Sviluppo coordinativo ed apprendimento tecnico: analisi multidisciplinare. Giorgio Visintin

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sviluppo coordinativo ed apprendimento tecnico: analisi multidisciplinare. Giorgio Visintin"

Transcript

1 CNS Libertas Sviluppo ed apprendimento tecnico: analisi multidisciplinare Giorgio Visintin 1

2 Qualche domanda! Ci sono differenze tra i bambini di oggi e quelli di «ieri» sotto il profilo motorio? Quali sono? Quali problemi pongono? Quali i possibili rimedi?

3 Lo sviluppo motorio dei giovani: una fotografia aggiornata Le ricerche odierne sullo sviluppo motorio dei bambini evidenziano, rispetto a soli 20 anni fa: Livelli inferiori di capacità condizionali (Forza, rapidità, resistenza) Livelli inferiori di mobilità articolare e di coordinazione motoria (capacità coordinative) Un preoccupante incremento dell indice di massa corporea (BMI), con tendenza all obesità 3

4 Lo sviluppo motorio dei giovani di oggi Questo quadro negativo non ha un origine genetica; dipende dalle condizioni socioambientali ed è dovuto alla riduzione quantitativa e qualitativa dell attività motoria e sportiva; in particolare del movimento libero all aria aperta, tipico delle generazioni passate, ridotto oramai ai minimi termini 4

5 La pratica motoria infantile e giovanile Per ragioni ambientali e sociali (carenza di spazi all aperto, diffusione dei gadget elettronici, ecc ) l attività fisica spontanea, caratteristica del passatosi è ridotta sensibilmente Le ore (poche) di attività sportiva «strutturata» non sono sufficienti, salvo eccezioni, a compensare questa carenza di movimento, che sommata a stili alimentari negativi genera un quadro fisico e motorio allarmante La tendenza, inoltre, sembra non mostrare alcun segnale di inversione; anzi, le proiezioni per il futuro disegnano un quadro ancora più preoccupante 5

6 L obesità in Europa 6

7 In Italia 7

8 Incremento negli anni di sovrappeso ed obesità 8

9 Obesità e movimento Solo un terzo dei bambini pratica attività fisica almeno 3 volte a settimana Da 1 a 2 volte a settimana 48.8 Meno di una volta a settimana 18.8 Almeno 3 volte a settimana 29,

10 Gli atleti di oggi..e quelli di ieri

11 Polli di allevamento? O polli ruspanti? 11

12 Prati Le mie.palestre Fiumi Muri Alberi Strade Piazze 12

13 E quelle di adesso (Il «paradosso» degli impianti sportivi) 13

14 Vestivamo alla marinara. Una volta Adesso 14

15 I giochi di una volta (1) 15

16 I giochi di una volta (2) 16

17 E gli sport di adesso 17

18 I problemi Questi cambiamenti si ripercuotono inevitabilmente sul processo di addestramento ed allenamento tecnico e, ovviamente, sulle prestazioni agonistiche La base motoria carente (e molto differenziata), infatti, rende lungo e difficile l insegnamento dei fondamentali tecnici e delle azioni motorie complesse tipiche di molti sport 18

19 I POSSIBILI RIMEDI La scelta del «modello» sportivo

20 Il modello mono-sportivo multilaterale Questo modello si caratterizza per la scelta abbastanza precoce di uno sport specifico Le ragioni di questo inizio precoce sono di tipo o Sociale (esigenze di reclutamento e concorrenza tra società sportive, sostegno economico, bisogno di attività sportiva sul territorio ecc..) o Psicologico (motivazioni dei bambini e dei genitori) o Biologico (importanza, in certi sport, di una formazione specifica più precoce) 20

21 Il «continuum» degli sport Sport precoci Sport ibridi Sport tardivi 21

22 Struttura del modello mono-sportivo multilaterale L inizio è precoce e l addestramento tecnico viene affiancato da una ricca preparazione motoria a carattere generale Le esercitazioni generali sono tratte da altri sport e/o dalla tradizione motoria popolare; devono però contraddistinguersi per la loro trasferibilità La specializzazione si realizza con un incremento graduale, negli anni, dei contenuti disciplinari rispetto a quelli generali La monosportività multilaterale è dunque altro rispetto alla polisportività e, soprattutto alla specializzazione precoce 22

23 Il modello monosportivo multilaterale 23

24 Gli elementi basilari del modello Schemi motori di base (SMB - correre, saltare, lanciare, ricevere, rotolare, strisciare ecc..) Capacità condizionali (CAP -Forza veloce, Resistenza, Velocità) Capacità coordinative (CAP -generali e speciali) Abilità motorie (ABIL - generali e specifiche) Mobilità articolare 24

25 Gli elementi di una prestazione sportiva PRESTAZIONE SPORTIVA Abilità tecniche e tattiche Capacità condizionali Capacità coordinative Schemi motori di base 25

26 Il modello mono-sportivo multilaterale L allenamento mono-sportivo multilaterale si sviluppa, in genere, attraverso 3 fasi o La fase della formazione generale (A - bambini) o La fase della formazione parzialmente specializzata (B - giovani) o La fase della completa specializzazione (C - giovani adulti) L età di inizio, la durata di ogni fase e la tipologia del carico di allenamento (volume, intensità, specificità), variano a seconda dello sport preso in esame Lo sviluppo, e della forza veloce, rappresentano i contenuti più importanti delle 2 prime fasi (A B) 26

27 Il modello monosportivo multilaterale: esiti Il modello, che ha carattere generale con differenze applicative tra i vari sport, se ben utilizzato offre: o Una formazione motoria ampia e multilaterale con: o La possibilità di ottenere le massime prestazioni individuali al momento giusto o La possibilità di cambiamenti in corso d opera o Attenzione alle motivazioni dei praticanti (e dei genitori) 27

28 Il «nocciolo» del modello Lo sviluppo tecnico e 28

29 Allenamento tecnico/ L allenamento della coordinazione dovrebbe rappresentare il principale contenuto della formazione di base (modulo A) Le carenze coordinative infatti, diversamente da quelle condizionali che possono essere compensati con relativa facilità, limitano la carriera sportiva degli atleti e, probabilmente impediscono loro di raggiungere le massime prestazioni

