EDUCAZIONE MOTORIA. Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA
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- Annibale Masi
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1 EDUCAZIONE MOTORIA Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA
2 EDUCAZIONE MOTORIA L educazione motoria è l insieme dei fini, degli obiettivi, delle procedure e delle tecniche con cui si intende favorire il massimo sviluppo motorio dell individuo obiettivi procedure fini tecniche SVILUPPO MOTORIO
3 EDUCAZIONE MOTORIA Poiché il movimento corporeo è manifestazione dell intera personalità, l educazione motoria si occupa della totalità del comportamento dell individuo.
4 EDUCAZIONE MOTORIA L educazione motoria si occupa di: Unità del movimento Carico motorio e fisico Capacità motorie Formazione delle Abilità motorie EM Rapporti tra abilità motorie Mobilità articolare
5 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacitàcondizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
6 UNITA BASICHE DEL MOVIMENTO Il movimento volontario viene coscientemente eseguito dall individuo per raggiungere uno scopo preciso. Il movimento volontario di compone di due unità base: Schemi motori Schemi posturali Essi sono le forme più semplici e fondamentali del movimento che compaiono fin dai prima anni di vita
7 UNITA BASICHE DEL MOVIMENTO Gli schemi motori sono numerosi, alcuni di essi però sono definiti di base perché permettono di realizzare azioni più complesse. Camminare Correre Saltare Strisciare e rotolare Lanciare e afferrare arrampicarsi
8 UNITA BASICHE DEL MOVIMENTO Gli schemi posturali riguardano le diverse parti del corpo come il tronco o gli arti e le relazioni tra essi. Flettere, estendere Piegare Addurre abdurre Ruotare circondurre
9 UNITA BASICHE DEL MOVIMENTO Il movimento si sviluppa in rapporto con l ambiente e le unità basiche maturano secondo un processo di stadi progressivi Il passaggio da uno stadio al successivo avviene quando sono stati raggiunti i livelli minimi di maturazione
10 UNITA BASICHE DEL MOVIMENTO La maturazione si realizza quando l istruttore favorisce la più larga base motoria possibile, cioè organizza il suo intervento in modo da incrementare il più possibile il patrimonio motorio del suo allievo.
11 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacitàcondizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
12 CAPACITA MOTORIE Ogni individuo si muove consapevolmente e realizza azioni motorie di diversa complessità in base allo sviluppo delle sue capacità motorie. Le capacità motorie rappresentano i presupposti funzionali per l apprendimento e la realizzazione di azioni motorie e sportive. Le capacità motorie si suddividono in: Capacità senso-percettive Capacità coordinative Capacità condizionali
13 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacitàcondizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
14 CAPACITA MOTORIE Capacità senso-percettive Le capacità senso-percettive permettono all individuo di instaurare un rapporto sensoriale tra il proprio corpo e il mondo esterno (sensazione) e di prendere coscienza dei segnali che discrimina (percezione)
15 CAPACITA MOTORIE Capacità senso-percettive Assunzione di significato = percezione Elaborazione del segnale Trasmissione del segnale elettrico dalla periferia al SNC sottoforma di impulso elettrico Trasformazione da parte dei recettori di un segnale chimico o meccanico in elettrico
16 CAPACITA MOTORIE Capacità senso-percettive Le esercitazioni finalizzate allo sviluppo delle capacità senso-percettive devono trovare ampio spazio nella programmazione motoria dei giovanissimi poiché il loro sviluppo è tanto più efficace quanto prima viene stimolato!
17 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacitàcondizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
18 CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative Sono le capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento. Il loro sviluppo è strettamente correlato con la funzionalità del sistema nervoso ed in particolare del sistema senso-percettivo.
19 CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative Le basi funzionali delle capacità coordinative sono costituite da: Strutture centrali Strutture afferenti Strutture efferenti Le capacità coordinative vengono classificate in: Generali speciali
20 CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative generali Capacità di apprendimento motorio Capacità di controllo motorio Capacità di adattamento e trasformazione del movimento
21 CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative speciali Capacità di equilibrio Capacità di combinazione motoria Capacità di orientamento Capacità di differenziazione spaziotemporale Capacità di differenziazione dinamica Capacità di anticipazione motoria Capacità di fantasia motoria
22 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacità condizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
23 CAPACITA MOTORIE Capacità condizionali Sono le capacità determinate da fattori energetici. Esse dipendono da caratteristiche biochimiche, morfologiche e funzionali dell individuo. Sono collegate a fattori di tipo strutturale come peso, statura, massa muscolare, sesso, tipo di fibre muscolari e sistema endocrino.
24 CAPACITA MOTORIE Capacità condizionali Sono tradizionalmente tre: Velocità Forza Resistenza
25 CAPACITA MOTORIE Velocità La velocità è diversa dalla rapidità: nel primo caso si fa riferimento ai parametri tempo e spazio, mentre nel secondo solo al tempo. Nel caso della velocità la richiesta di substrati energetici è elevata, mentre per la rapidità c è quasi esclusivamente carico del SNC.
