SCHEDA PAESE REPUBBLICA DI COREA 1 (novembre 2011)

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1 SCHEDA PAESE REPUBBLICA DI COREA 1 (novembre 2011) Principali indicatori economici Series name Unit GDP (% real change pa) % 5,179 5,106 2,298 0,319 6,162 3,9 3,9 Budget balance (% of GDP) % 0,401 3,469 1,157-1,654 1,3 1,5 1,9 Consumer prices (% change pa; av) % 2,242 2,535 4,674 2,757 2,956 4,4 3,1 Lending interest rate (%) % 5,992 6,558 7,167 5,65 5,508 5,9 6,1 Exchange rate LCU:$ (end-period) USD 929,8 936, , , , , ,00 Public debt (% of GDP) % 25,746 27,161 24,379 23,491 22, ,8 Domestic credit growth (%) % 14,634 9,54 16,982 3,741 3, Deposit interest rate (%) % 4,5 5,192 5,883 3,475 3,867 4,3 4,5 Current account balance/gdp % 1,48 2,075 0,343 3,931 2,781 2,4 3,5 Import cover (months) months 7,642 7,194 4,592 8,089 6, ,9 Trade balance/gdp % 3,309 3,543 0,555 4,54 4,128 2,1 2,4 Export market growth (real, %) % 8,4 5,5 1,7-12,3 15,6 7,1 6,3 Total debt/gdp % 27,5 36,2 40,9 44,5 37,5 36,6 33,3 International reserves/total debt % 91, ,8 72,8 76,5 77,1 79,1 Debt-service paid/gdp % 3,1 3,8 5,3 5,5 4 3,8 3,7 Fonte: EIU. Quadro macroeconomico Nel 2010 l economia coreana è cresciuta ad un tasso del 6,3%, dato che pone il Paese asiatico al quinto posto tra le economie del G20 (dopo Cina, India, Brasile e Turchia), con un PIL che supera i mille miliardi USD. Le previsioni del Governo coreano sulla crescita economica per il 2011 erano ad inizio anno di circa il 5%, ma sono state recentemente riviste al ribasso per valori attorno al 4.2. Anche per il 2012, il Governo coreano ha rivisto le previsioni di inizio anno (4,6%) verso un più realistico 4%. Il motore della crescita del Paese resta nelle esportazioni che, trainate dai settori chiave dell industria nazionale (semiconduttori, elettronica e automobili), hanno totalizzato nel ,4 miliardi USD per un surplus commerciale di 41,2 miliardi USD. Nel 2010 la Corea e` passata in settima posizione nel ranking dei maggiori Paesi esportatori a livello mondiale. Nel mese di settembre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3. Inoltre il governo punta alla creazione di circa nuovi posti di lavoro per il prossimo 1 Le informazioni relative alla performance economica della Corea e all interscambio sono fornite dall Ambasciata d Italia a Seoul.

