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1 Enzo Ruffaldi, Piero Carelli il nuovo pensiero plurale Filosofia: storia, testi, questioni 2A Dall UMANESIMO all EMPIRISMO RISORSE ONLINE

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3 Enzo Ruffaldi, Piero Carelli IL NUOVO PENSIERO PLURALE Filosofi a: storia, testi, questioni 2A DALL UMANESIMO ALL EMPIRISMO LOESCHER EDITORE

4 Loescher Editore - Torino I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L acquisto della presente copia dell opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Fotocopie per uso personale (cioè privato e individuale), nei limiti del 15% di ciascun volume, possono essere effettuate dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Tali fotocopie possono essere effettuate negli esercizi commerciali convenzionati SIAE. o con altre modalità indicate da SIAE. Per riproduzioni ad uso non personale l editore potrà concedere a pagamento l autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a: Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell ingegno (AIDRO) Corso di Porta Romana n. 108, Milano segreteria@aidro.org e sito web L editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all art ter legge diritto d autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: Ristampe N ISBN Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore s.r.l. Via Vittorio Amedeo II, Torino Fax clienti@loescher.it Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n A secondo la norma UNI EN ISO L opera è frutto di un lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme elaborato e discusso ogni parte. Per quanto riguarda il volume 2A, Enzo Ruffaldi è autore di tutti i materiali, fatta esclusione per il testo, gli Itinerari di lettura e gli apparati didattici relativi a Spinoza, a cura di Piero Carelli. A Ubaldo Nicola si deve la sezione Eidos: dalle idee all immaginario. La sezione Il cammino delle idee è a cura di Nicolò Seggiaro. Coordinamento editoriale: Francesco Pastorelli Redazione: Francesco Pastorelli, Valentina Luchelli Ricerca iconografi ca: Emanuela Mazzucchetti Progetto grafi co: Apotema sas Impaginazione: Puntografica Torino Cartografi a: Studio Aguilar Milano per le cartine del contesto storico-culturale; Erik Fadel Suno (NO) per le cartine della sezione Il cammino delle idee Fotolito: Graphic Center Torino Copertina: Visual Grafika Torino Stampa: Sograte Litografia s.r.l. Zona Industriale Regnano Città di Castello (PG)

5 Indice 1 MODULO 1 Umanesimo e Rinascimento Il contesto storico-culturale Uno sguardo d insieme Aspetti dell Umanesimo Dal Medioevo all Umanesimo, 17 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La nascita della filologia I nuovi atteggiamenti culturali del Rinascimento La filosofia rinascimentale LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Scienza e pittura in Leonardo da Vinci Il neoplatonismo: Cusano Il neoplatonismo: Ficino LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO L ermetismo LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La magia rinascimentale LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Pico della Mirandola e la tesi della libertà umana La filosofia della natura di Telesio Giordano Bruno: naturalismo e neoplatonismo FONTI E SCRITTI Il mito di Atteone come immagine degli «eroici furori» Naturalismo e magia nel pensiero di Campanella Naturalismo e aristotelismo in Pomponazzi Il rinnovamento religioso e la Riforma protestante... L Umanesimo di Erasmo, 48 La Riforma luterana, LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La diffusione del luteranesimo La riforma nell orizzonte dell Umanesimo: Zwingli e Calvino, Il pensiero politico rinascimentale: realismo e utopia Il realismo di Machiavelli, 58 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La politica come analisi del «particulare»: Guicciardini NODI DI DISCUSSIONE Interpretazioni su Machiavelli e il machiavellismo Il pensiero utopistico, Il pensiero politico nel Rinascimento europeo Il Rinascimento europeo: Montaigne Sintesi Itinerari di lettura 1 L universo infinito T1 Cusano: L universo infinito, senza centro né circonferenza

6 T2 Bruno: La nuova cosmologia T3 Bruno: L universo come Uno-tutto La natura vivente T4 Ficino: L anima del mondo T5 Ficino: L artista immanente T6 Campanella: Il senso delle stelle Laboratorio PREPARARSI ALL INTERROGAZIONE Confronto tra filosofi, 83 Confronto tra idee, 84 Questioni che contano FILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGI Campanella poeta FILOSOFIA E CITTADINANZA Giordano Bruno e il libero pensiero FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ L homo faber sui Eidos: dalle idee all immaginario Riflettere sulle immagini L uomo come microcosmo WEB MATERIALI ONLINE I testi, Cusano: Gli abitanti degli altri mondi (La dotta ignoranza) I testi, Bruno: L intelletto universale (De la causa, principio e uno) La storia e la cultura del tempo, L introduzione della stampa e la diffusione delle idee La storia e la cultura del tempo, L Italia del Rinascimento La storia e la cultura del tempo, Montaigne e la scoperta della diversità culturale La storia e la cultura del tempo, L utopia pedagogica di Comenio Nodi di discussione, Frattura o continuità rispetto al Medioevo? Questioni che contano, Machiavelli e l Italia Filosofia e Costituzione, Il giusnaturalismo Filosofia e Costituzione, Il contrattualismo e la Costituzione Il film, Un uomo per tutte le stagioni La cartella di Diogene, Bruno: un filosofo sempre attuale 4 MODULO 2 2 La rivoluzione scientifica Il contesto storico-culturale Uno sguardo d insieme La rivoluzione astronomica Il modello aristotelico-tolemaico, 101 Il nuovo modello del cosmo, 102 Copernico, 102 Brahe e Keplero, Bacone e il nuovo sapere scientifico La rifondazione del sapere, 107 Un nuovo metodo per un nuovo sapere, 110 L oggetto della ricerca scientifica, 114 La scienza come sistema, 115 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le accademie Galilei: sensate esperienze e certe dimostrazioni

7 Le osservazioni astronomiche, 120 Ragione, esperienza e fede, 120 La nuova immagine del cosmo, 122 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La Chiesa contro Galilei Il sistema copernicano e la relatività galileiana, 124 Il metodo sperimentale, 127 Il realismo di Galilei, 129 L eredità galileiana, 130 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Tecnica e scienza nel Seicento Newton: le ricerche e il metodo L indagine sulla luce e il metodo sperimentale, 133 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le ricerche di Boyle Il metodo induttivo, 135 Ipotesi scientifiche e ipotesi metafisiche, 135 L indagine matematica della natura, 137 La materia, 141 La prospettiva metafisica e la religione, 142 Problemi interpretativi, 144 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Newton e gli scienziati del Seicento Sintesi Itinerari di lettura 1 Il metodo della nuova scienza T1 Bacone: L esigenza del metodo T2 Bacone: La teoria degli idòla T3 Bacone: Formiche, ragni e api T4 Bacone: Le caratteristiche del metodo induttivo T5 Galilei: La struttura matematica dell universo T6 Galilei: Esperienza e «certe dimostrazioni» T7 Newton: Il metodo induttivo T8 Newton: Il metodo sperimentale T9 Newton: Le regole del filosofare T10 Newton: La deduzione delle leggi di Keplero L utopia tecnologica di Bacone T11 Bacone: La Casa di Salomone T12 Bacone: L organizzazione della ricerca Laboratorio PREPARARSI ALL INTERROGAZIONE Confronto tra filosofi, 171 Confronto tra idee, 173 VERSO L ESAME PER L APPROFONDIMENTO Dialogo tra filosofi, 176 Nodi di discussione, 177 La critica, 179 Fonti e scritti, 182 Questioni che contano FILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGI Galilei e il cinema FILOSOFIA E CITTADINANZA Ricerca scientifica e libertà di pensiero Scienza e impegno sociale FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ Bacone, Gadamer e i pregiudizi

8 WEB Eidos: dalle idee all immaginario Riflettere sulle immagini La riscoperta del corpo umano Galilei e il metodo scientifico MODULO 3 Il razionalismo MATERIALI ONLINE I testi, Galilei: Le Sacre Scritture e la scienza (Lettera a don Benedetto Castelli) I testi, Galilei: Contro il finalismo (Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo) I testi, Newton: Il teleologismo (Ottica) I testi, Newton: I limiti e i compiti della filosofia naturale (Ottica) La storia e la cultura del tempo, La nascita della Royal Society Dialoghi filosofici Dialoghi filosofici, La rivoluzione scientifica Dialoghi filosofici, Bacone, La rivoluzione copernicana 3 Il contesto storico-culturale Uno sguardo d insieme Cartesio: il metodo del razionalismo Il metodo, il dubbio, il cogito, 205 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La geometria analitica Dal dubbio metodico alla certezza iniziale, 208 Le idee e Dio, 210 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Pierre Gassendi: tra cristianesimo, epicureismo e nuova scienza Le idee e il mondo: la fisica deduttiva e il meccanicismo, 216 Il corpo, l anima, le passioni: il dualismo cartesiano, Spinoza: Dio e l universo Il superamento dei pregiudizi e la ricerca di un nuovo sapere, 223 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Spinoza e l Olanda del Seicento, tra tolleranza e fanatismo Da Dio all etica, 232 Dio ovvero l ordine geometrico della natura scoperto dalla scienza, 237 L uomo e il rapporto tra mente e corpo, 240 La liberazione dalle passioni, 242 Dal punto di vista del «finito» al punto di vista di «Dio», 245 Le condizioni politiche che agevolano il vivere sotto la guida della ragione, Leibniz: razionalismo e ottimismo metafisico Arte combinatoria e matematica, 249 Alle origini della nozione di monade, 251 La monadologia leibniziana, 256 La materia, lo spazio e il tempo, 259 L esistenza di Dio e l armonia prestabilita, 261 La polemica con l empirismo e la teoria della conoscenza, 264 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO L attività storica e diplomatica di Leibniz Sintesi Itinerari di lettura 1 Il razionalismo e la conoscenza T1 Cartesio: Partire dalle idee

