Tre pacchi, una sola miserabile provocazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tre pacchi, una sola miserabile provocazione"

Transcript

1 N 2 - FEBBrAIO ADAR RISHON 5774 ANNO XLVII - CONTIENE I.P. E I.R. - Una copia 6,00 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1 comma 1 Roma ISRAELE LA PROTESTA DEGLI IMMIGRATI FRANCIA L ANTISEMITISMO DEL COMICO DIEUDONNÉ ITALIA FILM SUL RABBINO ACCUSATO DI COLLABORAZIONISMO שלוםSHALOM EBRAISMO INFORMAZIONE CULTURA Tre pacchi, una sola miserabile provocazione בס ד Ariel Sharon, l ultimo leone di Israele FOCUS

2 CATENA DI COLLEGAMENTO If I were a rich man, Ya ha deedle deedle, bubba bubba deedle deedle dum. È l'inizio della concatenazione di pensieri di Topol, il celebre violinista sul tetto. Cosa si potrebbe fare avendo una somma a disposizione, un pò per sé, ma anche per gli altri? Agli ebrei da sempre non manca la fantasia, l'altruismo, e la volontà storica di lasciare una traccia del proprio passaggio su questa terra. Questo è anche lo spirito del Keren Hayesod, i cui progetti di Lasciti, Donazioni e Fondi nascono per dare pieno valore alle storie personali e collettive. Sostenendo tra l altro progetti per Anziani e sopravvissuti alla Shoah, Sostegno negli ospedali, Sviluppo di energie alternative,futuro dei giovani, Sicurezza e soccorso, e Restauro del patrimonio nazionale. Tu con il Keren Hayesod protagonisti di una storia millenaria Giliana Ruth Malki - Cell Responsabile della Divisione Testamenti Lasciti e Fondi del Keren Hayesod Italia vi potrà dare maggiori informazioni in assoluta riservatezza KEREN HAYESOD Milano, Corso Vercelli, 9 - Tel /1027 Roma, C.so Vittorio Emanuele 173, - Tel Napoli, Via Cappella Vecchia 31 - Tel gilianamalki@kerenhayesod.com

3 EDITORIALE L unanime condanna di una miserabile provocazione I tre pacchi contenenti le teste di maiale, recapitati in Comunità, presso l Ambasciata di Israele e presso il Museo storico di Roma in Trastevere ove era allestita una mostra sulla Shoah, sono - come giustamente li ha definiti il Presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano - una miserabile provocazione. Sono il gesto ripugnate, in codice mafioso, di chi ha pensato di voler offendere e minacciare gli ebrei tutti insieme, sia quelli che vivono nella diaspora sia gli israeliani, usando come collante l offesa alla memoria della Shoah. In questo senso i criminali ci hanno visto bene, sul tema della memoria non ci sono differenze tra gli ebrei e non esiste distinguo: quello che è successo tra il 1938 e il 1945 è diventato uno degli elementi della nostra identità, sia come Stato di Israele sia nelle nostre relazioni con il resto della società nella quale viviamo. L affermazione mai più è diventata la coscienza del popolo ebraico, ovunque esso si trovi a vivere: mai più passivamente andremo al macello; mai più accetteremo che il mondo si volti dall altra parte quando si pianificano e si attuano genocidi, sotto qualsiasi parallelo e contro qualsiasi minoranza. La Shoah, sebbene abbia travolto il popolo ebraico, è diventata con il tempo, con un grande lavoro educativo e politico, un pagina di storia condivisa da cui trarre insegnamento. Ma i mittenti dei pacchi si sono sbagliati se speravano di suscitare la rabbia degli ebrei, se speravano di far perdere il controllo, se si auguravano che l offesa venisse accolta digrignando i denti. Certo hanno ottenuto una grande pubblicità, e questo nonostante che i pacchi non fossero stati accettati e fossero tornati indietro. Ma quello che invece merita di essere sottolineato è che il gesto offensivo di queste menti malate ha suscitato una tale riprovazione, un tale sdegno che è impossibile elencare i messaggi di solidarietà di tantissimi cittadini comuni, di personalità e dei rappresentanti delle istituzioni che non ci hanno fatto sentire soli. Attraverso queste pagine li vogliamo ringraziare tutti, a cominciare dalle Forze dell Ordine che hanno consentito di identificare un autore della provocazione. Quello che doveva essere uno sfregio alla Memoria si è ritorto contro i suoi stessi autori e il Giorno della Memoria 2014 è stato vissuto con una straordinaria ondata emotiva, con una partecipazione affettiva di grande intensità. È venuta meno - almeno fino ad ora - la preoccupazione che le celebrazioni del 27 Gennaio potessero istituzionalizzarsi, eventi routinari fatti per forza, mentre rimangono - grazie anche ai nostri nemici - occasioni per una profonda presa di coscienza che si realizza attraverso decine e decine di manifestazioni su tutto il territorio nazionale. Il gesto offensivo ha, per di più, ulteriormente accelerato il dibattito parlamentare sul disegno di legge volto a punire i negazionisti che abusano dei loro ruoli istituzionali, scientifici o accademici. Il 27 gennaio è però passato, mentre l antisemitismo resta, anzi - come abbiamo raccontato anche nello scorso numero di Shalom - cresce in tutta Europa, e assume forme pubbliche e si manifesta in modi palesi e condivisi, e con modalità che era impossibile pensare solo pochi anni fa. Siamo tornati - come settanta anni fa - a vedere nelle piazze e nelle strade di alcune città europee manifestazioni pubbliche di odio verso gli ebrei. Perché la storia non si ripeta, i razzisti, gli antisemiti, i violenti, i provocatori e i sobillatori non devono sentirsi sostenuti da una maggioranza silenziosa. Bisogna invece isolarli e condannarli. E l Italia lo ha saputo fare שלוםSHALOM COPERTINA 4 Ebrei come maiali: un paragone antico MARINA CAFFIERO MEDIO ORIENTE 6 Medio Oriente, ovvero il teatro dell assurdo FIAMMA NIRENSTEIN la sicurezza dello Stato ebraico non è aumentata UGO VOLLI ISRAELE 10 L umiliazione è una delle armi della propaganda palestinese ANGELO PEZZANA clandestini: un accoglienza che può diventare un suicidio demografico PIERPAOLO PINHAS PUNTURELLO Dopo Gaza, Israele avrebbe dovuto ritirarsi anche dalla Cisgiordania DANIEL MOSSERI Il contadino-guerriero, simbolo di una nuova nazione DANIELE TOSCANO Israele e il vuoto mai colmato del dopo-sharon ARIEL DAVID PENSIERO Elie Wiesel: L età non lo ferma ALESSANDRA FARKAS Perché è così difficile parlare di Israele DONATELLA DI CESARE Dieudonné e l antisemitismo alla francese STEFANO GATTI Lo scandalo non è un comico antisemita, ma il pubblico che ride GIORGIO ISRAEL Il mondo capovolto di Terezin DAVID MEGHNAGI 3

