REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI COSTERMANO

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2 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI COSTERMANO PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE COMMESSA ELABORATO INDAGINE AMBIENTALE COMMITTENTE COMUNE DI COSTERMANO Dott. Geol. Alberto Cò Dott. Geol. Gionata Andreis Via Morgagni, Verona Tel. 045/ Fax 045/ P.Iva e C.F info@unitechprogetti.com 0 Andreis Co Canteri 28/08/15 REV descrizione elaborato verificato approvato data CODICE UNI NUM. ELABORATO 02 File: UNI15017 Indagine ambientale.doc

3 Indagine ambientale 2 INDICE 1 PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO E DELL INTERVENTO DI SCAVO DESCRIZIONE DEL CONTESTO GEOLOGICO E AMBIENTALE INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E GEOLOGICO DELL AREA ANALISI STORICA DELLE ATTIVITÀ UMANE SVOLTE NEL SITO VERIFICA DELLE FONTI DI PRESSIONE AMBIENTALE VERIFICA DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO UBICAZIONE DELLE AREE E QUANTIFICAZIONE DEI VOLUMI DI SCAVO VERIFICA DELLA TIPOLOGIA DEI MATERIALI DI SCAVO CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEI MATERIALI Materiale rimaneggiato superficiale Terreno naturale CONCLUSIONI...17 ALLEGATI AL TESTO ALLEGATO 1: COROGRAFIA IN SCALA 1:5000 ALLEGATO 2: ALLEGATO 3: ALLEGATO 4: ALLEGATO 5: PLANIMETRIA CON PUNTI DI CAMPIONAMENTO SCHEDE TRINCEE ESPLORATIVE RAPPORTI ANALITICI TERRENO RIMANEGGIATO SUPERFICIALE RAPPORTI ANALITICI TERRENO IN GIACITURA NATURALE PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

4 Indagine ambientale 3 Codice di Rif.: UNI15017 Verona, 28 Agosto PREMESSA Nell ambito del primo stralcio del progetto per l ampliamento e l adeguamento strutturale della scuola primaria Adolfo Consolini nel Comune di Costermano è stata predisposta la presente indagine ambientale in merito alla gestione del materiale di risulta degli scavi. In assenza di precise indicazioni sulla destinazione del materiale, il presente elaborato è stato redatto in riferimento alla seguente normativa vigente, nazionale e regionale: 1. per i materiali da scavo da riutilizzare in situ l articolo 185 del D.Lgs. 152/2006 richiede che il produttore / proponente dichiari la non contaminazione del materiale in giacitura naturale e l esecuzione di specifiche verifiche analitiche (analisi di caratterizzazione + test di cessione ai sensi dell art. 9 del D.M. 05/02/1998 e s.m.i.) sul materiale di riporto e/o rimaneggiato eventualmente presente (art. 41 del D.L. 69/2013, convertito in Legge n. 98 del 09/08/2013 e recepito dalla normativa regionale attraverso la Circ. Reg. del 28/02/2014); 2. per i materiali da scavo destinati al riutilizzo in siti diversi da quello di produzione l articolo 41 bis comma 1 della Legge n. 98 del 09/08/2013 prevede, per l applicabilità del regime di sottoprodotto di cui all art. 184 bis del D.Lgs. 152/2006, che il produttore / proponente dimostri: a) una destinazione certa, direttamente presso uno o più siti o cicli produttivi determinati; b) che in caso di destinazione a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo, non si superino i valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, con riferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali e alla destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione e che i materiali non costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee, fatti salvi i valori di fondo naturale; c) che in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzione l'utilizzo non determini rischi per la salute né variazioni qualitative o quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie prime; d) che ai fini di cui alle lettere b e c non sarà necessario sottoporre i materiali da scavo ad alcun preventivo trattamento, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

5 Indagine ambientale 4 Tutto ciò premesso ed alla luce di quanto emerso nel corso delle indagini condotte presso il sito di interesse progettuale (cfr. Relazione geologica e geotecnica Unitech, Febbraio 2015), la presente indagine ambientale è finalizzata a: 1. verificare se il materiale rimaneggiato riscontrato in superficie e oggetto di scavo costituisce o meno fonte di contaminazione diretta / indiretta per le acque sotterranee, valutandone al contempo il possibile riutilizzo come sottoprodotto ai sensi dell art. 184 bis del D.Lgs. 152/2006; 2. accertare lo stato qualitativo del materiale in giacitura naturale oggetto di scavo, nel rispetto le concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006. Nelle pagine successive verranno trattati i seguenti argomenti: inquadramento geologico e ambientale dell area d intervento progettuale; descrizione del progetto in relazione alle operazioni di scavo previste; identificazione della tipologia di materiali interessati dalle operazioni di scavo; calcolo dei volumi di scavo per ciascun materiale; esiti delle verifiche analitiche condotte. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

