Ordine degli Architetti della Provincia di Matera

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1 1 a cura di Ordine degli Architetti della Provincia di Matera Testi di: R.D Onofrio, M.Gaudiano, V. Silipo, F. Giannizzi, F. Mirizzi, A. Pontrandolfi, M. Bruno, D. Mormorio

2 2 Contesto Territoriale Questo ampio contesto, che nel suo complesso si differenzia nettamente dalla parte nord occidentale della Basilicata caratterizzata dagli aspri contrafforti appenninici e dai rigogliosi boschi, è al suo interno articolato in più sottocontesti, corrispondenti a paesaggi diversi e connotati da forti segni identitari. La provincia di Matera si estende nella parte sud orientale della regione Basilicata, occupando le ampie aree collinari della Fossa Bradanica, gli estremi lembi occidentali dell Avampaese Apulo e le pianure alluvionali che accolgono le valli e le foci dei cinque fiumi principali della Lucania che terminano nel Mare Ionio. Area Calanchiva Matera, gravine e murgia materana Metapontino

3 3 Procedendo verso le aree più interne della provincia, e precisamente verso i crinali che separano le valli fluviali, le colline si modellano mostrando i profondi solchi erosi dei calanchi. Generati dall azione combinata delle acque meteoriche e del vento, che incidono i pendii argillosi esposti a sud in forme varie e riconoscibili (calanchi lamellari, mammellonari), i calanchi, generalmente considerati aree nude, sono caratterizzati da una vegetazione varia, funzione dell esposizione e del grado di salinità presente nel suolo. Pertanto, mentre i versanti meridionali soggetti a continuo modellamento risultano del tutto inospitali per la vegetazione, sulla sommità e sui pendii settentrionali crescono piante erbacee, lentischi ed esemplari di macchia mediterranea e, nelle zone più umide, sono presenti macchie boscose a prevalenza di lecci, ornelli, frassini. I calanchi sono presenti sul 30% del territorio lucano e interessano la parte più interna della provincia materana; il territorio è punteggiato da insediamenti urbani del tutto abbandonati dalle popolazioni trasferitesi nelle aree di fondovalle; queste antiche città abbandonate, se conferiscono al territorio un ulteriore elemento di fascino, testimoniano la difficoltà di inserire queste aree in processi di sviluppo economico e sociale coerenti con l evoluzione dei tempi. In prossimità del litorale ionico le colline argillose si dispiegano nell ampia pianura metapontina, che, collegata naturalmente con l entroterra attraverso i corsi d acqua, ha da sempre favorito l insediamento umano. Colonizzata dai Greci che ne VI secolo a.c. vi fondarono le città di Siris (odierna Policoro) e di Metapontum, lo sforzo dell uomo ivi insediato èstato sempre quello di sottrarre il territorio alle periodiche esondazioni e ai conseguenti impaludamenti, per recuperare la fertilità dei suoli. La piana metapontina èstata pertanto oggetto di sistematici interventi di bonifica, da quello di epoca greca -prime opere di bonifica conosciute nel mondo greco e di cui rimangono tracce in alcuni canali e linee di appoderamento -a quelle di epoca romana, fino a quelle risalenti alla Riforma Agraria del 1950, oggi ben riconoscibili negli insediamenti rurali dei Centri di Servizio e delle casette degli assegnatari nonchè nel regolare tessuto particellare agrario marcato dalle strade interpoderali, dai filari frangivento e dai canali.

4 4 Descrizione dell opera Il volume SITI/03, periodico dell Ordine degli architetti della Provincia di Matera contiene, in forma di dossier, nove contributi di professionisti e studiosi che a vario titolo hanno affrontato argomenti riguardanti i paesaggi della provincia di Matera, da quello urbano e perturbano a quello geomorfologico, spaziando dal tema dell educazione allo sguardo a quello dell evoluzione di contesti paesaggistici di cui èindispensabile conoscere le matrici storiche per poterne comprendere pienamente il valore e la complessità. I testi sono corredati da foto, disegni storici e riproduzioni di elaborati progettuali che esplicitano i contenuti scritti.. Il contributo sul contesto calanchivo si configura come una galleria fotografica, corredata da brevissime didascalie che inducono all osservazione critica delle immagini, dalle quali si evincono i faticosi rapporti tra l insediamento umano ed una natura aspra e dall apparenza inospitale

