TECNICHE DI MONITORAGGIO INTENSIVO INTRODUZIONE
|
|
- Emma Bertini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 TECNICHE DI MONITORAGGIO INTENSIVO INTRODUZIONE
2 IMPORTANZA DEI NEUROMONITORAGGI Tutelare il pz Guidare il chirurgo Prevenire complicanze
3 DIAGNOSI IMMEDIATA IL TECNICO DEVE : Garantire una corretta acquisizione del segnale Interagire con l operatore medico
4 Neuromonitoraggi Divideremo i monitoraggi in: SALA OPERATORIA TERAPIA INTENSIVA
5 SALA OPERATORIA SCOPI UTILITA INDICAZIONI
6 SCOPI in sala operatoria Lo scopo principale è quello di guidare al meglio il chirurgo Confermare o correggere determinate strategie Migliorare la procedura operatoria
7 UTILITA in sala operatoria Prevenire fenomeni ischemici e compressivi Stabilire la profondità dell anestesia
8 INDICAZIONI Sala Operatoria Prevenzione di lesioni meccaniche delle strutture monitorate (encefalo, tronco encefalico, midollo spinale, nervo) Questi fenomeni devono essere correttamente interpretati Un parametro di interpretazione su tutti sono le modificazioni di ampiezza e latenza
9 Interpretazione Aumento di latenza senza diminuzione di ampiezza L1 L2
10 Interpretazione Diminuzione di ampiezza senza variazioni in latenza L1
11 Interpretazione Nel primo esempio abbiamo un ritardo di attivazione: patologia da compressione Nel secondo caso abbiamo una patologia della sostanza grigia: generatori della risposta compromessi
12 TERAPIA INTENSIVA SCOPI UTILITA INDICAZIONI
13 SCOPI terapia intensiva - - Il pz è in genere monitorato in maniera continuativa per altri parametri: Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Funzione respiratoria Saturazione ematica di O2 e CO2 Per il monitoraggio neurologico si può effettuare un EEG o un PE a seconda delle situazioni Lo scopo principale è quello di documentare la condizione neurologica del pz
14 UTILITA in terapia intensiva Si accerta la scomparsa di una determinata complicanza neurologica Si può aiutare il rianimatore nelle indicazioni terapeutiche da seguire In alcuni casi si possono dare informazioni utili per la prognosi del pz (soprattutto con i PE)
15 INDICAZIONI Terapia Intensiva Patologie cerebro-midollari ischemiche ed emorragiche A genesi post-traumatica Coma di n.d.d., coma ipossico, comi vegetativi persistenti, ecc
16 Registrazione EEG prolungata Si può eseguire una registrazione prolungata quando sono stati somministrati farmaci depressivi del SNC L EEG permetterà di valutare il periodo di variabilità dei vari patterns
17 Registrazione EEG prolungata I patterns possibili, a seconda della profondità del coma (barbiturico), possono essere: - soppressione dell attività EEG in ampiezza Burst suppression Silenzio elettrico farmaco indotto Graduale ritorno all attività basale
18 Registrazione EEG prolungata Per questo tipo di registrazione si rende indispensabile l utilizzo di un EEGrafo digitale portatile La registrazione può essere elaborata con la Fast Fourier Trasformer (FFT)
19
20
21
22 CARATTERISTICHE OTTIMALI DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO
23 DIFFICOLTA DI ESECUZIONE Difficoltà di ambiente Difficoltà dei montaggi Affidabilità
24 Difficoltà di ambiente - Sono dovuti agli artefatti prodotti dall utilizzo di strumenti necessari al chirurgo generanti campi magnetici: Elettrobisturi Fresa Coagulatore bipolare
25 Difficoltà dei montaggi Le difficoltà maggiori le abbiamo nei monitoraggi di lunga durata che devono essere in grado di mantenere: Invariate le condizioni di registrazione per tutta la durata
26 Affidabilità dei monitoraggi Avere il tempo per il montaggio (soprattutto in sala) Fissare e nomenclare tutti gli elettrodi Preparare il montaggio doppio quando possibile Utilizzare strumenti e materiali adeguati
27 RIEPILOGO sette punti fondamentali
28 Caratteristiche OTTIMALI di un sistema di monitoraggio Non limitare l operativita dei chirurghi Norme di sicurezza previste Raggruppare i cavi Sorgenti di rumore Contatto cute-elettrodo stabile Sensibilità Programmazione (costruzione dei test)
