Rinforzo di un solaio in legno con travi, funi e tenditori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rinforzo di un solaio in legno con travi, funi e tenditori"

Transcript

1 DISSESTI STRUTTURALI DELL ELEVATO Interventi sugli orizzontamenti Rinforzo di un solaio in legno con travi, funi e tenditori Il solaio oggetto dell intervento, facente parte di un edificio monumentale, presentava una singolarità strutturale: era portato per metà da travi di legno, travicelli e pianelle e per metà da travi d acciaio profilato e laterizio, nella tipicità costruttiva dell inizio del secolo scorso (figura 1.4.7a). È sembrato possibile che quest ultima parte, la più recente, fosse stata costruita in sostituzione alle membrature di legno precedenti, ormai inefficaci. Lo stato delle strutture, evidenziato dopo la demolizione del controsoffitto presente, giustificava le deformazioni del solaio visibili sulla superficie di calpestio del solaio sovrastante. Ad una prima verifica è risultata evidente l insufficienza delle sezioni degli elementi portanti, sia di legno che di ferro, poi avvalorata dai calcoli per le verifiche statiche antecedenti al progetto. La scelta dell intervento è ricaduta su tecniche da eseguire all intradosso del solaio, onde evitare la rimozione delle strutture dei pavimenti esistenti, anche in ragione del rispetto che è dovuto all immobile vincolato ai sensi della legge 1089/1939 e avendo avuto la possibilità di approfittare della presenza di un controsoffitto da demolire e ricostruire perché pesante, che ha consentito di lavorare in uno spessore utile per l apposizione di elementi di rinforzo senza modificare preesistenti geometrie dell ambiente sottostante. Le opere eseguite hanno avuto la prerogativa della possibile rimozione e della sostituibilità di ogni loro parte. Le tipologie di intervento di rinforzo adottate sono state le seguenti (figura 1.4.7a): - consolidamento della parte di solaio avente struttura di legno (A); - consolidamento della parte di solaio avente struttura di acciaio e laterizio (B). Per la prima tipologia di intervento (A), sul solaio in legno sono state poste in opera travi profilate di acciaio parallele a quelle lignee esistenti, sistemate sotto i travetti, tra una trave portante e l altra. Ciò ha permesso di sostenere, senza alcuna sostituzione, l orditura secondaria palesemente deformata e, al contempo, quella primaria, con l ausilio di funi e piatti di acciaio (figure 1.4.7b, 1.4.7c e 1.4.7d). La necessità di ricorrere alle funi di acciaio, collegate con morsetti ad attrito e tenditori, è derivata dall impossibilità di esercitare una sollecitazione dal basso sul solaio, con puntelli regolabili con viti, a causa della presenza di volte affrescate costituenti l orizzontamento del livello sottostante. I tenditori, attraverso il loro serraggio, hanno permesso, quindi, di porre in immediata condizione di lavoro per contrasto le travi d acciaio di rinforzo, tanto da sgravare quelle di legno esistenti. Per l ultima fase è stato eseguito l inserimento, tramite battitura, di cunei d acciaio tra le ali superiori dei profilati e ogni travicello. I cunei sono stati fissati alla trave d acciaio con piccoli punti di saldatura, in modo da garantire la stabilità della loro posizione nel tempo. Le funi d acciaio sono state ancorate sull anima dei profilati e le piastre sono state fissate con viti al di sotto delle travi portanti. Per evitare che le funi potessero essere sottoposte ad azioni taglianti in corrispondenza degli spigoli vivi della piastra e dell anima della trave d acciaio, è stato previsto di proteggerle e contenerle con tubi, anch essi d acciaio. Anche per la tipologia di intervento (B) si è fatto ricorso alle travi profilate d acciaio che hanno composto un orditura doppia: quella portante appoggiata sulle murature (trave Y ) e quella trasversale (trave X ) di ripartizione e collegamento delle travi d acciaio esistenti (figura 1.4.7e). Tutti gli elementi che hanno fatto parte dell intervento sono stati saldati. All occorrenza, per motivi di difficoltà nella loro movimentazione, i pezzi sono stati trasportati per parti da assemblare e saldare sul posto, seguendo le modalità specificate nella figura 1.4.7f. Le saldature, in particolare quelle testa-testa, sono state eseguite con cordone continuo e a completa saturazione delle gole ottenute con taglio a 45. Il controsoffitto è stato ricostruito ricorrendo al cartongesso, appendendolo alle nuove travi di rinforzo. Ogni apertura nelle murature portanti per l inserimento delle travi e per il loro appoggio è stata di profondità non inferiore a 35 cm ed è stata eseguita da maestranze specializzate nel restauro e nel consolidamento strutturale, così da evitare inutili e dannose asportazioni di parti murarie. Particolare attenzione è stata riservata alla costruzione degli appoggi delle nuove travi nelle murature, alle saldature di qualsiasi elemento d acciaio, alla tesatura dei tenditori e al posizionamento dei cunei a contrasto. L efficacia del risultato è direttamente collegata allo stato di sollecitazione interna al sistema strutturale finale che permette di ottenere un immediata estraneazione delle parti strutturali non più staticamente idonee e di evitare ulteriori deformazioni del solaio prima di usufruire del beneficio prodotto dalle nuove strutture di rinforzo.

2 Rinforzo di un solaio in legno con travi, funi e tenditori INTERVENTO TIPOLOGIA (A) INTERVENTO TIPOLOGIA (B) Fig a - Consolidamento di un solaio in legno con intervento dall intradosso, senza alcuna modifica della struttura esistente. Pianta

3 DISSESTI STRUTTURALI DELL ELEVATO Interventi sugli orizzontamenti INTERVENTO TIPOLOGIA (A) INTERVENTO TIPOLOGIA (B) Fig b - Inserimento di profilati in acciaio sotto i travetti in legno (orditura secondaria) e sostegno dell orditura primaria con funi di acciaio. Sezione A-A (vedi fig a) Fig d - Inserimento di profilati in acciaio sotto i travetti in legno (orditura secondaria) e sostegno dell orditura primaria con funi d acciaio. Particolare 2 (vedi fig b)

