BORSE DI STUDIO 2007: il bando in filiale e su

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1 Periodico d informazione di Banca San Giorgio e Valle Agno Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD N. 6/2007 BORSE DI STUDIO 2007: il bando in filiale e su La Cassa Rurale ed Artigiana di S. Giorgio di Fara nel ricordo degli ex-amministratori Convention del personale Premiati i dipendenti per i 20 e 30 anni di servizio Speciale Cooperazione Internazionale

2 Quadrimestrale d informazione n. 2 anno 3 Chiuso in redazione il 24/07/07 Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n del 16/12/05 Direttore Responsabile: Lino Segantin Ufficio Stampa: Icat and Communication Responsabile di Redazione: Viviana Segantin Art Direction: Elena Borella - Gruppo Icat Progetto Grafico: Gruppo Icat (PD) Editore: Gruppo Icat srl - via dell Artigianato, 6 (PD) Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno Stampa: Industrie Grafiche Vicentine - Tiratura: copie Credito Cooperativo: perché la nostra è una Banca differente Il Credito Cooperativo è rappresentato dal marchio delle due C incrociate, una verde e l altra blu: un simbolo che esprime senso di fratellanza e solidarietà. Che cos è una Banca di Credito Cooperativo? La Banca di Credito Cooperativo (BCC) ha alcuni tratti caratteristici che la rendono unica. Innanzitutto, è una Banca in forma di cooperativa mutualistica, dove i Clienti possono diventare Soci. Pur essendo aperta a tutti, la BCC opera prevalentemente con i Soci e riconosce loro dei vantaggi (principio di mutualità prevalente). Inoltre, opera solo in una limitata area geografica (principio del localismo), individuata nei comuni ove è presente una filiale e nei comuni con essi confinanti. Come cooperativa bancaria che opera localmente, la BCC è di fatto più vicina ai propri Soci e Clienti e questo le permette di offrire una serie di vantaggi che qualsiasi altra Banca non dà. Inoltre, la BCC si caratterizza per l assenza dello scopo di lucro: gli utili non sono un fine, ma lo strumento per promuovere il benessere e lo sviluppo della collettività. E la parte di utili che non viene distribuita ma destinata a riserva rappresenta ulteriore elemento di fiducia nella BCC, perché garanzia patrimoniale aggiuntiva nei confronti di terzi. Quali sono i principi ispiratori? La BCC è una Banca eticamente orientata? Ogni BCC nella propria attività attribuisce la massima attenzione alla persona e si impegna alla sua promozione sotto il profilo economico, sociale e culturale. Essa persegue il miglioramento delle condizioni morali e materiali della collettività, favorendo lo sviluppo della cooperazione, l educazione al risparmio e alla previdenza, la coesione sociale, la crescita responsabile e sostenibile del territorio. L orientamento etico è quindi sempre presente e su di esso viene costruita l operatività della Banca. Quali sono i vantaggi per i Soci? Il Socio ha una funzione centrale all interno della sua Banca. Beneficia di un trattamento economico di favore (finanziamenti a tassi agevolati, tassi attivi di favore sul conto corrente) e può usufruire di servizi a costi contenuti nel campo della salute e dell assistenza (polizze assicurative), della previdenza, della consulenza e dell aggiornamento professionale (incontri e convegni, corsi di formazione). Inoltre, può ricevere incentivi allo studio (borse di studio) e partecipare ai viaggi culturali organizzati dalla Banca. Particolare attenzione, inoltre, è riservata ai Soci anziani e pensionati. Che opportunità ha il Cliente? La BCC offre tutti i prodotti e i servizi bancari? La BCC ha un operatività bancaria a tutto campo e offre, al pari degli altri istituti, tutti i servizi bancari e assicurativi, dal più moderno al più sofisticato. In più, per la sua natura di Banca locale, il rapporto con il Cliente è più immediato e semplice. L accesso al credito e agli altri servizi è facilitato anche in termini di tempi per lo svolgimento delle pratiche e questo facilita soprattutto le piccole imprese presenti sul mercato locale. La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale. Giovanni Paolo II Contenuti tratti dalla brochure di presentazione del Credito Cooperativo ed. ECRA La Cassa Rurale ed Artigiana di S. Giorgio di Fara nel ricordo degli ex-amministratori a pagina 6 Convention del personale Premiati i dipendenti per i 20 e 30 anni di servizio a pagina 13 Speciale Cooperazione Internazionale a pagina 23 Sommario Gli editoriali 4 Assemblea 2007: insieme per costruire e condividere successi 5 Risultati positivi nel primo semestre Il premio al Progresso Economico della CCIAA alla nostra Banca Storie e memorie 6 La Cassa Rurale ed Artigiana di S. Giorgio di Fara nel ricordo degli ex-amministratori Le Filiali 8 Attenti al presente, proiettati nel futuro 9 Più sicurezza in Banca I Servizi 10 La Tesoreria Aziendale Iniziative 12 Festa della mamma (e del papà) che lavora 13 Convention del personale Premiati i dipendenti per i 20 e 30 anni di servizio Iniziative 14 Al via la seconda edizione di Progetto Impresa 15 Iniziative a tutto campo per i giovani talenti Le Aziende 16 Studio fotografico Urnato: uno scatto più avanti 18 Gruppo Faresin: prodotti italiani, successo mondiale Territorio 20 Al via il progetto Strada Sicura Interventi 21 Decreto Bersani bis: vantaggi e nuove opportunità sui mutui casa Cooperazione Internazionale 22 Viaggio in Brasile 23 Chirurghi per il mondo Le nuove forme della Cooperazione Internazionale La Rua - canale unico d informazione riservato ai Soci. Per ogni informazione, segnalazione, proposta o suggerimento, Vi invitiamo a contattare la redazione all indirizzo di posta elettronica info@bancasangiorgio.it Si ringraziano le persone e gli enti che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero. 2 3

3 Gli editoriali Assemblea 2007: insieme per costruire e per condividere successi L Assemblea dei Soci del 26/05/2007 Il 26 maggio si è svolta l assemblea dei Soci per l approvazione del bilancio del 111^ esercizio. E sempre un occasione emozionante un assemblea, non solo perchè vengono presentati i risultati, quest anno particolarmente lusinghieri, del lavoro svolto, ma anche perchè, al di là dell ufficialità, permette di mettere in comune pensieri e aspettative. Un momento importante anche sotto un altro profilo, in quanto con l approvazione del bilancio - in base ad un principio di rotazione degli incarichi ormai consolidato - si è chiusa l esperienza come Vice Presidente di Ettore Caltran ed ha preso avvio quella di Francesco Dalla Valle. Ho apprezzato l attenzione con cui i Soci presenti hanno seguito i lavori assembleari e le osservazioni e proposte che sono emerse. Ciò significa, che le molteplici iniziative della Banca sono seguite con attenzione partecipe e con desiderio di dare il proprio contributo, come è stato per le borse di studio - se ne parla più avanti in questo numero - nel cui bando per l anno scolastico 2006/2007 si è voluto tener conto di quanto è stato dibattuto in assemblea. Ci sono state poste domande precise e pertinenti in merito ai dati di bilancio e alla necessità di essere presenti e vicini a sostegno delle imprese locali in questo momento particolare che, seppur caratterizzato da una discreta ripresa, vede i nostri imprenditori impegnati nel difficile lavoro di riorganizzazione per sostenere le sempre nuove sfide che il mercato pone. In questo senso, desidero sottolineare il rinnovato impegno della nostra Banca nell ambito della consulenza e della formazione in campo finanziario e manageriale, fornita ai Soci e clienti, utilizzando sempre qualificate risorse provenienti dal mondo universitario e della ricerca. A breve, dunque, prenderà avvio la seconda edizione di Progetto Impresa. E un percorso formativo volto ad accompagnare le imprese in tutte le fasi del loro sviluppo, un servizio che qualifica la diversità del nostro fare banca, un modo utile e intelligente per sviluppare una cultura comune. E ciò non è cosa da nulla, specie in un momento in cui le banche sono viste in un ottica tutta tesa al profitto. Per noi creare profitto ha un significato diverso, perchè la capitalizzazione della Banca è patrimonio comune non solo di garanzia per i terzi, ma anche quale strumento di successivo ribaltamento della redditività a favore dell economia locale. In assemblea si è anche parlato di una particolare iniziativa a cui la nostra Banca ha partecipato. Si tratta della partecipazione all aumento di capitale di Cassa Centrale, che raggruppa molte altre Banche di Credito Cooperativo venete, friulane e trentine, e DZ Bank, una grande banca tedesca che condivide con noi la natura cooperativa. E stata un operazione di successo, assai complessa, che può rafforzare l apertura verso i mercati del nord e dell est europeo, che porta nuova cultura, ci dà l