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2 INDICE 1. PREMESSA STRUTTURA DEL DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL OPERA (ALL. XV P.TO LETT. A) INDIRIZZO DEL CANTIERE E DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E COLLOCATA L AREA DI CANTIERE DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA (SCELTE PROGETTUALI, ARCHITETTONICHE, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE) ELENCO DELLE INTERFERENZE INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO SOGGETTI INTERESSATI, COMPITI E RESPONSABILITÀ (All. XV D. Lgs. 81/08 p.to lett. B)) SOGGETTI INTERESSATI SCHEDA ANAGRAFICA IMPRESE DEFINIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI IN CANTIERE E RELATIVE RESPONSABILITA COMMITTENTE RESPONSABILE DEI LAVORI (RDL) COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE (CSP) COORDINATORE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI (CSE) DATORE DI LAVORO (DDL) DIRETTORE DI CANTIERE (DTC) CAPO CANTIERE (CC) RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) MEDICO COMPETENTE (MC) PREPOSTI LAVORATORI RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) LAVORATORE AUTONOMO FORNITORI NOLEGGIATORI A CALDO PRESTATORI DI SERVIZI VISITATORI STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE ESECUTRICI AI FINI DEL SISTEMA SICUREZZA TESSERA DI RICONOSCIMENTO DEL PERSONALE...25 CARATTERISTICHE DEL TESSERINO AUTORIZZAZIONI ALL INGRESSO IN CANTIERE PER NOLI A CALDO, FORNITURE DI MATERIALE, LAVORATORI AUTONOMI E VISITATORI RELAZIONE CONCERNENTE L INDIVIDUAZIONE, L ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALL AREA ED ALLA ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, ALLE LAVORAZIONI ED ALLE LORO INTERFERENZE (ALL. XV P.TO LETT. C) INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALL AREA DEL CANTIERE INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI ED ALLE LORO INTERFERENZE SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN RIFERIMENTO ALL AREA DI CANTIERE (ALL. XV P.TO LETT. D, PUNTO 1) PRESENZA DI FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE PER L AREA CIRCOSTANTE...31 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 1 a 83

3 6. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE (ALL. XV P.TO LETT. D, PUNTO 2) DOCUMENTAZIONE INERENTE LA SICUREZZA DA TENERE IN CANTIERE AI FINI DELLA SICUREZZA ORGANIZZAZIONE LOGISTICA DEL CANTIERE MODALITA DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE DEL CANTIERE, GLI ACCESSI E LE SEGNALAZIONI SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITÀ, ACQUA, GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI TIPO IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE DISPOSIZIONI PER DARE ATTUAZIONE A QUANTO PREVISTO DALL ARTICOLO 102 D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II DISPOSIZIONI PER DARE ATTUAZIONE A QUANTO PREVISTO DALL ARTICOLO 92, COMMA 1, LETTERA C) D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II MODALITÀ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E DEI RIFIUTI ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D INCENDIO O DI ESPLOSIONE SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI (ALL. XV P.TO LETT. D, PUNTO 3) RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI NELL AREA DI CANTIERE VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE RISCHIO DI SEPPELLIMENTO NEGLI SCAVI RISCHIO DI ESPLOSIONE DERIVANTE DALL INNESCO ACCIDENTALE DI UN ORDIGNO BELLICO INESPLOSO RINVENUTO DURANTE LE ATTIVITÀ DI SCAVO RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO CADUTA DI PERSONE CADUTA MATERIALI DALL ALTO RISCHI DI INSALUBRITA DELL ARIA POLVERI - FIBRE FUMI - NEBBIE - GAS - VAPORI FUMI DI SALDATURA E SCOPPIO/ASFISSIA RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI RISCHI DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE RISCHI DERIVANTI DA ECCESSIVI SBALZI DI TEMPERATURA RISCHI DI ELETTROCUZIONE IMPIANTI ELETTRICI PROTEZIONE OPERE PROVVISIONALI DA CONTATTI INDIRETTI RISCHIO RUMORE E POLVERI CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO POLVERI RISCHIO DALL USO DI SOSTANZE CHIMICHE MONTAGGIO DI ELEMENTI PREFABBRICATI PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEI PUNTI 2.3.1, E DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. (ALL. XV P.TO LETT. E) PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II...54 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 2 a 83

4 8.3. PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DA PARTE DI PIÙ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI, COME SCELTA DI PIANIFICAZIONE LAVORI FINALIZZATA ALLA SICUREZZA, DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA DI CUI AI PUNTO E DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. (ALL. XV P.TO LETT. F) MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI TENUTI AD ATTIVARE QUANTO PREVISTO AL PUNTO ED AL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. E CRONOLOGIA DI ATTUAZIONE E MODALITÀ DI VERIFICA MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO, NONCHÉ DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE, FRA I DATORI DI LAVORO E TRA QUESTI ED I LAVORATORI AUTONOMI (ALL. XV P.TO LETT. G) MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO, NONCHÉ DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE, FRA I DATORI DI LAVORO E TRA QUESTI ED I LAVORATORI AUTONOMI ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI (All. XV D. Lgs. 81/08 p.to lett. H) ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI DISPOSIZIONI GENERALI EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI CANTIERI INCENDIO PRESIDI DI LOTTA ANTINCENDIO ELENCO DEI PRINCIPALI PRINCIPI DI PREVENZIONE INCENDI EMERGENZA SANITARIA GESTIONE DEL PRIMO SOCCORSO NOZIONI MINIME DI PRONTO SOCCORSO PRESIDI SANITARI GESTIONE AMMINISTRATIVA DEGLI INFORTUNI RIFERIMENTI TELEFONICI DELLE STRUTTURE PREVISTE SUL TERRITORIO AL SERVIZIO DEL PRONTO SOCCORSO E DELLA PREVENZIONE INCENDI DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI, DELLE FASI DI LAVORO DELLE SOTTOFASI DI LAVORO CHE COSTITUISCONO IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI, ENTITÀ PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI-GIORNO (ALL. XV P.TO LETT. I) DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI, DELLE FASI DI LAVORO E DELLE SOTTOFASI DI LAVORO CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI ENTITÀ PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI-GIORNO STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA (ALL. XV P.TO LETT. L) RIFERIMENTI GENERALI STIMA DEI COSTI PER L ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO AL PSC CONNESSE ALLE SCELTE AUTONOME DELL IMPRESA ESECUTRICE, (ALL. XV P.TO 2.1.3) PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO AL PSC CONNESSE ALLE SCELTE AUTONOME DELL IMPRESA ESECUTRICE, DA ESPLICITARE NEL POS TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO RELATIVE AGLI ASPETTI DELLA SICUREZZA (ALL. XV P.TO 2.1.4) TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO RELATIVE AGLI ASPETTI DELLA SICUREZZA ALLEGATI...83 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 3 a 83

5 1. PREMESSA 1.1. STRUTTURA DEL Il presente documento costituisce attuazione delle disposizioni di cui all art. 91 comma 1 lett. a) del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. nonché dell art. 39 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n Nell intento di agevolare la lettura del presente documento, si riporta di seguito in forma tabellare la collocazione dei contenuti minimi in riferimento alle disposizioni di legge, riportando il capitolo nel quale sono sviluppati i rispettivi temi. Contenuti del PSC rispetto ai contenuti minimi definiti dall Allegato XV al D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. CAPITOLO PSC All. XV p.to lett. a) All. XV p.to lett. b) Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: a) l identificazione e la descrizione dell opera, esplicitata con: 1) l indirizzo del cantiere; 2) la descrizione del contesto in cui é collocata l area di cantiere; 3) una descrizione sintetica dell opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche; Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: b) l individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l indicazione dei nominativi del responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l esecuzione con l indicazione, prima dell inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi; Capitolo 2 Capitolo 3 All. XV p.to lett. c) Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: c) una relazione concernente l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all area ed alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze; Capitolo 4 All. XV p.to lett. d) Punto Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: 1) all area di cantiere, ai sensi dei punti e 2.2.4; In riferimento all area di cantiere, il PSC contiene l analisi degli elementi essenziali di cui all ALLEGATO XV.2, in relazione: a) alle caratteristiche dell area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee; b) all eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione: b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circostante, b2) al rischio di annegamento; c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l area circostante Per ogni elemento dell analisi di cui ai punti 2.2.1, e 2.2.3, il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a). Capitolo 5 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 4 a 83

6 Contenuti del PSC rispetto ai contenuti minimi definiti dall Allegato XV al D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. CAPITOLO PSC All. XV p.to lett. d) All. XV p.to lett. d) Punto 2 Punto Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: 2) all organizzazione del cantiere, ai sensi dei punti e 2.2.4; In riferimento all organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l analisi dei seguenti elementi: a) le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; b) i servizi igienico-assistenziali; c) la viabilità principale di cantiere; d) gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo; e) gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall articolo 102; g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall articolo 92, comma 1, lettera c); h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; i) la dislocazione degli impianti di cantiere; l) la dislocazione delle zone di carico e scarico; m) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti; n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d incendio o di esplosione Per ogni elemento dell analisi di cui ai punti 2.2.1, e 2.2.3, il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a) Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: 3) alle lavorazioni, ai sensi dei punti e 2.2.4; In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l analisi dei rischi presenti, con riferimento all area e alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri dell attività dell impresa, facendo in particolare attenzione ai seguenti: a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell area di cantiere; b) al rischio di seppellimento negli scavi; b-bis) al rischio di esplosione derivante dall innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo; c) al rischio di caduta dall alto; d) al rischio di insalubrità dell aria nei lavori in galleria; e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria; f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto; g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; h) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura i) al rischio di elettrocuzione; l) al rischio rumore; m) al rischio dall uso di sostanze chimiche Per ogni elemento dell analisi di cui ai punti 2.2.1, e 2.2.3, il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a). Capitolo 6 Capitolo 7 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 5 a 83

7 Contenuti del PSC rispetto ai contenuti minimi definiti dall Allegato XV al D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. CAPITOLO PSC All. XV p.to lett. e) All. XV p.to lett. f) All. XV p.to lett. g) Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: e) le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, ai sensi dei punti 2.3.1, e 2.3.3; Il coordinatore per la progettazione effettua l analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. Per le opere rientranti nel campo di applicazione del D.lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del presente Regolamento, prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed é redatto ad integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni previsto dall articolo 42 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l esecuzione verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: f) le misure di coordinamento relative all uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva di cui ai punto e 2.3.5; Le misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi Il coordinatore per l esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al punto ed al punto e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: g) le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi; Capitolo 8 Capitolo 9 Capitolo 10 All. XV p.to lett. h) All. XV p.to lett. i) Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: h) l organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze é di tipo comune, nonché nel caso di cui all articolo 94, comma 4*; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi; Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: i) la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; Capitolo 11 Capitolo 12 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 6 a 83

8 Contenuti del PSC rispetto ai contenuti minimi definiti dall Allegato XV al D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. CAPITOLO PSC All. XV p.to lett. l) Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: l) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi del punto Stima dei costi della sicurezza Ove é prevista la redazione del PSC ai sensi del Titolo IV, Capo I, del presente decreto, nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva Per le opere rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche e per le quali non é prevista la redazione del PSC ai sensi del Titolo IV Capo I, del presente decreto, le amministrazioni appaltanti, nei costi della sicurezza stimano, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi delle misure preventive e protettive finalizzate alla sicurezza e salute dei lavoratori La stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici Per la stima dei costi della sicurezza relativi a lavori che si rendono necessari a causa di varianti in corso d'opera previste dall'articolo 132 del D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche, o dovuti alle variazioni previste dagli articoli 1659, 1660, 1661 e 1664, secondo comma, del codice civile, si applicano le disposizioni contenute nei punti 4.1.1, e I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale della variante, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso Il direttore dei lavori liquida l'importo relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori, previa approvazione da parte del coordinatore per l'esecuzione dei lavori quando previsto. Capitolo 13 All. XV p.to (art. 39 comma 1 DPR 207/2010 La stima dei costi della sicurezza derivanti dall attuazione delle misure individuate rappresenta la quota di cui all art. 16 comma 1 punto a.2). Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell impresa esecutrice, da esplicitare nel POS. Capitolo 14 All. XV p.to Il PSC é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta. Capitolo 15 Le prescrizioni contenute nel presente PSC non dovranno in alcun modo essere interpretate come limitative al processo di prevenzione degli infortuni ed alla tutela della salute dei lavoratori e non sollevano l Appaltatore dagli obblighi imposti dalla normativa vigente. Il PSC non riporta le misure di prevenzione e tutela che, in applicazione delle norme vigenti, sono richiesti in relazione ai rischi specifici, alle procedure esecutive ed alle particolarità operative dell attività propria dell Appaltatore; i datori di lavoro delle imprese esecutrici, nei rispettivi Piani operativi di sicurezza, forniranno dettagli sull'organizzazione e l'esecuzione Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 7 a 83

