Giunta Regionale della Campania. Misura 3.13 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e dello Sviluppo Tecnologico.

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1 Unione Europea Regione Campania Misura 3.13 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e dello Sviluppo Tecnologico Progetto FORMAZIONE DI PERSONALE DI ALTA QUALIFICAZIONE NELL ANALISI, MONITORAGGIO E GESTIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

2 Sezione II Quadro riepilogativo TITOLO DEL PROGETTO: FORMAZIONE DI PERSONALE DI ALTA QUALIFICAZIONE NELL ANALISI, MONITORAGGIO E GESTIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO ,00 Finanziamento FSE (70%) ,70 Finanziamento Fondo di Rotazione (30%) ,30 Data prevista di avvio _01 /_11 / _2003 Data prevista di conclusione _31 / _01 / _2005 Durata in mesi del progetto: _15 Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

3 1.1 SOGGETTO PROPONENTE: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II (Denominazione o Ragione Sociale) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II 1.2 NATURA GIURIDICA UNIVERSITÀ 1.3 TIPOLOGIA ENTE UNIVERSITÀ 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Corso Umberto I, 40bis Città e CAP Napoli Provincia Napoli Telefono 081/ Fax 081/ ambiente@na.infn.it 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE RETTORE PROF. GUIDO TROMBETTI 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof. Paolo Gasparini Referente del Progetto Il proponente dichiara di non aver sottoposto il medesimo progetto alla richiesta di finanziamento nell ambito del FSE o di altri Programmi o Iniziative comunitarie, nazionali o regionali. Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

4 1.1 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) SECONDA UNIVERSITÀ DI NAPOLI (Denominazione o Ragione Sociale) Seconda Università di Napoli 1.2 NATURA GIURIDICA UNIVERSITÀ 1.3 TIPOLOGIA ENTE UNIVERSITÀ 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof. Umberto Arena Referente SUN nel CRdC AMRA Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

5 1.2 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) INFM (Denominazione o Ragione Sociale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA DELLA MATERIA 1.2 NATURA GIURIDICA 1.3 TIPOLOGIA ENTE 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof. Lucilla De Arcangelis Referente INFM nel CRdC AMRA Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

6 1.3 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (Denominazione o Ragione Sociale) CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE 1.2 NATURA GIURIDICA 1.3 TIPOLOGIA ENTE 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof. Bruno D Argenio Referente CNR nel CRdC AMRA Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

7 1.4 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA (Denominazione o Ragione Sociale) ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA 1.2 NATURA GIURIDICA 1.3 TIPOLOGIA ENTE 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof. Giovanni Macedonio Referente INGV nel CRdC AMRA Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

8 1.5 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE (Denominazione o Ragione Sociale) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE 1.2 NATURA GIURIDICA UNIVERSITA 1.3 TIPOLOGIA ENTE UNIVERSITA 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof. Giancarlo Spezie Referente UNIP nel CRdC AMRA Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

9 1.6 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) STAZIONE ZOOLOGICA ANTON DOHRN (DENOMINAZIONe o Ragione Sociale) 1.2 NATURA GIURIDICA UNIVERSITA 1.3 TIPOLOGIA ENTE UNIVERSITA 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Dott. Maurizio Ribeira d Alcalà Referente dell Ente nel CRdC AMRA Data Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

10 1.7 SOGGETTO ATTUATORE (SE DIVERSO DAL PROPONENTE) ISTITUTO NAZIONALE DI OTTICA APPLICATA (Denominazione o Ragione Sociale) 1.2 NATURA GIURIDICA 1.3 TIPOLOGIA ENTE 1.4 INDIRIZZO SEDE LEGALE Via Città e CAP Provincia Telefono Fax 1.5 RAPPRESENTANTE LEGALE 1.6 PERSONA DA CONTATTARE FUNZIONE SVOLTA Prof Paolo De Natale Referente INOA nel CRdC AMRA Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