opportunità di disporre di una maggior varietà di prodotti a favore dei Soci e dei clienti. Un occasione a cui, ritengo, il Veneto non poteva mancare, data la sua tradizione, la sua cultura e lo spiccato spirito imprenditoriale delle nostre imprese - che richiedono sempre più prodotti competitivi -, una porta aperta verso il futuro con la consapevolezza della nostra storia e i piedi ben piantati nel presente. In tutto questo, con particolare riferimento a quanto purtroppo ormai compare - con una certa frequenza - nella stampa locale e nazionale, la nostra Banca si è sempre ispirata, nei propri comportamenti, ai principi dettati dai nostri padri fondatori, mantenendo con una ferma autonomia decisionale posizioni di equilibrio volte a rafforzare le realtà del mondo del Credito Cooperativo. Elio Carollo Presidente Risultati positivi nel primo semestre Il premio al Progresso Economico della CCIAA alla nostra Banca Nel precedente numero di questa rivista avevamo anticipato il nostro auspicio per un favorevole esito della visita ispettiva di Banca d Italia, della quale attendevamo ancora il rapporto conclusivo. Possiamo ora confermare a Clienti e Soci che l ispezione ha avuto gli esiti positivi attesi. Piena soddisfazione quindi per il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e la Direzione, già impegnata nel rafforzamento della struttura con l assunzione di personale qualificato per consolidare in particolare l area dei Controlli interni, come auspicato anche dall organo di vigilanza. I dati al mostrano una discreta ripresa del sistema produttivo locale, che torna a crescere anche se a tassi non straordinari. L andamento migliore si registra nei settori della meccanica, della plastica, delle macchine elettriche ed elettroniche. In fase di stasi, invece, il ciclo dell edilizia. Buoni i risultati semestrali per il nostro Istituto, che appaiono in linea con l andamento dello scorso anno. Ma il primo semestre si chiude positivamente anche sotto un altro aspetto. Banca San Giorgio e Valle Agno ha infatti ottenuto dalla Camera di Commercio di Vicenza un autorevole riconoscimento - il Premio al Progresso Economico - per aver conseguito particolari risultati nello sviluppo produttivo e nel progresso tecnico e sociale. Si tratta di una novità per il prestigioso premio che - a memoria di chi da anni lo segue - non risultava essere mai stato assegnato ad un istituto di credito. Molti gli aspetti esaminati dalla Giunta camerale che hanno valso alla nostra Banca l assegnazione del Premio: aver conseguito particolari risultati nell applicazione delle più moderne tecnologie; aver effettuato notevoli investimenti e raggiunto alti livelli di redditività; aver conseguito risultati economici definitivi positivi nel triennio di riferimento ( ); aver registrato un incremento dei volumi e dell occupazione; aver attuato numerose e qualificate iniziative di responsabilità sociale. Come ha detto il Presidente della Camera di Commercio nel discorso di apertura alla cerimonia di consegna, è stato premiato chi ha fatto del suo mestiere un motivo di merito; chi ha interpretato i valori semplici ma reali - la capacità, la dedizione al lavoro, la rettitudine - sui quali si deve sempre fondare la nostra società. Il riconoscimento della Camera di Commercio va in realtà ai Soci ed ai Clienti di Banca San Giorgio e Valle Agno: infatti, la Banca cresce perché crescono le famiglie, le imprese e tutti gli operatori economici grazie ai quali essa vive. Soci e Clienti possono dunque sentirsi orgogliosi di giocare - anche attraverso la Banca - un ruolo da protagonisti nell economia vicentina e possono con soddisfazione accettare questo Premio, che ha il pregevole merito di mettere in luce le eccellenze del nostro sistema produttivo e l operosità dei suoi lavoratori. Un ringraziamento va anche a tutti i collaboratori di Banca San Giorgio e Valle Agno, senza il cui impegno un tale risultato non sarebbe stato possibile. Leopoldo Pilati Direttore Generale 4 5

4 Storie e memorie La Cassa Rurale ed Artigiana di S. Giorgio di Fara nel ricordo degli ex-amministratori Domenico Tura presidente dal 1976 al 1988 Domenico Tura è stato Presidente dell allora Cassa Rurale subito dopo gli anni bui del commissariamento. Nel 75, infatti, un ispezione della Banca d Italia aveva riscontrato irregolarità di gestione per le quali gli organi sociali erano stati sciolti. Alla guida della Cassa era stato nominato il Commissario Dott. Antonio Zanarotti che in chiusura di mandato, dopo un anno e mezzo di attività, esprimeva così il suo parere favorevole al ritorno alla gestione ordinaria: la Cassa Rurale ed Artigiana di San Giorgio di Perlena ha una sua ragion d essere nella zona in cui opera perché, e lo può essere ancor di più, strumento di sviluppo socio-economico del territorio. Essa ha notevoli possibilità di sviluppo ( ). Una constatazione avveduta che negli anni successivi ha trovato effettivo riscontro. L assemblea dei Soci nuovamente riunita nel 76 ha quindi eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, che ha a sua volta individuato in Domenico Tura la persona più adatta a gestire, anche in considerazione dei brillanti risultati conseguiti nella sua attività imprenditoriale, la delicata fase della ripresa e lo ha nominato Presidente. La proposta è giunta del tutto inaspettata - racconta Tura, mostrando la targa che molti anni dopo ha ricevuto in ricordo di quei momenti - Da poco tempo ero Socio e non immaginavo certo di essere chiamato a questo incarico. Le circostanze erano certamente difficili, io però sentivo un grande senso di responsabilità per la fiducia che gli altri Soci e gli organi di vigilanza riponevano in me. Così abbiamo ricompattato il Consiglio e ricominciato a lavorare, ripartendo da zero. Allora c era forse un altro spirito - prosegue Tura - e noi sentivamo soprattutto di appartenere ad una cooperativa, ci sentivamo Soci fra gli altri, e ci apprestavamo al nostro compito in modo semplice e privo di ambizioni personali. La Banca d Italia aveva condizionato il proprio benestare al proseguimento delle attività della Cassa alla dimostrazione del buon andamento economico. Il risanamento - dice l ex-presidente - era il nostro primo obiettivo. Ricordo con grandissima soddisfazione quando abbiamo chiuso il primo bilancio in attivo: il giro di volta è avvenuto lì. Ne avevamo fatto un punto d onore, di riportare la Cassa in attivo, e ripensandoci oggi posso dire che ci siamo riusciti. Ma c è un altro fatto che merita di essere ricordato: per l esperienza maturata nella veste di Presidente, il Cav. Tura è stato chiamato negli anni 90 a far parte di una commissione il cui scopo era varare un regolamento interno che disciplinasse le attività dei consiglieri e, mettendo un limite alla possibilità di rielezione, ne imponesse un fisiologico ricambio. Un atto lungimirante e innovativo per il mondo delle Casse Rurali, un traguardo al quale molte banche consorelle ancora non sono arrivate. Antonio Dalla Valle consigliere dal 1976 al 1978 Antonio Dalla Valle, classe 1919, è tra i membri del primo Consiglio di Amministrazione eletto dai Soci dopo il commissariamento. Oggi va per gli 88 anni, ma la memoria è vivida e quando racconta le vicende di quegli anni anche chi è nato dopo ci si appassiona. Mi ricordo bene - racconta - quando mi hanno chiesto se ero disponibile a fare il Consigliere. Ero al lavoro nei campi e sono venuti a chiamarmi lì: bisognava trovare qualcuno che fosse disposto a prendersi questo incarico. A causa della precedente gestione disordinata, era stata messa a repentaglio la sopravvivenza stessa della Cassa. Non era un momento facile per il paese, in tempi in cui per risparmiare qualcosa ci si toglieva il pane di bocca: era dura, ma bisognava ritrovare la fiducia, così ho accettato. L ispezione della Banca d Italia dell anno precedente aveva in effetti accertato irregolarità ed omissioni. Parte della documentazione obbligatoria della Cassa addirittura non è più stata ritrovata. Dice Dalla Valle: Entrare in Cassa Rurale come Consigliere era come avere famiglia ed entrare in una casa bruciata. Poi prosegue: In qualche modo abbiamo fatto. Noi del Consiglio ci riunivamo 2 o 3 volte al mese. Le sedute erano animate e dalle otto di sera si faceva tardi e si lavorava fino alle due o alle tre di notte. Alle quattro io, e gli altri come me, ci alzavamo per mungere e poi andare nei campi. Le sere d estate mandavamo qualcuno al bar del paese, a prenderci qualcosa da bere, e ognuno pagava di tasca propria per non pesare sul magro bilancio della Cassa. Il nostro compenso allora era poca cosa, Lire lordi a seduta. Le più grandi soddisfazioni? Quando siamo partiti, di fronte alle prime richieste dei Soci che chiedevano un prestito ci domandavamo dove andare a prendere i soldi. Poi, i conti della Cassa