30 Allenamento della tecnica e della coordinazione: differenze Allenamento della tecnica e allenamento della coordinazione sono compiti diversi: strutturalmente collegati, ma relativamente autonomi Obiettivo dell allenamento della tecnica è la costruzione e l'affinamento delle abilità motorie (costruire schemi di azione efficaci) Obiettivo dell'allenamento della coordinazione è l incremento delle potenzialità: cambia sensibilmente con l età e la qualificazione dell'atleta L'allenamento della tecnica, specialmente nelle fasi iniziali, migliora anche la coordinazione 30

31 L allenamento della tecnica L allenamento della tecnica consiste nell acquisire, perfezionare, stabilizzare il gesto tecnico e nel renderlo estremamente flessibile (sport a mappa elastica) Si sviluppa attraverso due modalità, fortemente collegate ed interagenti, ma diverse tra loro o L allenamento di acquisizione o L allenamento applicativo 31

32 I due tipi di allenamento della tecnica L allenamento di acquisizione è finalizzato alla costruzione di un gesto corretto sotto il profilo biomeccanico (Abilità motoria) ed alla formazione dell immagine motoria (la consapevolezza dei propri gesti). Ne è parte essenziale anche la correzione dell errore L allenamento applicativo, invece, è finalizzato all automatizzazione variabile del movimento e assicura l economia, la stabilità e la flessibilità della tecnica 32

33 L allenamento della coordinazione L allenamento della coordinazione ha come obiettivo il miglioramento dei processi nervosi legati all acquisizione, al perfezionamento ed all utilizzo variabile delle abilità motorie E orientato al «processo»: cioè allo sviluppo della competenza motoria Il prodotto finale, cioè il gesto tecnico, ne beneficia in forma indiretta 33

34 Coordinazione o tecnica? 34

35 APPRENDIMENTO COME SELEZIONE Coordinazione: aumento di potenzialità (generali e specifiche), con strutturazione delle reti Nella storia naturale di un individuo A A B B Tecnica: aumento di efficacia ed efficienza del gesto: formazione e stabilizzazione dei circuiti B Il cervello in sviluppo: Mutamenti nell intensità A. prima usa l esperienza per tracciare i suoi circuiti fondamentali B. poi meccanismi simili (crescita delle sinapsi di dendridi e potenziamento sinaptico) per immagazzinare l informazione nel disegno delle cellule nervose B C C

36 Lo sviluppo delle capacità coordinative

37 Il sistema delle capacità motorie Il livello delle capacità coordinative determina il grado di utilizzazione delle potenzialità offerte dalle capacità condizionali 37

38 Capacità ed abilità motorie: definizioni e rapporti Capacità motorie: presupposti per realizzare prestazioni motorie o sportive Abilità motorie: azioni motorie, o parti di esse, automatizzate tramite ripetizioni consapevoli Il livello di sviluppo delle capacità motorie determina la rapidità e la qualità dell'apprendimento delle abilità motorie, che possono considerarsi apprese solo dopo la loro piena automatizzazione Le capacità motorie si sviluppano con l apprendimento, l'automatizzazione e l utilizzo variabile delle abilità motorie 38

39 Interazione Capacità Abilità motorie Le abilità motorie si costruiscono sulle capacità motorie, che, a loro volta, vengono incrementate dall apprendimento delle abilità Capacità motorie Esercitazioni Stimoli allo sviluppo Abilità motorie 39

40 Capacità coordinative e apprendimento tecnico Il grado di sviluppo influenza l apprendimento della tecnica l periodo più favorevole per lo sviluppo della coordinazione è quello infantile (da 6 a 12 anni circa) In questa fascia di età il sistema nervoso interagisce in maniera più efficace con gli stimoli di allenamento, plasmando il sistema senso-motorio 40

41 Le fasi sensibili

42 Fasi sensibili: significato e principi fondamentali Le fasi sensibili sono periodi dello sviluppo nei quali l allenamento di determinate capacità (coordinative o condizionali) è più efficace. Sono delle vere e proprie «finestre di opportunità» La sensibilità non è generale: si riferisce, per ogni fase, a specifiche capacità E indispensabile allenare sempre tutte le capacità: anche se in diversa percentuale Le fasce indicate non sono rigide; devono essere precisate individualmente in rapporto a sesso, età biologica, attitudini e stimoli ambientali 42

43 Curve di crescita dei vari organi o apparati Coordinazione Rapidità Forza Resistenza Tecnica «fine» Tecnica di base 43

44 Fasi sensibili per la coordinazione Massima efficacia dell allenamento Femmine Maschi Capacità coordinative 6/10 anni 6/12 anni Abilità tecniche (Apprendimento di base) Abilità tecniche (Approfondimento) 8/10 anni 9/11 anni 12/13 anni 14/15 anni Mobilità articolare 8/12 anni 8/13 anni NB. Gli anni indicati sono approssimativi: si riferiscono all'età biologica e sono influenzati dalla pratica sportiva 45

45 Il significato della parola coordinazione

46 Coordinazione come regolazione dei movimenti sportivi La coordinazione rappresenta l organizzazione dei processi nervosi che pianificano, realizzano e controllano l azione sportiva (coordinare = ordinare insieme) o Processi di tipo cognitivo e percettivo: cioè «vedere», «scegliere», «pianificare», «valutare» o Di tipo senso-motorio: cioè «regolare» forza, precisione, velocità del movimento o Di tipo emotivo: per l influenza che le emozioni hanno avere sulle operazioni cognitive e motorie 47

47 I livelli (piani) di regolazione dell azione sportiva LIVELLO INTELLETTIVO Cosa fare? STRATEGIA DELL AZIONE PIANO DELL AZIONE (Obiettivo) LIVELLO PERCETTIVO CONCETTUALE Come farlo? SCHEMA DELL AZIONE (Scelta del programma di movimento) LIVELLO SENSOMOTORIO Come rendere più efficace il movimento ed adattarlo all ambiente? MESSA A PUNTO DETTAGLIATA E VARIABILE DEL PROGRAMMA DI MOVIMENTO (Definizione dei parametri Sensomotori) 4949

48 Osservazioni sulla regolazione del movimento I 3 livelli formano un unico sistema con fortissime interazioni La coordinazione motoria dipende sia dallo sviluppo funzionale (efficacia) dei singoli livelli, che dalla loro piena integrazione Il peso dei livelli di regolazione del movimento è diverso nelle varie situazioni sportive 50

49 Livello intellettivo (Cosa fare?) A questo livello, il più alto, avviene la scelta odella strategia globale odel piano dell azione Si tratta del livello delle capacità strategiche e tattiche 51