29 Costruzione dei test
30
31
32
33 PROGRAMMA IN SALA OPERATORIA IN TERAPIA INTENSIVA ALTRI IMPIEGHI IN CONDIZIONI CRITICHE
34 IN SALA OPERATORIA CHIRURGIA VASCOLARE INTERVENTI SULLA FOSSA CRANICA POSTERIORE CHIR. DEL CANALE VERTEBRALE CARDIOCHIRURGIA
35 IN TERAPIA INTENSIVA MONITORAGGIO PROLUNGATO MODIFICAZIONI EEGRAFICHE INDOTTE DA ANESTASIA POTENZIALI EVOCATI NEL TRAUMA CRANICO
36 ALTRI IMPIEGHI IN CONDIZIONI CRITICHE STATO DI MALE EPILETTICO EEG DINAMICO
37 ARRIVEDERCI alla prossima lezione
VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)
VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness) Coma: il paziente non può essere svegliato da stimoli e non evita il dolore con comportamenti intenzionali. ASSENZA DI VIGILANZA E CONTENUTI DI
DettagliIntroduzione. supportare al meglio il chirurgo in alcuni suoi comportamenti. confermare o correggere determinate strategie
Introduzione I nuovi sviluppi delle tecniche diagnostiche e chirurgiche consentono di eseguire interventi sempre più delicati. D altra parte si è sempre meno disposti ad accettare gli effetti collaterali
DettagliStudio Neurofisiologico delle vie sensitive. ENG/EMG SEP Test vegetativi Potenziali evocati laser.
Studio Neurofisiologico delle vie sensitive ENG/EMG SEP Test vegetativi Potenziali evocati laser. ENG - EMG ELETTRONEUROGRAFIA studio delle velocità di conduzione nervose sensitive e motorie Rappresenta
DettagliASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA
DettagliCOSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO
Non esiste al momento alcuna definizione universalmente condivisa di coscienza. Attualmente inoltre la coscienza non può essere misurata da alcuna indagine strumentale. La definizione più accettata è di
DettagliUniversità degli Studi di Firenze
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze Mediche Metodologia e software di un Monitoraggio Neurofisiologico continuo in Terapia Intensiva di Francesca Cavallo Relatore: Francesco Pinto A. A.
DettagliIntroduzione all Anestesia. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 26 febbraio 2015
Introduzione all Anestesia Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 26 febbraio 2015 Anestesia generale: Definizione depressione reversibile indotta dai farmaci del Sistema Nervoso Centrale (SNC) che provoca
DettagliClassificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino
Classificazioni dell ictus Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino Classificazioni dell ictus Ictus ischemico (80%) Ictus emorragico (20 %) Emorragia cerebrale Ematoma intracerebrale ESA
DettagliA.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE
A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE FINALITA DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL UTENZA L Unita operativa di Neurorianimazione si occupa
DettagliACCERTAMENTO DELLA MORTE CEREBRALE. -LA NORMATIVA DI LEGGE -DIAGNOSTICA STRUMENTALE (EEG) DR.V.Simonelli Tnfp. P. Sarnataro
ACCERTAMENTO DELLA MORTE CEREBRALE -LA NORMATIVA DI LEGGE -DIAGNOSTICA STRUMENTALE (EEG) DR.V.Simonelli Tnfp. P. Sarnataro Normativa sulle modalità di accertamento di morte: Gazzetta ufficiale n.245 del
DettagliComa post-anossico coma post-traumatico
Coma post-anossico coma post-traumatico Contributo delle metodiche neurofisiopatologiche alla definizione della prognosi Tnfp Cesarina Cossu Epidemiologia A.C.R. e T.C. Dati di incidenza noti: USA 58/100.000/anno
DettagliAzienda Sanitaria Locale Lecce Piano Formativo Ospedale - LECCE
P01 28 Ospedale - LECCE 558 1 Uniformità, sicurezza e qualità dell'assistenza infermieristica nel percorso di cura del paziente cardiopatico 557 4.8 Nuovi anticoagulanti orali nella gestione della TVP
DettagliLa neurofisiologia clinica nelle lesioni midollari B.Papotto - R.Lopes U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione ASP Catania P.O.