9 T2 Cartesio: La conoscenza dei sensi non è scientifica T3 Cartesio: I sensi e la ragione T4 Leibniz: L innatismo virtuale T5 Cartesio: La matematica come modello T6 Spinoza: Il metodo deduttivo La ragione e le passioni T7 Cartesio: La macchina-uomo T8 Cartesio: Le passioni fondamentali e la loro connessione T9 Cartesio: L importanza dell abitudine T10 Spinoza: Lo studio geometrico delle passioni T11 Spinoza: Passioni e affetti T12 Leibniz: L automa spirituale Spinoza: etica e libertà T13 Spinoza: Il fine dello Stato è la libertà T14 Spinoza: Stato e dissenso Laboratorio PREPARARSI ALL INTERROGAZIONE Confronto tra filosofi, 296 Confronto tra idee, 298 VERSO L ESAME PER L APPROFONDIMENTO Dialogo tra filosofi, 301 Nodi di discussione, 303 La critica, 305 Fonti e scritti, 306 Questioni che contano FILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGI Gli scienziati e l immagine spinoziana dell universo FILOSOFIA E CITTADINANZA Cartesio e la morale provvisoria Il problema della libertà FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ La memoria e l identità personale La personalità e l inconscio Eidos: dalle idee all immaginario Riflettere sulle immagini Ambiguità e studio delle passioni WEB MATERIALI ONLINE Itinerario di lettura, Un esempio di razionalità filosofica: le Meditazioni di Cartesio I testi, Cartesio: Un esperienza personale, da discutere con altri (Meditazioni metafisiche) I testi, Cartesio: Parlare della propria esperienza (Meditazioni metafisiche) I testi, Cartesio: Immergersi in una situazione (Meditazioni metafisiche) I testi, Cartesio: Le Meditazioni e il cogito (Meditazioni metafisiche) I testi, Cartesio: Il Discorso sul metodo e il cogito (Discorso sul metodo) I testi, Cartesio: I Princìpi e il cogito (I princìpi della filosofia) I testi, Spinoza: Le vittime del fanatismo religioso (Trattato teologico-politico) Itinerario di lettura, Leibniz e il «migliore dei mondi possibili» I testi, Leibniz: Il palazzo dei destini (Teodicea) Nodi di discussione, La discussione sul cristianesimo nel carteggio di Spinoza Fonti e scritti, Le radici del Trattato teologico-politico Dialogo tra filosofi, Il dibattito a distanza con Newton: il carteggio Leibniz-Clarke 7

10 WEB MODULO 4 Questioni che contano, Mente e corpo: dualismo o unità? Dialoghi filosofici, Cartesio Dialoghi filosofici, Spinoza Dialoghi filosofici, Leibniz 4 Il contesto storico-culturale Uno sguardo d insieme Hobbes e il materialismo La materia e l uomo, 326 Dai sensi al pensiero, 327 L etica e la politica, 331 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Il sistema del diritto: Pufendorf LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le idee della rivoluzione inglese Locke: il fondatore dell empirismo inglese Lo studio dell intelletto umano, 343 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO I platonici di Cambridge Le idee e la loro origine, 346 I problemi dell empirismo e l analisi del linguaggio, 349 Il quarto libro del Saggio: il mondo, l io, Dio, 351 Il pensiero politico, 354 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Il concetto di «società civile» La tolleranza, 359 LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Le Chiese protestanti in Inghilterra L influenza di Locke: empirismo e liberalismo, Berkeley: contro il materialismo Hume: per una scienza dell uomo La teoria della conoscenza, 366 La morale del sentimento, 375 L estetica, la politica, la religione, 378 Il materialismo di Hobbes e l empirismo Filosofia e Costituzione, Tolleranza: libertà di religione e di culto Il film, Blade runner Il film, La vita è meravigliosa Sintesi Itinerari di lettura 1 Dallo studio del mondo allo studio del soggetto T1 Locke: Il criticismo T2 Hume: La ricerca sulla natura umana T3 Locke: Determinare l ambito del conoscibile La critica della conoscenza oggettiva T4 Locke: Le idee complesse T5 Locke: La critica dell idea di sostanza T6 Berkeley: Esse est percipi T7 Hume: Le leggi dell associazione T8 Hume: La causalità non è un nesso necessario tra i fatti Assolutismo e liberalismo T9 Hobbes: Lo stato di natura è guerra di tutti contro tutti T10 Hobbes: Il patto T11 Hobbes: La moltitudine e lo Stato T12 Locke: Lo stato di natura T13 Locke: Origine e caratteristiche della società civile

11 WEB Laboratorio PREPARARSI ALL INTERROGAZIONE Confronto tra filosofi, 410 Confronto tra idee, 411 VERSO L ESAME PER L APPROFONDIMENTO Dialogo tra filosofi, 415 Nodi di discussione, 416 La critica, 417 Fonti e scritti, 418 Questioni che contano FILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGI Hume e la scienza dell uomo FILOSOFIA E CITTADINANZA Locke e la tolleranza L origine convenzionale dello Stato FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ Che cosa c è fuori della nostra mente? MATERIALI ONLINE I testi, Hume: Idee e fatti (Ricerca sull intelletto umano) I testi, Hume: Lo scetticismo moderato (Ricerca sull intelletto umano) I testi, Locke: La legittimità della proprietà privata (Due trattati sul governo) La storia e la cultura del tempo, La Gloriosa rivoluzione La storia e la cultura del tempo, David Hartley e le origini dell associazionismo psicologico Nodi di discussione, Il pensiero di Hobbes: interpretazioni e problemi MODULO 5 Pascal e la religione nel Seicento Questioni che contano, La morale è universale? Questioni che contano, Hume e la morale del sentimento Dialoghi filosofici, Hobbes Dialoghi filosofici, Locke Dialoghi filosofici, Berkeley Dialoghi filosofici, Hume Filosofia e Costituzione, Il giusnaturalismo Filosofia e Costituzione la Costituzione Il film, Gangs of New York, Il contrattualismo e 5 Il contesto storico-culturale Uno sguardo d insieme Scettici e libertini LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Il libertinismo Malebranche e l occasionalismo LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO L assolutismo in Francia I gesuiti e il giansenismo Pascal: cristianesimo ed esistenza L insufficienza della ragione, 439 L esprit de finesse e le ragioni del cuore, 440 L uomo di fronte all infinito, 442 La fuga dall infinito, 443 FONTI E SCRITTI Le Lettere provinciali La duplicità della natura umana, 445 Il cristianesimo come spiegazione della condizione umana, 446 La scommessa, Bayle: la figura dell ateo virtuoso Sintesi

12 Itinerari di lettura 1 Pascal: la condizione umana T1 Pascal: Le ragioni del cuore T2 Pascal: I due infiniti T3 Pascal: L inquietudine T4 Pascal: La precarietà della condizione umana T5 Pascal: L uomo «canna pensante» T6 Pascal: Miseria e grandezza dell uomo Laboratorio PREPARARSI ALL INTERROGAZIONE Confronto tra filosofi, 464 Confronto tra idee, 465 VERSO L ESAME PER L APPROFONDIMENTO Dialogo tra filosofi, 468 Nodi di discussione, 470 La critica, 470 Fonti e scritti, 472 Questioni che contano FILOSOFIA E ALTRI LINGUAGGI Pascal e la matematica FILOSOFIA E CITTADINANZA Le Lettere provinciali e le dispute religiose cristiane Il punto di vista della quotidianità FILOSOFIA E CONOSCENZA DI SÉ Il cristianesimo spiega la contraddittorietà dell uomo WEB WEB Eidos: dalle idee all immaginario Riflettere sulle immagini La spiritualità giansenista MATERIALI ONLINE Itinerario di lettura, Bayle: la dignità dell ateismo I testi, Bayle: I moventi dell azione umana (Pensieri sulla cometa) I testi, Bayle: I popoli cristiani non seguono i princìpi del cristianesimo (Pensieri sulla cometa) I testi, Bayle: La società di atei (Pensieri sulla cometa) La storia e la cultura del tempo, I gesuiti e l insegnamento La storia e la cultura del tempo, Le grand siècle della cultura francese Questioni che contano, La vita umana: il mistero della nascita, il mistero della morte Dialoghi filosofici, Pascal Il cammino delle idee Soluzioni dei Test di autovalutazione Indice delle schede lessicali Indice dei nomi ULTERIORI MATERIALI ONLINE I generi filosofici dell età moderna, Il trattato La ragione, le passioni, la volontà La politica Dizionari e enciclopedie Il discorso Il saggio Il dialogo Itinerari tematici, Essere Natura Storia Teologia Cosmologia Morale Stato Percorsi trasversali, L essere e la sostanza La natura e il cosmo L esistenza di Dio I metodi della conoscenza Il rapporto mente-corpo I temi, Amore Inconscio Lavoro Libertà e determinismo nell agire umano Il linguaggio: La matematica e l interpretazione della realtà Il problema mente/corpo La morte dell altro e la morte di sé La filosofia come ricerca Progettare il mondo: l utopia La verità come corrispondenza o come costruzione 10

13 Umanesimo e Rinascimento MODULO 1 PROFILO 1. Aspetti dell Umanesimo 2. I nuovi atteggiamenti culturali del Rinascimento 3. La filosofia rinascimentale 4. Il neoplatonismo: Cusano 5. Il neoplatonismo: Ficino 6. La filosofia della natura di Telesio 7. Giordano Bruno: naturalismo e neoplatonismo 8. Naturalismo e magia nel pensiero di Campanella 9. Naturalismo e aristotelismo in Pomponazzi 10. Il rinnovamento religioso e la Riforma protestante 11. Il pensiero politico rinascimentale: realismo e utopia 12. Il pensiero politico nel Rinascimento europeo 13. Il Rinascimento europeo: Montaigne ITINERARI DI LETTURA 1. L universo infinito 2. La natura vivente PREPARARSI ALL INTERROGAZIONE QUESTIONI CHE CONTANO EIDOS: DALLE IDEE ALL IMMAGINARIO

