Sviluppo coordinativo ed apprendimento tecnico: analisi multidisciplinare. Giorgio Visintin
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- Bernardo Marchetti
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1 CNS Libertas Sviluppo ed apprendimento tecnico: analisi multidisciplinare Giorgio Visintin 1
2 Qualche domanda! Ci sono differenze tra i bambini di oggi e quelli di «ieri» sotto il profilo motorio? Quali sono? Quali problemi pongono? Quali i possibili rimedi?
3 Lo sviluppo motorio dei giovani: una fotografia aggiornata Le ricerche odierne sullo sviluppo motorio dei bambini evidenziano, rispetto a soli 20 anni fa: Livelli inferiori di capacità condizionali (Forza, rapidità, resistenza) Livelli inferiori di mobilità articolare e di coordinazione motoria (capacità coordinative) Un preoccupante incremento dell indice di massa corporea (BMI), con tendenza all obesità 3
4 Lo sviluppo motorio dei giovani di oggi Questo quadro negativo non ha un origine genetica; dipende dalle condizioni socioambientali ed è dovuto alla riduzione quantitativa e qualitativa dell attività motoria e sportiva; in particolare del movimento libero all aria aperta, tipico delle generazioni passate, ridotto oramai ai minimi termini 4
5 La pratica motoria infantile e giovanile Per ragioni ambientali e sociali (carenza di spazi all aperto, diffusione dei gadget elettronici, ecc ) l attività fisica spontanea, caratteristica del passatosi è ridotta sensibilmente Le ore (poche) di attività sportiva «strutturata» non sono sufficienti, salvo eccezioni, a compensare questa carenza di movimento, che sommata a stili alimentari negativi genera un quadro fisico e motorio allarmante La tendenza, inoltre, sembra non mostrare alcun segnale di inversione; anzi, le proiezioni per il futuro disegnano un quadro ancora più preoccupante 5
6 L obesità in Europa 6
7 In Italia 7
8 Incremento negli anni di sovrappeso ed obesità 8
9 Obesità e movimento Solo un terzo dei bambini pratica attività fisica almeno 3 volte a settimana Da 1 a 2 volte a settimana 48.8 Meno di una volta a settimana 18.8 Almeno 3 volte a settimana 29,
10 Gli atleti di oggi..e quelli di ieri
11 Polli di allevamento? O polli ruspanti? 11
12 Prati Le mie.palestre Fiumi Muri Alberi Strade Piazze 12
13 E quelle di adesso (Il «paradosso» degli impianti sportivi) 13
14 Vestivamo alla marinara. Una volta Adesso 14
15 I giochi di una volta (1) 15
16 I giochi di una volta (2) 16
17 E gli sport di adesso 17
18 I problemi Questi cambiamenti si ripercuotono inevitabilmente sul processo di addestramento ed allenamento tecnico e, ovviamente, sulle prestazioni agonistiche La base motoria carente (e molto differenziata), infatti, rende lungo e difficile l insegnamento dei fondamentali tecnici e delle azioni motorie complesse tipiche di molti sport 18
19 I POSSIBILI RIMEDI La scelta del «modello» sportivo
20 Il modello mono-sportivo multilaterale Questo modello si caratterizza per la scelta abbastanza precoce di uno sport specifico Le ragioni di questo inizio precoce sono di tipo o Sociale (esigenze di reclutamento e concorrenza tra società sportive, sostegno economico, bisogno di attività sportiva sul territorio ecc..) o Psicologico (motivazioni dei bambini e dei genitori) o Biologico (importanza, in certi sport, di una formazione specifica più precoce) 20
21 Il «continuum» degli sport Sport precoci Sport ibridi Sport tardivi 21
22 Struttura del modello mono-sportivo multilaterale L inizio è precoce e l addestramento tecnico viene affiancato da una ricca preparazione motoria a carattere generale Le esercitazioni generali sono tratte da altri sport e/o dalla tradizione motoria popolare; devono però contraddistinguersi per la loro trasferibilità La specializzazione si realizza con un incremento graduale, negli anni, dei contenuti disciplinari rispetto a quelli generali La monosportività multilaterale è dunque altro rispetto alla polisportività e, soprattutto alla specializzazione precoce 22
23 Il modello monosportivo multilaterale 23
24 Gli elementi basilari del modello Schemi motori di base (SMB - correre, saltare, lanciare, ricevere, rotolare, strisciare ecc..) Capacità condizionali (CAP -Forza veloce, Resistenza, Velocità) Capacità coordinative (CAP -generali e speciali) Abilità motorie (ABIL - generali e specifiche) Mobilità articolare 24
25 Gli elementi di una prestazione sportiva PRESTAZIONE SPORTIVA Abilità tecniche e tattiche Capacità condizionali Capacità coordinative Schemi motori di base 25