La neurofisiologia clinica nelle lesioni midollari B.Papotto - R.Lopes U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione ASP Catania P.O. Acireale Mielopatie Acute Gruppo eterogeneo di malattie, con differenti
DettagliConvulsione febbrile Edizione 2010
Convulsione febbrile Edizione 2010 Tra i pazienti ricoverati presso il reparto di Pediatria, in un anno, il 22 % circa risulta afferire per problematiche neurologiche. Tra questi: 1. Traumi cranici: 6.4
DettagliMONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO
MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO SHOCK EMORRAGICO IN CORSO! Preparazione della sala operatoria e predisposizione di tutto il materiale occorrente prima dell arrivo del paziente: - Controllo dispositivi
DettagliIl rischio clinico nel processo di donazione e trapianto di organi e tessuti
Il rischio clinico nel processo di donazione e trapianto di organi e tessuti Le indagini neuroradiologiche nell accertamento della morte cerebrale Piero Floridi Azienda Ospedaliera Perugia Più di 100 persone
DettagliDISTURBI DELLO STATO MENTALE
DISTURBI DELLO STATO MENTALE FUNZIONI MENTALI Stato mentale considerato normale: Consapevolezza di sés e dell ambiente circostante COSCIENZA Percezione accurata di ciò di cui si fa esperienza (orientamento)
DettagliSistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)
Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni
Dettagli1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009
1 HAPPENING PEDIATRICO IBLEO Ragusa Poggio del Sole 3-44 aprile 2009 del pediatra di libera scelta Dr Rolando Genovese La valutazione neurologica del lattante (2-12 mese ) e del bambino cerca di determinare
DettagliVIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA
VIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA 26 Marzo 2015 Elena Della Coletta STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA Introdotta nel 1985 da Barker (Sheffield,
DettagliIL CANE: terapeutico? terapeuta? co-terapeuta?
IL CANE: terapeutico? terapeuta? Oppure co-terapeuta? 1 GLI EFFETTI TERAPEUTICI DEL CANE pressione arteriosa ritmo cardiaco e respiratorio tono muscolare e distensione dei muscoli del viso sopravvivenza
DettagliTCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio
TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio Dr Di Carlo Carmine U.O.C. Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore P.O. SANTO SPIRITO - Pescara .. la mortalità da trauma è una epidemia
DettagliClinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014
Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Trauma cranico Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014 DEFINIZIONE Danni funzionali o strutturali del SNC causati da forze di
DettagliCaso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo»
Caso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo» Uomo 64 anni Diabetico NID Obeso Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Ipercolesterolemia Sindrome delle apnee ostruttive notturne
DettagliIL SISTEMA NERVOSO Anatomia e fisiologia
IL SISTEMA NERVOSO Anatomia e fisiologia Ogni espressione della nostra personalità, ossia pensieri, speranze, sogni, desideri, emozioni, sono funzioni del sistema nervoso Premessa Il sistema nervoso è,
DettagliPERCORSO AVANZATO DI NEUROLOGIA
PERCORSO AVANZATO DI NEUROLOGIA I - CORSO SULLE PATOLOGIE ENCEFALICHE SPINALI 18-19-20 MARZO 2016 22-23-24 APRILE 2016 Direttore scientifico: Dott. Paolo Zagarella, DVM Relatori: Dott. Pietro Calò, DVM
DettagliProposta del lavoro Interattivo per sabato 7 marzo
Proposta del lavoro Interattivo per sabato 7 marzo Obiettivo: capire e stimolare il gruppo a : Interagire e costituire lavori di gruppo per collaborare alla formazione di una lezione. Capire la capacità
DettagliCorso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia
Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA) Tecnico di Neurofisiopatologia Svolge l attività
DettagliSTRUTTURA ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE CALENDARIO 2014 TURNI DIURNI, NOTTURNI E FESTIVI DELLE FARMACIE DEL COMUNE DI CESENATICO
Farmacia Farmacia GENNAIO 2014 Dal 28 dicembre 2013 al 4 gennaio 2014 Dal 4 al 11 gennaio Dal 11 al 18 gennaio Dal 18 al 25 gennaio Dal 25 gennaio al 1 febbraio Farmacia Farmacia FEBBRAIO 2014 Dal 25 gennaio
DettagliPROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)