4 Rinforzo di travi principali di solai in legno dall intradosso, con inserimento di profilati piatti Rinforzo di travi principali di solai in legno dall intradosso, con inserimento di profilati piatti L intervento che si descrive ha riguardato una singola trave facente parte dell orditura principale di un solaio in legno composto da travi, travicelli e pianelle di laterizio, sormontato da cretoni (riempimento di materiale scarsamente cementato con calce), nella tipicità costruttiva dell inizio del secolo scorso (figure 1.4.8a e 1.4.8b). Una delle quattro travi presenti non era più in grado di svolgere i propri compiti statici; ciò aveva reso obbligatoria la puntellatura provvisoria all intradosso, ottenuta con elementi metallici regolabili. La resistenza delle altre travi del solaio era stata verificata e ritenuta adeguata. La scelta del rinforzo è ricaduta su un consolidamento da eseguirsi all intradosso della trave dissestata evitandone la rimozione. 1 L intervento è stato effettuato lasciando alla trave, ormai in stato di pre-collasso, la sola funzione estetica e di testimonianza storica. È stato pertanto posto in opera un profilato piatto d acciaio (200 x 20) mm, inserito all interno della trave di legno, previo taglio longitudinale eseguito con una sega a catena, predisposta su guide fissate all intradosso della trave di legno stessa (figure 1.4.8c, 1.4.8d e 1.4.8e). Una volta alloggiato il profilo metallico all interno della trave lignea, lo spazio fra il taglio e il profilato è stato saturato con resina epossidica bicomponente adatta al legno, iniettata a bassa pressione, avendo fatto attenzione a predisporre fori di sfiato all estradosso della trave. Una volta raggiunta la completa maturazione della resina epossidica iniettata, sono stati realizzati fori passanti per l alloggiamento di bulloni a scomparsa M14, classe 8.8, disposti a quinconce ad interasse di 40 cm (figure 1.4.8f e 1.4.8g); in tal modo sono stati esclusi possibili problemi legati allo svergolamento del profilato d acciaio, a causa dell azione flettente agente sulla struttura. Le fasi di lavoro eseguite possono essere così sintetizzate: realizzazione di puntellature provvisionali con elementi d acciaio a vite da porsi in opera sia su tutti i travicelli che sotto la trave oggetto dell intervento; rimozione di parte della muratura al di sotto degli appoggi, per ottenere una corretta esecuzione del taglio e un efficace ricostruzione del vincolo (figura 1.4.8c); esecuzione mediante sega a catena del taglio longitudinale lungo l asse della trave, con profondità costante non inferiore a 23 cm, con l ausilio di guide ancorate alla trave stessa (figura 1.4.8d); esecuzione, dall interno del taglio, di fori per lo sfiato per l individuazione dell avvenuta saturazione del vuoto tra il taglio e il profilato piatto, da utilizzare per l immissione a bassa pressione della resina epossidica bicomponente adatta per il legno; inserimento del profilato metallico, suo posizionamento e ripristino della muratura agli appoggi (figura 1.4.8e); ripristino della porzione di legno mancante e stuccatura dell intradosso della trave; saturazione dei vuoti mediante iniezioni a bassa pressione di resina epossidica bicomponente; dopo l avvenuta maturazione della resina, realizzazione dei fori passanti e successivo inserimento di bulloni a scomparsa M14, classe 8.8, di connessione tra la trave esistente e il profilato piatto portante (figure 1.4.8f e 1.4.8g). La rimozione delle puntellature deve avvenire solo successivamente alla raggiunta maturazione della resina iniettata. 1 Si veda Massimo Mariani, Consolidamento delle strutture lignee con l acciaio, Dei Tipografia del Genio Civile, Roma 2004, 5.2.

5 DISSESTI STRUTTURALI DELL ELEVATO Interventi sugli orizzontamenti Fig a - Pianta delle stanze ed individuazione della trave oggetto dell intervento di consolidamento. Pianta Fig b - Sezione trasversale all orditura strutturale primaria, ed individuazione della trave oggetto dell intervento di consolidamento. Sezione A-A (vedi fig a)

6 Rinforzo di travi principali di solai in legno dall intradosso, con inserimento di profilati piatti Fig c - Intervento di consolidamento della trave ammalorata dall intradosso con inserimento di un profilato di acciaio piatto. Fase del taglio della trave. Sezione longitudinale. Particolare 1 Fig d - Intervento di consolidamento della trave ammalorata dall intradosso con inserimento di un profilato piatto. Fase del taglio della trave. Sezione trasversale. Particolare 1 (vedi fig b)

7 DISSESTI STRUTTURALI DELL ELEVATO Interventi sugli orizzontamenti Fig g - Consolidamento della trave ammalorata con inserimento di un profilato piatto. Sezione trasversale a intervento terminato

8 Consolidamento verticale e orizzontale di una parte di edificio Consolidamento verticale e orizzontale di una parte di edificio con fasce costituite da profilati piatti, ancorate alle murature Il progetto ha riguardato gli interventi volti al cambiamento di destinazione d uso di una porzione di un edificio su più livelli, di importanza storica e monumentale, nel quale è stato ottenuto un percorso espositivo museale. Alcune zone dell immobile mostravano una vulnerabilità originaria, già manifestatasi con deformazioni strutturali sulle pareti perimetrali esterne accentuatesi nel tempo. Per questo motivo il consolidamento è stato mirato a generare un definitivo collegamento tra gli orizzontamenti e le murature portanti. A tal fine è stato realizzato un sistema di tirantature passive diffuse, costituite da piatti di acciaio inox AISI 304 (80 x 6) mm posti ad interasse di 1 m e inglobati in una soletta di calcestruzzo leggero dello spessore di 7 cm (figura a). Il collegamento di tale maglia alle murature perimetrali è stato eseguito mediante la saldatura dei piatti d acciaio a barre filettate, anch esse inox f 26 mm, che sono state inserite in perforazioni eseguite a carotaggio continuo senza utilizzo di acqua e senza percussione; detti fori sono stati poi saturati con resina epossidica bicomponente a media densità e tempo di maturazione avvenuto entro 15 minuti dall iniezione. L utilizzo del calcestruzzo strutturale leggero (R ck 250 kg/cm 2 - LC 16/25) ha reso possibile il mantenimento dei carichi permanenti originari, cosicché i pesi attuali del solaio non sono stati incrementati, se non in misura pari a kg/m 2 ; tuttavia l intera tessitura di collegamento ha garantito un forte supporto alla resistenza. Inoltre, poiché gli ambienti presentavano solai a quote differenti, alcuni di essi sono stati rimossi per ottenere locali a doppia altezza, idonei ad accogliere opere d arte di grandi dimensioni. Per questi motivi si è cercato di ricostituire il vincolo di piano precedentemente generato dalla presenza dei solai, realizzando fasciature con piatti di acciaio inox AISI 304 (200 x 14) mm su tre livelli: a livello del piano di calpestio, a livello dei solai da demolire e in sommità (figure b, c, d e e). Tali fasciature sono state connesse alle murature su tutto il perimetro tramite perfori f 24 mm, armati con barre filettate f 18 mm, saldate di testa al piatto dopo la tesatura con il dispositivo Massimo Mariani (figure d, f e g). Le fasciature d acciaio sono state ovviamente realizzate prima della demolizione dei solai e collegate fra loro anche verticalmente sempre per mezzo di piatti di acciaio inox AISI 304 (figure f e h). Queste poi sono state ricoperte con una protezione antincendio REI 120 costituita da intonaco in calcio-silicato, previo trattamento finale con vernice intumescente. L adeguamento di tutti i solai di acciaio presenti ai nuovi carichi accidentali previsti dalla normativa per i Locali pubblici soggetti ad affollamento è stato possibile mediante il ricorso a solette in calcestruzzo strutturale leggero (R ck 250 kg/cm 2 - LC 16/25), rese collaboranti con l utilizzo di connettori di acciaio saldati alle travi IPE esistenti. Anche in questo caso è stato posto in opera un sistema di tirantature passive diffuse, come quello già descritto, formato da piatti di acciaio inox AISI 304 (80 x 6) mm ad interasse di 1 metro. Anche i solai di legno esistenti sono stati rinforzati mediante l utilizzo di solette armate con rete elettrosaldata f 5 mm, (B450A) maglia (10 x 10) cm, in calcestruzzo strutturale leggero (R ck 250 kg/cm 2 - LC 16/25), rese collaboranti tramite connettori di acciaio f 12 mm, inseriti in fori realizzati sulle travi principali con passo idoneo, e saturati con resine epossidiche bicomponenti a media densità e tempo per il raggiungimento del 70% della maturazione entro 10 minuti dopo l inserimento delle resine e delle barre nel foro.