14 Il contesto storico-culturale La civiltà comunale Nel corso dei secoli xiii e xiv rilevanti trasformazioni economico-sociali cambiano, in tutta l Europa, modi di vita e forme di organizzazione della cultura. La «civiltà comunale» si impone in misura sempre maggiore, la nuova economia artigiana e mercantile prende gradualmente il posto di quella agraria basata sul latifondo nobiliare e sulla servitù della gleba. Si tratta di un processo destinato ad affermarsi molto gradualmente in tutta l Europa, fino all Illuminismo e alla Rivoluzione francese, ma che in alcune aree, e particolarmente in Italia dove i Comuni estendono la propria influenza nel contado fino a costituire veri e propri Stati regionali, si traduce in una radicale trasformazione non solo della cultura ma della mentalità, della Weltanschauung («visione del mondo») complessiva. Il Rinascimento costituisce il punto di arrivo di una complessa trasformazione politico-economica che si definisce a partire dal Trecento, per affermarsi compiutamente tra la seconda metà del Quattrocento e la prima del Cinquecento. Dal punto di vista economico, tale processo è caratterizzato dall ascesa della borghesia e dall affermarsi di un economia manifatturiera e mercantile. Le monarchie nazionali Politicamente, il processo principale è costituito dalla nascita dei nuovi Stati nazionali, che sostituiscono le universalità medievali (Chiesa e Impero) ormai in crisi. Alle trasformazioni economiche, politiche e sociali si accompagna la ricerca di nuovi valori, individuati soprattutto nel mondo classico. L interesse verso questo mondo si traduce nella riscoperta e nello studio dei testi della tradizione greca e latina, nei quali viene individuata la rivalutazione della vita terrena e attiva, dell individuo come artefice del proprio destino, dei sentimenti e della bellezza. LE IDEE Leonardo: l arte ha valenza conoscitiva Pico della Mirandola: l uomo è libero Copernico: il Sole è al centro di un universo finito Cusano Ficino Pomponazzi Telesio Umanesimo e Rinascimento Machiavelli Ficino, Theologia platonica 1511 Erasmo, Elogio della pazzia guerra dei Cento Anni regime signorile di Cosimo de Medici 1454 pace di Lodi 1492 scoperta dell America 12

15 Sul piano politico, nel Quattrocento giunge a compimento il processo di costituzione delle grandi monarchie nazionali: a quella inglese, la più antica, si aggiungono quella francese, dopo la fine della guerra dei Cent anni, e quella spagnola, con l unione dei regni di Castiglia e di Aragona (1469) e con la definitiva cacciata dei Mori (1492). La nascita delle monarchie nazionali vede l alleanza della corona con la borghesia, contro l aristocrazia medievale che ancora conserva molti dei suoi privilegi. La cultura urbana L Umanesimo e il Rinascimento si sviluppano soprattutto nelle città dominate dai mercanti e dagli artigiani, cioè dalla nuova classe borghese protagonista delle trasformazioni economiche e sociali che caratterizzano questo periodo. In Italia, dove manca uno Stato centrale e l influenza dell Impero è ormai inesistente, le città principali conoscono una progressiva espansione, che ini- zia dal xiii secolo e porta alla creazione di Stati regionali, da quelli più estesi che dominano la scena politica (la Repubblica di Genova; il Ducato di Milano; la Repubblica di Venezia; Firenze che passa più volte dalla Repubblica alla Signoria dei Medici e viceversa; lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli) ai numerosi staterelli minori (i Ducati di Modena, di Mantova, di Ferrara, le Repubbliche di Lucca e di Siena e altri compresi tra il Ducato di Milano e quello di Savoia, all epoca più proteso verso la Francia che verso l Italia). L esistenza di questi Stati territoriali dominati dalle città fa sì che in Italia la nuova economia e la nuova mentalità si diffondano anche nei centri minori, per cui il Rinascimento, pur rimanendo un fenomeno principalmente cittadino, influenza in varia misura anche il contado. Nel resto d Europa, invece, si dice che «l aria della città rende liberi», perché al di fuori delle sue mura domina ancora una struttura socio-economica fondamentalmente feudale. Per questo il Rinascimento ha in Italia una diffusio Bacone: il sapere muove dai casi particolari ai princìpi o leggi generali Galilei: i cieli non sono immutabili Gassendi: la conoscenza sperimentale è l unica possibile Montaigne 1548 nasce Bruno Campanella 1600 Bruno muore sul rogo Machiavelli scrive Il Principe 1516 Moro, Utopia 1582 Montaigne, Saggi Bruno, La cena delle ceneri 1586 Telesio, De rerum natura iuxta propria principia 1620 Campanella, De sensu rerum et magia 1527 i lanzichenecchi saccheggiano Roma 1562 inizio delle guerre di religione in Francia 13

16 Il contesto storico-culturale ne e un importanza superiore che negli altri Paesi europei e per questo l Italia è il centro indiscusso della nuova cultura umanistico-rinascimentale. I motivi della grandezza dell Italia sono però anche i motivi della sua fragilità. Infatti la presenza di Stati regionali dominati dalle città impediscono la nascita di una monarchia nazionale e contemporaneamente la scoperta dell America fa perdere importanza al Mediterraneo e al commercio con l Oriente dominato da Genova e da Venezia. Alla grande fioritura rinascimentale del periodo che va dalla metà del Quattrocento ai primi decenni del Cinquecento fa seguito una rapida decadenza che sposta l asse economico, politico e culturale verso le nuove potenze atlantiche; la Francia e la Spagna faranno proprio della conquista dell Italia un terreno di scontro per affermare la reciproca supremazia. LA CULTURA E I LUOGHI DEL RINASCIMENTO EUROPEO Londra Tra la fine del Quattrocento e l inizio del Cinquecento si definiscono, soprattutto in Italia, le caratteristiche fondamentali del Noyon Parigi Rotterdam Cues Treviri Zurigo Ginevra Rinascimento europeo. Il dinamismo della borghesia e le innovazioni Trento Venezia Padova Firenze Magdeburgo Wittenberg Eisleben Roma Nola Cosenza Stilo tecnologiche portano sempre più l uomo a considerare un valore in sé anche la vita terrena, a sentirsi padrone del proprio destino e capace di dominare la natura con l uso della ragione. La natura è vista come internamente animata e vitale (con il neoplatonismo, che si sviluppa a Firenze grazie all opera di Ficino), e come dotata di sensi e princìpi propri (con Telesio). La visione più grandiosa e innovativa dell universo è però quella data da Giordano Bruno (che gira l Europa tra Italia, Parigi, Londra, Venezia, per trovare la morte a Roma) il quale ritiene l universo infinito perché prodotto da Dio, che ne è il principio immanente. La ricerca di nuovi princìpi segna anche l indagine del fiorentino Machiavelli, che mira a fondare una scienza politica che sia autonoma e aderente ai fatti e alla natura dell uomo. L epoca è scossa infine dalla Riforma luterana, sviluppatasi in Germania ad opera del monaco Martin Lutero, il quale, in opposizione alla Chiesa di Roma e alla vendita delle indulgenze, sostiene che l uomo non può meritare la salvezza con le opere, ma solo con l intervento della grazia divina. La proposta luterana è sviluppata e rinnovata da Calvino, grazie al quale il movimento di riforma si diffonde in tutta Europa, dalla Francia all Olanda all Inghilterra. 14

17 Uno sguardo d insieme una nuova situazione politica ed economica manifattura commercio Stati nazionali la centralità dell interesse per l uomo l interesse per la natura uomo = copula mundi homo faber uomo artefice del proprio destino filosofia della natura alla base della scienza moderna sono alla base del RINASCIMENTO che sostiene la ripresa e l approfondimento del pensiero antico aristotelismo e platonismo l Umanesimo studio dei testi antichi valore della «vita activa» partecipazione politica homo faber Nel Medioevo la natura era considerata come dominata dalla volontà di Dio e vissuta con un atteggiamento di fatalistica rassegnazione. Ciò rifletteva la posizione dell uomo, che viveva soprattutto grazie all attività agricola, nei confronti degli eventi naturali: una grandinata o una gelata potevano rovinare l intero raccolto, determinare una carestia e mettere in pericolo la sopravvivenza. Le nuove attività economiche (artigianato, manifattura e commercio) sono invece indipendenti dagli eventi naturali e legate alle capacità dell individuo. Esse richiedono quindi lo sviluppo della tecnica, basata sulla comprensione delle leggi naturali a vantaggio dell uomo, che viene così concepito come riferimento centrale dell universo, punto di convergenza di ogni relazione (copula mundi), artefice del proprio destino e della propria stessa natura (homo faber sui). È evidente quindi come il nuovo modello economico sia una componente importante anche per il definirsi dell atteggiamento rinascimentale verso la natura: la nuova economia mette in primo piano la vita activa rispetto a quella contemplativa; diventano importanti il lavoro, ma anche la prassi sociale, l impegno per migliorare la propria condizione e contribuire al tempo stesso al benessere e alla ricchezza della propria città. l autonomia della politica il desiderio di rinnovamento religioso sul piano storico: nascita dello Stato moderno sul piano teorico: scienza politica Umanesimo di Erasmo Riforma protestante La riscoperta dell antichità, caratteristica dell Umanesimo, interessa anche la filosofia: nel Quattrocento e nel Cinquecento si recupera il pensiero originario di Platone e di Aristotele, attingendo direttamente ai testi greci per eliminare l interpretazione spesso deformante datane dalla filosofia medievale: nascono così il neoaristotelismo e il neoplatonismo che hanno come centri di diffusione rispettivamente Padova e Firenze. Si accentua inoltre l interesse per la natura, che dà vita a una vera e propria filosofia della natura in cui convergono l attenzione per l esperienza e l osservazione sperimentale, assieme ad elementi magico-alchemici: è, da certi punti di vista, l avvio della scienza moderna. In ambito politico, con le nuove monarchie nazionali si afferma lo Stato moderno e la corrispondente nozione di sovranità nazionale, teorizzata da Jean Bodin. Parallelamente a questo processo, la teoria politica rompe i propri legami di dipendenza, caratteristici del Medioevo, dalla religione e dalla morale, affermandosi, con Niccolò Machiavelli, come vera e propria scienza politica e autonomo ambito di conoscenza, fondato su princìpi propri. Il rinnovamento culturale riguarda in modo significativo la sfera religiosa, con la Riforma. 15