Corso di Laurea in PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Al termine del corso, lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione
DettagliCalendario didattico. Master in scienze infermieristiche di Anestesia e Terapia intensiva - AA 2016/2017
Master in scienze infermieristiche di Anestesia e Terapia intensiva - AA 2016/2017 Calendario didattico sede aule : Azienda Ospedaliera San Gerardo, via Pergolesi 33-20900 Monza data lezione giornata ore
DettagliLa diagnostica strumentale nella donazione degli organi
Unità Operativa di Neurologia Regione Lazio La diagnostica strumentale nella donazione degli organi L EEG, il ruolo del Tecnico di Neurofisiopatologia Corso di aggiornamento 21 maggio 2012 Alessia Accurso
DettagliIl ruolo degli audiometristi nello screening: le criticità nella conferma della diagnosi e nella valutazione del guadagno protesico
Il ruolo degli audiometristi nello screening: le criticità nella conferma della diagnosi e nella valutazione del guadagno protesico Françoise Barrier Monica Errichiello Fabiana Toscano LA TEMPESTIVITÀ
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Scienze di base BIO/16; BIO/09; BIO/14 5 Scienze chirurgiche interdisciplinari 1 MED/09; MED/22;
DettagliCORSO DI NEUROFISIOLOGIA CLINICA IN TERAPIA INTENSIVA PEDIATRICA
CORSO DI NEUROFISIOLOGIA CLINICA IN TERAPIA INTENSIVA PEDIATRICA CON IL PATROCINIO DI: 5 Ottobre 2019 Aula Salviati Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Piazza S. Onofrio, 4-00165 Roma RESPONSABILI SCIENTIFICI
DettagliAnestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza
Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza STRUTTURA E PROPRIETA DEGLI ANESTETICI: Anestetici TIPO ESTERE Anestetici- TIPO AMIDE Anestetici locali tipo ESTERE Vengono
DettagliI PROBLEMI MEDICI NEL TRASPORTO VIA TERRA IN AMBIENTE ALPINO
I NEL TRASPORTO VIA TERRA IN AMBIENTE ALPINO 7 Corso Nazionale di Medicina d Emergenza in ambiente alpino e ipogeo CNSAS Fabrizio Spaziani Calizzano, 21-25 ottobre 2013 ANDREA SCIOLLA l ambiente condiziona:
DettagliIL POTENZIALE DONATORE IDENTIFICAZIONE
IL POTENZIALE DONATORE IDENTIFICAZIONE Dato 2013 2 2 PAZIENTI CON GRAVE INSUFFICIENZA D ORGANO TRAPIANTO DA DONATORE POSSIBILI ALTERNATIVE PASSO SUCCESSIVO TRAPIANTO CARENZA DI DONATORI Come migliorare
DettagliA.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.
Prof. M.Rotondo D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O. Trauma Cranico Encefalico Cause nel 2006 incidenti stradali (48%) cadute accidentali ed incidenti domestici (25%) attività sportive
DettagliTrattamento di Riabilitazione Globale Nei medullolesi
Trattamento di Riabilitazione Globale Nei medullolesi Cause di deterioramento neurologico ritardato sospetto diagnostico, inappropriata immobilizzazione, trasporto inadeguato, incaute mobilizzazioni del
DettagliNEURO FAST TRACK. Il nuovo modello di assistenza per gestire il paziente neurologico con urgenza differibile INFORMAZIONI AL PERSONALE MEDICO
NEURO FAST TRACK Il nuovo modello di assistenza per gestire il paziente neurologico con urgenza differibile INFORMAZIONI AL PERSONALE MEDICO Con Neuro Fast Track, il paziente con urgenza differibile viene
Dettaglideve essere sottoposto a studi diagnostici per localizzare i foci epilettogeni:
ALLEGATO 1 Denominazione:dexmedetomidina(Dexor) Indicazioneterapeutica: analgosedazione procedurale al di fuori della Sala Operatoria (Non Operating Room Anestesia NORA)nelbambinocongestionedifficiledellaviaaereaenelbambinocondisturbiconvulsiviche
DettagliOspedale Evangelico Internazionale - Genova
Ospedale Evangelico Internazionale - Genova VISITA PREOPERATORIA ANESTESIOLOGICA Roberta Colombi D.M. S.S. Terapia Intensiva QUANDO DEVE ESSERE EFFETTUATA LA VISITA PREOPERATORIA? Circa 30 giorni prima
DettagliCentro Diabetologico Dea Rossano (CS)
Centro Diabetologico Dea Rossano (CS) Responsabile Scientifico: Dott. Giuseppe Armentano Faculty: Giuseppe Armentano Giuseppe Vatrano Vincenzo Molinari Tutoraggio: Giuseppe Armentano Giuseppe Vatrano Vincenzo
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Chirurgia vascolare
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Chirurgia vascolare Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Patologia clinica dell apparato cardiovascolare MED/07, MED/15, MED/08, BIO/16, 5 BIO/09, BIO/14,
DettagliProf. Antonino Raco Professore Ordinario, Sapienza Roma. Prof. Antonino Raco. Prof. Giuseppe Costanzo. Prof. Alessandro Bozzao. Prof.