50 Livello intellettivo Le scelte effettuate a questo livello dipendono dalle capacità percettive (vedere), cognitive (scegliere), ed emotive (decidere) tutte subordinate al bagaglio di esperienze specifiche memorizzate: soprattutto quelle di gara Sono influenzate in maniera determinante o Dalla percezione del proprio valore e dei propri limiti o Dalla percezione di limiti e valore degli avversari (ma anche dei compagni) o Dall importanza della situazione e quindi dello stato emotivo In queste scelte gioca un ruolo fondamentale il sentimento di autoefficacia 52

51 Il livello percettivo concettuale (Come farlo?) E il livello delle abilità tattiche, nel quale avviene la selezione dello schema di azione (il programma motorio) Lo schema scelto deve permettere all atleta di o Assecondare rapidamente ed in maniera efficace le scelte effettuate al livello superiore (cognitivo) o Ottimizzare le condizioni meccaniche e le forze esterne o Sfruttare nel modo migliore il proprio potenziale motorio e le «debolezze» dell avversario Per essere efficace in gara il programma selezionato deve essere immediatamente disponibile: i gesti devono essere pertanto fortemente automatizzati 53

52 Dalla ricezione del segnale all azione motoria In presenza di azioni ben automatizzate si ha un collegamento diretto ed inconsapevole tra percezione (visione e valutazione del contesto) e risposta motoria (azione) L informazione visiva, cioè, viene trasformata contestualmente, automaticamente ed inconsciamente in azione La presa di coscienza avviene solo in un secondo momento Sulla base dell esito, viene aggiornata automaticamente la memoria motoria 54

53 Dalla ricezione del segnale all azione motoria (risposta lenta: fase di apprendimento) INPUT STADIO 1 RICEZIONE E CODIFICA DEL SEGNALE STADI CENTRALI STADIO 2 STADIO 3 Identificazione del segnale (Aree sensoriali) Elaborazione del segnale e determinazione della risposta (Aree prefrontali ) Versante percettivo Fase intermedia STADIO 4 Selezione ed invio del programma motorio (Cortecce motorie ) Versante motorio RISPOSTA STADIO 5 MOVIMENTO 55

54 Dalla ricezione del segnale all azione motoria (risposta automatica: atleti evoluti) INPUT STADIO 1 RICEZIONE E CODIFICA DEL SEGNALE STADI CENTRALI STADIO 2 Identificazione del segnale (Aree sensoriali) Versante Percettivo BY PASS STADIO 3 STADIO 4 Elaborazione del segnale e determinazione della risposta (Corteccia prefrontale e premotoria) Selezione del programma Motorio (Corteccia motoria ) Versante motorio RISPOSTA STADIO 5 MOVIMENTO Risposte automatizzate: «eliminazione» stadio 3 56

55 Ridurre i passaggi «cognitivi» Un buon addestramento, ed un numero elevato e variato di esperienze di gara, consentono il passaggio diretto da: o Guardare, percepire, comprendere, valutare, decidere, eseguire o A Vedere agire Le associazioni formate con il ripetersi di determinate esperienze consentono infatti di bypassare i processi cognitivi coscienti e velocizzare l azione 58

56 Il livello sensomotorio (Come rendere il gesto efficace in ogni circostanza?) E il livello dell abilità tecnica, quello che assicura precisione, efficacia ed economicità al gesto in relazione alla specifica situazione Si basa sulla regolazione dei parametri del movimento sul piano qualitativo (precisione) e quantitativo (forza) La regolazione avviene sia attraverso processi espliciti (coscienti) che impliciti (automatici) Negli sport di situazione il gesto deve essere dotato della massima flessibilità 59

57 I benefici dell allenamento Lo sviluppo garantisce alle tecniche degli sport (in misura diversa) alcune importanti qualità: o Plasticità, identificata nella capacità di adattare gradualmente il gesto alle variazioni lente o Flessibilità, riconducibile al possesso di fondamentali duttili, utilizzabili efficacemente in ogni situazione competitiva o Trasferibilità, ovvero la possibilità di utilizzare quanto appreso per costruire nuove combinazioni motorie o Adattabilità in situazione, vista come possibilità offerta all atleta di modificare, anche completamente, la propria azione in funzione delle azioni e reazioni dell avversario o Economicità, intesa come capacità di ridurre il dispendio energetico, così importante, ad esempio, negli sport di durata 60

58 Principi essenziali per l'allenamento Impiego di molti esercizi, di vario genere, purché impegnativi sotto il profilo : esercizi nuovi, insoliti, complicati e difficili; oppure facili, ma combinati tra loro Un metodo eccellente è la variazione: cioè l uso di esercizi conosciuti nei quali si varia, forza, velocità, ritmo, ampiezza, direzione ecc.. del movimento E importante ricordare che la conoscenza degli esercizi (automatizzazione) ne riduce gli effetti sullo sviluppo 61

59 Finalità ed orientamenti per lo sviluppo delle capacità coordinative Finalità o Funzione di premessa e di preparazione (principianti) o Funzione di completamento, perfezionamento e fruibilità del gesto tecnico (allievi evoluti) o Funzione di prevenzione e mantenimento della salute (Sport amatoriale, attività motorie per il benessere) Orientamenti o Tempestività o Multilateralità (mirata) o Gradualità Mezzi (prevalenti) o Mezzi generali (Premessa e preparazione - Sport amatoriale) o Mezzi specifici (Completamento) La parte più significativa dello sviluppo avviene nella fascia di età giovanile (fino ai 10/11 anni) 62

60 Metodiche pratiche per lo sviluppo delle capacità coordinative Variazioni nell'esecuzione del gesto (Spaziali, temporali, dinamiche) Combinazioni tra più abilità motorie e sportive Esecuzione degli esercizi da entrambi i lati (simmetrizzazione) Variazioni (+ o -) delle condizioni esterne (terreno di gioco, compagni, avversari ecc..) Variazione delle condizioni esterne (campi, attrezzature, palle ecc..) Introduzione di difficoltà esterne secondo adeguati criteri (limitazione dell informazione, avversari, tempi, modalità di gioco ecc..) Esercitazioni in condizione di affaticamento..in pratica, aggiungendo sempre nuove difficoltà 63

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie Le capacità coordinative Giorgio Visintin.