11 Sezione III Struttura del progetto AREA DI INTERVENTO A. 1 - Analisi e monitoraggio del rischio ambientale A. 2 - Biologia avanzata e sue applicazioni A. 3 - Conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali e ambientali A. 4 - Produzioni agro alimentari A. 5 - Nuove tecnologie per le attività produttive A. 6 - Tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) A. 7 Trasporti Barrare l area di interesse A. 1 A. 2 A. 3 A. 4 A. 5 A. 6 A. 7 Timing delle attività Id Attività (specificare) MESI WORK ON THE JOB LEZIONI IN AULA ELECTIVE WORKSHOP del soggetto proponente del soggetto attuatore (se diverso dal proponente) Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

12 Sintesi del progetto: Il Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale (CRdC AMRA) svolge la sua attività nella Regione italiana caratterizzata non solo da uno dei più alti valori del rischio ambientale, ma dalla più vasta tipologia delle sorgenti di rischio (terremoti, vulcani, instabilità dei versanti, alluvioni, industrie e sorgenti di inquinamento dell aria e delle acque). La strategia che si è proposta il CRdC AMRA è quella di radunare le migliori competenze esistenti nelle Università e negli Enti di Pubblici di Ricerca operanti in Campania e di creare una rete regionale di laboratori, dotati di attrezzature innovative di alta tecnologia acquisite con i fondi della misura 3.16, e localizzati presso enti in grado di garantirne la manutenzione e la gestione. Il CRdC AMRA vuole collocarsi in un ruolo di interfaccia tra ricerca accademica, Enti ed Agenzie preposte al monitoraggio e alla gestione del rischio ed imprese sia consentendo con la propria strumentazione un attività sperimentale tecnologicamente avanzata, in molti casi unica in Italia, come supporto a progetti applicativi svolti da enti pubblici e/o privati sia attraverso un attività di spin off. Il CRdC AMRA ha già stretto rapporti di collaborazione, sanciti da Protocolli d Intesa o Accordi di Programma, con diverse imprese ed Agenzie, tra le quali Bagnoli Futura, l Arpac, la SAM. Per adempiere in modo completo alla sua missione, è necessario che il Centro formi personale altamente qualificato che sia capace di utilizzare al meglio la complessa strumentazione acquisita in ciascun settore, ma abbia allo stesso tempo una visione globale dei problemi di risk e project management. Inoltre, uno dei principali valori aggiunti del CRdC AMRA è di aver messo in sinergia le migliori competenze a livello regionale nei diversi settori del rischio ambientale. Il Progetto di Formazione proposto intende valorizzare questa caratteristica prevedendo la formazione di professionalità capaci di affrontare in modo globale e con procedure innovative il problema del rischio ambientale. Il Progetto di Formazione, coerentemente con la struttura del Progetto Dimostratore, prevede 50 assegni di ricerca destinati alla formazione di personale capace di utilizzare e applicare ad una particolare tematica del rischio ambientale la strumentazione acquisita, e di produrre innovazione nell ambito di imprese o di centri di ricerca. Questi contratti prevedono un periodo di work on the job presso il Soggetto Attuatore che ospita la strumentazione e svolge la parte relativa di Progetto Dimostratore, eventuali periodi di collaborazione con le imprese con le quali sono state stipulate accordi o protocolli, e attività di formazione d aula per l acquisizione di competenze generali di risk e project management. Inoltre, per quanto detto precedentemente, nell ambito del progetto complessivo sono previste n. 7 assegni di ricerca destinati alla formazione di personale capace di affrontare in modo globale i problemi di risk management, early warning e le relative implicazioni per le pianificazioni urbanistiche e territoriali. Questi contratti prevedono un attività on the job presso la Direzione del Progetto (e quindi il Soggetto Capofila), in stretta collaborazione con la Protezione Civile Regionale (con la quale il CRdC AMRA ha in corso di stipula una Convenzione), e un attività in aula per l acquisizione di competenze manageriali. In attuazione di un Protocollo d Intesa stipulato tra il CRdC AMRA, la Regione Campania e il Comune di S.Angelo dei Lombardi, tutta l attività di aula del Progetto formativo verrà concentrata a S.Angelo dei Lombardi, in locali messi a disposizione dal Comune. Questa scelta consente di cogliere un duplice obiettivo: concentrare in un unico contenitore le attività di aula in modo da favorire il contatto e lo scambio di esperienze fra gli allievi e favorire l insediamento di un centro di formazione permanente in un luogo della memoria fra i più suggestivi che si possono collegare all analisi e al monitoraggio del rischio ambientale. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