9 dei lavori di competenza, in coerenza con le prescrizioni riportate nel presente piano di sicurezza e coordinamento. Prima della consegna dei lavori, l Affidataria dovrà formulare eventuali proposte integrative del PSC, anche in funzione delle eventuali osservazioni formulate dal proprio Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza preventivamente consultato. Anche per ciascuna impresa esecutrice subappaltatrice, prima dell accettazione del PSC da effettuarsi prima dell'inizio dei lavori, il datore di lavoro, come previsto dall'art. 102 del D. Lgs 81/2008 e ss. mm. ii. dovrà mettere a disposizione del proprio rappresentante per la sicurezza il PSC fornendogli chiarimenti sul contenuto del piano e valuterà le eventuali proposte da formulare al riguardo. Il presente PSC potrà infatti essere integrato dal Coordinatore per l Esecuzione dei Lavori, in seguito indicato CSE, prima dell inizio dei lavori o in corso d opera, in conformità a quanto disposto dall art. 92 comma b) del D. Lgs 81/2008 e ss. mm. ii., sulla base delle proposte di modificazioni e integrazioni presentategli dalle imprese esecutrici, per adeguarne i contenuti alle tecnologie proprie dell impresa ove questa ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza rispetto alle misure contenute nel piano stesso. Il PSC dovrà essere illustrato e diffuso dall Affidataria a tutti i soggetti interessati e presenti in cantiere prima dell inizio delle attività lavorative. N.B.: La sottoscrizione del Piano di Sicurezza e Coordinamento costituisce condizione necessaria per l'ingresso in cantiere. Senza la sottoscrizione del presente piano e l avvenuta verifica di idoneità del POS, è fatto divieto ad imprese e/o lavoratori autonomi di entrare in cantiere. L Affidataria, prima della consegna dei lavori, dovrà predisporre e consegnare al CSE, il Piano Operativo di Sicurezza (nel seguito indicato come POS) redatto conformemente all Allegato XV del D. Lgs 81/2008 e ss. mm. ii. Le imprese esecutrici redigeranno e consegneranno il proprio POS al CSE (previa verifica di congruità con il proprio POS da parte dell Impresa Affidataria) almeno 15 gg. prima dell inizio delle rispettive attività. L idoneità del POS sarà verificata dal CSE che ne validerà il documento. La verifica di idoneità del POS è condizione necessaria per l inizio delle attività e copia dello stesso firmata dal CSE dovrà essere conservata in cantiere a disposizione delle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo di cantiere, unitamente alla determinazione del CSE di verifica del POS ed al verbale della Riunione di Coordinamento per la Sicurezza (RCS) di primo ingresso. L Affidataria avrà altresì il dovere di garantire la presenza in cantiere di tutti i verbali delle RCS e dei verbali di sopralluogo della sicurezza (VSS) effettuate dal CSE 1.2. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Oltre alle definizioni di cui agli artt. 2 e 89 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. da intendersi qui richiamate, con riferimento ai contenuti del presente PSC, si richiamo di seguito le definizioni di cui all allegato XV del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii.: - scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte effettuate in fase di Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 8 a 83

10 progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori; - procedure: modalità e sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione; - apprestamenti: opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere; - attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro; - misure preventive e protettive: apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute; - prescrizioni operative: indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera da realizzare; - cronoprogramma dei lavori: programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata; - PSC: piano di sicurezza e di coordinamento; - PSS: piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; - POS: piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, lettera h) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., e all'articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; - RCS: riunioni di coordinamento per la sicurezza; - VSS: verbale di sopralluogo per la sicurezza redatto dal CSE; - costi della sicurezza: costi indicati all'articolo 100 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., nonché gli oneri indicati all'articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 9 a 83

11 2. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL OPERA (ALL. XV P.TO LETT. A) 2.1. INDIRIZZO DEL CANTIERE E DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E COLLOCATA L AREA DI CANTIERE INDIRIZZO DEL CANTIERE Il cantiere ha luogo presso il plesso scolastico FIOCCO DI NEVE sito Parma via Egidio Pini n. 14/A. La scuola si trova nella zona ovest della Città, nella prima periferia in un contesto a prevalente destinazione abitativa e presenze artigianali/commerciali. La zona è raggiungibile comodamente dalla S.S. 9 via Emilia ovest, dalla quale si diparte direttamente via Egidio Pini. Inquadramento della zona in cui si trova il plesso scolastico DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E COLLOCATA L AREA DI CANTIERE. Senz altro le caratteristiche del contesto in cui si colloca il cantiere sono da ascrivere all ambito urbano caratterizzato da notevoli flussi veicolari, densità della rete di servizi e presenza di attività commerciali ed abitative che tuttavia non interferiscono con le attività in quanto l area della scuola è raggiungibile da una viabilità riservata ai soli plessi scolastici denominati FIOCCO DI NEVE e SCUOLA ANNA FRANK / SERGIO NERI ad accesso limitato con sbarra all ingresso su via Pini; l area di pertinenza del plesso scolastico FIOCCO DI NEVE è inoltre segregata da una recinzione che non permette alcuna comunicazione interferente tra le aree circostanti ed in particolare dalla scuola ANNA FRANK / SERGIO NERI. Nell ortofoto sottostante con linee in colore giallo è rappresentato il perimetro della suddetta recinzione. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 10 a 83

12 Il plesso scolastico FIOCCO DI NEVE si sviluppa su di un'unica piano, ha una struttura in cemento armato, copertura in laterocemento, le pareti perimetrali sono caratterizzate da un primo basamento in cemento armato e da una soprastante parte con serramento in alluminio e vetro. L edificio sorge su di un ampia area verde di pertinenza, completamente pianeggiante nell intorno dell immobile; nelle vicinanze del manufatto non sono presenti linee aeree. Lungo il cornicione e le pareti perimetrali, in alcuni tratti corre rispettivamente una canalina dell impianto elettrico di alimentazione dei punti luce a servizio delle aree esterne (cornicione) e la tubazione di trasporto del gas tinteggiata nel convenzionale colore giallo (pareti perimetrali). In alcuni punti del perimetro vi sono alberature radicate nelle vicinanze delle pareti. L edificio è composto da tre ali, in cui trovano posto le aule didattiche ed i locali di servizio; in posizione centrale è collocato un salone polivalente. L edificio è sede di una scuola materna ma la stazione ma la stazione appaltante prevede l esecuzione dei lavori durante il periodo di chiusura estiva dell edificio e dunque nell ipotesi che all interno della struttura non vi sia in corso alcuna attività didattica e dunque non vi sia la presenza di bambini e personale docente. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, dovesse verificarsi l esecuzione dei lavori in mancanza di tale presupposto, l Affidataria non potrà eseguire i lavori fino all avvenuto adeguamento del presente PSC. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 11 a 83

13 2.2. DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA (SCELTE PROGETTUALI, ARCHITETTONICHE, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE) DESCRIZIONE DELL OPERA I lavori si compongono della sola attività di sostituzione dei serramenti, oggi a vetro singolo, con vetrocamera a doppio vetro e telaio del serramento in alluminio. I serramenti oggi presenti sono tutti uguali, in alluminio anodizzato e vetro semplice, differendo unicamente per l altezza: 1) Serramenti di ingresso (ingresso principale ed accessi diretti delle aule all area esterna), fissati a terra ed al solaio di copertura, di altezza pari a 3,20 ml.; 2) Serramenti delle aule didattiche, fissati su parapetto in cemento armato alto 97 cm. (con forma trapezia all esterno e retta all interno) e solaio di copertura, dell altezza di 2,23 ml. divisi in due parti di 1,93 ml. e 0,30 ml.; 3) Serramenti locali di servizio fissati su parapetto in cemento armato alto 173 cm. (con forma retta sia all interno che all esterno) e solaio di copertura, dell altezza di 1,47 ml. divisi in due parti di 1,17 ml. e 0,30 ml.; Serramento tipo 1 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 12 a 83

14 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA (EFFICIENTAMENTO ENERGETICO) DEL PLESSO SCOLASTICO FIOCCO DI NEVE Serramento tipo 2 Serramento tipo 3 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 13 a 83

15 I lavori si esauriscono nella sostituzione dei suddetti serramenti con altri con vetrocamera, serramenti a doppio vetro in alluminio e vetro del tutto simili, per partizioni, a quelli esistenti; le attività previste sono dunque lo smontaggio e smaltimento a discarica dei serramenti esistenti e montaggio dei nuovi prodotti in stabilimento. Si ritiene di sottolineare la particolare forma del parapetto di altezza 0,97 ml. che presentando (in sezione) una forma trapezia, non consente un avvicinamento al serramento degli apprestamenti per il lavoro. Gli aspetti principali dell opera con riferimento alla sicurezza si possono sintetizzare come di seguito: - Interferenze dovute alle alberature e dei giochi; - Eventuale presenza di personale ausiliario all interno della struttura; - Interferenze tra lavorazioni in zone adiacenti del cantiere; - Emissione di polveri e rumore; SCELTE PROGETTUALI, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE L organizzazione spazio-temporale delle attività dovrà essere tale da garantire che alla fine di ogni giornata lavorativa siano montati i nuovi serramenti in ogni punto in cui sono stati smontati quelli esistenti in modo da garantire che la scuola rimanga inaccessibile, per ovvie ragioni di sicurezza. La cantierizzazione dell area prevede zone di accatastamento dei materiali provenienti dalla demolizione oltre ad aree separate dalle prime, per lo stoccaggio del materiale occorrente per la realizzazione dell intervento. Le attività dovranno concentrarsi nel periodo estivo di chiusura del plesso ed assenza di ogni attività: l appaltatore dovrà organizzarsi con più squadre di lavoro che operino in luoghi differenti (sostanzialmente opposti) in modo da garantire che non vi sia alcuna interferenza tra le diverse squadre di lavoro. In questo senso l appaltatore potrà prevedere tante aree logistiche di stoccaggio dei materiali quanti sono le squadre di lavoro. Lo stoccaggio del materiale in genere e dei serramenti rimossi dovranno essere effettuati possibilmente su piano orizzontale; il materiale accatastato in piedi dovrà essere previsti dei fermi al piede ed in sommità in modo che gli stessi non possano cadere al suolo per urto accidentale. Le aree di stoccaggio e di movimentazione del materiale dovrà essere segregato e dovrà essere segnalato il divieto di accesso per i lavoratori non addetti all attività. La strada di accesso condivisa ai due plessi scolastici servirà solo come via di accesso e non dovrà essere impegnata dal cantiere/mezzi in parcheggio in alcun modo. L area in cui si svolgono le lavorazioni dovrà in ogni caso essere distinta dal resto del cantiere da una rete arancione che dovrà essere spostata a mano a mano che il cantiere avanza. Ai fini della sicurezza, risulta particolarmente importante la consapevolezza della presenza del cantiere da trasferire alla popolazione e personale ausiliario della scola in modo che Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 14 a 83

16 adegui il proprio comportamento. Sarà, quindi, fondamentale spiegar preventivamente quali azioni si andranno a mettere in atto, giustificarne il loro possibile impatto sull intorno. In questo senso andrà comunicato con congruo anticipo l avvio delle attività all istituto comprensivo così come sarà onere dell affidataria apporre avvisi presso l immobile e la strada riservata di accesso all area di lavoro circa l avvio delle attività. Per ciò che riguarda invece le scelte TECNOLOGICHE, non si ravvisano particolarità essendo la produzione dei serramenti eseguita in stabilimento ed il montaggio essendo standardizzato, non vi è la possibilità di utilizzare particolari tecnologie ELENCO DELLE INTERFERENZE Le principali fonti di interferenza sono pertanto dovute alle seguenti aree: - Presenza linea elettrica esterna in canalizzazione; - Per il serramento di tipo 2, particolare forma del parapetto di altezza 0,97 ml. che presentando (in sezione) una forma trapezia, non consente un avvicinamento al serramento degli apprestamenti per il lavoro; - Presenza della conduttura della rete gas metano; - Presenza di alberature nei pressi delle pareti esterne dell edificio che possono costituire interferenza nella movimentazione e/o sollevamento del materiale. Per quanto attiene la presenza di sottoservizi, si da atto che non sono previsti scavi; non sono presenti linee aeree nell area di intervento.; 2.4. INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO L opera non prevede l esecuzione, venendo così meno la necessità di approfondire il tema della natura del suolo e della stabilità dei fronti di scavo. Allo stesso modo, in ragione della tipologia delle attività previste, sono inconferenti valutazione di ordine idrogeologico. 3. SOGGETTI INTERESSATI, COMPITI E RESPONSABILITÀ (All. XV D. Lgs. 81/08 p.to lett. B)) 3.1. SOGGETTI INTERESSATI Stazione Appaltante RUP Geom. Marco Ferrari c/o Parma Infrastrutture s.p.a. L. go Torello de Strada 11/A Parma Partita Iva: Tel: 0521/ Fax: 0521/ marco.ferrari@parmainfrastrutture.it Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 15 a 83

17 Impresa Affidataria ed Appaltatore DTC Da stabilire in base a gara ad evidenza pubblica Responsabile dei Lavori RdL Geom. Marco Ferrari c/o Parma Infrastrutture s.p.a. L. go Torello de Strada 11/A Parma Partita Iva: Tel: 0521/ Fax: 0521/ marco.ferrari@parmainfrastrutture.it Progetto Esecutivo PE Geom. Marco Ferrari c/o Parma Infrastrutture s.p.a. L. go Torello de Strada 11/A Parma Partita Iva: Tel: 0521/ Fax: 0521/ marco.ferrari@parmainfrastrutture.it Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione CSP Ing. Paolo Giovanelli Via Scarabelli n Piacenza paolo.giovanelli@libero.it Telefono: ; Fax: Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione CSE Ing. Paolo Giovanelli Via Scarabelli n Piacenza paolo.giovanelli@libero.it Telefono: ; Fax: Direttore dei Lavori DL Geom. Marco Ferrari c/o Parma Infrastrutture s.p.a. L. go Torello de Strada 11/A Parma Partita Iva: Tel: 0521/ Fax: 0521/ marco.ferrari@parmainfrastrutture.it Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 16 a 83

18 3.2. SCHEDA ANAGRAFICA IMPRESE All atto di redazione del presente PSC non sono note le imprese che entreranno in cantiere da individuarsi con una procedura ad evidenza pubblica. Nella redazione del proprio POS le imprese esecutrici dovranno inserire una tabella in cui riassumere le seguenti informazioni. Impresa appaltatrice ed Affidataria (ed esecutrice) Ragione sociale: Indirizzo: Telefono: p.iva: Iscrizione C.C.I.A. Numero Registro imprese: Codice INAIL attività: Codice INPS attività: A.S.L. competente: Datore di lavoro: Direttore Tecnico di Area delegato alla sicurezza Direttore tecnico di cantiere: Responsabile di produzione Capo Cantiere Medico competente: Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza Impresa esecutrice (subappaltatrice) n. 1 Ragione sociale: Indirizzo: Telefono: p.iva: Iscrizione C.C.I.A. Numero Registro imprese: Codice INAIL attività: Codice INPS attività: A.S.L. competente: Datore di lavoro: (eventuale) delegato alla sicurezza Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 17 a 83