4 COPERTINA Ebrei come maiali: un paragone antico In una curiosa forma di rovesciamento l animale proibito veniva identificato dai cristiani con gli ebrei stessi e in particolare con i rabbini 4 I recenti disgustosi eventi che hanno colpito la comunità romana con l invio delle tre teste di maiale ad altrettanti luoghi istituzionali non sono stati forse capiti e spiegati nella loro intera portata che è di inaudita gravità. La stampa e i commentatori, pur dando ampio spazio alla notizia, hanno parlato di avviso mafioso o di offesa alle tradizioni alimentari degli ebrei o, peggio, di goliardata fatta da persone ignoranti e sprovvedute. Ma per gli storici che hanno studiato le vicende del passato queste interpretazioni non possono che essere considerate come riduzioniste e pericolosamente minimaliste. Perché si tratta di ben altro e di molto di più: queste sono espressioni di razzismo molto pericolose per il linguaggio simbolico sotteso. E bisogna conoscerle ed esserne consapevoli. Leggendo i resoconti dei giornali sembra di piombare nei documenti del Sei-Settecento che ho analizzato nel mio libro Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia,libri proibiti e stregoneria e in cui sono descritte le teste di maiale e le figure di ebrei/ maiali portate in giro sui carri dalla plebaglia romana per segnalare una precisa identità non umana degli ebrei. Vale la pena di raccontare questa storia. A Roma, tra Cinque e Settecento il periodo di Carnevale rappresentava un periodo di esplosione dell ostilità antiebraica e dunque una fase temibile. Oltre alla più nota corsa o pallio, descritta con disgusto anche da Montaigne che vi aveva assistito nel 1580, nel corso della quale gli ebrei correvano nudi lungo l attuale via del Corso, esistevano altre espressioni popolari dell avversione antiebraica esplicitata in quei giorni. Sono espressioni dal basso che vale la pena di ricordare perché sono in grado di esplicitare i volti dell ostilità e della paura nelle relazioni con gli ebrei e la loro durata nel corso dei secoli. La corporazione cristiana dei pescivendoli- che svolgevano il loro mercato nel Portico d Ottavia, dunque in stretta vicinanza al Ghetto - erano soliti approntare per Carnevale carri e rappresentazioni teatrali farsesche, dette giudiate, dal forte sapore derisorio. Nel corso di esse erano presi di mira, ridicolizzandoli, precisi riti, preghiere, credenze e personaggi della tradizione religiosa degli ebrei nei cui confronti erano dimostrati avversione e disprezzo. Queste rappresentazioni erano costantemente denunciate alle autorità ecclesiastiche dai fattori, i capi della comunità, proprio per la tonalità virulenta e offensiva che fomentava odio e violenza nella popolazione che assisteva a tali spettacoli. I riti della violenza culminavano nella messa in scena, su carri decorati di fogliame e trainati da buoi che percorrevano tutta la città, di un teatro popolare itinerante che mimava momenti della vita quotidiana degli ebrei ad esempio, la circoncisione, un costume che turbava moltissimo l animo dei cristiani- culminando in genere nel funerale di un rabbino, accompagnato da una simbologia farsesca e denigratoria. La Cassa degli ebrei, o la Cassaccia erano denominate tali rappresentazioni. Ancora in pieno Settecento le giudiate erano praticate con zelo e ostilità crescenti. Nel 1710 i fattori della comunità indirizzarono al papa Clemente XI un memoriale di protesta contro i pescivendoli che in occasione del Carnevale di quell anno avevano portato per Roma una cassa da morto con diverse teste d Animali fingendo di far l esequie di Rabbini morti, con scherni, et atti impropij da usar con morti, da che ne sono nati sempre inconvenienti, e scandoli grandi,a segno ch alli poveri Hebrei gl è convenuto per molti giorni starsene chiusi nel Ghetto, o pure esporsi a battute, e feriti dalla Plebbe. I fattori chiedevano che fosse revocato il permesso di fare giudiate, ma ciò non venne concesso. Così nel 1711 tornarono a denunciare ancora alle autorità ecclesiastiche la scena di un carro nel quale (i cristiani) fingono di scorticare un Hebreo, ferendolo a guisa di un Porco, celebrandone poi un finto funerale con tutte le parole e riti già proibiti con cui veniva deriso un atto religioso. Nel 1715, infine, la protesta riguardò una recita teatrale in cui si derideva il pane azzimo, et altri riti della detta Legge Mosaica, facendo comparire Moisé, e li Rabbini in figura di mezz uomo, e mezzo porco. Si chiedeva perciò, ma sempre vanamente, di proibire una volta per tutte ai pescivendoli di inscenare tali teatri. Dunque, in una curiosa forma di rovesciamento, dalle lontane origini e di durata secolare, l animale proibito veniva identificato dai cristiani con gli ebrei stessi e in particolare con i rabbini. Ma c è qualcosa di più, e di più grave. Dall'immagine del maiale ferito o ucciso alla accusa di omicidio rituale il passo era breve. Il dileggio carnevalesco del pane azzimo e del divieto di cibarsi di maiale non si limitavano alla derisione dei costumi alimentari ebraici, ma avevano un altro pesante significato. Esso richiamava facilmente alla mente dei contemporanei che assistevano a tali rappresentazioni l antica e sempre viva accusa di omicidio rituale che circolava largamente nel mondo cristiano, costituendo uno dei più terribili e pericolosi stereotipi antiebraici. L accusa, costruita sulla leggenda dell uccisione rituale di un bambino cristiano, in genere nel corso della Settimana Santa, per spillarne il sangue con cui impastare le azzime, è da porsi in diretto rapporto con l interpretazione cristiana dei divieti ebraici di mangiare maiale e di assumere sangue; in sostanza, l idea sottesa a tale interpretazione era che gli ebrei/maiali si dovessero identificare proprio con ciò che era loro vietato, mentre il divieto di assumere sangue veniva letto al contrario come una ossessione del sangue. Gli ebrei erano assimilati ai maiali, e come tali venivano raffigurati nei carri carnevaleschi o anche, soprattutto nel mondo germanico, nelle diffuse rappresentazioni della scrofa madre degli ebrei. Ma essi, poiché non potevano mangiare un loro simile- cioè il maiale con cui erano identificati - uccidevano e

5 mangiavano la carne e il sangue di un bambino cristiano, sostituto più vicino della bestia proibita ma desiderata. L antropologia ha da tempo studiato il tema della somiglianza e contiguità tra bambini e maiali, animali dagli aspetti infantili e famigliari. D altro canto, l idea dell uccisione rituale del bambino-vittima si avvicinava parecchio, nelle raffigurazioni, alle pratiche di dissanguamento che accompagnavano l uccisione del maiale nelle società cristiane. L associazione tra il maiale e l accusa di omicidio rituale è infatti evidente nelle rappresentazioni iconografiche del martirio di Simonino il bambino cristiano la cui pretesa uccisione a Trento, nel 1475, divenne emblematica dell accusa di omicidio rituale. Si capiscono perciò facilmente tutta la portata e le terribili conseguenze dell accusa del sangue, ancora circolante in piena età dei Lumi e largamente diffusa pure nell Ottocento e nel Novecento e perfino ai nostri giorni in alcuni contesti violentemente antisemiti. Si trattava di una lettura precisa dell essenza ebraica e dei suoi costumi che restò sempre attiva nella storia. Essa, nella sua terribile ripetizione nel tempo, costituisce una delle matrici dell antisemitismo più diffuso e una delle giustificazioni quasi naturale razziale, dal momento che proprio dalle caratteristiche delle orecchie si distinguono le diverse razze dei maiali - delle esclusioni, delle persecuzioni e degli stermini. Ancora in tempi recenti era molto diffuso in Italia il binomio ebreo/maiale racchiuso nel gesto offensivo e derisorio di piegare un pezzo di stoffa a mo di orecchio di porco e di sventolarlo davanti a un ebreo. Primo Levi racconta esattamente questa sua esperienza in Il sistema periodico. Oggi di tutti questi significati profondi, oscuri e inquietanti di tale binomio razzista non si è più consapevoli e ciò ha indotto a minimizzare quel che è successo. E invece la storia di queste usanze di irrisione e di ribadimento dell inferiorità indirizzate contro gli ebrei e soprattutto i messaggi di violenza che veicolavano è antica e le sue ricadute sono state lunghe nel tempo. Non so di quanto di tutto questo si sia generalmente consapevoli mentre, proprio in concomitanza con il Giorno della Memoria, bisognerebbe esserlo. Quanto ancora resta da far sapere! Marina Caffiero Università La Sapienza di Roma Nella pagina accanto: incisione antisemita tedesca del XVIII secolo raffigurante nella parte alta San Simonino e sotto una scrofa che allatta gli ebrei. In questa pagina: particolare della Cattedrale di Bad Wimpfen (Germania) dedica se hai una casa sai quanto vale dedica è una polizza che protegge la tua casa e i tuoi affetti perfino in caso di terremoto. Parlane ora con un vero esperto, il tuo agente ala Dimas Insurance Consulting via Nazionale 221, Roma tel /8 fax dimasins@fastwebnet.it Avvertenza: prima della sottoscrizione è necessario leggere attentamente il fascicolo informativo, disponibile presso l intermediario e consultabile sul sito: Ala Assicurazioni Spa società del Gruppo assicurativo Sara 5

