ANNUARIO STATISTICO REGIONALE - ASR

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1 NEWSLETTER ASR Anno 4 Numero 1 GENNAIO 2006 Direttore editoriale Antonio Lentini Redazione Eleonora Bartoloni Iris Eforti Paolo Longoni Nicolina Marino Antonietta Scala ANNUARIO STATISTICO REGIONALE - ASR E' consultabile online l'aggiornamento di GENNAIO sul sito SOMMARIO In primo piano 1. GLI INFORTUNI SUL LAVORO 2. PRINCIPALI AGGREGATI DEI CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Appendice: Indice aggiornamenti IN PRIMO PIANO 1) GLI INFORTUNI SUL LAVORO Gli infortuni sul lavoro denunciati in Italia, nel corso del 2004, ammontano a , di cui in Lombardia. Il calo infortunistico, misurato sul 2003, è stato più consistente per la Lombardia (-1,5%) che per l'italia (-1,1%). Parimenti gli infortuni mortali a livello nazionale (1.278 persone) hanno registrato un calo del 10,6% ed in Lombardia (202 persone) del 14,4%.

2 L'analisi riguarda praticamente tutto il mondo del lavoro perchè sono inclusi, oltre ai lavoratori delle tradizionali gestioni INAIL dell'industria e Servizi e dell'agricoltura, anche i dipendenti statali che sono tutelati direttamente dalle amministrazioni centrali dello Stato, ma la cui assicurazione è comunque gestita dall'inail con una speciale forma di gestione per conto dello Stato. Gli infortuni denunciati, considerati per gestione, evidenziano un calo nel settore agricolo e in quello dell'industria e servizi, mentre nel comparto statale (dipendenti conto stato) il fenomeno è in aumento. Le stime previsionali elaborate da INAIL per l'anno 2005, per quanto riguarda il contesto nazionale, indicano un calo delle denunce di infortunio sul lavoro valutabile intorno al 2%. Il calo infortunistico è previsto più consistente in agricoltura, dove dovrebbe attestarsi intorno al 3%. GLI INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI E INDENNIZZATI L'esame degli infortuni sul lavoro denunciati e indennizzati nell'arco dell'intero quinquennio ( ) mostra un calo a partire dall'anno 2001 sia a livello lombardo che nazionale. La gestione 'industria, commercio e servizi' segnala che in Lombardia, a fronte di un calo della mortalità si riscontra un aumento degli incidenti che portano ad una inabilità permanente. Analizzando i dati disaggregati per singolo settore di attività economica, se ci si riferisce al complesso degli infortuni indennizzati, quelli con assenza dal lavoro superiore a tre giorni, in termini generali possiamo dire che, confermando una tendenza oramai consolidata, i settori con indice di frequenza

3 nettamente superiore, rispetto alla media del complesso Industria e Servizi, sono: - la Lavorazione dei metalli (acciaio e ferro, tubi, strutture, utensili, etc ), - la Lavorazione di minerali non metalliferi (vetro, piastrelle, cemento, ceramica, etc ), - la Lavorazione del legno - le Costruzioni. Come si vede si tratta di produzioni industriali dove vi sono numerose occasioni di contatto tra lavoratore e fattore di rischio proprio dell ambiente di lavoro (strumenti, macchinari, materiali, scarti della lavorazione, polveri e schegge, alte temperature, etc ). Il comparto delle 'costruzioni' è tra i più rischiosi, infatti nel 2004 l'edilizia ha contato, a livello nazionale, 292 morti (Lombardia 54) e quasi 95mila infortuni ( Lombardia). Gli infortuni denunciati e indennizzati, in 'agricoltura', tendono a diminuire. La disaggregazione per posizione nella professione registra un sensibile calo tra la componente autonoma, mentre per i dipendenti vi è una crescita sino al 2003 e solo nell'ultimo anno in esame si verifica un calo degli infortuni. Complessivamente sono stati indennizzati nel 2004 in agricoltura infortuni, in Lombardia, contro i avvenuti sul territorio nazionale.