13 Obiettivi: L obiettivo principale è di far crescere da un punto di vista professionale e tecnico: a) un gruppo di ricercatori, formati essenzialmente on the job, che siano capaci di utilizzare la strumentazione altamente sofisticata e diversificata di cui il CRdC AMRA viene a dotarsi e abbiano anche una visione complessiva dei problemi del rischio ambientale nelle sue implicazioni con stakeholders ed imprese; b) un nucleo di ricercatori, formati principalmente on the job, che siano capaci di affrontare in modo complessivo e con procedure innovative le problematiche della gestione del rischio ambientale, sia per quanto riguarda le emergenze e i problemi di early warning, sia per quanto riguarda la valutazione ai fini delle politiche di pianificazione urbanistica e territoriale e le problematiche giuridiche. Al termine del percorso formativo, i ricercatori sono destinati a rappresentare il patrimonio specialistico in termini di know-how del CRdC AMRA, che unito all ingente patrimonio di strumentazione innovativa, rappresenteranno un punto di riferimento a livello europeo per l imprenditoria pubblica e privata nel campo del monitoraggio del rischio ambientale. Essi, opportunamente inseriti nella struttura giuridicamente autonoma nella quale si trasformerà il CRdC AMRA e nelle industrie che ad esso saranno collegate, saranno la necessaria garanzia di una utilizzazione efficiente e finalizzata del patrimonio strumentale acquisito. Infine, il patrimonio di know how così formato avrà un ruolo cruciale sia nella individuazione di prospettive di nascita di nuove imprese o di sviluppo di nuove opportunità di business, nelle quali potranno essere coinvolte risorse umane formate nell ambito del progetto, sia nel trasferire ed applicare all industria quanto viene elaborato nella ricerca pubblica. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

14 Descrivere l attività formativa: Il Progetto di Formazione segue, in linea generale, le direttrici definite dai 9 WorkPackages (WP) nei quali è suddiviso il Progetto Dimostratore del Centro. Le attività formative sono quindi tarate sulle esigenze specifiche di gruppi omogenei di allievi e verranno pertanto descritte nelle schede relative ai diversi percorsi formativi attuati presso ciascun Soggetto attuatore (per una rassegna analitica si rinvia All. 1). Le caratteristiche comuni del percorso formativo saranno: a) prolungati periodi di work on the job presso il Soggetto Attuatore, con possibili stages in aziende leader o i costruttori della strumentazione o presso enti pubblici. b) Periodi concentrati nel tempo di apprendimento in aula principalmente su tematiche di Gestione del Rischio e di acquisizione di competenze manageriali per sostenere il processo di innovazione in azienda o centri di ricerca. Le lezioni potranno essere tenute anche da docenti provenienti da enti pubblici o privati esterni al CRdC AMRA. c) Attivazione di moduli elective di approfondimento specialistico di tematiche di interesse comune e almeno un Workshop con la partecipazione di esperti del Rischio Ambientale proveniente da vari ambiti (Enti di ricerca, Industrie, Compagnie Assicuratrici, Comunità Europea, Nazioni Unite) per mettere a disposizione degli allievi occasioni di apprendimento attraverso lo scambio di esperienze diverse. Si fa presente che per contribuire a rafforzare i processi di sviluppo locale, accrescendo la competitività, lo sviluppo della professionalità e l innovazione si intende promuovere la creazione di un Centro di Formazione Permanente, nell ambito del quale saranno sviluppate le attività previste ai punti b) e c). L obiettivo è quello di fornire agli addetti ai lavori, agli esperti e alle altre persone interessate un luogo di incontro per lo scambio di esperienze, l aggiornamento scientifico e la formazione di nuove leve nel campo del rischio ambientale. La sede prescelta per questa iniziativa è il Comune di Sant'Angelo dei Lombardi (AV) che si configura ideale sia per la struttura logistica messa a disposizione attraverso un Protocollo d Intesa siglato il con la Regione Campania e con l Università di Napoli Federico II quale capofila del CRdC AMRA sia per il valore simbolico del paese, legato al ricordo drammatico del terremoto del Al Centro di Formazione Permanente saranno affidati i seguenti compiti: - organizzare e coordinare attività di formazione nel campo del rischio ambientale; - divenire luogo di aggiornamento e sperimentazione di modelli formativi; - porsi come punto di raccordo sul territorio tra il CRdC AMRA, Istituzioni ed Enti; - organizzare seminari, incontri, workshop di richiamo nazionale e internazionale. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