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie Le capacità coordinative Giorgio Visintin. Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie Le capacità coordinative Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Lessico sportivo SCHEMI MOTORI DI BASE ABILITÀ MOTORIE

Dettagli

ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI

ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI I COMPITI PRINCIPALI DELL ALLENAMENTO SONO: 1. L EDUCAZIONE DELLE CAPACITA VOLITIVE 2. IL RAFFORZAMENTO DELLA SALUTE E IL CONSOLIDAMENTO DI UN CORRETTO SVILUPPO 3. LO

Dettagli

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Piani principali di classificazione della resistenza

Dettagli

Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento

Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento Capacità coordinative Originate dal sistema nervoso Mobilità articolare Capacità condizionali Originate dal sistema muscolare e dai processi

Dettagli

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE I FATTORI DELLA PRESTAZIONE CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative Capacità condizionali Gli analizzatori Le fasi sensibili Istruttori di nuoto 2 livello I fattori della prestazione componenti esterni

Dettagli

DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 8 febbraio 2015 Corso per TECNICO DI BASE 1 modulo. Lo sviluppo degli SCHEMI MOTORI DI BASE

DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 8 febbraio 2015 Corso per TECNICO DI BASE 1 modulo. Lo sviluppo degli SCHEMI MOTORI DI BASE DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 8 febbraio 2015 Corso per TECNICO DI BASE 1 modulo Lo sviluppo degli SCHEMI MOTORI DI BASE Due Parole sulla Specializzazione Precoce RISCHI e PERICOLI di una specializzazione

Dettagli

SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica

SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica MODULO 3 L esercizio analitico,sintetico e globale nel sistema di allenamento tecnico-tattico OBIETTIVO GENERALE DEL MODULO Dal riconoscimento della centralità

Dettagli

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 2. Prof. Luca Sarto

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 2. Prof. Luca Sarto CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 2 Prof. Luca Sarto I CONTENUTI DELL ALLENAMENTO IN ETA EVOLUTIVA Prevedere e garantire uno sviluppo a lungo termine della prestazione, iniziato in

Dettagli

8-10 anni anni. 6-8 anni

8-10 anni anni. 6-8 anni 6-8 anni; 0; 0% 6-8 anni 8-10 anni 0% 8-10 anni 10-12 anni 10-12 anni 0% Ridotti tattica 5% Collettivo movimento del gioco 30% Ridotti tecnica 15% ATTIVITA MOTORIA 50% Ridotti tattica 15% Ridotti tecnica

Dettagli

Allenamento giovanile: Caratteristiche e principi generali

Allenamento giovanile: Caratteristiche e principi generali Allenamento giovanile: Caratteristiche e principi generali Senigallia 13 giugno 2009 Renato Manno Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Contenuti dell intervento Crescita, motricità prestazione Struttura

Dettagli

SVILUPPO PSICO MOTORIO G+S-kids

SVILUPPO PSICO MOTORIO G+S-kids SVILUPPO PSICO MOTORIO G+S-kids Riccardo Palumbo Laureato in scienze motorie e dello sport Insegnante watsu per bebè, operatore watsu, istruttore di nuoto Ripreso e adattato da un lavoro di Gianni De Stefani

Dettagli

EDUCAZIONE MOTORIA. Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA

EDUCAZIONE MOTORIA. Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA EDUCAZIONE MOTORIA Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA EDUCAZIONE MOTORIA L educazione motoria è l insieme dei fini, degli obiettivi, delle procedure e delle tecniche con cui si intende favorire

Dettagli

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE MOTORIO-SPORTIVA

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE MOTORIO-SPORTIVA I FATTORI DELLA PRESTAZIONE MOTORIO-SPORTIVA Con il termine prestazione motorio-sportiva si vuole intendere l esplicitazione dell insieme delle capacità psicofisiche individuali, in riferimento all unità

Dettagli

METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento

METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 25 ottobre 2014 Corso per TECNICO DI BASE 3 modulo METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento La Prestazione Mappa

Dettagli

Preparazione atletica negli sport di combattimento ed elementi metodologici. di Alessandro Straser

Preparazione atletica negli sport di combattimento ed elementi metodologici. di Alessandro Straser Preparazione atletica negli sport di combattimento ed elementi metodologici di Alessandro Straser Le capacità motorie L allenamento condizionale è finalizzato allo sviluppo delle omonime capacità Il termine

Dettagli

CURRICOLO DI CORPO MOVIMENTO E SPORT

CURRICOLO DI CORPO MOVIMENTO E SPORT CURRICOLO DI CORPO MOVIMENTO E SPORT TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L'allieva/allievo: 1. Competenza: Movimento (Il corpo in movimento nelle variabili tempo e spazio) Standard:

Dettagli

CORSO ALLENATORI Allievo e 1 Grado

CORSO ALLENATORI Allievo e 1 Grado CORSO ALLENATORI Allievo e 1 Grado «Lo sviluppo delle capacità fisiche nella pallavolo. Obiettivi iniziali relativi alla preparazione fisica con i giovani» DA METTERE IN VALIGIA Alcune caratteristiche

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 CONOSCERE E RICONOSCERE LE VARIE PARTI DEL CORPO, LA LORO FUNZIONALITÀ E POTENZIALITÀ

Dettagli

Andrea Celani

Andrea Celani Le Abilità Motorie: definizione e loro sviluppo. Le Capacità motorie: definizione. Esercitazioni a carico naturale per favorirne lo sviluppo Aspetti pratici di prevenzione nel volley. Andrea Celani www.preparazionefisica.it

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE PRIMA

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE PRIMA Istituto Comprensivo di Calderara di Reno Scuola Secondaria di Primo Grado Due Risorgimenti PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE

Dettagli

Talento sportivo: quali caratteristiche. Filippo Tassara

Talento sportivo: quali caratteristiche. Filippo Tassara Talento sportivo: quali caratteristiche Filippo Tassara talento Philips Phelps soggetto caratterizzato da determinati presupposti fisici e psichici che, con una certa approssimazione, potrebbero portarlo,

Dettagli

Laboratorio di Calcio A.A. 2018/19

Laboratorio di Calcio A.A. 2018/19 Università degli Studi di Enna «KORE» Laboratorio di Calcio A.A. 2018/19 L ORGANIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO NELLE DIVERSE FASCE DI ETA DEL PERIODO EVOLUTIVO Docente Prof. Stefano Valenti L ALLENAMENTO ADULTI

Dettagli

Scienze motorie e sportive

Scienze motorie e sportive Classe 2^ Scuola Secondaria COMPETENZA DI RIFERIMENTO Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 1.1 Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle

Dettagli

In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara. La coordinazione

In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara. La coordinazione La coordinazione Il movimento: definizione e classificazione Movimento: è un attività muscolare che si realizza nel mantenimento di una postura, dell equilibrio e nello spostamento del corpo o di sue parti.