2 anno e sta incoraggiando le aziende ad assumere più lavoratori al fine di stimolare la domanda interna e portare benefici all intera economia. Il livello di inflazione al consumo nel mese di settembre è sceso rispetto al livello di 5.3% registrato in agosto (il più alto negli ultimi tre anni), ma il 4.3% rispetto al settembre dello scorso anno rimane un valore ancora superiore a quello auspicato dal governo coreano. La causa è da imputare principalmente alla progressione nel prezzo del greggio e dei beni alimentari. Per fronteggiare l inflazione, la Banca di Corea ha proceduto nel corso del 2011 ad aggiustare per ben tre volte (gennaio, marzo e giugno) il tasso di interesse dello 0,25% portandolo all attuale valore del 3.25%. Rispettando le previsioni delle maggiori banche d investimento, la Banca Centrale non ha provveduto nel mese di settembre ad alcuna rivisitazione del tasso, giustificando tale politica con il timore di rallentare l attuale fase positiva di crescita. Dopo che il Won sudcoreano, per i primi otto mesi del 2011, ha subito un apprezzamento nei confronti del dollaro, a partire dal mese di settembre si e` registrato un cambio di tendenza con la valuta nazionale che ha acquisito maggior potere nei confronti del dollaro deprezzandosi di circa il 2% rispetto al valore di inizio anno. Le riserve coreane in valuta estera, dopo aver raggiunto in agosto la quota record di 312,19 miliardi di dollari, si sono assestate ad un valore pari a 303,38 miliardi di dollari. Dopo tre anni, nel 2010 il reddito pro capite coreano è tornato a superare i USD. Per il 2011 il dato stimato e` attorno ai USD, mentre per il 2015, secondo le previsioni del FMI, il PIL pro capite coreano dovrebbe varcare per la prima volta la soglia dei USD. Andamento dell interscambio commerciale con l Italia Esportazioni Importazioni Intercambio totale Saldo (valori in mln di euro) I dati relativi all interscambio evidenziano un aumento nei volumi dal 2009 al I dati parziali del 2011, relativi al periodo gennaio-agosto messi a disposizione dall Ambasciata (in USD), indicano che l interscambio bilaterale ha generato flussi commerciali per un totale di 5,81 miliardi USD, di cui 2,86 miliardi USD di esportazioni italiane in Corea e 2,95 miliardi USD di importazioni 2

3 coreane in Italia (+45% rispetto allo stesso periodo nel 2010). La bilancia commerciale registra cosi` un saldo positivo per la Corea dopo che nel 2010 i dati dell interscambio avevano favorito l Italia. In ambito UE, l Italia e il quarto Paese fornitore dopo Germania, Francia e Olanda e il quinto acquirente. La Corea importa dal nostro Paese soprattutto macchinari, pelletteria, apparecchi elettrici, oltre ad accessori, apparecchi medici, vini ed agroalimentare. L Italia importa invece dalla Corea principalmente navi, autovetture, ferro, acciaio ed apparecchi elettrici. Il 1 luglio 2010 e` entrato in vigore l accordo di libero scambio (FTA) con l Unione Europea, che si prevede avrà un effetto di accrescere di circa il 20% l interscambio tra UE e Corea nei prossimi anni. Gli investimenti Gli investimenti stranieri in Corea hanno registrato una crescita del 13,8% nel 2010, totalizzando 12,9 miliardi USD, il risultato piu alto negli ultimi 10 anni. Il Governo coreano prevede un andamento positivo anche per il Nel 2010 i dati mostrano che gli investimenti diretti italiani in Corea hanno totalizzato 29,28 milioni di USD, mentre gli investimenti coreani in Italia circa 3,4 milioni USD. In relazione al primo semestre del 2011, secondo i dati del Ministry of Knowledge Economy coreano, i casi di investimenti italiani in Corea del Sud sono stati tre per un totale di 7,24 milioni USD. Gli investimenti coreani in Italia sono ugualmente limitati: secondo i dati della Export-Import Bank of Korea, nello stesso periodo gli investimenti coreani in Italia ammontano a 4,86 milioni USD per un totale di 12 casi. Flussi relativamente modesti nei due sensi: l Italia è orientata verso altri mercati asiatici (Cina, India, Vietnam) mentre la Corea privilegia i Paesi dell Europa centro orientale. Presenza del sistema bancario italiano Presenza diretta In Corea sono presenti due gruppi bancari italiani con ufficio di rappresentanza a Seoul: Intesa Sanpaolo e Unicredit. Presenza di capogruppo estere di banche italiane BNP Paribas (capogruppo BNL) è presente in Corea a Seoul con una filiale operativa per corporate finance, cash management e attività in cambi; inoltre BNP Paribas ha una partecipazione del 9,4% in una delle più importanti banche commerciali coreane, la Shinhan Bank (980 filiali presenti nel territorio) che svolge attività commerciale corporate e retail. Accordi di collaborazione 3