si sono sistemati e poco per volta Soci e Clienti hanno cominciato a tornare. Questa è stata la più grande soddisfazione. Qualche aneddoto? Mi ricordo di quando abbiamo assunto il secondo impiegato: era un bocia, mi sembrava anche un po timido e veniva alle sedute del Consiglio perché ci serviva un segretario. Ma è stata una buona scelta, visto che è ancora lì ed è diventato il Direttore Generale. Chiedete in Filiale una copia del volume I Centodieci anni Gianfranco Zonin consigliere dal 1975 al 1985 e dal 1991 al 2000 Gianfranco Zonin rappresenta la memoria storica di quella che è oggi Banca San Giorgio e Valle Agno. Entrato a far parte della compagine sociale nel 1973, quando i Soci erano 120 e provenivano principalmente da S. Giorgio, Fara, Mure e Salcedo, ha vissuto da protagonista la difficile fase del commissariamento. Ricorda con precisione l esito dell ispezione svolta da Banca d Italia: perdite e insussistenze accertate per 100 milioni delle vecchie Lire, contro un patrimonio pari a 74 milioni. La messa in liquidazione della Cassa Rurale sembrava inevitabile e già si erano fatti avanti possibili acquirenti. Zonin, medico condotto di Fara e Salcedo, è stato cooptato nel Consiglio di Amministrazione all inizio del 75 su proposta della Federazione Veneta, che aveva mandato un suo ispettore per seguire da vicino gli eventi di S.Giorgio. La proposta della Federazione era che gli amministratori firmassero una fidejussione, in modo tale che essa potesse farsi garante presso Banca d Italia per eventuali perdite a breve ed evitare la probabile gestione commissariale o addirittura la messa in liquidazione. Fu così che gli amministratori firmarono la garanzia. Assieme agli altri del Consiglio, e al nuovo Direttore, Zonin ha gestito la Cassa Rurale nei primi eroici 100 giorni durante i quali si piazzava fisicamente sulla porta della vecchia sede per convincere Soci e Clienti a non fuggire, facendo leva sul suo prestigio personale e sulla stima di cui godeva in qualità di medico condotto. E in termini medici dice abbiamo fermato l emorragia. Nell ottobre del 76 - racconta ancora, quando fu convocata l Assemblea straordinaria per eleggere un nuovo Consiglio, avevamo già ripianato il debito e assunto due nuovi collaboratori. Con il cav. Tura come Presidente, ha preso avvio la terza fase storica di vita della Banca: il Consiglio così eletto ha dato nuovo impulso alla cooperativa e, mostrando una volontà pionieristica, ha gettato le basi per il progresso e lo sviluppo successivo. Nel decennio successivo, sotto la presidenza del Dott. Mario Fabris, è arrivato il momento di un altra importante decisione, perché si doveva passare dal sistema delle Casse Rurali a quello delle Banche di Credito Cooperativo. Dice Zonin: rivendico con orgoglio l onore e il merito di aver legato la storia passata della nostra Cassa Rurale all avvenire, proponendo la denominazione Banca San Giorgio. I suoi rapporti con la Banca sono tuttora molto stretti e vividi gli interventi nelle occasioni pubbliche e nelle Assemblee Sociali. Ma, dice, non sono un laudator temporis acti. La mia posizione attuale è soltanto quella di essere un buon Socio cooperatore: lascio a chi di competenza l onere e l onore di gestire quanto gli compete, in assoluta autonomia e senza interferenze. Luigi Campana consigliere dal 1985 al 1988 presidente del Collegio Sindacale dal 1988 al 1991 Luigi Campana, ragioniere commercialista in Breganze e Socio dal 1979, sposato con la piacentina Saveria, padre di quattro figlie e nonno di quattro nipotini, è entrato nel Consiglio di Amministrazione nel 1985 ed è stato chiamato a presiedere il Collegio Sindacale nel Il nostro compito come amministratori - ricorda - era principalmente quello di ricapitalizzare la Cassa, dato che la situazione economica, dopo l amministrazione straordinaria del Commissario di Banca d Italia del , era allora ancora precaria. Dal 75 la sede della Cassa si trovava in un edificio preso in affitto dalla Cooperativa Agricola Acli di S. Giorgio, ma era incominciata la costruzione di una nuova sede, più ampia e moderna. Racconta Campana: Ci siamo presto resi conto che i costi per la realizzazione della nuova sede lievitavano ben oltre quanto inizialmente preventivato. Gli investimenti previsti erano addirittura arrivati a superare il tetto massimo di spesa autorizzato dalla Banca d Italia. Ricordo gli accalorati interventi in Consiglio e le vivaci discussioni tra chi sosteneva la necessità di una immediata conclusione dei lavori e il trasferimento nella nuova sede e chi invece, più cauto, voleva evitare squilibri di bilancio. Io ero tra questi ultimi e sono stato sempre convinto dell opportunità di fermare i lavori. Cosa che di fatto è avvenuta: solo dopo aver messo a riserva utili preziosi ed aver raggiunto un adeguato patrimonio, sono ripresi i lavori di completamento della sede. Prosegue Campana: Il decollo delle attività della Cassa è avvenuto con l apertura della prima filiale a Molvena. Un passo importante. Già di per sé un piccolo successo, in un periodo in cui l apertura di nuovi sportelli bancari era concessa con il contagocce da Banca d Italia. L intuizione è stata quella di proporre Molvena: nessuna Banca era presente in paese, e questo ci ha permesso di ottenere l autorizzazione all apertura dello sportello. Il rapporto con i Soci? Dice Campana: Una volta all anno si organizzava la Festa del Socio Cooperatore, che ben rappresentava lo spirito di allora e una gita sociale. Il ricordo più bello e particolare è quello del gemellaggio con la Cassa Rurale di Arborea, in Sardegna: siamo andati in visita in 100 con un volo aereo, per alcuni soci era la prima esperienza ed ho ancora ben vivo l applauso spontaneo e di sollievo alla fine del volo, subito represso dalle hostess perché l aereo stava ancora rullando sulla pista di Olbia; i Soci di Arborea hanno con entusiasmo ricambiato la nostra visita. Un gemellaggio che ci è sembrato carico di significati: unica Cassa Rurale ed Artigiana della Sardegna fondata ed amministrata da discendenti di Vicentini e Veneti. 6 7

5 Le Filiali Attenti al presente, proiettati nel futuro Carrè Inaugurata dieci anni fa, la filiale di Carrè ha saputo ritagliarsi un posto importante non solo nel territorio - afferma con orgoglio il direttore Giovanni Moro - ma anche nel cuore della gente, per la quale è divenuta un vero e proprio punto di riferimento. Lo sportello, che si avvale di uno staff di sei dipendenti, soddisfa le esigenze di una clientela prevalentemente composta da privati, piccole e medie imprese, ma anche da importanti realtà industriali locali. Questa filiale, di cui ho assunto la direzione un anno fa, esprime bene lo stile aziendale della nostra Banca: abbiamo con la gente un rapporto professionale ma informale, in grado di infondere certezza e sicurezza in chi, rivolgendosi a noi, cerca proprio queste caratteristiche. Questi sono i valori che caratterizzano tutte le nostre filiali e sono convinto siano proprio queste le leve che ci permettono di affrontare al meglio il cambiamento socio-economico degli ultimi tempi. In 10 anni infatti le condizioni sono mutate, e noi siamo andati avanti con strategie condivise con la direzione - sostiene Moro - sempre nell interesse della clientela e consolidando la fiducia della gente. Anche lo sportello di Carrè è contraddistinto, come tutti gli altri, dall impegno sociale e da una attiva partecipazione alla vita della comunità locale: il vincolo statutario che ci obbliga a riversare nel territorio una parte degli utili conseguiti è in realtà un potente strumento di rilancio sociale. Filiale di Carrè Via Fondovilla, 59 bis Carrè (VI) Tel Fax Molvena Quella di Molvena è una filiale storica, la prima di Banca San Giorgio e Valle Agno, inaugurata nel Negli anni il tessuto economico-sociale del territorio è mutato, ma la filiale ha saputo far fronte ai cambiamenti: con l obiettivo di dare un servizio sempre migliore alla clientela - afferma il direttore Michele Carlesso, che ricopre l incarico dall anno scorso - abbiamo adeguato i nostri prodotti alle nuove esigenze. La filiale è stata di recente ristrutturata. Del resto - dice il direttore - dopo vent anni era proprio necessario. La nuova struttura ha un impostazione moderna e utilizza sistemi di sicurezza innovativi. Gli interni sono stati studiati per far sì che i Clienti si sentano a proprio agio. Nessun aspetto è stato trascurato: nell ottica di sensibilizzazione al problema del risparmio energetico e sull esempio della sede di San Giorgio di Perlena, abbiamo installato un impianto fotovoltaico che ci fornisce 6000/Kw annui di energia. Con i Clienti - aggiunge la vicedirettrice Susi Gasparotto, in carica dal abbiamo instaurato un rapporto di assoluta fiducia che si è rafforzato nel tempo. La filiale è cresciuta, rinnovandosi, ma