Dettagli

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 2 METODOLOGIA 2 Lo sviluppo delle capacità fisiche nella pallavolo Obiettivi iniziali relativi alla preparazione fisica con i giovani Dall identificazione

Dettagli

Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico dei giovani?

Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico dei giovani? I GIOVANI E LO SPORT DELLA MONTAGNA Valorizzare il talento nello sport di oggi Scuola Alpina Guardia di Finanza Predazzo venerdì 7 maggio 2010 Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico

Dettagli

DEFINIZIONE SPORT INDIVIDUALI

DEFINIZIONE SPORT INDIVIDUALI DEFINIZIONE SPORT INDIVIDUALI Gli Sport Individuali racchiudono un insieme di discipline sportive in cui le abilità motorie ed i processi cognitivi trovano la loro massima espressione possibile in un elevato

Dettagli

Sviluppo fisico ed Accrescimento

Sviluppo fisico ed Accrescimento Sviluppo fisico ed Accrescimento L allenamento e un processo pedagogico educativo complesso che si concretizza nell organizzazione dell esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali

Dettagli

L apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche

L apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche L apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche Prof. Marco Mencarelli Settore Squadre Nazionali Femminili FIPAV Il modello di prestazione

Dettagli

TABELLA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE CLASSE I SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO anno scolastico 2017/2018

TABELLA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE CLASSE I SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO anno scolastico 2017/2018 TABELLA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE CLASSE I SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO anno scolastico 2017/2018 COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE IL CORPO E LA SUA RELAZIONE

Dettagli

L ISTRUTTORE DEI PICCOLI AMICI

L ISTRUTTORE DEI PICCOLI AMICI WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Concetti di Programmazione L ALLENATORE VA IN CAMPO CON I PICCOI AMICI A cura di Marco Stoini WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT PREMESSA Il seguente articolo è tratto dal

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

CORSO ISTRUTTORI NUOTO UISP

CORSO ISTRUTTORI NUOTO UISP CORSO ISTRUTTORI NUOTO UISP 1. Sistema delle capacità motorie 2. Capacità condizionali 3. Capacità coordinative 4. Mobilità articolare 5. Ginnastica pre-natatoria DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE CAPACITÀ

Dettagli

ED. FISICA CLASSE PRIMA della SCUOLA PRIMARIA

ED. FISICA CLASSE PRIMA della SCUOLA PRIMARIA ED. FISICA CLASSE PRIMA della SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE ABILILTÀ CONOSCENZE CONOSCERE E PADRONEGGIARE IL PROPRIO CORPO PERCEZIONE SENSORIALE COORDINAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ESPRESSIVITÀ CORPOREA

Dettagli

LE CAPACITA MOTORIE SENSOPERCETTIVE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI MOBILITA ARTICOLARE

LE CAPACITA MOTORIE SENSOPERCETTIVE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI MOBILITA ARTICOLARE LE CAPACITA MOTORIE SENSOPERCETTIVE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI MOBILITA ARTICOLARE CAPACITA SENSOPERCETTIVE Capacità che permettono di ricevere e comprendere in maniera corretta, rapida

Dettagli

PIANI DI STUDIO DI ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE PRIMO BIENNIO DELLA SCUOLA PRIMARIA

PIANI DI STUDIO DI ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE PRIMO BIENNIO DELLA SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO DI ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE PRIMO BIENNIO DELLA SCUOLA PRIMARIA Competenze Abilità Conoscenze Riconosce e denomina le varie parti del corpo. Conosce le varie parti del corpo. Essere

Dettagli

EDUCAZIONE FISICA. Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA

EDUCAZIONE FISICA. Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA EDUCAZIONE FISICA Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÁ/CAPACITÁ CONOSCENZE Acquisire la consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza

Dettagli

DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE

DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALLE ABILITÀ TECNICHE SPECIFICHE Davide Sartini wwww.davidesartini.jimdo.com Come si sviluppa la motricità Capacità senso-percettive Schemi motori di base Capacita motorie Abilità

Dettagli

I prerequisiti dell apprendimento della tecnica. lezione tecnica Master Istruttori nazionali per

I prerequisiti dell apprendimento della tecnica. lezione tecnica Master Istruttori nazionali per I prerequisiti dell apprendimento della tecnica Quali Capacità? Capacità Motorie Capacità Cognitive La tecnica nei giochi sportivi di invasione Sottoposta a continui aggiustamenti e adattamenti Occorrono

Dettagli

Avviamento, formazione e allenamento delle fasce giovanili A cura di Pasquale Piccardo

Avviamento, formazione e allenamento delle fasce giovanili A cura di Pasquale Piccardo Avviamento, formazione e allenamento delle fasce giovanili 23.10.2013 A cura di Pasquale Piccardo Certificazione medica Scheda individuale relativa a precedenti esperienze motorie-sportive Osservazione

Dettagli

Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive. La resistenza. Ettore Rivoli. Enna

Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive. La resistenza. Ettore Rivoli. Enna Università Kore di Enna Scienze delle Attività Motorie e Sportive La resistenza Enna 25-11-2013 Ettore Rivoli l FORZA CLASSIFICAZIONE l RESISTENZA l VELOCITA o RAPIDITA La resistenza: definizione, caratteristiche

Dettagli

L allenamento sportivo come processo di adattamento:organizzazione dell allenamento

L allenamento sportivo come processo di adattamento:organizzazione dell allenamento L allenamento sportivo come processo di adattamento: l organizzazione dell allenamento Sviluppare gli adattamenti necessari all organismo per renderlo capace di produrre uno sforzo adeguato alla specialità

Dettagli

CORPO, MOVIMENTO E SPORT - CLASSE PRIMA

CORPO, MOVIMENTO E SPORT - CLASSE PRIMA CORPO, MOVIMENTO E SPORT - CLASSE PRIMA L alunno acquisisce consapevolezza di sé e del proprio corpo. Controlla e coordina in forma globale semplici schemi motori, organizzandosi rispetto a sé e agli oggetti.

