Tullio Scrimali. Docente di Psicologia Clinica, Università di Catania Direttore Scuola ALETEIA. Neuroscienze, Terapia Cognitiva e Dislessia

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1 Tullio Scrimali Docente di Psicologia Clinica, Università di Catania Direttore Scuola ALETEIA Neuroscienze, Terapia Cognitiva e Dislessia 1

2 La dislessia costituisce un problema complesso, dal punto di vista eziopatogenetico,, della dinamica fisiopatologica e del trattamento. 2

3 Scopo di questa presentazione è quello di illustrare sinteticamente, l orientamento l cognitivo complesso, basato sulle neuroscienze, per sottolineare i diversi contributi che esso può fornire alla comprensione, alla valutazione ed al trattamento della dislessia 3

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10 La rivoluzione degli anni recenti nelle Neuroscienze: Dal laboratorio di ricerca al setting con i pazienti. 10

11 Tecniche di visualizzazione cerebrale Tomografia ad emissione di positroni (PET) Risonanza magnetica funzionale (fmri) 11

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18 Tecniche che si possono applicare nel setting clinico Elettroencefalografia ed elettroencefalografia quantitativa Monitoraggio della attività elettrodermica 18

19 EEG I ritmi eletroencefalografici sono in relazione con i processi cognitivi. In particolare: Alfa: rilassamento mentale Beta: calcoli matematici e processi mentali attivi Teta (fusi) addormentamento 19

20 Dall Elettroencefalografia classica all Elettroencefalografia Quantitativa (QEEG) 1929: Berger scopre segni di attività elettrica su un encefalo umano Anni 30 e 40: l EEG l subisce un notevole sviluppo, soprattutto nell ambito della neurologia Anni 60 e 70: grazie allo sviluppo nel campo dell informatica, si riesce a quantificare diversi parametri Negli anni Ottanta nasce l Elettroencefalografia l Quantitativa (QEEG) 20

21 Software Esistono diversi software per lo studio del QEEG. I primi, tutt oggi utilizzati, sono stati il Neurosearch e il CAPSCAN. Molto diffuso oggi il Loreta 21

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26 Your client s symptoms and history point to a bipolar disorder. Bipolar symptoms began manifesting when your client was approximately 20-years-old. Captured brainwave analysis provides 3D images, localizing, sitespecific patterns, indicative of brain trauma injury; influencing unstable activity in the Limbic system, mimicking bipolar symptoms 26

27 Your client s symptoms and history point to ADHD disorder. ADHD symptoms began manifesting when your client was approximately 4-years-old. Captured brainwave analysis provides 3D images, localizing, site-patterns identifying the left side of the amygdala and parahippocampus as hyper-aroused; influencing unstable hyperactivity from the sub-cortical. 27

28 Attività elettrodermica Costituisce l'epifenomeno della microsudorazione dei polpastrelli delle dita. Si misura in microsiemens. Il valore della conduttanza elettrodermica è direttamente proporzionale al livello di ansia Valori normali sono quelli fino a 10 microsiemens 28

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31 Monitoraggio Si pongono due elettrodi sulla superficie palmare delle seconde falangi del dito indice e medio della mano destra. Non occorre alcuna preparazione della cute. La tecnica non è soggetta a molti bias 31

32 I parametri della attività elettrodermica Livello di base della conduttanza elettrodermica, espresso in Microsiemens (Skin Conductance Level, acronimo internazionale SCL) Risposte fasiche spontanee Risposte fasiche evocate da stimoli sensoriali (per esempio acustici) 32

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36 Il Biofeedback è una procedura, sperimentale e clinica, grazie alla quale, mediante l impiego l di idonee strumentazioni, e di un setting appropriato,, ogni individuo può acquisire, gradatamente, il controllo di parametri, di norma, non volontari. 36

37 Biofeedback, figlio della nostra era! Il Biofeedback, si sviluppa nei laboratori statunitensi a partire dagli anni Sessanta, per la sperimentazione animale, e Settanta per quella sugli esseri umani, ed negli anni Ottanta in ambito terapeutico. Le prime esperienze del nostro gruppo sono state attuate esattamente trenta anni fa, nel

38 Prima fase: Dinamica dell autocontrollo via biofeedback Istituzione del controllo grazie alla strumentazione Seconda fase: Attuazione del controllo anche senza strumentazione ma in modo controllato Terza fase: Attuazione del controllo in termini automatici grazie alla costituzione ed alla sempre più stretta integrazione di nuovi networks neuronali 38

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40 Psicofisiologia applicata e dislessia Elettroencefalografia Quantitativa e monitoraggio della Attività Elettrodermica Computerizzato nell assessment della dislessia 40

41 QEEG Sono stati individuati specifici quadri EEG mediante l analisi l quantitativa computerizzata quali, particolarmente localizzati nel sito P3, T3 e T5, quindi a livello parietale e temporale sinistro sinistro. Durante un esercizio di lettura in questi siti appare il ritmo beta 2 ( Hz). Nei soggetti dislessici si osserva una presenza di beta ad alta frequenza durante la lettura (21-30) 41

42 Neurofeedback Recenti ricerche hanno dimostrato l utilitl utilità del Neurofeedback nel trattamento della dislessia. Il training, realizzato con una derivazione monopolare in T3, insegna a mantenere le frequenze del beta non troppo elevate durante la lettura 42

43 Il monitoraggio della attività elettrodermica nella dislessia Esistono ancora pochissimi dati in letteratura riconducibili ad un incremento della attività elettrodermica fasica e tonica. 43

44 Psychofeedback Tecniche di autoregolazione dinamica attuate durante esercizi di lettura possono insegnare al paziente dislessico a modulare l arousal l e migliorare quindi la qualità della lettura. 44