non ha perso quelle caratteristiche che l hanno sempre contraddistinta e anzi le ha consolidate; ha saputo rispondere alle nuove esigenze del mercato, ma ha mostrato nella sua attività anche un deciso orientamento etico. Filiale di Molvena Via Ponticello, Molvena (VI) Tel Fax Più sicurezza in Banca Banca San Giorgio e Valle Agno ha dotato le proprie agenzie di apparati tecnologici innovativi con la precisa volontà di migliorare la qualità del servizio alla Clientela, riducendo i tempi anche per le operazioni più semplici, e aumentare i livelli di sicurezza all interno delle proprie filiali. Con questa scelta la Banca San Giorgio e Valle Agno si rivolge ad un nuovo modo di fare Banca definendo un modello di sicurezza per le filiali basato su una maggiore protezione delle aree valori e su una limitazione dell accessibilità del contante realizzato attraverso l utilizzo di mezzi forti individuali ed intelligenti che consentono la riduzione dell importo rapinabile: le casse automatiche di sicurezza anche dette cash in/cash out. Partner tecnologico di questa attività è Bassilichi, operatore del mondo creditizio nella fornitura di applicazioni e servizi per la Monetica, il Facility Management e il Back Office. Naturalmente i cash in/cash out presentano caratteristiche di sicurezza fisica (blindatura, serratura) e logiche (temporizzazione, importo massimo erogabile, allarme silenzioso, blocco di tutte le casse automatiche dell agenzia) paragonabili se non superiori a quelle dei mezzi forti temporizzati tradizionali. Questo nuovo approccio alla sicurezza, a sua volta, determina effetti positivi anche sui livelli di servizio alla Clientela, con il vantaggio che riducendo la possibilità dell evento rapina, quest ultima possa ritrovarsi coinvolta in fatti delittuosi. Le casse automatiche uniscono le caratteristiche tipiche del mezzo forte intelligente a quelle dell apparato automatico di conteggio del denaro e presentano tre fondamentali vantaggi: semplificano la gestione operativa (chiusura contabile automatica), custodiscono tutto il contante in massima sicurezza (non è visibile), aumentano i livelli di servizio riducendo i tempi di conteggio, eliminando gli errori, semplificando le operazioni di cassa (riduzione dei tempi di attesa da parte della clientela). La Banca continua così nel processo di innovazione e nel raggiungimento di efficienza e flessibilità dimostrandosi all avanguardia grazie alla dotazione di apparati che garantiscono velocità, capacità, affidabilità e sicurezza nelle operazioni di versamento e prelevamento di contante presso le proprie filiali. Sede e Direzione Via Perlena San Giorgio di Perena (VI) Tel Fax Filiale di Bassano del Grappa Cab Piazzale Cadorna, 43/ Bassano del Grappa (VI) Tel Fax Direttore: Corrado Carollo Filiale di Breganze Cab Via 5 Martiri, Breganze (VI) Tel Fax Direttore: Lorenzo Grotto Filiale di Caldogno Cab Via G. Marconi, Caldogno (VI) Tel Fax Direttore: Nirvano Gnata Filiale di Carrè Cab Via Fondovilla, 59 bis Carrè (VI) Tel Fax Direttore: Giovanni Moro Filiale di Castelgomberto Cab Viale Chiuse, 9b Castelgomberto (VI) Tel Fax Direttore: Fernando Dalla Valle Filiale di Cornedo Vicentino Cab Via Monte Pasubio, Cornedo Vicentino (VI) Tel Fax Direttore: Franco De Mori Filiale di Isola Vicentina Cab Via Arasella, Isola Vicentina (VI) Tel Fax Direttore: Ignazio Amato Filiale di Marano Vicentino Cab Piazza Silva, Marano Vicentino (VI) Tel Fax Direttore: Giuliano Zarantonello Filiale di Marostica Cab Viale Stazione, Marostica (VI) Tel Fax Direttore: Giuliano Rossi Filiale di Molvena Cab Via Ponticello, Molvena (VI) Tel Fax Direttore: Michele Carlesso Filiale di Montecchio Precalcino Cab Via Summano, Montecchio Precalcino (VI) Tel Fax Direttore: Andrea Rizzo Filiale di Recoaro Terme Cab Via del Donatore, Recoaro Terme (VI) Tel Fax Direttore: Luca Gallerini Filiale di San Giorgio di Perlena Cab Via Perlena, San Giorgio di Perlena (VI) Tel Fax Direttore: Gianfranco Zilio Filiale di Sandrigo Cab Piazza G. Marconi Sandrigo (VI) Tel Fax Direttore: Sergio Fioletti Filiale di Thiene Cab Via Masere Thiene (VI) Tel Fax Direttore: Renato Zampieri Filiale di Valdagno Cab Via 7 Martiri Valdagno (VI) Tel Fax Direttore: Camillo Talin Filiale di Zugliano Cab Via Libertà, Zugliano (VI) Tel Fax Direttore: Carlo Girardin Sportello ATM a Fara Vicentino Via Verdi, Fara Vicentino Tel Fax NUOVA APERTURA: CASSOLA Cab Viale Venezia Cassola (VI) Tel Fax Direttore: Roberto Cremona 58 69

6 I Servizi La Tesoreria Aziendale Domenico Mantesso, il responsabile del Servizio, spiega che cos è e come funziona la Tesoreria Aziendale Nico Mantesso responsabile del Servizio Tesoreria Aziendale La gestione della tesoreria si configura come il complesso delle scelte d investimento e di finanziamento volte ad assicurare il sistematico equilibrio tra entrate e uscite in condizioni d economicità, su orizzonti temporali brevi e brevissimi. Essa si occupa non solo dell aggiustamento degli scompensi contingenti, bensì anche della sistematica ottimizzazione della dimensione e composizione delle riserve di liquidità, in funzione delle opportunità offerte dall andamento atteso dei tassi d interesse. Come ogni famiglia o azienda, la Banca gestisce un suo portafoglio, con titoli da acquistare o vendere in considerazione di flussi in entrata (versamenti di diversa natura, cedole, dividendi, ecc.) o in uscita (pagamenti di diversa natura, interessi passivi da riconoscere a terzi, ecc.) che devono essere regolati e programmati per assicurare il buon equilibrio del portafoglio stesso ed il suo rendimento ottimale. Per questo motivo, le operazioni poste in essere dal Servizio Tesoreria, possono essere molteplici, con durata di brevissimo periodo, è il caso dell o/n (over night - per una notte) o di medio e lungo periodo: le prime possono essere definite operazioni per la gestione della liquidità di tesoreria, mentre le ultime sono definite operazioni d investimento e sono suddivise in più sottoportafogli specifici in base agli obiettivi e alle attese del tesoriere. Tutti questi portafogli di tesoreria aziendale - liquidità, breve, medio e di lungo periodo - sono a gestione separata rispetto al portafoglio riservato alla clientela: ciò a beneficio e nella massima trasparenza e correttezza dell operatività rivolta alla clientela, poiché gli strumenti finanziari acquistati per il portafoglio di tesoreria non potranno essere rivenduti ai clienti o, viceversa, entrare nel portafoglio di tesoreria. Per questo motivo, anche da un punto di vista organizzativo, le due attività - Tesoreria Aziendale e Finanza Retail - sono gestite separatamente, pur collaborando tra loro. Entrambe appartengono all Area Finanza ma, mentre la Tesoreria svolge mansioni per la gestione del portafoglio di proprietà, la Finanza Retail presta consulenza e dà assistenza tecnico-operativa, tramite gli operatori di filiale, alla clientela. La gestione del portafoglio è solo una parte dell attività svolta dal Servizio Tesoreria poiché le sue funzioni oggi sono molteplici, quali ad esempio: 1) gestisce il portafoglio di proprietà della Banca; 2) gestisce tutti i flussi di liquidità in entrata e uscita in stretta collaborazione con il Servizio Contabilità; 3) mantiene i rapporti con gli organi istituzionali; 4) cura l emissione dei prestiti obbligazionari; 5) attua operazioni di copertura dal rischio di tasso d interesse attivo e passivo. Alla luce delle nuove e complesse normative in ambito finanziario introdotte negli ultimi anni a livello europeo, il Servizio Tesoreria ha vissuto un importante fase riorganizzativa. Queste innovazioni oggi assorbono una parte importante dell attività dell ufficio e hanno portato anche ad un ulteriore intensificazione dei rapporti intrattenuti con gli Organi Istituzionali che tutelano gli investitori, tra i primi Consob e Banca d Italia. La riforma sul risparmio, con l introduzione nel dicembre del 2005 di una complessa normativa, ha introdotto nuovi obbli- ghi a carico delle Banche, che gravano particolarmente sul Servizio Tesoreria Aziendale. Queste norme, tuttavia, non hanno fatto distinzioni tra i grandi istituti e le più piccole Banche locali: le disposizioni cui adempiere e la documentazione da produrre sono gli stessi eppure, nonostante il maggior carico di lavoro e l impegno richiesto ai loro dipendenti, le Banche locali riescono a tenere il passo egregiamente. Sanno anzi essere addirittura innovative, com è stato per l emissione dei titoli Banca San Giorgio e Valle Agno abbinati al concorso 110 e lode. Il Servizio Tesoreria si avvale di strumenti e software particolarmente evoluti, al fine di monitorare costantemente la posizione del portafoglio della Banca. Per controllare il rischio che essa, momento per momento, assume, si avvale d indicatori quali il VAR (valore a rischio), sviluppato