6 MEDIO ORIENTE Medio Oriente, ovvero il teatro dell assurdo Si discute attorno ai tavoli diplomatici come se il rancore, la rabbia, le stragi, l odio che separa gli stessi musulmani non esistessero e si propongono soluzioni utopiche staccate dalla realtà 6 Per capire dove è il povero, insanguinato Medio Oriente in questo momento, occorre una premessa un po debilitante: viviamo su un palcoscenico girevole, in cui rotea l Egitto, la Siria, l Iran, il processo di pace mediorentale, e ognuna delle scene rappresentate ha un carattere sostanzialmente fittizio. Ovvero, ciò che vediamo, il modo in cui se ne parla e se ne scrive, non risponde alla realtà dei fatti, l interazione politica avviene fra protagonisti che recitano un copione che prescrive una politica mondiale di pacificazione mentre in realtà si stanno modificando con terremoti e tsunami tutti gli antichi equilibri. Il palcoscenico girevole ci mostra in questi giorni la trattativa sulla Siria a Ginevra; la questione iraniana, che ha avuto una sua accentuazione a Davos; e il dialogo israelo-palestinese, qui, dalle parti di Gerusalemme e di Ramallah. Sul primo proscenio, si finge che una bella conferenza internazionale possa organizzare una pace impossibile; sul secondo che i sorrisi di Rouhani promettano davvero un Iran moderato, denuclearizzato, forse perfino più democratico; sul terzo che i palestinesi e gli israeliani discutano di Gerusalemme, del diritto al ritorno, dei confini con la volontà di trovare un compromesso dalle due parti, e del riconoscimento di uno Stato Ebraico da parte di Abu Mazen con la convinzione che una soluzione sarà trovata come vuole Kerry. Sempre in prima fila anche la questione egiziana, che ci ripropone per intero il tema del nostro rapporto con la democrazia, quesito micidale che nessuno vuole affrontare perché le risposte sono ignote: ovvero, nessuno osa affermare, in Occidente, che in fondo è stato un bene che il generale Sisi abbia preso il potere laddove l alternativa era la Fratellanza Musulmana; che se Sisi non è democratico, certo la Fratellanza lo era ancora meno. Gli USA portano su di sé il peso dello speranzoso atteggiamento preso quando Morsi vinse le elezioni e Hillary Clinton dette pubblicamente credito al gruppo che avrebbe subito tentato di instaurare la Sharia con la forza, e che subito cooptò i suoi adepti dentro la piramide della corruzione tradizionale del potere egiziano, laddove il popolo non aveva questa intenzione. Lo scenario generale, prima che ci addentriamo brevemente in ciascuno dei nostri teatri, ci parla della conclusione di un era, ovvero della definitiva decadenza di quell accordo Sykes Picot (1916) che ignorava la struttura tribale e religiosa del Medio Oriente, e si limitava con un intesa segreta a suddividere l area fra l Inghilterra e la Francia, con l accordo della Russia zarista. All Inghilterra andò la Giordania e l Iraq meridionale con l accesso al mare attraverso Haifa; la Francia ebbe la parte siro-libanese, l Anatolia sudorientale e l Iraq settentrionale, e la Russia Costantinopoli e l Armenia ottomana. L area mandataria britannica veniva chiamata Surya al Janubiyya, cioè Siria meridionale, tanto per non dimenticare che cosa era considerata allora la Palestina, e la Siria del nord andava alla Francia. Ma la base principale dell accordo erano i 600 km di confine fra la Siria e l Iraq. E proprio questo il confine che è saltato, con tutte le conseguenze del caso. 30 milioni di curdi sono di fatto una sola nazione che travalica i limiti di Iraq, Turchia, Iran; i sunniti, in guerra con gli Alawiti di Assad, gli Sciiti iraniani e e gli Hezbollah libanesi, hanno spezzato ogni confine, e infatti i vari gruppi sunniti di Al Qaeda corrono dall Iraq ad aiutare i loro alleati siriani, mentre gli sciiti di Nasrallah sono al fianco di Assad, e nel loro paese si spacca il fronte libanese, per riprodursi con una quantità di attentati, quello creato dall attuale guerra siriana. Ci sono anche una quantità di scontri interni al fronte soprattutto sunnita, di cui il più clamoroso è oggi quello fra Sisi e i Fratelli Musulmani, che si riverbera nella novità della rottura del governo egiziano con Hamas, con alcuni politici e commentatori che accusano Hamas di un ruolo attivo nel rifornire di armi gli uomini di Morsi e di causare i molti attentati che feriscono il Paese in Sinai e al Cairo. Anche in Turchia il campo sunnita è in guerra, il nemico numero uno del Primo Ministro islamico Tayyp Erdogan è il misterioso imam islamista Fetullah Gulen e quella che si svolge in questi mesi fra di loro sembra una guerra senza quartiere che intacca il cuore del potere e che porterà alla sconfitta dell uno o dell altro. Erdogan si è distinto per la sua alleanza con i Fratelli Musulmani fino ad accusare Sisi di una cospirazione filoisraeliana ma Gulen non si accontenta di quel tipo di islamismo, vuole imporre il suo, costruito su una enorme rete di moschee, scuole, istituti caritativi e sportivi.

