMMINISTRAZIONE FINANZA Amministrazione Enti Vertenze e Indagini Autorità Giudiziarie Bilancio Presidio Strumenti Finanziari Organizzazione Consulenza Legale e Contratti Locali Segnalazioni di Vigilanza Presidio Operativo Finanza Poli Legali Affari Fiscali Direzioni Commerciali 4 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

7 Comitato Audit -- UNICREDIT AUDIT Organismo di Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 Referente Compliance Customer Satisfaction e Gestione Reclami Pianificazione Commerciale e Monitoraggio Department Unit Team * Strutture dislocate presso le Direzioni Commerciali Supporto Controlli RISORSE UMANE GESTIONE COMMERCIALE CREDITI Gestione e Amministrazione Risorse Governo Condizioni EROGAZIONE E GESTIONE CREDITI MONITORAGGIO CREDITI Relazioni Sindacali e Legali Commerciale Clienti SB, Finanza Agevolata e Confidi Commerciale Clienti Mass Market Assistenza Tecnico Giuridica Performing Erogazione Assistenza Tecnico Giuridica Non Performing Monitoraggio Andamentale Performing Commerciale Clienti Personal Banking Crediti Direzioni Commerciali* Monitoraggio Andamentale Non Performing Nuclei Erogazione* Nuclei Monitoring* UniCredit Banca di Roma Bilancio

8 Stefan Beck Germania «Se vedo una luce accesa, la spengo. Tutela l ambiente. Se vedo un problema, cerco di risolverlo. Migliora i nostri processi. Se vedo che qualcosa è troppo complicato, cerco di semplificarlo. Rende il lavoro più facile. Se ho un idea, cerco di realizzarla. Rappresenta una possibilità per noi e per i nostri clienti.»

9 Indice Principali dati e indicatori 8 Relazione sulla gestione 15 Informazioni sulla gestione 16 Premessa 16 Il quadro generale 19 Il retail 23 La struttura organizzativa e operativa 29 Il personale 34 Le iniziative in tema di sicurezza 37 Le iniziative di marketing 39 Mass Media, Stakeholders, Comunità Locali: UniCredit Banca di Roma e la vocazione al territorio 45 Commento ai risultati della gestione 47 Il conto economico 47 I valori amministrati 53 La raccolta diretta 53 La raccolta indiretta 55 I crediti verso clientela 56 La qualità del portafoglio crediti 60 Gli investimenti finanziari 66 Tesoreria e portafoglio titoli 66 La gestione dei rischi e le metodologie di controllo a supporto 68 Le operazioni con Parti correlate 70 Altre informazioni 71 L evoluzione prevedibile della gestione 73 Il progetto di destinazione dell utile d esercizio 74 Allegati alla relazione sulla gestione 77 Schemi di bilancio dell Impresa 89 Stato Patrimoniale 90 Conto Economico 92 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 93 Rendiconto finanziario (metodo indiretto) 94 Nota integrativa 97 Parte A) Politiche contabili 99 Parte B) Informazioni sullo Stato Patrimoniale 121 Parte C) Informazioni sul Conto Economico 155 Parte D) Informativa di settore 168 Parte E) Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura 171 Parte F) Informazioni sul patrimonio 237 Parte H) Operazioni con parti correlate 245 Parte I) Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 249 Allegati alla nota integrativa 255 Relazioni del Collegio sindacale 261 Relazione della Società di Revisione 267 Articolazione della Rete territoriale 271 UniCredit Banca di Roma Bilancio

10 Principali dati e indicatori Dati economici riclassificati (*) Interessi netti Dividendi e proventi simili Margine d interesse Commissioni nette Risultato negoziazione e copertura Saldo altri proventi e oneri 132 Proventi da intermediazione e diversi Margine di intermediazione Spese per il personale ( ) Altre spese amministrative ( ) Recuperi di spesa Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (4.233) Costi operativi ( ) Risultato di gestione Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (88.886) Oneri di integrazione (1.683) Rettifiche nette su crediti e su altre operazioni finanziarie ( ) Profitti netti da investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d esercizio dell operatività corrente (36.921) Utile (Perdita) d esercizio (*) Per il contenuto di alcune voci si fa rimando al commento ai risultati della gestione. Dati patrimoniali VARIAZ. % / Totale dell attivo ,1% Crediti verso clientela ,5% Investimenti finanziari: ,8% - Partecipazioni - Altri investimenti finanziari ,8% Debiti verso clientela e Titoli in circolazione ,5% di cui: - Debiti verso clientela ,5% - Titoli in circolazione n.s. Posizione netta interbancaria (incluso titoli di debito) + / (-) (**) ,5% Patrimonio netto (comprensivo dell utile d esercizio) ,1% (**) La voce rappresenta lo sbilancio tra Crediti e Debiti verso Banche. 8 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

11 Attività finanziarie della clientela Attività finanziarie totali Debiti verso clientela (raccolta diretta) Titoli in circolazione Raccolta indiretta e gestioni patrimoniali di terzi Risparmio amministrato Risparmio gestito Fondi comuni d investimento del Gruppo Banca-assicurazione - stock Gestioni patrimoniali di terzi (a) (a) Prodotti emessi da società del Gruppo UniCredit e collocati su clientela Retail. Indicatori di redditività (dati in %) Margine di interesse / Margine di intermediazione 69,5 Commissioni nette / Spese amministrative al netto dei recuperi di spesa 45,1 Commissioni nette / Costi operativi 44,5 Risultato di gestione / Margine di intermediazione 34,3 UniCredit Banca di Roma Bilancio

