Diapositiva 1. Diapositiva 2. Diapositiva 3 TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO. Classificazione classica. Lezione Capacità Motorie
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- Valentina Agata Carletti
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1 1 TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO Lezione Capacità Motorie 2 Hotz (1996) afferma che le capacità sono sia il presupposto che l obiettivo dell acquisizione di abilità; in particolare la riuscita delle abilità dipende sempre dall interazione tra i presupposti fisici, i rapporti senso motori ed i processi intenzionali. 3 Classificazione classica Per semplicità di esposizione e di interpretazione in chiave didattica, verrà seguita la classificazione di Blume e riveduta da Sotgiu (1988) che suddivide la capacità motorie in: Capacità senso-percettive Capacità condizionali Capacità coordinative
2 4 Classificazione classica Capacità senso percettive: Relative all acquisizione di informazioni tramite: Esterocettori (occhio, orecchio, ecc.) Propriocettori (apparato del Golgi, fusi neuromuscolari, apparato vestibolare, ecc.) Enterocettori (recettori viscerali) 6 PARENTESI Capacità senso percettive: Nella stazione eretta le informazioni che i meccanocettori presenti sulla pianta del piede svolgono questa funzione. Non tutte le zone del corpo hanno la stessa capacità di discriminazione sensoriale 7
3 8 Classificazione classica Capacità condizionali: Dipendono soprattutto dalla dimensione biologica e fisiologica dell individuo. Agiscono sui grandi apparati respiratorio cardio-circolatorio e muscolare e possono essere educate in relazione allo sviluppo del soggetto. 9 Classificazione classica Capacità coordinative: Dipendono dalla dimensione intellettiva, cognitiva e emozionale della persona e sono preposte al controllo e alla trasformazione dei comportamenti motori. Sono capacità fondamentali per l apprendimento motorio 10 Capacità coordinative Capacità coordinative generali: Capacità di apprendimento motorio Capacità di controllo motorio Capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti
4 11 Capacità coordinative : Capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti Capacità di differenziazione Capacità di equilibrio Capacità di orientamento Capacità di ritmizzazione Capacità di reazione Capacità di trasformazione e adattamento Fantasia motoria Capacità di anticipazione 12 Capacità coordinative generali Capacità di apprendimento motorio Assimilazione e acquisizione di azioni motorie nuove. Essa determina e tempi e i progressi che si compiono nell apprendimento delle azioni. Capacità di controllo motorio Capacità di controllo in riferimento all obiettivo programmato. Consente di controllare nello spazio e nel tempo azioni semplici o complesse. Viene sviluppata attraverso l aumento di difficoltà di esecuzione temporali e spaziali 13 Capacità coordinative generali Capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti Rispetto alle 2 precedenti questa capacità ha bisogno che il movimento sia già appreso e controllato per poterlo trasformare e adattare alle nuove situazioni ambientali. E la capacità di adattare un programma motorio ad una nuova situazione ambientale in modo che il risultato non cambi. Essa si sviluppa esercitando gli automatismi in situazioni inusuali e stimolando i sistemi percettivi a registrare tempestivamente le variazioni di condizioni
5 14 Capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti Unire in un unica azione più movimenti svolti da diversi segmenti corporei e da tutto il corpo nella sua totalità: Correre+saltare Correre+saltare+lanciare Bracciata e gambata a stile libero o delfino Saltellare divaricando le gambe e slanciando le braccia su piani diversi 15 Capacità di differenziazione Conscia percezione dei parametri di forza, tempo e spazio nella realizzazione di un azione motoria. E la capacità di eseguire con precisione ed in modo economico ogni movimento. Presuppone la capacità di gestire rapidamente e con precisione i feed-back estero e propriocettivi 16 Capacità di equilibrio Statico Dinamico In volo
6 17 Capacità di orientamento Richiede la costante percezione dello spazio occupato in ogni momento dell azione (es. pugile) e permette di adattare i parametri dei gesti in funzioni delle modificazioni rispetto ai rapporti spaziali 18 Capacità di ritmizzazione Consente di programmare cronologicamente gli impegni muscolari (agonisti-antagonisti e contrazione-decontrazione) secondo un ritmo che può essere indotto dall esterno (es. musica) o dall interno. 19 Capacità di reazione motoria Permette di rispondere ed adattarsi ad uno stimolo nel minor tempo possibile. Si distinguono due tipi di reazione motoria: Semplice complessa