6 Indagine ambientale 5 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il quadro normativo di riferimento in materia di materiali di scavo, sul quale si basa il presente documento risulta essere il seguente: DECRETO LEGGE 03/04/2006 N. 152 E S.M.I. Norme in materia ambientale DECRETO LEGGE 24/01/2012 N. 1 Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività ( Decreto Liberalizzazioni ) DECRETO LEGGE 25/01/2012 N. 2 Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale (D.L. Rifiuti) LEGGE DELLO STATO 24/03/2012 N. 27 Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante misure urgenti per la concorrenza e la competitività LEGGE DELLO STATO 24/03/2012 N. 28 Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 25 gennaio 2012, n. 2, recante misure straordinarie e urgenti in materia ambientale D.M. AMBIENTE 10/08/2012 N. 161 Disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo - Criteri qualitativi da soddisfare per essere considerati sottoprodotti e non rifiuti - Attuazione articolo 49 del D.L. 1/2012 ( Decreto Liberalizzazioni ) DECRETO LEGGE 21/06/2013, N. 69 Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia LEGGE DELLO STATO 09/08/2013 N. 98 Conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia CIRCOLARE REGIONALE DEL VENETO 23/09/2013 N D.L. 19/06/2013 n. 69 convertito in Legge 09/08/2013 n. 98. Terre e rocce da scavo, articoli 41 e 41 bis. Indirizzi operativi CIRCOLARE REGIONALE DEL VENETO 28/02/2014 N Terre e rocce da scavo. Chiarimenti in merito all applicazione dell art. 185, comma 1, lett. c) del D.Lgs. 152/2006 CIRCOLARE REGIONALE DEL VENETO 25/03/2014 N Terre e rocce da scavo. Modulistica per il riutilizzo del suolo nello stesso sito in cui è stato escavato PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

7 Indagine ambientale 6 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E DELL INTERVENTO DI SCAVO Con specifico riferimento agli elaborati progettuali forniti dalla Committenza (v. estratti nelle figure seguenti), l intervento in esame prevede la demolizione del fabbricato esistente e la realizzazione di un nuovo edificio. Il nuovo edificio scolastico si sviluppa lungo l asse Est - Ovest (50 m ca.) e Nord - Sud (40 m ca.) del lotto e sarà costituito da tre corpi di fabbrica così suddivisi: corpo corrispondente alla scuola - attività didattiche e servizi; corpo aula motricità/polivalente e spogliatoi; vano tecnico e torre impianti. A B B A Fig. 1. In alto: Planimetria di progetto con la sagoma del fabbricato esistente (in grigio) e la sagoma del nuovo edificio in progetto (in rosso). Sotto: sezioni di progetto A-A e B-B. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

8 Indagine ambientale 7 L edificio in progetto si sviluppa su di un unico piano fuori terra ad eccezione della torre contenente gli impianti tecnici la quale è costituita da tre livelli (v. fig. 2), compreso il piano terra. All interno della torre trovano posto al piano terra il locale tecnico e i contatori, al primo livello l unità di trattamento dell aria primaria e al secondo livello l unità esterna di raffrescamento. TORRE IMPIANTI Fig. 2. Estratti degli elaborati progettuali: sezioni di progetto. Per la realizzazione delle opere descritte è prevista, in fase esecutiva, l esecuzione di scavi di profondità indicativa pari a 1,50 2,00 m ca. rispetto al piano campagna attuale, necessari per la messa in posto delle strutture di fondazione del nuovo edificio scolastico. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

9 Indagine ambientale 8 4 DESCRIZIONE DEL CONTESTO GEOLOGICO E AMBIENTALE 4.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E GEOLOGICO DELL AREA Il sito oggetto di studio ricade nel territorio comunale di Costermano, precisamente lungo Via Adolfo Consolini, nella frazione di Albarè. Inserito in un contesto urbano a destinazione prevalentemente residenziale, si colloca tra le quote altimetriche di riferimento di 210 e 211 m s.l.m. ed è caratterizzato da un profilo morfologico da pianeggiante a debolmente degradante verso Nord. Fig. 3. Inquadramento geografico (in alto) e foto aerea del lotto di intervento (sopra). Per una precisa ubicazione dell area in oggetto si fa riferimento agli Elementi n ( Affi ) e n ( Ceredello ) della Carta Tecnica Regionale del Veneto in scala 1:5.000, di cui si allega un estratto in calce al presente elaborato (v. All. 1). PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

10 Indagine ambientale 9 Dal punto di vista geomorfologico l area in esame si inserisce nel contesto dell anfiteatro morenico del Garda, una serie di rilievi collinari di origine glaciale la cui genesi ha condizionato le caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche e litologiche dell intero territorio. Più in dettaglio il lotto di studio ricade in corrispondenza di un area pianeggiante in destra idrografica rispetto al corso del Torrente Tasso, in posizione di raccordo fra le cerchie moreniche più esterne dell Anfiteatro del Garda ed il fondovalle. Nello specifico, il sito di progetto si colloca tra le quote altimetriche di riferimento di 210 e 211 m s.l.m. ed è caratterizzato da un profilo morfologico da pianeggiante a debolmente degradante verso Nord. La morfologia originaria dell area risulta tuttavia in gran parte mascherata dagli interventi antropici di risagomatura e riprofilatura operati in passato con finalità per lo più urbanistiche ed edificatorie. Da un punto di vista geolitologico, con riferimento alla Carta Geologica dell Anfiteatro Morenico del Garda - tratto orientale e anfiteatro atesino di Rivoli Veronese (v. fig. 4), si evidenzia come il primo sottosuolo del lotto di intervento sia costituito da depositi di origine fluvioglaciale (fl.w.i) prevalentemente costituiti da ghiaie grossolane e ciottolose. Fig. 4. Estratto della Carta Geologica dell Anfiteatro Morenico del Garda - tratto orientale e anfiteatro atesino di Rivoli Veronese in scala 1: (Venzo S., 1961). Fluvioglaciale Würm (fl. W. II): Scaricatori del Wϋrm II e terrazzi a ghiaie grossolane con scarpate. All interno delle cerchie W. II, il cataglaciale è rappresentato da terreni prevalentemente argilloso sabbiosi, con scarse ghiaie. Fluvioglaciale Würm (fl. W. I): Sistema terrazzato a ghiaie grossolane e ciottoli. All interno delle cerchie prevalgono terreni argilloso -sabbiosi (Ctgl. W.I). Morenico (W.I - W.III): Morenico ghiaioso con terreno bruno. Principali scaricatori fluvioglaciali. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