19 Direttore tecnico di cantiere: Capo cantiere Responsabile di produzione Medico competente: Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza Addetti alla gestione delle emergenze antincendio: Addetti alla gestione delle emergenze pronto soccorso: Personale occupato in cantiere: Operai n... Tecnici n... Amministrativi n... Altro n... Totale n... Per ogni singola impresa esecutrice, le determinazioni di verifica di idoneità dei POS (subappaltatori), costituirà aggiornamento ed integrazione del presente PSC Parte Generale, ai sensi del D.lgs. 81/08, all. XV, punto dei nominativi delle singole imprese esecutrici tenute ad attivare quanto previsto dal D.lgs. 81/08, all. XV ai punti e Per i lavoratori autonomi, il verbale della Riunione di Coordinamento della Sicurezza di primo ingresso costituirà aggiornamento ed integrazione del presente PSC Parte Generale, ai sensi del D.lgs. 81/08, all. XV, punto dei nominativi dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto dal D.lgs. 81/08, all. XV ai punti e DEFINIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI IN CANTIERE E RELATIVE RESPONSABILITA COMMITTENTE 1 Le attribuzioni del Committente, soggetto titolare del potere decisionale sulla spesa di gestione dell appalto, sono previste nella legislazione corrente, in particolare dall art. 90 del D. Lgs. 81/08. Il Committente è esonerato dalle responsabilità connesse all'adempimento dei propri obblighi limitatamente all'incarico conferito al Responsabile dei Lavori (art. 93 comma 1 D. Lgs. 81/08) RESPONSABILE DEI LAVORI (RdL) 2 Il responsabile dei lavori è individuato nel Responsabile del procedimento della Stazione Appaltante ex art. 10 comma 2 D.P.R. 207/2010 e ss. mm. ii. ed art. 89 comma 1 lett. c) del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.. Le attribuzioni del responsabile dei lavori, sono previste nella legislazione corrente, in particolare dall art. 90 del D. Lgs. 81/08. 1 il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell appalto - art. 89 comma 1 lett. b) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. 2 soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal presente decreto; nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e ss. mm. ii., il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento - art. 89 comma 1 lett. c) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 18 a 83

20 COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE (CSP) 3 E' il soggetto, di seguito denominato CSP, incaricato, dal Committente o dal Responsabile dei Lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art. 91 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.. Il CSP redige, contestualmente alla progettazione, un Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) ed un Fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori nonché coordina l applicazione delle disposizioni di cui all articolo 90, comma 1 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i COORDINATORE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI (CSE) 4 E il soggetto, di seguito denominato CSP, incaricato, dal Committente o dal Responsabile dei Lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art. 92 del D.Lgs 81/2008 e ss. mm. ii. che ne definisce gli obblighi DATORE DI LAVORO (DdL) 5 Al Datore di Lavoro competono i compiti individuati dalla vigente normativa, ed in particolare a quelli sanciti dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i in quanto titolare dei poteri illimitati di gestione e di spesa in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Con particolare riferimento alle disposizioni di cui al titolo IV del D.Lgs 81/2008 e ss. mm. ii. si ricordano gli obblighi di cui all art. 96, 111, 116 e, nel caso di DdL dell Impresa affidataria anche dell art. 97. Ai fini di dare concreta attuazione alle previsioni di cui all art. 18 comma 1 lett. f) del D.Lgs 81/2008 e ss. mm. ii., il DdL deve predisporre un modello organizzativo strutturato che consenta la costante presenza di un soggetto nel luogo di lavoro; in tale senso il DdL dovrà individuare un preposto per ogni squadra di lavoro (da informare e formare in merito ai contenuti del POS) che a vista abbia sotto controllo tutti i lavoratori addetti all attività. Ogni squadra di lavoro dovrà dunque essere formata almeno da un preposto, due addetti al servizio primo soccorso ed un addetto al servizio emergenze ed antincendio (le figure possono essere contemporaneamente coperte da un medesimo lavoratore). È da evidenziare come il POS può essere sottoscritto esclusivamente dal datore di lavoro in quanto la valutazione del rischio, ai sensi e per gli effetti di cui al D.lgs n 81/2008 e s.m.i., non è fra le attività delegabili DIRETTORE DI CANTIERE (DTC) Il direttore tecnico di cantiere è una figura apicale obbligatoria dell affidataria, incaricata dell organizzazione, della gestione e della conduzione del cantiere. Questo soggetto 3 soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell esecuzione dei compiti di cui all articolo 91 D. Lgs. 81/08 - art. 89 comma 1 lett. e) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. 4 soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell esecuzione dei compiti di cui all articolo 92, che non può essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato. Le incompatibilità di cui al precedente periodo non operano in caso di coincidenza fra committente e impresa esecutrice - art. 89 comma 1 lett. f) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. 5 il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell organizzazione stessa o dell unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l organo di vertice medesimo - art. 2 comma 1 lett. b) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 19 a 83

21 mantiene i rapporti con la direzione dei lavori, coordina e segue l esecuzione delle prestazioni in contratto e sovrintende all adattamento, all applicazione e all osservanza dei piani di sicurezza. In sostanza, il direttore tecnico di cantiere deve occuparsi, per conto dell appaltatore, dell esecuzione concreta del contratto d appalto con la gestione diretta della relativa mano d opera, coordinando e seguendo l adempimento delle prestazioni in contratto e sovrintendendo all adattamento, all applicazione e all osservanza dei piani di sicurezza, con confronto diretto con la direzione dei lavori e i diversi esecutori. Questa figura ricopre un ruolo centrale quale diretta emanazione del datore di lavoro dell adempimento degli obblighi in materia di cantieri temporanei e mobili. In materia di sicurezza, sono varie le disposizioni che fanno del direttore tecnico il destinatario di responsabilità concrete nella gestione e nella partecipazione all implementazione dei piani previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 per i quali «il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano» di sicurezza e coordinamento «da parte di tutte le imprese impegnate nell esecuzione dei lavori» (comma 7, art. 118, Codice dei contratti pubblici). Nei cantieri dove l appalto è eseguito avvalendosi anche di subappaltatori di singole opere all appaltatore-mandatario compete l obbligo di vigilare «sulla sicurezza dei lavori affidatigli e sull applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del» piano di sicurezza e coordinamento, organizzando gli interventi di sicurezza generali e specifici per i lavori in corso di esecuzione e verificando la congruenza dei piani operativi di sicurezza «delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione» al committente (art. 97, TU sicurezza). Tutte attività, queste, che l appaltatore-mandatario svolge con il supporto concreto nel singolo cantiere del direttore tecnico. Il DTC ha il compito di stimolare l adattamento e l implementazione dei piani operativi durante le lavorazioni, provvedendo ad attuare un azione di coordinamento nei contesti operativi di maggiori dimensioni con più subappaltatori (attraverso l acquisizione dei rispettivi piani operativi e la relativa trasmissione al coordinatore per l esecuzione dei lavori), cooperando con le varie imprese presenti nel medesimo luogo di lavoro e vigilando per assicurare un alto livello di protezione. Il compito di redazione del POS rimane di competenza esclusiva del datore di lavoro della singola impresa appaltatrice che, ai sensi del punto 3.2.1, Allegato XV al D.Lgs. n. 81/2008, è tenuto a curare la redazione del POS, quale documento che deve essere predisposto «in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell articolo 17, comma 1, lettera a» [art. 89, comma 1, lettera h)] e, quindi, come obbligo non delegabile a terzi [In questo senso, infatti, PSS e POS rappresentano l adempimento giuridico alla valutazione dei rischi del cantiere; si veda, in merito, Cass. pen., sez. IV, 9 ottobre 2008 n , in CED Cass. pen., 2008]. Il Direttore di cantiere ha altresì le responsabilità conseguenti ad eventuali deleghe e/o nomine ricevute in materia di sicurezza. Segnala al Datore di Lavoro quanto necessario per il reperimento di materiali ed attrezzature occorrenti per l attuazione delle misure di sicurezza previste dalle vigenti normative e dal piano di sicurezza, limitatamente ai lavori eseguiti dal proprio personale, anche su indicazione delle funzioni subordinate. Ha la responsabilità della gestione tecnico esecutiva dei lavori, cosi come risultano nel Programma dì esecuzione dei lavori e negli allegati ad ogni fase lavorativa del presente PSC. Verifica, con l ausilio del RSPP, la rispondenza alle norme delle attrezzature di lavoro (macchine, impianti,dpi, ) messe a disposizione dei propri lavoratori. Provvede affinché tutte le macchine e le attrezzature siano mantenute in efficienza ed utilizzate in modo corretto e curerà l'affissione della segnaletica di sicurezza, di volta in volta, secondo le esigenze. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 20 a 83

22 Illustra a tutto il personale il PSC ed il POS e verifica che venga attuato quanto è in esso contenuto o è regolato dalle leggi vigenti e dalle norme della buona tecnica. Presiede normalmente all'esecuzione delle Fasi lavorative ma, in sua assenza, fornisce ai preposti tutte quante le istruzioni necessarie alla prosecuzione dei lavori in sicurezza; disporrà però che non vengano comunque eseguiti lavori con rischi particolari o non sufficientemente programmati. Coordina le funzioni subordinate e i responsabili delle altre imprese e lavoratori autonomi operanti in cantiere, al fine di eliminare o ridurre i rischi conseguenti alle interferenze tra le lavorazioni, nel rispetto del piano di sicurezza e coordinamento. Mette a disposizione dei lavoratori i necessari DPI CAPO CANTIERE (CC) La nomina del CC è propria di tutte le imprese che in concreto svolgono attività materiali in cantiere, siano esse l affidataria o le esecutrici. La nomina di questa figura, infatti, è un fatto interno all organizzazione della singola impresa, rappresentando questi il raccordo tra la direzione generale di cantiere e le maestranze dell impresa esecutrice e ricoprendo il capocantiere il ruolo di responsabile nello svolgimento e nell organizzazione concreta del proprio lavoro, con compiti di gestione dei capisquadra, degli operai specializzati e di quelli qualificati o comuni. Cura l attuazione delle misure di sicurezza previste dalle norme in vigore e secondo le disposizioni impartite dalla Direzione del cantiere anche tramite il piano di sicurezza. Sospende il lavoro qualora a suo giudizio, in determinate condizioni, la prosecuzione dello stesso si rivelasse pericolosa per l incolumità dei lavoratori o di terzi. Controlla la buona esecuzione delle opere provvisionali ed interviene ove necessario per il loro ripristino. Verifica la corretta utilizzazione e lo stato di efficienza di impianti ed attrezzature, provvedendo, ove necessario, alla manutenzione. Verifica lo stato di manutenzione delle piste di cantiere, delle recinzioni e delle delimitazioni di cantiere nonché della relativa segnaletica e ne dispone gli interventi di ripristino eventualmente necessari. Autorizza gli accessi al cantiere di personale e mezzi estranei, disponendo, se necessario, personale preposto al controllo e alla direzione delle manovre RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) 6 Collabora con il Datore di Lavoro nell individuare e valutare i rischi connessi con le attività di cantiere e nel determinare le relative misure di salvaguardia dell incolumità dei lavoratori e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della vigente normativa, sulla base del PSC e della specifica conoscenza dell organizzazione del cantiere. Aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti nelle attività lavorative, su proposta e di concerto con il datore di lavoro; Verifica, attraverso visite periodiche al cantiere, il rispetto sul luogo di lavoro delle disposizioni normative in materia di prevenzione degli infortuni, anche secondo quanto riportato nei piani di sicurezza, redigendo relazioni sullo stato di sicurezza del cantiere e sulle eventuali azioni da intraprendere; 6 persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi - art. 2 comma 1 lett. f) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 21 a 83

23 Assiste il Direttore di Cantiere nelle visite ispettive e nei controlli effettuati dagli organi preposti alla vigilanza in materia di igiene e sicurezza del lavoro MEDICO COMPETENTE (MC) 7 Collabora con il datore di lavoro e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione alla predisposizione dell attuazione delle misure di sicurezza. Effettua gli accertamenti sanitari preventivi e periodici. Esprime i giudizi di idoneità alla mansione specifica sui lavoratori. Istituisce ed aggiorna, sotto la propria responsabilità, per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, una cartella sanitaria e di rischio da custodire presso il cantiere con salvaguardia del segreto professionale. Fornisce ai lavoratori le informazioni sul significato degli accertamenti sanitari cui sono sottoposti e sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione delle lavorazioni che comportino l esposizione ad agenti con effetti a lungo termine. Informa i lavoratori dei risultati degli accertamenti sanitari a cui si sono sottoposti. Visita il cantiere congiuntamente al responsabile del servizio di prevenzione e protezione almeno due volte all anno e partecipa al programma del controllo dell esposizione dei lavoratori. Collabora con il datore di lavoro alla predisposizione del servizio di primo soccorso. Collabora con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione all attività di formazione ed informazione dei lavoratori. Sono destinatari degli obblighi di cui all art. 25 del D.Lgs 81/2008 e ss. mm. ii PREPOSTI 8 Organizzano e coordinano il lavoro nelle aree di propria competenza, nel rispetto delle direttive impartite dai loro superiori, rendendo edotti i lavoratori dei rischi cui sono sottoposti ed esigendo l osservanza delle norme antinfortunistiche. Controllano il lavoro dei subappaltatori nelle aree di propria competenza, secondo quanto disposto dai superiori, coordinando l attività con il personale preposto alla sicurezza delle altre imprese. Segnalano immediatamente ai superiori eventuali anomalie di macchine ed attrezzature e ogni altra possibile condizione di pericolo. Gestiscono, nel rispetto delle direttive impartite loro dai superiori e secondo le procedure predisposte, l attività di coordinamento in caso di emergenza e di evacuazione dell area nell ipotesi di pericolo grave ed imminente. Obbligano i lavoratori ad indossare i dispositivi di protezione individuali, secondo quanto previsto dalle vigenti norme di legge. Sono destinatari degli obblighi di cui all art. 19 del D.Lgs 81/2008 e ss. mm. ii. 7 medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente Decreto - art. 2 comma 1 lett. h) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii.; 8 persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa - art. 2 comma 1 lett. e) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 22 a 83