15 Descrivere la coerenza del progetto formativo proposto con gli obiettivi del Programma Operativo Regionale 2000/2006 della Regione Campania e gli obiettivi di misura in cui si inserisce l intervento in esame. Rispetto all obiettivo generale del POR Campania che è determinato nella crescita dell occupazione, per donne ed uomini, da perseguirsi secondo una strategia di sviluppo sostenibile ed equo, di miglioramento della qualità della vita, di un armonico ed equilibrato sviluppo del territorio, accrescendo la competitività regionale nello scenario nazionale, europeo e mediterraneo, il progetto di formazione proposto si dimostra coerente rispetto a tale obiettivo generale principalmente su due principali livelli. Il primo perché concorre a formare professionisti competenti nella gestione di attività di ricerca specialistica nel campo dell analisi, monitoraggio e gestione del rischio ambientale, competenza professionale utile per sviluppare e gestire in prospettiva nel contesto regionale campano un polo di ricerca specialistico che, per le attrezzature altamente innovative e sofisticate di cui il Centro di Competenza si doterà, sarà tra i più importanti in Europa, soddisfacendo il bisogno locale di incrementare le risorse tecnologiche e le conoscenze professionali del capitale umano regionale. Questo è infatti il secondo aspetto rilevante: il personale formando sarà inserito immediatamente nel contesto operativo del Centro di Competenze e della rete di relazioni universitarie ed industriali collegate, perseguendo anche l obiettivo di innalzare l occupabilità del personale messo a formazione con finanziamento POR, anche attraverso l opportunità di creazione di nuove imprese, riducendo in modo rilevante il divario che esiste tra la domanda di lavoro qualificato, rappresentata dalle industrie operanti nel settore, che richiedono competenze professionali specifiche e la domanda di lavoro che trova, con questa opportunità, il modo di affinare le proprie competenze specialistiche per inserirsi con successo nel contesto produttivo ed imprenditoriale. In estrema sintesi quindi il progetto insiste in particolare sul perseguimento dei target regionali di sviluppo: l abbattimento del tasso di disoccupazione, il rafforzamento della struttura produttiva regionale, contribuendo all innovazione tecnologica del settore dell analisi, monitoraggio e gestione del rischio ambientale. Inoltre sarà particolarmente curato l aspetto dell integrazione tra il Centro di Competenze e il contesto territoriale, industriale e socio-istituzionale in cui è inserito, facendo emergere e dando forza alle potenzialità di sviluppo tecnologico e professionale che emergono dalle collettività locali ed alla concertazione socio istituzionale e valorizzando i collegamenti tra sottosistema scientifico ed imprenditoriale. Rispetto a quanto previsto dalla Misura 3.13, il progetto rispecchia idealmente quanto previsto negli obiettivi. Infatti il progetto di formazione mira a rafforzare ed allineare i profili professionali impiegati nella ricerca e sviluppo nel settore del rischio ambientale, settore ritenuto strategico per lo sviluppo innovativo territoriale. In particolare, si sostiene il processo di adeguamento tecnologico e di ricerca e sviluppo attraverso il miglioramento e l adeguamento delle risorse umane impiegate. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