7 Prendendo ora in considerazione i tre palcoscenici, quello di Ginevra è stato ritenuto importante per il solo fatto di costringere le due parti che ormai si odiano a incontrarsi. I morti sono 130mila, i bambini uccisi dalle pallottole, dalle torture, dalla fame, sono stati in gran parte eliminati volontariamente, e questo risulta ovviamente imperdonabile. L accordo per l evacuazione delle donne e dei bambini da Homs, è un piccolo obiettivo raggiunto, ma le parti hanno parlato solo con l inviato dell ONU, Brahimi; non si sono mai rivolte la parola, non sono arrivate a nessun accordo. E questo per un motivo fondamentale: sia Assad che i ribelli sono ancora in grado di mandare avanti con le armi una battaglia che ciascuna delle due parti considera definitiva per motivi culturali (alawiti e sunniti non fanno compromessi fra di loro, la loro tradizione centenaria glielo impedisce!) e per il troppo sangue versato. Ciascuna delle due parti pensa ai propri cari perduti crudelmente, e alle persecuzioni che seguiranno quando uno dei due prenderà il sopravvento. Assad ha tutto il supporto della Russia, dell Iran, degli Hezbollah, controlla la capitale Damasco e una striscia di terra contigua fino al Mediterraneo, a Tartus, dove si trova la flotta russa. Controlla le città più importanti con l esclusione di Raqqa nelle mani di al Qaeda e dell ISIS, (gli islamisti associati iraqeni e siriani) e Aleppo, divisa in due. I suoi alleati lo sostengono fino in fondo. E i ribelli a loro volta controllano un area di non minore grandezza, e anche se sono spaccati all interno possono contare su un vasto supporto da parte di tutto il mondo jihadista sunnita, molto deciso e feroce. Le due parti sono andate alla conferenza con la precisa intenzione di non accettare le condizioni di partenza, le dimissioni di Assad e il suo rimpiazzo con un autorità di transizione che compenda tutte le forze siriane. Tutti sanno che l unico modo di fermare il conflitto è impedire fisicamente l uso delle armi, ma l Europa e l America di Obama non lo faranno. Sull Iran e la sua strategia dei sorrisi abbiamo scritto ormai molte volte. E sinceramente penoso vedere come il mondo abbia fatto la fila alla conferenza economica di Davos per qualche affare in più quando è in gioco il suo intero futuro. L Iran di fatto non ha concesso niente di più che un abbassamento del tono, anche se il punto dell odio contro Israele e a volte anche contro gli USA è rimasto lo stesso. L Iran anche dopo gli accordi mantiene a casa sua le centrifughe, la costruzione dei missili balistici, l uranio già arricchito al 5 per cento e gli impianti che producono acqua pesante per il plutonio. In questo momento la volontà di ottenere la cancellazione delle sanzioni suggerisce alla durissima banda degli ayatollah un atteggiamento benevolo, ma il problema iraniano è sempre lo stesso, quello di un regime islamista fanatico, che promette la distruzione di Israele e nega la Shoah, che arricchisce l uranio, che perseguita con leggi costrittive i suoi cittadini, proibisce il dissenso, uccide gli omosessuali, esporta terrorismo e milita a fianco di Assad nella sua politica genocida. In questo quadro, è mai possibile che in capo a sei mesi, come vorrebbe Obama e l Unione Europea, si arrivi a un accordo che cancelli il problema iraniano? E mai possibile che il mondo non riesca a mantenere un atteggiamento più dignitoso, più consapevole, meno ridicolmente credulone? Il terzo teatro fittizio è quello per cui Abu Mazen e Natanyahu dovrebbero, per compiacere Kerry e dare all amministrazione Obama una soddisfazione fra tante delusioni, raggiungere un accordo, una lettera d intenti, una soluzione ad interim, qualcosa in fretta, subito. Ma come si può immaginare che il problema di Gerusalemme, quello del diritto al ritorno, quello della sicurezza e dei confini possano essere risolti quando Abu Mazen non è nemmeno disposto a riconoscere l esistenza di uno Stato del popolo ebraico? Avremo modo di ritornare sulla questione. Per ora ciò che è da auspicarsi è che dal teatro dell assurdo si ritorni a quello della realtà. Forse guardare negli occhi il presente, senza paura, forse una migliore presa sui grandi problemi odierni, non resi fumosi ed evenescenti dal politically correct, può aiutare l Occidente a rendersi davvero utile e a ricominciare a pensare. Fiamma Nirenstein kosher restaurant Vuoi gustare la miglior cucina kosher? Il ristorante più glamour di Roma è in Viale Libia, 54 Aperto pranzo e cena Contatti per info e prenotazioni: tel info@tayim.it 7

8 ISRAELE I nemici di Israele sono più deboli, ma la sicurezza dello Stato ebraico non è aumentata L equilibrio che si è stabilito non è quello della calma ma dell anarchia sanguinosa 8 Guardando alla superficie dei fatti, questo è un periodo di grande tranquillità, prosperità e sicurezza per Israele, forse il migliore della sua storia. L'ultima guerra combattuta sul terreno, comunque piuttosto limitata, è l'operazione Piombo Fuso, che risale a cinque anni fa; "Pilastro di Difesa" dell'autunno 2012 è stata combattuta soprattutto nell'aria, coi lanci di razzi da parte di Hamas contrastati dall'aeronautica. Il grande disordine delle rivolte arabe si è sostanzialmente fermato ai confini di Israele, con qualche colpo di mortaio sul Golan, gli attentati al gasdotto con l'egitto e poco più. I governi più ostili, come quello della Siria e la Fratellanza Musulmana in Egitto sono stati abbattuti o sono impegnati a difendere la loro sopravvivenza. I movimenti terroristi più vicini, sono isolati come Hamas o impegnati in altre guerre come Hezbollah. Quelli più lontani, come le varianti mesopotamiche, siriane ed egiziane di Al Qaeda sono impegnate a loro volta in guerre civili e difficilmente riescono a mettere sotto tiro il territorio israeliano. Insomma, il grande disordine del Medio Oriente ha finora disarticolato gli schieramenti nemici, tolto energie agli eserciti minacciosi, reso più difficile l'esplosione di un conflitto frontale. Contemporaneamente l'industria ad alta tecnologia fiorisce, nuove prospettive si aprono con l'inizio dello sfruttamento dei giacimenti marini di gas, il governo è riuscito a pilotare l'economia nella grande crisi mondiale di questi anni evitando danni gravi. Ci sono dunque molte ragioni d'ottimismo. D'altro canto è vero che l'autorità Palestinese favorisce un terrorismo a bassa intensità, che colpisce quotidianamente un po' dappertutto il territorio controllato da Israele, con accoltellamenti, molotov, sassi sulle macchine, qualche sparo, aggressioni alle persone e alla cose, razzi usati soprattutto per generare allarme e insicurezza. Sarebbe sbagliato giudicare semplicemente fastidioso questo stillicidio, perché purtroppo i morti vittime di quest'ondata di violenza ci sono stati e l'insicurezza di tutti è molto aumentata. Ma è evidente che si tratta di azioni di disturbo e, per il momento almeno, non di un tentativo di conquistare il controllo del territorio e di rendere la vita impossibile agli israeliani come nelle ondate terroristiche degli anni Ottanta e poi del La convivenza civile non è seriamente minacciata da questo terrorismo a bassa intensità, tanto meno lo è la sicurezza militare vera e propria del paese. Si può essere tranquilli, allora? Si può pensare che finalmente stia arrivando il momento in cui Israele diventi un paese normale, come diceva Ben Gurion, cioè un posto come l'italia o il Canada, che nessuno minaccia di distruggere, dove certo i pericoli non mancano, ma riguardano l'economia, la salute, la sicurezza stradale, magari i terremoti, non la volontà umana di sterminio e di distruzione? Purtroppo pensarlo sarebbe cedere a un'illusione. La configurazione delle forze che ha reso più deboli i nemici di Israele nel suo vicinato non deriva dal prevalere di sentimenti pacifici o anche solo realistici, ma dall'autodistruttività, dall'incapacità di moderare il conflitto interno che caratterizza il mondo arabo fin dai tempi di Maometto e dei suoi successori; l'equilibrio che si è stabilito non è quello della calma ma dell'anarchia sanguinosa, da cui potrebbe emergere un potere forte e temprato nella guerra civile che decidesse di legittimarsi attaccando quel nemico comune dei popoli islamici che resta Israele. Questa è del resto la logica che spiega lo strano schieramento di ex alleati di Israele, come la Persia e la Turchia sono stati a lungo, contro lo stato ebraico, il loro impegno per la sua distruzione. Si tratta di paesi del "secondo cerchio", secondo la vecchia dottrina strategica israeliana, avversari naturali e storici del "primo cerchio" dei paesi arabi che circondano Israele; non ci sono conflitti territoriali con loro e sarebbe interesse comune impedire che si formi un potere imperiale arabo, come voleva essere quello di Saddam Hussein. Ma contro questa logica degli interessi prevale da tempo quella ideologica dell'odio razziale contro gli ebrei, possibile legittimazione di quella pretesa all'egemonia del mondo musulmano cercata sia dall'iran che dalla Turchia islamista. E queste pretese si nutrono anche di costruzioni di forza militare il cui esempio più preoccupante (ma non l'unico) è l'armamento nucleare iraniano. Questa situazione è stabile da decenni (per quanto riguarda l'iran) e sta peggiorando da parecchi anni (per la Turchia), e potrebbe forse portare a un'alleanza tattica fra Israele e alcuni dei vicini che sono anch'essi nemici dei candidati "sultani" del mondo islamico, cioè l'egitto e soprattutto l'arabia Saudita, che teme molto l'iran. Ma queste alleanze non possono che essere passeggere e segrete, perché vanno contro l'ideologia antisemita fondamentale di questi paesi, inculcata fin dalle scuole elementari e continuamente ribadita dai media, oggi per nulla facile da ammorbidire. Quel che rende particolarmente preoccupante la prospettiva è però il comportamento dei tradizionali alleati di Israele nel "terzo cerchio", cioè fra i grandi poteri mondiali. Russia e Cina hanno ereditato dai tempi della guerra fredda un'ideologia, ma soprattutto un sistema di alleanze "antimperialistiche", difficilissimo anch'esso da superare, nonostante il grande pragmatismo dei loro governanti; l'india non è uscita da una dimensione di influenza regionale e certo non vuole farlo per impelagarsi nei conflitti mediorientali. Restano i tradizionali alleati dell'europa Occidentale e degli Stati Uniti. E' qui, soprattutto nell'atteggiamento americano, che negli ultimi anni è avvenuta una brusca trasformazione. Mentre Israele ha avuto per molto tempo lo status di essere il solo paese fra Africa e Asia ad avere un sistema politico-sociale pienamente occidentale, con libere elezioni, separazione dei poteri, libertà economica e politica, dimensioni e cultura non troppo diversa da quelle di uno stato europeo, essendo riconosciuto così parte di un "noi" occidentale che

