Modelli e procedure per l educazione degli adulti
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- Alessia Di Lorenzo
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1 CdL SEAFC a.a II semestre Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l educazione degli adulti francesco.agrusti@uniroma3.it
2 Benvenuti! Io sono Francesco Agrusti mail:: ricevimento:: ogni Lunedì e Giovedì dopo lezione telefono:: web::
3 0. Informazioni sull esame Di seguito saranno riportate alcune informazioni pratiche sull esame (composizione, testi, modalità di prenotazione etc.)
4 calendario degli incontri Marzo 1 lunedì 7 marzo 2 giovedì 10 marzo 3 lunedì 14 marzo 4 giovedì 17 marzo 5 lunedì 21 marzo 6 giovedì 24 marzo 7 giovedì 31 marzo (salta lunedì 28 marzo Lunedì dell Angelo altresì noto come Pasquetta) Aprile 8 lunedì 4 aprile 9 giovedì 7 aprile 10 lunedì 11 aprile 11 giovedì 14 aprile 12 giovedì 28 aprile (salta lunedì 25 aprile - Anniversario della Liberazione d Italia) Maggio 13 lunedì 2 maggio 14 giovedì 5 maggio 15 lunedì 9 maggio 16 giovedì 12 maggio 17 lunedì 16 maggio 18 giovedì 19 maggio Gli incontri si terranno presso Piazza della Repubblica, il Lunedì in aula 12 dalle ore 10 alle ore 12 e il Giovedì in aula 10 dalle ore 13 alle ore 15. La frequenza non è obbligatoria.
5 esame unico e non divisibile (12 CFU) corso in presenza (consigliatoma non obbligatorio); laboratorio (obbligatorio per poter sostenere l esame); seminarioin presenza (consigliatomanon obbligatorio). 3 CFU SEMINARIO Fonti per l educazione degli adulti a cura del Prof. Benedetto Vertecchi 6 CFU MODULO BASE Ciclo di lezioni a cura di Francesco Agrusti 3 CFU LABORATORIO La competenza alfabetica degli adulti a cura della Prof. Vittoria Gallina La frequenza non è obbligatoria per alcuna parte dell esame, se non si possono svolgere in presenza le attività laboratoriali è prevista una modalità a distanza per la quale è necessario mettersi in contatto con la Prof. Gallina tramite la mail lab.gallina@gmail.com.
6 SAME L esame consiste in una prova scritta, che tutti dovranno sostenere. Essa avrà la durata di 90 minuti e consisterà in una prova strutturata di conoscenza formata da 90 quesiti, a scelta multipla con quattro alternative di risposta, relativi a tutto il programma, ossia al corso, al laboratorio e al seminario. Nella correzione non vi sarà penalizzazione dell errore.
7 domande frequenti 1. Come ci si può prenotare all esame? Solo attraverso il Portale dello Studente. 2. Se non sono state rispettate le date di prenotazione, è possibile chiedere di sostenere ugualmente l esame? I compiti ai quali dovete rispondere sono permutati e quindi generati in un unica soluzione. Dopo la scadenza non è quindi più possibile stampare altri compiti. 3. Gli studenti che non frequentano devono integrare il programma con ulteriori testi? No. Il programma è uguale per tutti gli studenti. 4. È possibile sostenere l esame due volte nella stessa sessione? No. Controlleremo gli elenchi per evitare che ciò avvenga.
8 testi per l esame Benedetto Vertecchi, Manuale della valutazione, Milano, Franco Angeli, 2003.
9 testi per l esame Mauro Laeng, Pedagogia Sperimentale, Firenze, La Nuova Italia, Fuori catalogo non ordinabile
10 testi non obbligatori per approfondimenti Vittoria Gallina, Benedetto Vertecchi, Il disagio, l alfabeto, la democrazia. Riflessioni sui risultati del progetto Predil, Milano, Franco Angeli, 2007.
11 2. Gli elementi della valutazione Secondo appuntamento con il corso Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l educazione degli adulti
12 Gli elementi della valutazione La valutazione coinvolge l affettività degli allievi è forse l unico elemento dell esperienza scolastica che si ricorda nel tempo Gli stili valutativi di un insegnante sono noti agli studenti che però (forse per forza di cose) sono costretti a subire la valutazione senza doverne necessariamente comprendere le ragioni e i criteri e ad essi si adattano Che cosa contiene un giudizio valutativo? Solo conoscenze? Oppure anche altri elementi: impegno, comportamento, interesse..? Molti sono gli elementi della valutazione e vanno considerati attentamente se si vuole affrontare la valutazione in modo razionale
13 Gli elementi della valutazione Primo Gruppo: Apprendimento Prestazioni di un allievo in un momento determinato in termini di: (1) conoscenze acquisite; (2) competenze e capacità di applicazione Secondo Gruppo: Aspetti affettivi e di relazione Comportamento scolastico Influenza della variabile gruppo-classe sul giudizio Terzo Gruppo: Caratteristiche non scolastiche Condizioni socio-culturali delle famiglie Segni esteriori di status e di qualità della vita
14 Risultato? Ø Una qualità del giudizio valutativo del tutto incostante e variabile Ø Valutazione ó idea di scuola: Se prevale il gruppo dell affettività la scuola vuole trasmettere prevalentemente modelli di comportamento Se prevale il gruppo dell apprendimento la scuola si preoccupa di fornire istruzione ai suoi allievi Ø La valutazione non è solo un problema didattico ma fornisce implicitamente un modello di prodotto che si intende raggiungere