26 Il modello mono-sportivo multilaterale L allenamento mono-sportivo multilaterale si sviluppa, in genere, attraverso 3 fasi o La fase della formazione generale (A - bambini) o La fase della formazione parzialmente specializzata (B - giovani) o La fase della completa specializzazione (C - giovani adulti) L età di inizio, la durata di ogni fase e la tipologia del carico di allenamento (volume, intensità, specificità), variano a seconda dello sport preso in esame Lo sviluppo, e della forza veloce, rappresentano i contenuti più importanti delle 2 prime fasi (A B) 26
27 Il modello monosportivo multilaterale: esiti Il modello, che ha carattere generale con differenze applicative tra i vari sport, se ben utilizzato offre: o Una formazione motoria ampia e multilaterale con: o La possibilità di ottenere le massime prestazioni individuali al momento giusto o La possibilità di cambiamenti in corso d opera o Attenzione alle motivazioni dei praticanti (e dei genitori) 27
28 Il «nocciolo» del modello Lo sviluppo tecnico e 28
29 Allenamento tecnico/ L allenamento della coordinazione dovrebbe rappresentare il principale contenuto della formazione di base (modulo A) Le carenze coordinative infatti, diversamente da quelle condizionali che possono essere compensati con relativa facilità, limitano la carriera sportiva degli atleti e, probabilmente impediscono loro di raggiungere le massime prestazioni
30 Allenamento della tecnica e della coordinazione: differenze Allenamento della tecnica e allenamento della coordinazione sono compiti diversi: strutturalmente collegati, ma relativamente autonomi Obiettivo dell allenamento della tecnica è la costruzione e l'affinamento delle abilità motorie (costruire schemi di azione efficaci) Obiettivo dell'allenamento della coordinazione è l incremento delle potenzialità: cambia sensibilmente con l età e la qualificazione dell'atleta L'allenamento della tecnica, specialmente nelle fasi iniziali, migliora anche la coordinazione 30
31 L allenamento della tecnica L allenamento della tecnica consiste nell acquisire, perfezionare, stabilizzare il gesto tecnico e nel renderlo estremamente flessibile (sport a mappa elastica) Si sviluppa attraverso due modalità, fortemente collegate ed interagenti, ma diverse tra loro o L allenamento di acquisizione o L allenamento applicativo 31
32 I due tipi di allenamento della tecnica L allenamento di acquisizione è finalizzato alla costruzione di un gesto corretto sotto il profilo biomeccanico (Abilità motoria) ed alla formazione dell immagine motoria (la consapevolezza dei propri gesti). Ne è parte essenziale anche la correzione dell errore L allenamento applicativo, invece, è finalizzato all automatizzazione variabile del movimento e assicura l economia, la stabilità e la flessibilità della tecnica 32
33 L allenamento della coordinazione L allenamento della coordinazione ha come obiettivo il miglioramento dei processi nervosi legati all acquisizione, al perfezionamento ed all utilizzo variabile delle abilità motorie E orientato al «processo»: cioè allo sviluppo della competenza motoria Il prodotto finale, cioè il gesto tecnico, ne beneficia in forma indiretta 33
34 Coordinazione o tecnica? 34
35 APPRENDIMENTO COME SELEZIONE Coordinazione: aumento di potenzialità (generali e specifiche), con strutturazione delle reti Nella storia naturale di un individuo A A B B Tecnica: aumento di efficacia ed efficienza del gesto: formazione e stabilizzazione dei circuiti B Il cervello in sviluppo: Mutamenti nell intensità A. prima usa l esperienza per tracciare i suoi circuiti fondamentali B. poi meccanismi simili (crescita delle sinapsi di dendridi e potenziamento sinaptico) per immagazzinare l informazione nel disegno delle cellule nervose B C C
36 Lo sviluppo delle capacità coordinative
37 Il sistema delle capacità motorie Il livello delle capacità coordinative determina il grado di utilizzazione delle potenzialità offerte dalle capacità condizionali 37
38 Capacità ed abilità motorie: definizioni e rapporti Capacità motorie: presupposti per realizzare prestazioni motorie o sportive Abilità motorie: azioni motorie, o parti di esse, automatizzate tramite ripetizioni consapevoli Il livello di sviluppo delle capacità motorie determina la rapidità e la qualità dell'apprendimento delle abilità motorie, che possono considerarsi apprese solo dopo la loro piena automatizzazione Le capacità motorie si sviluppano con l apprendimento, l'automatizzazione e l utilizzo variabile delle abilità motorie 38
39 Interazione Capacità Abilità motorie Le abilità motorie si costruiscono sulle capacità motorie, che, a loro volta, vengono incrementate dall apprendimento delle abilità Capacità motorie Esercitazioni Stimoli allo sviluppo Abilità motorie 39
