Rassegna Stampa Venerdì 4 Settembre 15

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1 Rassegna Stampa Venerdì 4 Settembre 15 UIL Regione Basilicata Via Napoli, Potenza Tel. 0971/ Fax 0971/ urbasilicata@uil.it

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3 SCUOLA - Carmelo BARBAGALLO Barbagallo: Riforma non condivisa sta creando problemi. Bene assunzioni, ma preoccupa esodo lavoratori Avevamo detto che una riforma della scuola non condivisa avrebbe creato problemi: così sta accadendo. Certo le assunzioni sono apprezzabili, ma stiamo instaurando un'altra fase di esodi nel mercato del lavoro, a partire proprio dalla scuola, in particolare di insegnanti dal Sud al Nord. Bisogna intervenire per correggere alcuni punti, perché sono state commesse delle iniquità. Occorre restituire ruolo a chi di scuola se ne intende: ai lavoratori interessati e alle Organizzazioni sindacali che si occupano di tali complesse e delicate questioni Barbagallo: E' un eroe, esempio coraggio e dedizione Il generale Dalla Chiesa è un eroe la cui testimonianza al servizio del Paese resta vivanelle nostre menti e nei nostri cuori.la sua battaglia per la legalità è stata anche una battaglia per lo sviluppo: un esempio, per tutti, di coraggio e di dedizione che il vile attentato di cui fu vittima non potrà mai cancellare. Anche oggi tutta la Uil onora la memoria di Dalla Chiesa, di sua moglie e dell'agente di scorta.

4 Barbagallo: Vogliamo rimettere il Sud al centro dell'agenda del Governo Commissariare ad acta le regioni che non spendono Fondi europei Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato a un'iniziativa della Uil Molise organizzata a Campobasso nel bosco della Faiete. Un incontro con gli iscritti che si è svolto a un anno esatto dal Congresso che vide l'insediamento del nuovo gruppo dirigente della Uil di quella regione. Barbagallo ha sottolineato il grande lavoro svolto e il percorso di crescita compiuto dalla struttura territoriale. Ha poi affrontato i problemi che continuano a gravare sul Sud del Paese. "Ci stiamo impegnando a mettere in calendario questo tema che è stato derubricato dall'agenda degli ultimi Governi. L'attuale Esecutivo ha promesso faville per il Mezzogiorno. Vorremmo capire, però, come si può puntare al suo sviluppo se non si spendono le risorse assegnate dall'unione europea, se non si fanno investimenti pubblici e privati e se non si evita la migrazione dei nostri giovani disoccupati. In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, non possiamo permetterci il lusso di non spendere i fondi europei. Ci sono responsabilità chiare anche degli amministratori locali: ho chiesto il commissariamento ad acta delle Regioni inadempienti e una cabina di regia nazionale. Molti si appellano alle vecchie politiche keynesiane: fare buche per poi riempirle. Qui nel Sud le buche già ci sono da tempo, vediamo di riempirle per lo sviluppo economico e sociale e per l'occupazione del Mezzogiorno. Il Paese cresce se cresce il Mezzogiorno".

5 Loy: La UIL per una forte riduzione dei costi di tutti i permessi di soggiorno La sentenza della Corte di Giustizia UE, che ha recentemente bocciato il decreto 6 ottobre 2011 del Ministero Economia e Finanze con cui veniva aumentato il costo del rinnovo del permesso di soggiorno fino a 200 euro, fa giustizia su quanto affermato da tempo con forza dall intero movimento sindacale e dalla UIL in particolare: il caro permessi di soggiorno era sproporzionato, discriminatorio dei cittadini stranieri e contrario ai principi di integrazione a cui si ispira la legislazione europea in materia di immigrazione. Nei numerosi incontri avuti tra Cgil, Cisl, Uil e i Ministeri interessati si è subito richiesto sin dal 2012 un immediata riduzione del costo dei permessi: il dispositivo era il prodotto di una misura punitiva e discriminatoria nei confronti degli immigrati, contenuta nel cosiddetto pacchetto sicurezza del 2009 e promossa dall allora Governo di centro destra.una misura sproporzionata e i cui proventi, invece che favorire i processi di integrazione, venivano utilizzati per il fondo rimpatri.oggi la Corte Europea fa giustizia di una delle tante iniziative inique volute dal governo di allora. Oggi la UIL chiede che la riduzione del costo dei rinnovi dei permessi non valga solo per chi è in possesso della carta di soggiorno, ma per tutti i cittadini stranieri regolari, in quanto la crisi economica rende ancor più odiosa quella misura oggi censurata in sede UE.

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