24 LAVORATORI 9 Sono destinatari degli obblighi di cui all art. 20 del D.Lgs 81/2008 e ss. mm. ii RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) 10 Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, eletto dai lavoratori, ha i seguenti compiti, sanciti dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i: accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni; è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi e alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nel cantiere; è consultato sulla designazione degli addetti al servizio di prevenzione, alla prevenzione e lotta agli incendi, al primo soccorso e all evacuazione dell area di cantiere; è consultato in merito all organizzazione della formazione ed informazione dei lavoratori; riceve le informazioni e la documentazione in materia di sicurezza nel cantiere; promuove l elaborazione, l individuazione e l attuazione delle misure di prevenzione; partecipa alle riunioni periodiche di sicurezza; formula osservazioni in occasione delle visite degli organi di vigilanza; fa proposte in merito all attività di prevenzione LAVORATORE AUTONOMO 11 E' il soggetto che concorre con la propria attività professionale alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. Compiti del Lavoratore Autonomo sono: trasmettere al Responsabile dei Lavori copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio; applicare le disposizioni a loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e coordinamento la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni del D.Lgs 81/2008 e s.m.i; utilizzare i dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i; adeguarsi alle disposizioni del Coordinatore per l'esecuzione D.Lgs 81/2008 e s.m.i; 9 persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell ente stesso; l associato in partecipazione di cui all articolo 2549(N), e seguenti del Codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all articolo 18 della Legge 24 giugno 1997, n. 196(N), e di cui a specifiche disposizioni delle Leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; i volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile; il lavoratore di cui al Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni - art. 2 comma 1 lett. a) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. 10 persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro - art. 2 comma 1 lett. i) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. 11 persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell opera senza vincolo di subordinazione - art. 2 comma 1 lett. d) D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 23 a 83

25 Non sono da intendersi lavoratori autonomi, bensì imprese anche se non formalmente costituite, quei soggetti che hanno alla proprie dipendenze altri lavoratori, anche se semplici apprendisti, o che collaborano con altri soggetti alla realizzazione della stesso lavoro; Non sono da intendersi lavoratori autonomi, bensì dipendenti di fatto, soggetti che svolgono il lavoro senza autonomia e senza mezzi propri ma rispondendo alle direttive organizzative e gestionali di un altro soggetto FORNITORI La presenza in cantiere di tali soggetti e delle relative macchine e/o attrezzature, comporta l obbligo (ex art. 96 comma 1-bis D. Lg. 81/08) di attuare le particolari disposizioni di sicurezza organizzativo-procedurali (scambio di informazioni, coordinamento delle misure e delle procedure di sicurezza, cooperazioni nelle fasi operative) definite dall articolo 26 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.. Si verifica spesso il caso di fornitori e/o trasportatori che svolgono la propria attività per un impresa esecutrice (che non sia l affidataria) per attività quali ad esempio il trasporto e pompaggio del cls ed il trasporto del ferro. In tal caso, il coordinamento avvenuto tra l Affidataria e l impresa esecutrice, dovrà essere trasferito in cascata a cura di quest ultima al fornitore; il coordinamento dei fornitori ex art. 26 D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. è sostanzialmente in capo alla ditta esecutrice per la quale operano la quale è sua volta è coordinata dalla ditta affidataria NOLEGGIATORI A CALDO La presenza in cantiere di tali soggetti e delle relative macchine e/o attrezzature, anche in considerazione degli elevati rischi connessi alle lavorazioni nelle aree di cantiere comporta l obbligo da parte del Committente di far rispettare le particolari disposizioni di sicurezza organizzativo-procedurali (scambio di informazioni, coordinamento delle misure e delle procedure di sicurezza, cooperazioni nelle fasi operative). I lavoratori che effettuano tale attività dovranno attenersi alle direttive dei soggetti con compiti di responsabilità (preposti, capo cantiere) delle imprese per le quali operano; questi ultimi risponderanno dell attività dei lavoratori in parola, come se fossero in organico alla propria azienda PRESTATORI DI SERVIZI I prestatori di servizi quali ad esempio topografi, rilevatori, soggetti che effettuano misurazioni sulle opere eseguite a fini di contabilità degli stessi, soggetti che effettuano prove distruttive e non sui manufatti, indagini geofisiche e geologiche, consulenti in materia ambientale, prove di carico non connesse a lavorazioni devono attenersi alle indicazioni definite in sede di riunione di coordinamento di primo ingresso da tenersi con il CSE ed allo scambio di informazioni continuo con l affidataria ex art. 96 D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii.. Gli stessi non potranno avere ingresso in cantiere senza aver prima effettuato tale riunione di coordinamento di primo ingresso VISITATORI I visitatori del cantiere, non svolgono alcuna attività ma si limitano a prendere visione del cantiere e delle attività. In ragione del fatto che nel cantiere possono essere in corso attività durante il periodo di visita si ritiene necessario che anche tali soggetti siano informati circa i Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 24 a 83

26 rischi che il cantiere può trasmettere loro nonché a quali regole comportamentali devono attenersi i visitatori in modo da non costituire fonte di pericolo per se stessi e per i lavoratori del cantiere. Tale attività informativa e formativa dovrà essere espletata dall Affidataria ex art. 97 D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii., attività che dovrà essere dimostrata al CSE qualora lo richieda STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE ESECUTRICI AI FINI DEL SISTEMA SICUREZZA Al fine di garantire l attuazione del modello organizzativo previsto dal D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii., e tradotto dal presente PSC in cantiere, è necessario che ogni impresa esecutrice sia presente in cantiere con almeno le seguenti figure: - un capocantiere - un preposto - due addetti al primo soccorso - un addetto alla prevenzione incendi ed alle emergenze. Qualora vi siano presenti in cantiere più squadre di lavoro, le suddette figure devono essere replicate, ad eccezione del capocantiere, per ogni squadra di lavoro in modo tale che non sia direttamente controllabile a vista dal preposto e dagli addetti al servizio prevenzione e protezione. In deroga alla suddetta misura organizzativa, sono esonerati da tali obblighi i fornitori, i lavoratori autonomi ed i noleggiatori a caldo qualora effettuino tale attività con singoli lavoratori che accedono a diverse aree di lavoro (ad esempio fornitori del ferro, del calcestruzzo, ecc..); per tali lavoratori, le imprese per le quali prestano l attività, dovranno garantire la copertura delle misure di primo soccorso e di emergenza ed i lavoratori dovranno attenersi alle disposizioni del preposto e del CC dell impresa esecutrice per la quale, in un dato momento, stanno prestando la propria attività TESSERA DI RICONOSCIMENTO DEL PERSONALE Ai sensi dell art. 36 bis, comma 3, della Legge 4 agosto 2006, n.248 a decorrere dal 1 ottobre 2006 è introdotto nei cantieri edili l'obbligo di ciascun datore di lavoro di munire il personale occupato di una apposita tessera di riconoscimento. Si prevede una modalità di adempimento semplificato per le imprese di minori dimensioni e cioè per i datori di lavoro con meno di dieci dipendenti che possono assolvere all'obbligo di cui sopra mediante annotazione, su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto. Apposite sanzioni pecuniarie sono previste sia in capo al datore di lavoro che al lavoratore che, pur dotato del cartellino di riconoscimento, non lo espongano. CARATTERISTICHE DEL TESSERINO Non essendo fornite dalla legge precisazioni in merito ai dati identificativi da riportare sulla tessera di riconoscimento, si ritiene di poter indicare che ciascuno cartellino, oltre ad essere munito di fotografia del lavoratore, debba riportare i seguenti dati: Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 25 a 83

27 la ragione o denominazione sociale dell azienda completa di indirizzo e riferimenti telefonici; nome e cognome del datore di lavoro nome, cognome, luogo e data di nascita del lavoratore; E opportuno prevedere un indicazione in merito al rapporto che intercorre tra impresa e lavoratore ( dipendente, per l autonomo titolare, socio, amministratore a seconda del caso). Fac-simile tessera Impresa... Sede:. Tel.. P.IVA: Datore di lavoro Cognome e Nome del Lavoratore... Nato il:.. a. N. Matricola:. CF:.. Ruolo: Socio/Dipendente/Lav. Autonomo) FOTO Tessera di riconoscimento [comma 3, articolo 36-bis della Legge4 agosto 2006, n. 248] 3.6. Autorizzazioni all ingresso in cantiere per noli a caldo, forniture di materiale, lavoratori autonomi e visitatori La presenza in cantiere di tali soggetti e delle relative macchine e/o attrezzature, anche in considerazione degli elevati rischi connessi alle lavorazioni nelle aree di cantiere comporta l obbligo da parte del Committente di far rispettare le particolari disposizioni di sicurezza organizzativo-procedurali (scambio di informazioni, coordinamento delle misure e delle procedure di sicurezza, cooperazioni nelle fasi operative). Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 26 a 83

28 4. RELAZIONE CONCERNENTE L INDIVIDUAZIONE, L ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALL AREA ED ALLA ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, ALLE LAVORAZIONI ED ALLE LORO INTERFERENZE (ALL. XV P.TO LETT. C) L analisi prende in considerazione i rischi aggiuntivi a quelli specifici propri dell attività delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi; con rischi aggiuntivi si intendono tutte quelle situazioni di pericolo che possono generarsi dalla presenza di fattori esterni, sia ambientali che di interferenza, non strettamente connessi con l attività: contesto ambientale, presenza di cantieri limitrofi, viabilità di cantiere e/o vicinanza con strade trafficate, vicinanza con specchi d acqua o alvei fluviali; ecc.. In tale categoria di rischi rientrano anche quelli generati dalle interferenze con altre lavorazioni in cantiere nonché i rischi particolari (sempre di carattere interferenziale) come definiti all allegato XI del D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii.. Si fa riferimento a quanto indicato negli allegati XI e XV del D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii., nonché ad eventuali rischi aggiuntivi non specificatamente indicati dal D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii., ma prevedibili per la natura del cantiere. L analisi si sviluppa attraverso la stima delle frequenze di accadimento e delle conseguenze degli eventi incidentali potenzialmente presenti; la frequenza e la conseguenza sono combinate attraverso la matrice proposta nella successiva figura per ottenere il relativo indice di rischio. L indice di rischio viene codificato con un numero romano (I, II, III, IV). La valutazione dei rischi viene effettuata utilizzando la matrice qui di seguito riportata. Legenda: F = FREQUENZA 1 evento molto raro, inatteso 2 evento raro, atteso meno di una volta 3 evento atteso almeno una volta 4 evento probabile, atteso più volte C = CONSEGUENZA 1 nessun effetto per la sicurezza e la salute 2 infortuni lievi, lievi conseguenze per la salute 3 infortuni di una certa gravità, danni per la salute 4 infortuni gravi che possono portare anche alla morte Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 27 a 83

29 R = INDICE DI RISCHIO INACCETTABILE: l attività va evitata o riprogettata ELEVATO: l attività va progettata e gestita con particolare attenzione MEDIO: è opportuno qualche intervento migliorativo (prescrizioni, procedure) BASSO: è necessario il controllo per la gestione del rischio residuo NR = NON RICORRE- La tipologia di rischio non è legata alla specifica attività NA = NON APPLICABILE - Non si rileva la tipologia di rischio nel cantiere Per ciascun rischio ipotizzabile, conseguente o connesso a ciascuna fase lavorativa ovvero per ragioni inerenti l area e l organizzazione del cantiere, viene valutata la frequenza di accadimento e vengono stimate le relative conseguenze; combinando tali valori nella matrice si ottiene l indice di rischio, in base al quale si valuta la strategia di gestione dello stesso. La gestione del rischio residuo, infine, è assicurata dall osservanza delle prescrizioni fornite, dalla formazione e informazione erogate, dall applicazione delle norme di buona tecnica e dalla sorveglianza e dalla verifica in campo da parte di tutti i soggetti a ciò deputati e coordinati dal CSE, oltre che dalle attività di coordinamento in fase di esecuzione. Le imprese esecutrici, tramite redazione del POS, forniranno tutte le procedure e le modalità per lo svolgimento della propria attività, con l indicazione di tutte le misure preventive e protettive atte a ridurre i rischi specifici propri delle lavorazioni. L impresa potrà proporre integrazioni e/o modifiche a quanto riportato nel PSC in base alla propria esperienza e dotazione tecnica. L analisi di cui sopra costituisce attività prodromica all individuazione delle conseguenti scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive e misure di coordinamento necessarie alla eliminazione o riduzione al minimo di tali rischi, in particolare per attività connesse ad indice di rischio diverso da IV. Tale successiva attività trova esplicitazione nel capitolo 5 del presente documento INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALL AREA DEL CANTIERE I rischi connessi all area di cantiere, in sintesi sono quelli legati alle presenze nell area di cantiere di elementi che possono costituire interferenze con le attività di cantiere. In particolare con riferimento all elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali ai fini dell analisi dei rischi connessi all area di cantiere, riportato nell Allegato XV.2., sinteticamente si rappresenta: - Falde: valutazione inconferente, le attività di cantiere non prevedono l esecuzione di scavi; - fossati: non presenti; - alvei fluviali: non presenti; - banchine portuali: non presenti; - alberi: presenti; in alcuni limitati punti sono prossimi alle pareti perimetrali oggetto d intervento; - manufatti interferenti o sui quali intervenire: non presenti; - infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti: non presenti quali elemento di interferenza in quanto il cantiere si sviluppa all interno di un area Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 28 a 83