16 Descrivere la coerenza del progetto formativo proposto con gli obiettivi del CRdC Sinteticamente l obiettivo del CRdC AMRA può essere individuato nella realizzazione di un network fra soggetti ed enti pubblici di ricerca contigui fra di loro per aree di interesse in vista della creazione di un centro di eccellenza nel campo dell Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale. Il progetto di formazione si integra perfettamente con esso perché coerentemente ne sposa la filosofia e l obiettivo finale proponendosi di dar forza a questo progetto supportando la qualificazione e lo sviluppo di capitale umano nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico attraverso un processo di formazione che privilegia l apprendimento sul campo delle tecniche sperimentate dai 9 differenti workpackages, ma non tralascia neppure l attività di formazione in aula su tematiche di tipo trasversale. Il progetto formativo mira, infatti, alla formazione di nuovi ricercatori nel campo dell Analisi e Monitoraggio del rischio ambientale. Una volta che essi avranno acquisito le conoscenze e le competenze previste dal percorso formativo rappresenteranno di per sé il principale asset (capitale umano) del CRdC AMRA. Con il potenziamento del loro back round il CRdC AMRA si propone un duplice obiettivo: 1) tesaurizzare le conoscenze e le competenze sperimentate e connesse al funzionamento dei singoli workpackage, 2) mettere a disposizione della comunità scientifica e imprenditoriale regionale un novero elevato di risorse umane ad alto potenziale orientate a comprendere e a compenetrarsi nelle logiche della ricerca e allo stesso tempo dello sviluppo e della loro applicazione industriale. Insomma nelle intenzioni dei proponenti le persone formate rappresenteranno il principale veicolo per realizzare quel processo di osmosi tra due mondi, quello della ricerca e quello del business, che soprattutto per il passato hanno proceduto in modo parallelo incontrandosi solo raramente. In estrema sintesi, il progetto formativo si propone la formazione di figure professionali in grado di favorire e sostenere il processo di trasferimento tecnologico al mondo produttivo nonché la realizzazione di spin off da ricerca. In questo senso il progetto formativo si integra e sviluppa coerentemente quelle che sono le finalità inscritte nello stesso codice genetico del CRdC AMRA. Anzi, per sviluppare in modo ancora più accentuato il legame e la coerenza fra gli obiettivi realizzativi dei workpackage e il percorso formativo quest ultimo seguirà un impostazione, per così dire tripartita, favorendo l acquisizione di conoscenze e competenze sulle alte tecnologie utilizzate nei singoli workpackage, l acquisizione di conoscenze e competenze trasversali in aula, che mirano a dotare i partecipanti di quelle skill necessarie a gestire in modo più efficace i processi di innovazione e di R&S all interno di contesti diversi dal laboratorio ed infine l acquisizione di conoscenze e competenze maturate attraverso l incontro ed il confronto con realtà evolute che hanno eventualmente già affrontato probelmatiche analoghe di R&S (elctive e workshop). I 57 contratti sono raggruppati in 7 percorsi formativi (che nella Tabella dell Allegato 1 sono distinti con colori diversi), ciascuno dei quali raduna laureati o post doc con esperienza in settori analoghi e ha come obiettivo la formazione di figura professionali analoghe. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