12 Principali dati e indicatori (SEGUE) Indicatori di produttività e di efficienza (dati annualizzati in migliaia di euro se non diversamente specificato) Risultato di gestione / Dipendenti medi 65,3 Margine d interesse / Dipendenti medi 132,5 Margine d intermediazione / Dipendenti medi 190,6 Utile di periodo / Dipendenti medi 17,4 Valore aggiunto per dipendente (a) 135,2 Spese per il personale / Dipendenti medi 68,0 Spese per il personale / Margine d intermediazione (%) 35,7 Totale dell attivo medio / Dipendenti medi 3.072,2 Debiti verso clientela e Titoli in circolazione / Dipendenti medi 2.602,3 Crediti verso clientela / Dipendenti medi 951,5 Crediti verso clientela, raccolta diretta e indiretta / Dipendenti medi (Prodotto bancario per dipendente) 6.514,6 Cost-Income ratio (%) (b) 65,7 (a) Risultato di gestione + rettifiche di valore su attività materiali e immateriali + spese per il personale / Dipendenti medi (b) Costi operativi / Margine di intermediazione. 135,2 65,3 Valore aggiunto per dipendente Risultato di gestione / Dipendenti medi Indicatori del rischio di credito (dati in %) Crediti netti deteriorati verso clientela / Crediti verso clientela 5,1% Coverage su crediti deteriorati verso clientela (c) 39,4% (c) Rettifiche di valore su crediti deteriorati verso clientela/crediti deteriorati al costo ammortizzato lordo. Indicatori di solvibilità (dati in %) Patrimonio netto / Debiti verso clientela e Titoli in circolazione 3,2 Indicatori di composizione patrimoniale (dati in %) Crediti verso clientela / Debiti verso clientela e Titoli in circolazione 36,6 10 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

13 Struttura operativa (in unità) CONFERIMENTO VARIAZ / Dipendenti (510) Dipendenti (comprende i dipendenti con contratti di lavoro subordinato e altre tipologie di contratto; i dipendenti di altre società distaccati presso UBdR; esclude i dipendenti UBdR distaccati presso altre società) (571) 62,63% Sportelli (81) 37,37% Donne Uomini RETE OPERATIVA Distribuzione degli sportelli per Regione geografica COMP. % Abruzzo 49 3,2% Basilicata 10 0,7% Calabria 23 1,5% Campania ,3% Lazio ,7% Marche 99 6,5% Molise 38 2,5% Puglia ,3% Sardegna 59 3,8% Toscana ,2% Umbria 84 5,5% Totale sportelli ,0% Distribuzione % degli sportelli per Regione Commerciale Umbria, Lazio Nord e Marche Toscana Sardegna e Roma Sud Roma Centro e Roma Nord Puglia, Calabria e Basilicata Lazio Sud, Abruzzo e Molise Campania 15,3% 11,2% 15,8% 13,4% 12,4% 14,3% 17,6% UniCredit Banca di Roma Bilancio

14 Principali dati e indicatori (SEGUE) Stato Patrimoniale riclassificato Voci dell attivo Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Crediti verso banche Crediti verso clientela Partecipazioni Investimenti finanziari 33 Coperture Attività materiali Avviamento Altre attività immateriali 2 Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell attivo Voci del passivo Debiti verso banche Raccolta da clientela e titoli di cui: Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Coperture Fondi per rischi e oneri Passività fiscali Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività Patrimonio di cui: Capitale e riserve Riserve da valutazione ( ) Utile (Perdita) d esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

15 Conto Economico riclassificato Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value Saldo altri proventi e oneri 132 Proventi da intermediazione e diversi Margine di intermediazione Spese per il personale ( ) Altre spese amministrative ( ) Recuperi di spesa Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali ( ) Costi operativi ( ) Risultato di gestione Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ( ) Oneri di integrazione ( ) Rettifiche nette su crediti e su altre operazioni finanziarie ( ) Profitti netti da investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente ( ) Utile (Perdita) d esercizio Composizione Conto Economico al 31 dicembre 2008 in % sul margine d'intermediazione 1,2% 0,0% 29,2% 65,7% 69,5% 100,0% 34,3% 0,4% 16,4% 17,5% 8,4% 9,1% Margine d interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value Saldo altri proventi e oneri Margine d intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Oneri di integrazione Accantonamenti netti e rettifiche nette Utile al lordo delle imposte Imposte sul reddito Utile netto UniCredit Banca di Roma Bilancio

16 «Lunedì mattina: il mio viso sorridente e la certezza di essere la persona giusta al posto giusto. Di fronte alla mia scrivania c è un cartello che mi ricorda i miei clienti: SERVIMI NEL MODO IN CUI VUOI CHE IO TI SERVA. È la regola d oro del mio impegno, che mi ha dato la forza e la passione per lavorare ogni giorno degli ultimi dieci anni.» Agnieszka Kuk Polonia Paolo Massola Romania «Spesso, alla fine di una dura giornata di lavoro, ci sentiamo scoraggiati e stanchi e cerchiamo di dare un senso a tutto questo. Spesso non abbiamo bisogno di cercare molto lontano, perché è lì, nella nostra casella di posta: un messaggio da parte di un collega sconosciuto che ha per oggetto Grazie per il tuo aiuto.»

17 Relazione sulla gestione Informazioni sulla gestione 16 Premessa 16 Il quadro generale 19 Il retail 23 La struttura organizzativa e operativa 29 Il personale 34 Le iniziative in tema di sicurezza 37 Le iniziative di marketing 39 Mass Media, Stakeholders, Comunità Locali: UniCredit Banca di Roma e la vocazione al territorio 45 Commento ai risultati della gestione 47 Il conto economico 47 I valori amministrati 53 La raccolta diretta 53 La raccolta indiretta 55 I crediti verso clientela 56 La qualità del portafoglio crediti 60 Gli investimenti finanziari 66 Tesoreria e portafoglio titoli 66 La gestione dei rischi e le metodologie di controllo a supporto 68 Le operazioni con Parti correlate 70 Altre informazioni 71 L evoluzione prevedibile della gestione 73 Il progetto di destinazione dell utile d esercizio 74 UniCredit Banca di Roma Bilancio