30 compartimentata; - edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni: il cantiere si svolge in una scuola, confinante con un altro plesso scolastico; tuttavia i lavori saranno eseguiti nel periodo estivo in assenza di attività didattiche; non si rileva la presenza di altre strutture con esigenze particolari di tutela; - linee aeree e condutture sotterranee di servizi: non sono presenti linee aeree e non sono previsti scavi; - altri cantieri o insediamenti produttivi: non presenti al momento di redazione del presente PSC; - viabilità: il cantiere si svolge in area estranea a flussi viabilistici; - rumore: le attività si svolgono in un plesso scolastico, in una zona attorniata da verde pubblico e centro parrocchiale che gode di una classe di esposizione al rumore bassa; non si ravvisa in alcun modo un possibile aggravamento delle situazioni di lavoro ordinarie dei cantieri edili; - polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi: valgono le stesse considerazioni svolte per il rumore; - caduta di materiali dall alto: l edificio si sviluppa su di un unico piano, l area di lavoro è parzialmente coperta dal cornicione della copertura; non si rilevano particolari rischi; si segnala la presenza di un impianto fotovoltaico sul ramo ovest dell edificio. Si ribadisce la particolarità, per il serramento di tipo 2, della forma del parapetto di altezza 0,97 ml. che presentando (in sezione) una forma trapezia, non consente un avvicinamento al serramento degli apprestamenti per il lavoro. Inoltre in alcuni punti della pareti perimetrali vi è la conduttura del gas metano; in gronda è inoltre ancorata la linea elettrica di alimentazione dell illuminazione esterna. L area di lavoro è pianeggiante ed al livello del pavimento della struttura scolastica. Analisi dei rischi presenti, con riferimento all area del cantiere. Individuazione, analisi e valutazione dei rischi interferenti con riferimento all area di cantiere F C R Rischi Elettrocuzione (linea esterna alimentazione illuminazione esterna) Caduta di materiale per interferenza delle alberature durante la movimentazione del materiale Caduta dall alto in ragione delle difficoltà di lavoro dovute alla particolarità del basamento serramento tipo INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE L organizzazione del cantiere deve prevedere che tutte le lavorazioni si svolgano nel periodo estivo di chiusura delle attività scolastiche: ciò comporta l esecuzione delle attività in un periodo limitato di tempo che implica la previsione di più squadre di lavoro: ciò comporta che possano crearsi interferenze tra attività di squadre di lavoro differenti. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 29 a 83

31 Individuazione, analisi e valutazione dei rischi interferenti con riferimento all organizzazione di cantiere F C R Rischi Rumore (sono attivi due o più subcantieri) Caduta di materiale, proiezione di schegge da un subcantiere all altro Interferenze tra squadre di lavoro diverse Zone di transito di cantiere interferenze con le zone in cui si svolgono attività di cantiere 4.3. INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI, CON RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI ED ALLE LORO INTERFERENZE Sono previste unicamente due lavorazioni: lo smontaggio dei serramenti esistenti ed il montaggio di quelli nuovi: tali attività, per ovvie ragioni devono necessariamente essere realizzate in sequenza, senza alcuna sovrapposizione. Stante l ipotizzata presenza di più squadre di lavoro il cronoprogramma prevede contemporaneità dei subcantieri: tuttavia si prevede di imporre una distanza di sicurezza tra gli stessi in modo che non vi sia contemporaneità temporale e spaziale. I rischi maggiori che possono derivare dalla presenza simultanea di più attività sono da ricondurre alla caduta di materiale dall alto, alla proiezioni di materiale all esterno dell area di lavoro, le conseguenze di incendi e scoppi, la caduta negli scavi non protetti, gli investimenti dovuti alla condivisione di aree, vie di transito e spazi ristretti. Individuazione, analisi e valutazione dei rischi interferenti con riferimento alle lavorazioni ed alle loro interferenze F C R Rischi Caduta materiale dall alto Investimento Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 30 a 83

32 5. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN RIFERIMENTO ALL AREA DI CANTIERE (ALL. XV P.TO LETT. D, PUNTO 1) Si concretizza l immagine consueta di cantiere circoscritto all interno del quale vengono realizzati tutti gli impianti e gli apprestamenti di cantiere e dove vengono svolte tutte le attività lavorative PRESENZA DI FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE L ipotesi progettuale di base è che le attività siano eseguite durante il periodo estivo in cui non sono in corso le attività didattiche (assenza bambini ed insegnanti); si prevede invece possa essere presente, in un limitato intervallo di tempo, personale ausiliario per presidiare la struttura. Il cantiere dunque si svolgerà in assenza di qualsiasi altra attività, in un area pertinenziale esclusiva recintata in ogni punto rispetto all esterno. Non sono previsti altri cantieri nelle vicinanze. I fattori esterni che possono comportare rischio per il cantiere sono dunque da limitarsi alla presenza di elementi quali la linea elettrica esterna di alimentazione dell impianto di illuminazione esterno e le alberature più prossime alle pareti perimetrali che possono costituire intralcio alla movimentazione dei serramenti. Si dispone che le attività siano svolte con la linea elettrica di alimentazione dell illuminazione esterna disalimentata. Per le alberatura che costituiscono interferenza alla movimentazione (rotazione, traslazione ecc.), le stesse andranno segnalate con nastro alta visibilità bianco / rosso con posizione in pianta tale da evitare tali interferenze; il materiale sarà movimentato nel punto più prossimo senza interferenze, ed avvicinato già in posizione atta al montaggio. Non si ravvisa alcun rischio per quanto riguarda il fattore rumore ovvero polveri ed emissioni. Non vengono eseguiti scavi per cui non si rilevano rischi dovuti alla presenza di sottoservizi RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE PER L AREA CIRCOSTANTE Come già detto al precedente paragrafo, le attività devono essere eseguite durante il periodo estivo in cui non sono in corso le attività didattiche (assenza bambini ed insegnanti); si prevede invece possa essere presente, in un limitato intervallo di tempo, personale ausiliario per presidiare la struttura. Tale personale non addetto ai lavori, dovrà essere informato a cura della ditta affidataria, circa il fatto che non dovrà avvicinarsi alle aree di lavoro, le quali andranno individuate con nastro alta visibilità bianco / rosso, aree all interno del quale potranno avvicinarsi solo gli addetti ai lavori. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 31 a 83

33 Al di sotto dell area in cui è in corso il montaggio, nessun operatore non addetto al montaggio dell elemento, dovrà trovarsi nell area di possibile caduta dello stesso. In ragione del previsto uso di attrezzi manuali (trapani, avvitatori, ecc.) nonché degli ampi spazi verdi che separano la struttura dalle zone adiacenti, non si prevede che il cantiere generi impatti riferibili a polveri, fumi ed altri inquinanti aerodispersi, rischi igienici quali rumore, vibrazioni, getti e schizzi. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 32 a 83

34 6. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE (ALL. XV P.TO LETT. D, PUNTO 2) 6.1. DOCUMENTAZIONE INERENTE LA SICUREZZA DA TENERE IN CANTIERE AI FINI DELLA SICUREZZA Al fine di consentire la pronta consultazione da parte dei soggetti che ne abbiano la necessità nonché di permettere ed agevolare l attività ispettiva degli Enti deputati al controllo, in cantiere, ed in particolare nell area di lavoro deve essere sempre presente la seguente documentazione minima. COMMITTENTE / RESPONSABILE DEI LAVORI / RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO 01 Atto di designazione del Responsabile dei Lavori / Responsabile del Procedimento (art.89 D.Lgs 81/08 e art. 8, 2 comma, D.P.R. 554/99); 02 Atto di designazione del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dei lavori (art. 89 D.Lgs 494/96); 03 Atto di designazione del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dei lavori (art. 89 D.Lgs 494/96); 04 Atto di comunicazione da parte del committente (RdL) alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi dei nominativi del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) (art. 90, 7 comma, D.Lgs 81/08); 05 Atto probante l avvenuta trasmissione da parte del committente (RdL) del PSC all impresa aggiudicataria dell appalto (art. 101, 1 comma, D.Lgs 81/08); 06 Documentazione attestante la verifica, da parte del committente (RdL), dell idoneità tecnico professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi: (art.90, 9 comma, D.Lgs 81/08) secondo le modalita di cui all All. XVII del D.Lgs 81/08; 07 Contratti d'appalto ed autorizzazioni di subappalto; 08 Notifica preliminare affissa in maniera visibile presso il cantiere (art. 99, D.Lgs 81/08); 09 Permesso di costruire rilasciato dall ente competente. COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE 01 Documenti attestanti il possesso dei requisiti professionali per l'espletamento delle funzioni di coordinatore per l'esecuzione (art. 98 D.Lgs 81/08); 02 Piano di Sicurezza e di Coordinamento ed eventuali successivi adeguamenti (art. 100, D.Lgs 81/08); 03 Fascicolo della sicurezza dell opera ed eventuali successivi adeguamenti (art. 91, 1 comma, lett.b), D.Lgs. 81/08); 04 Fascicolo dei verbali e degli ordini di servizio probanti: 05 le azioni di coordinamento e controllo relative all'effettiva applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle prescrizioni del PSC (art. 92, 1 comma, lett.a), D.Lgs 81/08); 06 le azioni di verifica dell idoneità dei piani operativi di sicurezza ed eventuali successivi adeguamenti (art. 92, 1 comma, lett. b), D.Lgs 81/08); Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 33 a 83

35 07 Fascicolo delle eventuali note di contestazione indirizzate alle imprese esecutrici e/o ai lavoratori autonomi circa le accertate inosservanze alle misure generali di tutela ed alle prescrizioni del PSC (art. 92, 1 comma, lett. e), D.Lgs 81/08); 08 Fascicolo delle eventuali segnalazioni inviate alla committenza in merito alle accertate inosservanze di cui al superiore punto 05 (art. 92, 1 comma, lett. e), D.Lgs 81/08); 09 Fascicolo degli eventuali verbali di sospensione delle singole lavorazioni in caso di pericolo grave ed imminente direttamente riscontrato (art. 92, 1 comma,lett. f), D.Lgs 81/08); 10 Fascicolo delle eventuali comunicazioni di inadempienza inviate all Organo di Vigilanza (art. 92, 1 comma, lett.e), D.Lgs 81/08). DATORI DI LAVORO DELLE IMPRESE ESECUTRICI 01 Certificato d'iscrizione alla camera di commercio; 02 Organigramma dirigenziale (comprensivo dei dati anagrafici); 03 Contratti di subappalto; 04 Atti probanti l avvenuta trasmissione, da parte dell impresa affidataria, del PSC alle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi (art. 101, 2 comma, D.Lgs 81/08); 05 Accettazione da parte dei singoli Datori di Lavoro del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (art.96, 2 comma, D.Lgs 81/08); 06 Atti probanti l avvenuta trasmissione del POS al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (art. 101, 3 comma, D.Lgs 81/08); 07 Piano Operativo di Sicurezza delle imprese esecutrici (art.89, 1 comma, lett. h), D.Lgs 81/08); 08 Documentazione attestante la preventiva consultazione, da parte del datore di lavoro, del R.L.S. prima dell accettazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e delle eventuali modifiche significative (art. 102, 1 comma, D.Lgs 81/08); 09 Documentazione attestante la messa a disposizione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza ai rappresentanti della sicurezza almeno 10 gg prima dell inizio dei lavori (art. 100, 4 comma, D.Lgs 81/08); 10 Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (art. 18 o 34, D.Lgs 81/08); 11 Documento attestante l avvenuta redazione del documento di valutazione del rischio in collaborazione al R.S.P.P e al medico competente; 12 Documentazione attestante la consultazione del R.L.S. nei casi previsti dall art. 50 del D.Lgs 81/08; 13 Nomina dei lavoratori addetti alla gestione dell'emergenza, lotta antincendio e primo soccorso (artt. 18 e 43, D.Lgs 81/08); 14 Documentazione attestante l avvenuta organizzazione dei servizi di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell emergenza (art. 43, 1 comma, D.Lgs 81/08); 15 Verbale di elezione, da parte dei lavoratori, del rappresentante per la sicurezza (R.L.S.) (art. 47, D.Lgs 81/08); 16 Attestazioni di avvenuta informazione e formazione dei lavoratori / rappresentante per la sicurezza / addetti gestione dell'emergenza, lotta antincendio e primo soccorso (artt. 36 e 37, D.Lgs 81/08); Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 34 a 83

