Le radici del bosco. PAESAGGI, GIARDINI, ARCHEOLOGIE. Venerdì, 29 novembre 2013, Giornata di studio. Convitto Palmieri, Lecce
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1 Le radici del bosco PAESAGGI, GIARDINI, ARCHEOLOGIE. Venerdì, 29 novembre 2013, Giornata di studio. Convitto Palmieri, Lecce
2 I motivi del progetto Due immagini delle serre, oggi Un antico bosco ricopriva la superficie oggi spoglia delle Serre Salentine Solo recentemente si è riscoperta l importanza di questo bosco per lo sviluppo storico e culturale del territorio e si comincia a valutare la possibilità di intervenire sul paesaggio.
3 Un interessante contesto storico permette di ricordare l antico bosco Belvedere La flora del bosco era composta da specie vegetali prevalentemente collinari e sub-mediterranee ed è stata descritta da M. Marinosci, che attestava la presenza di querce (a foglia caduca, per via dell insistente freddo invernale), castagni, olmi, carpini e frassini. La presenza di queste specie vegetali evidenzia la particolarità del clima di queste aree, che risulta quasi continentale con inverni freddi e piovosi, molto diverso dalle restanti zone salentine.
4 Dall archivio storico del Comune di Supersano [A]lcuni modesti boschetti di vallonea si trovano qua e là nelle pendici circostanti, spesso misti a cespugli di quercia spinosa e di altri della flora mediterranea come mirto, lentisco, oleastro, mentre a tratti si incontra l arida garigaa timo capitato, dai piccoli ed ispidi cespugli grigio verdastri, rappresentante l estremo stadio di degradazione della vegetazione di un tempo ben più rigogliosa ed evoluta, che comprendeva nel famoso bosco Belvedere anche giganteschi frassini amanti della frescura e dell umidità MARINOSCI M [P]iù in fondo, nella stessa direzione, vedremo torreggiare sull oliveto le ultime querce monumentali del bosco Belvedere, che gridano vendetta al cielo con le loro altissime braccia spennacchiate [ ]. Una ne vidi nell aprile del 1878, sulla via che mena ai paduli. Era stata atterrata pochi giorni innanzi. Una schiera di spaccalegna e falegnami erano attorno a quel colosso, che non contava meno di cinque secoli, a giudicare dagli strati trasversali. De Giorgi C. 1882
5 Dall archivio storico del Comune di Supersano Interventi sul paesaggio, magari concepiti come ripristino dei luoghi, non devono prescindere dalla salvaguardia della flora autoctona superstite. In essa è custodito un grande patrimonio storico e genetico.
6 L antico bosco ha molto da raccontare: Dall origine dovuta al ritirarsi dei ghiacciai agli eventi della storia umana Questo antico ambiente è teatro, nell VIII secolo, della comparsa delle prime comunità di monaci basiliani in fuga dalle loro terre natie del Vicino Oriente. Essi inizialmente abitarono luoghi di fortuna come grotte e anfratti naturali in quanto perseguitati dalla Chiesa d Oriente che aveva imposto loro l iconoclastia.
7 La presenza dell albero della manna a Supersano... è assai verosimile che alcuni anacoreti in qualche campagna di Supersano sia riuscito, in età tardomedievale, a ricavare la manna con tecniche rudimentali da qualche varietà di Fraxinus ornus, e che la cripta in cui pregavano e riposavano, per questo motivo, l abbiano intitolata Coelimanna. Altrimenti non si spiegherebbe il nome. E. Panarese 2008
8 si lega e spiega meglio la storia dei luoghi. La cripta basiliana di Coelimanna di Supersano
9 Le presenze botaniche, non solo condizionano il paesaggio, ma racchiudono in se un enorme quantitativo di informazioni. Le querce secolari e gli individui che riaffiorano dalla pineta artificiale oggi in evoluzione portano un patrimonio genetico unico. Interventi paesaggistici con introduzione di nuovi individui devono affrontare il problema dell inquinamento genetico dei superstiti del Bosco Belvedere. La salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità della vegetazione non è oggi possibile senza una caratterizzazione genetica delle specie storicamente più significative.
10 Con l idea progettuale Le radici del bosco Intendiamo: identificare la distribuzione delle popolazioni autoctone residue attraverso la genotipizzazione degli individui Usare i profili genetici per difendere l identità biologica dei luoghi nei suoi elementi più rilevanti per il paesaggio. Si sceglieranno le specie rappresentative di: Quercus frainetto Ten., Quercus coccifera L., Quercus ilex L., Fraxinus oxycarpa X Mappatura dell antico bosco Genotipizzazione degli individui tramite DNA ribosomiale e DNA plastidiale
11 Nelle cellule vi sono organelli trasmessi solo per via materna (i plastidi) che posseggono un DNA proprio (ptdna). L analisi di quest ultimo indicherà l esistenza eventuale di una popolazione locale.
12 Riscostruzione dei confini dell antico Bosco Esempi di mappatura con l ausilio della genotipizzazione Species delimitation and biogeography with ptdna Heredity (2011) 107, ; doi: /hdy
13 Conservazione della biodiversità Successivamente, sulle specie: Quercus frainetto Ten. Quercus coccifera L. Quercus ilex L. Fraxinus oxycarpa Promozione della propagazione e conservazione del germoplasma
14 Campionamento del materiale vegetale e definizione delle aree ecologiche Analisi della variabilità genetica attraverso il sequenziamento di rdna e ptdna. Produzione di materiale didattico Salvaguardia della biodiversità e del germoplasma (orti botanici - vivai) Supporto ai boschi didattici Guida al rimboschimento nel rispetto della biodiversità locale
15 Obiettivi: Identificazione di popolazioni autoctone; Riscostruzione dei confini dell antico Bosco; Produzione di materiale informativo e didattico; Conservazione della biodiversità; Divulgazione dei risultati alla cittadinanza; Contribuire all istituzione del parco Regionale del Bosco Belvedere ; Contribuire alla redazione del piano di conoscenza e conservazione del parco regionale.
16 Verranno coinvolti Museo del Bosco (Supersano) Rete di 11 laboratori pugliesi per l innovazione e la valorizzazione del germoplasma Grazie dell attenzione
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