9 DISSESTI STRUTTURALI NELL ELEVATO Interventi atti a ridurre le carenze dei collegamenti Fig b - Dettaglio delle fasciature d acciaio delle murature al livello dei solai demoliti, di cui alla figura precedente. Pianta Fig d - Collocazione del dispositivo Massimo Mariani usato per la tesatura delle barre d acciaio filettate di ancoraggio delle fasce longitudinali di rinforzo alle murature. Particolare 6. Sezione F-F (vedi fig c)

10 Consolidamento verticale e orizzontale di una parte di edificio Fig f - Prospetto delle fasciature orizzontali e di collegamento verticale di rinforzo delle pareti, poste in opera prima della demolizione dei solai. Sezione Fig e - Fasce d acciaio perimetrali a livello del solaio, inglobate nel getto di calcestruzzo leggero costituente la soletta armata dei nuovi solai in acciaio e tavelloni di laterizio. Particolare. Sezione

11 DISSESTI STRUTTURALI NELL ELEVATO Interventi atti a ridurre le carenze dei collegamenti Fig h - Schema del rinforzo delle murature, prima della demolizione dei solai, con fasce d acciaio poste su tre livelli e collegate verticalmente. Prospettiva

12 DISSESTI STRUTTURALI NELL ELEVATO Interventi atti a ridurre la spinta di archi e volte Sostituzione di una semicapriata con struttura di acciaio costituita da profilati piatti La figura a mostra un intervento di consolidamento strutturale di una copertura originariamente composta da una capriata e da una volta a padiglione in mattoni a sesto ribassato, sulla quale poggiavano le orditure secondarie, anch esse in legno. Per motivi legati all antisismica, il rinforzo è consistito nel recupero della capriata, con l inserimento di un vincolo fisso e uno scorrevole (si veda il paragrafo ) e nello sgravio della volta, peraltro in mattoni posti in foglio, attraverso una semicapriata costituita da profilati piatti di acciaio. La disposizione delle strutture testé descritte è visibile in pianta nella figura b. Focalizzando la semicapriata di acciaio, si può dire che la scelta di questa soluzione sia stata dettata essenzialmente dalla necessità di una semplificazione strutturale, attraverso la lavorazione dei manufatti fuori opera in officina e anche dalla leggerezza d insieme, nonché dalla volontà di intervenire anche sulla volta in mattoni in foglio con un elemento di collegamento estradossale. Per prima cosa la volta è stata consolidata attraverso un sistema di fasce d acciaio ancorate alla stessa con barre filettate anch esse d acciaio e resine epossidiche bicomponenti, lunghe tre quarti dello spessore della muratura su cui insiste la semicapriata. Il rinforzo ha avuto, pertanto, il compito di collegare trasversalmente tutte queste nuove nervature estradossali di acciaio e contemporaneamente di sostenere sia la copertura che la volta stessa, trasferendo sui vincoli i carichi portanti. Tutto il procedimento descritto è stato preceduto, all atto pratico, da un efficace puntellatura della volta all intradosso, poggiando i carichi sui sottostanti orizzontamenti, a loro volta puntellati, fino a raggiungere il piano a diretto contatto con il terreno. La semicapriata è stata vincolata agli estremi al cordolo in c.a. leggero del perimetro esterno (sul quale sono stati inseriti gli zampini di legno), al cordolo della capriata di legno, nonché alla muratura di spina. In quest ultima struttura la semicapriata di acciaio è intestata tramite perforazioni armate f 20 mm, saturate con legante idraulico. I fori tondi sulla semicapriata sono stati eseguiti senza depauperare la struttura di alcuna resistenza, in modo da far diminuire il peso complessivo di tutti gli elementi (figure c e d). La figura e rappresenta il prospetto sulla muratura di spina sulla quale è stata ancorata la semicapriata di acciaio per mezzo di perforazioni armate e su flange di supporto. Costole di irrigidimento di acciaio sono servite a garantire la rigidezza di ogni elemento strutturale. Gli arcarecci sorretti dalle semicapriate sono stati ottenuti con tubolari di acciaio, sopra i quali sono state poste in opera tavole di legno in cui è stata gettata una soletta di calcestruzzo leggero R ck 150 kg/cm 2 (resistenza caratteristica inesistente nell attuale normativa; la più prossima da utilizzare è LC 16/18, corrispondente a R lck 18 N/mm 2 = 180 kg/cm 2 ) armata con rete elettrosaldata f 6 mm (B450C), maglia (15 x 15) cm. Connettori, anch essi d acciaio, sono stati saldati ai tubolari (arcarecci) e inglobati nel getto di calcestruzzo leggero. La soletta in c.a. leggero R ck 150 kg/cm 2 (resistenza caratteristica inesistente nell attuale normativa; la più prossima da utilizzare è LC 16/18, corrispondente a R lck 18 N/mm 2 = 180 kg/cm 2 ) collega i due cordoli di sommità, anche loro in c.a. leggero.

13 Sostituzione di una semicapriata con struttura di acciaio costituita da profilati piatti Fig c - Particolare della semi-capriata in profilati piatti d acciaio (vedi fig a)

14 DISSESTI STRUTTURALI NELL ELEVATO Interventi atti a ridurre la spinta di archi e volte Fig d - Ideazione della semi-capriata d acciaio Fig, e - Sistema di ancoraggio delle semi-capriate alla muratura portante interna dell edificio. Sezione 3-3 (vedi fig a)

15 DISSESTI STRUTTURALI NELL ELEVATO Interventi in copertura Formazione di nuovi vincoli per la conservazione di capriate esistenti costituiti da cuffie di acciaio e appoggi scorrevoli multidirezionali L intervento di consolidamento di capriate lignee, conservate integre (figure 1.9.9a e 1.9.9b), una volta accertata la conservazione di ogni elemento componente, è consistito nella formazione dei vincoli tra gli elementi stessi per mezzo di perni di acciaio, costituiti da barre inox filettate inserite in fori saturati con resine epossidiche bicomponenti adatte per il legno (figura 1.9.9c). Precedentemente erano state rimosse le orditure portanti secondarie e i travicelli entrambi sostituiti a causa dell ammaloramento e inidoneità strutturale degli esistenti. Gli arcarecci sono stati resi solidali alla sottostante capriata per mezzo di squadrette di acciaio. La soletta di 5 cm di spessore, ottenuta con calcestruzzo alleggerito avente R ck 150 kg/cm 2 (resistenza caratteristica inesistente nell attuale normativa; la più prossima da utilizzare è LC 16/18, corrispondente a R lck 18 N/mm 2 = 180 kg/cm 2 ) e g 1400 kg/m 3, è stata collegata agli arcarecci con connettori filettati di acciaio f 12 mm (M12 cl. 8.8), in fori f 14 mm, fissati con resine epossidiche bicomponenti (figura 1.9.9f). Le figure 1.9.9c e 1.9.9g mostrano il sistema di appoggio scorrevole bidimensionale sul piano orizzontale 1 (sistema Massimo Mariani) resosi necessario per diminuire le sollecitazioni sulla parete esterna, priva di contrasto, che avrebbe subito il martellamento, trasferito su di essa dalle capriate stesse, generato dalla massa della parte di edificio adiacente. Il sistema è stato composto da una piastra di appoggio vincolata alla muratura portante con tirafondi realizzati con perforazioni armate da barre filettate (in questo caso 4 f 14 mm - M14 cl. 8.8, in fori f 16 mm) e fissate con resine epossidiche bicomponenti a media densità e con tempo di maturazione totale non superiore a 10 minuti (figura 1.9.9d). L apparecchio elastomerico d appoggio è stato reso solidale alla capriata così da consentire un suo libero movimento all interno della bordatura della piastra di base (figura 1.9.9h). Un bordo perimetrale garantisce il contenimento dei movimenti dell apparecchio all interno della piastra stessa. Quest ultima è rivestita al suo interno con una lamina d acciaio inox lucidata, mentre sulla superficie inferiore dell apparecchio elastomerico è stato fissato teflon-ptfe. I rapporti tra i due materiali (acciaio e PTFE) sono governati dalla norma specifica EN Il coefficiente d attrito tra di essi è inferiore al 3%. Il perno d acciaio è saldato su una piastra d acciaio anch essa avvolta per vulcanizzazione da neoprene armato con due strati di lamierino di spessore 2 mm, aventi funzione di staffatura per il contenimento delle deformazioni laterali sotto il carico delle capriate. Infine il perno è stato inserito all estremità di appoggio della capriata contenuta in una cuffia d acciaio solidale ai travicelli (figura 1.9.9e). La separazione tra la muratura della parete d appoggio e il tetto è avvenuta tramite un giunto, anch esso scorrevole, realizzato con una tavella di laterizio di sacrificio che, all atto dello scuotimento tellurico, potrà essere frantumata e poi stuccata o sostituita successivamente all evento. Gli zampini di gronda, quindi, non poggiano sulle murature portanti, in quanto progettati e posti in opera a sbalzo. 1 Si veda Massimo Mariani, Trattato sul consolidamento e restauro degli edifici in muratura, Dei Tipografia del Genio Civile, Roma 2012, paragrafo 25.2 pag. 325.