36 17 Documentazione attestante l avvenuta informazione e formazione dei lavoratori in merito all uso delle attrezzature da lavoro (artt. 71 e 73, D.Lgs 81/08); 18 Nomina del medico competente, nei casi in cui è previsto (art. 18, D.Lgs 81/08); 19 Giudizi d'idoneità alla mansione rilasciati dal medico competente (art. 41, D.Lgs 81/08); 20 Documentazione attestante l effettuazione della riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi con il medico competente, il RSPP ed il RLS (art. 35 e art. 104, 2 comma, D.Lgs 81/08); 21 Documentazione attestante l avvenuta consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale ai lavoratori (art. 77, 3 comma, D.Lgs 81/08); 22 Caratteristiche tecniche dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.Lgs 475/92); 23 Documentazione attestante l avvenuta formazione e addestramento al corretto utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale di 3 categoria e di protezione dell udito (art. 77, 5 comma, D.Lgs 81/08.); 24 Dichiarazione di conformità dell impianto di messa a terra (DM. 37/08); 25 Denuncia dell installazione di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche; 26 Dichiarazione di conformità degli eventuali dispositivi contro le scariche atmosferiche (artt. 2 e 4 del DPR 462/01) oppure relazione tecnica per le scariche atmosferiche di autoprotezione (CEI 81.1) redatta da tecnico abilitato; 27 Dichiarazione di conformità degli impianti elettrici (DM. 37/08); 28 Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con portata superiore ai 200 Kg non azionati manualmente (libretto di omologazione, collaudo e prima verifica, ISPESL o ENPI o certificazione CE rilasciata dal costruttore); 29 Documentazione attestante l avvenuta verifica trimestrale delle funi e/o catene dei suddetti apparecchi di sollevamento; 30 Segnalazione all esercente le linee elettriche di esecuzione dei lavori a distanza inferiore a 5m dalle linee stesse; 31 Valutazione dell'esposizione al rischio rumore (art. 190 D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii.); 32 Nomina preposto/responsabile di cantiere; 33 Indagini ambientali; 34 Prospetto riportante l elenco dei prodotti in uso (sostanze e preparati pericolosi) con indicazione della stima dei quantitativi annuali e della fase di lavorazione in cui sono utilizzati. Nel prospetto indicare altresì gli estremi del nome commerciale, del produttore e la natura chimica del prodotto. Allegare schede di sicurezza dei prodotti in uso; 35 Autorizzazione Ministeriale rilasciata al costruttore del ponteggio metallico e relative istruzioni di montaggio con schemi-tipo di ponteggio (artt. 131 e 132, D.Lgs 81/08); 36 Progetto del ponteggio metallico e delle altre opere provvisionali metalliche firmato da ingegnere o architetto abilitato all'esercizio della professione solo per ponteggi di altezza superiore a 20 metri o nel caso in cui vengono utilizzati elementi facenti parte di ponteggi di tipo diverso e/o misto o in caso di montaggio in difformità agli schemi tipo o per opere provvisionali di notevole complessità in rapporto alle loro dimensioni ed ai sovraccarichi (art. 133 D.Lgs 81/08 ); 37 Pi.M.U.S (art.134 e All. XXII, D.Lgs 81/08); 38 Progetto di armature provvisorie per grandi opere ex art. 142 del D.Lgs. 81/08; 39 Accordo Interaziendale o Piano di Coordinamento di gru interferenti previsto dalla Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 35 a 83

37 Lettera circolare Min. Lav.12/11/2004, prot. n ORGANIZZAZIONE LOGISTICA DEL CANTIERE L organizzazione spazio-temporale del cantiere prevede un uncia area logistica a cui fanno riferimento le due squadre di lavoro. L area di stoccaggio del materiale di risulta e da installare sono localizzati all inreggo del cantiere; per ridurre le dimensioni delle zone di stoccaggio e i rischi dovuti ad eventuali cadute di materiale accatastato, l impresa, ogni dovrà organizzarsi in modo tale da allontanare dal cantiere il materiale rimosso la sera stessa od al massimo il giorno dopo; così, il materiale di nuova installazione dovrà essere portato in cantiere all atto del montaggio o comunque al massimo per il lavoro di 1-2 giorni. Le lavorazioni delle squadra 1 e squadra 2, dovranno procedere nello stesso senso (orario od antiorario, in modo tale che le aree di lavoro non si trovino mai confinanti ma separate da almeno 20 ml.; nel caso in cui non si verifichi tale distanza, una squadra dovrà sospendere i lavori per il tempo necessario affinché si ricrei lo spazio cuscinetto. A distinguere le aree di lavoro della squadra 1 rispetto alla squadra 2 per evitare interferenze tra le stesse, dovrà essere realizzata una compartimentazione con nastro B/R delle rispettive aree in cui si svolgono le attività lavorative MODALITA DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE DEL CANTIERE, GLI ACCESSI E LE SEGNALAZIONI ACCESSI Gli accessi carrai dovranno essere distinti da quelli pedonali; tutti gli accessi al cantiere dovranno essere richiusi all avvenuto passaggio dei mezzi/persone per evitare l ingresso di soggetti non addetti ai lavori; durante le ore in cui non si svolge attività lavorativa i cancelli dovranno esser chiusi a chiave. I cancelli dovranno aprirsi all interno del cantiere senza ingombrare aree non interne all area di lavoro. Il cancello di accesso all area di lavoro è quello proprio di compartimentazione dell area pertinenziale al plesso scolastico. L accesso alle aree destinate alla viabilità avviene tramite una strada la cui percorribilità è limitata da una sbarra all altezza di via Pini riducendo così le interferenze con la viabilità; tuttavia la stessa è utilizzata per il passaggio pedonale, per cui tale strada deve essere percorsa ad una velocità massima di 30 km./h.. Potranno avere accesso ai cantieri esclusivamente l'appaltatore e le sue maestranze, gli eventuali subappaltatori e loro maestranze, i lavoratori autonomi, le persone e/o imprese che eseguono lavori per conto diretto della Committenza purché abbiano adempiuto preliminarmente ai rispettivi obblighi richiamati nel presente documento. All interno dell area di lavori delimitata i percorsi andranno mantenuti liberi e sgomberi da materiali che ostacolino la normale circolazione dei mezzi operativi e dei lavoratori RECINZIONI Tutte le zone pericolose nell area di cantiere dovranno essere delimitate al fine di impedire l accesso involontario dei non addetti ai lavori. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 36 a 83

38 Vengono qui illustrati gli elementi di protezione al cantiere che verranno utilizzati nella composizione degli schemi di protezione. Le recinzioni di cantiere sono sostanzialmente divise in due tipologie: 1) Recinzione cantiere : recinzione provvisoria modulare da cantiere in pannelli di altezza 2,00 ml. e larghezza 3,50 ml. con tamponatura in rete elettrosaldata con maglie 35 x 350 mm. e tubolari laterali o perimetrali di diametro 40 mm., fissati a terra su basi in calcestruzzo delle dimensioni di 700 x 200 mm., altezza 120 mm., ed uniti tra loro con giunti zincati con collare, comprese aste di controventatura. 2) Recinzione aree di lavoro : Delimitazione zone di lavoro (percorsi, aree interessate da vincoli di accesso) realizzata con la stesura di un doppio ordine di nastro in polietilene stampato bicolore (bianco e rosso), sostenuto da appositi paletti di sostegno in ferro, altezza 1,20 ml., fissati nel terreno a distanza di 2,00 ml., compresa la fornitura del materiale, da considerare per tutta la durata dei lavori, montaggio e smontaggio della struttura La recinzione pesante sarà installata a separazione dell area di cantiere vera e propria dal resto dell area, la recinzione area di lavoro servirà a dare evidenza alla presenzi di attività lavorative all interno di uno spazio nel quale è precluso l accesso; la dimensione di tale area dovrà essere tale da evitare che caduta o proiezione di materiale superi la delimitazione SEGNALETICA Deve essere installata un opportuna segnaletica di sicurezza nei luoghi ove esistono pericoli legati alle lavorazioni od alla presenza stessa del cantiere. La segnaletica deve essere sempre ben visibile, limitata alle reali necessità informative e continuamente aggiornata al progredire dei lavori. Le indicazioni generali vanno collocate all esterno del cantiere mentre, le indicazioni specifiche, vanno applicate in prossimità della zone di utilizzo degli utensili, delle attrezzature, dei sistemi di protezione collettiva provvisori, nonché delle macchine. In nessun caso la segnaletica può essere ritenuta sostitutiva dei dispositivi di sicurezza richiesti. La segnaletica da adottare e la loro corretta lettura sono di seguito specificate. La segnaletica di sicurezza dovrà essere conforme ai requisiti specifici che figurano negli allegati dal XXV al XXXII del D. Lgs. 81/08. In cantiere sono da prevedersi, in genere, i seguenti cartelli: Rosso arresto - divieto. materiale antincendio; Giallo pericolo latente; Verde situazione di sicurezza; Azzurro segnale di prescrizione; Le dimensioni dei segnali devono essere tali da essere riconoscibili da almeno 50 mt di distanza. Il datore di lavoro, a norma dell art. 164 del D. Lgs. 81/08, provvede affinché: il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e i lavoratori siano informati di tutte le misure da adottare riguardo alla segnaletica di sicurezza impiegata all'interno dell'impresa ovvero dell unità produttiva; i lavoratori ricevano una formazione adeguata, in particolare sotto forma di istruzioni Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 37 a 83

39 precise, che deve avere per oggetto specialmente il significato della segnaletica di sicurezza, soprattutto quando questo implica l uso di gesti o di parole, nonché i comportamenti generali e specifici da seguire. Scopo della segnaletica è di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli. Essa non sostituisce le misure antinfortunistiche, solamente le richiama. SEGNALI DI DIVIETO Forma rotonda, pittogramma nero su sfondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra e lungo il simbolo, con un inclinazione di 45 ) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). Quelli principalmente impegnati in cantiere sono: Vietato fumare, usare fiamme libere: deve essere esposto nei luoghi con pericolo di incendio ed esplosione, in prossimità della baracca adibita a deposito vernici e solventi, batterie, olio combustibile, bombole di gas, dei serbatoi di carburante. Vietato spegnere con acqua: va esposto dove esistono conduttori, macchine e apparecchi elettrici sotto tensione. Divieto di accesso alle persone non autorizzate: è esposto all'ingresso dei cantieri; all'ingresso di locali interdetti durante il funzionamento delle macchine; in corrispondenza delle zone di lavoro od ambienti ove, per ragioni contingenti possa essere pericoloso l'accesso, come, ad esempio, ove si eseguono demolizioni. II cartello é normalmente accompagnato dall'indicazione della natura del pericolo. Non rimuovere le protezioni ed i dispositivi di sicurezza: è esposto nelle aree di montaggio di elementi prefabbricati; in corrispondenza dei punti di sollevamento dei materiali. Non rimuovere le protezioni ed i dispositivi di sicurezza: è esposto nelle aree di montaggio di elementi prefabbricati; in corrispondenza dei punti di sollevamento dei materiali. Vietato passare o sostare nel raggio di azione di macchine movimento terra: è esposto sulle macchine per movimento terra; in prossimità della zona ove sono in corso i lavori di scavo e/o movimento terra mezzi meccanici. Si useranno altresì i seguenti segnali di avvertimento di pericolo o per richiamare l'attenzione. Vietato fermarsi nel raggio d azione delle gru: è esposto sulle gru; in prossimità della zona ove sono in corso i lavori di movimentazione materiali attraverso gru e nelle immediate vicinanze delle stesse. Non salire o scendere all esterno dei ponteggi, non gettare materiali dai ponteggi: sono esposti a ridosso dei ponteggi, in vicinanza dei punti di salita degli stessi e ovunque risulti necessario. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 38 a 83

40 Non passare sotto ponteggi o carichi sospesi: è posto nelle immediate vicinanze di ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento di materiali a carattere continuativo. Divieto di passaggio ai pedoni: è esposto all'ingresso dei cantieri in cui è interdetto l accesso ai pedoni. Vietato l accesso agli autoveicoli non autorizzati: è esposto all'ingresso dei cantieri in cui è interdetto l accesso agli autoveicoli. SEGNALI DI AVVERTIMENTO PERICOLO Forma triangolare, pittogramma nero su sfondo giallo, bordo nero. Quelli principalmente utilizzati in cantiere sono: Pericolo di carichi sospesi: deve essere esposto nelle aree di azione delle varie autogrù; Pericolo di folgorazione: deve essere esposto in prossimità di protezioni realizzate per effettuare lavorazioni in vicinanza di una linea elettrica; Pericolo di caduta materiale dall alto: è posto nelle immediate vicinanze di ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento di materiali a carattere continuativo; Pericolo di caduta, d inciampo e di scivolamento: deve essere posizionato all ingresso di ogni cantiere o laddove vi è la presenza di ostacoli, buche o superfici viscide; Pericolo di caduta con dislivello: è posto in prossimità luoghi oggetto di lavorazioni dove si necessita dell utilizzo di cinture di sicurezza, ovvero dove l operatore risulta essere a rischio di caduta; Pericolo rumore: è normalmente esposto negli ambienti di lavoro od in prossimità delle operazioni dove la rumorosità raggiunge un livello sonoro tale da costituire un rischio di danno per l'udito (87 dba); Materiale infiammabile: va esposto nei depositi di carburanti; nelle aree di stoccaggio di bitumi e/o emulsioni bituminose, nei locali con accumulatori elettrici. E' accompagnato sempre dal segnale: "divieto di fumare e usare fiamme libere". Passaggio veicoli: va esposto in prossimità di aree in cui si può verificare il passaggio di veicoli in concomitanza con il passaggio di pedoni. Pericolo generico: va esposto all ingresso di ogni cantiere, anche se non vi è presenza di recinzione. SEGNALI DI PRESCRIZIONE Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 39 a 83