in base di modelli matematici di valenza riconosciuta, condivisa e conforme ai requisiti del Comitato di Basilea. Ma accanto a quest indicatore - che è pur sempre solo un numero - il criterio guida, la bussola che permette di orientarsi in un contesto di grande complessità, è la sana e prudente gestione del buon professionista e del buon padre di famiglia. Nell istruire la documentazione per l emissione dei prestiti obbligazionari offerti alla clientela, la nostra Tesoreria ha un onere in più rispetto agli altri istituti di credito, un onere che torna a vantaggio della clientela e per questo motivo è svolto ben volentieri: quello degli adempimenti previsti dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. Le Banche di Credito Cooperativo, infatti, sono le uniche in Italia ad essersi dotate di un tale Fondo, che offre garanzie ulteriori rispetto agli altri istituti presenti nel territorio, senza costi a carico di chi sottoscrive i titoli. Chi acquista le obbligazioni della Banca, quindi, è maggiormente tutelato. Risparmio ACQUA, SOLE, VENTO: In Banca San Giorgio e Valle Agno il futuro è già arrivato. Investire in tutti i paesi del mondo e nei vari settori non è più un problema: tramite Skandia Vita puoi scegliere tra più di 800 fondi di investimento, e gli switch sono gratuiti! A tua disposizione anche i nuovi fondi specializzati in Acqua ed Energie Alternative. Skandia unisce tutti i vantaggi di un prodotto assicurativo: Insequestrabile e impignorabile Al di fuori dall asse ereditario Tassazione solo sugli utili effettivamente realizzati Esclusione dall imposta di successione con la possibilità di accedere ai migliori gestori finanziari a livello mondiale. 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7 Iniziative Festa della mamma (e del papà) che lavora Porte aperte ai figli dei dipendenti: un momento di festa e di riflessione su famiglia e lavoro Banca San Giorgio e Valle Agno ha aderito quest anno alla Festa della Mamma che Lavora, l iniziativa - giunta alla XII edizione - nata sotto il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità e sostenuta ormai da diverse Aziende su tutto il territorio nazionale. Un momento di riflessione sul ruolo della mamma lavoratrice, ma anche un occasione di festa per bambini e ragazzi, che si sono ritrovati assieme e hanno passato una giornata diversa ma felice in ufficio con mamma e papà. Il 14 giugno la Banca ha infatti aperto le porte della sede di San Giorgio di Perlena e di tutte le filiali ai figli dei dipendenti. Un iniziativa molto apprezzata dalle mamme ed estesa, com è naturale, anche a tutti i papà: molti i collaboratori che hanno aderito alla festa. Ad accogliere le famiglie - in orario pomeridiano, per impattare moderatamente sulla normale attività lavorativa - tanti palloncini colorati e un rinfresco allestito per la merenda. I piccoli hanno così avuto modo di divertirsi e partecipare ai momenti ludici appositamente organizzati, ma soprattutto di visitare l ufficio dove mamma e papà ogni giorno si recano. Per i più grandicelli, non è mancato un giro per i locali della Banca e qualche spiegazione alla domanda ma tu, che lavoro fai veramente?. A loro volta, i colleghi hanno potuto conoscersi nella veste di genitori e condividere qualche momento divertente. A conclusione della giornata i bambini sono stati salutati con un piccolo omaggio. Proposta quest anno per la prima volta, l iniziativa è stata una gradita sorpresa per il personale. Mamme e papà sono tornati in ufficio con la rafforzata consapevolezza di far parte di un azienda vicina alla famiglia, che guarda sempre più favorevolmente al lavoro delle donne e considera la maternità, al pari della stessa paternità, non un limite, ma una ricchezza e un opportunità in più. Pomeriggio in ufficio con mamma e papà Convention del personale Premiati i dipendenti per i 20 e 30 anni di servizio Non tutti i Soci sanno che i dipendenti di Banca San Giorgio e Valle Agno sono oggi ben 177. Un gruppo sempre più numeroso, cresciuto velocemente negli ultimi tempi, e molto giovane. A loro la Banca dedica - ormai da qualche anno - momenti specifici di aggregazione e formazione: nello scorso mese di marzo, i dipendenti hanno preso parte ad un meeting a Venezia, durante il quale hanno partecipato alla visita guidata all Isola degli Armeni e alla sua illustre e antica Biblioteca, e ad un successivo seminario con Enzo Rullani, professore di Economia a Cà Foscari e collaboratore della Bocconi di Milano, sul tema Dove va il Nordest?. La giornata si è poi conclusa con un concerto al Teatro La Fenice. Lo scopo di queste iniziative, oltre che creare momenti di incontro al di fuori del consueto orario d ufficio, è quello di condividere esperienze alle quali singolarmente non sarebbe possibile accedere e di offrire occasioni per lo sviluppo delle proprie competenze e conoscenze. Ma l obiettivo è anche quello di trasmettere ai nuovi arrivati la cultura dell azienda, perché siano consapevoli delle sue specificità e della sua storia. E per questo che durante la convention, come avviene ormai da qualche anno, sono stati premiati i dipendenti che hanno maturato 20 anni di servizio ed è stato consegnato uno speciale riconoscimento al Vice Direttore Generale, Mariano Bonatto, per i 30 al servizio della Banca. Sono stato assunto il sei giugno del dice Bonatto nel breve discorso di ringraziamento - proprio quando la Banca si stava lasciando alle spalle un difficile momento e cominciava una nuova fase. Ero di supporto al cassiere Leopoldo Pilati (attuale direttore generale) e cercavo di collaborare, per quanto potevo, con l altro collega Livio Gasparotto. Direttore allora, era il rag. Francesco Lamesso. A guardarmi indietro rivedo bene l inizio dell avventura con tre colleghi, due scrivanie, due calcolatrici, tanta buona volontà, e tanta voglia di fare e di crescere. A guardarci oggi vedo una delle prime Banche di Credito Cooperativo venete, un nutrito numero di colleghi, un forte consiglio di amministrazione e la voglia di superarci costantemente. Chi è stato assunto con me o poco dopo, è oggi funzionario o direttore di una delle nostre filiali: siamo cresciuti assieme e posso dire con soddisfazione che non abbiamo perso lo spirito di gruppo che ci caratterizzava allora. Ai ragazzi che vedo oggi entrare vorrei dire che per svolgere bene questo lavoro servono competenze - perché dobbiamo essere, ognuno nel suo ruolo, bravi professionisti - ed entusiasmo. Mi piace, nel guardare avanti, poter sognare una Banca sempre più grande che mantiene nel cambiamento il suo stile, la sua forza e la sua diversità. L intervento del prof. Rullani 12 13

8 Iniziative Al via la seconda edizione di Progetto Impresa I partecipanti alla prima edizione del corso Avrà inizio in autunno la seconda edizione di Progetto Impresa: l Azienda vista dalla Banca, un percorso formativo rivolto alle piccole e medie imprese sviluppato da Banca San Giorgio e Valle Agno in collaborazione con R&A Consulting. La prima edizione - presentata ai Soci nel novembre ha riscosso grande apprezzamento, coinvolgendo nel percorso formativo una cinquantina di partecipanti: da qui l idea di proporne una seconda edizione. Il progetto nasce dall esigenza comune a molte piccole imprese di sviluppare maggiori competenze in campo finanziario e manageriale, oggi indispensabili per poter operare nel mercato con efficienza e tempestività. A questo proposito, il timore espresso da molti Soci è di incappare in corsi di formazione eccessivamente teorici o poco focalizzati sulle reali necessità di un azienda locale e, spesso, di piccole dimensioni. La carica innovativa di Progetto Impresa sta proprio nell idea che la Banca possa essere l interlocutore giusto e sia possibile sviluppare una base di conoscenze comuni che permetta all azienda di affrontare e risolvere i propri problemi finanziari. In questo modo la Banca non è più solo intermediario finanziario, ma affianca alla sua tradizionale attività nuovi servizi di consulenza e formazione qualificata e le Aziende locali possono trovare in essa un partner in grado di accompagnarle nel loro sviluppo. Percorsi formativi pensati per le Aziende locali Il percorso formativo si avvale del contributo di docenti universitari e consulenti specializzati. Il responsabile scientifico del progetto è il Prof. Alessandro Berti, Professore Associato di Economia degli intermediari finanziari presso la facoltà di Economia dell Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. La parte operativa, invece, verrà seguita dal responsabile dell Area Crediti di Banca San Giorgio e Valle Agno, Claudio Bertollo, secondo una formula sperimentata nella scorsa edizione che ha trovato ampio consenso tra i partecipanti. Sono molti gli obiettivi che il corso si propone: sviluppare nei partecipanti conoscenze e