lezione le componenti dimensionale e funzionale riferimenti per il progetto
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- Arnoldo Pastore
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1 Corso di Laurea in Disegno Industriale - 2 anno LABORATORIO DI ERGONOMIA corso A a.a prof.ssa Francesca Tosi Tutor: dott.ssa Alessia Brischetto, dott. Mattia Pistolesi 1 le componenti dimensionale e funzionale riferimenti per il progetto lezione
2 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI Il riferimento di base per la definizione e la valutazione dei requisiti dimensionali e funzionali, è costituito dalla compatibilità tra le caratteristiche del prodotto e/o dell ambiente esistente o da progettare le caratteristiche e le capacità (in questo caso fisiche) degli utenti, e i vincoli posti dalle caratteristiche delle attività richieste e di tutte le altre variabili del contesto. I requisiti dimensionali si riferiscono alla compatibilità tra le dimensioni corporee (statiche e dinamiche) degli utenti, le zone di raggiungibilità e gli spazi di movimento necessari a svolgere una determinata attività, e le dimensioni dell ambiente fisico, del prodotto o dell attrezzatura. I requisiti funzionali si riferiscono alla compatibilità tra le caratteristiche e le capacità fisiche degli utenti, i compiti fisici richiesti e le costrizioni fisicodimensionali poste dall ambiente, dal prodotto o dall attrezzatura LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 1
3 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI La definizione dei requisiti dimensionali e funzionali richiede: - le conoscenze relative alle caratteristiche antropometriche e alle capacità fisiche del corpo umano; - l'identificazione del gruppo di utenti a cui il progetto si rivolge; - l'analisi dei compiti, in questo caso fisici, richiesti. In altre parole, l'analisi dei compiti e l'analisi delle caratteristiche degli utenti consentono di: - individuare i vincoli dimensionali e funzionali del progetto - definire il range di esigenze - alle quali le soluzioni progettuali devono o possono rispondere. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 2
4 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 3
5 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 4
6 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 5
7 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI Sul piano operativo si tratta di individuare: gli utenti ai quali il progetto si rivolge (o gli utenti che utilizzano il prodotto o l ambiente da valutare); le principali attività per le quali il prodotto o l'ambiente progettati saranno o sono utilizzati (e le attività per le quali potrebbero essere utilizzati); i compiti in questo caso fisici - richiesti; i parametri antropometrici di riferimento (ad es. la statura, l'altezza degli occhi, le dimensioni della mano) e i dati relativi al gruppo di utenti ai quali ci si rivolge; le caratteristiche, la durata e/o l intensità delle posture, dei movimenti e degli sforzi richiesti da ciascuna attività, e le soglie di accettabilità relative alle caratteristiche ed alle capacità fisiche del gruppo di utenti ai quali ci si rivolge; gli utenti limite. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 6
8 LA DEFINIZIONE DEI REQUISITI DIMENSIONALI E FUNZIONALI Su questa base si possono definire: i limiti della soluzione progettuale; le soglie di accettabilità e i relativi vincoli dimensionali e funzionali; i requisiti dimensionali relativi alla accessibilità ed alla utilizzabilità dimensionale degli ambienti, dei prodotti e dei loro componenti, ed in particolare agli spazi di movimento ed alle zone di raggiungibilità; i requisiti funzionali relativi alle caratteristiche, alla durata e/o all'intensità delle posture, dei movimenti e degli sforzi richiesti da ciascun compito fisico previsto. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 7
9 POSTAZIONI PER IL LAVORO DI UFFICIO - I vincoli che devono essere considerati sono: - le zone di raggiungibilità necessarie a svolgere i compiti fisici richiesti; - lo spazio di movimento richiesto dai compiti e dalle operazioni di ingresso e di uscita dalla postazione di lavoro; - i fattori di rischio che derivano dalle posizioni e dai movimenti del capo, del tronco e delle braccia richieste dall'uso dei macchinari o delle attrezzature che devono essere utilizzate; - i fattori di rischio che derivano dalla durata delle posture e dalla frequenza e dalla estensione o intensità dei movimenti e delle forze. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 8
10 REQUISITI DIMENSIONALI DELLE POSTAZIONI DI LAVORO (EN ISO 14738) posizione seduta: zone di lavoro limite per gli arti superiori misura A Altezza: valore in mm A1 massima 730 A2 normale 505 B Larghezza: B1 massima 1170 B2 normale 480 C profondità : C1 massima 425 C2 normale 170/290 LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 9