16 Formazione di nuovi vincoli per la conservazione di capriate esistenti costituiti da cuffie di acciaio e appoggi scorrevoli... Fig a - Consolidamento di una copertura a capriate lignee. Pianta e rappresentazione degli elementi componenti

17 Fig c - Nuova copertura. Sezione X-X (vedi fig a) DISSESTI STRUTTURALI NELL ELEVATO Interventi in copertura

18 Formazione di nuovi vincoli per la conservazione di capriate esistenti costituiti da cuffie di acciaio e appoggi scorrevoli Fig h - Ideazione del sistema di appoggio scorrevole (sistema Massimo Mariani) di cui alle figure 1.9.9d, 1.9.9e e 1.9.9g (disegno dell Autore)

Particolari costruttivi nel consolidamento e restauro

Particolari costruttivi nel consolidamento e restauro Particolari costruttivi nel consolidamento e restauro Massimo Mariani - Ingegnere e Architetto, Consigliere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri con delega alla Cultura 1. Formazione di nuovi vincoli

Dettagli

EDIFICIO PIAZZA QUINTINO SELLA - FABRIANO, ANCONA

EDIFICIO PIAZZA QUINTINO SELLA - FABRIANO, ANCONA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 26 settembre 1997 delle Marche e dell Umbria. EDIFICIO PIAZZA QUINTINO SELLA - FABRIANO, ANCONA Riparazione dei danni e miglioramento sismico dell

Dettagli

09b - Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate (solai, scale e coperture)

09b - Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate (solai, scale e coperture) Figura: pannelli alveolari in c.a. Sono realizzati mediante estrusione ed alleggeriti attraverso fori, con larghezza modulare di 120cm con altezze variabili da 15 a 40cm. E possibile coprire luci da 4,50

Dettagli

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, aggiornati al 2015 FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Riparazione delle parti comuni e private di un

Dettagli

Connettori TECNARIA protagonisti del progetto di recupero e riqualificazione storica

Connettori TECNARIA protagonisti del progetto di recupero e riqualificazione storica Connettori TECNARIA protagonisti del progetto di recupero e riqualificazione storica Il cantiere oggetto d intervento è situato nella provincia di Como e riguarda i lavori di recupero e ristrutturazione

Dettagli

COMUNE DI CADONEGHE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO INTERVENTI PUNTUALI DI MIGLIORAMENTO/ADEGUAMENTO SISMICO DI ALCUNI EDIFICI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE

COMUNE DI CADONEGHE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO INTERVENTI PUNTUALI DI MIGLIORAMENTO/ADEGUAMENTO SISMICO DI ALCUNI EDIFICI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE COMUNE DI CADONEGHE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO INTERVENTI PUNTUALI DI MIGLIORAMENTO/ADEGUAMENTO SISMICO DI ALCUNI EDIFICI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE RELAZIONE TECNICA Il comune di Cadoneghe ha effettuato

Dettagli

Solai intermedi L05 1

Solai intermedi L05 1 Solai intermedi L05 1 Partizioni orizzontali Estradosso (pavimento) Intradosso (soffitto) strutture pesanti, soggette a flessione e taglio si possono distinguere elementi portanti (travi e travetti), alternati

Dettagli

Chiesa di San Pietro Apostolo località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale

Chiesa di San Pietro Apostolo località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale 1 Premessa Le schede tecniche di seguito riportate sono puramente indicative sulla tipologia di intervento ma assolutamente non vincolanti sul prodotto commerciale da impiegarsi. La presente relazione

Dettagli

Laboratorio di Costruzione dell architettura

Laboratorio di Costruzione dell architettura Laboratorio di Costruzione dell architettura Da circa 20 anni l utilizzo dei materiali compositi nel consolidamento degli edifici in muratura è aumentato notevolmente, sia per le ottime prestazioni offerte

Dettagli

LE STRUTTURE IN MURATURA

LE STRUTTURE IN MURATURA Istituto Luigi Einaudi Magenta Classe IV Anno scolastico 2015-2016 LE STRUTTURE IN MURATURA prof. Federica Caldi Calcolo strutturale 1 Caratteristiche generali delle strutture in muratura SCHEMI COSTRUTTIVI

Dettagli

Edifici in muratura portante. Temec

Edifici in muratura portante. Temec Edifici in muratura portante Temec 9.11.2015 Elementi costruttivi edificio in muratura orizzontamenti di piano e di copertura, impegnati da azioni normali al proprio piano medio (peso proprio e sovraccarichi)

Dettagli

CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE

CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE PROPOSTA PER UN CORDOLO IN MURATURA ARMATA SU PARETE DI 3 TESTE DA REALIZZARE CON MATTONI PIENI FORMATO 5,5X12X25 (TOPPETTI) CONFORME ALLE NUOVE NORME TECNICHE

Dettagli

Dimensionamento di Elementi Strutturali in Legno: Solaio a semplice oditura

Dimensionamento di Elementi Strutturali in Legno: Solaio a semplice oditura 1 Dimensionamento di Elementi Strutturali in Legno: Solaio a semplice oditura I solai in legno sono costituiti da: a. Una struttura di travi più o meno complessa (orditura). b. Uno strato secondario che

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO 1 01 Onere a corpo per il montaggio di idonee opere provvisionali (elementi di ponteggio, ripiani metallici od in legno, ecc.) per la realizzazione del piano di lavoro sull intera superficie del controsoffitto.

Dettagli

1. DESCRIZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11

1. DESCRIZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11 INDICE 1. DESCRIZIONE DEL DANNO... 2 2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11 1 1. DESCRIZIONE DEL DANNO A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 il cimitero di Carpi ha riportato:

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO MESSA IN SICUREZZA CAMPANILE E COPERTURA CHIESA 1 N.P.01 Smontaggio campane da campanile esistente, per campane esistenti 1,00 Sommano N.P.01 cad. 1,00 1.265,00 1.265,00 2 A01086 Rimozione di discendenti

Dettagli

Paretine in c.a. Presupposti e scopi

Paretine in c.a. Presupposti e scopi 1 Il placcaggio delle murature con intonaco armato può essere utile nel caso di murature gravemente danneggiate e incoerenti, sulle quali non sia possibile intervenire efficacemente con altre tecniche,

Dettagli

INTERVENTO DI RIPARAZIONE, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO EDIFICIO ANNESSO AGLI IMPIANTI SPORTIVI - PROGETTO ESECUTIVO -

