VENTENNALE DELL ORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO
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1 VENTENNALE DELL ORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO Assemblea generale degli iscritti EMERGENZA ARSENICO NEL LAZIO Roma, 14 dicembre 2011
2 IL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO Il territorio della Regione Lazio e in gran parte di origine vulcanica (apparati Vulsino, Cimino, Sabatino e Albano) e la presenza di elevate concentrazioni di arsenico nelle acque potabili e dovuta all arricchimento naturale degli acquiferi. La presenza dell arsenico nelle acque della Regione Lazio è strettamente correlata alla natura geologica del territorio
3 IL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO affioramenti vulcanici
4 ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE ALL ELEMENTO ARSENICO studi tossicologici O.M.S. arsenico inorganico : cancerogeno dosi elevate effetti acuti e cronici NEUROTOSSICI GASTROINTESTINALI SISTEMA CARDIOVASCOLARE MALATTIE DELLA PELLE CANCRO
5 NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.P.R. n 236 del 24/05/1988 Attuazione Direttiva CEE n. 80/778 Valore Limite Arsenico: 50 µg/l
6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs. n 31 del 2/02/2001 e s.m.i. Attuazione Direttiva 98/83/CE Valore Limite Arsenico: 10 µg/l In vigore dal 25 dicembre 2003
7 CONTROLLI artt. 7 E 8 D. Lgs. 31/2001 Interni a cura del gestore FLUSSO INFORMAZIONE Esterni a cura della ASL La ASL comunica al gestore il superamento di valore del parametro, valuta i rischi e propone al Sindaco i necessari provvedimenti a tutela della salute pubblica. ASL, Sindaco, Autorità d Ambito e Gestore informano i consumatori in ordine ai provvedimenti adottati, ciascuno per quanto di propria competenza.
8 TAVOLI TECNICI La Regione Lazio al fine di assicurare il rispetto dei tempi programmati dai gestori per il rientro nei limiti di legge dei valori di parametro e garantire la trasparenza sui lavori in corso, ha istituito un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti (gestori,i.s.s., ASL, ATO, Comuni). Il tavolo tecnico viene convocato prima e dopo la scadenza di ogni periodo di deroga.
9 DIRETTIVA 98/83/CE Prevede che gli Stati membri possano concedere deroghe ai valori di parametro purché: la deroga non presenti un rischio per la salute umana; l approvvigionamento delle acque potabili possa essere assicurato con nessun altro mezzo congruo; la deroga abbia durata più breve possibile.
10 DEROGA AI VALORI DI PARAMETRO Art. 13 D. Lgs. 31/2001 La Regione Lazio (1 e 2 triennio) può stabilire deroghe ai valori di parametro, entro i Valori Massimi Ammissibili (V.M.A.) fissati dal Consiglio Superiore di Sanità (C.S.S.) ed adottati con decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell Ambiente. La concessione della deroga è subordinata alla prescrizione di misure necessarie a ripristinare la qualità dell acqua (trattamenti, miscelazioni, ricerca nuove fonti)
11 DEROGA AI VALORI DI PARAMETRO Il Consiglio Superiore di Sanità, nella seduta del 18 novembre 2003, ha espresso parere positivo per la Regione Lazio, all utilizzo dello strumento della concessione di deroga, nell ambito dei seguenti V.M.A.: Parametro Valore limite D. Lgs. 31/2001 Fluoruro 1,5 mg/l 2,5 mg/l Arsenico 10 μg/l 50 μg/l Vanadio 50 μg/l 160 μg/l Selenio 10 μg/l 20 μg/l V.M.A.
12 DEROGA AI VALORI DI PARAMETRO Art. 13 D. Lgs. 31/2001 La deroga potrà essere concessa alla Regione al massimo per due successivi trienni 1 TRIENNIO TRIENNIO E prevista la possibilità di rinnovare la deroga per un ulteriore periodo di tre anni, previo parere favorevole della CE 3 TRIENNIO
13 RICHIESTA DI DEROGA (contenuto) L articolo 13 D.Lgs. 31/01 elenca tutte le informazioni di cui deve essere corredata la richiesta di deroga, in particolar modo: piani di rientro (interventi), costi e copertura finanziaria; modalità con cui è stata informata la popolazione sulla deroga; condizioni che disciplinano la deroga; raccomandazioni per gruppi specifici di popolazione per i quali la deroga può costituire un rischio particolare.