41 Forma rotonda, pittogramma bianco su sfondo azzurro. Quelli principalmente impegnati in cantiere sono: Protezione degli occhi: va utilizzato dove esiste pericolo di offesa agli occhi (operazioni di saldatura ossiacetilenica ed elettrica, operazioni di molatura, lavori di scalpellino, impiego di acidi, sostanze tossiche o velenose, materiali caustici, ecc.) Protezione del capo: è normalmente esposto negli ambienti di lavoro dove esiste il pericolo di caduta materiale dall'alto o di urto con elementi pericolosi; nelle aree di lavoro lungo sedi stradali con traffico veicolare in esercizio, soggette al pericolo di sollevamento accidentale di pietrisco da parte delle ruote dei veicoli in transito. L'uso dei caschi di protezione é tassativo per: gallerie, cantieri di prefabbricazione, cantieri di montaggio ed esercizio di sistemi industrializzati, per tutti i cantieri per gli operai esposti a caduta materiali dall'alto. I caschi devono essere usati da tutto il personale, senza eccezione alcuna, visitatori compresi; Protezione delle vie respiratorie: è normalmente esposto negli ambienti di lavoro dove esiste il pericolo di introdurre nell'organismo mediante la respirazione, elementi nocivi sotto forma di gas, vapori nebbie, fumi. II personale deve essere a conoscenza del luogo di deposito, delle norme di impiego e deve essere addestrato all'uso; Protezione delle mani: deve essere esposto negli ambienti di lavoro, preso le lavorazioni o le macchine dove esiste il pericolo di lesione delle mani. I guanti devono avere caratteristiche specifiche in relazione al tipo di agente nocivo che devono proteggere: guanti di cuoio o crosta per protezione dai tagli, punture abrasioni, scintille; guanti dielettrici, per lavori su impianti elettrici; guanti di gomma, neoprene, PVC per la protezione da acidi, solventi, tossici; Protezione dell'udito: è normalmente esposto negli ambienti di lavoro od in prossimità delle operazioni dove la rumorosità raggiunge un livello sonoro tale da costituire un rischio di danno per l'udito (87 dba); Protezione dei piedi: è normalmente esposto dove si compiono lavori di carico e scarico di materiali pesanti; dove sostanze corrosive potrebbero intaccare le normali calzature; quando vi é pericolo di punture ai piedi (chiodi, trucioli metallici, ecc.); Veicoli a passo d'uomo: deve essere esposto in corrispondenza degli accessi ai luoghi di lavoro dove devono transitare mezzi meccanici che possono costituire pericolo per le maestranze entente ad eseguire i lavori; Chiudere il cancello: è posto sul portone d ingresso di ogni cantiere provvisto di recinzione. Usare cinture di sicurezza: è posto in prossimità luoghi oggetto di lavorazioni dove si necessita dell utilizzo di cinture di sicurezza, ovvero dove l operatore risulta essere a rischio di caduta; Indossare schermo protettivo: è posto in prossimità luoghi oggetto di lavorazioni dove si necessita della protezione del volto, ovvero dove l operatore può essere raggiunto da schizzi di materiale nocivo. SEGNALI DI SALVATAGGIO O SICUREZZA Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 40 a 83

42 Forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su sfondo verde. Quelli principalmente impegna ti in cantiere sono: SEGNALI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO Forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su sfondo rosso. Quelli principalmente impegnati in cantiere sono: SEGNALI GESTUALI Si usano nei cantieri e consistono in un movimento o in una particolare posizione delle braccia o delle mani per guidare persone che effettuano manovre. Gesti Generali INIZIO Attenzione Presa di comando ALT Interruzione Fine del movimento FINE delle operazioni Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte in avanti Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti Le due mani sono giunte all'altezza del petto Movimenti verticali SOLLEVARE Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio ABBASSARE DISTANZA VERTICALE il braccio destro, teso verso il basso, con il palmo della mano destra rivolto verso il corpo, descrive lentamente un cerchio Le mani indicano la distanza Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 41 a 83

43 Movimenti orizzontali AVANZARE RETROCEDERE A DESTRA rispetto al segnalatore A SINISTRA rispetto al segnalatore DISTANZA ORIZZONTALE Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avambracci compiono movimenti lenti in direzione del corpo Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti che s'allontanano dal corpo Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione Le mani indicano la distanza Pericolo PERICOLO Alt o arresto di emergenza MOVIMENTO RAPIDO MOVIMENTO LENTO Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore rapidità I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto lentamente 6.4. SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI La natura delle lavorazioni previste e la modesta dimensione del cantiere è tale da non rendere percorribile l installazione di una cantierizzazione vera e propria dell area con baraccamenti, mensa ed un dormitorio. L Affidataria dovrà convenzionare esercizi pubblici presenti in zona per il pasto e per l eventuale pernottamento. I contratti per garantire questi servizi essenziali dovranno essere messi a disposizione del CSE a semplice richiesta per la verifica che gli stessi siano garantiti. I servizi igienici saranno i medesimi della struttura oggetto di manutenzione che saranno a disposizione dei lavoratori VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 42 a 83

44 Potranno avere accesso ai cantieri esclusivamente l'appaltatore e le sue maestranze, gli eventuali subappaltatori e loro maestranze, i lavoratori autonomi, le persone e/o imprese che eseguono lavori per conto diretto della Committenza purché abbiano adempiuto preliminarmente ai rispettivi obblighi richiamati nel presente documento. All interno dell area di lavori delimitata i percorsi andranno mantenuti liberi e sgomberi da materiali che ostacolino la normale circolazione dei mezzi operativi e dei lavoratori. Non è prevista specifica viabilità di cantiere in quanto tutti gli interventi, avvengono sulle pareti perimetrali; la viabilità di accesso alle aree di lavoro è pertanto costituito dalla ordinaria viabilità pedonale pavimentata che circonda il perimetro dell immobile IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITÀ, ACQUA, GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI TIPO Impianto Elettrico. Non si prevede l installazione di un impianto di cantiere ma la committenza acconsente all utilizzo dell impianto elettrico del plesso scolastico anche per le attrezzature in dotazione all impresa (trapani, avvitatori) che si prevede essere tali da non sovraccaricare l impianto (anche in considerazione del fatto che durante i lavori non sono presenti attività didattiche) Tutte le imprese esecutrici, in ragione delle peculiarità delle attrezzature utilizzate da ciascuna di esse dovrà previamente verificare che l impianto elettrico della struttura sia adatto alle proprie necessità e verificare che sia conforme rispetto al rispetto dei propri obblighi di cui all art. 83 e seguenti del D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii.. Sarà vietato: realizzare allacciamenti provvisori di apparecchiature elettriche alle linee di alimentazione effettuati mediante inserimento delle estremità nude dei conduttori negli alveoli della presa, oppure collegamenti all'interno di quadri o cassette elettriche; rimuovere ed aggiungere prese, quadri non previsti dall'installatore; utilizzare impropriamente cavi ed apparecchi elettrici; utilizzare materiale elettrico non certificato e marchiato C.E. e non adatto all'uso che s intende fare; modificare, variare, aggiungere, spostare l'impianto elettrico, sue parti o cavi. Tali operazioni saranno consentite solamente se autorizzate dall'installatore e se realizzate da personale autorizzato. posare cavi elettrici a pavimento. Impianto Idrico Le lavorazioni in oggetto non necessitano di specifici allacciamenti idrici poiché le modeste richieste di acqua necessarie per i lavori civili potranno essere garantite dall utilizzo dell impianto del plesso scolastico IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE l'impianto di terra, a protezione delle tensioni di contatto, sarà eventualmente comune con quello di protezione delle scariche atmosferiche (necessario il calcolo dell'autoprotezione Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 43 a 83

45 delle strutture di cantiere installate), al quale saranno connesse tutte le masse metalliche di notevoli dimensioni, è quello del plesso scolastico (cfr. 6.6). Le apparecchiature in classe II (doppio isolamento) sono sprovviste di morsetto di terra e non dovranno essere collegate a terra DISPOSIZIONI PER DARE ATTUAZIONE A QUANTO PREVISTO DALL ARTICOLO 102 D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. In osservanza all art. 102 del D.Lgs 81/08, prima dell accettazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento nonché delle modifiche significative, i datori di lavoro delle imprese esecutrici consulteranno i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza fornendo loro eventuali chiarimenti sul contenuto. Inoltre il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza avrà facoltà di formulare proposte al riguardo. In conformità a quanto previsto dall art. 100, comma 4 del D.Lgs 81/08 i datori di lavoro di ciascuna impresa esecutrice metteranno a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza copia del piano di sicurezza e di coordinamento e del piano operativo di sicurezza almeno dieci giorni prima dell'inizio dei lavori. L accettazione del PSC di cui all art. 96 comma 2 del D. Lgs. 81/2008 e ss. mm. ii. deve riportare una dichiarazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza con la quale lo stesso attesta di essere stato consultato ed aver ricevuto dal datore di lavoro gli eventuali chiarimenti sul contenuto del presente PSC; ciò deve avvenire anche in occasioni di modifiche al PSC DISPOSIZIONI PER DARE ATTUAZIONE A QUANTO PREVISTO DALL ARTICOLO 92, COMMA 1, LETTERA C) D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. Le modalità di esecuzione delle opere non possono prescindere dalla conoscenza delle attrezzature e dell'organizzazione delle imprese esecutrici. L impresa esecutrice dell opera, con la stretta collaborazione del proprio SPP, elabora e redige il POS. L elaborazione del POS, a sua volta, non può prescindere da un attenta raccolta e analisi di tutte le informazioni utili al suo sviluppo, in particolare del PSC e del progetto esecutivo delle attività e lavorazioni assegnate, nonché, di eventuali ulteriori documenti concernenti la pianificazione dei lavori o delle sue fasi. E quindi necessario che già prima dell inizio dell attività di cantiere siano stabiliti rapporti organici (il più diretti possibile) tra CSE e imprese esecutrici. Questi rapporti danno inizio all attività di coordinamento, che deve essere mantenuta per tutta la durata dei lavori. Spetta al CSE stabilire le modalità e l'intensità della relazione in funzione dell'entità dei rischi. Spetta al Committente/RL aggiornare prontamente il CSE sulla totalità dei contratti autorizzati o stipulati con le singole imprese esecutrici. Per favorire la cooperazione, il coordinamento tra datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi il CSE organizzerà delle Riunioni di Coordinamento per la Sicurezza. Le Riunioni di Coordinamento per la Sicurezza (RCS) rappresentano lo strumento principale che il CSE adotta al fine di garantire la cooperazione ed il coordinamento tra l impresa appaltatrice e le imprese subappaltatrici, eventuali lavoratori autonomi e comunque tutte le figure che partecipano in maniera attiva alla realizzazione delle opere e che sono preposte alla sorveglianza delle misure di sicurezza in cantiere. Le RCS saranno convocate, gestite e dirette dal CSE che avrà facoltà di indire tale procedimento ogni qualvolta ne ravvisi la necessità, tanto prima dell inizio dei lavori, quanto Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 44 a 83

46 durante l esecuzione degli stessi, in funzione del programma lavori, delle necessità contingenti e delle criticità del momento. In linea generale tali riunioni avverranno presso locali messi a disposizione dalla Committente o, in alternativa, presso le aree dei lavori qualora vengano attuate modalità di visita che garantiscano il rispetto delle condizioni di sicurezza. PROGRAMMA RIUNIONI DI COORDINAMENTO Le RCS potranno essere convocate tramite semplice semplice lettera, fax o comunicazione verbale o telefonica o via . I soggetti coinvolti ed invitati a partecipare alla riunione dovranno comunicare con gli stessi strumenti la propria eventuale indisponibilità a partecipare alla riunione, in assenza della quale la partecipazione verrà considerata scontata. Il CSE, nello svolgimento delle riunioni di coordinamento, si avvarrà della collaborazione dei Direttori Operativi e, se necessario, degli Ispettori di cantiere e redigerà al termine della riunione apposito verbale. Con la firma del verbale consegnato in copia ai presenti e trasmesso agli interessati, i presenti ne accetteranno i contenuti e le conseguenti responsabilità applicative. Nel caso in cui durante la riunione venissero disposte misure e prescrizioni operative integrative rispetto ai contenuti del PSC e dei POS delle imprese esecutrici, tali misure costituiranno a tutti gli effetti di legge integrazione ed aggiornamento del presente PSC e, oltre ad essere specificamente richiamate nel verbale della riunione, saranno trascritte dal CSE come integrazione al PSC. Per contro, le imprese esecutrici, se del caso, dovranno adeguare il proprio POS. A titolo esemplificativo le riunioni avranno per oggetto alcuni dei seguenti argomenti: - Commentare ed analizzare i contenuti dei PSC e dei POS. - Coordinare le modalità esecutive dei lavori; - Scambiare le reciproche informazioni ed armonizzare i ruoli di ciascuno in merito alla sicurezza, alla cooperazione ed al coordinamento sul cantiere; - Effettuare l informazione relativa ai rischi, in modo particolare ai rischi interferenziali; - Condividere e valutare congiuntamente le peculiarità del/i sito/i di intervento e/o introdotte dall attività della ditta esecutrice con riferimento ad atti autorizzativi di Enti terzi: prevenzione incendi, autorizzazioni, ecc.; - Scambiare le reciproche informazioni circa gli Aspetti Ambientali significativi e le relative attività per ridurne gli eventuali impatti; - Delineare le modalità organizzative per il coordinamento delle imprese operanti sul cantiere; - Concertare e stabilire la logistica di cantiere: - uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. - impianti; - depositi; - viabilità; - modalità di gestione dei rifiuti, dei reflui, ecc - emergenze - Eventuale sopralluogo al fine di verificare lo stato fisico dei luoghi, con particolare riguardo alle possibili interferenze con servizi tecnologici, infrastrutture e altre lavorazioni in corso; - Congruità del POS rispetto all evoluzione dei lavori ed eventuali aggiornamenti/integrazioni; - Evidenza dell attività di formazione/informazione degli addetti; Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 45 a 83