know-how in campo finanziario e gestionale; mettere a confronto, nella stessa aula, le esperienze delle PMI e della Banca; far emergere necessità e obiettivi delle PMI; condividere metodologie e strumenti di analisi, in modo da parlare un linguaggio comune. Al termine del percorso in aula, è prevista una visita sul campo presso le aziende interessate: assistito da un consulente e sulla scorta di un analisi di bilancio precedentemente effettuata, il Socio potrà verificare così il corretto utilizzo delle metodologie acquisite in aula. Infine, i partecipanti potranno accedere via internet al software per l analisi di bilancio utilizzato durante il corso, disponibile in via esclusiva e riservata per un periodo di utilizzo gratuito. Tutte le informazioni sul calendario degli incontri ed i moduli di iscrizione possono essere richiesti in filiale. Iniziative a tutto campo per i giovani talenti Banca San Giorgio e Valle Agno seleziona e sostiene i progetti che permettono ai ragazzi di coltivare interessi e aspirazioni, sviluppare conoscenze e acquisire strumenti utili al loro futuro Le Olimpiadi di Matematica Sono moltissimi i ragazzi che hanno la matematica nel cuore, oltre che in testa. Il vicentino è la provincia d Italia che conta il maggior numero di partecipanti alle selezioni annuali delle Olimpiadi di Matematica e dei Giochi Matematici: oltre quest anno tra studenti delle scuole medie e delle superiori cui si aggiungono, per la prima volta e con un impegno encomiabile, anche dieci bambini delle elementari. La manifestazione è organizzata da Mathesis, associazione che riunisce docenti e appassionati di discipline scientifiche, ed è promossa da anni dalla Banca San Giorgio e Valle Agno assieme Il Vice Presidente Ilario Novella premia i vincitori ad altri partner, tra i quali l Associazione Industriali. I Giochi sono una festa per i ragazzi che vi partecipano, ma hanno anche un significato più profondo: rappresentano infatti un modo leggero per avvicinarsi e appassionarsi alle discipline scientifiche, che sono alla base di ogni sviluppo nei campi della tecnica e della ricerca. Borse di Studio per l anno scolastico : si premieranno anche i migliori studenti in Erasmus MaROstiCKa: il rock contest del Veneto Si sono svolte il 14 luglio le finali del concorso promosso dall associazione di Marostica MusiCulture - che annovera la nostra Banca tra i maggiori sponsor - per dare la possibilità alle band locali di farsi conoscere ed apprezzare. E un palco importante per chi ha la passione della musica, una possibilità di emergere e di diventare artista e musicista, in chiave moderna: il vincitore infatti si è guadagnato una borsa di studio per frequentare un anno di corso accademico riconosciuto dalla Comunità Europea e conseguire il bachelor of art presso la prestigiosa Music Academy 2000 di Bologna. In palio anche 30 ore di sala prove e 10 ore di consulenza artistica. Ragazzi in Banca Gli alunni delle classi IV e V di alcuni Istituti Tecnici e Commerciali sono stati ospiti della Banca nell ambito di una sessione formativa sul mondo del lavoro. E ormai una consuetudine che si ripete da qualche anno, utile ai ragazzi per vedere da dentro come funziona la Banca e farsi un idea di quello che accadrà una volta terminata la scuola. Alcuni di loro, poi, sono tornati a fine anno scolastico per due settimane di stage, nel corso delle quali hanno potuto approfondire alcuni temi, vivendo in prima persona qualche giornata di lavoro. E stato pubblicato il Bando di Concorso per gli studenti delle superiori e dell università, Soci o figli di Soci. Giunta alla settima edizione, l iniziativa riscuote grande apprezzamento: le condizioni per richiedere la borsa di studio e le indicazioni in merito ai documenti da presentare possono essere richieste in filiale o scaricate dal sito internet Le domande dovranno essere presentate entro il 15 ottobre prossimo

9 Le Aziende Uno scatto più avanti Riccardo Urnato e Oscar Simioni Fondato nel marzo del 1990 da Riccardo Urnato e Oscar Simioni, lo studio fotografico Riccardo Urnato è oggi un importante punto di riferimento per la fotografia pubblicitaria e commerciale del nordest. Con un avvio talmente rapido e positivo da avere superato addirittura le aspettative, lo studio, nel giro di pochi mesi, si è creato un cospicuo volume di lavoro richiedendo subito un grande impegno in termini di risorse ed energie. Dopo cinque anni trascorsi in una struttura di Marostica, il continuo sviluppo ha richiesto il trasferimento in una nuova sede di 600 mq, organizzata ad hoc per soddisfare le esigenze crescenti in termini quantitativi e tecnologici, situata a Cartigliano, dotata di macchine di ultima generazione e di sistemi estremamente evoluti. Credevamo molto nelle nostre capacità ma siamo partiti completamente senza portafoglio clienti e senza garanzie - spiega Urnato. - Io provenivo da un esperienza decennale in uno studio specializzato nella fotografia di arredamento, mentre Oscar aveva un bagaglio professionale sviluppato in atri settori. Ci siamo uniti in quest avventura e il lavoro ha subito preso ritmi incredibilmente sostenuti. Qual è stata la chiave del vostro successo? L avere puntato esclusivamente ad offrire un servizio di qualità, mirando ad una fascia di mercato medio alta. Per tener fede alla nostra scelta abbiamo rifiutato tutti i lavori che ci avrebbero fatto abbassare gli standard prefissati. Lo studio fotografico Riccardo Urnato eccelle per le attrezzature di ultima generazione, gli standard qualitativi elevatissimi, i risultati estremamente innovativi Non ci siamo fatti abbagliare dalla massa e dai numeri. E non abbiamo fatto forzatamente quello che ci veniva imposto. Questa politica ha pagato. Il punto di forza della vostra fotografia? L innovazione da sempre è il nostro punto forte: già dal 99 siamo partiti con la fotografia digitale, quando ancora pochi la usavano. Ancora oggi l essere sempre aggiornati e all avanguardia ci permette di garantire risultati decisamente al di sopra degli standard. Ad esempio siamo gli unici a creare immagini basate su realtà completamente virtuali creando ambientazioni all apparenza reali. Questo nuovo sistema, che associa gli strumenti informatici abitualmente usati da architetti e geometri, come i rendering, ad una particolare sensibilità fotografica, è diventato parte integrante e determinate del nostro lavoro. Sono convinto che questa soluzione farà ancora passi avanti e diventerà sempre più importante. Noi ci abbiamo impiegato un anno per arrivare a questo livello, e la sperimentazione continua. Siamo determinati a seguire l evoluzione tecnologica per anticipare i tempi ed essere sempre all apice. Come fate a mantenervi sempre così aggiornati? Poniamo massima attenzione al mercato, ai mezzi, ai software. Investiamo in tempo e ricerca, sperimentiamo, pro- viamo, percorriamo autonomamente nuove strade fino a che non arriviamo ad ottenere risultati importanti. C è un settore in cui siete specializzati? No, abbiamo scelto di operare in settori diversi; anche i nostri investimenti nelle attrezzature sono stati effettuati in quest ottica: la zona offre tante realtà, oggi abbiamo circa 300 clienti, metà sono diretti e metà derivano da agenzie pubblicitarie. Oltre al Veneto, operiamo a Milano, Trento, San Marino, a volte anche all estero; ci occupiamo di moda, gioielleria, arredamento, meccanica: abbiamo clienti come Baxi caldaie, Coin casa, Faber mobili, Fassi sport, Favero gioielli, Loison dolciaria, Selle Italia, Silvelox porte, Trend mosaici e molti altri. Come vi ponete rispetto alla concorrenza? La concorrenza esiste ma per noi non rappresenta un problema: dobbiamo gestire talmente tanto lavoro che a volte siamo costretti a rifiutarne. Abbiamo clienti da oltre 15 anni, affezionati al nostro standard qualitativo, che sono sereni sui risultati perché il fatto che la mano sia unica dà una garanzia. Inoltre ci vengono sempre riconosciuti puntualità, rispetto e attenzione. Infine con i nostri clienti abbiamo un rapporto umano, oltre che professionale, e questo è molto importante per collaborare in modo costruttivo. A ulteriore garanzia dei nostri standard elevati, disponiamo anche delle certificazioni QIP (Qualified Italian Photographer) e QEP (Qualified European Photographer). Cosa ci può dire del rapporto con Banca San Giorgio e Valle Agno? E nato bene, si è consolidato bene, continua bene. Quando siamo partiti avevamo pochi soldi: abbiamo passato due giorni a contattare Banche. I grossi istituti ci hanno addirittura trattati a pesci in faccia. Quando siamo arrivati alla filiale di Molvena della Banca, con l allora Direttore Mariano Bonatto, invece, abbiamo avuto un accoglienza eccezionale. Negli anni e con l avvicendarsi degli interlocutori abbiamo continuato ad avere lo stesso rapporto ottimo di allora, e siamo soddisfatti perché l aspetto professionale continua a convivere sempre con quello umano. Sono talmente soddisfatto che ne parlo bene a tutti, sapendo che il passaparola è la migliore forma di pubblicità