17 Descrivere il profilo della figura professionale che si intende formare e in che modo le competenze acquisite si integrano con le attività dei Work Package del progetto dimostratore afferente al CRdC I candidati che si intendono selezionare e formare sono persone ad alto potenziale, che evidenziano particolare propensione per lo svolgimento di tematiche sperimentali unitamente ad una spiccata apertura ed orientamento al business e ai risvolti applicativi e di diffusione dei ritrovati della ricerca. Per cui essi alla fine del percorso formativo non solo avranno acquisito metodologie ed esperienze fortemente connesse alle attività sperimentali dei workpackage ma avranno anche esercitato e sollecitato le proprie conoscenze e competenze nell ambito del management dell innovazione tecnologica. Il profilo formativo in uscita, quindi, è quello di una persona con elevata seniority nel campo delle attività sperimentali e della loro riversabilità presso enti di ricerca ed operatori industriali. Un profilo di particolare interesse in quanto con le competenze acquisite sarà in grado di accrescere la capacità di dialogo e di contaminazione fra due realtà che spesso hanno dimostrato di procedere in modo separato. Indicare la tipologia di utenza cui è rivolta l attività formativa, i titoli di studio richiesti o prioritari e i criteri di selezione che si intende utilizzare Utenza dal bando: destinatari del progetto formativo, quindi delle assegni di ricerca, sono a) giovani di età non superiore ai 31 anni in possesso di laurea coerente con il settore/ambito di intervento previsto dal progetto dimostratore e da almeno tre anni in possesso di curriculum scientifico professionale idoneo per lo svolgimento di attività di ricerca; b) giovani laureati di età non superiore ai 32 anni in possesso di dottorato di ricerca o specializzazione post laurea (della durata minima di un anno) coerente con il settore/ambito di intervento previsto dal progetto dimostratore e da almeno tre anni in possesso di curriculum scientifico professionale idoneo per lo svolgimento di attività di ricerca. Le lauree richieste per l accesso alle assegni di ricerca sono estremamente diversificate, in ragione delle competenze assai diversificate richieste dagli stessi workpackage che afferiscono al progetto dimostratore. Esse verranno specificate in un apposito bando pubblico che inviterà alla presentazione di candidature. Le competenze professionali richieste e i requisiti minimi necessari per partecipare alle selezioni sono descritte all interno dei nove Workpackage (si veda All. 2). I candidati saranno valutati attraverso prove scritte ed orali in base alla quali si stabiliranno esperienza, attitudini e motivazione. Le commissioni di selezione formate dai referenti scientifici del CRdC, a garanzia di competenza e imparzialità nella valutazione dei candidati, saranno nominate e composte in funzione delle specificità connesse a ciascun workpackage. I candidati esaminati verranno scelti in funzione dei punteggi attribuiti ai titoli, alle prove attitudinali ed al colloquio individuale. del soggetto proponente del soggetto attuatore (se diverso dal proponente) Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