18 Relazione sulla gestione Informazioni sulla gestione Premessa Il presente bilancio riguarda il primo esercizio di UniCredit Banca di Roma S.p.A. che, costituita dalla Capogruppo UniCredit S.p.A. (ex UniCredito Italiano S.p.A.) in data 23 aprile 2008 come UniCredit Servizi Retail Due S.p.A., ha iniziato l esercizio dell attività bancaria in data 1 novembre 2008 assumendo la denominazione di UniCredit Banca di Roma S.p.A., in seguito al conferimento da parte di UniCredit S.p.A. del Ramo d azienda bancario Retail Centro Sud Italia. La nascita di UniCredit Banca di Roma si inserisce nell ambito del programma di Gruppo inerente la riorganizzazione delle attività delle banche commerciali in Italia, finalizzato alla creazione di tre nuove banche di segmento, con competenza regionale, dedicate alla clientela Retail. Tale riorganizzazione è avvenuta attraverso un percorso societario che si è articolato in due fasi contemporanee, con efficacia giuridica 1 novembre 2008: 1. fusione per incorporazione di UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia Società per Azioni e Bipop Carire Società per Azioni. in UniCredit S.p.A. ; 2. conferimento da parte di UniCredit S.p.A. di rami di azienda - costituiti da attività, passività, diritti ed obblighi già appartenenti alle società incorporate e rivenienti in capo a UniCredit per effetto della fusione - a favore di società del Gruppo Bancario UniCredit, in funzione dei rispettivi profili di operatività ed in coerenza con il modello unitario di business del Gruppo: il business Retail è stato conferito a tre nuove entità bancarie di segmento, con competenza regionale nel Nord, nel Centro Sud ed in Sicilia, nate in seguito alla trasformazione di tre società preesistenti denominate UniCredit Servizi Retail Uno S.p.A, UniCredit Servizi Retail Due S.p.A e UniCredit Servizi Retail Tre S.p.A, che hanno assunto rispettivamente la denominazione di UniCredit Banca S.p.A, UniCredit Banca di Roma S.p.A. e Banco di Sicilia S.p.A.; i business Corporate, Private, Mutui, Prestiti e Immobili sono stati invece riallocati ad altre banche e società del Gruppo specializzate, e quindi a favore rispettivamente di UniCredit Corporate Banking S.p.A, UniCredit Private Banking S.p.A, UniCredit Banca per la Casa S.p.A, UniCredit Consumer Financing Bank S.p.A. e UniCredit Real Estate S.p.A.. Gli atti di fusione e di conferimento sono stati siglati il 20 ottobre 2008, con efficacia 1 novembre 2008; in tale data le tre nuove società di segmento Retail UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia hanno iniziato l esercizio dell attività bancaria, come da autorizzazione rilasciata dalla Banca d Italia, mantenendo la stessa denominazione delle precedenti banche incorporate per fusione in UniCredito Italiano, fine di massimizzare l efficacia commerciale, avvalendosi di marchi esistenti fortemente riconosciuti e di competenze radicate nel territorio. Con specifico riguardo agli aspetti contabili, si evidenzia che le predette operazioni societarie di fusione per incorporazione e conferimento di rami d azienda, sono state attuate a valori contabili, nel rispetto del principio della continuità dei valori applicabile alle operazioni tra società poste sotto il comune controllo, realizzate con finalità di riorganizzazione all interno del Gruppo. Il conferimento delle attività e passività patrimoniali da UniCredit S.p.A. alle società conferitarie è avvenuto infatti al valore risultante nei libri contabili della conferente UniCredit, la quale, a sua volta, nell ambito dell operazione di fusione per incorporazione, ha recepito le poste patrimoniali nelle proprie scritture contabili ai medesimi valori risultanti dalla contabilità delle società incorporate. Il Bilancio al 31 dicembre 2008 di UniCredit Banca di Roma è stata redatto in conformità con i Criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall Unione Europea e secondo le istruzioni emanate dalla Banca d Italia con provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 e si riferisce al periodo 23 aprile dicembre 2008 e sostanzialmente esprime i risultati relativi al periodo intercorrente dall 1 novembre (data di inizio dello svolgimento dell attività bancaria) al 31 dicembre Il ramo Retail Centro Sud Italia è costituito dalle attività, passività, diritti, obblighi, risorse ed in genere da tutte le situazioni soggettive di natura sostanziale inerenti i rapporti intrattenuti sostanzialmente con le famiglie e le piccole attività economiche - compresi gli enti per i quali viene svolto servizio di cassa e/o tesoreria - riferiti alla clientela delle filiali ubicate in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Il ramo conferito il 1 novembre 2008 include altresì le filiali già appartenenti a UniCredit Banca di Roma e Bipop Carire, ancorché non rientranti nell ambito territoriale Centro Sud Italia, cedute a terzi il 1 dicembre 2008 al fine di ottemperare al provvedimento del Garante della 16 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

19 Concorrenza e del Mercato n del 18 settembre 2007, fatta esclusione - quanto alle filiali rivenienti da Bipop Carire - per quelle ubicate nella Regione Lazio. Per completezza informativa, si è provveduto a predisporre negli Allegati alla Nota integrativa l apposito Allegato 3 - Stato patrimoniale al 1 novembre 2008, che evidenzia la situazione patrimoniale della società UniCredit Servizi Retail Due S.p.A. alla data del 1 novembre 2008, integrata dalle poste attive e passive conferite in pari data da UniCredit, nell ambito del Ramo Retail Centro Sud Italia. Le variazioni di perimetro: cessioni di sportelli Il perimetro di UniCredit Banca di Roma si è modificato successivamente al 1 novembre 2008, in seguito all operazione di cessione di sportelli realizzata con efficacia 1 dicembre 2008, come meglio di seguito illustrato. L Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha autorizzato, con proprio provvedimento n del 18 settembre 2007, l operazione di fusione per incorporazione di Capitalia S.p.A. in UniCredit S.p.A. stabilendo, tra l altro, la cessione di taluni sportelli bancari al fine del rispetto dei limiti di concentrazione previsti a livello provinciale. Al fine di dare esecuzione al Provvedimento AGCM, in data 16 maggio 2008 sono stati sottoscritti con dodici banche acquirenti i contratti preliminari di vendita riferiti a totali n. 184 sportelli a livello di Gruppo, radicati nelle seguenti 16 province: Trento, Belluno, Verona, Trieste, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Perugia, Roma, Isernia, Palermo, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Catania e Siracusa. In data 27 novembre 2008 UniCredito Italiano, come da mandato di vendita conferito da ciascuna delle banche venditrici, ha perfezionato la cessione, con efficacia , di n.183 sportelli (uno in meno di quelli inizialmente individuati); in tale ambito sono ricompresi n.80 sportelli di UniCredit Banca di Roma (comprensivi di n.5 sportelli rivenienti da ex Bipop Carire) così distribuiti: - n. 8 sportelli alla Banca Popolare dell Etruria e del Lazio S.p.A. - n. 17 sportelli al Credito Emiliano S.p.A. - n. 15 sportelli alla Banca Popolare dell Emilia Romagna S.C. - n. 26 sportelli alla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. - n. 2 sportelli alla Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. - n. 10 sportelli alla Cassa di Risparmio di Genova S.p.A. - n. 2 sportelli alla Banca Popolare Sant Angelo S.c.p.a. Le Situazioni Patrimoniali dei rami d azienda ceduti, redatte da UniCredit Banca di Roma con riferimento alla data di efficacia, includono, tra le attività trasferite, i crediti verso clientela ( mila euro). In merito, è contrattualmente riconosciuta agli Acquirenti una opzione di vendita, che impegna UniCredit Banca di Roma a riacquistare i crediti che risultano insindacabilmente non graditi all Acquirente; l obbligo di riacquisto è previsto fino a ad un valore massimo complessivo pari al 5,25% dei crediti netti trasferiti ( 9,50% per i crediti radicati nella regione Molise), percentuale elevata al 9,5% per i crediti sorti successivamente alla data di efficacia. Il prezzo di cessione degli 80 sportelli di UniCredit Banca di Roma ammonta a euro, ed è determinato sulla base della consistenza della raccolta alla data dell 1 dicembre Come definito nei contratti preliminari di cessione, in data 27 novembre 2008 è stato incassato il prezzo provvisorio di euro; la differenza di euro rappresenta l aggiustamento del prezzo - motivato dalla diminuzione per dinamica aziendale degli asset ceduti rispetto a quanto indicato nei preliminari di vendita - che sarà regolato con le controparti nell anno Il prezzo potrà subire eventuali ulteriori variazioni, in conseguenza delle verifiche contrattualmente previste da parte degli acquirenti. L effetto positivo sul conto economico della Banca è rappresentato dal prezzo di euro, al netto delle spese di consulenza per euro; l importo così nettato, pari ad euro euro è rilevato nello schema di Conto Economico del presente Bilancio alla voce 240 Utili da cessione di investimenti. La Situazione patrimoniale alla data dell degli sportelli oggetto di cessione sono esposte in apposito prospetto, negli Allegati alla Nota integrativa (Allegato 4 - Stato Patrimoniale Sportelli di UniCredit Banca di Roma ceduti l ). UniCredit Banca di Roma Bilancio