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11 1 a cura di Ordine degli Architetti della Provincia di Matera Testi di: R.D Onofrio, M.Gaudiano, V. Silipo, F. Giannizzi, F. Mirizzi, A. Pontrandolfi, M. Bruno, D. Mormorio

12 2 Contesto Territoriale Questo ampio contesto, che nel suo complesso si differenzia nettamente dalla parte nord occidentale della Basilicata caratterizzata dagli aspri contrafforti appenninici e dai rigogliosi boschi, è al suo interno articolato in più sottocontesti, corrispondenti a paesaggi diversi e connotati da forti segni identitari. La provincia di Matera si estende nella parte sud orientale della regione Basilicata, occupando le ampie aree collinari della Fossa Bradanica, gli estremi lembi occidentali dell Avampaese Apulo e le pianure alluvionali che accolgono le valli e le foci dei cinque fiumi principali della Lucania che terminano nel Mare Ionio. Area Calanchiva Matera, gravine e murgia materana Metapontino

13 3 Procedendo verso le aree più interne della provincia, e precisamente verso i crinali che separano le valli fluviali, le colline si modellano mostrando i profondi solchi erosi dei calanchi. Generati dall azione combinata delle acque meteoriche e del vento, che incidono i pendii argillosi esposti a sud in forme varie e riconoscibili (calanchi lamellari, mammellonari), i calanchi, generalmente considerati aree nude, sono caratterizzati da una vegetazione varia, funzione dell esposizione e del grado di salinità presente nel suolo. Pertanto, mentre i versanti meridionali soggetti a continuo modellamento risultano del tutto inospitali per la vegetazione, sulla sommità e sui pendii settentrionali crescono piante erbacee, lentischi ed esemplari di macchia mediterranea e, nelle zone più umide, sono presenti macchie boscose a prevalenza di lecci, ornelli, frassini. I calanchi sono presenti sul 30% del territorio lucano e interessano la parte più interna della provincia materana; il territorio è punteggiato da insediamenti urbani del tutto abbandonati dalle popolazioni trasferitesi nelle aree di fondovalle; queste antiche città abbandonate, se conferiscono al territorio un ulteriore elemento di fascino, testimoniano la difficoltà di inserire queste aree in processi di sviluppo economico e sociale coerenti con l evoluzione dei tempi. In prossimità del litorale ionico le colline argillose si dispiegano nell ampia pianura metapontina, che, collegata naturalmente con l entroterra attraverso i corsi d acqua, ha da sempre favorito l insediamento umano. Colonizzata dai Greci che ne VI secolo a.c. vi fondarono le città di Siris (odierna Policoro) e di Metapontum, lo sforzo dell uomo ivi insediato èstato sempre quello di sottrarre il territorio alle periodiche esondazioni e ai conseguenti impaludamenti, per recuperare la fertilità dei suoli. La piana metapontina èstata pertanto oggetto di sistematici interventi di bonifica, da quello di epoca greca -prime opere di bonifica conosciute nel mondo greco e di cui rimangono tracce in alcuni canali e linee di appoderamento -a quelle di epoca romana, fino a quelle risalenti alla Riforma Agraria del 1950, oggi ben riconoscibili negli insediamenti rurali dei Centri di Servizio e delle casette degli assegnatari nonchè nel regolare tessuto particellare agrario marcato dalle strade interpoderali, dai filari frangivento e dai canali.

14 4 Descrizione dell opera Il volume SITI/03, periodico dell Ordine degli architetti della Provincia di Matera contiene, in forma di dossier, nove contributi di professionisti e studiosi che a vario titolo hanno affrontato argomenti riguardanti i paesaggi della provincia di Matera, da quello urbano e perturbano a quello geomorfologico, spaziando dal tema dell educazione allo sguardo a quello dell evoluzione di contesti paesaggistici di cui èindispensabile conoscere le matrici storiche per poterne comprendere pienamente il valore e la complessità. I testi sono corredati da foto, disegni storici e riproduzioni di elaborati progettuali che esplicitano i contenuti scritti.. Il contributo sul contesto calanchivo si configura come una galleria fotografica, corredata da brevissime didascalie che inducono all osservazione critica delle immagini, dalle quali si evincono i faticosi rapporti tra l insediamento umano ed una natura aspra e dall apparenza inospitale

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