INTERVENTO DI RIPARAZIONE, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO EDIFICIO ANNESSO AGLI IMPIANTI SPORTIVI - PROGETTO ESECUTIVO - Comune di Bagnolo di Po Provincia di Rovigo INTERVENTO DI RIPARAZIONE, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO EDIFICIO ANNESSO AGLI IMPIANTI SPORTIVI - PROGETTO ESECUTIVO - Committente: "COMUNE BAGNOLO

Dettagli

Capannone Industriale. Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa

Capannone Industriale. Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa Capannone Industriale Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa È costituito da 4 corpi di fabbrica. La lunghezza di ognuno dei fabbricati è di 192,0 metri e larghezza

Dettagli

INDICE INDICE 1 RELAZIONE SUI MATERIALI E DOSATURE 2

INDICE INDICE 1 RELAZIONE SUI MATERIALI E DOSATURE 2 COMUNE DI SAN FELICE SUL PANARO Progetto strutturale per il ripristino dell agibilità della Chiesa della Natività di Maria Santissima danneggiata dal sisma del Maggio 2012 Committente: Curia Arcivescovile

Dettagli

RELAZIONE TECNICA S P E C I A L I S T I C A E C I T T À D I C H I E R I. m a r c o m a c c a g n o a r c h i t e t t u r a & t e r r i t o r i o

RELAZIONE TECNICA S P E C I A L I S T I C A E C I T T À D I C H I E R I. m a r c o m a c c a g n o a r c h i t e t t u r a & t e r r i t o r i o C I T T À D I C H I E R I C I T T À M E T R O P O L I T A N A D I T O R I N O Ristrutturazione edificio di proprietà comunale Via Albussano 19 / Angolo via della Pace PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA

Dettagli

Miglioramento sismico del patrimonio edilizio esistente, le tecniche di intervento

Miglioramento sismico del patrimonio edilizio esistente, le tecniche di intervento Miglioramento sismico del patrimonio edilizio esistente, le tecniche di intervento Gli interventi di miglioramento sismico e di consolidamento del patrimonio edilizio devono essere il più compatibili possibile

Dettagli

Il percorso della conoscenza: casi applicativi. Prof. Paolo Faccio Università IUAV di Venezia Roma, 01 luglio 2008

Il percorso della conoscenza: casi applicativi. Prof. Paolo Faccio Università IUAV di Venezia Roma, 01 luglio 2008 Il percorso della conoscenza: casi applicativi Prof. Paolo Faccio Università IUAV di Venezia Roma, 01 luglio 2008 IL CASTELLO DI MONTECCHIO VESPONI Castiglion Fiorentino - AR Cabreo Seicentesco che rappresenta

Dettagli

Prefazione 1 Studio delle deformazioni elastiche con la teoria di Mohr Criteri introduttivi...

Prefazione 1 Studio delle deformazioni elastiche con la teoria di Mohr Criteri introduttivi... Prefazione 1 Studio delle deformazioni elastiche con la teoria di Mohr... 1.1. Criteri introduttivi......... 1.2. Equazioni di Mohr...5 1.3. Trave a sbalzo: rotazione di una sezione..6 Trave incastrata

Dettagli

V- PRODOTTI DERIVATI. 1 Travi saldate. 1a - Travi Alveolari. Descrizione:

V- PRODOTTI DERIVATI. 1 Travi saldate. 1a - Travi Alveolari. Descrizione: V- PRODOTTI DERIVATI 1 Travi saldate 1a - Travi Alveolari Descrizione: Le travi alveolari, commercializzate e distribuite con brevetto da alcuni produttori, sono profili con forma a doppia T laminati e

Dettagli

Le strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi

Le strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura, in taluni casi, possono esercitare azioni orizzontali anche per soli carichi

Dettagli

RELAZIONE GENERALE...

RELAZIONE GENERALE... INDICE RELAZIONE GENERALE... 2 1 Oggetto... 2 2 Descrizione del fabbricato... 2 3 Vulnerabilità generali riscontrate... 3 4 Quadro fessurativo... 5 5 Indagini eseguite... 6 6 Esito indagine di sfondellamento...

Dettagli

REGIONE LOMBARDIA COMUNE DI ZERBO (PV) PROGETTO STRUTTURALE

REGIONE LOMBARDIA COMUNE DI ZERBO (PV) PROGETTO STRUTTURALE REGIONE LOMBARDIA COMUNE DI ZERBO (PV) PROGETTO STRUTTURALE Include relazione illustrativa, di calcolo, relazione sulle fondazioni, relazione geotecnica, relazione sui materiali Progetto per il consolidamento

Dettagli

I SOLAI: TIPOLOGIE E TECNOLOGIE REALIZZATIVE

I SOLAI: TIPOLOGIE E TECNOLOGIE REALIZZATIVE I SOLAI: TIPOLOGIE E TECNOLOGIE REALIZZATIVE Argomenti Funzioni del solaio Tipologie di materiali Tipologie realizzative dei solai latero-cementizi I solai latero-cementizi gettati in opera FUNZIONE STRUTTURALE

Dettagli

APPENDICE SCHEDA 1A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 605 E SIMILI (405, 455, 505, ECC.)

APPENDICE SCHEDA 1A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 605 E SIMILI (405, 455, 505, ECC.) APPENDICE SCHEDA 1A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 605 E SIMILI (405, 455, 505, ECC.) Nel presente documento sono illustrati gli elementi meccanici necessari alla costruzione del dispositivo

Dettagli

PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO

PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO CON MIGLIORAMENTO SISMICO, DI EDIFICI ED UNITA IMMOBILIARI CHE HANNO SUBITO DANNI GRAVI A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 20

Dettagli

Il Castello di Carpi

Il Castello di Carpi Il Castello di Carpi Sisma di Correggio del 2/5/87, Mw=4,7 a Carpi Is = 6 Sisma di Novellara del 15/10/96, Mw=5,4, Profondità 25,5 km a Carpi Is 6-7 EPICENTRI Sisma del 2/5/1987 Sisma del 15/10/1996 CARPI

Dettagli

RINFORZO ESTRADOSSALE DI SOLAI IN LEGNO. INTERVENTO CON MALTA CEMENTIZIA FIBROINFORZATA AD ELEVATISSIME PRESTAZIONI MECCANICHE

RINFORZO ESTRADOSSALE DI SOLAI IN LEGNO. INTERVENTO CON MALTA CEMENTIZIA FIBROINFORZATA AD ELEVATISSIME PRESTAZIONI MECCANICHE RINFORZO ESTRADOSSALE DI SOLAI IN LEGNO. INTERVENTO CON MALTA CEMENTIZIA FIBROINFORZATA AD ELEVATISSIME PRESTAZIONI MECCANICHE Descrizione modalità di crisi Deformazione del solaio per eccesso di carico

Dettagli

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Università degli Studi Guglielmo Marconi Analisi elementi strutturali di un edificio in CA il Solaio + la trave (I) Solaio: Argomenti Esempio progetto solaio a 2 campate di luce uguale 5 m Diverse fasi procedimento di metodologia di calcolo:

Dettagli

1.6 Il progetto dell edifi cio Campari: Aspetti statici e costruttivi di cantiere

1.6 Il progetto dell edifi cio Campari: Aspetti statici e costruttivi di cantiere Edifi ci a Grande Altezza Ing. Emanuele Alborghetti Studio Ingegneria Alborghetti 1.6 Il progetto dell edifi cio Campari: Aspetti statici e costruttivi di cantiere L cio Campari, che l architetto Marzorati

Dettagli

PALAZZO CHIAVELLI E TEATRO GENTILE - FABRIANO, ANCONA

PALAZZO CHIAVELLI E TEATRO GENTILE - FABRIANO, ANCONA Le realizzazioni PALAZZO CHIAVELLI E TEATRO GENTILE - FABRIANO, ANCONA Restauro e miglioramento sismico del palazzo comunale (Palazzo Chiavelli) e del Teatro Gentile nel comune di Fabriano (AN). Committente:

Dettagli

CONNETTORI E ANCORAGGI MOBILI

CONNETTORI E ANCORAGGI MOBILI CONNETTORI E ANCORAGGI MOBILI FETTUCCIA AZ-900 EN 354 PINZA PER TUBI AZ-200 EN 362 AZ-200-01 lungh.: 340 mm - apertura 80 mm AZ-200-02 lungh.: 390 mm - apertura 125 mm AZ-200-03 lungh.: 440 mm - apertura

Dettagli

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TIPOLOGIE DI SOLAIO a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE FRANCESCO MICELLI TIPOLOGIE Gettati in opera Parzialmente prefabbricati Completamente prefabbricati Monodirezionali Bidirezionali

Dettagli

IL MEGASTORE BENETTON A VERONA. IL SISTEMA NPS NEGLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE ESISTENTI.