18 M 1 Umanesimo e Rinascimento 1 Aspetti dell Umanesimo 16 Il rinnovamento culturale La costruzione di una nuova visione del mondo WEB Nodi di discussione, Frattura o continuità rispetto al Medioevo? I termini «Umanesimo» e «Rinascimento» L Umanesimo indica, come abbiamo chiarito sopra, il vasto rinnovamento culturale che precede e prepara il Rinascimento. «Culturale» va qui inteso in due sensi: come sviluppo di un nuovo sapere, basato sulle humanae litterae; come trasformazione degli atteggiamenti di fondo verso la realtà (la natura, l uomo, la religione) e della visione del mondo nel suo insieme. Questi due aspetti sono strettamente legati: la riscoperta degli antichi è in realtà soprattutto ricerca di un fondamento autorevole per nuovi valori, dato che nell antichità greca e latina si trovavano l amore per la vita terrena, per la bellezza, l esaltazione della dignità dell uomo e delle virtù civiche, che costituivano i valori vitali dell epoca. Gli umanisti costruiscono, in modo graduale e non sistematico, una nuova visione del mondo che emerge complessivamente dalle loro opere, anche se non è esposta sistematicamente in nessuna. Nel pensiero dei principali rappresentanti dell Umanesimo vanno gradualmente definendosi i vari temi, dalla centralità dell uomo all importanza della filologia, dalla ricerca di nuovi valori, mediante la riscoperta degli antichi, al nuovo interesse per la vita quotidiana, la famiglia, gli affari. Si afferma una visione laica della vita che, pur non rinunciando alla religione e alla fede, ha al proprio centro l uomo. Questa nuova laicità è espressa quasi in forma allegorica nell organizzazione dei libri dei mercanti, dove fin dal Trecento è presente una sezione detta di solito «Libro di Messer Domineddio», in cui sono registrate le donazioni per beneficenza e per la salvezza dell anima, separate però dalla contabilità ordinaria, dagli affari, quasi a significare che gli affari si fanno mirando al guadagno e non ai principi etici e religiosi, per i quali poi si trova un posto specifico, ma separato dal resto. Il nuovo spirito laico riguarda anche gli intellettuali, che hanno come luoghi di formazione e di riferimento non più soltanto le università, ma le corti dei nuovi «signori» (i Medici a Firenze, i Montefeltro a Urbino, gli Este a Ferrara, i Gonzaga a Mantova ecc.) che amano circondarsi di filosofi, scrittori e poeti: il loro mecenatismo si coniuga con la nuova cultura che si sviluppa tra la borghesia cittadina, nelle botteghe che sono luoghi di formazione artistica e tecnica. Sono motivi e concetti che si delineano nell Umanesimo e che verranno poi ripresi e sviluppati nel Rinascimento. A proposito dei termini «Umanesimo» e «Rinascimento» sussiste, a partire dalla metà dell Ottocento, un problema di interpretazione e di periodizzazione. Secondo il grande storico del Rinascimento italiano, lo svizzero Jacob Burckhardt ( , autore dell importante La civiltà del Rinascimento in Italia, 1860), Umanesimo e Rinascimento sono movimenti distinti. Il primo consiste prevalentemente in un rinnovamento degli studi letterari e filologici, il secondo è invece un rinnovamento globale del modo di pensare e della visione del mondo. Altri studiosi sostengono invece la tesi di una sostanziale continuità tra i due movimenti, fino a vedere in essi quasi una sovrapposizione, e comunque una presenza dei temi rinascimentali già nell Umanesimo del Trecento. Il più importante sostenitore di questa tesi è lo storico tedesco Konrad Burdach ( ), che vede già in Petrarca la presenza di motivi umanistici che troveranno il loro sviluppo nel Rinascimento. Anche Eugenio Garin ( ), uno dei principali studiosi italiani della cultura rinascimentale, sottolinea la continuità con l Umanesimo, che avrebbe già elaborato una propria filosofia ben riconoscibile. Inoltre, pur rappresentando il Rinascimento una rottura con il pensiero medievale, è proprio dai problemi e dalle difficoltà evidenziati dalla tarda

19 1. Aspetti dell Umanesimo Scolastica che vengono poste le premesse per il suo superamento, compiuto nel periodo umanistico e rinascimentale. Dal Medioevo all Umanesimo Se riprendiamo l interpretazione secondo cui Umanesimo e Rinascimento esprimono la nuova visione del mondo borghese come superamento di quella feudale, notiamo che tale processo si delinea, particolarmente in Italia, con molta gradualità, a partire dallo sviluppo dei primi Comuni e della lotta contro l Impero, fino alla nascita degli Stati regionali dominati dalle città maggiori. Parallelamente, anche le trasformazioni culturali seguono questa dinamica, per cui temi e concetti umanistici emergono gradualmente e con continuità dallo sviluppo della civiltà comunale. L Umanesimo, in particolare, è anticipato e in parte definito da poeti, scrittori e intellettuali come Petrarca, Salutati, Bruni, per ricordare soltanto i principali. PROFILO Petrarca Salutati Petrarca, Riscoperta dell uomo e impegno civile: Salutati, Bruni Francesco Petrarca ( ) è figlio di un esule fiorentino che si era stabilito ad Avignone, allora sede della corte pontificia. In gran parte della sua opera scrive di sé, delle proprie aspirazioni, delle incertezze e contraddizioni da cui non sa liberarsi, dei modi di vita che preferisce. Poesie, lettere, scritti di riflessione morale sono espressione di questa incessante ricerca di chiarezza interiore e di comunicazione. La prospettiva filosofica è esplicitamente agostiniana, e ad Agostino Petrarca fa costantemente riferimento, tanto da sceglierlo come interlocutore nelle conversazioni che immagina svolgersi alla presenza della verità, nell opera De secreto conflictu curarum mearum. Scritta tra il 1342 e il 1343 e successivamente rivista, nota più brevemente come Secretum, essa costituisce, secondo le intenzioni dello stesso Petrarca, il suo testamento spirituale. Nei tre libri che la compongono, i temi della morte e del sentimento di colpa, del contrasto tra le esigenze spirituali e i beni del mondo, la riflessione sulle passioni, disegnano una ricerca interiore che prepara il nuovo senso umanistico dell individualità e della scoperta di sé. Si affaccia in questo modo il tema della dignità dell uomo e del suo ruolo speciale tra le creature, così come si definirà nell Umanesimo e nel Rinascimento. Attività letteraria e impegno civile appaiono strettamente connessi in Coluccio Salutati ( ), amico e ammiratore di Petrarca. Salutati occupa a lungo il posto di cancelliere della Repubblica di Firenze; egli è sostenitore della vita attiva, della piena partecipazione alle vicende umane. Per suo interessamento l insegnamento del greco fu inserito nello «Studio generale» di Firenze. Comune a Petrarca e a Salutati è la cosiddetta «disputa delle arti», cioè la discussione che attraversa tutta la seconda metà del Trecento sulla superiorità delle arti pratiche (in particolare la medicina) o delle humanae litterae. Entrambi concordano sulla superiorità delle seconde. In particolare, Salutati contrappone la medicina e il diritto. Secondo la sua analisi, il sapere del medico non ha nulla a che fare con l attività speculativa: la medicina ha un fine pratico, mentre il fine dell attività speculativa è il sapere in se stesso. Viceversa, sarebbe errato ritenere che le leggi, perché orientate alla pratica, non abbiano nulla a che fare con la ricerca teorica, quasi che l uomo attivo non partecipasse della vita speculativa. Anche chi si occupa di politica e di morale è persona che investiga; ma l oggetto della sua indagine è l anima, non il corpo, e suo fine è l operare, non il sapere. L atteggiamento verso le arti pratiche muterà sensibilmente nel corso del Quattrocento, con una loro rivalutazione. Ma nel primo umanesimo l homo faber è orientato alla costruzione di nuovi valori e del vivere civile, non ancora allo studio e alla trasformazione della natura. 17