18 Descrivere le attività di monitoraggio e autovalutazione: Le attività di monitoraggio, valutazione ed auto-valutazione rappresentano un elemento al quale si intende riservare particolare attenzione. Si ritiene infatti che le attività previste nel progetto debbano essere costantemente monitorate e valutate al fine di evitare quanto spesso accade e cioè una buona partenza nelle intenzioni ed una meno efficace realizzazione in itinere. Pertanto, si prevede di realizzare un attività costante di monitoraggio distinguendo i diversi momenti di attività formativa previsti, a partire dai workpackages, dall attività d aula, sino ad arrivare alle giornate dedicate agli elective e ai workshop. Il riscontro che può derivare da molteplici indicatori richiede una progettazione specifica di questionari e modelli interpretativi delle informazione raccolte necessariamente differenziati. In quanto da una parte si vuole misurare l efficacia dell apprendimento, dall altro invece si vuole misurare come questi modelli teorici trovino un favorevole riscontro nella pratica. L azione di feed back potrà consentire, ai fini di un migliore sviluppo del CRdC, possibili miglioramenti ed aggiustamenti dell attività in corso. Descrizione della strategia e della metodologia di monitoraggio e di autovalutazione Il monitoraggio e la valutazione del percorso formativo legato, in questo caso, ad un attività come quella di ricerca per definizione destrutturata, impone il ricorso a metodologie e strumenti personalizzati, diversi da quelli in uso più o meno convenzionalmente. Nel nostro caso si prevede, infatti, la nomina di un tutor per ciascuno degli assegnatari della borsa di studio con un duplice ruolo di supporto e di monitoraggio del processo di apprendimento del formando. Agli assegnatari verrà richiesto di prefissare fin dall inizio, avvalendosi del supporto del tutor, un percorso di apprendimento all interno del progetto formativo con l indicazione di massima degli obiettivi che ciascuno si propone di conseguire. Il tutor valuta questa proposta, suggerisce eventualmente degli adattamenti e la condivide facendola propria assumendo anche su di sé l impegno di supportare l allievo in vista dei traguardi di apprendimento che si è auto assegnato. Successivamente e con cadenza trimestrale a ciascuno degli allievi verrà richiesto una relazione sulle attività svolta e sugli obiettivi conseguiti, eventualmente in questa fase sarà possibile rivedere gli obiettivi finali che ciascuno si era auto assegnato. Alla fine del periodo annuale della borsa di studio ciascuno dei borsisti è tenuto a presentare una relazione finale con le principali attività svolte e i risultati conseguiti. La relazione approvata dal tutor viene poi valutata dal Comitato Tecnico Scientifico che esprime una propria valutazione sul lavoro svolto. Questo processo così come previsto finisce per esaltare appieno una funzione di valutazione affidata a soggetti terzi (tutor e Comitato Tecnico Scientifico) e di autovalutazione affidata all allievo stesso, che mantiene per il periodo di durata previsto della borsa di studio un controllo delle attività e dei risultati dai lui conseguiti rispetto agli obiettivi che si era auto assegnato.accanto a questo processo di monitoraggio e valutazione centrato prevalentemente su elementi di conoscenza e tecnicalità legati ai workpackages si prevede anche un percorso di autovalutazione delle competenze trasversali di tipo gestionale e manageriale. Al riguardo si prevede un momento iniziale di assessment costruito su un modello di competenze ideali disegnato in sintonia con il Comitato Tecnico Scientifico e gli stessi allievi. L assessment iniziale previsto non come momento valutativo, piuttosto di etero ed auto percezione di quelle che sono le competenze possedute consente all allievo di accrescere la consapevolezza di sé e di poter condividere fin dall inizio una serie di obiettivi di sviluppo personali, descritti in modo analitico in un report personalizzato. Nel report saranno indicati anche il percorso e gli obiettivi intermedi che si vorranno conseguire in un lasso di tempo determinato. Alla fine del percorso formativo, si tireranno le somme anche di questo processo in un momento di aula dove le persone potranno attivare un altro momento di confronto con tutor e colleghi descrivendo le difficoltà affrontate e quelle superate.il percorso di apprendimento degli allievi verrà monitorato anche sul versante dell efficacia dell offerta formativa. I docenti incaricati delle lezioni in aula saranno soggetti ad una valutazione di gradimento degli allievi. Agli allievi sarà data anche la possibilità di esprimere valutazioni e suggerimenti sull andamento delle attività legate al periodo di work on the job, attraverso appositi questionari i cui dati raccolti in un report sintetico verranno sottoposti al Comitato Tecnico Scientifico per le valutazioni di merito. Verifica in itinere:sono previste riunioni periodiche del Comitato Tecnico Scientifico con i tutors per condividere l impostazione che si sta seguendo e gli eventuali adattamenti da introdurre nel percorso previsto e progettato inizialmente. Verifica e conclusione finale:alla fine del percorso formativo è prevista una verifica per valutare, in termini di efficienza ed efficacia, la validità degli interventi offerti che costituirà l oggetto di un elaborato estremamente articolato che in via definitiva approva il Comitato Tecnico Scientifico. del soggetto proponente del soggetto attuatore Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

19 Sezione IV Piano finanziario Piano finanziario di progetto per attività e macrocategoria di spesa A B C Macro categorie Tipologie di spesa ammissibili Costo ( ) A.1 Assegni di ricerca ,00 Destinatari A.2 Spese di assicurazione ,00 B.1 Prestazioni professionali personale docente ,00 Gestione B.2 Prestazioni professionali personale non docente C.1 Spese generali ,00 Funzionamento C.2 Informazione e pubblicità Totale ,00 N Borse Categoria A N Borse Categoria B Totale Borse Legenda: A: Borse Post - Laurea B: Borse Post-doc Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

20 DICHIARAZIONE DI AUTENTICITA DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FORMULARIO (secondo le modalità di autocertificazione) Il sottoscritto Prof. Guido Trombetti Nato a prov. il Residente a prov. Indirizzo in qualità di legale rappresentante del soggetto proponente il progetto in esame dichiara, ai sensi dell art. 47 del DPR n. 445/2000, che le informazioni contenute nel presente formulario di presentazione corrispondono al vero. (Allega copia fotostatica non autenticata di un documento di identità.) Timbro e firma del legale rappresentante del soggetto proponente Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