Piano formativo del Master di II livello in Tecniche chirurgiche e Tecnologie innovative in Neurochirurgia Dipartimento N.E.S.M.O.S. - Facoltà di Medicina e Psicologia Direttore del Master: Consiglio Didattico
DettagliIMPEDENZOMETRIA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE
IMPEDENZOMETRIA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE Sala Convegni Centro Antidiabete Terra di Lavoro, Aversa (CE) 09 giugno 2018-07 luglio 2018 22 settembre 2018 Ble & Associates srl id. 5357 numero ecm 220497,
DettagliCALENDARIO ARTIAC FEBBRAIO Ore 9 Presentazione del Corso. Generalità sull anestesia
CALENDARIO ARTIAC 2013-2014 6 FEBBRAIO 2014 Ore 9 Presentazione del Corso Generalità sull anestesia Stati della coscienza, sonno e anestesia. - Prof. G. Vesce Elementi di anatomia e fisiologia applicati
DettagliPROGETTO FORMATIVO SCENARI CRITICI IN PRONTO SOCCORSO
PROGETTO FORMATIVO SCENARI CRITICI IN PRONTO SOCCORSO Presidente Prof. Michele Dambrosio 1 OBIETTIVO INTERMEDIO Insufficienza respiratoria Acuta Eseguire correttamente inquadramento diagnostico, la terapia,
DettagliIl Progetto ProntoNEU
Il Progetto ProntoNEU Le urgenze neurologiche: caratteristiche, percorsi diagnostico-terapeutici in PS ed indicatori di outcome in relazione alle linee guida Neurologia dell Emergenza-Urgenza Numerose
DettagliPROGETTO FORMATIVO AZIENDALE ANNO 2017 Formazione sul Campo GRUPPI DI STUDIO IN NEUROCHIRURGIA PER LA STESURA DEI PROTOCOLLI ASSISTENZIALI
PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE ANNO 2017 Formazione sul Campo GRUPPI DI STUDIO IN NEUROCHIRURGIA PER LA STESURA DEI PROTOCOLLI ASSISTENZIALI U.O.C. NEUROCHIRURGIA Responsabile Scientifico e Coordinatore
DettagliRisposte evocate od evento relate
Risposte evocate od evento relate è frequente lo studio di risposte fisiologiche evocate da un evento esterno (e.g., uno stimolo sensoriale) che può essere ripetuto un numero indefinito di volte anche
DettagliLe Lesioni Neurologiche in ambito odontoiatrico: classificazione, aspetti clinici e medico legali
Le Lesioni Neurologiche in ambito odontoiatrico: classificazione, aspetti clinici e medico legali Dr. Alessandro Innocenti A.O. San Paolo, Milano Milano, 13 Novembre 2010 ! Diagnosticare una lesione nervosa
DettagliUSE OF EVENT RECORDER IN A PEDIATRIC CARDIOLOGY UNIT
USE OF EVENT RECORDER IN A PEDIATRIC CARDIOLOGY UNIT U.O. Cardiologia Pediatrica P.O.U. Policlinico Vittorio Emanuele Catania Patrizia Cesaretti Introduzione Il cardiopalmo, la tachicardia, sono sintomi
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Chirurgia toracica
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Chirurgia toracica Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Materie di base, inglese scientifico e ricerca BIO/16, MED/08, BIO/09, MED/07, BIO/14, MED/15,
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome / Cognome Indirizzo Telefono Cod. Fis. Fax E-mail Cittadinanza Data di nascita Lara Alvisi Via Kennedy 101, 40068 San Lazzaro di Savena, Bologna 3926970114
DettagliPRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO DEI TRAUMI CRANICI
PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO DEI TRAUMI CRANICI www.fisiokinesiterapia.biz 16/11/2008 1 Non è possibile descrivere la rieducazione neuromotoria all interno di schemi operativi stereotipati
DettagliIndice Presentazione Autori Collaboratori Introduzione 1. Anatomia e fisiologia delle vie aeree 2. Il broncoscopio a fibre ottiche
Indice Presentazione Autori Collaboratori Introduzione 1. Anatomia e fisiologia delle vie aeree 1.1 Vie aeree superiori 1.1.1 - Il setto nasale 1.1.2 - Parete laterale 1.1.3 Coana 1.1.4 - Oro-faringe 1.1.5
DettagliProgetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie
Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Tavola Rotonda: Prospettive - Sviluppi - Confronto interregionale Torino 13 giugno 2012 Marco De Mattei S.C. Neurologia
DettagliINFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI PACEMAKER (PM)
INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: IMPIANTO DI PACEMAKER (PM) FINALITÀ DELL INTERVENTO L'applicazione di uno stimolatore cardiaco, o pacemaker (PM), permette di correggere o prevenire