11 Indagine ambientale 10 Il modello litostratigrafico locale del primo sottosuolo è stato ricostruito attraverso l esecuzione, all interno del lotto di intervento, di due saggi esplorativi spinti fino alla profondità massima di 2,60 m da piano campagna. Pur rimandando alla Relazione geologica - geotecnica ed all Allegato 3 per una dettagliata descrizione con documentazione fotografica ed indicazione dei caratteri peculiari di quanto emerso dagli scavi esplorativi effettuati, coerentemente con quanto riportato in bibliografia, la campagna indagini ha permesso di identificare un sottosuolo caratterizzato nei primi metri da sedimenti prevalentemente grossolani (ghiaia ciottolosa in matrice sabbiosa) presenti in giacitura naturale al di sotto di uno strato più superficiale rimaneggiato di natura limosa. 4.2 ANALISI STORICA DELLE ATTIVITÀ UMANE SVOLTE NEL SITO Il sito di studio ricade in un contesto urbano a destinazione prevalentemente residenziale, nello specifico in un lotto di terreno ove sorge la scuola elementare. L esame della carta tecnica regionale, della cartografia I.G.M. e le informazioni raccolte confermano come anche in epoca storica, precedentemente alla destinazione attuale, il lotto oggetto di studio avesse una connotazione prevalentemente agricola. Le uniche attività umane svolte in passato in corrispondenza del sito oggetto di studio sono pertanto riferibili a pratiche agricole e successivamente edificatorie, tra le quali rientrano nello specifico anche gli interventi di riprofilatura e rimodellazione eseguiti per la realizzazione dell edificio scolastico. Sebbene alla luce dell analisi storica sulle attività svolte in passato in corrispondenza del sito di progetto si ritenga poco probabile la presenza di inquinamento all interno dei terreni costituenti il primo sottosuolo, si è ritenuto opportuno procedere comunque con specifiche verifiche analitiche su alcuni campioni di terreno prelevati in situ. 4.3 VERIFICA DELLE FONTI DI PRESSIONE AMBIENTALE Dalle informazioni raccolte ed alla luce dei rilievi svolti emerge come allo stato attuale, in corrispondenza del sito di interesse progettuale non vi siano fonti di pressione ambientale. Oltre a tale dato di fatto va evidenziato come inoltre le aree oggetto di scavo: siano poste al di fuori della fascia di 20 m dal bordo stradale di strutture viarie di grande traffico, così come individuate all art. 2, comma 2, lettere A e B, del D.Lgs. n. 285 del 30/04/1992 e successive modifiche; non si trovino in prossimità di insediamenti che possano aver influenzato le caratteristiche dei siti stessi mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

12 Indagine ambientale VERIFICA DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO Di seguito si riporta uno stralcio dal Piano Regolatore Generale del Comune di Costermano (TAV Variante nr. 14, 2005), da cui si evince che l area di interesse progettuale, dal punto di vista urbanistico, ricade in un area per l istruzione. Fig. 5. Estratto cartografico del P.R.G. del Comune di Costermano in scala 1:5.000 (TAV Variante nr ). Il cerchio rosso indica il lotto oggetto di intervento. AREA PER ISTRUZIONE AREA ATTREZZATA A PARCO GIOCO E SPORT In base alla destinazione d uso definita dallo strumento urbanistico vigente (P.R.G.), dal punto di vista ambientale il sito oggetto di scavo è riferibile a Colonna A di Tabella 1 dell Allegato 5 alla Parte IV Titolo V del D.Lgs. 152/2006. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

13 Indagine ambientale 12 5 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO 5.1 UBICAZIONE DELLE AREE E QUANTIFICAZIONE DEI VOLUMI DI SCAVO Alla luce delle indicazioni progettuali fornite e con riferimento alla figura seguente, gli interventi di scavo interesseranno la porzione Sud e Ovest del lotto di proprietà, attualmente occupata dal cortile esterno, e una parte dell area verde compresa tra il parcheggio, la scuola, via De Gasperi e via Consolini. Fig. 6. Planimetria generale del lotto oggetto di intervento; in giallo la sagoma dell edificio scolastico esistente, in rosso le aree interessate dalle operazioni di scavo per l ampliamento in progetto. Come già descritto nel Cap. 3, la realizzazione delle opere in progetto e del relativo sistema fondazionale comporteranno l esecuzione di scavi per la messa in opera delle strutture di fondazione che raggiungeranno la profondità indicativa di 1,50 2,00 m da piano campagna e coinvolgeranno un volume complessivo di materiale di risulta stimato in circa m 3. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