11 REQUISITI DIMENSIONALI DELLE POSTAZIONI DI LAVORO (EN ISO 14738) A misura altezza del piano di lavoro valore in mm regolabile max 820 min 495 non regolabile 720 B Larghezza dell'area di 790 lavoro C profondità alle 520 ginocchia D profondità ai piedi 882 E spazio per i movi-menti 285 delle gambe sotto il sedile F altezza del sedile dal piano di appoggio dei piedi (regolabile) max 535 min 370 LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 10
12 REQUISITI DIMENSIONALI DELLE POSTAZIONI DI LAVORO (EN ISO 14738) A α = 30 α = campo visivo per visione e movimenti manuali frequenti, che non richiede movimenti del corpo e del capo. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO B α = 30 β = 40 α + β = 55 α = campo visivo che richiede il solo movimento degli occhi; β = campo visivo che richiede il solo movimento del capo (solo a sinistra) α/2 + β = campo visivo (a sinistra) per lavori manuali e visione prolungati con il movimento del capo ma senza il movimento del corpo. 11
13 REQUISITI DIMENSIONALI DELLE POSTAZIONI DI LAVORO (EN ISO 14738). C α = 30 β = 40 γ = 55 α + β + γ = 90 α = campo visivo che richiede il solo movimento degli occhi; β = campo visivo che richiede il solo movimento del capo (a sinistra) γ = angolo per movimenti estesi del capo o per movimenti del corpo e del capo. α/2 + β + γ = campo visivo (a sinistra) solo per la visione occasionale, dove sono permessi rotazioni del capo e movimenti del corpo. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 12
14 REQUISITI DIMENSIONALI DELLE POSTAZIONI DI LAVORO (EN ISO 14738). A α = 30 α = campo visivo per visione e movimenti manuali frequenti, che non richiede movimenti del corpo e del capo. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO B α = 30 β = 30 α + β = 60 α = campo visivo che richiede il solo movimento degli occhi; β = campo visivo che richiede il solo movimento del capo α + β = campo visivo per lavori manuali e visione prolungati dove è permesso il movimento del capo. 13
15 POSTAZIONE DI LAVORO: VINCOLI DIMENSIONALI vincoli dimensionali parametri antropometrici 1-2. larghezza e profondità del piano di lavoro zone di raggiungibilità relative al movimento delle braccia e delle mani 3. distanza tra piano di lavoro e piano della seduta spessore delle gambe 4. distanza piano della seduta e piano di appoggio dei piedi altezza delle ginocchia spessore delle gambe 5. spazio per le gambe: altezza altezza delle ginocchia larghezza profondità spazio di movimento necessario alla estensione delle gambe 6. larghezza del piano di seduta larghezza dei fianchi 7. distanza tra i braccioli larghezza dei gomiti 8. altezza dei braccioli altezza dei gomiti 9. distanza tra piano di seduta e piano di appoggio dei piedi lunghezza delle gambe 10. larghezza dello schienale larghezza delle spalle LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 14
16 ZONE DI RAGGIUNGIBILITÀ: definire il layout delle postazioni di lavoro 1 Le zone di raggiungibilità consentono inoltre di definire il layout delle postazioni di lavoro (e delle postazioni necessarie a svolgere qualsiasi attività) sulla base di alcuni principi di base: principio di importanza, i componenti essenziali per effettuare le operazioni in modo sicuro ed efficiente devono trovarsi nelle posizioni maggiormente accessibili; principio della frequenza di utilizzo, i componenti che sono utilizzati con maggiore frequenza devono essere collocati in posizioni accessibili; principio delle funzioni, i componenti con funzioni collegabili devono trovarsi vicini gli uni agli altri; principio della sequenza di utilizzo, i componenti che vengono utilizzati frequentemente secondo una determinata sequenza devono essere vicini tra loro e disposti secondo la sequenza delle operazioni. Pheasant, S., op. cit., 1995.
17 ZONE DI RAGGIUNGIBILITÀ: definire il layout delle postazioni di lavoro 2 Sia gli spazi di movimento che le zone di raggiungibilità devono tenere conto delle esigenze dimensionali delle persone che utilizzano la sedia a ruote, ossia dell'ingombro determinato dalla persona seduta sulla sedia a ruote e dei raggi di movimento delle braccia in posizione seduta. Altri fattori di variabilità dovranno essere considerati caso per caso, in funzione dell'attività per la quale l'ambiente o il prodotto è o sarà utilizzato e in funzione delle caratteristiche degli utenti che ne fanno o ne faranno uso. In molti casi i problemi connessi allo spazio di movimento e alle zone di raggiungibilità sono strettamente correlati e possono porre vincoli dimensionali che tendono a sovrapporsi. Il caso più frequente è la sovrapposizione tra la necessità di garantire la raggiungibilità di tutti gli elementi della postazione di lavoro agli utenti con minore capacità di estensione delle braccia e garantire, allo stesso tempo, uno spazio sufficiente al movimento degli utenti con maggiore ingombro corporeo. Cfr. Pheasant, S., op. cit., 1995.