9 bisognava difendere e tutelare, oggi questo status è quasi scomparso. L'ideologia terzomondista è diventata dominante nelle élites europee e in seguito anche americane, Israele è trattato come il capro espiatorio di tutte le colpe della storia dei paesi occidentali nei confronti degli "indigeni". Allo stesso tempo riaffiora un antisemitismo antico che nega al popolo ebraico il diritto al suo Stato, alla sua indipendenza, alla piena espansione della sua cultura. Il risultato è una politica che salvo eccezioni marginali (la repubblica ceca in Europa e anche l'italia finché era amministrata da Berlusconi, il Canada, l'australia) sta diventando violentemente antisraeliana. In questa analisi di prospettiva non importa indicare il nocciolo antisemita di questa ostilità, né mostrare il doppio standard, la demonizzazione, la delegittimazione che la caratterizzano e non importa neanche indicare i nomi di chi ha determinato queste politiche, magari limitandosi a citare Obama e la sua disastrosa illusione di un Islam "moderato" da sostenere. Chi governa Israele deve tener conto di un fatto semplice e veramente terrificante: che i potenti del mondo sono d'accordo nel cercare di depotenziare e punire, se non proprio di distruggere Israele. Naturalmente non lo ammettono; ma la politica di quelli che contano a Washington e in Europa ha questo senso preciso: stringere con mille pretesti una morsa alla gola di Israele. La richiesta di eliminare gli insediamenti oltre la linea verde significa questo: destrutturare Israele come sarebbe per l'italia il compito di fare pulizia etnica di tutta il Triveneto e la Lombardia per restituirli "etnicamente puri" all'impero asburgico. Aggiungeteci l'idea di costruire uno stato ostile a dieci chilometri dalla zona economicamente più produttiva del paese, il tentativo di impedire l'autodifesa di fronte agli attacchi terroristici (qualunque cosa Israele faccia è sempre sbagliata e "sproporzionata" se non proprio un "crimine di guerra"). E la grottesca pretesa di far sorvegliare i confini a forze dell'onu (o di altri organismi internazionali) che di fronte agli attacchi a Israele si sono sempre scansati (in Libano e sul Golan oggi; sul Sinai e sul Mar Rosso nelle guerre passate). Il fatto è che Obama silenziosamente ma con determinazione ha deciso un rovesciamento delle alleanze degli Usa, da Israele ai suoi avversari: prima ha cercato di sostenere al potere in Egitto la Fratellanza Musulmana (di cui Hamas è una costola). Dopo il fallimento di questa ipotesi ha saldato un'alleanza con l'iran che ormai nei suoi piani dovrà essere la potenza dominante del Medio Oriente. E' ovvio che ciò richieda, se non proprio la nuova Shoà che vorrebbero gli ayatollah, un deciso ridimensionamento strategico di Israele. E' a questo che servono le "trattative di pace" condotte da Kerry, solo così si spiega l'apparente dilettantismo o irrealismo con cui sono condotte. Il senso è di sottoporre a Israele l'alternativa del diavolo: o acconsente alle richieste dell'autorità Palestinese e si distrugge da solo, oppure non lo fa e diventa ufficialmente un nemico della pace e dunque dell'america. Questo è il problema strategico cui deve far fronte il Governo di Israele. La situazione tattica è buona, come ho detto all'inizio; quella strategica pericolosissima. Ci vorrà una straordinaria bravura diplomatica, militare e anche comunicativa per uscirne senza le ossa rotte. È il compito di Netanyahu, quello che potrà fare di lui il politico che ha salvato Israele dalla sfida più difficile, se ci riuscirà; o il contrario, che non voglio neppure nominare. Ugo Volli Nella pagina a fianco: il segretario di Stato USA John Kerry con il ministro della Giustizia di Israele Tzipi Livni e con il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erekat Il 2014 sarà l anno della liberazione della spia Pollard? Lo ipotizza la tv israeliana Per la prima volta dal 1985, quando fu catturato dai servizi segreti statunitensi e poi condannato all'ergastolo, la spia americana Jonathan Pollard (59 anni), condannato per tradimento in favore dello Stato ebraico, ha adesso la speranza di essere liberato. Lo ha riferito la televisione di stato israeliana secondo cui il Segretario di Stato John Kerry ha lasciato intendere di recente ai dirigenti israeliani che un atto di clemenza nei suoi confronti sarebbe possibile se Israele liberasse, nel contesto delle trattative di pace con i palestinesi, alcuni cittadini arabi israeliani che scontano lunghe pene per terrorismo. L'emittente ha collegato questo sviluppo anche al 'Datagate' ed in particolare alla rivelazioni di Edward Snowden - molto imbarazzanti per Washington - secondo cui i servizi segreti statunitensi avrebbero spiato negli ultimi anni, insieme con molti altri leader stranieri, dirigenti israeliani fra cui l'ex premier Ehud Olmert, l'attuale premier Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della difesa Ehud Barak. All'inizio degli anni Ottanta, in contatto con un ufficio del ministero israeliano della Difesa, Pollard inoltrò a Tel Aviv informazioni segrete in possesso degli Stati Uniti relative al potenziale militare di diversi Paesi arabi, nonché sui comandi dell'olp allora dislocati a Tunisi. La vicenda aprì una profonda ferita nell'ebraismo Usa, perché gettava un'ombra sulla lealtà di un cittadino e funzionario statunitense verso la sua patria. 9