4 Quattro gruppi bancari hanno stipulato accordi di collaborazione con controparti bancarie coreane per lo sviluppo delle relazioni fra la reciproca clientela: BNL (Gruppo bancario Shinhan), Intesa Sanpaolo (Woori Bank), Unicredit (Hana Bank), Banca Popolare di Sondrio (Daegu Bank, Kookmin Bank, Woori Bank, Industrial Bank of Korea, Korea Develop Bank). Operatività delle banche italiane (agosto 2011) Plafond Complessivo con senza Sace Sace Plafond utilizzato con Totale Sace senza Sace export altro Totale % Totale a breve 50, , ,0 0, ,1 958,3 120, ,1 45% Totale a m.l.t. 30, , ,7 0,0 458,9 2,7 456,2 458,9 41% Totali 80, , ,7 0, ,0 961,0 577, ,0 44% Secondo un indagine condotta da ABI presso le banche maggiormente attive sui mercati internazionali, complessivamente è stanziato un plafond di 3,5 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi utilizzati (44% del totale). Pressoché la totalità del plafond stanziato (98%) non prevede copertura assicurativa ed è allocato per il 68% sul breve termine, prevalentemente con finalità export. La totalità del plafond utilizzato è senza copertura SACE e il 70% di questo è impiegato nel breve termine (1 miliardo di euro), di cui il 45% per finalità export (958 milioni di euro) Le attività maggiormente finanziate sono per le esportazioni nei settori tessili, componenti alta tecnologia, macchinari per lavorazioni di precisione. Esposizione del sistema bancario italiano Secondo gli ultimi dati della Banca dei Regolamenti Internazionali, a fine marzo 2011, l esposizione del sistema creditizio italiano verso la Corea era pari a milioni di dollari USA. Nel grafico in calce si riporta l esposizione dei principali paesi europei verso la Corea. 4

5 Rischio Paese (ottobre 2011) S & P Fitch Moody s Sace Foreign Outlook Foreign Outlook Foreign Outlook Foreign Outlook A Stable A+ Positive A1 Stable L3 Stable Eventuali problematiche riconducibili all insediamento e all operatività in loco, ovvero nei rapporti con banche del paese. Da un analisi condotta dal Servizio scrivente al quale hanno risposto 9 gruppi bancari italiani non sono state evidenziate problematiche con la Corea, anche alla luce della limitata presenza in loco. Peraltro, secondo la Federazione Bancaria Europea (Rapporto 2011), sussistono ancora alcune barriere alla prestazione dei servizi bancari in Corea, quali ad esempio la procedura per la concessione di licenze per sub-branches, che richiederebbero una procedura e requisiti pari a quelli previsti per l apertura della branch, con una conseguente penalizzazione delle banche estere che intendono realizzare un network retail nel paese (questa problematica non riguarda invece le sussidiarie di banche estere presenti in Corea). In Corea permane inoltre la separazione tra attività commerciale e di investimento, per le quali sono richieste separate strutture e licenze; si tratta di un aspetto particolarmente criticato dalle banche occidentali di tipo universale, che sarebbero interessate ad avere un unica unità per entrambe le tipologie di attività, al fine di consentire un più efficiente utilizzo delle risorse in loco. Vi sono altresì restrizioni relative alla vendita di prodotti finanziari cross-border a investitori istituzionali e non, e sussiste l obbligo di ottenere un autorizzazione preventiva per operazioni di funding offshore superiori ad importi prefissati (comunque 5

6 non consentite a securities branches di istituzioni finanziarie estere). Infine, tra le altre principali limitazioni segnalate dalla FBE vi sono restrizioni eccessive sull uso di sistemi IT presso istituzioni finanziarie estere con proprie dipendenze in Corea e al trasferimento di dati personali. Il capitolo relativo ai servizi finanziari del FTA dovrebbe peraltro portare al superamento graduale di alcuni dei vincoli sopra menzionati. 6