20 M 1 Umanesimo e Rinascimento 18 Bruni Alberti La filologia di Valla L impegno civile e l affermazione della centralità delle humanae litterae sono motivi costanti dell Umanesimo. Li ritroviamo in Leonardo Bruni (1370/4-1444), cancelliere della Repubblica di Firenze dal 1427 al 1444, che fu tra l altro uno dei primi a studiare il greco nello Studio fiorentino. La conoscenza del greco gli consente un contatto diretto con autori antichi, tra cui Platone e Aristotele; egli traduce diversi dialoghi di Platone, e scritti di filosofia morale e filosofia politica di Aristotele (l Etica Nicomachea, la Politica). Bruni esalta gli studi delle humanae litterae nel loro valore di formazione dell uomo e vede nella storia recente di Firenze il rinnovarsi delle libertà civili dell antica Roma. Leon Battista Alberti: la filosofia del mercante Leon Battista Alberti ( ), nato a Genova da una famiglia fiorentina di mercanti che viveva in esilio, conduce studi di lettere e giurisprudenza, ed è architetto, pittore, scultore; scrive di arte (Della pittura, De re aedificatoria) e di temi morali. La sua concezione dell architettura e della pittura, così come la sua attività di artista, testimoniano l importanza che viene assumendo il richiamo all arte antica, rivissuta come mondo in cui dominano proporzione e armonia, considerate condizioni del bello nell arte. Nei suoi dialoghi Della famiglia (1443) vengono presentati modelli di vita propri di un mondo in cui il modo di vivere del mercante si presenta come punto di riferimento per l intera società. Il mercante è l accorto padre di famiglia che presiede a complesse attività economiche; egli trova nella donna la custode dei beni da lui accumulati e nei figli i continuatori della sua opera. L argomento dell opera non è esplicitamente filosofico. Si tratta di una serie di indicazioni, presentate nello stile del dialogo, su come gestire la propria casa e i propri affari nel modo più saggio e più proficuo. In esse è tuttavia espressa pienamente la «filosofia pratica» del mercante, il nuovo modo di concepire se stesso, i rapporti con gli altri, il proprio ruolo sociale, tanto che uno dei libri, il terzo, è dedicato alla «masserizia», cioè all arte di gestire i propri beni. Nel dialogo, il personaggio che ha la parte di maggior rilievo si chiama Giannozzo. Egli afferma, in un noto passo, che l uomo può definire veramente «sue» tre cose: l animo, il corpo, il tempo. Il buon uso dell animo è la virtù, intesa come capacità di instaurare buoni rapporti umani, mantenere l animo lieto, mai turbato da passioni, e non fare mai cosa di cui si dubiti se sia buona. Il buon uso del corpo consiste nel conservare la salute attraverso l esercizio fisico e la dieta. Il buon uso del tempo, la sua «amministrazione» finalizzata al miglioramento delle proprie condizioni di vita, rappresenta l aspetto di maggior rilievo dal punto di vista filosofico. Il tempo non è più di Dio, come nella concezione medievale, ma dell uomo, fa quasi parte della sua natura, come il corpo. Lorenzo Valla: filologia ed epicureismo Il filosofo per eccellenza dell Umanesimo è Lorenzo Valla ( ), celebre soprattutto per i suoi studi filologici che portano alla confutazione della «Donazione di Costantino», l atto che legittimava il potere temporale della Chiesa. Nello scritto De falsa credita et ementita Constantini donatione (1440), egli giunge a contestare l autenticità della «Donazione di Costantino», testo che, secondo la Chiesa, documentava la cessione da parte dell imperatore Costantino dei territori dell Impero d Occidente al papa. Mettendo in luce inverosimiglianze, gravi improprietà linguistiche e incoerenze, Valla giunge alla conclusione che si tratta di un falso, scritto non ai tempi di Costantino, come si sarebbe voluto far credere, ma molto tempo dopo, probabilmente intorno alla metà del secolo viii, cioè ai tempi della donazione di Pipino il Breve.

21 1. Aspetti dell Umanesimo L epicureismo La divina voluptas Voluptas umana e divina Dal punto di vista filosofico, nel dialogo che intitola prima De voluptate (1431), poi De vero falsoque bono, Valla si richiama a un epicureismo reinterpretato secondo un ottica cristiana. Valla afferma che comunemente si considera bene ciò che procura piacere, voluptas, come, in primo luogo, i beni del corpo quali la salute, la bellezza, il vigore. La ricerca del piacere è il vero motivo dell azione umana, anche se spesso lo si maschera dietro altri nomi o concetti. A proposito dell onestà, sostiene che hanno agito in vista di un utilità personale sia personaggi elogiati dai posteri per la loro grandezza morale, sia predoni e pirati. Se si ammirano i primi e si deplorano i secondi, è solo perché si ritiene che i primi abbiano arrecato vantaggi all umanità, mentre i secondi sono considerati nocivi: il punto di vista che regola ogni giudizio è sempre quello dell utilità. Questo vale anche per il cristianesimo: il cristiano rinuncia ai beni terreni che possono spingerlo al peccato, in quanto così facendo può aspirare a maggiori beni nell aldilà; rinuncia ai piaceri immediati per un piacere infinitamente maggiore, per una divina voluptas. La scelta, dunque, è anche in questo caso basata sul piacere e sull utile. La rivalutazione della divina voluptas non è però in contrasto con la ricerca del piacere nella vita terrena: la ricerca del piacere non incompatibile con la salvezza dell anima rimane il fine principale dell individuo e testimonia la rivalutazione della bellezza, della gioia di vivere, del corpo e delle sensazioni che caratterizzano l Umanesimo. PROFILO GUIDA ALLO STUDIO Che significato ha la filologia? Perché è così importante? Quali sono i temi principali dell Umanesimo? Petrarca A quale filosofo si ispira nel Secretum? Quale atteggiamento verso il tempo caratterizza il Della famiglia di Alberti? Perché a proposito di Valla si può parlare di «epicureismo cristiano»? LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO La nascita della filologia Dal greco phílos («amico», «amante») e lógos («discorso», «linguaggio»), letteralmente è la disciplina che studia il linguaggio e, in senso più specifico, i documenti testuali, per interpretarli secondo il loro significato originario. Nel mondo romano classico, il termine philología indica l amore per gli studi letterari e per la conoscenza dell antichità in genere; nel Medioevo è usato come sinonimo di sapienza, in particolare letteraria. La filologia assume durante l Umanesimo una particolare valenza filosofica, come recupero dell autenticità storica di opere che la tradizione medievale aveva spesso modificato profondamente, piegandole alla visione cristiana. Attraverso il ritorno ai testi classici la filologia è, in questo periodo, strumento della riscoperta dell antichità in generale e dei valori di impegno civile e di positivo attaccamento alla vita terrena da essa espressi. Proprio il fatto che questi valori si rintraccino nei testi classici costituisce per gli umanisti un autorevole base della loro legittimazione. Per recuperare il significato originario, quando il manoscritto originale non era più disponibile ma esistevano soltanto trascrizioni, venivano raccolte e confrontate tutte le versioni disponibili, come fa Coluccio Salutati per Seneca e per Agostino, o come Nicoletto Vernia cerca di fare per le opere di Aristotele. La ricostruzione filologica conduce anche a una rivisitazione dei filosofi classici: Marsilio Ficino traduce i dialoghi di Platone e le Enneadi di Plotino dall originale greco, liberando il campo da tutte le traduzioni parziali elaborate in età medievale. Il ritorno al testo originale per individuarvi il messaggio autentico riguarda anche i testi sacri. Le traduzioni nelle lingue «volgari» iniziano già nel Trecento, con John Wycliffe ( ), diventando poi sistematiche con Lutero e con la diffusione del protestantesimo. Si tratta di operazioni che hanno più finalità: da una parte il ritorno al testo originario, con un forte significato critico verso le interpretazioni della Chiesa romana; dall altra l intento di rendere possibile a tutti un rapporto diretto con la parola di Dio, senza la mediazione della gerarchia ecclesiastica. 19

22 M 1 Umanesimo e Rinascimento 2 I nuovi atteggiamenti culturali del Rinascimento 20 Il nuovo contesto L atteggiamento verso la natura La possibilità di controllare la natura La centralità dell uomo Il rapporto con Dio L atteggiamento verso il tempo Il pensiero rinascimentale risponde a trasformazioni di natura economica, sociale e politica. La variabile principale è l affermazione del ceto borghese e delle nuove attività che cambiano la condizione dell uomo e il rapporto tra individuo e società: avviene infatti il passaggio, già iniziato nel periodo comunale, a un nuovo tipo di economia, basata sul commercio e sulla produzione artigianale, che sostituisce l economia feudale basata sull agricoltura. L economia agraria medievale dipendeva strettamente dagli eventi naturali: la natura veniva perciò considerata come qualcosa di non controllabile, dipendendo completamente dalla volontà di Dio. Una gelata, una lunga siccità, significavano carestia, fame e spesso morte. L unica forma di «controllo» possibile era la preghiera, indirizzata a Dio e soprattutto ai santi, perché liberassero dalla grandine o dal gelo e rendessero la natura benigna. Ne risultava una mentalità fatalista, per la quale solo Dio poteva controllare la natura e all uomo non restava che pregare e accettare il volere divino. La nuova economia, manifatturiera e mercantile, è invece largamente indipendente dagli eventi naturali. Il successo economico non dipende più da una forza incontrollabile, ma dalle capacità e dalla formazione dei singoli, dall abilità nell organizzare e gestire i rapporti sociali e politici all interno della città. La nuova economia consente all uomo una larga indipendenza dalla natura e nello stesso tempo pone l esigenza di comprenderla e controllarla, per la produzione manifatturiera e per i commerci. Con questo nuovo atteggiamento si pongono le basi della imminente rivoluzione scientifica: l uomo considera la natura come una realtà regolata da princìpi prevedibili e afferma che, pur essendo creata da Dio, essa non è riconducibile al suo esclusivo controllo. Si ripresenta quindi la prospettiva che aveva caratterizzato gran parte della filosofia greca, secondo cui la natura è razionale e la ragione che guida la natura corrisponde alla ragione umana, per cui l uomo è in grado di capire la realtà e anche di trasformarla. Il Rinascimento è un epoca di invenzioni e di scoperte. Il sapere non è più quello teologico finalizzato alla comprensione della fede, ma diventa un sapere finalizzato al miglioramento della vita terrena. L affermarsi di una mobilità di classe legata alle capacità individuali determina l interesse per la formazione dell individuo. L uomo è artefice del proprio destino, è faber suae fortunae: da qui la centralità che la riflessione sull uomo assume per la filosofia e per il sapere in generale. Ne consegue la rivalutazione della vita terrena e la definizione di nuovi valori, fondati sulla responsabilità dell individuo, verso se stesso e verso la società. Anche il rapporto con Dio si trasforma nella stessa direzione: il principio di autorità è contestato, l individuo vuole essere protagonista della propria fede e stabilire un rapporto diretto con Dio: la religiosità di Erasmo e la Riforma costituiscono le espressioni più visibili di un fermento che attraversa tutta la società. La gerarchia ecclesiastica è messa in discussione, è contestata la necessità di intermediari nell interpretazione delle Scritture, viene rivendicato un ruolo attivo dell individuo nel modo di vivere la propria fede. Nel mutamento complessivo della mentalità, cambia inoltre l atteggiamento verso il tempo, controllato anch esso dall uomo, e scandito in modo sempre più preciso, perché adesso coincide con il denaro: il tempo agricolo è regolato dalla natura, quello della nuova economia si traduce nel valore delle merci prodotte e nei salari da pagare agli operai.