Dettagli

IC ENNIO QUIRINO VISCONTI - Roma SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - A.S. 2018/2019 RESPONSABILE DIPARTIMENTI DI SCIENZE MOTORIE: MANUELA DE PASCALE

IC ENNIO QUIRINO VISCONTI - Roma SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - A.S. 2018/2019 RESPONSABILE DIPARTIMENTI DI SCIENZE MOTORIE: MANUELA DE PASCALE IC ENNIO QUIRINO VISCONTI - Roma SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - A.S. 2018/2019 RESPONSABILE DIPARTIMENTI DI SCIENZE MOTORIE: MANUELA DE PASCALE ELABORAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE Classi PRIME

Dettagli

SCUOLA CALCIO PROGRAMMAZIONE TECNICA E FINALITA STAGIONE SPORTIVA 2012/2013

SCUOLA CALCIO PROGRAMMAZIONE TECNICA E FINALITA STAGIONE SPORTIVA 2012/2013 SCUOLA CALCIO PROGRAMMAZIONE TECNICA E FINALITA STAGIONE SPORTIVA 2012/2013 Programmazione tecnica e finalità Stagione Sportiva 2012/2013 - Pag. 1 di 12 PROGRAMMAZIONE TECNICA E FINALITA DELLA SCUOLA CALCIO

Dettagli

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La forza. Giorgio Visintin

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La forza. Giorgio Visintin Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La forza Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Le capacità condizionali: rapporti strutturali Forza Capacità motoria

Dettagli

CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA

CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA ISTITUTO COMPRENSIVO A. MANZONI POZZUOLO MARTESANA CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI OPERATIVI Acquisizione delle capacità di relazione con gli altri e gli oggetti; Conoscenza dei canali

Dettagli

L ALLENAMENTO. Bouchard C., Brunelle J., Godbout P., 1971, La Preparazione di un Campione

L ALLENAMENTO. Bouchard C., Brunelle J., Godbout P., 1971, La Preparazione di un Campione L ALLENAMENTO Il processo di allenamento è composto da due distinti stadi: a) lo stadio dello sviluppo fisico generale; b) lo stadio dello sviluppo fisico specifico. L'allenamento è un processo graduale,

Dettagli

DRT Umbria Spoleto, 27 ottobre 2013 Corso sul Fondamentale del Tiro DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALL ABILITA SPORTIVA

DRT Umbria Spoleto, 27 ottobre 2013 Corso sul Fondamentale del Tiro DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALL ABILITA SPORTIVA DRT Umbria Spoleto, 27 ottobre 2013 Corso sul Fondamentale del Tiro DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALL ABILITA SPORTIVA prima di cominciare una definizione di allenamento «La pratica non rende perfetti. È

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011

SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011 SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011 CLASSE PRIMA - Essere in grado di riconoscere i diversi segmenti del corpo e le loro possibilità di movimento - Riuscire

Dettagli

Programmazione di Educazione fisica Scuola Secondaria di I grado. Classi prima e seconda Indicatori di COMPETENZA OBIETTIVI-ABILITÁ CONOSCENZE

Programmazione di Educazione fisica Scuola Secondaria di I grado. Classi prima e seconda Indicatori di COMPETENZA OBIETTIVI-ABILITÁ CONOSCENZE Programmazione di Educazione fisica Scuola Secondaria di I grado Classi prima e seconda Indicatori di COMPETENZA OBIETTIVI-ABILITÁ CONOSCENZE 1.1 Utilizzare efficacemente le proprie capacità in Consolidamento

Dettagli

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE. Docenti: Prof. A. Giarnecchia, Prof. A. Licari, Prof.ssa G.M. Maggiore, Prof. C. Zolfo

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE. Docenti: Prof. A. Giarnecchia, Prof. A. Licari, Prof.ssa G.M. Maggiore, Prof. C. Zolfo PROGETTAZIONE ANNUALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docenti: Prof. A. Giarnecchia, Prof. A. Licari, Prof.ssa G.M. Maggiore, Prof. C. Zolfo OBIETTIVI DISCIPLINARI: - PERCEZIONE DI SE LO SPORT, LE REGOLE,

Dettagli

CURRRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO

CURRRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO CURRRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA L allievo: è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti

Dettagli

he star Terreno fertile: strategie multisettoriali

he star Terreno fertile: strategie multisettoriali Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive Quality PA Attività motoria di qualità Diritto del bambino al gioco he star Terreno fertile:

Dettagli

1^ elementare. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

1^ elementare. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo 1^ elementare Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Controllare in modo fluido i movimenti naturali (rotolare, strisciare, gattonare, camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare ).

Dettagli

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO Processo pedagogico - educativo che presuppone la scelta degli esercizi fisici più

Dettagli

Pianificazione del piano annuale

Pianificazione del piano annuale Pianificazione del piano annuale La programmazione del lavoro costituisce il punto di partenza per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo e si realizza con queste fasi: Valutazione iniziale Determinazione

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSI TERZE

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSI TERZE CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSI TERZE indicatore obiettivi specifici contenuti CONOSCERE IL PROPRIO CORPO E LE SUE MODIFICAZIONI PERCEZIONE SENSORIALE (VISTA, TATTO, UDITO, RITMO) Essere

Dettagli

Canoa. Scienze Motorie A.A Corso teorico-pratico. Dott. Ramazza Michele Cell Dott.

Canoa. Scienze Motorie A.A Corso teorico-pratico. Dott. Ramazza Michele Cell Dott. Canoa Scienze Motorie A.A. 2012 Corso teorico-pratico Dott. Ramazza Michele Cell. 328 3059668 info@micheleramazza.com Dott.rsa Casini Giulia Aspetti dell'allenamento Canoa Slalom: Capacità condizionali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna

PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PIANIFICAZIONE DEL PIANO ANNUALE La Programmazione del lavoro

Dettagli

COMPETENZA DISCIPLINARE: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classe: Prima Media

COMPETENZA DISCIPLINARE: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classe: Prima Media Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Primaria Francesco d Assisi : via Giulia di Barolo, 8 10124 Torino tel. 0118178655-011882925 Secondaria di Primo Grado Italo Calvino : via Sant