40 Capacità coordinative e apprendimento tecnico Il grado di sviluppo influenza l apprendimento della tecnica l periodo più favorevole per lo sviluppo della coordinazione è quello infantile (da 6 a 12 anni circa) In questa fascia di età il sistema nervoso interagisce in maniera più efficace con gli stimoli di allenamento, plasmando il sistema senso-motorio 40
41 Le fasi sensibili
42 Fasi sensibili: significato e principi fondamentali Le fasi sensibili sono periodi dello sviluppo nei quali l allenamento di determinate capacità (coordinative o condizionali) è più efficace. Sono delle vere e proprie «finestre di opportunità» La sensibilità non è generale: si riferisce, per ogni fase, a specifiche capacità E indispensabile allenare sempre tutte le capacità: anche se in diversa percentuale Le fasce indicate non sono rigide; devono essere precisate individualmente in rapporto a sesso, età biologica, attitudini e stimoli ambientali 42
43 Curve di crescita dei vari organi o apparati Coordinazione Rapidità Forza Resistenza Tecnica «fine» Tecnica di base 43
44 Fasi sensibili per la coordinazione Massima efficacia dell allenamento Femmine Maschi Capacità coordinative 6/10 anni 6/12 anni Abilità tecniche (Apprendimento di base) Abilità tecniche (Approfondimento) 8/10 anni 9/11 anni 12/13 anni 14/15 anni Mobilità articolare 8/12 anni 8/13 anni NB. Gli anni indicati sono approssimativi: si riferiscono all'età biologica e sono influenzati dalla pratica sportiva 45
45 Il significato della parola coordinazione
46 Coordinazione come regolazione dei movimenti sportivi La coordinazione rappresenta l organizzazione dei processi nervosi che pianificano, realizzano e controllano l azione sportiva (coordinare = ordinare insieme) o Processi di tipo cognitivo e percettivo: cioè «vedere», «scegliere», «pianificare», «valutare» o Di tipo senso-motorio: cioè «regolare» forza, precisione, velocità del movimento o Di tipo emotivo: per l influenza che le emozioni hanno avere sulle operazioni cognitive e motorie 47
47 I livelli (piani) di regolazione dell azione sportiva LIVELLO INTELLETTIVO Cosa fare? STRATEGIA DELL AZIONE PIANO DELL AZIONE (Obiettivo) LIVELLO PERCETTIVO CONCETTUALE Come farlo? SCHEMA DELL AZIONE (Scelta del programma di movimento) LIVELLO SENSOMOTORIO Come rendere più efficace il movimento ed adattarlo all ambiente? MESSA A PUNTO DETTAGLIATA E VARIABILE DEL PROGRAMMA DI MOVIMENTO (Definizione dei parametri Sensomotori) 4949
48 Osservazioni sulla regolazione del movimento I 3 livelli formano un unico sistema con fortissime interazioni La coordinazione motoria dipende sia dallo sviluppo funzionale (efficacia) dei singoli livelli, che dalla loro piena integrazione Il peso dei livelli di regolazione del movimento è diverso nelle varie situazioni sportive 50
49 Livello intellettivo (Cosa fare?) A questo livello, il più alto, avviene la scelta odella strategia globale odel piano dell azione Si tratta del livello delle capacità strategiche e tattiche 51
50 Livello intellettivo Le scelte effettuate a questo livello dipendono dalle capacità percettive (vedere), cognitive (scegliere), ed emotive (decidere) tutte subordinate al bagaglio di esperienze specifiche memorizzate: soprattutto quelle di gara Sono influenzate in maniera determinante o Dalla percezione del proprio valore e dei propri limiti o Dalla percezione di limiti e valore degli avversari (ma anche dei compagni) o Dall importanza della situazione e quindi dello stato emotivo In queste scelte gioca un ruolo fondamentale il sentimento di autoefficacia 52
51 Il livello percettivo concettuale (Come farlo?) E il livello delle abilità tattiche, nel quale avviene la selezione dello schema di azione (il programma motorio) Lo schema scelto deve permettere all atleta di o Assecondare rapidamente ed in maniera efficace le scelte effettuate al livello superiore (cognitivo) o Ottimizzare le condizioni meccaniche e le forze esterne o Sfruttare nel modo migliore il proprio potenziale motorio e le «debolezze» dell avversario Per essere efficace in gara il programma selezionato deve essere immediatamente disponibile: i gesti devono essere pertanto fortemente automatizzati 53
52 Dalla ricezione del segnale all azione motoria In presenza di azioni ben automatizzate si ha un collegamento diretto ed inconsapevole tra percezione (visione e valutazione del contesto) e risposta motoria (azione) L informazione visiva, cioè, viene trasformata contestualmente, automaticamente ed inconsciamente in azione La presa di coscienza avviene solo in un secondo momento Sulla base dell esito, viene aggiornata automaticamente la memoria motoria 54