DettagliIndice Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici
Indice Presentazione dell'edizione italiana Prefazione della terza edizione Autori e collaboratori dell'opera Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici
DettagliSEGNALI BIOMEDICI Segnale Informazione dinamica
SEGNALI BIOMEDICI Segnale: Rappresentazione (monodimensionale) di informazione, in funzione di una variabile indipendente (es.: tempo). Informazione: Valori reali o complessi. E spesso una misura di una
DettagliSISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO.
Il sistema nervoso controlla ogni attività del nostro corpo compresi i movimenti involontari e comprende tutti gli organi dell'apparato nervoso che è composto dal SISTEMA NERVOSO CENTRALE e da quello PERIFERICO.
DettagliAnestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015
Anestesia Generale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015 Anestesia generale Fasi dell AG - valutazione preoperatoria - preanestesia - induzione - intubazione tracheale - mantenimento - risveglio
DettagliTRAUMI VERTEBRO-MIDOLLARI
TRAUMI VERTEBRO-MIDOLLARI R.A. Ricciuti DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE EPIDEMIOLOGIA 1 20/40 nuovi casi anno/milione di abitanti nei PAESI OCCIDENTALI 2000 nuovi casi/anno
DettagliBasi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento
Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Basi epidemiologiche In Italia l ictus è la terza (la seconda, stando ad alcune stime)
DettagliEmodiluizione: una tecnica da riconsiderare
Università degli Studi Federico II - Napoli Dipartimento di Anestesia, Rianimazione Pediatrica, Terapia Iperbarica, Terapia Antalgica Emodiluizione: una tecnica da riconsiderare CONVEGNO CONVEGNO Ottimizzazione
DettagliCERTIFICAZIONE PRESTAZIONI TERZO ANNO
Prestazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Interpretare i dati dalle prove di efficacia (EBM- EBN) Collaborare allo svolgimento delle attività di ricerca Collaborare alla stesura di protocolli
DettagliD.M. 22 agosto 1994, n. 582
D.M. 22 agosto 1994, n. 582 Regolamento recante le modalità per l'accertamento e la certificazione di morte. (Trapianto di organi e parti del corpo umano) IL MINISTRO DELLA SANITA' Vista la legge 29 dicembre
DettagliParte I Neuroanatomia
Indice 15 Ringraziamenti 17 Prefazione di Alberto Delitala 19 Presentazione di Angelo Lavano 23 Capitolo I Sistema Nervoso Parte I Neuroanatomia 1.1. L encefalo, 26 1.1.1. Il cervello, 26 1.1.2. Aree sensitive,
DettagliRegione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR
Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL 1 Tab 1 -
DettagliScheda Valutativa Tirocinio. Formativo
Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 2 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica
DettagliChirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale
Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT Ecocolor PTA E STENT Ecocolor PTA E STENT PTA E STENT
DettagliIL TRATTAMENTO CHIRURGICO
Conferenza Nazionale di Consenso LA GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DELLA LESIONE MIDOLLARE IN FASE ACUTA IL TRATTAMENTO CHIRURGICO Giuseppe Carannante 1 INTRODUZIONE Una evoluzione in senso moderno della strategia
DettagliLa gestione intensiva infermieristica dell aneurisma rotto
La gestione intensiva infermieristica dell aneurisma rotto T. Colombari C. Benazzi P. Danieli G.Pittoni U.O. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera Direttore R. Zoppellari Ferrara 15 Dicembre 2018 Percorso
DettagliUNITA OPERATIVA ANESTESIA E TERAPIA INTENSIVA NEUROCHIRURGICA SCHEDA INFORMATIVA UNITA OPERATIVE CLINICHE OSPEDALE MAGGIORE BORGO TRENTO
AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA SCHEDA INFORMATIVA UNITA OPERATIVE CLINICHE UNITA OPERATIVA ANESTESIA E TERAPIA INTENSIVA NEUROCHIRURGICA OSPEDALE MAGGIORE BORGO TRENTO AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
DettagliIl profilo dell'inf. in possesso del master di area critica SCELSI S. LA RICERCA INFERMIERISTICA IN AREA CRITICA COCCHIERI A. MARI M.