IL MEGASTORE BENETTON A VERONA. IL SISTEMA NPS NEGLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE ESISTENTI. IL MEGASTORE BENETTON A VERONA. IL SISTEMA NPS NEGLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE ESISTENTI. Nel recupero e adeguamento sismico dell edificio del 500, scelto a sede

Dettagli

Sistemi d Ingegneria Strutturale Applicati

Sistemi d Ingegneria Strutturale Applicati Sistemi d Ingegneria Strutturale Applicati Prove e controlli Monitoraggi strutturali Sollevamenti sincronizzati Manutenzione straordinaria Rinforzi e consolidamenti Interventi speciali Sintesi Intervento

Dettagli

Solai in legno a doppia orditura. GRUPPO: Agricola Filippo Scalzotto Alessandro

Solai in legno a doppia orditura. GRUPPO: Agricola Filippo Scalzotto Alessandro Solai in legno a doppia orditura GRUPPO: Agricola Filippo Scalzotto Alessandro Che cos è un solaio? Un solaio è quell elemento edilizio che forma una struttura orizzontale in corrispondenza dei vari piani

Dettagli

w w w. m d u e. i t - i n f m d u e. i t

w w w. m d u e. i t - i n f m d u e. i t VOCI DI CAPITOLATO Fornitura pannello doppio Emmedue tipo PDM a doppia lastra di polistirene espanso autoestinguente densità 30 kg/m³, della larghezza standard di cm 112.5 e spessore di cm. 5+5 (modificabile

Dettagli

COMUNE DI PRATO RELAZIONE OPERE STRUTTURALI ELABORATO A3. Realizzazione di nuova Scuola Materna di n. 6 sezioni

COMUNE DI PRATO RELAZIONE OPERE STRUTTURALI ELABORATO A3. Realizzazione di nuova Scuola Materna di n. 6 sezioni COMUNE DI PRATO ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI Gerardina Cardillo SETTORE LL-Edilizia Pubblica Dirigente Ing. Paolo Bartalini SERVIZIO LA-Lavori Pubblici Responsabile Ing. Paolo Bartalini CODICE FISCALE

Dettagli

FACOLTA DI INGEGNERIA TECNICA DELLE COSTRUZIONI

FACOLTA DI INGEGNERIA TECNICA DELLE COSTRUZIONI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE III ANNO ACCADEMICO TECNICA DELLE COSTRUZIONI Lezione X Cemento armato: PROGETTO DI UN SOLAIO LATERO-CEMENTIZIO Prof.ssa Maria Rosaria

Dettagli

LASTRA TRALICCIATA PER IMPALCATI

LASTRA TRALICCIATA PER IMPALCATI LASTRA TRALICCIATA PER IMPALCATI GENERALITA Le lastre tralicciate (predalles) per impalcati sono elementi progettati e realizzati per la chiusura, nei viadotti, degli spazi tra le travi portanti e per

Dettagli

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 INDICE 1 PREMESSA... 2 2 MATERIALI... 5 3 INQUADRAMENTO NORMATIVO... 6 4 PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 4.1 ANALISI DEI CARICHI... 8 4.2 RISULTATI... 10 5 PREDIMENSIONAMENTO DELLE SPALLE... 14

Dettagli

PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICODELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA CERESINI

PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICODELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA CERESINI Progetto di adeguamento sismico Scuola Ceresini Fontevivo (PR). COMUNE DI FONTEVIVO Provincia di Parma PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICODELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA CERESINI ING. LUCA COLLA Str. Bertolotta

Dettagli

Laboratorio di Costruzione dell architettura

Laboratorio di Costruzione dell architettura Laboratorio di Costruzione dell architettura Sopraelevare ed ampliare edifici in muratura è una pratica diffusa nel territorio nazionale. La normativa consente tali interventi (anche utilizzando diverse

Dettagli

Connettori a freddo per solai collaboranti calcestruzzo - calcestruzzo

Connettori a freddo per solai collaboranti calcestruzzo - calcestruzzo RISTRUTTURAZIONE DELL EX FERRHOTEL DI PORRETTA TERME -1- Connettori a freddo per solai collaboranti calcestruzzo - calcestruzzo Descrizione del prodotto Gli interventi di rinforzo e ripristino di strutture

Dettagli

dettagli rinforzo di solai in legno

dettagli rinforzo di solai in legno rinforzo di solai in legno I solai, intesi come elementi strutturali, hanno due principali caratteristiche: - la capacità di portare carichi senza deformarsi; - la capacità di collegare e stabilizzare

Dettagli

DESCRIZIONE Travetti in calcestruzzo armato precompresso a fili aderenti aventi l intradosso in granulato di laterizio.

DESCRIZIONE Travetti in calcestruzzo armato precompresso a fili aderenti aventi l intradosso in granulato di laterizio. DESTINAZIONE DEL PRODOTTO Costruzione rapida di orizzontamenti di solai costituiti da travetti in calcestruzzo armato precompresso e blocchi laterizi interposti. I Travetti 9x vengono prodotti in serie

Dettagli

Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli

Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec 2015-2016 Prof. Maria Chiara Torricelli Sistemi a pilastri e travi azioni dei carichi Edificio a pilastri e travi in c.a. Forme e armature

Dettagli

SOLAI - STRUTTURE IN FERRO - T.M.R. Trave Metallica Reticolare

SOLAI - STRUTTURE IN FERRO - T.M.R. Trave Metallica Reticolare Azienda certificata secondo la UNI EN ISO 3834-2:2006 per saldature di travi reticolari in ferro con e senza piatto Certificato n 799114016792 Azienda con ATTESTATO DI DENUNCIA DELL ATTIVITA DI CENTRO

Dettagli

Le piastre Progettazione

Le piastre Progettazione Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Progettazione Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ CONTENUTI

Dettagli

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI Tav. 2/Str. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURE SECONDARIE E APERTURA BOTOLE A SOLAIO/VARCHI ESISTENTI RELAZIONE DI CALCOLO A.3 OGGETTO: LAVORI DI RECUPERO

Dettagli

Sistema strutturale: meccanismo resistente globale. Rigidezza Resistenza Duttilità. Materiale Sezione Elemento Struttura

Sistema strutturale: meccanismo resistente globale. Rigidezza Resistenza Duttilità. Materiale Sezione Elemento Struttura Edifici con struttura il legno Sistema strutturale: meccanismo resistente globale Rigidezza Resistenza Duttilità Materiale Sezione Elemento Struttura Edifici con struttura il legno Comportamento di tipo

Dettagli

LAVORI ESEGUITI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA DELL EMILIA ROMAGNA