14 Indagine ambientale VERIFICA DELLA TIPOLOGIA DEI MATERIALI DI SCAVO Per la caratterizzazione litologica dei materiali interessati dalle operazioni di scavo è stato preso a riferimento il modello litostratigrafico emerso dalla campagna indagini (v. All. i 2 e 3). Detta campagna indagini ha permesso nello specifico di identificare una sequenza litostratigrafica così costituita: UNITÀ Tv R L G LITOLOGIA Terreno vegetale rimaneggiato e di colore bruno, costituito da limo argilloso con sabbia e sparsa ghiaia. Terreno rimaneggiato costituito da sabbia e ghiaia (eterogranulare 1 < φ < 8 cm con trovanti fino a 25 cm) con limo. Presenti rari frammenti di laterizio e sparsi resti di demolizione. Deposito scarsamente addensato e di colore bruno chiaro. Limo con ghiaia debolmente argilloso in giacitura naturale. Costituente l'antico "fondo agricolo", il terreno presenta sparsi resti di apparati radicali. Ghiaia sabbiosa eterogranulare (dimensioni 1 < φ < 8 cm con trovanti fino a 25 cm), poligenica e caratterizzata da un grado di addensamento in aumento con la profondità (da medio a buono). I ciottoli si presentano da arrotondati a subarrotondati con spigoli smussati e la sabbia risulta talora prevalente. Nella figura seguente si riproduce una sezione geologica interpretativa e rappresentativa del modello litostratigrafico locale. Fig. 7. Sezione geologica interpretativa e rappresentativa del modello litostratigrafico locale. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

15 Indagine ambientale 14 I terreni oggetto di scavo saranno quindi riconducibili alle seguenti tipologie di materiale: 1. MATERIALE RIMANEGGIATO SUPERFICIALE 2. TERRENO IN GIACITURA NATURALE Alla luce di quanto fin qui esposto, il volume di terreno interessato dalle operazioni di scavo (1.640 m 3 ca.) sarà presumibilmente così distribuito fra le diverse litologie sopra descritte: LITOLOGIA VOL. DI SCAVO I Terreno vegetale 280 m 3 II III Terreno rimaneggiato - Sabbia e ghiaia con limo - Terreno in giacitura naturale - Limo con ghiaia debolmente argilloso m m 3 Le diverse litologie sono state quindi campionate e analizzate secondo la specifica normativa di riferimento (v. Par. 5.3). 5.3 CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEI MATERIALI Materiale rimaneggiato superficiale Per la caratterizzazione del materiale rimaneggiato superficiale oggetto di scavo, dal momento che in fase di indagine sono stati rinvenuti locali resti di natura antropica, sono state eseguite le verifiche analitiche richieste dall art. 41 bis della Legge 98 del 09/08/2013 e, nello specifico: 1. il rispetto dei valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 con riferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali ed alla destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione ; 2. che il materiale non costituisca fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee, fatti salvi i valori di fondo naturale. Alla luce del volume di materiale presumibilmente prodotto in fase di scavo e delle evidenze litologiche riscontrate, si è proceduto con il prelievo di nr. 01 campione medio e rappresentativo del terreno rimaneggiato superficiale. Il campione è stato ottenuto da vari incrementi prelevati dalle trincee esplorative realizzate all interno del lotto oggetto intervento. Nello specifico, sul campione di materiale prelevato sono state eseguite le seguenti verifiche: i) test di cessione secondo quanto stabilito dal D.M. 05/02/1998 così come modificato dal D.M. n. 186/2006 del 05/04/2006, per la ricerca dei seguenti parametri: PH COD NITRATI PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

16 Indagine ambientale 15 FLUORURI SOLFATI CLORURI CIANURI TOTALI METALLI (Arsenico, Bario, Berillio, Cadmio, Cobalto, Cromo totale, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Selenio, Vanadio, Zinco) AMIANTO ii) analisi di caratterizzazione in relazione alla destinazione urbanistica del sito per la verifica di non superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006. A tale riguardo si è applicato il seguente set analitico: METALLI (Antimonio, Arsenico, Berillo, Cadmio, Cobalto, Cromo totale, Cromo VI, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Selenio, Tallio, Vanadio, Zinco) COMPOSTI ORGANICI AROMATICI (Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xilene, Stirene) COMPOSTI ORGANOALOGENATI (Alifatici Clorurati Cancerogeni, Alifatici Clorurati non Cancerogeni, Alifatici Alogenati Cancerogeni, IDROCARBURI LEGGERI (C 12) IDROCARBURI PESANTI (C > 12) Gli esiti analitici ottenuti sono i seguenti (v. All. 4): CAMPIONE ANALISI ESITO TERRENO SUPERFICIALE RIMANEGGIATO ghiaia limosa Test di cessione, Allegato 3, D.M. 05/02/98 e s.m.i. conforme Colonna A Tabella 1 Allegato 5 Parte IV Titolo V del D.Lgs. 152/2006 conforme Le analisi hanno quindi evidenziato come il terreno superficiale rimaneggiato oggetto di scavo risulti non contaminato e rispetti i valori previsti dal test di cessione di cui all Allegato 3 del D.M. 05/02/ Terreno naturale Per l accertamento del rispetto delle concentrazioni soglia di contaminazione all interno dei terreni naturali oggetto di scavo si è fatto riferimento a quanto definito da ARPAV nelle istruzioni operative del 31/01/2014 e riportate nel documento Gestione delle terre e rocce da scavo Indirizzi operativi per l accertamento del superamento dei valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. 152/2006, con riferimento alle caratteristiche della matrici ambientali e alla destinazione d uso urbanistica (L. 98/2013, art. 41 bis, comma 1 lett. B). Ai sensi del Punto 4 dei suddetti indirizzi operativi, la classe in cui s inserisce l intervento in progetto prevede il prelievo in misura pari ad almeno un campione ogni m 3 di materiale scavato. PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