14 DECISIONE COMMISSIONE EUROPEA 28 Ottobre 2010 Parere favorevole Fluoruro 2,5 mg/l Parere contrario Arsenico 50 µg/l
15 EMERGENZA IDROPOTABILE ATO GESTORE Abitanti interessati con valori di As > 20µg/l Abitanti interessati con valori di As < 20µg/l Totale Abitanti Interessati 2 ACEA ACQUA LATINA TALETE ARSIAL/ACEA COMUNE BRACCIANO HOLDING CIVITAVECCHIA SERVIZI CONSORSIO ACQUEDOTTO MEDIO TOTALE
16 STATO DI EMERGENZA La Regione Lazio: ha chiesto lo stato di emergenza al Consiglio dei Ministri; ha convocato diversi tavoli tecnici straordinari, con tutti i soggetti coinvolti; ha invitato le A.T.O. a predisporre ed attuare un piano di emergenza idrico; ha allertato le Prefetture, le Province, i Comuni, le ASL e la Protezione Civile Regionale; ha presentato, tramite il Ministero della Salute, una nuova richiesta di fissazione del V.M.A. per il parametro Arsenico a 20 μg/l.
17 DECISIONE COMMISSIONE EUROPEA 22 Marzo 2011 Parere favorevole Arsenico 20 µg/l con scadenza 31/12/2012
18 EMERGENZA IDROPOTABILE n. Comuni con valori di Arsenico >20 μg/l N 91 Provincia di Roma 22 Provincia di Viterbo 60 Provincia di Latina 9
19 STATO DI EMERGENZA Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3921 del 28/01/2011 Dichiarazione stato di emergenza Presidente Regione Lazio - Commissario delegato
20 STATO DI EMERGENZA LA REGIONE LAZIO PER IL SUPERAMENTO DELL EMERGENZA ARSENICO NELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO approva il programma degli interventi di emergenza (Decreto n 3 del 22 Marzo 2011) Le risorse finanziarie per l attuazione del programma interventi graveranno parte sui fondi regionali e parte sul Gestore/Comune
21 STATO DI EMERGENZA prima fase (Decreto n.3 del 22 Marzo 2001) acque potabili con arsenico > 20 µg/l 21 Comuni Popolazione residente/popolazione interessata / Fonti di approvvigionamento: portate 5 l/s 60 l/s Interventi programmati per un costo di gestore/comune Importo finanziato Regione Lazio esercizio finanziario
22 NOTA INFORMATIVA DELL I.S.S. Parametro Concentrazione Utilizzi Limitazioni d'uso Arsenico > 10 < 20 µg/l Tutti gli utilizzi per consumo umano, inclusi utilizzi potabili, impieghi domestici ed uso alimentare Reidratazione e ricostruzione alimenti e consumo da parte di bambini (inferiori a 3 anni di età) > µg/l Tutte le operazioni di igiene personale (incluso lavaggio denti). Tutte le operazioni di igiene domestica. Preparazione di alimenti in cui l'acqua: non sia ingrediente significativo sia a contatto con l'alimento per tempi ridotti e venga per la gran parte rimossa dalla superficie degli alimenti (es. lavaggio e asciugatura frutta e verdura, etc). Imprese Alimentari Uso potabile Cottura e ricostituzione alimenti Preparazione di alimenti in cui l'acqua: sia ingrediente significativo; sia a contatto con l'alimento per tempi prolungati (es. reidratazione, salamoie, etc) Imprese alimentari
23 STUDI EPIDEMIOLOGICI La Regione Lazio ha stipulato un protocollo di studio con il Dipartimento di Epidemiologia del SSN, al fine di portare avanti un progetto relativo alla Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute e sul biomonitoraggio dell esposizione all Arsenico nei comuni del Lazio
24 CONCLUSIONI Le misure emergenziali che sono state avviate si sono inserite nell ambito delle azioni che già ogni gestore aveva messo in campo. Oltre all avvio di interventi strutturali sono stati attivati interventi sostitutivi per garantire l approvvigionamento idrico di emergenza (fontanelle, autobotti, distribuzione acqua in bottiglia nelle zone sensibili)
25 CONCLUSIONI Il ricorso allo strumento delle deroghe ha portato, dal 2003 ad oggi: alla destinazione di ingenti investimenti nel settore delle acque potabili; all adeguamento dei sistemi di distribuzione; alla realizzazione di sistemi di trattamento; alla ricerca di nuove captazioni.
26 CONCLUSIONI Attualmente oltre il 50% dei comuni in deroga per il parametro arsenico sono rientrati nel valore di parametro previsto dalla legge. Il resto dei comuni è prossimo alla conclusione dei lavori. La situazione più problematica resta quella della provincia di Viterbo. Comunque al 31/12/2012 tutte le acque destinate al consumo umano per essere distribuite dovranno essere conformi al D.Lgs.31/2001.
27 La Terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l aviditl avidità di ciascuno [Gandhi] GRAZIE PER L ATTENZIONEL Dott. Aldo Palombo Dott.ssa Silvana Rodolico Dott.ssa Silvia Castelli Area Conservazione Qualità Ambiente Regione Lazio
VISTO il Reg. reg. 6 settembre 2002, n. 1"Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale" e s.m.i.
D.P.Reg. 29-6-2011 n. 225 - Lazio Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano nel territorio della Regione Lazio. Pubblicato nel B.U. Lazio
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