LAVORI ESEGUITI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA DELL EMILIA ROMAGNA LAVORI ESEGUITI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA DELL EMILIA ROMAGNA LAVORI DI RIPARAZIONE DANNI CON MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN EDIFICO RURALE STRUMENTALE, DANNEGGIATO DAL SISMA DEL 20-29 MAGGIO 2012, COMPOSTO

Dettagli

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Michela Monaco Dipartimento di Cultura del Progetto Seconda Università degli Studi di Napoli LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Le NTC ed il controllo dei Materiali: tecnica, professione e adempimenti

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n. QBC182

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n. QBC182 Associata ASSOBETON Sezione Strutture UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n. QBC182 1 PLINTI DI FONDAZIONE: 1.1 Plinti di fondazione prefabbricati confezionati con Cls classe minima C25/30 ed acciaio tipo

Dettagli

Relazione tecnica. Considerazioni sullo stato della chiesa:

Relazione tecnica. Considerazioni sullo stato della chiesa: Relazione tecnica Considerazioni sullo stato della chiesa: Dopo aver effettuato vari sopralluoghi e rilievi, è stato constatato che la chiesa di Santa Maria delle Misericordia e l annesso complesso della

Dettagli

Progettazione di solai latero-cementizi concetti generali

Progettazione di solai latero-cementizi concetti generali Progettazione di solai latero-cementizi concetti generali concetto di fascia Solai gettati in opera Solai gettati in opera Normativa (cap. 4) Si intendono come solai le strutture bidimensionali piane caricate

Dettagli

na renzo Jurin Prof. Lor

na renzo Jurin Prof. Lor Le cupole delle navate laterali vengono consolidate mediante l inserimento di graffette e di una travatura reticolare orizzontale con funzione di irrigidimento e mutuo collegamento delle strutture in elevazione

Dettagli

ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI

ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI ESME DI STTO DI ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI Corso di ordinamento Sessione ordinaria 008 Soluzione tema di costruzioni a) relazione in premessa La passerella viene prevista con struttura mista metallo

Dettagli

DISPOSITIVO DI PROTEZIONE MARGINE ANTICADUTA A SBALZO PER LAVORI TEMPORANEI IN QUOTA CON SUPPORTO A MORSETTO E MONTANTE PROVA DI QUALIFICA CLASSE A

DISPOSITIVO DI PROTEZIONE MARGINE ANTICADUTA A SBALZO PER LAVORI TEMPORANEI IN QUOTA CON SUPPORTO A MORSETTO E MONTANTE PROVA DI QUALIFICA CLASSE A DISPOSITIVO DI PROTEZIONE MARGINE ANTICADUTA A SBALZO PER LAVORI TEMPORANEI IN QUOTA CON SUPPORTO A MORSETTO E MONTANTE PROVA DI QUALIFICA CLASSE A e B FT7 ART. 50650 Supporto ART. 50150 Montante ART.

Dettagli

I solai latero-cementizi ed il metodo semiprobabilistico agli stati limite

I solai latero-cementizi ed il metodo semiprobabilistico agli stati limite A08 395 Liborio Cavaleri, Vitalba Accidenti I solai latero-cementizi ed il metodo semiprobabilistico agli stati limite Gli sviluppi alla luce del recente D.M. 2008 Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l.

Dettagli

INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI

INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI Responsabilità dei progettisti - Diagnostica - Tecniche di progettazione Marco Boscolo Bielo I N D I C E Capitolo 1 - VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA 1.1 LE COSTRUZIONI ESISTENTI................................

Dettagli

SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg

SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce

Dettagli

Consolidamento degli edifici storici a.a Prof Paolo Faccio (Università IUAV di Venezia)

Consolidamento degli edifici storici a.a Prof Paolo Faccio (Università IUAV di Venezia) Consolidamento degli edifici storici a.a. 2012 2013 Prof Paolo Faccio (Università IUAV di Venezia) LEZ. N. 9 : Costruzioni in muratura: interventi di consolidamento ADEGUAMENTO STRUTTURALE : INSIEME COORDINATO

Dettagli

1. RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA

1. RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA 1. RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA La presente accompagna la relazione di calcolo strutturale al fine di rendere di facile interpretazione i parametri adottati per la modellazione della struttura e l analisi

Dettagli

1 RELAZIONE DI CALCOLO Normativa di riferimento Materiali utilizzati Analisi dei carichi :

1 RELAZIONE DI CALCOLO Normativa di riferimento Materiali utilizzati Analisi dei carichi : 23/05/2016 1 RELAZIONE DI CALCOLO... 2 1.1 Normativa di riferimento... 3 1.2 Materiali utilizzati... 3 1.3 Analisi dei carichi :... 4 1.4 Verifica mensola metallica... 7 1.5 Verifica al punzonamento dell

Dettagli

Solai in calcestruzzo armato e in laterocemento o altri blocchi -lezione 4- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli

Solai in calcestruzzo armato e in laterocemento o altri blocchi -lezione 4- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli Solai in calcestruzzo armato e in laterocemento o altri blocchi -lezione 4- Temec 2015-2016 Prof. Maria Chiara Torricelli Nodo trave pilastro Collegamento fra la armatura del pilastro e l armatura della

Dettagli

Staffatura formata da tondi in acciaio inclinati di collegamento tra le armature inferiori ed i correnti superiori;

Staffatura formata da tondi in acciaio inclinati di collegamento tra le armature inferiori ed i correnti superiori; TRAVE RETICOLARE A TRALICCIO SCHEDA TECNICA Travi reticolari in acciaio autoportanti prefabbricate, che assieme al calcestruzzo integrativo, costituiscono una sezione resistente mista acciaio - calcestruzzo.

Dettagli

La soluzione. Sistemi passivi. Il vespaio ventilato nuova costruzione

La soluzione. Sistemi passivi. Il vespaio ventilato nuova costruzione La soluzione Sistemi passivi Il vespaio ventilato nuova costruzione Il vespaio ventilato è la soluzione più efficace per contrastare l infiltrazione del gas Radon all interno degli edifici. Già gli antichi

Dettagli

L edificio: definizioni

L edificio: definizioni L edificio L edificio: definizioni Definizione sistemica Il sistema edilizio si scompone in: SISTEMA TECNOLOGICO (unità tecnologiche ed elementi tecnici) SISTEMA AMBIENTALE (unità ambientali ed elementi

Dettagli

SOLAI - STRUTTURE IN FERRO - T.M.R. Trave Metallica Reticolare

SOLAI - STRUTTURE IN FERRO - T.M.R. Trave Metallica Reticolare Azienda certificata secondo la UNI EN ISO 3834-2:2006 per saldature di travi reticolari in ferro con e senza piatto Certificato n 799114016792 Azienda con ATTESTATO DI DENUNCIA DELL ATTIVITA DI CENTRO

Dettagli

corso di Analisi e Progetto di Strutture

corso di Analisi e Progetto di Strutture Università degli Studi di Cassino corso di Analisi e Progetto di Strutture Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A.2012/2013 Edifici con struttura intelaiata in c.a.: Analisi dei carichi unitari

Dettagli

Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali.

Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali. Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali. Ing. Barbara Farinelli, Domus srl, GLIS Il Sistema CAM Cuciture Attive dei Manufatti Il sistema CAM -

Dettagli

Ing. Simone SCATIZZI Via Attilio Frosini, Pistoia Tel Fax

Ing. Simone SCATIZZI Via Attilio Frosini, Pistoia Tel Fax Ing. Simone SCATIZZI Via Attilio Frosini, 114 51100 Pistoia Tel. 0573.506705 -- Fax 0573506706 scatizzi@alice.it Elaborato: PE3 a ELENCO DETTAGLIATO DEGLI ELABORATI RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE RELAZIONE

Dettagli

Laboratorio di Costruzione dell architettura

Laboratorio di Costruzione dell architettura Laboratorio di Costruzione dell architettura I pannelli xlam si connettono sia in orizzontale che in verticale che in fondazione mediante elementi meccanici a presidio del sollevamento e dello scorrimento

Dettagli

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni Cassa edile lucchese Scuola edile lucchese in collaborazione con Dipartimenti di prevenzione Aziende USL 2 e 12 Ordini Architetti e Ingegneri

Dettagli

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Capitolo I Introduzione 1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Prima dell introduzione di norme specifiche e cioè di fatto fino a pochi decenni fa (escludendo singoli provvedimenti o raccomandazioni

Dettagli

IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO

IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO PREMESSE L Amministrazione Comunale di Montebello di Bertona (PE), a seguito di procedura di selezione professionale mediante avviso pubblico, ha incaricato il sottoscritto ing. Tiberio Cianci della redazione

Dettagli

* 002 Per spessori oltre cm 8 e per ogni centimetro in più. 8,350 4,000 2,000 66,800 Totale m² 66,800 0,99 66,13

* 002 Per spessori oltre cm 8 e per ogni centimetro in più. 8,350 4,000 2,000 66,800 Totale m² 66,800 0,99 66,13 Subcapitolo: DEMOLIZIONI/DEMOLIZIONE BALCONE 02.03.002* Demolizione di murature. Demolizione di muratura di tufo, pietrame di qualsiasi natura, di... finito. 1 02.03.002* 001 Con l'uso di mezzo meccanico.

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI. Fasi di realizzazione di un edificio

TECNICA DELLE COSTRUZIONI. Fasi di realizzazione di un edificio TECNICA DELLE COSTRUZIONI Fasi di realizzazione di un edificio Ing. Giuseppe Centonze (giuseppe.centonze@unisalento.it) Tecnica delle costruzioni Lecce, 15/03/2016 Il Calcestruzzo realizzazione Proprietà

Dettagli

Prato. Piano Regolatore Generale. Allegato 1 alla "Guida agli interventi sugli edifici" Allegato n. 1 - Scheda. Comune di Prato SCHEDA GENERALE

Prato. Piano Regolatore Generale. Allegato 1 alla Guida agli interventi sugli edifici Allegato n. 1 - Scheda. Comune di Prato SCHEDA GENERALE Prato Piano Regolatore Generale Comune di Prato Regolamento Urbanistico Allegato 1 alla "Guida agli interventi sugli edifici" Allegato n. 1 - Scheda SCHEDA GENERALE Localizzazione dell edificio Comune

Dettagli

Nome file: 5_(6).doc. Inserire figura: ArtsPDF - SOLAI/pag 162.tif Figura L.13.1 Schema solaio con travetti precompressi.

Nome file: 5_(6).doc. Inserire figura: ArtsPDF - SOLAI/pag 162.tif Figura L.13.1 Schema solaio con travetti precompressi. Nome file: _().doc L.13 Tipologie di solai Nota: si riportano, di seguito, le caratteristiche tecniche e tecnologiche di alcuni solai di impiego comune nell edilizia. I dati tecnici e il permesso di riproduzione

Dettagli

MEMBRATURE ORIZZONTALI TIPOLOGIE DI SOLAI

MEMBRATURE ORIZZONTALI TIPOLOGIE DI SOLAI Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi di Ferrara Corso di PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI Prof. Ing. Maurizio Biolcati Rinaldi MEMBRATURE ORIZZONTALI TIPOLOGIE DI SOLAI Sintesi degli

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA

RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA Allegato 1 del DGR n 2272 del 21 dicembre 2016. Committente: COMUNE DI CODIGORO P.zza Matteotti n.60 44021 CODIGORO (FE) Ubicazione: Viale della Resistenza n. 3 CODIGORO (FE)

Dettagli

GRANCHIO. il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati

GRANCHIO. il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati NCHIO il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati NCHIO Il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati Chiave di fissaggio per le altezze di cm. 60-65-70 NCHIO è un cassero

Dettagli

INTERVENTO 7 - Analisi meccanismi di collasso locali parete su via dei Forni

INTERVENTO 7 - Analisi meccanismi di collasso locali parete su via dei Forni INTERVENTO 7 - Analisi meccanismi di collasso locali parete su via dei Forni L intervento 7 consiste nella realizzazione di catene metalliche in corrispondenza delle murature di piano primo e secondo sul

Dettagli

INDICE 1. INTRODUZIONE NORMATIVA MATERIALI DEFINIZIONE DEI CARICHI... 5

INDICE 1. INTRODUZIONE NORMATIVA MATERIALI DEFINIZIONE DEI CARICHI... 5 INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 1.1. NUOVA SOLETTA... 2 1.2. POSTAZIONE DISABILI E NUOVI GRADINI... 3 2. NORMATIVA... 4 3. MATERIALI... 4 3.1. CALCESTRUZZI... 5 3.2. ACCIAIO PER C.A.... 5 4. DEFINIZIONE DEI

Dettagli

CANTILEVER IPE CANTILEVER CANTILEVER

CANTILEVER IPE CANTILEVER CANTILEVER IPE 90-120 Scaffalatura autoportante particolarmente adatta per lo stoccaggio di materiali lunghi quali tubi, barre, profilati, lamiere in pacchi, coils, legnami e truciolari in genere. Disponibile in

Dettagli

STRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE

STRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE Università IUAV di Venezia Dorsoduro, 2206 barbieri@iuav.it in collaborazione con LabSCo (Laboratorio di Scienza delle Costruzioni) Venezia, 26 settembre 2008 1/34 PRESUPPOSTI: collaborazione tra MONDO

Dettagli

CONNETTORE A SECCO AL-FER srl

CONNETTORE A SECCO AL-FER srl Il connettore a secco AL-fer consente le seguenti tipologie di connessioni: 1) 2) 3) LEGNO - CLS LEGNO - LEGNO CLS - CLS Si rende collaborante Si rende collaborante il l'elemento ligneo con un solaio in

Dettagli

Collegamenti nelle strutture

Collegamenti nelle strutture 1 Collegamenti nelle strutture Le tipologie delle unioni bullonate o saldate sono molteplici e dipendono essenzialmente da: caratteristiche dell unione: nell ambito di quelle bullonate si possono avere

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO

Dettagli

ALU STAFFE IN ALLUMINIO CON FORI

ALU STAFFE IN ALLUMINIO CON FORI ALU STAFFE IN ALLUMINIO CON FORI alu Giunzione a scomparsa in lega di alluminio per utilizzo in ambienti interni ed esterni (cl. di serv. 2) Giunzione universale per connessioni legno-legno e legno-cemento

Dettagli

SISTEMA SOLAIO SMEFOR

SISTEMA SOLAIO SMEFOR SISTEMA SMEFOR PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO SISTEMA SMEFOR LASTRE ESTRUSE IN C.A.P. PER IMPALCATI CIVILI E INDUSTRIALI Il sistema solaio SMEFOR, lastra estrusa in calcestruzzo precompresso, per la formazione

Dettagli

Studio Tecnico d Ingegneria Pepi

Studio Tecnico d Ingegneria Pepi Studio Tecnico d Ingegneria Pepi www.ingpepi.it www.facebook.com/ingpepi Viale Guido Baccelli 56, 00053 Civitavecchia (RM) - Tel. & Fax 0766.546777 - e-mail: ingpepi@tin.it Calcolo strutture c.a. e acciaio

Dettagli

Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis)

Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) ------------------------------------------------------------------------ Terremoto dell Emilia: report preliminare sui danni registrati a

Dettagli