17 Indagine ambientale 16 Alla luce di ciò e delle evidenze litologiche riscontrate è stato eseguito il prelievo di nr. 01 campione medio e rappresentativo del terreno in giacitura naturale. Il campione è stato ottenuto da più incrementi prelevati dalle trincee esplorative realizzate all interno del lotto oggetto di intervento. Il prelievo è stato eseguito dal Dott. Geol. Gionata Andreis, tecnico Unitech, qualificato e riconosciuto dal laboratorio di analisi chimiche VeronaLab di Villafranca (Verona) con cui sono state condivise le seguenti modalità di campionamento: decontaminazione delle attrezzature per il prelievo; prelievo di un opportuno numero di incrementi di materiale da scavare, miscelazione del materiale campionato e formazione del campione primario (o elementare) (*); riduzione di volume del materiale prelevato e miscelato attraverso il metodo della quartatura, fino al raggiungimento del volume necessario per la formazione del campione secondario (*); eliminazione della frazione di materiale di granulometria superiore ai 20 mm; raccolta della quantità necessaria alla formazione del campione di analisi (*) entro un contenitore adeguato alle caratteristiche degli inquinanti ricercati (contenitore in vetro); conservazione del campione di analisi prelevato in ambiente idoneo. (*) Per il campionamento del materiale di scavo si è utilizzata la seguente attrezzatura: vaschetta in plastica di dimensioni adeguate al contenimento delle quantità di terreno da prelevare e miscelare, sessola in acciaio, setaccio certificato in acciaio inox passante 20 mm, contenitori in vetro, guanti in lattice. Considerate le risultanze emerse dall analisi storica e l assenza di fonti di pressione ambientale storiche e/o attuali (ipotesi confermata in fase di sopralluogo), al fine di verificare la non contaminazione del terreno oggetto di scavo si è applicato il set analitico indicato al Punto 4 degli Indirizzi operativi definiti da ARPAV: Arsenico, Cadmio, Cromo totale, Cromo VI, Nichel, Piombo, Rame e Zinco; Idrocarburi pesanti (C>12). Gli esiti analitici ottenuti (v. All. 5) sono: CAMPIONE ANALISI ESITO TERRA DA SCAVO campione C1 D.Lgs. 152/2006: Tabella 1 Allegato 5 Parte IV Titolo V Colonna A conforme Le analisi evidenziano il non superamento dei valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alla colonna A della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 e pertanto i terreni naturali oggetto di scavo risultano non contaminati e conformi alla classe del sito di scavo (sito ad uso verde pubblico, privato e residenziale). PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

18 Indagine ambientale 17 6 CONCLUSIONI La presente indagine ambientale ha permesso di verificare lo stato di non contaminazione dei materiali oggetto di scavo, pertanto sussistono i requisiti per rientrare nell ambito di applicabilità del regime di sottoprodotto secondo l art. 184 bis del D.Lgs. 152/2006 così come modificato dall art. 41 bis comma 1 della Legge n. 98 del 09/08/2013. Nello specifico: a) materiale rimaneggiato superficiale: non contaminato (nel rispetto dei limiti di cui alla colonna A della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 e dei valori previsti dal test di cessione di cui all Allegato 3 del D.M. 05/02/1998). Non costituisce pertanto fonte di contaminazione diretta / indiretta per le acque sotterranee e può essere riutilizzato: per reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati all interno del sito di scavo o in qualsiasi sito all esterno del cantiere a prescindere dalla sua destinazione; in qualsiasi processo industriale, in sostituzione dei materiali di cava, a prescindere dalla sua tipologia. b) terreni naturali: non contaminati (nel rispetto dei limiti di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006). Il materiale in giacitura naturale può essere quindi integralmente riutilizzato in situ (ai sensi dell art. 185 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) o in siti diversi da quello di produzione (ai sensi dell art. 184 bis del D.Lgs. 152/2006 e dell art. 41bis della Legge 98/2013). In relazione alla destinazione del materiale oggetto di scavo si dovrà quindi procedere secondo le seguenti modalità operative: a) per i materiali da scavo da riutilizzare in situ, dovrà essere predisposto il MODULO unico allegato alla Circ. Reg. n del 25/03/2014, di fatto una dichiarazione del proponente / produttore da inoltrare ad ARPAV e Comune; b) per i materiali da scavo destinati al riutilizzo extra situ in luoghi diversi da quello di produzione, dovrà essere compilata la modulistica prevista dalla Regione Veneto attraverso la Circ. Reg. n del 23/09/2013 per la dichiarazione di cui all art. 41 bis comma 1 della Legge n. 98 del 09/08/2013. In particolare dovranno essere predisposti i seguenti documenti: MODULO 1: dichiarazione del proponente / produttore da inoltrare ad ARPAV e Comune prima dell inizio dei lavori, con indicazione dei siti di destinazione e della sussistenza dei requisiti del sottoprodotto. In allegato al MODULO 1 dovrà inoltre essere inviata ad ARPAV la presente relazione, i rapporti di prova e il file database compilato (in formato Excel o Access) per la trasmissione dei dati; PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