20 Relazione sulla gestione Informazioni sulla gestione (SEGUE) Premessa (SEGUE) Revisione contabile L Assemblea ordinaria del 19 dicembre 2008, su proposta formulata dal Collegio Sindacale ai sensi dell art. 159 del D.Lgs 58/98 (TUF), così come modificato dalla legge 262/2005 e dal successivo D.Lgs. n. 303 del , ha deliberato il conferimento dell incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio, nonché dell attività di verifica della regolare tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili di cui all art. 155 D.Lgs. 58/98, alla società KPMG S.p.A. per gli esercizi Variazioni statutarie Rispetto allo statuto sociale di costituzione della società. l Assemblea straordinaria del 7 maggio 2008 di UniCredit Servizi Retail Due S.p.A, deliberando la trasformazione da società di servizi a banca, ha adottato il nuovo statuto sociale, funzionale all inoltro alla Banca d Italia della domanda di autorizzazione allo svolgimento dell attività bancaria. Il nuovo testo statutario ha previsto, in particolare, il cambio della denominazione in UniCredit Banca di Roma S.p.A. (1 comma dell art. 1), dell oggetto sociale (1 comma dell art. 4) ed altre variazioni connesse. La successiva Assemblea straordinaria del 10 ottobre 2008, ottenute le prescritte autorizzazioni degli Organi di Vigilanza ha deliberato, con efficacia 1 novembre 2008, la modifica del primo comma dell art. 5 dello Statuto Sociale, connessa all aumento del capitale da Euro ad Euro ,00 al servizio del conferimento da parte di UniCredit S.p.A. del ramo d azienda denominato Retail Centro Sud Italia. 18 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