21 N Soggetto Attuatore WP N. Assegni Cat. Importo Tematica 1 DSA - SUN 1,1 1 A ,00 Contaminanti Genotossici 2 DIC FII 1,1 1 B ,00 Caratterizzazione sistemi molecolari 3 INFM 1,1 1 A ,00 Caratterizzazione sistemi molecolari 4 DIC FII 1,1 1 B ,00 Rilevazione remota inquinanti atmosferici 5 DIC FII 1,1 1 A ,00 Tecniche spettroscopiche e spettrometri TOF 6 DC FII 1,1 1 B ,00 Metodi microcalorimetrici 7 INFM 1,1 1 A ,00 Sviluppo di sorgente continua 8 SUN-DSA 1,2 1 B ,00 Gestione reattori gassificazione rifiuti 9 SUN-DSA 1,2 1 B ,00 Progettazione reattori gassificazioni rifiuti 10 SUN-DSA 1,2 1 A ,00 Analisi di rischio da attività antropiche 11 SUN-DSA 1,2 1 A ,00 Analisi integrata rischio ambiente/salute 12 INFM 1,3 1 A ,00 Diagnostica della qualità dell'aria 13 CNR - IRC 1,3 1 A ,00 Valutazione rischio attività produttive 14 DIC FII 1,4 1 A ,00 Progettazione e realizzazione del mesocosmo 15 INGV-OV 2,1 1 A ,00 Gestioni reti sismiche 16 DSFF FII 2,1 1 A ,00 Gestione strumentazione sismica 17 DSFF FII 2,2 1 B ,00 Geotecnica 18 DAPS FII 2,3 2 A ,00 Tavole vibranti 19 DAPS FII 2,3 2 A ,00 Vulnerabilità urbana 20 DAPS FII 2,4 1 A ,00 Conservazione beni culturali 21 SUN-DIC 2,4 1 A ,00 Tomografia a micro onde 22 INGV 3,1 1 A ,00 Reti di dilatometri in pozzo 23 INGV-OV 3,1 1 A ,00 Gestione dati 24 INGV-OV 3,2 1 A ,00 Rilevazione dati sismici 25 PARTHENOPE 5 1 A ,00 Radar costiero 26 CNR -GEOMARE 5 2 B ,00 Analisi morfobatimetrica 27 SZN 5 1 A ,00 Valutazione parametri bio-ecologici 28 DPU FII 6 1 A ,00 Comunicazioni 43 DPU FII 6 1 A ,00 Pianificazione territoriale 29 DPU FII 6,3 1 A ,00 Aspetti giuridici e normativi 30 FII 6,3 2 A ,00 Rischio nelle politiche territoriali 31 FII 6,3 1 A ,00 Rischio nelle politiche territoriali 32 DPU FII 6,3 1 A ,00 Analisi statistica dati ambientali 33 DPU FII 6,3 2 A ,00 Architettura 34 DIC FII 7 1 B ,00 Modelli metodi numerici analitici 35 DSF FII 7 1 A ,00 Modelli metodi numerici analitici 36 INFM 7 1 B ,00 Statistica della frattura 37 INFM 7 1 B ,00 Metodi di dinamica molecolare 38 INOA 8,1 2 A ,00 Sensori ottici quantistici 39 INGV-OV 8,2 2 A ,00 Antenne sismiche 40 DSF FII 8,3 1 B ,00 Sensori accelerometrici 41 CNR IREA 9 3 A ,00 Telerilevamento 42 FII Dir, 2 A ,00 Trasferimento tecnologico 44 FII Dir, 4 A ,00 Gestione multi rischio - Project management 57, ,00 Totale Borse 57 Legenda: tipo A 45 A - Borse Post-Laurea tipo B 12 B - Borse Post-doc Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 30 del 07 luglio / 21

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