19 Indagine ambientale 18 MODULO 2: dichiarazione del proponente / produttore da inoltrare ad ARPAV e Comuni (di scavo e di destinazione del materiale escavato) al termine dei lavori al fine di attestare il completo utilizzo nel rispetto di quanto indicato nel MODULO 1. Qualora in fase di scavo si riscontrasse la presenza di rifiuti e/o di resti antropici (quali frammenti di ferro, calcestruzzo o asfalto), tale materiale dovrà essere gestito come rifiuto ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e conferito in apposita discarica. Dott. Geol. Alberto Cò Dott. Geol. Gionata Andreis PROGETTO PER LA NUOVA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA "ADOLFO CONSOLINI" IN LOCALITÀ ALBARÈ E LA CONTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE

20 Indagine ambientale 19 ALLEGATO 1 COROGRAFIA IN SCALA 1:5.000

21

22 Indagine ambientale 20 ALLEGATO 2 PLANIMETRIA CON PUNTI DI CAMPIONAMENTO

23 T2 LOTTO DI INTERVENTO EDIFICIO ESISTENTE T1 TRINCEA ESPLORATIVA PUNTO DI CAMPIONAMENTO

24 Indagine ambientale 21 ALLEGATO 3 SCHEDE TRINCEE ESPLORATIVE

25 PROGETTO DEFINITIVO NUOVA SCUOLA PRIMARIA ADOLFO CONSOLINI IN LOCALITÀ ALBARÈ E CONSTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE Trincea Luogo T1 Data 18 Febbraio 2015 Profondità: 2,60 m da p.c. Scuola Primaria "Adolfo Consolini" (Costermano) POSTAZIONE T1 T1 1

26 PROGETTO DEFINITIVO NUOVA SCUOLA PRIMARIA ADOLFO CONSOLINI IN LOCALITÀ ALBARÈ E CONSTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE PROF. DA P.C. (m) STRATIGRAFIA UNITÀ 0,00 0,40 0,40 0,80 0,80 1,50 1,50 2,60 TERRENO VEGETALE, rimaneggiato e di colore bruno, costituito da limo argilloso con sabbia e sparsa ghiaia. TERRENO RIMANEGGIATO costituito da sabbia e ghiaia (eterogranulare 1 < φ < 8 cm con trovanti fino a 25 cm) con limo. Presenti frammenti di laterizio e sparsi resti di demolizione. Deposito scarsamente addensato e di colore bruno chiaro. LIMO CON GHIAIA DEBOLMENTE ARGILLOSO in giacitura naturale. Costituente l'antico "fondo agricolo", il terreno presenta sparsi resti di apparati radicali. GHIAIA SABBIOSA eterogranulare (dimensioni 1 < φ < 8 cm con trovanti fino a 25 cm), poligenica e mediamente addensata. I ciottoli si presentano da arrotondati a subarrotondati con spigoli smussati e la sabbia risulta talora prevalente. TV R L G Falda Non intercettata Stabilità pareti scavo Le pareti dello scavo tendono a "scavernare", franando diffusamente Angolo di attrito Misurazione angolo di attrito a riposo del materiale (unità G ): ϕ = PARETE DI SCAVO Tv R L G 2

27 PROGETTO DEFINITIVO NUOVA SCUOLA PRIMARIA ADOLFO CONSOLINI IN LOCALITÀ ALBARÈ E CONSTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE MATERIALE RIFERIBILE ALL UNITÀ L MATERIALE RIFERIBILE ALL UNITÀ G 3

28 PROGETTO DEFINITIVO NUOVA SCUOLA PRIMARIA ADOLFO CONSOLINI IN LOCALITÀ ALBARÈ E CONSTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE Trincea Luogo T2 Data 18 Febbraio 2015 Profondità: 2,50 m da p.c. Scuola Primaria "Adolfo Consolini" (Costermano) POSTAZIONE T2 T2 4