21 Il quadro generale L economia internazionale Anche nel corso del 2008 l economia internazionale ha vissuto una fase di forte incertezza. La turbolenza finanziaria avviatasi ad agosto 2007 negli Stati Uniti a seguito della crisi del mercato immobiliare e degli strumenti finanziari ad esso collegati ha infatti conosciuto una nuova fase a partire dall estate Durante il mese di ottobre, sostanzialmente a partire dal fallimento di Lehman Brothers negli Stati Uniti, le difficoltà del settore finanziario si sono ulteriormente accentuate, richiedendo in molti casi l intervento pubblico. In Europa tale intervento si è attuato sostanzialmente tramite supporto alla patrimonializzazione (soprattutto nei paesi anglosassoni), e tramite immissione di capitale sul mercato, in modo che gli istituti di credito in crisi di liquidità potessero reperire risorse di funding a condizioni accettabili (come ad esempio in Francia). È stato presto evidente che il processo di ristrutturazione dei bilanci bancari avrebbe richiesto più tempo del previsto. La situazione di numerosi istituti di credito è stata poi resa ancor più difficile dal significativo deprezzamento azionario, e dai timori di nuove svalutazioni contabili dei titoli. A livello globale, ha prevalso un atteggiamento piuttosto conservatore, data la situazione di profonda incertezza circa le conseguenze che l ulteriore shock avrebbe esercitato sull economia reale. Non potendo esprimere valutazioni circa il futuro, gli operatori hanno preferito rinviare le decisioni, il che ha inaspettatamente trasformato la moderata recessione in atto in una vera e propria depressione economica, come testimonia ad esempio la caduta simultanea e repentina della domanda di auto nuove e delle produzioni industriali in quasi tutti i Paesi, tra settembre e ottobre. Rispetto alla fine del 2007, il prezzo del petrolio ha registrato una flessione di oltre il 50%, collocandosi intorno ai 43 dollari al barile (media dicembre 2008). Prosegue di conseguenza il rientro dei tassi di inflazione, dopo i forti aumenti registrati in gran parte del 2007: a dicembre l indice dei prezzi al consumo ha registrato nell Area euro una variazione del +1,6% su base annua (+2,2% se si considera la componente core, ovvero quella depurata dai beni con i prezzi più volatili quali energia e alimentari freschi). Ancora più marcata la diminuzione per negli Stati Uniti: +1% a novembre su base annua (+ 2% se si considera la componente core). Lo scenario macroeconomico a fine 2008 si presenta dunque piuttosto negativo, e le previsioni effettuate dalle principali istituzioni indicano che il ciclo recessivo continuerà anche nel L economia mondiale sta attraversando una fase di rallentamento, dopo la sostenuta crescita registrata nel 2006 e 2007 (rispettivamente, +5,2% e +4,9%). Per il 2008 le stime del Fondo Monetario indicano una crescita del +3,2% su base annua. Particolarmente in crisi l Area euro (+1%, contro il 2,6% del 2007) e gli Stati Uniti (+1,1%, contro il +2% del 2007); in calo ma ancora in crescita sostenuta le economie emergenti e i Paesi in via di sviluppo (+6,3% nel 2008) e le economie dell Europa Centrale e dell Est (+3,2%). Secondo le ultime misurazioni effettuate, gli Stati Uniti hanno registrato nel terzo trimestre del 2008 una crescita del prodotto interno lordo pari al +0,7% rispetto al terzo trimestre del A causare questo rallentamento, il calo degli investimenti privati (-0,2%), e dei consumi privati (-0,7%). Nel mese di novembre la produzione industriale ha evidenziato un calo tendenziale rispetto all anno precedente del -5,5%, mentre, per quanto riguarda gli indicatori di domanda, i nuovi ordinativi e le vendite al dettaglio hanno registrato, rispettivamente, un calo rispetto al novembre del 2007 del -12,2% e -7,4%. In tale quadro congiunturale, il tasso di disoccupazione è aumentato, raggiungendo a dicembre un valore pari al 7,2% (6,8% in novembre). I dati relativi al Giappone mostrano una situazione piuttosto critica in termini di crescita economica: nel terzo trimestre del 2008 il prodotto interno lordo ha registrato una variazione del -0,3% su base tendenziale rispetto al terzo trimestre del La disoccupazione si colloca al 3,9% nel mese di novembre, mentre a dicembre il tasso di inflazione tendenziale è stato del +0,7%. Preoccupante anche la situazione delle economie asiatiche di recente industrializzazione, caratterizzate da un tasso di crescita annuo del +2,1% (contro un +5,6% nel 2007). Livello di attività economica sostenuto seppur in rallentamento rispetto al 2007 per quanto riguarda i paesi ad alto tasso di crescita quali Cina (+9%) e India (+7,3%). Il livello di attività economica dell Area euro ha registrato nel terzo trimestre del 2008 una variazione del +0,7% su base tendenziale, grazie al contributo fornito dai consumi pubblici (+0,1%) e dalle scorte (+0,3%). Saldo negativo per gli investimenti privati (-0,1%) e la bilancia commerciale (-0,6%); allarmante la stagnazione dei consumi privati. Il tasso di disoccupazione relativo al mese di novembre è pari al 7,8% (+0,1% su base congiunturale), con Germania al 7,1%, Francia al 7,9% e Spagna al 13,4%. A seguito del generale rallentamento dell economia, il tasso di UniCredit Banca di Roma Bilancio

22 Relazione sulla gestione Informazioni sulla gestione (SEGUE) Il quadro generale (SEGUE) inflazione ha registrato in dicembre una variazione del +1,6% su base annua, con Germania al +1,1% e Francia al +1,2%. Infine, per quanto riguarda l Italia, gli ultimi dati pubblicati dall Istat indicano per il terzo trimestre del 2008 una variazione tendenziale del -0,9% contro il +1,8% registrato al Non sono dunque bastati gli impulsi positivi forniti da consumi privati e dalle scorte (+0,1% su entrambe le voci) a controbilanciare il segno negativo di investimenti privati (-0,4%) e della bilancia commerciale (-0,3%), e la stagnazione dei consumi pubblici. L indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in novembre una diminuzione tendenziale del -9,7%, mentre nella media dei primi undici mesi del 2008 il medesimo indice ha segnato un -3,5% rispetto al corrispondente periodo del Il tasso di disoccupazione relativo al terzo trimestre 2008 è risultato pari al 6,7%, mentre il tasso di inflazione ha registrato nel mese di dicembre una variazione del +2,2 % rispetto allo stesso mese dell anno precedente (2,6% il dato registrato a dicembre 2007). L economia finanziaria e valutaria Il peggiorare della crisi finanziaria e il suo sostanziale impatto sull economia reale hanno condizionato le scelte delle banche centrali. A dicembre, un ulteriore taglio del tasso sui federal funds (che dall 1% è passato a un valore compreso tra lo zero e il 0,25%) ha contribuito al parziale riapprezzamento dell euro nei confronti del dollaro. Il cambio euro/dollaro ha assunto a dicembre un valore medio di 1,35, collocandosi a 1,30 a metà gennaio 2009, date le aspettative (realizzate) di un nuovo allentamento di politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea. Gli evidenti segnali di rallentamento, l atteso protrarsi dell indebolimento della domanda interna ed estera e il calo dell inflazione hanno infatti portato la BCE a decidere per un ulteriore taglio di 0,5 punti percentuali dopo la riduzione da 3,25% a 2,5% di inizio dicembre, portando a gennaio 2009 il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento al 2%. Più marcata (un punto percentuale) la riduzione del tasso sui depositi overnight, portato all 1%, mentre resta invariato al 3% il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale. Come prima sottolineato, il tasso di cambio medio mensile dell euro nei confronti del dollaro americano è stato pari a 1,35 nel mese di dicembre 2008, riapprezzandosi rispetto al mese precedente del 6,2% e registrando una volatilità sui 12 mesi pari al 6,96%. Per quanto riguarda l andamento dell euro nei confronti delle altre valute, il mercato dei cambi ha registrato le seguenti dinamiche: a dicembre, il cambio sterlina inglese/euro è passato a quota 0,9, con una volatilità a 12 mesi del 5,48%; sostanzialmente stabile il tasso di cambio medio nei confronti nel franco svizzero, a quota 1,5 e con una volatilità a 12 mesi del 2,75%; 123,3 il valore di un euro misurato in yen giapponesi, e una marcata volatilità a 12 mesi, pari al 10,45%. Il tasso di cambio effettivo calcolato prendendo a riferimento un ampio campione di partner commerciali presenta, secondo i valori registrati a novembre 2008, una svalutazione, in termini tanto nominali quanto reali. Come era ragionevole attendersi data la pervasitivà della crisi finanziaria, i corsi azionari internazionali hanno manifestato dinamiche assai negative: rispetto al dicembre del 2007, lo Standard & Poor s 500 (New York) ha registrato una variazione del -38,5%, il Nikkei 225 (Tokio) del -42,1%, il Dow Jones Euro Stoxx (indice dei 100 principali titoli dell area euro per capitalizzazione) del -45%. Andando più nel dettaglio, i principali indici di Borsa europei hanno registrato le seguenti variazioni su base annua: S&P/Mib -49,5%; Dax30-40,4%; Cac40-42,7%; Ftse100-31,3%. Situazione ugualmente critica sui principali mercati della New Economy: a fine 2008, -40,5% su base annua per quanto riguarda il Nasdaq, -47,8% il TechDax, -37,1% l indice dei titoli tecnologici francese. Il sistema bancario nazionale: raccolta, impieghi e sofferenze A novembre 2008 le stime relative alla raccolta totale (depositi, obbligazioni e prestiti subordinati) indicano per l Italia un tasso di crescita su base annua del +14,2%, valore superiore rispetto a quanto misurato nello stesso periodo per il complesso delle istituzioni finanziarie e monetarie dell Area Euro (+7,9%). Spiccano alcune differenze per quanto riguarda la composizione della provvista bancaria. In particolare, gli strumenti di raccolta a scadenza intermedia presentano in Italia consistenze notevolmente inferiori rispetto alla media europea. Per quanto riguarda l attività di raccolta diretta denominata in euro del totale delle banche italiane (depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito e obbligazioni), le stime relative a fine 2008 mostrano un sostanziale consolidamento: 20 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