Dettagli

LA PREPARAZIONE ATLETICA: GIOCO - VELA E SPORT VELICO RELATORE MARCO RINALDI

LA PREPARAZIONE ATLETICA: GIOCO - VELA E SPORT VELICO RELATORE MARCO RINALDI LA PREPARAZIONE ATLETICA: GIOCO - VELA E SPORT VELICO RELATORE MARCO RINALDI IL GIOCO - VELA IL GIOCO - VELA ACQUATICITA, EQUILIBRIO E COORDINAZIONE USIAMO SEMPRE IL SALVAGENTE!! GIOCHI UTILI AL MIGLIORAMENTO

Dettagli

CORSO ISTRUTTORI 2017

CORSO ISTRUTTORI 2017 Con la collaborazione del Comitato Provinciale di Milano organizza un CORSO ISTRUTTORI 2017 ASPETTI TEORICI DELL ALLENAMENTO GIOVANILE (Proposta ORARI aula 20:00 23:00 più alcuni weekend) Programma delle

Dettagli

POLIVALENZA E MULTILATERALITA ORIENTATA

POLIVALENZA E MULTILATERALITA ORIENTATA POLIVALENZA E MULTILATERALITA ORIENTATA dalla metodologia alla proposta operativa sul campo Prof. Daniele Corazza URBINO (PS) 5 Maggio 2007 Responabile Tecnico Scuola Calcio Bologna F.C. 1909 CARICO MOTORIO

Dettagli

ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI. Prof. Domenico Di Molfetta

ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI. Prof. Domenico Di Molfetta ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI CONTRASTO TRA LE SERIE UTILIZZANDO LO STESSO MEZZO 1 SERIE x RIP Carico pesante 2 SERIE x RIP Carico leggero Riposo 3 min CONTRASTO TRA LE SERIE

Dettagli

Classe prima. Obiettivi Abilità Conoscenze

Classe prima. Obiettivi Abilità Conoscenze Ordine di scuola Scuola secondaria di primo grado Disciplina Competenza in chiave europea di riferimento Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado. (Indicazioni

Dettagli

A - IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO

A - IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA A - IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SEDE DI VOGHERA

CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SEDE DI VOGHERA CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SEDE DI VOGHERA TEORIA TECNICA DIDATTICA DELL ATTIVITÀ MOTORIA RICREATIVA E DEL

Dettagli

METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO TEMI DEL GIORNO. motorie alle abilità tecnico- PDF created with pdffactory trial version

METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO TEMI DEL GIORNO. motorie alle abilità tecnico- PDF created with pdffactory trial version Corso Istruttori Torino 2006-2007 METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO Prof.ssa Giorgia Godino TEMI DEL GIORNO L apprendimento: dalle abilità motorie alle abilità tecnico-sportive Metodi e stili d insegnamentod

Dettagli

CORSO ISTRUTTORI 2017

CORSO ISTRUTTORI 2017 Con la collaborazione del Comitato Provinciale di COMO-LECCO organizza il CORSO ISTRUTTORI 2017 ASPETTI TEORICI DELL ALLENAMENTO GIOVANILE Programma delle lezioni 1 parte gli insegnamenti generali (12

Dettagli

he star Quality PA Diritto del bambino al gioco Attività motoria di qualità Terreno fertile: strategie multisettoriali

he star Quality PA Diritto del bambino al gioco Attività motoria di qualità Terreno fertile: strategie multisettoriali Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive Quality PA Attività motoria di qualità Diritto del bambino al gioco he star Terreno fertile:

Dettagli

Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Ettore Rivoli

Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Ettore Rivoli Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive LE CAPACITA MOTORIE Ettore Rivoli CAPACITA E ABILITA MOTORIA Le Capacità Motorie sono determinate geneticamente e rappresentano la base

Dettagli

SVILUPPO AREA MOTORIA 23/05/ AGGIORNAMENTO LIVELLO 1 AREA MOTORIA

SVILUPPO AREA MOTORIA 23/05/ AGGIORNAMENTO LIVELLO 1 AREA MOTORIA SVILUPPO AREA MOTORIA 23/05/2018 1 AGGIORNAMENTO LIVELLO 1 AREA MOTORIA 6-8 anni 8-10 anni 10-12 anni Colletivo - movimento di gioco; 5; 5,00% fun games; 30; 30,00% Ridotto - tatical; 15; 15,00% 6-8 anni;

Dettagli

Ordine di scuola Ordine di scuola Ordine di scuola. Scuola primaria (5 anno) Traguardo/i Traguardo/i Traguardo/i

Ordine di scuola Ordine di scuola Ordine di scuola. Scuola primaria (5 anno) Traguardo/i Traguardo/i Traguardo/i SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO - DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA Competenza 1 Padroneggia abilità motorie di base in situazioni

Dettagli

LE COMPETENZE DELL ISTRUTTORE

LE COMPETENZE DELL ISTRUTTORE LE COMPETENZE DELL ISTRUTTORE Saper programmare un microciclo e un unità di allenamento Prof. PALAZZO WILLIAM PARTIAMO DA QUI QUALI DIRITTI HA IL BAMBINO??? Il diritto di divertirsi e giocare Il diritto

Dettagli

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Parte I Introduzione alla prestazione motoria e all apprendimento Cos è l abilità motoria Differenze individuali e capacità

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO CURRICULUM VERTICALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO Anno scolastico 2010/2011 CURRICULUM VERTICALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Utilizzare

Dettagli

by FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale Le attitudini del centrale e l attacco di primo tempo

by FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale Le attitudini del centrale e l attacco di primo tempo Le attitudini del centrale e l attacco di primo tempo OBIETTIVO GENERALE DEL MODULO Dalla considerazione che l allievo allenatore deve far fronte alla richiesta dei campionati di divisione deriva la necessità

Dettagli

Riserve di prestazione Allenamento precoce ed intensivo

Riserve di prestazione Allenamento precoce ed intensivo Graziano Camellini Riserve di prestazione Allenamento precoce ed intensivo MATURAZIONE 100 % delle capacità dell adulto elementi della crescita Si stabilizza con l età Massa magra Testostérone Sviluppo

Dettagli

Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello

Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello Metodologia dell'insegnamento sportivo Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello a cura di Cristina Caprile http:// 11 1 Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento: Conoscere e riconoscere

Dettagli

Obiettivi generali. Contenuti. Educazione fisica (Sport, educazione corporea)

Obiettivi generali. Contenuti. Educazione fisica (Sport, educazione corporea) Educazione fisica (Sport, educazione corporea) Obiettivi generali Il corso d educazione fisica prevede 2 ore settimanali dal primo al terzo anno. Gli obiettivi generali sono i seguenti: L insegnamento

