PROGETTO PLOBLEM SOLVING Sezione anni 3. A.S. 2009/10 Documentazione a cura di Marica Quaglietta
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- Martina Mattioli
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1 PROGETTO PLOBLEM SOLVING Sezione anni 3 A.S. 2009/10 Documentazione a cura di Marica Quaglietta
2 Promuovere nei bambini la formazione dell idea di scuola come luogo d incontro, collaborazione e aiuto reciproco nella risoluzione dei problemi, condivisione di valori e regole L essere umano può venire semplicemente addestrato, domato, istruito meccanicamente, o veramente illuminato. Si addestrano cani e cavalli e si possono addestrare anche gli esseri umani. Comunque l addestramento fa poco; ciò che conta soprattutto è che i bambini imparino a pensare. I. Kant
3 Promuovere l apprendimento attraverso la sfida cognitiva ottimale Abituare il bambino a raccontare agli altri la propria opinione Saper risolvere problemi di autonomia personale Saper verbalizzare la propria strategia. Sviluppare strategie risolutive in contesti problematici
4 NEI PRIMI GIORNI DI SCUOLA I BAMBINI DI TRE ANNI SI TROVIAMO SUBITO DI FRONTE AD ALCUNI PROBLEMI: LAVARSI LE MANI SENZA BAGNARSI LE MANICHE METTERE IL GREMBIULE PER LA PITTURA QUALI SOLUZIONI TROVARE???
5 Sono io che mi lavo le mani.. Il bambino non si deve bagnare, deve tirare su le maniche, se non lo sai fare chiedi aiuto a qualcuno!!! Qua c è l acqua Con i bambini cerchiamo soluzioni al problema!! devi tirarti su le maniche per non bagnarti devi aprire piano il rubinetto non devi allagare il lavandino.. Devi tirarti su le maniche da solo, io lo so fare!! E chi non lo sa fare??? chiede aiuto a qualcuno.. Dici a una maestra.. Oppure ad un amico.. Vittoria mi aiuta sempre.. Il bambino deve lavarsi senza bagnarsi.. Deve tirarsi su le maniche.. Può chiedere aiuto a un altro bambino se non è capace Anche per i grembiuli chiedi aiuto a qualcuno.. La maestra ci dice sempre di mettere un braccio che poi lo aiuta
6 Sono io che mi lavo le mani.. Devi fare così!!!
7 VENGONO PROPOSTI AI BAMBINI DIVERSI GIOCHI CON LA PALLA!!! BISOGNA FARE CANESTRO UTILIZZANDO LE PALLINE PICCOLE DI PSICOMOTRICITA DISCUTIAMO INSIEME LE SOLUZIONI PIU EFFICACI E CERCHIAMO STRATEGIE DIVERSE. I GIOCHI SI SVOLGONO IN GRANDE GRUPPO IN SALONE, LASCIANDO LA POSSIBILITA A TUTTI DI OSSERVARE CIO CHE FA L ALTRO BAMBINO PER AIUTARLO NELLA RICERCA DI RISOLUZIONI!!! IL CONFRONTO E IL PROVARE INESIEME CI AIUTA A RIFLETTERE, PRESTANDO ATTENZIONE A CIO CHE FA L ALTRO E CIO CHE PROPONE DI NUOVO!!! DOVE DA SOLO NON ARRIVO ALLA SOLUZIONE C E L ALTRO CHE MI PUO AIUTARE!!
8 I due bambini dovevano far andare le palline nel cesto. La Beatrice ha lanciato 7 palline. Se le lanciava piano non andava fuori. IL GIOCO CONSISTE NEL LANCIARE LE PALLINE IN UN CANESTRO!! CI SONO DUE SQUADRE E DUE CANESTRI!! QUANDO LE DUE SQUADRE HANNO FINITO IL TEMPO CONTIAMO LE PALLINE. IMPARIAMO AD ASPETTARE IL NOSTRO TURNO!!! IMPARIAMO AD OSSERVARE LE STRATEGIE VINCENTI, CHE COMMENTIAMO INSIEME A VOCE ALTA!!