(DAL 4.02.2019 ALL 8.02.2019) 4 FEBBRAIO 2019 INTRODUZIONE MASTER Prof. ANTONELLI Organizzazion e aziendale dell'area critica CRIGNANO A. Il profilo dell'inf. in possesso del master di area critica SCELSI
DettagliSIPed: definizione, indicazioni, survey
Il bambino a rischio : chi? come? dove? quando? SIPed: definizione, indicazioni, survey Maria Giovanna Paglietti! U.O.C. Broncopneumologia! Direttore Renato Cutrera! Dipartimento Pediatrico Universitario
DettagliLa riabilitazione cardiologica dopo rivascolarizzazione Come si programma e si misura l efficacia di un training fisico personalizzato
www.fisiokinesiterapia.biz La riabilitazione cardiologica dopo rivascolarizzazione Come si programma e si misura l efficacia di un training fisico personalizzato Premessa (1) Da un censimento delle strutture
DettagliDEFINIZIONE D O L O R E
DEFINIZIONE D O L O R E Spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata o meno ad un danno tissutale presente o potenziale o descritta come tale dal paziente International Association for the
DettagliLa gestione dell'ipotermia terapeutica. Marco Librenti Terapia Intensiva Ospedale S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria Firenze
La gestione dell'ipotermia terapeutica Marco Librenti Terapia Intensiva Ospedale S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria Firenze ARGOMENTI: - Indicazioni - Il candidato ideale - Quale metodo? - Le fasi operative
Dettaglirispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta visualizzazione del target nervoso, dei tessuti circostanti e della diffusione dell
L anestesia loco-regionale ecoguidata offre l indiscutibile vantaggio, L anestesia loco-regionale ecoguidata offre l indiscutibile vantaggio, rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta
DettagliI. Dardo. novembre 09
SNC =coma Cuore = ridotta compliance,ipocontrattilità Sistema Gastrointestinale=ulcera da stress,perdita della barriera anitibatterica Rene = clearence, flusso ematico Fegato = necrosi centro lobulare,
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI CALANDRINO IGNAZIO. Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA PRESSO HSR G. GIGLIO CEFALÙ
.. F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità CALANDRINO IGNAZIO CONTRADA VINZERIA SNC Italiana Data di nascita
DettagliROMANE.qxd:ROMANE.qxd :50 Pagina IX INDICE GENERALE
ROMANE.qxd:ROMANE.qxd 7-07-2008 15:50 Pagina IX INDICE GENERALE 1 FORMAZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA PEDIATRICA...... 1 Nascita e formazione di un identità..................... 1 Nascita della Psicologia
DettagliPERCORSO DI TERAPIA INTENSIVA E MEDICINA D URGENZA (Parte Seconda) Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali Via Delpino, 1 - Napoli
Provider: Prof ConServizi Servizi per le Professioni ID. 2502 PERCORSO DI TERAPIA INTENSIVA E MEDICINA D URGENZA (Parte Seconda) Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali Via Delpino, 1
DettagliUPDATE ON EPILEPSY: GESTIONE DELLA MALATTIA TRA IL CENTRO E IL TERRITORIO. 6 CREDITI ECM 12 APRILE 2019 NAPOLI
UPDATE ON EPILEPSY: GESTIONE DELLA MALATTIA TRA IL CENTRO E IL TERRITORIO. 12 APRILE 2019 NAPOLI 6 CREDITI ECM UPDATE ON EPILEPSY: GESTIONE DELLA MALATTIA TRA IL CENTRO E IL TERRITORIO. RAZIONALE L epilessia