23 il tasso di crescita tendenziale registrato a fine anno è pari al 13,1% (6,3% nel 2007), per un valore complessivo di raccolta bancaria pari a miliardi di euro (+166 miliardi di euro rispetto a fine 2007). Nello specifico, in accelerazione tanto i depositi da clientela - il cui tasso di crescita tendenziale è risultato pari +6,3%, contro il +2,4% registrato a fine quanto le obbligazioni bancarie, il cui tasso di crescita a fine 2008 è risultato pari a +22,2% a fronte di un +12,1% a fine Relativamente alla provvista sull interno per forme tecniche riferita al totale delle banche, i dati a consuntivo riferiti a fine ottobre 2008 mostrano una variazione del +7,3% sull insieme degli strumenti a breve (+4,4% a ottobre 2007), a fronte di un +21,7% per quelli a medio e lungo termine (stabile rispetto al 20% dell ottobre 2007). Nello specifico, si ha un accelerazione della dinamica dei conto correnti, con un tasso di crescita tendenziale del +6,8% (+4,5% il valore registrato a settembre 2008, +4,4% quello di ottobre 2007), e una marcata decelerazione sulle operazioni pronto contro termine, con una variazione tendenziale del +18,3% registrata a fine ottobre contro il +31,6% di fine settembre (anche se in crescita rispetto al valore di fine ottobre 2007, +12,6%). In lieve flessione i certificati di deposito (breve, medio e lungo termine) e i depositi a risparmio. Per quanto riguarda i primi, i dati indicano una contrazione di circa il -0,8% rispetto a ottobre 2007 (dopo il -11,8% registrato a ottobre 2007), con un valore al 2008 di circa 16,3 miliardi di euro. I secondi registrano a ottobre un -3,1% circa, dopo aver chiuso il 2007 a -2,2%. Per quanto riguarda la raccolta indiretta, L indicatore relativo alle attività finanziarie del settore privato indica, per il mese di ottobre, un ammontare di miliardi, con una crescita su base annua del +2,2% (2.917 i miliardi di euro registrati a ottobre 2007). Nello specifico, tassi di crescita notevolmente superiori alla media per quanto riguarda pronti contro termine (+18,3%) e obbligazioni bancarie (+21,9%), forte calo sulle quote di fondi comuni (-31,1%), fondi pensione e Pip (-19,1%). Moderata crescita per i depositi bancari (+5,6%), la cui quota sul totale delle attività finanziarie si mantiene stabile rispetto al 2007 con un valore pari al 24%. Il totale dei titoli a custodia (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) risulta pari, sempre con riferimento al mese di ottobre 2008, a 1.744,5 miliardi di euro, +0,9% rispetto all ottobre del In forte calo le gestioni patrimoniali bancarie, con un valore totale di 94,2 miliardi di euro corrispondente a una variazione tendenziale negativa del -33,3% rispetto all ottobre 2007, e una quota pari al 5,4% del totale dei titoli a custodia dei residenti (8,2% nel 2007). In calo anche il patrimonio di Fondi comuni e SICAV aperti (di diritto italiano e estero): -28,2% da novembre 2007 a novembre 2008, per un ammontare totale di 409,2 miliardi di euro. La dinamica degli impieghi è stata caratterizzata, a dicembre 2008, da una moderata accelerazione. Gli impieghi complessivi (denominati in euro e valute diverse dall euro ) hanno registrato un tasso di variazione tendenziale del +4,5% contro il +4% di fine novembre. Vi è tuttavia un notevole calo rispetto a quanto rilevato a fine 2007 (+10%), ovviamente collegato alla particolare fase del ciclo economico che l Italia sta attraversando. Nello specifico, l ammontare totale di impieghi è risultata pari a miliardi di euro, cui corrisponde un flusso netto di nuovi impieghi pari a 64 miliardi di euro nel corso dell anno. A sostenere tali valori è prevalentemente la componente a medio e lungo termine, il cui tasso di crescita tendenziale a fine anno è pari al +6,7% contro un +0,4% registrato dal segmento a breve. In entrambi i casi tuttavia si assiste a una progressiva riduzione rispetto ai valori di fine 2007 (+11,9% e + 6,8%, rispettivamente), data la debolezza della domanda di credito da parte delle imprese e delle famiglie. In particolare, il tasso di crescita degli impieghi alle imprese non finanziarie si è collocato nel mese di novembre al +6% su base annua, contro il +14,5% registrato nel 2007 e +11,9% rilevato in media nell Area euro. E risultato positivo il consolidamento della quota sul totale impieghi al 64,9%, che rappresenta un valore decisamente superiore alla media dell Area euro (49,6%). Ulteriori considerazioni possono essere fatte andando a distinguere per branche di attività economica: secondo i dati di ottobre 2008, i tassi di crescita più sostenuti sono stati quelli relativi a mezzi di trasporto (+26,9%), prodotti energetici (+13,8%), servizi di trasporto marittimi e aerei (+10,9%), alberghi e pubblici esercizi (+9%); settori questi che presentano d altra parte quote di mercato sul totale impieghi piuttosto contenute, con valori compresi tra l 1% e il 4%. È risultato invece negativo l andamento del comparto dei servizi delle telecomunicazioni (-9,2%) e di quello della carta, prodotti della stampa ed editoria (-0,96%). Le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate, a fine ottobre 2008, pari a milioni di euro, con una variazione tendenziale pari a -4,1% (-2,7% a ottobre 2007). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali è rimasto sostanzialmente stabile: 1,08% a ottobre 2008 contro un 1,18% registrato nel UniCredit Banca di Roma Bilancio