9 Sono io che tira la palla dentro la!! Non era facile Solo una è andata dentro perché tiravo troppo forte!!! io ne ho fatte andare tre dentro!! Poche palline andavano dentro perché era difficile dovevi fare centro con le mani ma dovevi vedere bene dove le lanciavi.. Secondo me ci vuole un canestro più grande per questo era difficile!!! ( Francesco)
10 IL bambino sta tirando le palle nel canestro. Era facile perché ne ho tirate 5 dentro. Dovevo tirare piano e dovevo guardare bene dove era il canestro
11 .. Sono tutte le scatole, la scatola grande e la scatola piccola. Con la scatola grande si andava bene perché era grande, con la scatola piccola era più difficile perché era troppo piccola e non riuscivi a buttare la pallina dentro
12 SCOPRIAMO UN ALTRA VARIABILE.. NON SOLO LA GRANDEZZA DELLA SCATOLA MA ANCHE QUANTO SIAMO VICINI O LONTANI DALLA SCATOLA..La scatola grande è troppo grande e la pallina va subito dentro la scatola piccola invece se andavi vicino andava dentro Se andavi vicino alla scatola piccola, allora si che la pallina entrava.. Nella scatola grande entrava subito perchè è grande.. Nella scatola grande ho fatto canestro in quella piccola neanche una ma se andavi vicino vicino era più facile
13 Troviamo modi per trasportare con il compagno una palla grande di psicomotricità..possiamo spingerla con le mani insieme e la facciamo rotolare.. La portiamo sopra le mai e la tiriamo su per spostarla la spingiamo con i piedi.. Piano..
14 PROVIAMO A TENERE IN EQUILIBRIO ALCUNI OGGETTI..NON DOBBIAMO FARE CADERE PIATTI E BICCHIERI IN ALCUNI CASI COME QUESTO CI AIUTIAMO CON LE MANI!!! MA QUANDO NON POSSIAMO???
15 ARRIVANO DELLE MANI DI UN ALTRO BAMBINO AD AIUTARCI A NON FAR CADERE IL NOSTRO VASSOIO
16 SPERIMENTIAMO ALTRI MODI PER MANTENERE OGGETTI IN EQUILIBRIO CON IL CORPO!!!.. OPPURE CI MUOVIAMO PIANO PIANO PER MANTENERE TUTTO SU!!! MA QUALCUNO VICINO A NOI E SEMPRE PRONTO A VENIRCI IN AIUTO!!
17 OPPURE CI MUOVIAMO IN MODO DA TENERE L QUILIBRIO ALLARGANDO LE BRACCIA!!! E I COMPAGNI GUARDANO ASPETTANO IL PROPRIO TURNO
18 .. Sono io che cerco di tenere i bicchieri su un piede.. Cadono subito, tutti questi giù, vanno a terra si perde l equilibrio e cade tutto.. Per non farli cadere puoi usare tutti e due i piedi e poi non cadono.. Sono io che sto portando il piatto con tutti i bicchieri in testa.. Cadeva perché la testa è troppo piccola.. Non cadevano con due piedi o con due mani perché le mani tengono bene oppure quando ti aiutava un compagno a portali!!!
19 .. Sono io che porto il piatto sulla testa che cadeva subito perché era difficile perché perdevo l equilibrio.. Con tutte e due le mani non cade perché fanno così i camerieri e non cadono mai a loro.. Per non farli cadere devi tenere i bicchieri con le mani sulla testa.. Anche sulla schiena cadevano, ma non cadevano se un compagno ti aiutava
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22 .. Sono io e l altro bambino che mi aiuta, perché da soli è più difficile saltare su un piede, il bimbo mi da la mano e ce la faccio è il bambino che da la mano all altro bambino. Io da solo con un piede cadevo, se mi dai la mano non cadevo, perché mi aiutavi tu a spostarmi.. Sull asse dovevi camminare o saltare con una gamba, su e giù. L altro bambino ti teneva per non farti cadere.se ti tiene un altro non cadi perché non perdi l equilibrio. È più facile se un altro bambino ti aiuta..
23 Se mi dai la mano l equilibrio andava subito bene.. Ti aiuta a tenere bene l equilibrio È la mano che mi aiuta a saltare la bambina ti da la mano per non cadere
24 VIENE PROPOSTO AI BAMBINI DI FARE UN PICCOLO PERCORSO IN CLASSE CON GLI OCCHI BENDATI!!! UNA MANO TEIEN CHIESI GLI OCCHI E L ALTRA TIENE LA MANO DEL NOSTRO COMPAGNO CHE CI DEVE SOLO ACCOMPAGNARE SPOSTANDOCI SENZA PARLARE
25 .. c era un bambino con gli occhi chiusi e l altro bambino gli dava la mano era questo bambino che faceva il percorso perché dava la mano e lo guidava.. Questi sono gli ostacoli del percorso.. Questo è il bambino che non vede e deve fare il percorso Samuele gli da la mano e lui riesce a farlo perchè ha la mano che lo spinge
26 C erano gli ostacoli del percorso.. Io non vedo e dovevo fare un percorso l altro bambino mi prende per mano e mi aiuta a fare il percorso perché io non vedo.. È il mio amico che mi tira e mi aiuta..
27 oggi il bambino ha la mano sugli occhi e l altro bambino gli da la mano ma il bambino può aiutarlo con le parole se no il bambino da solo cadeva. L altro bambino deve tenerlo per mano e lo deve fare andare avanti senza farlo sbattere usando le parole..