23 2. I nuovi atteggiamenti culturali del Rinascimento L atteggiamento verso lo spazio Misurandolo con precisione, l uomo è in grado di dominarlo e l esigenza di quantificare e ridurre a numero i vari aspetti della realtà prelude alla rivoluzione scientifica. Anche verso lo spazio viene definendosi un atteggiamento simile: per poterlo comprendere e quindi modificare, lo si deve quantificare e rappresentare graficamente. In ambito architettonico viene introdotta la prospettiva, una rappresentazione dello spazio attraverso la tecnica, tesa a controllarne la riproducibilità in modo esatto, matematico. In ambito geografico la rappresentazione cartografica si trasforma completamente: mentre la cartografia del Medioevo era simile alla raffigurazione pittorica, adesso si avverte l esigenza di una rappresentazione più fedele del mondo, per fini pratici, come il commercio o la navigazione. La nuova concezione della natura, la centralità dell uomo, i nuovi atteggiamenti culturali che vanno definendosi, costituiscono il punto di riferimento necessario per comprendere le diverse concezioni filosofiche, che, pur non essendo riducibili a questi soli aspetti, sono profondamente radicate in questa nuova realtà. PROFILO GUIDA ALLO STUDIO Come cambia nel Rinascimento l atteggiamento verso la natura? Che rapporto c è fra tale cambiamento e la nuova economia? Perché viene superato il fatalismo? Quali sono le cause della centralità dell uomo? Da quali aspetti è caratterizzata? Come viene ridefinito il rapporto uomo-dio? Quali sono gli aspetti principali del nuovo atteggiamento verso il tempo? E di quello verso lo spazio? Due opere di uno dei massimi esponenti della cultura rinascimentale, Piero della Francesca, noto per la luminosità dei colori, la nitidezza del tratto e il rigoroso ordine compositivo dei suoi quadri. A sinistra: Sacra conversazione, , olio su tela (Milano, Pinacoteca di Brera). A destra: Ritratto di Federico da Montefeltro, 1465 ca., olio su tavola (Firenze, Galleria degli Uffizi). 21

24 M 1 Umanesimo e Rinascimento 3 La filosofia rinascimentale l universo è estrinsecazione di Dio infinito IL NEOPLATONISMO RINASCIMENTALE afferma che la natura è vitale razionale l anima è copula mundi media tra spirito materia l universo è un unico organismo vivente IL NATURALISMO RINASCIMENTALE afferma che la natura è animata regolata da leggi l uomo partecipa alla creazione divina perché crea con intelletto mani 22 I nuclei della filosofia rinascimentale La filosofia rinascimentale ruota intorno a due concetti principali: la nuova centralità dell uomo e una nuova concezione della natura. L uomo è visto come padrone del proprio destino, in grado di determinare, con le sue capacità, la propria vita e il proprio posto nella società, ma anche, e forse soprattutto, come faber sui, come artefice di se stesso, potendo innalzarsi fino alla natura angelica, se segue la ragione, oppure degradandosi fino alla natura animalesca se segue gli istinti (come afferma Pico della Mirandola). La natura è vista come razionale e dunque come comprensibile dalla mente umana e con essa in sintonia. Queste due concezioni sono strettamente collegate, trovando espressione nella corrispondenza, comune a tutte le filosofie rinascimentali, tra il «microcosmo» e il «macrocosmo». L uomo è inteso come un «microcosmo» la cui struttura, anche anatomica, riproduce quella dell universo, del «macrocosmo», che è anch esso dotato d anima, come l uomo.

25 3. La filosofia rinascimentale Articolazione della filosofia rinascimentale Naturalismo e neoplatonismo L importanza della natura Platonismo e aristotelismo La filosofia rinascimentale sviluppa la consonanza tra uomo e universo in più direzioni: sottolineando l opera creatrice dell uomo che affianca quella immanente di Dio ( Bruno), oppure parlando dell influsso delle stelle sulla vita umana ( Campanella), o ancora sottolineando la «medietà» dell uomo tra il mondo materiale e quello spirituale ( Cusano e Ficino), o riconducendo sia l uomo sia il cosmo agli stessi princìpi, con la conclusione che anche il cosmo, in ognuno degli esseri che lo compongono, è animato e avverte sensazioni, come l uomo ( Telesio). Pur ruotando intorno a un nucleo unitario di temi, la filosofia rinascimentale appare molto variegata sia nei motivi ispiratori sia nelle prospettive di ricerca che privilegia. Per il primo aspetto, ad esempio, al neoplatonismo che costituisce il motivo dominante si affiancano l aristotelismo, il pitagorismo, l epicureismo, il richiamo a tradizioni magicoesoteriche, e così via. Per il secondo aspetto, accanto al naturalismo e al problema del rapporto tra Dio e il mondo, che sono i temi centrali dei filosofi trattati in questo capitolo, assumono un rilievo fondamentale la politica e la problematica religiosa legata alla Riforma e alla Controriforma. Il neoplatonismo e il naturalismo, oltre a presentare importanti elementi comuni, alle volte si sovrappongono. Basti pensare alla figura di Giordano Bruno, tradizionalmente collocato nel secondo ambito ma nella cui filosofia i motivi neoplatonici hanno un ruolo per molti versi centrale; o, d altro lato, alle molte analogie tra La città del Sole di Campanella e La Repubblica di Platone; o ancora all interesse, comune a quasi tutti i filosofi qui considerati, per la magia, che aveva trovato dignità filosofica in riferimento a un pitagorismo ricco di sintesi con il platonismo e alla traduzione, a opera di Ficino, degli scritti attribuiti a Ermete Trismegisto. L aspetto di più esplicita convergenza fra le due tendenze è la centralità che in esse assume la natura e il nuovo modo di intenderla, per molti versi simile. Tale centralità è d altro lato uno dei denominatori comuni del Rinascimento e si spiega con la quantità di significati e di nuove istanze che si esprimono attraverso la rivalutazione della natura. Essa è in primo luogo affermazione della centralità dell uomo e della vita terrena, sacralizzata dalla presenza immanente della divinità. L unificazione astronomica, con Copernico, fra la Terra e le sfere celesti è anche unificazione del terreno e del divino, è il superamento di quel modello cosmologico aristotelico-tolemaico che separava nettamente le cose dell uomo dalle cose divine (mondo sublunare e mondo celeste). Sia il naturalismo sia il neoplatonismo affermano inoltre la razionalità della natura; da qui deriva la possibilità di studiarla e di comprenderla, in una prospettiva che porta alla nascita della mentalità scientifica. Nel Rinascimento si delinea la possibilità di controllare la natura, di modificarne il corso, di utilizzarne le leggi per prevederne il comportamento. Sia Cusano sia Bruno affermano che l uomo deve cooperare con la creazione divina, e parallelamente Telesio e Campanella sottolineano come l uomo sia parte del vitalismo della natura, possa conoscerla e trasformarla dall interno, utilizzandone le leggi e le forze che la animano. La filosofia neoplatonica conosce una larga diffusione nel Rinascimento, sia per la sua capacità di interpretarne, come abbiamo visto, alcuni dei motivi di fondo, sia per l impulso dato alla sua diffusione dall opera di Marsilio Ficino e dell Accademia platonica fiorentina. Aristotele era invece troppo legato alla Scolastica per attirare l interesse dei nuovi filosofi. Tuttavia, anche il suo pensiero viene riletto nel Rinascimento alla luce di traduzioni che ne rivelano l impronta naturalistica e razionale al di là delle interpretazioni medievali. A uno sguardo filologicamente attento, anzi, la sua filosofia mostrava una spiegazione immanente della natura, basata su leggi proprie che dovevano essere PROFILO 23