10 Le Aziende Prodotti italiani, successo mondiale Guido e Sante Faresin Il Gruppo Faresin, fortemente orientato all internazionalizzazione, oggi comprende sei aziende, otto consociate e registra un fatturato di 102 milioni di Euro Il Gruppo Faresin vede le sue origini nel 1973, a Breganze, quando i fratelli Sante e Guido Faresin fondano l Officina Meccanica S.n.c di Faresin Guido e Sante, specializzata nelle lavorazioni metalmeccaniche per conto terzi. L azienda, negli anni, ha costituito ed acquisito una serie di società che operano in settori affini o complementari (metalmeccanico, industriale, edile e agricolo), con l obiettivo di offrire una gamma di prodotti e servizi sempre più diversificati e all avanguardia. Il Gruppo Faresin oggi comprende sei aziende (Faresin Building SPA, Faresin Agri Division SPA, FH Faresin-Handlers SPA, MB Meccanica Breganzese srl, nata con i fratelli Azzolin, Far Servizio Lamiere srl, Maino International SPA), nove poli produttivi, situati nel vicentino, sei dipartimenti interaziendali di Ricerca e Sviluppo, due filiali commerciali in Italia (Milano e Roma), otto consociate estere (Russia, Bielorussia, Germania, Romania, Slovacchia, Ungheria e Croazia), un ufficio di rappresentanza in Cina e un ufficio commerciale in Francia. Un Gruppo con una forte inclinazione all export, dunque, (80% del fatturato deriva dall estero), che propone però prodotti esclusivamente Made in Veneto. Continua ed esponenziale la crescita, che ha fatto registrare un aumento che ha portato i 50,5 milioni di euro del consolidato 2004 ai quasi 102 del bilancio 2006, con un incremento nel biennio di più del 100%. Risultati raggiunti grazie alla determinazione imprenditoriale e alla visione internazionale del mercato dei fratelli Faresin e agli ingenti investimenti in personale sempre più qualificato e in ricerca e sviluppo tecnologico, voce alla quale il Gruppo dedica 5 milioni di euro all anno. Sante e Guido Faresin raccontano quali sono i punti di forza che hanno determinato tanto successo. L orientamento all innovazione, la ricerca continua, gli ingenti investimenti in tecnologie. Principi che per noi sono stati validi fin dall inizio. Ad esempio, quando siamo partiti, eravamo gli unici ad avere una macchina punzonatrice. Ora la nostra produzione è completamente automatizzata e robotizzata ai massimi livelli. Lavoriamo col pallino per l alta tecnologia, insomma. Il nostro gruppo investe circa il 5% in ricerca e dal 5 al 7% in tecnologie. Ogni singola azienda ha il proprio dipartimento interno di ricerca e sviluppo per avere sempre studi mirati. Poi i risultati vengono condivisi secondo una politica di scambio mirata all avanzamento continuo. Come vi difendete dalla concorrenza? Puntiamo sul servizio, sulla qualità, sull innovazione e sulla competitività. E la nostra politica viene apprezzata: la maggior parte dei nostri core business ha un fatturato importantissimo a livello mondiale. E abbiamo ancora grosse possibilità di incremento. In questo senso siamo in controtendenza: mentre il mercato crolla, noi cresciamo. Qual è il segreto? L impiego di tecnologie sempre aggiornate e di ultima generazione, i continui investimenti sui prodotti, il livello culturale alto del nostro personale - il 40% dei dipendenti ha una laurea - e la fiducia nei giovani - l età media dello staff si aggira tra i 30 e i 35 anni. I nostri occupati oggi sono 229, con un evoluzione dal 2004 del 37%; e al momento stiamo sviluppando ulteriori progetti di incremento della pianta organica per ottimizzare risorse e produzione. Obiettivi futuri? La crescita e l internazionalizzazione. Siamo già presenti in tutto il mondo ma ci proponiamo di consolidare sempre più la nostra posizione, di aprire nuove filiali e di entrare in nuovi mercati. Il piano industriale del Gruppo per il biennio 2007/2008 prevede ad esempio la creazione di una nuova consociata negli Stati Uniti, che farà da trade union per l ingresso della nostra gamma nel mercato americano. Inoltre stiamo progettando nuovi prodotti con l intento di mantenerci sempre competitivi. Quando è avvenuto il vostro incontro con Banca San Giorgio e Valle Agno? Alla fine degli anni 70. In quel periodo non era facile ricorrere al credito delle banche. Banca San Giorgio e Valle Agno ha avuto un ruolo importante a livello sociale ed economico, in quanto ha dato la possibilità ai piccoli di crescere e contemporaneamente ha stimolato gli altri istituti di credito. Ha avuto la capacità di valutare correttamente la realtà dell epoca dimostrando lungimiranza e grandi capacità tecniche. E oggi il vostro rapporto come prosegue? Tutt ora il ruolo di Banca San Giorgio e Valle Agno è importante per il nostro Gruppo. Lavoriamo molto bene insieme. Siamo soddisfatti perché ha contribuito attivamente alla nostra crescita e contemporaneamente ha registrato un suo sviluppo che l ha portata a competere al meglio anche con le grosse banche. Inoltre continua ad avere un ruolo importante per il territorio e in futuro sarà sempre più determinate. Bisogna avere il coraggio di modificarsi nel tempo e Banca San Giorgio e Valle Agno ha sempre dimostrato di averlo

11 Territorio Interventi Al via il progetto Strada Sicura Banca San Giorgio e Valle Agno con il consorzio di polizia locale Nord Est Vicentino per educare i ragazzi alla sicurezza sulle strade Un momento delle premiazioni con l intervento del Vice Presidente Francesco Dalla Valle Sono stati oltre i ragazzi coinvolti nel progetto lanciato dal consorzio di polizia stradale e sostenuto con forza da Banca San Giorgio e Valle Agno per sensibilizzare i ragazzi al difficile tema della sicurezza stradale. Un progetto importante che ha visto gli agenti tenere nelle scuole 210 lezioni, per un totale di 400 ore di formazione, differenziate a seconda delle necessità degli allievi, piccoli e grandi, e delle loro capacità di comprensione. Nelle elementari, ad esempio, sono state proposte lezioni teoriche in classe accompagnate da uscite a piedi e in bicicletta, per insegnare ai più piccoli come muoversi nelle strade pubbliche. I ragazzi delle medie, invece, hanno avuto modo di approfondire il tema della sicurezza stradale partecipando ad un concorso, attraverso un elaborato. Gli studenti di terza, visto che è per molti il momento in cui si comincia a chiedere il motorino, sono stati seguiti nella preparazione degli esami per il patentino e per loro sono stati organizzati 6 corsi, che hanno coinvolto oltre 200 alunni. Alle superiori, infine, il tema proposto è stato quello difficile degli incidenti stradali causati dal mancato rispetto delle norme, dei limiti di velocità e dalla guida in stato di ebbrezza. La campagna di sensibilizzazione proseguirà anche in futuro, con la realizzazione presso le scuole Scalcerle di Thiene di un vero e proprio percorso di educazione stradale che darà modo ai ragazzi di fare lezione sul campo. Decreto Bersani bis: vantaggi e nuove opportunità sui mutui casa Libertà di cambiare Banca ed estinzione anticipata, senza oneri Il decreto Bersani bis, convertito nella legge n. 40 del 2007 con l obiettivo di tutelare i consumatori, promuovere la concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese, pone su nuove basi il rapporto tra la Banca e il Cliente che ha contratto il mutuo e che potrà beneficiare, così, di una serie di vantaggi e opportunità. L entrata in vigore del decreto ha rafforzato la possibilità, già prevista dall articolo 1202 del Codice Civile disciplinante la surrogazione per volontà del debitore, che un mutuatario possa trasferire il suo debito ad un altra Banca a condizioni migliori; la novità è che la procedura non comporterà penali e nessuna clausola contrattuale potrà impedirlo. Cancellazione dell ipoteca a garanzia di mutui immobiliari: semplificazione del procedimento Prima del 2 giugno 2007, a seguito del pagamento dell ultima rata del mutuo contratto con la Banca, occorreva provvedere alla cancellazione dell ipoteca attraverso l autentica del notaio. Con le recenti disposizioni, l istituto di credito comunicherà, entro 30 giorni, l avvenuta estinzione del mutuo alla Conservatoria, che provvederà d ufficio alla immediata cancellazione dell ipoteca. Per i mutui già estinti prima della data di entrata in vigore del decreto legge e la cui ipoteca non sia stata ancora cancellata, il debitore deve richiedere apposita quietanza mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Entro 30 giorni dalla richiesta, l istituto di credito deve inviare la comunicazione alla Conservatoria mediante apposito modello. Estinzione anticipata del mutuo-eliminazione delle penali Per tutti i