10 ISRAELE 10 L umiliazione è una delle armi della propaganda palestinese La barriera di difesa e i controlli esistono solo per fermare il terrore e intercettare chi vuole colpire la popolazione israeliana C è una parola che mi ha sempre colpito con forza, ogni volta che la leggo una parte di me si schiera immediatamente dalla parte di chi la pronuncia. Questa parola è umiliazione. Sono molti gli aspetti della vita ai quali possiamo riferirci quando cerchiamo di capire perché quella parola suscita in noi un senso di urgente ed emotiva preoccupazione. L abbiamo letta, sentita, quante volte, ad esempio, a proposito dei rapporti con i palestinesi, tra ebrei e arabi israeliani, oppure tra Israele e l Autorità nazionale palestinese. Gli arabi israeliani la provano quando guardano le differenze tra la loro vita e la paragonano a quella degli ebrei, una diversità indiscutibile, ma la radice di questa disuguaglianza risiede nella lontananza dalla modernità che contraddistingue la loro società da quella ebraica, in fatto di cultura, tradizioni, rapporti famigliari, religione. Mentre Io Stato ebraico procede velocemente verso un continuo progresso, la società araba, in Israele e nei Territori, respinge tutti quei cambiamenti senza i ASSOCIAZIONE D. A. N. I. E. L. A DI CASTRO AMICI MUSEO EBRAICO DI ROMA L Associazione Daniela Di Castro Amici del Museo Ebraico di Roma è nata per aiutare il Museo Ebraico di Roma nella tutela, conservazione, promozione, diffusione e sviluppo della ricchezza del suo patrimonio. PER INFORMAZIONI E PER ISCRIZIONI: info@associazionedanieladicastro.org Tel quali l immobilismo nel quale vive non sussisterebbe. Umiliazione è la parola che appare sempre quando entra in gioco la barriera di sicurezza, che costringe chi dai Territori entra in Israele a sottoporsi a lunghi controlli da parte dei soldati di Tzahal, che svolgerebbero molto più volentieri altri compiti invece di interpretare quella parte per garantire la sicurezza del Paese. E umiliante sottoporsi a quei controlli, ma è indispensabile accettarli per impedire che dei terroristi entrino per compiere attentati. In Israele si verificano attacchi, spesso con gravi conseguenze, da parte di cittadini arabi israeliani, i giornali riferiscono puntualmente di aggressioni motivate solo da odio contro gli ebrei che vivono nell entità sionista, commesse da fanatici, indotti al crimine da una educazione all odio ricevuta nelle scuole palestinesi, ma anche dall esempio del governo dell Anp, che chiama martiri chi si fa esplodere e li premia dedicando alla loro memoria strade e monumenti. Può arrivare l umiliazione a produrre un risultato così tragico? Sì, se è sostenuta da una ideologia che pervade l intera società palestinese, ma non va chiamata con quel nome, è disonesto l uso che ne viene fatto. Non c è da stupirsi poi se dalle statistiche risulta che la presenza di arabi vicino alla propria abitazione non è gradita al 48% dei cittadini ebrei. Una diffidenza che diventa inesistente se invece il vicino è cristiano, druso etc. Anche avere un professore arabo suscita obiezioni nel 42% degli studenti tra i 16 e 17 anni, ma anche in questo caso, visto che la narrativa palestinese è improntata sulla negazione dell ebraicità di Israele, è più che comprensibile l esclusione di un maestro che creerebbe soltanto tensioni fra gli studenti. Anche in questo caso l umiliazione è resa possibile dal rifiuto arabo verso un integrazione in quanto minoranza in uno Stato ebraico (ho letto queste statistiche su Haaretz). E chiaro che episodi di violenza possono esserci anche da parte ebraica, ma sono illegali, l autorità giudiziaria israeliana li sanziona e il governo li combatte. Mentre nell Anp avviene il contrario, l odio che poi si trasformerà in atti di vera violenza è contenuto nei libri di testo in uso nelle scuole pubbliche, gli ebrei vengono descritti come scimmie, maiali e accusati di commettere i delitti più turpi contro la popolazione musulmana. Se questa è la cultura alla base della società palestinese, allora i numeri citati dal quotidiano israeliano mi paiono persino bassi. Umiliazione è altro, significa essere cittadini di serie B, e gli arabi in Israele godono degli stessi diritti di tutti. Vuol dire non potersi realizzare pienamente a tutti i livelli sociali, economici, culturali. Gli arabi, se provassero a considerarsi una minoranza integrata, che si riconosce nello Stato nel quale vive, che collabora con le istituzioni invece di ritenerle illegali come avviene nelle elezioni amministrative a Gerusalemme, dove gli elettori arabi non vanno a votare perché non riconoscono la sovranità di Israele allora si sentirebbero sicuramente meno umiliati nel confronto con i concittadini ebrei. Avviene così in tutti gli Stati democratici, il problema è nell islam, che respinge anche la sola idea di democrazia, per cui il futuro si presenta non molto diverso dal passato. I palestinesi continueranno a danzare quando cadono i missili provenienti da Gaza sul territorio israeliano, così come hanno festeggiato quando è morto Ariel Sharon. Forse l unico ad essere sincero è Abu Mazen quando ostenta la carta geografica del suo futuro Stato nella quale manca del tutto la presenza di Israele. Ma ci sono altri palestinesi ad essere sinceri, sono quelli che vivono nei Territori amministrati dall Anp, che reclamano a gran voce il futuro Stato ma con altrettanta forza dicono di voler rimanere cittadini di Israele. Ci vuole poco a capire il perché. Come si vede la parola umiliazione ha poco a che vedere con il conflitto arabo-israeliano, viene usata spesso, sempre a sproposito, perché suscita sensi di colpa in chi non conosce la propaganda palestinese, un ottima arma per la delegittimazione di Israele. Angelo Pezzana