4 GLI INFORTUNI SUL LAVORO DEGLI EXTRACOMUNITARI In questo contesto l Inail ha fornito quest anno, per la prima volta, i dati ufficiali sugli extracomunitari assicurati all Istituto ottenuti sulla base di elaborazioni ricavate dagli archivi DNA, Denuncia nominativa degli assicurati, integrati con i dati del Ministero dell Economia e Finanze. Nel 2004 gli assicurati, in Italia, sono stati quasi , il 5% in più rispetto al 2003, il 25% in più rispetto al 2002 e addirittura quasi l 80% in più rispetto al 2000 (effetto della legge Bossi-Fini inerente la regolarizzazione degli immigrati). L'analisi dei rischi per settore dei lavoratori extracomunitari evidenzia che in Lombardia, nel comparto industria e servizi, si registrano infortuni con una variazione percentuale del 6,5%. In agricoltura si riscontrano 589 infortuni, il -6,4% rispetto all'anno precedente. Gli infortuni degli extracomunitari nel settore 'industria e servizi' rappresentano il 15,5% del totale degli infortuni denunciati e indennizzati. In agricoltura la percentuale è pari al 10,6%. Nel corso del 2004, gli extracomunitari deceduti in Italia in incidenti sul lavoro, sono 167:oltre un caso mortale ogni dieci. In Lombardia i lavoratori extracomunitari (34 morti) che hanno subito un incidente mortale sono il 17% del totale:quasi due casi ogni dieci. 2) PRINCIPALI AGGREGATI DEI CONTI ECONOMICI TERRITORIALI L'Istat ha reso disponibili le stime di alcuni aggregati economici riguardanti le regioni italiane. I dati diffusi costituiscono l'aggiornamento al 2004 di alcuni aggregati quali: occupati interni, unità di lavoro, valore aggiunto, prodotto interno lordo, reddito da lavoro dipendente e spesa per consumi finali delle famiglie. PRINCIPALI RISULTATI 2004 Nel contesto di una sensibile ripresa dell'economia internazionale, con un incremento del PIL globale di quasi il 5% e del commercio internazionale di oltre il 9%, l'europa nel 2004 è rimasta l'unica grande area economica a crescita ridotta con un PIL che aumenta solo del 2%. La ripresa è stata trainata soprattutto dagli Stati Uniti (4,4%) e dalle economie emergenti dell'asia, Cina in primo luogo, dove la crescita del prodotto interno lordo ha raggiunto il 9,5%. Il divario fra Europa e Stati Uniti continua ad essere ampio, superiore a due punti percentuali. In particolare la crescita europea risente delle difficoltà dell'economia tedesca, locomotiva storica del vecchio continente, ancora alle prese con gli squilibri prodotti dall'unificazione e con l'incertezza derivante

5 dall'attuazione di riforme dello stato sociale. Nel 2004 la congiuntura economica italiana si è caratterizzata per una crescita del Pil in termini reali dell'1,2% rispetto al 2003; questo risultato si è riflesso in modo differenziato nelle regioni italiane. In Lombardia il Pil è cresciuto dell'1,3% grazie alla dinamica positiva del valore aggiunto dell'agricoltura (+5,9%), delle costruzioni (+4,1%), dell'industria in senso stretto (+3,3%) e dei servizi (+0,3%). La spesa delle famiglie lombarde per consumi finali aumentata dell'1,6%, un risultato superiore al dato nazionale (+1,2%). Per quanto attiene gli aspetti occupazionali, l'input di lavoro (espresso in unità di lavoro annue) cresce dell'1,5% (+0,8% Italia). La remunerazione del fattore lavoro (rapporto fra redditi da lavoro dipendente ed unità di lavoro dipendenti) mostra un incremento leggermente superiore alla media nazionale, attestandosi sul valore di euro. Principali indicatori economici territoriali La performance economica lombarda del 2004 ha avuto, come abbiamo visto, caratteri differenziati con riferimento alle diverse branche di attività economica. La Lombardia costituisce un fenomeno di particolare interesse all'interno del panorama economico nazionale; i numeri che sintetizzano le performance lombarde collocano il sistema regionale in cima alle classifiche per quanto riguarda: il Prodotto Interno Lordo, 20,2% di quello nazionale ed un il PIL procapite decisamente più elevato della media nazionale (Lombardia , Italia ). La nostra regione si caratterizza anche per la maggiore concentrazione sia delle Unità di Lavoro (18,5%

6 del totale nazionale), sia per la spesa per consumi finali delle famiglie (17,8%). Il valore aggiunto mostra una delle peculiarità lombarde: l'industria vi contribuisce per il 35,8% ed il terziario per il 62,4%, mentre in Italia i rispettivi valori divengono più bassi per l'industria (che pesa per il 28,0%) e più alti per il terziario (69,0%). In altri termini la Lombardia, pur con un processo di trasformazione in corso, conserva una struttura con tratti forti di industrializzazione. La news è realizzata solo in formato elettronico. er informazioni, chiarimenti, comunicare con la redazione, iscriversi o cancellarsi, inviare una mail a asr@lom.camcom.it.