29 PROGETTO DEFINITIVO NUOVA SCUOLA PRIMARIA ADOLFO CONSOLINI IN LOCALITÀ ALBARÈ E CONSTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE PROF. DA P.C. (m) STRATIGRAFIA UNITÀ 0,00 0,10 0,10 0,50 0,50 1,00 1,00 2,50 TERRENO VEGETALE, rimaneggiato e di colore bruno, costituito da limo argilloso con sabbia e sparsa ghiaia. TERRENO RIMANEGGIATO costituito da sabbia e ghiaia (eterogranulare 1 < φ < 8 cm con trovanti fino a 25 cm) con limo. Presenti rari frammenti di laterizio. Deposito scarsamente addensato e di colore bruno chiaro. LIMO CON GHIAIA DEBOLMENTE ARGILLOSO in giacitura naturale. Costituente l'antico "fondo agricolo", il terreno presenta sparsi apparati radicali. GHIAIA SABBIOSA eterogranulare (dimensioni 1 < φ < 8 cm con trovanti fino a 25 cm), poligenica e caratterizzata da un grado di addensamento in aumento con la profondità (da medio a buono). I ciottoli si presentano da arrotondati a subarrotondati con spigoli smussati e la sabbia risulta talora prevalente. TV R L G Falda Non intercettata Stabilità pareti scavo Le pareti dello scavo mantengono la verticalità Angolo di attrito Misurazione angolo di attrito a riposo del materiale (unità G ): ϕ = PARETE DI SCAVO Tv R L G 5

30 PROGETTO DEFINITIVO NUOVA SCUOLA PRIMARIA ADOLFO CONSOLINI IN LOCALITÀ ALBARÈ E CONSTESTUALE DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE MATERIALE RIFERIBILE ALL UNITÀ L MATERIALE RIFERIBILE ALL UNITÀ G 6

31 Indagine ambientale 22 ALLEGATO 4 RAPPORTI ANALITICI - TERRENO RIMANEGGIATO SUPERFICIALE

32 Spett. Unitech associazione tra professionisti Via Morgagni, VERONA VR RAPPORTO DI PROVA 15LA02535/01 DATI CAMPIONE Numero ordine: Data di ricevimento: 04/08/2015 Data emissione RDP: 07/08/2015 Matrice: terreni Dati identificativi: ghiaia limosa. Prelievo eseguito presso scuola elementare di Albar è di Costermano VR DATI CAMPIONAMENTO Campionamento a cura di: personale tecnico Unitech associazione tra professionisti RISULTATI ANALITICI Unità di Prova Metodo di prova misura Valore Limite(#1) Limite(#2) massimo massimo Inizio Fine Eluizione secondo la norma UNI EN Nitrati (NO3) UNI EN : APAT CNR IRSA 4020 Man Fluoruri (F) UNI EN : APAT CNR IRSA 4020 Man Solfati (SO4) UNI EN : APAT CNR IRSA 4020 Man Cloruri (Cl) UNI EN : APAT CNR IRSA 4020 Man Cianuri UNI EN : MI 15 rev Bario UNI EN : EPA 6010C 2007 Rame UNI EN : EPA 6010C 2007 Zinco UNI EN : EPA 6010C 2007 Berillio UNI EN : EPA 6010C 2007 Cobalto UNI EN : EPA 6010C 2007 Nichel UNI EN : EPA 6010C 2007 Vanadio UNI EN : EPA 6010C 2007 Arsenico UNI EN : EPA 6010C 2007 mg/l /08 07/08 mg/l /08 07/08 mg/l /08 07/08 mg/l /08 07/08 µg/l < /08 06/08 mg/l /08 07/08 mg/l < /08 07/08 mg/l /08 07/08 µg/l < /08 07/08 µg/l < /08 07/08 µg/l < /08 07/08 µg/l /08 07/08 µg/l /08 07/08 Pagina 1 di 2 VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax

33 Segue rapporto di prova 15LA02535/01 RISULTATI ANALITICI Unità di Prova Metodo di prova misura Valore Limite(#1) Limite(#2) massimo massimo Inizio Fine Cadmio UNI EN : EPA 6010C 2007 Cromo totale UNI EN : EPA 6010C 2007 Piombo UNI EN : EPA 6010C 2007 Selenio UNI EN : EPA 6010C 2007 Mercurio UNI EN : EPA 6010C 2007 Amianto UNI EN : MI 04 rev Richiesta chimica di ossigeno (COD) ph UNI EN : APAT CNR IRSA 5130 Man UNI EN : APAT CNR IRSA 2060 Man µg/l < /08 07/08 µg/l < /08 07/08 µg/l < /08 07/08 µg/l < /08 07/08 µg/l < /08 07/08 mg/l < /08 06/08 mg/l /08 06/ /08 06/08 (#): Decreto Ministeriale del 05/02/1998 e Decreto 5 aprile 2006, n. 186 (Regolamento recante modifiche al Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998) e Tabella 2, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006 Giudizio: i parametri determinati sono conformi ai limiti di riferimento riportati. I risultati contenuti nel presente rapporto di prova sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E' vietata la riproduzione parziale del presente rapporto, salvo autorizzazione scritta della VeronaLab s.r.l. Il Direttore Tecnico Dott.ssa Rita De Piccoli VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax Pagina 2 di 2