11 I clandestini stranieri: la difficile soluzione di un accoglienza che può diventare un suicidio demografico Israele non può permettersi di perdere il delicato equilibrio della costante esistenza di una maggioranza ebraica Dopo aver partecipato alla terza marcia di Selma per i diritti civili degli afro americani negli Stati Uniti, nel marzo del 1965, rabbi Abraham Joshua Heschel scrisse: Mentre marciavo a Selma, i miei piedi stavano pregando. In Israele lo scorso 8 gennaio la protesta di più di immigrati africani non ha visto marce ma autobus organizzati che hanno portato le persone da Tel Aviv a Gerusalemme, nel giardino antistante la Knesset, il Parlamento. I diecimila dimostranti sono all incirca un quinto del numero stimato di Eritrei e Sudanesi presenti sul territorio israeliano come immigrati, spesso illegali, che reclamano il diritto di asilo date le realtà politiche dei paesi di origine, divisi tra guerre civili e persecuzioni religiose e razziali. La protesta non aveva come scopo la sola e non semplice richiesta di asilo politico, ma anche la denuncia pubblica della reale situazione nella quale essi vivono e le conseguenze sociali di questa situazione. Riuscire ad avere visti provvisori diventa sempre più difficile: ci sono giorni di attesa, ore di fila, spesso i visti non contemplano la possibilità di lavorare cosa che costringerebbe molti immigrati a lavori di fortuna o atti criminali. Intanto la polizia si è abituata a fermare per controlli le persone di colore e se sprovviste di visto o in attesa del rinnovo sono detenute nei nuovi centri di accoglienza nel mezzo del Neghev, come Holon, che ultimamente sono stati rinnovati per accogliere fino a persone. Questo pare essere il clima quotidiano di vita dei cosiddetti mistonenim, infiltrati, termine rifiutato dagli immigrati che più volte durante la giornata di protesta hanno gridato: Noi non siamo infiltrati, noi non siamo malavitosi, noi siamo rifugiati. E qui nascono i dubbi di una certa componente della società israeliana che giudica la maggior parte dei nuovi immigrati africani non come rifugiati politici. La stessa freddezza della Knesset che, nonostante le proteste dei deputati Henin, Rozin, Michaeli e Solomon, non ha permesso l ingresso di una rappresentanza dei manifestanti all interno del Parlamento, dimostra i dubbi e forse anche le paure della società di Israele. Prima di ogni cosa, davanti agli occhi del paese, ci sono le difficili condizioni nelle quali vivono tutti gli abitanti del sud di Tel Aviv, bianchi e neri, israeliani e non. L intera zona oggi è pericolosa, insicura, invivibile ad ogni ora e sebbene gli immigrati non possano essere additati come gli unici responsabili di questo degrado è indubbio che essi costituiscano una facile manodopera per la criminalità organizzata che però è tutta israeliana. Le organizzazioni non governative fanno notare come questa situazione sia dovuta alla mancanza di un adeguato numero di permessi di lavoro che sono sempre concessi con il contagocce e con tempi troppi lunghi da gestire per chi ha l urgenza di lavorare per vivere. Il nodo morale della questione sta proprio qui: se i nuovi immigrati non sono rifugiati, se sono persone immigrate per lavoro, allora lo Stato di Israele non è uno stato che può permettersi immigrazioni di masse non ebraiche. Questa è la tesi di un certo mondo politico israeliano, ma anche la logica della stessa esistenza del paese. Israele è uno stato nazionale. Uno stato che somiglia alla Repubblica Ceca, la Croazia, l Armenia. Uno stato che, date le situazioni geopolitiche dalle quali è circondato, non può permettersi di perdere il delicato equilibrio della costante esistenza di una maggioranza ebraica. La perdita della maggioranza ebraica come elemento fondante della stessa esistenza del paese costituirebbe, di fatto, un suicidio. Israele non è uno stato come il Canada o gli Stati Uniti, sebbene sia nato per volontà di immigrati, ma si trattava e si tratta di immigrati che rafforzano i delicati equilibri tra maggioranza ebraica e minoranze non ebraiche. Il punto è che per molte organizzazioni non governative le politiche che mirano alla conservazione di questo delicato equilibrio sono politiche mostruose. Incivili. Politiche che negano gli stessi diritti di minoranza, cosa non affatto vera per milioni di arabi israeliani, cristiani o altre etnie non ebraiche presenti nel paese. David Grossmann, salendo sul podio durante la manifestazione ha sottolineato con forza come per lui la stessa parola israeliano includa il senso della parola rifugiato, riprendendo il senso storico di una Israele nata come luogo rifugio per ebrei in fuga. Mentre i manifestanti, sudanesi ed eritrei, lo ascoltavano chiedendosi chi fosse quel signore così gentile e colto, Grossmann ha offerto anche un ipotesi di soluzione del problema: Se è vero che Israele fa entrare ogni anno nel paese decine di migliaia di lavoratori stranieri (in gran parte dalle Filippine) perché non potete essere voi parte di questi lavoratori? Perché non concedere anche voi permessi di lavoro e di soggiorno? La risposta potrebbe essere nascosta in quel delicato equilibrio geopolitico e sociale che sta dietro la maggioranza ebraica del paese. I lavoratori che arrivano dall estero vengono qui per periodi definiti di lavoro, senza alcuna intenzione di risiedere permanentemente nel paese. Un paese che elementi politici post sionisti vorrebbero dipingere come mostro. Un paese che però solo una piccola minoranza dei manifestanti intervistati ha definito come vagamente razzista, più che altro impaurito dal colore della nostra pelle, come ha detto un ragazzo eritreo fuggito dalla guerra. Ma forse gli israeliani più che del colore della pelle hanno paura delle organizzazioni sudanesi che gestiscono troppi traffici criminali. Hanno paura di tornare a casa dopo le otto in alcuni quartieri. Hanno paura ma sanno anche che molti lavori nello Shuk HaCarmel, nel mercato, di Tel Aviv non potrebbero essere fatti se non da immigrati di colore, cosi come molta bassa manovalanza diffusa nel paese. In molti ci assicurano che gli immigrati africani non vogliono conquistare il paese ed in molti, moltissimi sono scappati dai loro paesi per non morire ed hanno scelto Israele in quanto unica democrazia della regione. Il punto sta nel cercare una non facile soluzione tra un ipotetico suicidio numerico per Israele, l orgoglio di essere una democrazia ed il prezzo da pagare o far pagare ai propri cittadini in termini di sicurezza quotidiana e di qualità della vita. L orgoglio di essere una democrazia che non metta in piedi un sistema persecutorio contro gli immigrati africani ma che decida una strada di gestione della realtà totalmente democratica e totalmente sicura per i delicati numeri del paese e per i diritti dell Uomo in quanto tale. Diritti che secondo Rabbi Arik Aschermann, dell organizzazione Rabbini per i Diritti Umani, potrebbero essere messi seriamente in pericolo dal modo con il quale la polizia ha cominciato a trattare gli immigrati africani, un trattamento che per molti è antitetico ai veri valori ebraici di accoglienza. Ma se nelle case ebraiche, da sempre, l accoglienza dell altro è un valore supremo ed indiscutibile, per la collettività ebraica divenuta Stato il suicidio numerico non può essere un opzione e quindi, tra valori morali, etica di uno Stato ebraico e realtà demografiche in Israele è sempre più difficile pregare con i piedi, come avrebbe voluto rabbi Heschel. Pierpaolo Pinhas Punturello 11

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE

KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE dagli 11 anni KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE VAURO SENESI Serie Rossa n 80 Pagine: 272 Codice: 978-88-566-3712-0 Anno di pubblicazione: 2014 L AUTORE Giornalista e vignettista satirico, Vauro Senesi

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

L ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172

L ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172 L ITALIA IN EUROPA L Italia, con altri Stati, fa parte dell Unione Europea (sigla: UE). L Unione Europea è formata da Paesi democratici che hanno deciso di lavorare insieme per la pace e il benessere di

Dettagli

1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE

1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE Newsletter dell associazione La Casa sull Albero, anno III, mese di aprile 2013 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE Nella città di Firenze, lo scorso 16 marzo, migliaia e migliaia

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

Convegno Rapporti dall Europa

Convegno Rapporti dall Europa Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Premio Grinzane Cavour Convegno Rapporti dall Europa Saluto augurale dell On. Sandro Gozi Giovedì 27 settembre 2007 Torino 1 Nel marzo scorso, l Europa ha festeggiato

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

COME POSSO AIUTARE UNA DONNA CHE SUBISCE VIOLENZA.

COME POSSO AIUTARE UNA DONNA CHE SUBISCE VIOLENZA. COME POSSO AIUTARE UNA DONNA CHE SUBISCE VIOLENZA. Avere il sospetto o essere a conoscenza che una donna che conosciamo è vittima di violenza da parte del compagno/marito/amante/fidanzato (violenza intrafamiliare)

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

Mentore. Presentazione

Mentore. Presentazione Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo

Dettagli

OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI?

OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI? OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI? OPERARE Ogni azione-operazione operazione è un azione educativa poiché di fatto modifica la visione di sés e del mondo dell altro e influisce sulla sua

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi Prima di spiegare prezzipazzi come funziona, facciamo il punto per chi non lo conoscesse. Nell ultimo periodo si fa un gran parlare di prezzipazzi ( questo il sito ), sito che offre a prezzi veramente

Dettagli

STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.)

STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.) STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.) OGGI Oggi gli Stati Uniti d America (U.S.A.) comprendono 50 stati. La capitale è Washington. Oggi la città di New York, negli Stati Uniti d America, è come la

Dettagli

MA TU QUANTO SEI FAI?

