Open source con open mind: il progetto OpenSourcER Carlo Allegretti Area Progettazione e Sviluppo Servizi - Lepida SpA

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1 Open source con open mind: il progetto OpenSourcER Carlo Allegretti Area Progettazione e Sviluppo Servizi - Lepida SpA Convegno PloneGov San Giovanni in Persiceto, 15 Giugno 2012 Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia

2 Indice Il progetto OpenSourcER Tematica e opportunità Stato dell Arte Il modello collaborativo Target Open Source in Lepida La piattaforma multimediale MultiplER Integrazione MultiplER Plone Conclusioni

3 Tematica e opportunità Tematica: Open Source, una realtà, sistema virale, inarrestabile. Software a codice aperto, utilizzabile, modificabile, migliorabile, ridistribuibile, gratuito. Una grande opportunità: progetto OpenSourcER del PitER, per aiutare gli Enti nell approccio all open source. Lepida SpA: società in-house della Regione e degli Enti che fornisce la rete e i servizi ICT. Il progetto vuole definire ed avviare un modello di co-operazione composto da: Cluster di competenze (RER, Enti, Laboratori, Università, Imprese ICT). Communities coordinate a livello regionale e tematiche Il Cluster e le Communities si occuperanno di: identificare le necessità territoriali degli Enti; fare scouting delle soluzioni e dei prodotti disponibili; stimolare realizzazioni e integrazioni di prodotti; realizzare azioni amministrative e normative che facilitino l introduzione di SW OS

4 Stato dell arte nel territorio regionale oltre il 70% degli Enti fanno uso di FOSS (free e open source) open source è un modello sostenibile per la PA europea norme italiane e raccomandazioni EU promuovono il riuso (es. FedERa) pochi hanno adottato un piano strategico tanti casi di successo ma poco conosciuti (prevale autonomia) sono scarse le sinergie

5 Il modello collaborativo Avviare con le imprese ICT nuove forme di collaborazione. Collaborare con Università e laboratori di ricerca per sperimentare su nuovi mercati e creare spin-off. Partecipare attivamente alle Community Ci vuole OPEN MIND per esplorare nuove idee Condividere conoscenze ed esperienze. Contribuire a plasmare le caratteristiche del software sulla base delle esigenze degli Enti. Soluzioni veramente utili. Ideare e realizzare nuovi servizi utili per i cittadini.

6 Il modello collaborativo: vantaggi Qualità Il software open e quello proprietario sono comparabili, anzi, quello open contiene meno difetti. Vantaggi Informazioni dalle Community Aggiornamento sulle soluzioni e assistenza Libertà utilizzare modificare migliorare distribuire Risparmio scouting licenze formazione progettare modificare Unlocking Acquisizione una maggiore neutralità tecnologica rispetto a protocolli, standard, soluzioni, fornitori, contratti, licenze.

7 Il modello collaborativo: cloud computing Le soluzioni software Open Source sviluppate col modello collaborativo possono essere erogate come Servizi mediante una infrastruttura di Cloud Computing specifica della CNER interconnessa alla rete a banda larga di Lepida. Sarà possibile condividere anche l infrastruttura hardware oltre ai componenti software, contenere i costi complessivi, attivare i servizi facilmente e rapidamente, praticare tariffazione a consumo. Fornitore Fornitore PA Cloud FLOSS SaaS Software as a Service PA

8 Target Università Istituti di ricerca Imprese IT EELL Regione Emilia-Romagna Lepida Spa Stakeholder Lepida Spa Laboratorio ICT per PA Altre società Regionali Istituti e agenzie Regionali Ecc Cluster e Communities Sistemi operativi (Ubuntu) Office aut. (OpenOffice, LibreOffice) Plone e CMS Soluzioni Server FOSS Cloud Web apps (documentale, CMDB, SVN) CRM, ERP, Business intelligence Grafica e Multimedialità Smart cities (gestione traffico, sensori) Web Democracy (segnalazioni, sondaggi) Ambiti specifici (Energia, Sanità) Mobile Apps Servizi RER/Lepida Ecc.

9 Lepida open source radicato nei servizi Alcuni esempi di servizi Lepida basati su componenti open source: SELF, e-learning: Moodle, ELGG, LAMS MultiplER, piattaforma multimediale: VLC, FFMPEG, FedERA, sistema federato di autenticazione: SAML, Shibboleth Monitoraggio: SANET, SYSLOG, FREERADIUS, OPENVPN, Web sites: LAMP, JOOMLA, PLONE Ticketing system: Mantis

10 MultiplER piattaforma multimediale Archiviazione, gestione e distribuzione di contenuti multimediali mediante interfaccia web o API. Distribuzione multicanale (web, mobile, digitale terrestre). Live streaming.

11 MultiplER: architettura open source VLC per pubblicare video stream sulla piattaforma. FFmpeg per la conversione tra formati audio e video e lo streaming dei contenuti. PLUPLOAD per l upload multiplo dei files da interfaccia web. ImageMagick conversione immagini in diversi formati. IIPImage per web-based streamed viewing e zooming di immagini in ultra highresolution e tile-based. Calibre per la gestione di documenti, conversione in formato e-book e sync con devices.

12 MultiplER: integrazione con Plone. Creazione contenuto. OBIETTIVO: consentire ai redattori di un sito di archiviare i video su MultiplER direttamente da Plone, senza cambiare interfaccia. Si ottiene mediante un componente intermedio che agisce come proxy server. Creazione contenuto (archetype, no video) su Plone. Salvataggio metadati del video su MultiplER tramite Proxy e API. Upload del file video su MultiplER tramite Proxy e FTP. FTP A P I Browser PROXY (Python)

13 MultiplER: integrazione con Plone. Modifica. Modifica dei metadati su Plone ed aggiornamento contestuale su MultiplER tramite Proxy e API. A P I Browser PROXY (Python)

14 MultiplER: integrazione con Plone. Riproduzione. Visualizzazione del contenuto sul sito Plone e riproduzione del relativo video direttamente da MultiplER tramite embed code e HTML5. Browser

15 Conclusioni Collaboriamo! Raccontare le esperienze. Condividere le best practices e soluzioni. Partecipare alle Community. Grazie! carlo.allegretti@lepida.it Domande?