34 Spett. Unitech associazione tra professionisti Via Morgagni, VERONA VR RAPPORTO DI PROVA 15LA02535 DATI CAMPIONE Numero ordine: Data di ricevimento: 04/08/2015 Data emissione RDP: 20/08/2015 Matrice: terreni Dati identificativi: ghiaia limosa. Prelievo eseguito presso scuola elementare di Albar è di Costermano VR DATI CAMPIONAMENTO Campionamento a cura di: personale tecnico Unitech associazione tra professionisti RISULTATI ANALITICI Unità di Prova Metodo di prova misura Valore Limite (#) massimo Inizio Fine Residuo secco 105 C D.M GU /10/99 met.ii.2 int. D.M Frazione granulometrica < 2mm D.M GU /10/99 met.ii.1 int. D.M Composti inorganici: % p/p /08 20/08 % p/p /08 20/08 Antimonio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Arsenico EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Berillio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Cadmio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Cobalto EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Cromo totale EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Cromo esavalente (VI) CNR IRSA 16 Q.64 Vol mg/kg s.s. < /08 05/08 Mercurio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Nichel EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Piombo EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Rame EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Selenio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Tallio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Vanadio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Zinco EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Pagina 1 di 3 VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax

35 Segue rapporto di prova 15LA02535 RISULTATI ANALITICI Unità di Prova Metodo di prova misura Valore Limite (#) massimo Inizio Fine Composti organici aromatici: Benzene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Etilbenzene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Stirene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Toluene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Xilene (o, m, p) EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Solventi organici aromatici totali EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Alifatici clorurati cancerogeni: Clorometano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Diclorometano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Triclorometano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Cloruro di vinile EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,2-dicloroetano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,1-dicloroetilene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Tricloroetilene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Tetracloroetilene EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Alifatici clorurati non cancerogeni: 1,1-dicloroetano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,2-dicloroetilene (cis) EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,2-dicloroetilene (trans) EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,1,1-tricloroetano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,2-dicloropropano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,1,2-tricloroetano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,2,3-tricloropropano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,1,2,2-tetracloroetano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Alifatici alogenati cancerogeni: Tribromometano (bromoformio) EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 1,2-dibromoetano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Dibromoclorometano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Bromodiclorometano EPA 5021A EPA 8260C 2006 mg/kg s.s. < /08 06/08 Idrocarburi: Idrocarburi C minore o uguale a 12 EPA 5021A EPA 8015D 2003 mg/kg s.s. < /08 06/08 Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C EPA 8015D 2003 mg/kg s.s. < /08 07/08 ( ): prova non accreditata da ACCREDIA Pagina 2 di 3 VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax

36 Segue rapporto di prova 15LA02535 (#): Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006 Giudizio: i parametri determinati sono conformi ai limiti di riferimento riportati nella Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006 Note al Rapporto di Prova: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità dei materiali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006 I risultati contenuti nel presente rapporto di prova sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E' vietata la riproduzione parziale del presente rapporto, salvo autorizzazione scritta della VeronaLab s.r.l. Il Direttore Tecnico Dott.ssa Rita De Piccoli Pagina 3 di 3 VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax

37 Indagine ambientale 23 ALLEGATO 5 RAPPORTI ANALITICI - TERRENO IN GIACITURA NATURALE

38 Spett. Unitech associazione tra professionisti Via Morgagni, VERONA VR RAPPORTO DI PROVA 15LA02534 DATI CAMPIONE Numero ordine: Data di ricevimento: 04/08/2015 Data emissione RDP: 07/08/2015 Matrice: terreni Dati identificativi: campione C1. Prelievo eseguito presso scuola elementare di Albar è di Costermano VR DATI CAMPIONAMENTO Campionamento a cura di: personale tecnico Unitech associazione tra professionisti RISULTATI ANALITICI Unità di Prova Metodo di prova misura Valore Limite (#) massimo Inizio Fine Residuo secco 105 C D.M GU /10/99 met.ii.2 int. D.M Frazione granulometrica < 2mm D.M GU /10/99 met.ii.1 int. D.M Composti inorganici: % p/p /08 06/08 % p/p /08 06/08 Arsenico EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Cadmio EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s. < /08 07/08 Cromo totale EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Cromo esavalente (VI) CNR IRSA 16 Q.64 Vol mg/kg s.s. < /08 05/08 Nichel EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Piombo EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Rame EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Zinco EPA 3051A EPA 6010C 2007 mg/kg s.s /08 07/08 Idrocarburi: Idrocarburi C maggiore di 12 EPA 3550C EPA 8015D 2003 mg/kg s.s. < /08 07/08 ( ): prova non accreditata da ACCREDIA (#): Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006 Giudizio: i parametri determinati sono conformi ai limiti di riferimento riportati nella Colonna A, Tabella 1, Allegato 5 al Titolo V alla Parte Quarta del Decreto Legislativo 152/2006 Pagina 1 di 2 VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax

39 Segue rapporto di prova 15LA02534 Note al Rapporto di Prova: analisi eseguite sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm e valori riferiti alla totalità dei materiali secchi, comprensivi dello scheletro, come previsto dall'allegato 2 al Titolo V del D.Legislativo 152/2006 I risultati contenuti nel presente rapporto di prova sono riferiti esclusivamente al campione sottoposto a prova/e. E' vietata la riproduzione parziale del presente rapporto, salvo autorizzazione scritta della VeronaLab s.r.l. Il Direttore Tecnico Dott.ssa Rita De Piccoli Pagina 2 di 2 VeronaLab s.r.l. - Società Unipersonale - Via Alessandro Volta, DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA (VR) Cap. soc. EUR i.v. - Registro imprese C.C.I.A.A. di VR - P.IVA e C.F.: R.E.A. n info@veronalab.it tel fax

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