18 SEDIE PER IL LAVORO DI UFFICIO Durante la postura assisa la colonna vertebrale tende a modificare la lordosi della zona lombare, ossia la convessità anteriore della curvatura toracica, in cifosi o curvatura posteriore. Nel sedersi si verifica una rotazione all indietro della parte superiore del bacino che fa alzare l osso sacro e produce un appiattimento della lordosi lombare che può addirittura invertire la concavità in cifosi. Quando si passa dalla posizione eretta a quella assisa: la coscia si alza; la parte superiore del bacino ruota all'indietro; l'osso sacro si rialza; la colonna vertebrale nella zona lombare passa dal una posizione di lordosi a una eretta o di cifosi LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 15
19 SEDIE PER IL LAVORO DI UFFICIO LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 16
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25 SEDIE PER IL LAVORO DI UFFICIO A C B D Secondo E. Grandjean le sedie utilizzate nelle attività assimilabili al lavoro di ufficio devono avere: - il piano di seduta leggermente inclinato all'indietro in modo che le gambe e i glutei non possano scivolare (14-24 rispetto al piano orizzontale); - l'inclinazione dello schienale di rispetto al sedile e di rispetto al piano orizzontale; lo schienale deve essere preferibilmente dotato di appoggio lombare ed esercitare l'azione di sostegno tra la terza e la quinta vertebra lombare (ossia un'altezza di cm dal piano del sedile; le diverse posizioni delle mani e dei gomiti necessarie a lavorare al videoterminale, a scrivere e a disegnare a mano ecc. richiedono comunque l'adozione di soluzioni che permettano di regolare sia l'altezza del piano di seduta sia l'inclinazione dello schienale. LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 17
26 Da catalogo Offix
27 MOVIMENTI ALL INTERNO DEL BAGNO LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 18
28 SCAFFALI E CONTENITORI - VINCOLI DIMENSIONALI vincoli dimensionali altezza del piano o dell'elemento più alto altezza del piano di lavoro (in posizione eretta) altezza del piano o dell'elemento più basso spazio di movimento frontale Profondità del piano di lavoro e/o dei contenitori LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO parametri antropometrici altezza di presa normale in posizione eretta altezza dei gomiti distanza minima dal pavimento raggiungibile con l'inclinazione del busto di circa 30 ingombro della persona: in posizione eretta con il busto inclinato con uso della sedia a ruote Estensione frontale delle braccia 19
29 RIFERIMENTI DIMENSIONALI PER CUCINE DOMESTICHE La sequenza delle operazioni procede generalmente da sinistra verso destra in linea orizzontale (usualmente: dal lavabo, al piano di lavoro e al piano di cottura). Per le persone mancine la sequenza delle operazioni è generalmente opposta. La disposizione della cucina deve ridurre al minimo la necessità degli spostamenti e dei movimenti, rispettare la sequenza delle operazioni d lavoro in orizzontale e prevedere uno spazio di circolazione di min. 120 cm di fronte alla parete attrezzata. Le disposizioni più idonee sono: - in linea su un solo lato; - a L su due lati contigui; - a U su tre lati. Nella figura sono riportate le tre disposizioni tipo, riferite a una griglia modulare di 30 cm, che includono il frigorifero (F), il piano cottura e il lavabo. Per ciascuna disposizione è riportato il triangolo di lavoro e la sua ampiezza (Δ). LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 20
30 Canale attrezzato - Valcucine
31 Canale attrezzato - Valcucine
32 SALVARANI tender color
33 SALVARANI tender color
34 zona di massima raggiungibilità SALVARANI tender color
35 PULSANTI, INTERRUTTORI E COMANDI MANUALI Parametri Dametro D Pressione con un dito Pressione palmare Pulsanti di emergenza Schiacciamento alla pressione A Pressione con un dito Pressione palmare Dimensioni raccomandate mm min 19 mm min 25 mm 3-6 mm 3-38 mm LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 21
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38 tipi di presa PRESA DI PRECISIONE (PINCH GRIP) con 2 dita con cinque dita pinch palmare PRESA A UNCINO (HOOK GRIP) PRESA DI FORZA (POWER GRIP) POSTURE E MOVIMENTI.
39 tipi di presa e inclinazioni del polso. POSTURE E MOVIMENTI LEZIONE 8
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45 TIPI DI PRESA E INCLINAZIONE DEL POLSO LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 22
46 TIPI DI PRESA E INCLINAZIONE DEL POLSO POSIZIONE SCORRETTA DEL POLSO POSIZIONE CORRETTA DEL POLSO LA COMPONENTE DINESIONALE E FUNZIONALE: RIFERIMENTI PER IL PROGETTO 23
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