26 M 1 Umanesimo e Rinascimento scoperte mediante l osservazione, a differenza dell approccio platonico che conservava una prospettiva trascendente di fondo, nonostante concetti quali «l anima del mondo» che consentivano una diversa lettura. Lo sviluppo dell aristotelismo rimane prevalentemente all interno delle università, ma in alcuni casi con accentuazioni decisamente antiscolastiche e orientate a un recupero del pensiero autentico del grande filosofo. In particolare, il centro del nuovo aristotelismo è costituito dall Università di Padova, dove insegna per alcuni anni Pietro Pomponazzi, il principale esponente di questo orientamento filosofico. L aristotelismo rinascimentale si differenzia da quello medievale, ancora dominante nelle università, in quanto non fa riferimento al tomismo, ma alle interpretazioni di Averroè e di Alessandro d Afrodisia. Il primo sosteneva l esistenza di un intelletto universale, separato dai singoli individui la cui anima è quindi mortale; il secondo affermava l immanenza dell intelletto, strettamente congiunto al corpo. Al di là delle differenze, quindi, queste interpretazioni concordano sul fatto che l anima è mortale, distinguendosi nettamente dall interpretazione di Tommaso d Aquino. Affermano però anche la netta distinzione della ragione dalla fede, concedendo Pietro Pomponazzi, incisione (Roma, Gabinetto delle Stampe). che accanto alle verità dimostrate dalla ragione possano esserci anche quelle affermate dalla fede ed elaborando di conseguenza la controversa tesi della «doppia verità». La ragione ci porta a sostenere che l anima, probabilmente, è mortale, mentre la fede ne afferma l immortalità. Si discute ancora su questo atteggiamento, che alcuni considerano un espediente per sottrarsi alla condanna della Chiesa (lo stesso Pomponazzi, che sosteneva la tesi di un anima mortale, fu costretto a ritrattare e durante la sua vita non pubblicò più opere sull argomento, pur lasciando molti inediti), altri interpretano come un esigenza autentica di liberare la ricerca filosofica dai condizionamenti religiosi, ma senza rinunciare individualmente alla propria fede. In ogni caso, il nuovo aristotelismo si inserisce nella filosofia della natura del Rinascimento, sottolineando il metodo empirico seguito da Aristotele, congiuntamente con la necessità di individuare però, partendo dall osservazione, i princìpi razionali e le leggi che regolano gli eventi naturali. In un primo momento, intorno alla metà del Quattrocento, tra platonici e aristotelici si sviluppa una disputa dai toni accesi, che coinvolge studiosi di secondo piano e trova una mediazione nel cardinale Giovanni Bessarione ( ), secondo il quale tra i due grandi filosofi c è una consonanza di fondo, pur essendo Platone più vicino al cristianesimo. I filosofi successivi eviteranno ogni contrapposizione, sviluppando le due prospettive filosofiche sul comune terreno del naturalismo, pur senza negare o nascondere le diversità di fondo. GUIDA ALLO STUDIO Quali sono le due tendenze principali della filosofia rinascimentale? Da quali filosofie classiche è influenzata? In che senso il pensiero rinascimentale prelude alla rivoluzione scientifica? Dove si sviluppano il platonismo e l aristotelismo rinascimentali? Quali sono i rapporti tra questi approcci filosofici? 24

27 3. La filosofia rinascimentale LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Scienza e pittura in Leonardo da Vinci Leonardo da Vinci ( ) è il simbolo dell uomo rinascimentale, ancora oggi considerato l esempio dell intellettuale cosmopolita, più europeo che italiano, artista, poeta, filosofo, scienziato e artigiano allo stesso tempo. Con Leonardo la natura è insieme oggetto di interesse artistico e di intervento tecnico. Ai suoi tempi le «botteghe» degli artisti fiorentini erano laboratori in cui l apprendistato artistico era strettamente collegato ad apprendimenti scientifici e all acquisizione di abilità manuali. L elogio della manualità si collega in Leonardo all elogio dell esperienza, posta esplicitamente in rapporto con la conoscenza scientifica, in quanto a suo avviso la separazione tra esperienza e ragione è un grave ostacolo alla conoscenza. La prima, infatti, fornisce alla seconda le osservazioni senza le quali nascono teorie vuote di significato, e inoltre dà conferma alle elaborazioni della ragione. La scienza richiede tanto la ragione quanto l esperienza, e deve inoltre essere utile; la meccanica, egli dice, è il paradiso delle scienze matematiche. Leonardo studia il movimento dei solidi e dei liquidi, il fenomeno della visione, l attività motoria degli animali, la meccanica del volo, il funzionamento del cuore e si rende conto della possibilità di ricostruire la storia della Terra attraverso l osservazione delle rocce. Egli afferma che tutto nel mondo è animato, in tutto si manifesta un ordine necessario; in tale ordine può inserirsi l attività umana guidata dalla ragione. L arte ha un importante valenza conoscitiva. La pittura è un modo di accostarsi alla realtà, di studiarla, di fissarla sottraendola al volgere del tempo. Leonardo da Vinci, Studi anatomici, 1510: muscolatura del braccio umano dal Codice atlantico di Leonardo (Londra, Royal Collection). Leonardo da Vinci, Dama con l ermellino (ritratto di Cecilia Gallerani), , tavola (Cracovia, Czartoryski Museum). In quanto raffigura le opere della natura, la pittura è superiore alla poesia, che rappresenta le parole, opere degli uomini. Rispetto alla poesia, la pittura ha una maggiore forza comunicativa: si rivolge all occhio, senza richiedere interpreti o conoscenze linguistiche particolari, risultando comprensibile in maniera immediata e intuitiva. La prospettiva, l anatomia, lo studio della luce e dei colori consentono al pittore di svelare la realtà, di conoscere e far conoscere la natura attraverso la creazione di una nuova realtà, l opera d arte. La pittura è figlia della natura, dice Leonardo. Anche il disegno tecnico non si distacca molto, per la sua funzione, dalla creazione artistica: Leonardo studia le piante disegnandole, si serve del disegno per i suoi progetti di macchine che utilizzino le leggi della meccanica per il miglioramento della vita umana: una macchina scavatrice, una macchina per volare, una per andare sott acqua. Con Leonardo la sintesi di arte e scienza, di poesia e tecnica, raggiunge il suo culmine, ma anche il suo ultimo rilevante esempio, prima delle grandi fratture dei secoli seguenti. PROFILO 25

28 M 1 Umanesimo e Rinascimento 4 Il neoplatonismo: Cusano il sapere umano è limitato ma può essere esteso all infinito metafora del poligono inscritto nella circonferenza CUSANO sostiene che Dio è complicatio dell universo l universo è explicatio di Dio quindi se l universo conserva in sé gli attributi divini allora l universo è infinito 26 La dotta ignoranza WEB L infinità dell universo T1 I testi, Cusano: Gli abitanti degli altri mondi (La dotta ignoranza) Dio e l universo Niccolò Krebs ( ), detto «il Cusano» dal luogo di nascita, il villaggio di Cues, presso Treviri, nella sua opera più nota, La dotta ignoranza (1440), muove da un analisi delle possibilità conoscitive dell uomo. La conoscenza consiste sempre nella proporzione tra ciò che è certo e ciò che è incerto, tra ciò che è noto e ciò che non lo è. Mentre la conoscenza umana è limitata, quella divina, cioè la verità, è infinita, quindi non se ne può avere conoscenza, ma soltanto una «dotta ignoranza», un sapere di non sapere. «La cosa più perfetta che un uomo quanto mai interessato al sapere potrà conseguire nella sua dottrina è la consapevolezza piena di quell ignoranza che gli è propria» (La dotta ignoranza, I, i, par. 5, p. 69). Nell uomo esiste però un desiderio di sapere, che lo porta ad ampliare sempre di più la propria conoscenza. Secondo la celebre metafora proposta da Cusano, essa tende verso la conoscenza perfetta, ma è lo stesso tendere del poligono inscritto nella circonferenza, che si approssima a questa via via che aumenta il numero dei lati, senza tuttavia poter mai coincidere con essa. Anche la conoscenza umana è suscettibile di un progresso all infinito, che non potrà però mai condurre alla verità perfetta. Ciò non preclude la possibilità della conoscenza, ma ne sottolinea il carattere comunque ipotetico e perennemente orientato alla ricerca, senza un punto di arrivo definitivo. Cusano è noto soprattutto per la sua concezione cosmologica, che anticipa concetti importanti della rivoluzione copernicana e addirittura scoperte molto più recenti. Egli nega il geocentrismo, afferma l infinità dell universo e dei mondi, supera il dualismo del sistema aristotelico-tolemaico sostenendo l omogeneità fra la Terra e i corpi celesti, ritiene infine che l universo sia pieno di forme di vita diverse da quelle conosciute. Tutta questa complessa costruzione viene elaborata come deduzione e corollario di una concezione teologica fortemente caratterizzata da elementi platonici, che fanno di Cusano il principale rappresentante del platonismo rinascimentale. Dio comprende in sé tutto l universo, pur non identificandosi con esso. L universo non può avere in sé nulla che non sia già in Dio, che è tutto. Ma nell universo la realtà divina si spazializza nelle forme della pluralità: l unità diventa molteplicità, secondo uno schema matematico che, seguendo il Platone del Timeo, Cusano considera come struttura dell universo. Il rapporto tra Dio e l universo viene spiegato da Cusano mediante i concetti, già usati dalla scuola di Chartres, di complicatio ed explicatio. Complicare vuol dire, letteralmente, «piegare insieme», come quando si piega un fazzoletto in modo che le diverse parti si

29 4. Il neoplatonismo: Cusano L universo ha gli stessi attributi di Dio La teologia negativa Dio come coincidenza degli opposti L uomo crea gli strumenti della conoscenza sovrappongano e coincidano. In Dio tutte le cose ritornano all unità, Egli è la complicatio dell universo. Reciprocamente, Dio si spazializza e si dispiega nell universo, che ne costituisce la explicatio. Se l universo è explicatio di Dio, deve conservarne gli attributi. Da queste premesse, Cusano deriva la concezione innovativa dell universo, la nuova cosmologia, costruita per via deduttiva. L universo è infinito, come Dio, e come tale non ha un centro, né è ammissibile la sfera delle stelle fisse intesa come limite dell universo. Solo Dio, il principio dell universo, ne è centro e limite: la macchina del mondo avrà il centro dovunque e la circonferenza in nessun luogo, perché la sua circonferenza e il suo centro sono Dio che è dovunque e in nessun luogo. La Terra è una stella su cui abitano gli uomini; ogni altra stella è un mondo con i suoi abitanti, di cui non possiamo saper nulla. In quanto limitato, l uomo non può conoscere l infinito: quindi non può conoscere l universo nella sua totalità né Dio. Il discorso su Dio muove proprio dall impossibilità di definirlo (teologia negativa). Possiamo soltanto dirne che è al di là dei limiti della conoscenza umana, che è il massimo in senso matematico e come tale inattingibile. Essendo il tutto non ancora spazializzato nell universo, Dio è anche coincidenza degli opposti, che si distinguono uno dall altro soltanto nel processo di explicatio. Dio è la totalità da cui hanno origine tutte le cose, ma non è la totalità delle cose, la loro somma. Per questo non si identifica con l universo, in quanto in esso le singole cose sono distinte, separate, mentre Dio è l unità prima della separazione. Dio è unità dei contrari anche sul piano logico. A lui non è applicabile il principio di non contraddizione, in quanto ogni determinazione, sia come affermazione sia come negazione, ne negherebbe l unità, riconducendolo nell ambito del finito. Anche se l uomo non può conoscere la totalità dell universo, la sua conoscenza può progredire continuamente, all infinito. Come Dio crea le cose, la mente crea gli oggetti della propria conoscenza, e in particolare gli enti matematici, attraverso i quali è possibile interpretare l esperienza e dare un significato razionale ai dati della sensazione. Noi, infatti, PROFILO J. de Barbari, Ritratto di Luca Pacioli, 1495 (Napoli, Gallerie di Capodimonte). Il quadro raffigura il matematico Luca Pacioli nell atto di dimostrare la proposizione 8 degli Elementi di Euclide a Guidubaldo da Montefeltro, figlio del duca di Urbino Federico. 27

