Avviamento, formazione e allenamento delle fasce giovanili A cura di Pasquale Piccardo

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1 Avviamento, formazione e allenamento delle fasce giovanili A cura di Pasquale Piccardo

2 Certificazione medica Scheda individuale relativa a precedenti esperienze motorie-sportive Osservazione mirata Test codificati e/o adattati

3 Compagni Famiglia(altri fratelli già avviati, aspettative dei genitori) Impianti sportivi Mezzi di informazione Medico di famiglia La scuola

4 La figura del genitore-dirigente

5 Aspetto ludico Inserimento nel gruppo Spirito di emulazione Attitudine alla competizione-spirito di sacrificio Volontà di emergere

6 Difficile inserimento nel gruppo Richieste superiori alle possibilità del ragazzo Fattori esterni(studio, impegni extra) La famiglia

7 Il bambino per mentalità è interessato a tutto ed a causa della sua voglia di muoversi, della sua curiosità e del suo bisogno di varietà, accetta con entusiasmo ogni nuova proposta di movimento. Uno specialista è un individuo che sa sempre più di sempre meno, finchè non sa nulla Lore Lorentz Specializzazione al momento giusto e non in età giovanile.

8 Vie interne, endogene, miglioramenro della cinestesi (sensazione del movimento-propriocettività) Stimoli visivi e uditivi, esogeni(es.filmati)

9 Fase di formazione

10 Continuità Gradualità Multilateralità o varietà Individualizzazione Specificità

11 Motivare i ragazzi mediante esercitazioni varie e gratificanti Rendere chiaro l obiettivo da raggiungere Considerare e rispettare i diversi tempi di apprendimento tra soggetti anche della stessa età anagrafica

12 Sviluppare un buon livello generale, multilaterale di prestazione sportiva; Sviluppare le capacità fondamentali specifiche dello sport praticato ed apprendere le tecniche dei suoi movimenti fondamentali; Conoscere e sperimentare i singoli metodi di allenamento specifici; Suscitare una motivazione al successo in allenamento ed in gara nello sport praticato

13 La veloce crescita fisica disturba la coordinazione neuromuscolare con effetti sulla percezione personale della propria prestazione e adattamento. Queste condizioni offrono potenzialità ma anche rischi di squilibri e perdita di motivazione.

14 Sostenere il ragazzo nei momenti critici Favorire l inserimento in squadra-gruppo chiedendo la collaborazione dei più bravi Sottolineare i punti forti del ragazzo in attesa del superamento della fase critica

15 Domande più ricorrenti riguardanti la preparazione fisica in età giovanile

16 Età anagrafica ed età biologica Quando è consigliabile inserire ragazzi più piccoli nelle categorie superiori?

17 Lavoro con i pesi Quando? Come?

18 In che misura le conoscenze acquisite con gli atleti adulti possono essere riportate sui giovanissimi?

19 Esiste un numero di allenamenti settimanali considerato ottimale per le varie fasce di età?

20 Suddivisione schematica dei 4 aspetti dell allenamento Scopo dell allenamento è fornire una adeguata preparazione tecnica, tattica, condizionale e psicologica. Tutti questi elementi sono strettamente collegati fra loro e costituiscono un unico sistema. Preparazione condizionale: incremento delle capacità motorie e delle loro componenti. Preparazione tecnica: acquisizione e consolidamento dei gesti tecnici. Preparazione tattica: capacità di condurre ed organizzare la gara nel modo più efficace assicurando una corretta utilizzazione e distribuzione dell energia. Preparazione psicologica: riguarda l igiene mentale dell atleta, che deve essere aiutato a sviluppare la personalità e preparato a gestire successi ed insuccessi.

21 Aspetti dell allenamento

22 Adattabilità dell organismo L adattabilità è la capacità dell organismo umano di modificare, più o meno stabilmente, il proprio stato e il proprio equilibrio funzionale come risposta a qualsivoglia tipo di sollecitazione ambientale. Va da che sé che uno stimolo considerato nella sua unità e unicità mette in atto un aggiustamento provvisorio delle funzioni dell organismo.

23 La supercompensazione

24 Benefici indotti dall'allenamento sportivo in età giovanile (da "Età evolutiva ed attività motorie" di G. Caldarone e M. Giampietro - Mediserve 1997)

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