53 Dalla ricezione del segnale all azione motoria (risposta lenta: fase di apprendimento) INPUT STADIO 1 RICEZIONE E CODIFICA DEL SEGNALE STADI CENTRALI STADIO 2 STADIO 3 Identificazione del segnale (Aree sensoriali) Elaborazione del segnale e determinazione della risposta (Aree prefrontali ) Versante percettivo Fase intermedia STADIO 4 Selezione ed invio del programma motorio (Cortecce motorie ) Versante motorio RISPOSTA STADIO 5 MOVIMENTO 55
54 Dalla ricezione del segnale all azione motoria (risposta automatica: atleti evoluti) INPUT STADIO 1 RICEZIONE E CODIFICA DEL SEGNALE STADI CENTRALI STADIO 2 Identificazione del segnale (Aree sensoriali) Versante Percettivo BY PASS STADIO 3 STADIO 4 Elaborazione del segnale e determinazione della risposta (Corteccia prefrontale e premotoria) Selezione del programma Motorio (Corteccia motoria ) Versante motorio RISPOSTA STADIO 5 MOVIMENTO Risposte automatizzate: «eliminazione» stadio 3 56
55 Ridurre i passaggi «cognitivi» Un buon addestramento, ed un numero elevato e variato di esperienze di gara, consentono il passaggio diretto da: o Guardare, percepire, comprendere, valutare, decidere, eseguire o A Vedere agire Le associazioni formate con il ripetersi di determinate esperienze consentono infatti di bypassare i processi cognitivi coscienti e velocizzare l azione 58
56 Il livello sensomotorio (Come rendere il gesto efficace in ogni circostanza?) E il livello dell abilità tecnica, quello che assicura precisione, efficacia ed economicità al gesto in relazione alla specifica situazione Si basa sulla regolazione dei parametri del movimento sul piano qualitativo (precisione) e quantitativo (forza) La regolazione avviene sia attraverso processi espliciti (coscienti) che impliciti (automatici) Negli sport di situazione il gesto deve essere dotato della massima flessibilità 59
57 I benefici dell allenamento Lo sviluppo garantisce alle tecniche degli sport (in misura diversa) alcune importanti qualità: o Plasticità, identificata nella capacità di adattare gradualmente il gesto alle variazioni lente o Flessibilità, riconducibile al possesso di fondamentali duttili, utilizzabili efficacemente in ogni situazione competitiva o Trasferibilità, ovvero la possibilità di utilizzare quanto appreso per costruire nuove combinazioni motorie o Adattabilità in situazione, vista come possibilità offerta all atleta di modificare, anche completamente, la propria azione in funzione delle azioni e reazioni dell avversario o Economicità, intesa come capacità di ridurre il dispendio energetico, così importante, ad esempio, negli sport di durata 60
58 Principi essenziali per l'allenamento Impiego di molti esercizi, di vario genere, purché impegnativi sotto il profilo : esercizi nuovi, insoliti, complicati e difficili; oppure facili, ma combinati tra loro Un metodo eccellente è la variazione: cioè l uso di esercizi conosciuti nei quali si varia, forza, velocità, ritmo, ampiezza, direzione ecc.. del movimento E importante ricordare che la conoscenza degli esercizi (automatizzazione) ne riduce gli effetti sullo sviluppo 61
59 Finalità ed orientamenti per lo sviluppo delle capacità coordinative Finalità o Funzione di premessa e di preparazione (principianti) o Funzione di completamento, perfezionamento e fruibilità del gesto tecnico (allievi evoluti) o Funzione di prevenzione e mantenimento della salute (Sport amatoriale, attività motorie per il benessere) Orientamenti o Tempestività o Multilateralità (mirata) o Gradualità Mezzi (prevalenti) o Mezzi generali (Premessa e preparazione - Sport amatoriale) o Mezzi specifici (Completamento) La parte più significativa dello sviluppo avviene nella fascia di età giovanile (fino ai 10/11 anni) 62
60 Metodiche pratiche per lo sviluppo delle capacità coordinative Variazioni nell'esecuzione del gesto (Spaziali, temporali, dinamiche) Combinazioni tra più abilità motorie e sportive Esecuzione degli esercizi da entrambi i lati (simmetrizzazione) Variazioni (+ o -) delle condizioni esterne (terreno di gioco, compagni, avversari ecc..) Variazione delle condizioni esterne (campi, attrezzature, palle ecc..) Introduzione di difficoltà esterne secondo adeguati criteri (limitazione dell informazione, avversari, tempi, modalità di gioco ecc..) Esercitazioni in condizione di affaticamento..in pratica, aggiungendo sempre nuove difficoltà 63
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