26 CAPACITA MOTORIE Velocità Le fasi fisiologiche della velocità sono 3: 1 produzione dello stimolo 2 conduzione dello stimolo 3 contrazione muscolare Alla funzionalità del SNC, deve corrispondere una rapida contrazione muscolare per ottenere esecuzioni in tempi minimi.
27 CAPACITA MOTORIE Velocità Gli aspetti di velocità legati al SNC si sviluppano con le capacità coordinative. La velocità di conduzione dello stimolo incrementa da 7 a 11 anni. La frequenza di movimento aumenta da 9 a 11 anni. La velocità dei singoli movimenti aumenta tra 8 e 12 anni.
28 CAPACITA MOTORIE Velocità Quindi questa capacità deve essere adeguatamente sviluppata e stimolata nelle fasce tra 7/8 e 12/13 anni per ottenere il massimo sviluppo!
29 CAPACITA MOTORIE Forza E la capacità del muscolo di sviluppare tensione per opporsi o resistere a forze esterne. Essa si manifesta con la contrazione muscolare regolata dal SNC secondo 3 parametri: Numero di unità motorie Frequenza degli impulsi Sincronizzazione delle unità motorie
30 CAPACITA MOTORIE Forza La forza può essere MASSIMALE: cioè la capacità di contrazione massima. Può essere VELOCE o RAPIDA: cioè produrre una quantità elevata di forza in tempi brevissimi senza perdere arco di movimento. Può essere RESISTENTE: cioè la capacità di mantenere delle contrazioni protratte nel tempo o ripetute.
31 CAPACITA MOTORIE Resistenza E la capacità di prolungare il lavoro muscolare nel tempo. La capacità aerobica è neutra, cioè non ha momenti di maggior sviluppo. La resistenza anaerobica è una capacità da sviluppare dopo l età puberale.
32 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacità condizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
33 CAPACITA MOTORIE Mobilità articolare E la capacità di effettuare movimenti coordinati con la maggior escursione articolare possibile. E molto sviluppata nei primi anni di vita e tende a regrederire in età puberale. E quindi consigliato un intervento mirato a 9/10 anni ed il mantenimento della capacità articoari raggiunte negli anni successivi.
34 RAPPORTI TRA CAPACITA MOTORIE Le capacità motorie sono strettamente legate tra loro e il loro sviluppo, pur seguendo il susseguirsi delle spinte di sviluppo e delle età sensibili, è influenzato dalle proposte motorie che l individuo si trova a sperimentare!
35 RAPPORTI TRA CAPACITA MOTORIE L obbiettivo primario fino a 12/13 anni è di arricchire il patrimonio motorio di ogni individuo di gesti ed esperienze che possano costruire un ottima capacità di prestazione futura.
36 EDUCAZIONE MOTORIA Unità basiche del movimento Schemi motori di base e schemi posturali Capacità motorie Capacità senso percettive Capacità coordinative (generali e speciali) Capacità condizionali Mobilità articolare Rapporti tra le capacità motorie Formazione delle abilità motorie
37 LA FORMAZIONE DELLE ABILITA MOTORIE Le abilità motorie sono azioni che vengono apprese (I), strutturate (II), consolidate (III) e perfezionate (IV). Le abilità motorie dipendono dalle capacità motorie che a loro volta dipendono dalle capacità di apprendimento motorio. Alla loro formazione sono tuttavia fondamentali condizioni esterne (ambiente, linguaggio, risultati, ecc.) ed interne come il livello motorio iniziale e la motivazione.
38 LA FORMAZIONE DELLE ABILITA MOTORIE L apprendimento motorio si articola in tre fasi (Meinel e Schnabel): Coordinazione grezza Coordinazione fine Disponibilità variabile Capacità di apprendere un movimento, di controllarlo, di adattarlo e trasformarlo!
39 LA FORMAZIONE DELLE ABILITA MOTORIE Coordinazione grezza L apprendimento motorio inizia con la comprensione da parte dell allievo del compito, con la capacità di anticipare lo scopo e la motivazione ad agire. L azione che ne deriva è grezza, poiché si avvale solo delle informazioni di ritorno. L esecuzione è imprecisa ed instabile, ma con la ripetizione e le esercitazioni si arricchisce di informazioni cinestesiche.
40 LA FORMAZIONE DELLE ABILITA MOTORIE Coordinazione fine L esecuzione si fa sempre più precisa e selettiva, il gesto è sempre più fluido ed economico. L allievo è sempre più capace di cogliere informazioni relative all esecuzione. Lo sviluppo procede con fasi di stasi. La regolazione del movimento è ancora suscettibile di disturbo.
41 LA FORMAZIONE DELLE ABILITA MOTORIE Disponibilità variabile o maestria motoria L abilità motoria è entrata in modo stabile nel patrimonio motorio dell allievo ed ora può disporne nelle situazioni concrete. Il perfezionamento non ha mai termine, infatti l allievo sa adattare e trasformare i suoi gesti a seconda delle situazioni contingenti.
42 Grazie dell attenzione
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