MA TU QUANTO SEI FAI? MA TU QUANTO SEI FAI? 1. VALORIZZARE IL PASSATO PER UN FUTURO MIGLIORE a. Quante volte al mese vai a cercare notizie sulla storia del tuo paese/città nella biblioteca comunale? o 3 volte o 1 volta b. Ti

Dettagli

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva di Elisa Guccione - 13, ott, 2015 http://www.siciliajournal.it/gabriella-saitta-formare-professionisti-ed-artisti-nutrendo-lanima-con-energiapositiva/

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE «PANTINI PUDENTE» VASTO (CH) IL MAGGIO DEI LIBRI nella SCUOLA

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

i diritti dei bambini in parole semplici

i diritti dei bambini in parole semplici i diritti dei bambini in parole semplici Questa è la traduzione di un opuscolo pubblicato in Inghilterra dall'unicef. È il frutto del lavoro di un gruppo di bambini che hanno riscritto alcuni articoli

Dettagli

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei

Dettagli

Foglio per gli studenti Domande

Foglio per gli studenti Domande Domande Rispondi Sì o No a ciascuna delle seguenti domande (Rispondi con sincerità. Questo questionario è visto solo da te!): Domande: 1. Hai mai sentito una barzelletta che prendeva in giro una persona

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Progetto incontra l autore

Progetto incontra l autore Progetto incontra l autore Il primo aprile la classe 2 C ha incontrato Viviana Mazza, la scrittrice del libro per ragazzi «Storia di Malala». Due nostre compagne l hanno intervistata sul suo lavoro e sul

Dettagli

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840.

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. PENSIERO DI LENIN Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. Articolo datato 6 gennaio 1923 e pubblicato sulla «Pravda» del 27 gennaio 1923. ******

Dettagli

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al

Dettagli

GLI ALTRI SIAMO NOI PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA ISPIRATI AGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI

GLI ALTRI SIAMO NOI PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA ISPIRATI AGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI GLI ALTRI SIAMO NOI PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA ISPIRATI AGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE TUTTI DIVERSI, TUTTI UGUALI Percorso delle classi quarte 1) DIVERSI, UGUALI, UNICI - Letture

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941

LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941 LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941 Alla fine del 1940 l Italia invade la Grecia. L impresa è più difficile del previsto e deve chiedere aiuto ai tedeschi L esercito italiano e quello tedesco combattono

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

...sprint. Il tedesco, in tre settimane

...sprint. Il tedesco, in tre settimane ...sprint. Il tedesco, in tre settimane A1 - Grundstufe Deutsch 1 e A2 - Grundstufe Deutsch 2 T.+39-06-32 13 483, E: roma@oei.org www.oesterreichinstitut.it pronti, via! Imparare il tedesco a tempo di

Dettagli

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

La dura realtà del guadagno online.

La dura realtà del guadagno online. La dura realtà del guadagno online. www.come-fare-soldi-online.info guadagnare con Internet Introduzione base sul guadagno Online 1 Distribuito da: da: Alessandro Cuoghi come-fare-soldi-online.info.info

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 506 I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 11 dicembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi Articolo 1: Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni. Articolo 2: Gli Stati devono rispettare, nel

Dettagli

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini.

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini. Casa Letizia Accogliere Una Mamma Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini. Casa Letizia ha accolto finora più di 70 mamme e 121 bambini.

Dettagli

INDICE PRIMA PARTE. 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1. 1.2. La nostra memoria pag. 9

INDICE PRIMA PARTE. 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1. 1.2. La nostra memoria pag. 9 INDICE Introduzione pag. I PRIMA PARTE Capitolo 1 Uno sguardo al passato: coordinate di lettura dei processi migratori 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1 1.2. La nostra memoria pag. 9 1.2.1. Ancor

Dettagli

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E Cosa è la resistenza? La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza, anche detta "Resistenza partigiana" o "Secondo Risorgimento", fu l'insieme

Dettagli

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini

Dettagli

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore Salvatore Salamone Manuale d istruzione per Coppie che Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE!... tutto sommato un libro d amore CAPITOLO 18 Voler avere ragione Spesso le coppie incontrano delle barriere insormontabili

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IMPARIAMO DAGLI ERRORI Impariamo dagli errori (1/5) Impariamo dagli errori (2/5) Il più delle volte siamo portati a pensare o ci hanno fatto credere di avere poca memoria,

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

Siamo un cambiamento in cammino

Siamo un cambiamento in cammino Scuola Primaria Paritaria Sacra Famiglia PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE 2013 2014 Siamo un cambiamento in cammino Uno di fianco all altro, uno di fronte all altro Il percorso educativo di quest anno ci mette

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

continuare a raccogliere sempre buoni frutti anche dopo 30 anni!

continuare a raccogliere sempre buoni frutti anche dopo 30 anni! la piramide Negli anni ci siamo resi conto che ci sono svariati modi di lavorare, diverse strade che si scelgono di percorrere; quella che noi stiamo cercando di mettere in pratica, forse, non è la più

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA MUZI PROF. ELIO RODOLFO PARISI UNIVERSITÀ DEGLI

Dettagli

Lastampa.it 03.10.2013. SCUOLA 03/10/2013 Le nostre scuole? Poco internazionali Italia in ritardo negli scambi con l estero

Lastampa.it 03.10.2013. SCUOLA 03/10/2013 Le nostre scuole? Poco internazionali Italia in ritardo negli scambi con l estero SCUOLA 03/10/2013 Le nostre scuole? Poco internazionali Italia in ritardo negli scambi con l estero Il 33% degli studenti che partono scelgono destinazioni in Europa, il 24% Usa e Canada e il 23% l America

Dettagli

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001 SENZA PAROLE Illustrazione di Matteo Pericoli 2001 Agente di viaggio. Vedo che ha deciso per la Transiberiana. Ottima scelta. Un viaggio difficile, ma che le darà enormi soddisfazioni. Cliente. Mi preoccupa

Dettagli

Tatsiana: possiamo finalmente superare molti pregiudizi nei confronti degli altri, che sono diversi solo apparentemente

Tatsiana: possiamo finalmente superare molti pregiudizi nei confronti degli altri, che sono diversi solo apparentemente Buongiorno, mi chiamo Tatsiana Shkurynava. Sono di nazionalità bielorussa, vivo in Italia a Reggio Calabria. In questo breve articolo vorrei raccontare della mia esperienza in Italia. Tutto è cominciato

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

1. LA MOTIVAZIONE. Imparare è una necessità umana

1. LA MOTIVAZIONE. Imparare è una necessità umana 1. LA MOTIVAZIONE Imparare è una necessità umana La parola studiare spesso ha un retrogusto amaro e richiama alla memoria lunghe ore passate a ripassare i vocaboli di latino o a fare dei calcoli dei quali

Dettagli

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione

Dettagli

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

#$%&' (%&#((%! &#)'!*'!+'$%(),! L Archivio liquido dell Identità arriva in Brasile, incontrando la comunità pugliese di San Paolo. Il cuore della città è l Edificio Italia, un altissimo palazzo che domina su l enorme estensione di questa

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema delle donne è così composto: - 1 attività

Dettagli

QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI. elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013

QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI. elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013 QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013 F= risposta degli alunni/figli G = risposta dei genitori F: 1- Cosa pensi della dipendenza elettronica?

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi AR IO NE PARLO DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi Ti aiuta a tenere sotto controllo la tua artrite reumatoide e a trarre il massimo beneficio dalla terapia Visita www.arioneparlo.it

Dettagli

Le frasi sono state mescolate

Le frasi sono state mescolate Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.

Dettagli

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA

Dettagli

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione 4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:

Dettagli

Wretched - Libero Di Vevere, Libero Di Morire. Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 03:35

Wretched - Libero Di Vevere, Libero Di Morire. Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 03:35 01 - Come Un Cappio Un cappio alla mia gola le loro restrizioni un cappio alla mia gola le croci e le divise un cappio che si stringe, un cappio che mi uccide un cappio che io devo distruggere e spezzare

Dettagli

Valeria Baglio. Sindaco di Roma. Presidente dell Assemblea Capitolina

Valeria Baglio. Sindaco di Roma. Presidente dell Assemblea Capitolina Roma festeggia un anniversario importante. Settant anni dopo la Liberazione dall orrore nazifascista, celebriamo nella piazza di tutti i romani, il Campidoglio, le donne e gli uomini che, con eroismo e

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli