VI COMMISSIONE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE. Seduta del 26 ottobre 2011 Processo verbale n. 26/2011

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1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA IX LEGISLATURA VI COMMISSIONE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE Seduta del 26 ottobre 2011 Processo verbale n. 26/2011 Il giorno 26 ottobre 2011, alle ore 10:30, è convocata presso la sede del Consiglio regionale, a norma dell articolo 31, comma 1, del regolamento generale, la VI Commissione per la trattazione dell ordine del giorno allegato. Presiede la seduta il Presidente Giosuè FROSIO. Assistono alla seduta la dirigente della Commissione Emanuela PANI e la responsabile della posizione organizzativa Livia FERRARI con funzione verbalizzante. Alle ore 10:35 il Presidente FROSIO apre la seduta.

2 2 Argomento n. 1 dell o.d.g. Comunicazioni del Presidente. Il Presidente FROSIO dà lettura delle odierne comunicazioni. Il Consigliere COSTANZO stigmatizza il tenore delle note presentate dalle diverse associazioni di cavatori in ordine agli incrementi tariffari approvati dalla commissione in merito alla PDA 14. Sembra infatti che non vi sia consapevolezza da parte delle associazioni del fatto che la commissione sia un organo politico con sovranità di scelta. La Consigliera CAVICCHIOLI ricorda di avere chiesto alle competenti strutture di Giunta di fornire le lettere di trasmissione a firma della Provincia di Milano degli atti relativi all ampliamento dell impianto rifiuti di Trezzo. Il Vicepresidente GIAMMARIO ritiene opportuno acquisire l orientamento in merito al termovalorizzatore direttamente dalla Provincia stessa e pertanto propone di convocarla a breve in audizione. In quella occasione poterebbe essere utile incontrare anche il Comune di Lacchiarella che ne ha fatto richiesta. Il Presidente FROSIO risponde affermativamente quindi, rivolgendosi in particolare ai membri del gruppo di lavoro in materia di riforma della l. r. 14/1998 in materia di attività di cava, informa che in una prossima seduta di commissione intende mettere all ordine del giorno della seduta stessa i tre PDL, unitamente alle risposte delle ITR giacenti, qualora vi fosse la disponibilità da parte degli Assessori. Argomento n. 2 dell o.d.g. Approvazione del processo verbale n. 24 del 12 ottobre Ai sensi degli artt. 33, comma 1, e 61, comma 3, del regolamento generale, si intende approvato il processo verbale n. 24 del 12 ottobre Argomento n. 3 dell o.d.g. PDA N. 18 Atto di indirizzi per il Consiglio regionale comma 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003 n. 26 in materia di programmazione della gestione dei rifiuti Argomento n. 4 dell o.d.g. Proposta di risoluzione ai sensi dell art. 38 del Regolamento generale inerente all adozione di iniziative volte ad armonizzare le disposizioni relative al materiale di riporto Il Vicepresidente GIAMMARIO richiama le audizioni svoltesi nelle scorse sedute, nonché la proposta di risoluzione e gli emendamenti da lui proposti che in parte riprendono quanto emerso dalle audizioni stesse. In particolare ricorda che con la proposta di risoluzione si vuole impegnare la Giunta a sollecitare nelle sedi opportune un chiarimento interpretativo dell articolo 185 del Codice dell ambiente, atto a chiarire che nel più ampio concetto di terreno, suolo e sottosuolo deve ricomprendersi anche la matrice materiale di riporto, sia quando detta matrice non sia contaminata e, una volta escavata, venga utilizzata nel medesimo sito, sia quando sia contaminata ma non venga escavata, rimanendo in situ, fermo restando l assoggettamento alla disciplina delle bonifiche, sia quando, una volta scavata, se ne debba valutare l eventuale utilizzazione anche al di fuori del sito di escavazione. Il Consigliere VILLANI, in ordine all Atto di indirizzi in materia di programmazione della gestione dei rifiuti urbani, osserva che il provvedimento è stato elaborato tenendo in giusto conto delle

3 esigenze emerse dal territorio, ma risulta del tutto privo di indicazioni serie su programmazione e priorità. Inoltre pare essere redatto senza tenere in minima considerazione la congiuntura economica generale e, soprattutto, l ultima manovra governativa e i suoi tagli. Conseguentemente, se le indicazioni date possono essere giudicate condivisibili, non è chiaro come le stesse possano essere perseguite mancando risorse e programmazione. In merito agli aspetti specifici del provvedimento, osserva che per la raccolta differenziata, la normativa nazionale indica nel 65% al , l obiettivo di raccolta differenziata dei rifiuti urbani che ovviamente viene ripreso dagli atti della Regione. Sulla base di esperienze ormai consolidate, tale percentuale (anche superiore) può essere raggiunta solo attraverso la raccolta secco/umido porta a porta; proprio questa esperienza consolidata rende necessario prevedere due interventi finalizzati che non sono indicati negli atti della Regione: 1. il primo riguarda la necessità di un graduale passaggio per gli urbani dalla tassa (calcolata sui mq) alla tariffa (calcolata sull effettiva produzione di rifiuti); 2. il secondo riguarda la necessità di rendere obbligatorio il raggiungimento dell obiettivo di legge con azioni di incentivo per i Comuni virtuosi e di disincentivo per i Comuni inadempienti. Si propone che la Regione preveda: una delibera tipo con uno schema di tariffa per i rifiuti urbani e un sostegno alle Province lombarde affinché accompagnino i Comuni nel passaggio dalla TARSU alla tariffa; la costituzione di un fondo provinciale realizzato con risorse prelevate ai Comuni inadempienti in tema di RD (maggiorazione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati) da destinare esclusivamente per i Comuni che si decidono ad avviare la raccolta dell umido porta/porta. In ordine alla bacinizzazione, già oggi la normativa sancisce il superamento di una rigida bacinizzazione provinciale dei rifiuti urbani introducendo anche il principio di mutuo soccorso; una rigida bacinizzazione replicherebbe per tutte le province lombarde la necessita di impianti di discarica, incenerimento, compostaggio e di riciclaggio tra le altre cose su scale di capacità non ottimali. Detto questo una corretta pianificazione, sicuramente a bacinizzazione regionale, deve tenere in considerazione la produzione dei rifiuti urbani regionali pianificati a livello provinciale, l impiantistica esistente per lo smaltimento a livello regionale, il principio di mutuo soccorso ma non solo come quota di rifiuti potenziali in aggiunta e soprattutto i flussi extraregionali in particolare quelli stabili in entrata (non quindi un mutuo soccorso extraregionale contingente). In particolare, considerando la dotazione impiantistica esistente per lo smaltimento (discariche e inceneritori) adeguata, va rivolta attenzione al potenziamento dell impiantistica di riciclaggio e a nuove tecnologie riguardanti le frazioni merceologiche raccolte separatamente (umido e materiali valorizzabili). Particolare attenzione va data al fatto di monitorare con attenzione ai quantitativi che riguardano gli scarti che decantano dai vari trattamenti degli RSU e soprattutto i rifiuti RSU in uscita dai trattamenti di selezione meccanica che cambiano natura e da urbani vengono classificati come speciali. In mancanza di un corretto approccio pianificatorio si rischia infatti di avere un sovradimensionamento fittizio del fabbisogno impiantistico. Si propone che la Regione orienti gli indirizzi programmatori in tema di rifiuti urbani secondo i seguenti criteri: monitoraggio dei flussi di rifiuti extraregionali in particolare quelli stabili in entrata che devono essere interrotti o modificati in un ottica di mutuo scambio; monitoraggio dei flussi di rifiuti urbani e speciali prodotti in regione; ottimizzazione delle capacità impiantistiche di smaltimento esistenti e valutazione delle necessità impiantistiche per il riciclaggio dei rifiuti raccolti in modo differenziato, favorendo tecnologie innovative; massima limitazione per nuova impiantistica di smaltimento dei rifiuti anche in considerazioni delle criticità ambientali con particolare riguardo alla qualità dell aria e al consumo di suolo. 3

4 4 In ordine alla gestione dei rifiuti speciali, anche se la normativa nazionale non lo consente pienamente, occorrerebbe una programmazione regionale anche di questa tipologia di rifiuti, i più pericolosi a livello ambientale e i più soggetti ad abusivismo e a traffici illegali. Si propone una iniziativa consiliare per una modifica della normativa nazionale introducendo elementi necessari alla autosufficienza regionale. Sui Materiali isolanti e materiali contenenti amianto: i manufatti in amianto sono diffusi su tutto il territorio regionale, la pericolosità dell amianto è accertata e può purtroppo solo aumentare con il passare del tempo tenendo conto che in alcune zone ha raggiunto già oggi livelli di vera emergenza sanitaria. Proprio i pericoli per la salute umana rendono necessario l intervento delle istituzioni pubbliche Si propone alla Regione di assumere i seguenti indirizzi: effettuare, in collaborazione con le Province e l ASL, a livello provinciale il censimento dell amianto presente nel territorio; incentivare la bonifica dei manufatti contenenti amianto favorendo in particolare la sostituzione dei tetti in amianto con tetti fotovoltaici; certificare l affidabilità delle nuove tecnologie per lo smaltimento dell amianto alternative alla discarica; individuare siti di smaltimento a livello provinciale per rispettare la scadenza del 2016 prevista dal PRAL per la bonifica dell amianto presente in Lombardia. Sui Fanghi da depurazione, si propone alla Regione di assumere i seguenti indirizzi Potenziamento dei controlli negli spandimenti dei fanghi in agricoltura da parte degli Enti di controllo dotandoli di più personale, mezzi e strumenti al fine di evitare gli insopportabili casi di inquinamento olfattivo e i potenziali gravi inquinamenti dei prodotti che entrano nel ciclo alimentare; favorire il recupero dei fanghi da depurazione, dei residui della zootecnia e della frazione umida dei rifiuti raccolti in maniera differenziata tramite la digestione anaerobica e favorendo l impiantistica di abbattimento dei nitrati. In ordine ai rifiuti inerti, tenendo conto della attività consiliare in materia di cave, occorre limitare l autorizzazione di nuove cave, favorire al massimo l attività di recupero degli inerti e penalizzare la messa in discarica degli inerti. Per quanto riguarda il Piano regionale di bonifica dei siti inquinati, i problemi principali riguardanti sono legati alla penuria di risorse finanziarie per la bonifica dei siti inquinati e alle difficoltà di controlli accurati durante le operazioni di bonifica. Si propone: Potenziamento dei controlli da parte degli Enti di controllo dotandoli di più personale, mezzi e strumenti per garantire l effettiva bonifica dei siti evitando ogni forma di illegalità; indagine sulle forme di finanziamento attuate nei paesi europei e negli USA per far fronte al problema della bonifica dei siti inquinati. Per i motivi esposti dunque, in merito alla PDA 18 dichiara il voto contrario del suo Gruppo. Anticipa inoltre anche il voto contrario in merito alla proposta di risoluzione poiché pur avendo contenuti in larga parte condivisibili, va valutata all interno del ragionamento sopraesposto relativo alla PDA. Il Presidente FROSIO, accertata la presenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri BETTONI (1), BOSSETTI (5), BOTTARI (5), CAVICCHIOLI (4), CIVATI (4), COSTANZO (4), FERRARI (5), FROSIO (5), GIAMMARIO (15), LONGONI (5), PERONI (14), QUADRINI (2), SOLA (2) e VILLANI (4), per un totale di voti rappresentati pari a settantacinque (75), pone quindi in votazione la PDA N. 18 Atto di indirizzi per il Consiglio regionale comma 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 in materia di programmazione della gestione dei rifiuti, comprensiva dei tre emendamenti illustrati dal relatore.

5 5 Votano a favore i Consiglieri: BOSSETTI (5), BOTTARI (5), FROSIO (5), GIAMMARIO (15), LONGONI (5) e PERONI (14), per un totale di voti rappresentati pari a quarantanove (49). Si astengono i Consiglieri BETTONI (1) e QUADRINI (2), per un totale di voti rappresentati pari a tre (3). Votano contro i Consiglieri CAVICCHIOLI (4), CIVATI (4), COSTANZO (4), FERRARI (5), SOLA (2) e VILLANI (4) per un totale di voti rappresentati pari a ventitre (23). La Commissione approva la PDA N. 18 Atto di indirizzi per il Consiglio regionale comma 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003 n. 26 in materia di programmazione della gestione dei rifiuti. Il Presidente FROSIO, accertata la presenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri BETTONI (1), BOSSETTI (5), BOTTARI (5), CAVICCHIOLI (4), CIVATI (4), COSTANZO (4), FERRARI (5), FROSIO (5), GIAMMARIO (15), LONGONI (5), PERONI (14), QUADRINI (2), SOLA (2) e VILLANI (4), per un totale di voti rappresentati pari a settantacinque (75), pone in votazione proposta di risoluzione ai sensi dell art. 38 del Regolamento generale inerente all adozione di iniziative volte ad armonizzare le disposizioni relative al materiale di riporto. Votano a favore i Consiglieri: BOSSETTI (5), BOTTARI (5), FROSIO (5), GIAMMARIO (15), LONGONI (5), PERONI (14) e QUADRINI (2), per un totale di voti rappresentati pari a cinquantuno (51). Si astengono i Consiglieri BETTONI (1) e SOLA (2) per un totale di voti rappresentati pari a tre (3). Votano contro i Consiglieri CAVICCHIOLI (4), CIVATI (4), COSTANZO (4), FERRARI (5), e VILLANI (4) per un totale di voti rappresentati pari a ventuno (21). La Commissione approva la proposta di risoluzione ai sensi dell art. 38 del Regolamento generale inerente all adozione di iniziative volte ad armonizzare le disposizioni relative al materiale di riporto. A questo punto della seduta, non essendovi altri argomenti da trattare, il Presidente FROSIO ringrazia tutti gli intervenuti e chiude i lavori alle ore 11:05. Hanno partecipato alla seduta: - i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Presidente Giosuè FROSIO Lega Lombarda Lega Nord Padania 5 Vice Presidente Angelo GIAMMARIO PDL Il Popolo della Libertà 15 Consigliere Segretario Valerio BETTONI U.D.C. 1 Cesare BOSSETTI Lega Lombarda Lega Nord Padania 5 Claudio BOTTARI Lega Lombarda Lega Nord Padania 5 Giulio CAVALLI Sinistra Ecologia Libertà 2 Arianna CAVICCHIOLI Partito Democratico della Lombardia 4 Giuseppe CIVATI Partito Democratico della Lombardia 4 Angelo COSTANZO Partito Democratico della Lombardia 4 Gianbattista FERRARI Partito Democratico della Lombardia 5 Giangiacomo LONGONI LEGA Lombarda Lega Nord Padania 5

6 6 Margherita PERONI PDL Il Popolo della Libertà 14 Gianmarco QUADRINI U.D.C. 2 Gabriele SOLA Italia dei Valori 2 Giuseppe VILLANI Partito Democratico della Lombardia 4 Hanno inoltre partecipato ai lavori della Commissione: - il Dirigente dell Unità Organizzativa Tutela ambientale della D.G. Ambiente, energia e reti, Angelo ELEFANTI; - la Responsabile del Supporto giuridico ed istituzionale della D.G. Ambiente, energia e reti, Emma LAURELLI; - la Dirigente della struttura Pianificazione dei rifiuti della D.G. Territorio e Urbanistica, Anna COZZI - la Dirigente dell Unità Organizzativa Programmazione integrata e valorizzazione dei rifiuti della D.G. Territorio e Urbanistica, Nadia PADOVAN; - il Professional ai Rifiuti, autorizzazioni ambientali e pianificazione territoriale. Raccordi istituzionali e semplificazione della D.G. Territorio e Urbanistica, Maurizio TURCONI; - la Responsabile della U.O. Attività tecnico pianificatoria e di programmazione in materia di rifiuti della D.G. Territorio e Urbanistica, Paola Teresa ZERBINATI; - Il funzionario del Servizio legislativo e assistenza del Consiglio, Mario DI STEFANO. Risultano assenti alla seduta i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Elisabetta FATUZZO Partito Pensionati Francesco PATITUCCI Italia dei Valori Il Presidente (Giosuè FROSIO) Il Consigliere Segretario (Valerio BETTONI) La Responsabile della posizione organizzativa (Livia FERRARI) Allegato: ordine del giorno della seduta.

7 7 VI Commissione AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE MERCOLEDI 26/10/2011 Ore: Seduta di Commissione O.D.G. DELLA SEDUTA DI MERCOLEDI 26/10/2011 TRATTAZIONE RELATORE 1 Comunicazioni del Presidente 2 Approvazione del processo verbale n. 24 del 12 ottobre PDA N. 18 Atto di indirizzi per il Consiglio regionale - comma 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003 n 26 - in materia di programmazione della gestione dei rifiuti Atto di iniziativa del Presidente della Giunta Assegnazione: Proposta di risoluzione ai sensi dell art. 38 del Regolamento generale inerente all adozione di iniziative volte ad armonizzare le disposizioni relative al materiale di riporto. REFERENTE GIAMMARIO REFERENTE GIAMMARIO

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