24 Relazione sulla gestione Informazioni sulla gestione (SEGUE) Il quadro generale (SEGUE) La dinamica dei tassi di interesse bancari Secondo i valori registrati nel mese di novembre, i tassi di interesse applicati nell Area euro sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie sono stati pari al 5,14% (5,11% per quanto riguarda la banche italiane). In particolare, il tasso di interesse relativo ai prestiti fino a un milione di euro è stato pari al 5,99% (5,97% in Italia), in aumento rispetto al 5,90% del Per quanto riguarda quelli oltre il milione di euro, il tasso è passato dal 5,11% del novembre del 2007 al 4,88% del novembre del 2008 (4,75% per le banche italiane). In media europea i tassi di interesse applicati in Italia ai nuovi prestiti per l acquisto di abitazioni al settore famiglie: 5,54% contro il 5,39% registrato in Area euro (i valori per il 2007 indicano, rispettivamente, 5,66% e 5,17%). Infine, il tasso sui conti correnti attivi alle famiglie a novembre 2008 è risultato pari al 9,08% in Italia, in lieve crescita rispetto all 8,88% del 2007 ma pur sempre inferiore a quanto registrato a livello di Area euro (10,8% nel 2008 contro il 10,5 del 2007). Per quanto riguarda i margini sull attività di raccolta e finanziamento, nel corso del 2008 il mark-down (calcolato come differenza tra il tasso sui depositi bancari a breve e il rendimento medio ponderato dei BOT in circolazione al dicembre 2008) è stato pari a 1,43%, in marcato ribasso rispetto al valore di 1,89% del dicembre 2007; il mark-up (calcolato come differenza tra il tasso sugli impieghi a breve e lo stesso rendimento medio dei BOT) pari a 2,62% contro un 2,23% registrato nel Lo spread complessivo è dunque diminuito di 7 punti base. Per quanto riguarda infine la forbice sui tassi, a dicembre 2008 il differenziale tra tasso medio dell attivo fruttifero denominato in euro di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta da clientela (sempre famiglie e società non finanziarie) in euro è risultato pari a 2,56 punti percentuali, 43 punti base sotto il 2,99 di dicembre Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

25 Il retail L attività caratteristica della Banca e le iniziative commerciali A partire dal 1 Novembre 2008 è stata data piena applicazione al nuovo modello commerciale di Gruppo con la nascita della nuova rete distributiva di UniCredit Banca di Roma caratterizzata da strumenti operativi e modelli di servizio omogenei su tutte le banche del gruppo della Retail Division Italy. L approccio che ha ispirato l intero processo di creazione della nuova Banca si concretizza in una visione e, conseguentemente, in una gestione basata sempre di più sulla centralità e sulla soddisfazione del cliente, quale mezzo attraverso il quale massimizzare il presidio della clientela stessa e realizzare gli obiettivi di crescita prefissati. In tale direzione si sono rivolte le principali attività di riorganizzazione societaria e quelle strumentali e commerciali sviluppate dalla Banca nel corso dell ultimo bimestre 2008 le quali possono essere sintetizzate nel seguente modo: Razionalizzazione dei portafogli: La nascita della nuova entità ha portato a compimento il lungo processo di definizione dei portafogli dei clienti gestiti e l assegnazione univoca dei clienti multigestiti finalizzato a razionalizzare e rendere maggiormente efficienti gli stessi. In tale ottica si inseriscono tutte le seguenti attività: - Personal Banking: implementazione e perfezionamento dell attività di ottimizzazione dei portafogli al fine di garantire e salvaguardare la continuità della relazione tra cliente e consulente anche mediante l introduzione dei criteri di sottosegmentazione previsti dai nuovi modelli di servizio. - Famiglie e Privati: proseguimento del processo di razionalizzazione dei portafogli al fine di migliorare la soddisfazione delle famiglie clienti. - Piccole Imprese: estensione all ex rete Capitalia dei nuovi modelli di servizio adottati nell ambito del Gruppo UniCredit con l obiettivo di efficientare i singoli portafogli e garantire un miglior presidio della relazione con l impresa cliente. Strumenti di monitoraggio e pianificazione: - perfezionamento e realizzazione di nuova reportistica volta a fornire un analisi sintetica dei maggiori indicatori di performance delle Banca al fine di supportare l Alta Direzione e le Direzioni Commerciali, nella propria attività decisionale e di gestione della rete; - proseguimento dell attività e sviluppo di nuovi strumenti di monitoraggio, anche on line, volti a migliorare l attività di presidio e focalizzazione delle Direzioni di Territorio e di tutte le strutture di rete, in merito all andamento delle diverse iniziative commerciali e all evoluzione delle vendite dei principali prodotti; - realizzazione di reportistica tesa a supportare la nuova rete commerciale nella misurazione e analisi dei livelli di convergenza della gestione dei prezzi applicati alla clientela sulla Raccolta Diretta e gli Impieghi a Breve Termine, secondo logiche unificate di Gruppo; - sviluppo di strumenti di monitoraggio mirati a rilevare l andamento giornaliero delle attività finanziarie totali (AFI) della clientela da utilizzare quale indicatore di retention e come strumento preventivo per anticipare possibili dinamiche connesse alle turbolenze dei mercati. Iniziative commerciali: - monitoraggio sistematico del livello di soddisfazione della clientela accompagnato da eventuali iniziative di custode care; - Check up finanziario dei portafogli della clientela; - acquisizione di nuova clientela ad elevato potenziale prospettico e sviluppo di quella esistente; - acquisizione/sviluppo della clientela business preservando la qualità degli impieghi. Il potenziamento dei canali evoluti: Nel 2008 è stato attivato in UniCredit Banca di Roma il progetto È Semplice Risparmiare Tempo. Tale progetto, iniziato già nel 2005 nel vecchio perimetro UniCredit Banca, ha come mission la migrazione dell operatività di cassa sui canali evoluti, per ottenere contemporaneamente due obiettivi: - aumentare la soddisfazione del cliente; - diminuire l operatività transazionale di sportello. Tale piano ha già consentito alla Banca di raggiungere importanti risultati, quali: - incremento della customer satisfaction per i clienti che utilizzano i canali evoluti la cui operatività integra più bisogni degli stessi che vanno dalle minore attese allo sportello, al risparmio di costo, passando per la semplicità di utilizzo ed il vantaggio dell accesso sempre e dovunque; - migrazione della clientela: con le ultime attivazioni, la Banca raggiunge una media dei versamenti migrati sui bancomat evoluti pari a circa il 44% a fine UniCredit Banca di Roma Bilancio