7 20 Capacità di trasformazione e adattamento Consente di modificare e adattare un azione durante l esecuzione se il cambiamento ambientale lo richiede 21 Fantasia motoria Capacità di utilizzare al momento opportuno le abilità immagazzinate nella memoria motoria, anche combinandole tra loro in maniera efficace o del tutto originale, per il raggiungimento dell obiettivo 22 Capacità di anticipazione Presupposto a qualsiasi atto motorio Saper prevedere l evolversi ed il risultato di una azione o di una situazione non ancora conclusa o non ancora verificatasi
8 23 FORZA RESISTENZA - VELOCITA Forza: Capacità che consente all individuo di opporsi ad una resistenza esterna Resistenza: Capacità che permette di sopportare la fatica durante lavori di lunga durata Rapidità: Permette all individuo di compiere azioni motorie nel più breve tempo possibile 24 FORZA Capacità che consente all individuo di opporsi ad una resistenza esterna attraverso una contrazione muscolare. Questa contrazione può essere: Concentrica Accorciamento del muscolo (lavoro superante) Una parte dell energia chimica viene trasformata in lavoro meccanico Isometrica Non si verifica nessuna variazione nella lunghezza del muscolo (statico) Tutta l energia è trasformata in calore Durante la contrazione isometrica la forza prodotta in relazione al tempo è in funzione dell attivazione del sistema nervoso centrale Eccentrica Si registra un allungamento del muscolo durante la contrazione (lavoro superante) Il muscolo subisce il lavoro piuttosto che compierlo 25 FORZA Capacità che consente all individuo di opporsi ad una resistenza esterna attraverso un lavoro muscolare. Le definizioni sono molte Classificazione di Harre: Forza massimale Forza rapida Resistenza alla forza
9 26 FORZA : Bosco mettendo in relazione forza e velocità fa un ulteriore suddivisione: Classificazione di Bosco: Forza massima Forza dinamica massima Forza esplosiva (veloce) Resistenza alla forza veloce Resistenza muscolare 27 RESISTENZA Capacità che permette all individuo di sopportare la fatica durante lavori di lunga durata. E caratterizzata da fattori fisiologici, coordinativi e psicologici che concorrono alla corretta distribuzione degli sforzi. Classificazione in base ai meccanismi energetici: Resistenza aerobica Resistenza anaerobica 28 RESISTENZA Classificazione in base alla durata dell impegno: Resistenza alla velocità: dagli 8 s. ai 45 s. Resistenza di breve durata: dai 45 s. ai 2 Resistenza di media durata: dai 2 ai 10 Resistenza di lunga durata I: dai 10 ai 35 Resistenza di lunga durata II: dai 35 ai 90 Resistenza di lunga durata III: dai 90 in su
10 29 RESISTENZA Classificazione in base alla specificità del carico: Resistenza generale Resistenza specifica 30 RESISTENZA Neumann G. individua 4 stadi di adattamento allo sviluppo della resistenza: 1. Modifica nel programma motorio con eliminazione dei movimenti non necessari che rendono l azione impacciata e non fluida 2. Aumento delle riserve energetiche (aumento glicogeno muscolare 20 gg.) 3. Conseguenza del secondo (nuovi eq.energetici, maggiore possibilità di allenamento) 4. Stabilizzazione dell aumento di prestazione 31 Velocità Permette all individuo di compiere azioni motorie nel più breve tempo possibile Consente di esprimere forti accelerazioni e mantenere a lungo la velocità raggiunta Dipende da: 1. Presentazione di uno stimolo e conseguente eccitazione del recettore nervoso 2. Trasmissione del segnale da parte del SNC 3. Elaborazione dello stimolo e trasmissione al motoneurone 4. Arrivo del segnale al sistema muscolare 5. Stimolazione del muscolo e produzione della risposta 6. Frequenza di impulsi 7. Disponibilità di ATP e CP 7-12
11 32 Mobilità articolare o flessibilità Capacità dalla difficile collocazione ambito di movimento possibile intorno ad una articolazione 2 tipologie: Attiva (dinamica) passiva 33 Mobilità articolare o flessibilità Fattori che influenzano la flessibilità: Fattori endogeni Influenzabili: Capacità di estensione delle muscolatura antagonista, elasticità dei tendini e delle capsule articolari Poco influenzabili: Struttura, tipo delle articolazioni, volume delle masse muscolari, Età, sesso Fat. Esogeni Momento della giornata, temperatura esterna, forze esterne (partner, gravità, entità del carico ecc. 34 Alcuni autori riconoscono come capacità unica la FORZA nelle sue diverse espressioni: Espressione massima della forza Espressione rapida e veloce della forza Espressione resistente della forza Espressione reattiva ed elastica della forza
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