mutui - relativi all acquisto e/o ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione ovvero allo svolgimento della propria attività economica o professionale da parte di persone fisiche - stipulati dopo il 2 febbraio, vengono abolite le penali in caso di estinzione anticipata, mentre, per quelli sottoscritti prima di tale data e ancora in essere, verranno ridotte secondo quanto stabilito dall accordo tra l Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le organizzazioni dei consumatori, siglato il 2 maggio 2007: per i mutui a tasso variabile e per i mutui a tasso fisso stipulati antecedentemente al 1 gennaio 2001, la penale massima in caso di estinzione anticipata è pari allo 0,5%, diventa lo 0,2% nel terzultimo anno di ammortamento del mutuo e viene eliminata negli ultimi due anni; per i mutui a tasso fisso stipulati successivamente al 31 dicembre 2000, la penale massima è dell 1,9% nella prima metà di ammortamento del mutuo, di 1,5% nella la seconda metà, scende allo 0,2% nel terzultimo anno e si azzera negli ultimi due. Portabilità del mutuo - surrogazione Il decreto estende anche ai mutui il concetto di portabilità che siamo abituati a pensare legato al mantenimento del numero di telefono, nel passaggio da un gestore all altro. Il mutuatario potrà, infatti, trasferire il suo debito ad un altra Banca che gli propone condizioni migliori attraverso l atto di surrogazione, che prevede una semplice annotazione a margine dell ipoteca. In tal modo costi e burocrazia risulteranno ridotti al minimo. Il vecchio debito residuo sarà saldato dalla Banca subentrante, che si sostituirà così al creditore originario. È nullo ogni patto, anche posteriore, con il quale si impedisca o si renda oneroso per il debitore l esercizio o la facoltà di surrogazione. L atto, che deve essere stipulato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, non comporta l annullamento dei benefici fiscali previsti per l acquisto della prima casa ed è esente da imposte. In seguito, la surrogazione deve essere annotata nei registri a cura del conservatore, senza formalità, ma occorre allegare copia autentica dell atto di surrogazione. A cura dello Studio Legale Avv. Maschera, Dolo (VE) 20 21

12 Cooperazione Internazionale Viaggio in Brasile Banca San Giorgio e Valle Agno sostiene il progetto dei Missionari Comboniani a Cacoal Padre Franco Vialetto - originario di Nove - è arrivato a Cacoal nel febbraio del 74, quando qui esisteva solo un piccolo agglomerato di case. Oggi la città conta abitanti, più i in periferia e l intera area ha visto uno sviluppo demografico incontrollato. Quando P. Vialetto è arrivato qui, c era una grande speranza: il Governo stava distribuendo le terre alla popolazione, per occupare le zone di confine con la Bolivia. Padre Vialetto con Papa Wojtyla La favela Ci racconta. Non c era nulla; la terra era abitata dagli indios, che ne avevano bisogno per sopravvivere, e chi arrivava era affamato e tormentato da malattie come lebbra e malaria: poveri che accoglievano poveri. Nel tempo e attraverso varie vicissitudini, si è creata una situazione economica un poco più stabile per i contadini. Ma al crescere della città, sono cresciute anche le favelas: dalle campagne, la gente si sposta pensando di trovare a Cacoal una vita migliore. Spesso non è così: i bambini, privi di istruzione e di assistenza medica, sono presto preda dei trafficanti di droga e finiscono per diventarne i corrieri. A trasportare 1 kg. di droga da Cacoal a S. Paolo si guadagna di più che a lavorare un anno intero. Noi missionari Comboniani - prosegue Padre Vialetto - abbiamo cercato sin dall inizio di realizzare programmi di attività sociale. Penso sempre alla frase di S. Giacomo: mostrami la tua fede attraverso le opere. Siamo partiti creando piccole cooperative che aiutassero i contadini poveri a realizzare qualcosa dalla vendita dei loro prodotti. Poi, nel 1987, ha preso avvio la scuola di agraria, nel cuore della foresta, alla quale abbiamo dato il nome di P. Ezechiele Ramin, ucciso qualche anno prima perché strenuo difensore dei più poveri. Nel 1989, hanno preso avvio le scuole elementari e medie. Poi, con enormi sacrifici e l aiuto di benefattori italiani, siamo riusciti a mettere in piedi una scuola secondaria tecnica frequentata attualmente da circa 320 ragazzi. E un sistema molto interessante quello della scuola: i ragazzi la frequentano per 15 giorni e qui studiano, lavorano, dormono, poi tornano a casa per altri 15 giorni e cercano di trasferire alla loro famiglia quello che hanno imparato. Quando loro sono a casa, un altro gruppo di ragazzi li sostituisce a scuola. Prosegue Vialetto: Per sottrarre i più giovani alla droga, abbiamo costruito un centro professionale che è attivo dal 2002 ed ospita oggi 500 ragazzi. Ci occupiamo anche dei bambini orfani o che, provenienti da famiglie destrutturate, vivono in condizioni di indigenza. Ne accogliamo 120, dai 6 ai 10 anni. Mi piace ricordare, tra tutte le attività che essi svolgono, il coro dei bambini felici. Le immagini di questi bambini, il sorriso aperto, maglietta e pantaloncini blu e gialli, aprono il cuore. Cacoal è una città che non ha un ospedale pubblico - racconta ancora - e per raggiungere l unica struttura sanitaria della zona bisogna percorrere 500 km, lungo una strada disagiata che nel periodo delle piogge è impraticabile. La situazione sanitaria qui è drammatica e, a causa dell inquinamento e dell uso di agrotossici, le malattie oncologiche si diffondono sempre più. La gente mi diceva Padre, perché non fa qualcosa in campo sanitario per gli indios e la povera gente?. Sono venuti a trovarmi alcuni amici di Bassano, medici, e ho cominciato a pensarci seriamente. Ma quando abbiamo deciso di iniziare la costruzione dell ospedale, senza neanche sapere bene dove, avevamo solo coraggio e tanta fiducia. La Provvidenza ci ha aiutato: una persona di Cacoal ha donato mq di terra, e lì i nostri volontari stanno costruendo l ospedale San Daniele Comboni. Molti arrivano dall Italia, anche dal vicentino, dove abbiamo amici, sostenitori e la nostra Banca, la San Giorgio e Valle Agno. Per informazioni contattare l Ufficio Marketing Donazioni con bonifico bancario presso: Banca San Giorgio e Valle Agno, fil. S. Giorgio di Perlena c/c 16268, per sostenere l ospedale c/c 5725, per il centro professionale Ragazzi di strada e le adozioni a distanza Chirurghi per il mondo Le nuove forme della cooperazione internazionale Prestare delle mani abili, sapienti, pratiche di situazioni difficili. Dotarle di ferri del mestiere, metterle in condizione di salvare delle vite o di elevare la qualità di vita di molti bambini costretti altrimenti all invalidità. Questo è l obiettivo di Surgery for children, una onlus nata nel 2006 che si appoggia per gli aspetti burocratici al Cefa di Bologna, e guidata da Sergio D Agostino, chirurgo pediatra dell ospedale San Bortolo di Vicenza. L organizzazione non ha struttura se non quella operativa che si materializza ad ogni missione: sono almeno tre l anno i viaggi che il chirurgo in compagnia di colleghi anestesisti e di infermieri specializzati compie in luoghi diversi del mondo (recentemente in Venezuela, Uganda, Ecuador) per operare gratuitamente bambini affetti da malformazioni gravi, selezionati dagli ospedali del posto governativi o privati, secondo le situazioni. E una forma di volontariato nuova che non richiede raccolta di medicinali, di attrezzature sanitarie, di denaro per finanziare nuove costruzioni, ma solo di garantire i viaggi di queste équipe che utilizzando le proprie ferie sono disponibili a portare salute nei Paesi dove la salute ancora non c è. Il Dott. Sergio d Agostino con un piccolo paziente appena operato Le immagini sconvolgenti, riportate da D Agostino - volontario già da diversi anni in numerosi progetti di Ong - in incontri pubblici (recentemente al centro dei Saveriani di Vicenza) la dicono lunga sulle situazioni-limite in cui i medici si trovano ad operare per individuare soluzioni tecniche compatibili con la malattia e con le risorse a disposizione. Lo scambio anche professionale aiuta i medici africani e latinoamericani a migliorare le loro capacità, in un circuito virtuoso di crescita sanitaria. Le Banche di Credito Cooperativo del Vicentino, a partire dalla Banca San Giorgio e Valle Agno che per prima ha creduto nel progetto, hanno deciso di sostenere i viaggi di Surgery for children perchè credono nella cooperazione mirata verso il Terzo mondo: un esempio importante di sensibilità verso il volontariato internazionale in chi della finanza sul territorio e del localismo creditizio ha fatto la sua parola d ordine. Grandi confini, dunque, per piccoli progetti che sono efficaci e misurabili subito. Informazioni su A cura di Nicoletta Martelletto, giornalista del Giornale di Vicenza 22 23