26 Relazione sulla gestione Informazioni sulla gestione (SEGUE) Il retail (SEGUE) Il canale Famiglie e ANALISI Privati rappresenta PER CANALE DI circa il 73% della DISTRIBUZIONE clientela Retail di UniCredit Banca di Roma ed è il principale generatore di margine sulla raccolta (circa il 50% a fronte del 48% in termini di masse), mentre più ridotto risulta il contributo sugli Impieghi (circa il 22% dei margini e il 25% dei capitali) e sui Servizi (si attesta intorno al 40%). INTERVENTI SULL AREA DI BUSINESS Nel corso dell ultimo bimestre 2008 l attività della Banca relativa al segmento Famiglie e Privati si è mantenuta coerente con il citato principio di attenzione al cliente concentrandosi, da una parte, sull individuazione della clientela ad alto potenziale prospettico da far rientrare nell ambito del nuovo Modello di Servizio Personal Banking (Smart Affluent) e, dall altra, sulla definizione di figure commerciali dedicate al servizio della clientela generalista. Sempre sulla scia di una migliore lettura e più puntuale soddisfazione dei bisogni della clientela, si pongono tutte quelle azioni commerciali orientate all ampliamento della gamma prodotti e quelle iniziative specificamente rivolte a supportare l offerta dei medesimi. Di seguito si espongono i principali ambiti di intervento: Carte di credito Nell ultima parte del 2008, la gamma dei prodotti è stata razionalizzata, integrata ed ampliata. Sono stati introdotti nuovi criteri per la concessione delle carte di credito a saldo che garantiscono una più attenta valutazione del rischio connesso. Compongono la nuova gamma prodotti la UniCredit Card Classic, la UniCredit Card E (carta etica), UniCredit Card Giovani e la UniCredit Card Click. A supporto della diffusione, dell attivazione e dell utilizzo da parte del canale Famiglie e Privati di tali prodotti, sono state realizzate iniziative commerciali mirate ad accrescere il tasso di penetrazione sul mercato e volte ad informare la clientela dei vantaggi derivanti dall utilizzo delle carte. Per quanto concerne le carte di credito revolving, esse sono commercializzate e distribuite dalle agenzie della Banca, ma le attività di istruttoria, valutazione e rilascio delle stesse sono in capo alla società specializzata di Gruppo, UniCredit Consumer Financing, che ne assume anche il rischio. Nell ambito dell integrazione tra la rete ex Capitalia ed ex UCB, è proseguito il processo di omogeneizzazione del layout, dei servizi offerti e di emissione diretta delle carte su piattaforma interna EuroGeca, gestita direttamente da UGIS. Carte di debito Nel bimestre Novembre-Dicembre 2008 è stata introdotta la nuova carta Bancomat V Pay allo scopo di migliorare la qualità del servizio offerto alla clientela privata e ridurre i tempi di attesa in agenzia attraverso un maggior utilizzo dei canali alternativi quali ATM tradizionale ed evoluto. L introduzione del nuovo prodotto è stata effettuata tenendo sempre in massima considerazione il problema della sicurezza grazie alla dotazione di un microchip che rende la carta strumento non soggetto a rischi di clonazione. Prestiti personali Al fine di migliorare la capacità di offerta dei Prestiti Personali tra la clientela privata sono state realizzate diverse iniziative basate, da un lato, sull introduzione di nuovi prodotti e sulla diffusione di quelli esistenti e, dall altro, sull adozione di un modello di specializzazione dei ruoli commerciali. Quanto a quest ultimo aspetto, nel quadro del nuovo contratto di servizio siglato con UniCredit Consumer Financing che assegna alle agenzie della Banca la responsabilità delle attività di commercializzazione, distribuzione e vendita del prodotto, ed alla società prodotto la responsabilità delle attività di istruttoria, valutazione e delibera delle pratiche, nelle principali agenzie è stata introdotta la figura dell Addetto Famiglie e Privati (AFP) specializzato. La nuova figura commerciale, grazie all effettiva conoscenza delle principali problematiche connesse al credito al consumo, è in grado di meglio interpretare le esigenze ed i bisogni della clientela. Il nuovo accordo ha inoltre portato all adozione di nuovi criteri per la valutazione delle posizioni che hanno consentito una sensibile riduzione della Probability of Default (PD). Forte attenzione è stata dedicata al mantenimento degli spread ed alla gestione delle deleghe in rete. Le principali iniziative del bimestre in esame sono così sintetizzabili: Iniziative di ampliamento del Catalogo Prodotti: Credit Express Energia: basandosi sull agevolazione fiscale per interventi di carattere edilizio tesi all ottenimento del risparmio energetico introdotta con la legge finanziaria 2007 e confermata da quella 2008, consente di dilazionare l onere finanziario legato al costo sostenuto per i detti interventi; Superquinto: erogazione di nuovi Prestiti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio/pensione a condizioni particolarmente vantaggiose grazie alle convenzioni stipulate con il Ministero delle Finanze e con l INPS. Iniziative commerciali: RID Passivi: iniziativa volta ad informare 24 Bilancio 2008 UniCredit Banca di Roma

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