30 M 1 Umanesimo e Rinascimento La struttura gerarchica dell universo conosciamo razionalmente la realtà solo quando ne individuiamo i rapporti matematici, mediante concetti (punto, linea, angolo, figura geometrica) che noi stessi abbiamo costruito. L uomo è dunque simile a Dio. In Cusano nuova visione del cosmo e centralità dell uomo sono complementari e si conciliano. La struttura dell universo è matematica. Dio ha compiuto la creazione seguendo modelli matematici e infondendoli nella realtà. Gli enti matematici, però, possono essere creati anche dalla mente umana. Questa possibilità fa sì che esista una forte consonanza tra l universo e la mente dell uomo che, a livello conoscitivo, è creatore, come Dio lo è nell ambito della realtà. La struttura matematica creata dall uomo non è identica a quella presente nell universo, per cui la conoscenza è sempre congetturale, mai certa. Con questa prudenza, Cusano avanza ipotesi sulla organizzazione dell universo, distinguendo quattro unità: Dio, l intelligenza, la ragione o anima, il solido o corpo. L uomo occupa la posizione mediana: partecipa delle idee con l intelletto, ma ha bisogno anche del corpo, cioè della sensazione, per conoscere le cose. I sensi non danno la conoscenza della realtà, che deriva dagli enti matematici costruiti dalla mente umana, ma forniscono il materiale al quale applicare le funzioni della mente. La teoria della conoscenza di Cusano è fondamentalmente razionalistica, anche se i sensi vi svolgono, a causa dei limiti propri della natura umana, una funzione importante. GUIDA ALLO STUDIO In che senso Cusano parla di «dotta ignoranza»? Su quali basi afferma l infinità dell universo? Qual è il rapporto tra l universo e Dio? LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI S. Botticelli, La Primavera, , tempera su tavola (Firenze, Galleria degli Uffizi). La Primavera di Sandro Botticelli è testimonianza visiva del platonismo rinascimentale, in particolare del motivo dell amore platonico. Secondo una delle interpretazioni più accreditate, dovuta allo studioso Edgard Wind, la scena rappresenta il trionfo dell amore «umano», moderato dall intelletto e nettamente superiore alla passione soltanto sensuale. Mostra, inoltre, la progressione platonica dall amore carnale alla passione intellettuale. L immagine deve essere letta da destra a sinistra: il dio Zefiro avvinghia la ninfa Clori, di cui è invaghito; a seguito dell unione Clori si trasforma nella ninfa Flora, che incede sicura e leggera, spargendo fiori. Venere, con il ventre leggermente rigonfio, spande dolcezza e armonia sull intera scena, mentre le tre Grazie intrecciano un festoso girotondo. Sul lato sinistro dell immagine si trova Mercurio, dio dell intelletto, che ha il compito di disperdere le nubi dell attaccamento umano alle cose materiali. 28

31 5. Il neoplatonismo: Ficino 5 Il neoplatonismo: Ficino livello spirituale costituito da prima ipostasi: Dio seconda ipostasi: natura angelica la gerarchia dell universo si suddivide in copula mundi ovvero terza ipostasi: anima costituita da anima del mondo anima dell uomo PROFILO livello materiale costituito da quarta ipostasi: qualità quinta ipostasi: corpo Ficino e il neoplatonismo Le cinque ipostasi Il rapporto tra unità e molteplicità Il neoplatonismo italiano fa riferimento a Marsilio Ficino ( ) come suo massimo rappresentante e divulgatore. Cusano, infatti, resta in ampia misura estraneo alla cultura italiana e le sue opere non hanno qui molta diffusione. Inoltre, Ficino esprime una tendenza molto viva nella filosofia italiana del Rinascimento e in gran parte estranea al pensiero di Cusano: il riferimento a fonti diverse da quelle platoniche e non circoscritte al neoplatonismo cristiano, quali ad esempio la tradizione ermetica. Nell Accademia platonica fiorentina, istituita nel 1462 nella villa suburbana di Careggi offertagli da Cosimo il Vecchio de Medici, Ficino traduce in latino l intera opera di Platone, ma anche le Enneadi di Plotino, e ancora Porfirio, Giamblico, Proclo, lo Pseudo-Dionigi. Nei suoi tratti principali, la filosofia di Ficino si richiama esplicitamente al neoplatonismo di Plotino. La realtà metafisica è costituita da cinque ipostasi, disposte gerarchicamente in ordine discendente. Al vertice abbiamo Dio, poi la natura angelica, l anima, la qualità (cioè la forma) e il corpo. Da Dio procedono le altre ipostasi, create e non emanate, con una libera scelta di Dio come persona che produce gli altri gradi dell essere per un atto di amore. La creazione procede però dall interno, per cui Dio, pur essendo trascendente, si manifesta nel mondo e attraverso il mondo. L ordine gerarchico è determinato dalla proporzione tra unità e molteplicità. L unità senza molteplicità è Dio, la molteplicità senza unità è il corpo. La qualità, cioè la forma, conferisce unità al corpo, ma partendo dalla molteplicità, che è ancora prevalente; nell anima, al contrario, è l unità a prevalere. Nella natura angelica esiste soltanto l unità, però moltiplicata: negli angeli infatti non ci sono più individui per la stessa specie, ma ci sono più specie, come avviene nell intelletto della tradizione neoplatonica, cui la natura angelica corrisponde: ogni idea è unica, ma l intelletto è formato da una pluralità di idee. Infine in Dio non c è né molteplicità né pluralità, ma unità assoluta. 29

32 M 1 Umanesimo e Rinascimento L anima del mondo T4 L anima è considerata in generale come il principio razionale che regola la realtà secondo i modelli delle idee e le dà vita. Essa non è perciò propria soltanto dell uomo, ma anche del mondo e delle sfere celesti, cioè di tutto ciò che è organizzato secondo ragione e orientato verso una finalità. L anima del mondo forgia la natura come un artista immanente, come un artigiano che plasma dall interno alberi e animali. La filosofia di Ficino è una vera esaltazione della natura, la quale è provvista di una razionalità complessiva ed è vivente in ogni sua parte, anche nei corpi che appaiono come inanimati. Questi non hanno un anima individuale, ma sono tutti pervasi dalla vita dell anima del mondo. Ficino ritiene che ognuno dei quattro elementi naturali (terra, acqua, aria e fuoco) abbia un anima propria, così come ognuna delle sfere celesti. Inoltre, gli animali hanno anime individuali, poiché possono spostarsi liberamente senza dipendere dall elemento che li ospita. Tutte le anime, compresa quella della terra, che è la più bassa, sono dotate, anche se in grado diverso, di ragione, che raggiunge il massimo nell uomo. LA STORIA E LA CULTURA DEL TEMPO Intorno alla figura mitica di Ermete Trismegisto (dal greco trísmegistos, «tre volte grandissimo») sono organizzati una serie di scritti di provenienza alessandrina, risalenti al II secolo d. C. Il mosaico sul pavimento del duomo di Siena mostra Ermete con un copricapo egizio mentre dona la conoscenza agli uomini (gli si attribuiva addirittura l invenzione della scrittura). Il pannello sulla destra mostra una iscrizione tratta dall Asclepio, un importante testo ermetico, densa di allusioni alla filosofia gnostica: «Dio, creatore di tutte le cose, creò un secondo Dio visibile e fu questi il primo Dio che egli fece e in cui si compiacque e questo Figlio fu chiamato santo Verbo». L ermetismo Questi scritti ermetici sono contemporanei degli Oracoli Caldaici, considerati nel Rinascimento come appartenenti allo stesso corpus di scritti. Nel 1471 Ficino completa la traduzione del Corpus hermeticum, in diciannove trattati. Si tratta di scritti eclettici, in cui si avverte l influenza della tradizione orfico-pitagorica e platonica, ma anche quella della cosmologia stoica e soprattutto della gnosi (dottrina che ruota attorno a un dualismo esasperato tra spirito e materia e all idea che la visione divina sia un illuminazione, di natura conoscitiva, riservata a pochi). Come per la gnosi, la conoscenza è affidata alla rivelazione; per molti aspetti, però, gli scritti ermetici sono in sintonia con il platonismo rinascimentale: Dio è inconoscibile e ineffabile, ma si manifesta nell universo, con il quale tende a essere identificato. L uomo è considerato il termine medio e la sintesi di tutto l universo, «il miracolo più grande della natura», secondo un espressione che Ficino riprende da questi scritti. L anima umana può ricongiungersi con Dio in virtù della conoscenza. A questi tratti l ermetismo unisce una concezione organicistica dell universo, secondo la quale esiste una forte corrispondenza tra gli elementi dei corpi terrestri e il cosmo. Da qui deriva la concezione dell uomo come microcosmo, come «piccolo mondo» che riflette la composizione e la struttura del macrocosmo, cioè dell universo. Ermete Trismegisto, mosaico, Duomo di Siena. 30

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