DettagliCARTA DEI SERVIZI AMBULATORI DI CARDIOLOGIA VALDAGNO
CARTA DEI SERVIZI AMBULATORI DI CARDIOLOGIA VALDAGNO Responsabile della Struttura. Dipartimento. Direzione Medica Equipe medica: - Dott. Leonardo Massignani - Dott. Paolo Chinellato - Dott. ssa Alessandra
DettagliCATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA, ANGIOGRAFIA PERIFERICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E
Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e Area Critica Cardiologia Interventistica Dott. Antonio Manari - Direttore CONSENSO INFORMATO PER EMODINAMICA E CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA,
DettagliChi è il potenziale donatore Dott. M. Saltarini
Chi è il potenziale donatore Dott. M. Saltarini SOC Anestesia e Terapia Intensiva 1 AOU S. Maria Misericordia UDINE QUALCHE ANNO FA.. Una Survey negli USA: solo il 35% tra Medici e Infermieri Professionali
DettagliDipartimento di Pediatria
Allegato 2 Piano formativo del Master di II livello in Neonatologia Dipartimento Pediatria Facoltà Medicina e Odontoiatria Direttore del Master: Prof. Mario De Curtis Consiglio Didattico Scientifico -
DettagliIL POTENZIALE DONATORE IDENTIFICAZIONE DIAGNOSI CLINICA DI MORTE ENCEFALICA
IL POTENZIALE DONATORE IDENTIFICAZIONE DIAGNOSI CLINICA DI MORTE ENCEFALICA PROBLEMA PRINCIPALE E LA CARENZA DI DONATORI Come migliorare il reperimento dei Potenziali Donatori? Il problema dei trapianti
DettagliDiagnosi di morte con criteri neurologici
Diagnosi di morte con criteri neurologici Francesco Procaccio Terapia Intensiva Neurochirurgica Ufficio di Coordinamento prelievo organi Azienda Ospedaliera di Verona COSA E LA MORTE? La certezza della
Dettagli6 anno/ii semestre (marzo-giugno 2019)
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia A.A. 2018-2019 6 anno/ii semestre (marzo-giugno 2019) Versione 25/01/2019 Sedi delle Attività Didattiche Aula Sede Attività Didattica A1 Aula 6 Polo Alberti Lezioni
DettagliESPERIENZA F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E LAVORATIVA INFORMAZIONI PERSONALI
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome KEIM ROBERTO Indirizzo VIA STATUTO 16/P BERGAMO Fax 035 4176490 Telefono 035-254388 cell 335-315367 E-mail
DettagliAPPROPRIATEZZA IN RM. Dr. Enrico Vittorini
APPROPRIATEZZA IN RM Dr. Enrico Vittorini Radiologia Carlo Poma Mantova S. Bonifacio, 2 febbraio 2013 RISONANZA MAGNETICA (RM) SORGENTE onde elettromagnetiche INTERAZIONE COI TESSUTI CORPOREI (RILASSAMENTO
DettagliDefinizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura.
LO SHOCK Definizione Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. Si tratta di una condizione caratterizzata da ridotta perfusione tissutale generalizzata:
DettagliA) Tumori Sistema Nervoso Centrale. T. Cerebrali (Sopratentoriali): T. Fossa posteriore (Sottotentoriali): T. Giunzione Bulbo Midollare
Patologie Trattate A) Tumori Sistema Nervoso Centrale T. Cerebrali (Sopratentoriali): Astrocitoma Oligodendroglioma Ganglioglioma Tumori dei plessi corioidei Ependimoma Craniofaringioma T. Vie Ottiche
DettagliL Ipertensione Polmonare M. P. Cicini
L Ipertensione Polmonare M. P. Cicini L Ipertensione Polmonare (PH) è una condizione fisiopatologica presente in molte situazioni cliniche e definita da un aumento della pressione media in arteria polmonare
Dettagli