15 Facciamo un passo indietro Quali elementi valutativi nella foto?
16 Alla fine dell Ottocento.. Quadro scolastico non uniforme in tutto il paese ma nelle città come Roma dove vi erano scuole elementari.... gran consapevolezza della complessità del compito educativo (prima delle grandi indagini internazionali) Analisi dei documenti reali del fare scuola, i documenti didattici vs i documenti legali (ad es. dichiarazioni dei ministri, i testi delle riforme) che possono essere lontani dalla scuola reale In particolare i documenti valutativi sono sia reali sia legali
17 Documenti valutativi Informali Ø Materiali legati alla quotidianità didattica Ø Appunti, stralci Formali (termini tecnici) Ø Pagelle Ø Libretti personali Ø Carte biografiche
18 Un problema interpretativo Se il giudizio valutativo è espresso in numeri.. non si può interpretare storicamente Se il giudizio valutativo è espresso a parole.. si possono individuare gli elementi che hanno avuto maggiore peso (apprendimento, affettività, caratteristiche non scolastiche)
19 Emma Longobardi: una maestra a Roma Ø Scuola Regina Margherita, anno scolastico Ø Osservazioni e note sulle qualità fisiche, intellettuali e morali degli alunni Ø Cadenza trimestrale Ø Qualità da correggere o da incoraggiare Ø Attitudini e inclinazioni speciali Ø Atti che meritano di essere notati Ø Mezzi educativi (per correggere o per isvolgere ) Ø Risultamenti Osservazioni prive di moralismi Tentativo di descrivere anche fisicamente lo sviluppo dei bambini Fiducia nel fatto che l esercizio possa migliorare le qualità degli allievi Costatazione dei progressi sulla base di indizi e osservazioni L analiticità nelle osservazioni permette di non dare giudizi definitivi e sommari Il documento dimostra una cultura professionale estremamente sviluppata
20 Valutazione e scelte educative Gruppo dell apprendimento Scuola come ISTRUZIONE, fornisce conoscenze e strumenti per comprendere la realtà, per esprimere successivamente i propri giudizi, per esercitare i propri diritti consapevolmente Gruppo dell affettività Scuola come portatrice di VALORI, che possono essere preconfezionati, condivisi ma non necessariamente compresi Gruppo delle caratteristiche socioculturali Scuola come strumento di SELEZIONE, per far andare avanti solo gli allievi con determinate caratteristiche socio-economiche
21 Riepilogando.. L impostazione di una buona valutazione parte dallo stabilire chiaramente che cosa si vuole valutare La valutazione coinvolge l affettività degli allievi e dunque la memoria delle esperienze valutative è la più duratura Ogni insegnante ha il suo stile valutativo e l allievo ne è consapevole, quindi cerca di adattarsi ad esso Se la valutazione è prioritariamente focalizzata sull apprendimento, la scuola sarà impegnata in attività di istruzione
22 Q1. Autovalutazione Facciamo un po di valutazione formativa
23 Gli allievi sono consapevoli che gli insegnanti A. valutano in modo sereno e obiettivo. B. trattano tutti gli allievi nello stesso modo. C. hanno diversi stili nell esprimere giudizi. D. esprimono giudizi solo quando sono sicuri.
24 Gli allievi sono consapevoli che gli insegnanti A. valutano in modo sereno e obiettivo. B. trattano tutti gli allievi nello stesso modo. C. hanno diversi stili nell esprimere giudizi. D. esprimono giudizi solo quando sono sicuri.
25 Secondo Vertecchi, i modelli e le procedure di valutazione adottate sono A. un complemento dell attività didattica della scuola. B. una componente formale e burocratica dell attività scolastica. C. un modo per distinguere il ruolo del docente da quello dell allievo. D. uno strumento per interpretare l attività educativa della scuola.
26 Secondo Vertecchi, i modelli e le procedure di valutazione adottate sono A. un complemento dell attività didattica della scuola. B. una componente formale e burocratica dell attività scolastica. C. un modo per distinguere il ruolo del docente da quello dell allievo. D. uno strumento per interpretare l attività educativa della scuola.
27 La storia materiale della scuola si fonda A. sull analisi economica delle risorse destinate all educazione. B. sui ricordi di scuola di passate generazioni di allievi. C. sui reperti dell attività scolastica svolta in un periodo determinato. D. sul confronto delle medie dei voti assegnati in un certo periodo di tempo.
28 La storia materiale della scuola si fonda A. sull analisi economica delle risorse destinate all educazione. B. sui ricordi di scuola di passate generazioni di allievi. C. sui reperti dell attività scolastica svolta in un periodo determinato. D. sul confronto delle medie dei voti assegnati in un certo periodo di tempo.
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