Dettagli

la ricezione le fasi sensibili dell apprendimento motorio TABELLA 1. Fase della coordinazione grezza (Meinel) 8 12 anni insegnamento prerequisiti

la ricezione le fasi sensibili dell apprendimento motorio TABELLA 1. Fase della coordinazione grezza (Meinel) 8 12 anni insegnamento prerequisiti le fasi sensibili dell apprendimento motorio TABELLA 1. Fase della coordinazione grezza (Meinel) 8 12 anni insegnamento prerequisiti 2. Fase della coordinazione fine 13-15 anni insegnamento della tecnica

Dettagli

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO FEDERAZIONE ITALIANA PALLAPUGNO

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO FEDERAZIONE ITALIANA PALLAPUGNO TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO L ALLENAMENTO Per allenamento si intende l organizzazione dell esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti

Dettagli

Studio sugli effetti delle combinazioni di lavoro fisico e lavoro tecnico tattico. Prof. Marco Mencarelli

Studio sugli effetti delle combinazioni di lavoro fisico e lavoro tecnico tattico. Prof. Marco Mencarelli Studio sugli effetti delle combinazioni di lavoro fisico e lavoro tecnico tattico Prof. Marco Mencarelli Concetti generali ed Obiettivi L interdipendenza tra lavoro fisico e lavoro tecnico tattico La pallavolo

Dettagli

Studio sugli effetti delle combinazioni di lavoro fisico e lavoro tecnico tattico. Prof. Marco Mencarelli

Studio sugli effetti delle combinazioni di lavoro fisico e lavoro tecnico tattico. Prof. Marco Mencarelli Studio sugli effetti delle combinazioni di lavoro fisico e lavoro tecnico tattico Prof. Marco Mencarelli Concetti generali ed obiettivi L interdipendenza tra lavoro fisico e lavoro tecnico tattico La pallavolo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE 2 A.A. - Indirizzo Professionalizzante

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE 2 A.A. - Indirizzo Professionalizzante UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA MOTORIE E SPORTIVE 2 A.A. - Indirizzo Professionalizzante Insegnamento di: TECNICA E DIDATTICA DELLE ATTIVITA MOTORIE Modulo GINNASTICA

Dettagli

Personalita. Area Cognitiva Area Affettiva Area Sociale Area Psicomotoria

Personalita. Area Cognitiva Area Affettiva Area Sociale Area Psicomotoria Personalita Area Cognitiva Area Affettiva Area Sociale Area Psicomotoria Area Cognitiva Conoscenza Comprensione Applicazione Analisi Sintesi Valutazione METODI GENERALI DI INSEGNAMENTO DEDUTTIVO CENTRATO

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FINALITA EDUCATIVE L insegnamento dell educazione fisica si propone di favorire un equilibrata maturazione psicologica-intellettuale e morale del ragazzo e ne migliora l inserimento sociale attraverso

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 IL LABORATORIO DEL CORPO MOTIVAZIONE L arco temporale che va dai 2 ai 6 anni, è di importanza

Dettagli

LE CAPACITÁ COORDINATIVE L APPRENDIMENTO MOTORIO

LE CAPACITÁ COORDINATIVE L APPRENDIMENTO MOTORIO CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SEDE DI VOGHERA TEORIA TECNICA DIDATTICA DELL ATTIVITÀ MOTORIA RICREATIVA E DEL

Dettagli

1.1 Riconoscere, rappresentare (anche graficamente), denominare le varie parti del corpo

1.1 Riconoscere, rappresentare (anche graficamente), denominare le varie parti del corpo CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - EDUCAZIONE FISICA - classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Profilo

Dettagli

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE Polisportive Giovanili Salesiane CORSO I LIVELLO Modica aprile 2018 A cura del prof. Gianni Di Bella LA PROGRAMMAZIONE La programmazione è una procedura flessibile. E lo strumento

Dettagli

Abilità / capacità Conoscenze

Abilità / capacità Conoscenze SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE LES SAPERI MINIMI CLASSE PRIMA Conoscenze: Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità Abilità: ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando

Dettagli

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Conoscenza delle parti del corpo su se stessi e sui compagni.

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Conoscenza delle parti del corpo su se stessi e sui compagni. Ordine di scuola Campo di esperienza - disciplina Competenza chiave europea di riferimento Traguardi per lo sviluppo della competenza (Indicazioni Nazionali) Abilità Primaria Classe prima EDUCAZIONE FISICA

Dettagli

Federazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009

Federazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009 Federazione Italiana Rugby L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009 Uno degli aspetti fondamentali dell avviamento giovanile ai giochi sportivi è:

Dettagli

LE PROPOSTE DIDATTICHE NELLA FASCIA D ETÀ 5-12 ANNI LA COSTRUZIONE DELL AUTONOMIA

LE PROPOSTE DIDATTICHE NELLA FASCIA D ETÀ 5-12 ANNI LA COSTRUZIONE DELL AUTONOMIA LE PROPOSTE DIDATTICHE NELLA FASCIA D ETÀ 5-12 ANNI LA COSTRUZIONE DELL AUTONOMIA DALLA MOTRICITÀ AI CONTENUTI DEL GIOCO La fascia d età dei 5-6 anni (impulsività) Precisione nei gesti semplici e segmentari

Dettagli

COME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO

COME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO COME INSEGNARE I FONDAMENTALI DI GIOCO Insegnare è in parte una scienza Un Allenatore deve essere un insegnante ed applicare i principi dell insegnamento Educazione motoria fattori che influenzano l apprendimento

Dettagli

Dispensa per Tecnici categorie Agonistche

Dispensa per Tecnici categorie Agonistche Dispensa per Tecnici categorie Agonistche Prof. Sergio Introzzi Mettere in bici un bimbo e non farlo allenare da grande 1 1 Il processo di apprendimento 2 3 Incompetenza Conscia Competenza Conscia Incompetenza

Dettagli

Nuovo manuale dell istruttore di atletica leggera

Nuovo manuale dell istruttore di atletica leggera Nuovo manuale dell istruttore di atletica leggera Sommario Prima parte Introduzione al Coaching Capitolo 1 - Sviluppare una filosofia del coaching Che cosa si intende per filosofia? CHE COSA È IL COACHING?

Dettagli