28 .. Sono io che porto Francesco. Francesco aveva gli occhi chiusi e non vedeva. Faceva più fatica e non riusciva a vedere le indicazioni del tavolo e dovevo dargliele io con le parole.. Io gli dicevo: Stai attento!! Non devi sbattere.... È il bambino con gli occhi chiusi che è andato a sbattere sull armadio e per non farlo andare a sbattere l altro bambino gli dava la mano e gli diceva le parole giuste.. Il bambino deve stare attento alla parola giusta di me, io gli dicevo la parola per non farlo sbattere
29 C E UN BAMBINO IN MEZZO AL MARE. NOI SIAMO IN BARCA E DOBBIAMO AIUTARLO COME FACCIAMO??? A CAMILLA VIENE IN MENTE DI REMARE FORTISSIMO E DI ANDARE A PRENDERE IL BAMBINO
30 CAMBIAMO OGNI VOLTA L EQUIPAGGIO E IL BAMBINO DA SALVARE. I COMPONETI CHE SONO SULLA BARCA DEVONO PENSARE AD UN MODO PER SALVARE IL BAMBINO NATURALMENTE NON DEVE ESSERE UGUALE A QUELLO GIA DETTO DAGLI ALTRI COMPAGNI AMIN DICE DI PRENDERE UNA CORDA E DI LACIARLA AL BAMBINO E POI DI TIRARLO SU
31 COSTRUIAMO IL NOSTRO SALVAGENTE E ANDIAMO A PRENDERE IL BAMBINO AI BAMBINI VENGONO IN MENTE VARI MODI PER AIUTARLO!!! A NICOLO VIEN IN MENTE DI PRENDERE UN SALVAGENTE E DI BUTTARLO IN MARE!!!
32 E NOI PROVIAMO VITTORIA DICE DI NUOTARE FORTSSIMO, SE SAI NUOTARE, E LO VAI A PRENDERE
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34 .. Sono i bambini in barca che lanciano la corda all altro bambino e lo tirano su per salvarlo..
35 ..Io gli tiro il salvagente per salvarlo oppure tutti insieme dobbiamo remare forte per andare a salvarlo.. Il bambino nel mare che stava affogando e chiedeva aiuto!!! Gli altri dovevano andare a salvarlo usano il salvagente oppure potevano remare veloce
36 ABBIAMO UNA FARFALLINA DI CARTA VELINA DA SPOSTARE.. DOBBIARO SOFFIARE.. PER FARLA MUOVERE.. MA DOBBIAMO FARLO INSIEME
37 ELEONORA E AURORA SI ACCORDANO SUBITO : UN SOFFIO IO E UN SOFFFIO TU.. I BAMBINI PROVANO E RIPROVANO.. INSIEME DEVONO TROVARE UNA SOLUZIONE
38 Se vuoi fare poca fatica devi soffiare prima uno e poi l altro ma ti devi accordare con il tuo amico.. sono due bambine che devono soffiare la farfallina, soffiando insieme dovevano spostarla.. Dovevano soffiare insieme per farla muovere
39 ..Sono i bambini che devono spostare la farfalla.. Non era facile perché in uno ti stancavi, in due no perché va più forte perchè sono due i bambini che soffiavano.... Sono io che soffiavo e il soffio spingeva la farfallina carta.. Il soffio è aria e muove la farfallina che è ferma e il soffia la spinge perché è aria.. Dovevamo spingere insieme io e Francesco.. Tutti e due, prima uno e poi l altro..
40 I GIOCH PRESENTATI AI BAMBINI AVEVANO LO SCOPO DI AIUTARLI A RIFLETTERE SULLA RICCHEZZA DI AVERE DEI COMPAGNI O UN ADULTO A CUI CHIEDERE AIUTO QUANDO SI HA BISOGNO. ESSERE PARTE DI UNA COMUNITA CI PERMETTE DI POTER RISOLVERE I PROBLEMI CON GLI ALTRI E DOVE IO NON ARRIVO PUO ARRIVARE L ALTRO NELL INDICARMI LA STRATEGIA PIU CORRETTA O PIU FACILE SAPERSI FIDARE DELL ALTRO E UN PERCORSO CHE VA COSTRUITO NEL TEMPO E CHE PUO DIVENTARE UN PATRIMONIO E UNA RISORSA PER IL BAMBINO CHE SA DI POTER FARE CONTO SU DELLE PERSONE CHE POSSONO AIUTARLO IMPARARE A CHIEDERE AIUTO ALL ADULTO O ALL ALTRO NON E SEMPRE FACILE E I BAMBINI VANNO AIUTATI ESSERE IN GRADO DI TROVARE SOLUZIONI A PROBLEMI FA PARTE DELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA E STIMOLARE CAPACITA DI RIFLESSIONE E DI RISOLUZIONE E UN PERCORSO CHE INIZIA SIN DA PICCOLI.
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