47 - Individuazione delle eventuali interferenze spazio-temporali determinate da modifiche del PL; - Analisi delle procedure operative, in relazione ai contenuti del PSC e dei POS, delle lavorazioni di maggior criticità (con particolare riferimento alle interferenze tra lavorazioni) ed eventuali disposizioni del CSE; - Analisi e disposizioni prima dell inizio di fasi lavorative critiche con eventuali modifiche alle procedure operative ad integrazione dei POS/PSC; - Analisi dei dati infortunistici; - Proposte di azioni correttive ed adeguamenti da parte delle Imprese esecutrici; - Osservazioni in relazione alle ispezioni effettuate e/o analisi delle inadempienze riscontrate; - Ottemperanza ad eventuali OdSS emessi. Indipendentemente comunque dalla facoltà del CSE di convocare RCS in qualunque momento lo ritenga opportuno, si ritiene che le riunioni devono tenersi perlomeno nei seguenti casi: - almeno 10 giorni prima dell'apertura del cantiere e comunque in tempo utile per definirne l'organizzazione operativa. In questa occasione il CSE si assicura che siano stati consegnati il PSC e il POS ai RLS/RLST; - all entrata in cantiere di una nuova impresa esecutrice. A questa riunione partecipano, oltre al CSE, l'impresa entrante e quelle che interagiscono con essa; - in occasione di fasi di lavoro particolarmente complesse o a maggior rischio; - in seguito a infortuni o incidenti significativi; - con la periodicità necessaria al controllo dell applicazione dei piani, in funzione dell'evoluzione dei lavori e del cantiere. Il CSE provvede a redigere e distribuire tempestivamente il verbale della riunione. Il verbale riporta le istruzioni operative del CSE per i soggetti interessati. Copia del verbale costituisce integrazione al PSC ed ai POS. Nel caso di ingresso, in tempi successivi, di nuove imprese subappaltatrici e nel caso non sia possibile riportare le informazioni a questi soggetti nelle riunioni ordinarie, il CSE ha facoltà di indire apposita riunione. Comunque, prima dell'inizio di lavorazioni critiche il CSE potrà svolgere con l impresa esecutrice dei sopralluoghi specifici in corrispondenza dei siti in cui sono previsti gli interventi al fine di individuarne compiutamente i rischi per le installazioni connessi al sito stesso, quali ad esempio le interferenze con i sottoservizi e per concordare le modalità esecutive di interventi specifici (occupazione suolo pubblico, modalità di delimitazione e di protezione dell area di lavoro su sede stradale, ecc.) Il verbale della RCS costituisce elemento di integrazione del POS dell Impresa e del PSC ai sensi del comma b) punto 1 art. 92 del D.Lgs 81/ MODALITÀ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI L accesso all area di cantiere andrà presidiato e andranno definite preliminarmente procedure per il controllo dell accesso dei vari mezzi. Siccome l area di intervento sarà servita dalla viabilità ordinaria, qualora le contingenze e/o la natura dei mezzi in manovra lo renda necessario, gli automezzi per le forniture di materiali dovranno essere costantemente assistiti nelle manovre da personale di terra (movieri) che avranno anche il compito di regolamentare il traffico limitrofo. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 46 a 83

48 6.11. DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE Per ogni cantiere operativo sarà necessario emettere un elaborato specifico della dislocazione degli impianti di cantiere, che andrà discussa e approvata dal CSE in apposita riunione di coordinamento prima dell inizio delle attività DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO Relativamente all organizzazione del cantiere, gli spazi adibiti a carico e scarico di materiali e attrezzature devono soddisfare i seguenti requisiti: delimitazione dell'area autorizzata per le operazioni di carico e scarico tramite opportune separazioni ; apposizione di idonea cartellonistica di avviso di pericolo e deviazione dei flusso veicolare o pedonale; delimitazione di un eventuale percorso alternativo per i pedoni di larghezza minima pari a 1 m; assistenza di personale dedicato alle operazioni di carico-scarico-movimentazione; confinamento delle aree di carico e scarico tramite opportune separazioni ove siano riscontrabili possibili interferenze con altre attività di cantiere. La dislocazione delle zone di carico-scarico dovrà essere localizzata esclusivamente all interno delle aree di cantiere indicate nei POS dell impresa appaltatrice e delle imprese esecutrici che dovranno allo scopo allegare apposite planimetrie con il lay-out delle aree ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E DEI RIFIUTI Relativamente alle aree di stoccaggio dei materiali queste dovranno rispondere ai seguenti requisiti: agibilità della zona in relazione alle condizioni superficiali e di stabilità del terreno con riferimento alla tipologia di trazione (cingolata o gommata), al peso dei vettori nonché dei materiali e delle attrezzature da caricare-scaricare; confinamento, laddove siano riscontrabili possibili interferenze con altre attività di cantiere, tramite opportune separazioni (transenne, paletti e catenelle ecc.). Dovranno essere previste aree, opportunamente recintate e segnalate, all interno delle quali potranno essere depositati i materiali in modo razionale con carico non superiore a quello previsto dalle vigenti normative. Eventuali materiali potenzialmente pericolosi in quanto infiammabili, inquinanti o altro come bombole di gas, vernici e solventi e, carburante per rifornimento mezzi di cantiere dovranno permanere nel cantiere limitatamente alla quantità di consumo. Durante le operazioni di trasporto e scarico dei materiali si dovrà procedere in modo da impedire la fuoriuscita degli stessi durante il tragitto. Dovranno inoltre prevedersi aree, opportunamente recintate e segnalate, all interno della quale potranno essere depositati i materiali di risulta delle lavorazioni in quantità non superiore a quello previsto dalle vigenti normative. E' fatto divieto di eliminare, mediante combustione, gli imballaggi, i rifiuti ed il materiale di risulta. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 47 a 83

49 I rifiuti prodotti in cantiere, saranno accatastati in area opportunamente delimitata e segregata e trasportati a discarica il prima possibile. Il deposito sarà eseguito in maniera da evitare la dispersione dei rifiuti per opera degli agenti atmosferici e l'eventuale inquinamento del terreno. In ogni caso ci si dovrà attenere alle disposizioni di legge relative allo stoccaggio temporaneo dei rifiuti. Materiali di scarto inquinanti e/o pericolosi o infiammabili dovranno essere conservati in idonei contenitori e smaltiti alla fine della giornata. Non sono ammessi depositi di rifiuti al di fuori delle specifiche aree dedicate. L impresa dovrà provvedere alla gestione dei rifiuti nel rispetto del D.Lgs. 152/2006 e relative norme attuative, di tutte le disposizioni legislative e regolamentari (nazionali, regionali e provinciali) vigenti ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D INCENDIO O DI ESPLOSIONE Non si prevede l uso di materiali con pericolo d incendio o di esplosione. Tuttavia, è stato previsto che in cantiere sia presente almeno un estintore per fuochi ABC del peso di 6 kg, che dovrà essere posizionato in luogo conosciuto da tutti e facilmente accessibile e dovrà essere segnalato conformemente a quanto previsto dal Titolo V del D.Lgs. 81/08 per far fronte ad eventuali imprevisti (es. danneggiamento impianto elettrico). Adeguate informazioni andranno impartite, a tutto il personale presente in cantiere, al fine di gestire eventuali emergenze da incendio. Della scelta, della tenuta in efficienza dei presidi antincendio e della segnaletica di sicurezza nonché della formazione ed informazione dei propri lavoratori si farà carico ciascuna impresa esecutrice per le parti di sua competenza. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 48 a 83

50 7. SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI (ALL. XV P.TO LETT. D, PUNTO 3) Le fasi di lavoro e l'ordine delle lavorazioni delle diverse attività previste in cantiere si possono riassumere come di seguito: 1. Segregazione della zona di lavoro; 2. predisposizione apprestamenti; 3. smontaggio serramenti esistenti; 4. trasporto serramento esistenti alla zona di stoccaggio rifiuti; 5. montaggio nuovo serramento; 6. montaggio zanzariere; 7. rimozione apprestamento; 8. rimozione della zona di lavoro; 9. si ricomincia dalla fase 1 nella zona di lavoro prossima a quella in cui sono terminate le attività 10. Finiture 11. Smobilizzo cantiere RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI NELL AREA DI CANTIERE Viabilità principale di cantiere. Si dovrà immediatamente a procedere alla separazione delle aree di stoccaggio in cui avvranno accesso ai mezzi, collocante all ingresso del cantiere; lo spostamento dei serramenti da e per la zona di lavoro dovrà essere fatta a mano o con appositi carrelli su ruote spinti dai lavoratori in modo che i mezzi non si avvicinino alle aree di lavoro. La circolazione pedonale sarà differenziata ove possibile dalle zone di manovra dei veicoli e dei mezzi. Una separazione fisica o adeguata segnalazione sarà messa in opera fin dall'inizio dei lavori e mantenuta con modalità previste La zona prossima all area di lavoro è pianeggiante ed in quota con il pavimento del plesso scolastico. La sosta ed il parcheggio sono consentiti solo nelle apposite aree. Le zone di stoccaggio, carico e scarico come identificate nella planimetria dei piano di installazione dei cantiere, non potranno essere utilizzate come zone di manovra o sosta né viceversa e saranno localizzate in base alla disponibilità di spazio e la facilità di accesso. Tali aree potranno subire modifiche a seguito dello stato avanzamento lavori e pertanto le imprese dovranno tenerne conto nel programmare i loro stoccaggi e transiti nel richiedere la disponibilità di aeree per lavorazioni e stazionamenti durante le riunioni di coordinamento La presenza di mezzi operativi che vengono messi in funzione dopo il posizionamento e 7.2. RISCHIO DI SEPPELLIMENTO NEGLI SCAVI Non si prevede l esecuzione di scavi. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 49 a 83

51 7.3. RISCHIO DI ESPLOSIONE DERIVANTE DALL INNESCO ACCIDENTALE DI UN ORDIGNO BELLICO INESPLOSO RINVENUTO DURANTE LE ATTIVITÀ DI SCAVO Non si prevede l esecuzione di scavi RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO Caduta di persone Le altezze dei serramenti non consentono di operare completamente da terra. Al fine di garantire che le attività lavorative si svolgano con un appoggio del piede del lavoratore ampio e che garantisca un buon livello di sicurezza, si prevede che le lavorazioni in quota avvengano (a prescindere dal fatto che il piano di lavoro sia inferiore a 2 ml.) con trabattelli o con apprestamenti appositamente studiati dall affidataria che meglio si adattino alla forma del profilo esterno del basamento del serramento tipo 2 ma che garantiscano livelli di sicurezza non inferiori. Non è ammesso l utilizzo alternativo di scale se non per operazioni eccezionali, senza la movimentazione di pesi e di durata estremamente limitata Caduta materiali dall alto Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale RISCHI DI INSALUBRITA DELL ARIA Polveri - fibre Non si prevedono lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee dotate di aspiratori Fumi - nebbie - gas - vapori Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla salute, devono essere adottati provvedimenti atti a impedire che la concentrazione di inquinanti nell'aria superi il valore massimo tollerato indicato nelle Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 50 a 83

52 norme vigenti. La diminuzione della concentrazione può anche essere ottenuta con mezzi di ventilazione generale o con mezzi di aspirazione localizzata seguita da abbattimento Fumi di saldatura e scoppio/asfissia Nei lavori in cui sono previsti operazioni di saldatura è opportuno utilizzare i mezzi di protezione individuali delle vie respiratorie (mascherine) RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI Non si ravvisano pericoli derivanti dalla rimozione dei serramenti che non hanno alcun ruolo strutturale, ad eccezione di quelli propri legati all attività, da valutare nella redazione del POS RISCHI DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE Non si prevedono lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili, esplosivi o combustibili, né depositi di tali materiali RISCHI DERIVANTI DA ECCESSIVI SBALZI DI TEMPERATURA Nel cantiere non si ravvisano particolari lavorazioni in cui si verifichino sbalzi di temperatura RISCHI DI ELETTROCUZIONE Impianti elettrici La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica (D.Lgs. 81/08, Norme CEI 70.1 e CEI 81.1, DM 37/08). L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. Gli impianti elettrici in tutte le loro parti costitutive devono essere installati e mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi in tensione. Il grado di protezione delle apparecchiature e dei componenti elettrici contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi deve essere almeno IP 44. Devono essere utilizzate prese e spine conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEE 17, CEI 23.12). (disposizione). Il quadro di distribuzione deve essere provvisto di: Collegamento elettrico verso terra; Interruttore generale onnipolare; Separatori per ogni linea di uscita del quadro per correnti superiori ai 16A; Protezione contro i sovraccarichi; Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 51 a 83

53 Chiara indicazione dei circuiti ai quali si riferiscono gli organi di comando, i dispositivi e gli strumenti montati; Si fa presente che l'impianto deve avere un adeguato coordinamento con le protezioni di terra (differenziale). I conduttori elettrici flessibili impiegati per derivazioni provvisorie e per l'alimentazione di apparecchi portatili o mobili : Devono essere ad isolamento rinforzato; Non devono intralciare i passaggi nel loro impiego; Devono avere un'adeguata protezione contro l'usura meccanica. Le macchine, quali per esempio seghe circolari o betoniere, che possono presentare pericolo per l'operatore, con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo l'interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Le derivazioni a spina per macchine e apparecchi di potenza superiore ai 1000 Watt devono avere, a monte della presa, l'interruttore onnipolare per l'apertura del circuito. Gli utensili elettrici portatili alimentati a tensione maggiore di 25 Volt devono essere realizzati in classe 2 (con doppio isolamento e senza collegamento a terra). Gli utensili elettrici portatili o mobili (secondo definizione CEI 64.8), utilizzati in ambienti bagnati o molto umidi o in luoghi conduttori ristretti (es. ponteggi), devono essere alimentati con bassa tensione di sicurezza (50 Volts forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 Volt forniti mediante trasformatore di isolamento). Le lampade portatili utilizzate in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche devono essere alimentate a tensione di sicurezza non superiore a 25 Volt verso terra. Il trasformatore per l'alimentazione delle lampade a tensione inferiore ai 25 Volt verso terra deve essere un "trasformatore di sicurezza". Le lampade portatili devono possedere i seguenti requisiti : Avere l'impugnatura in materiale isolante non igroscopio; Avere le parti in tensione, o che possono entrare in tensione in seguito a guasti, completamente protette in modo da evitare ogni possibilità di contatto accidentale; Essere munite di gabbia di protezione della lampada, fissata mediante collare esterno all'impugnatura isolante; Garantire il perfetto isolamento delle parti in tensione dalle parti metalliche eventualmente fissate all'impugnatura. Devono essere impiegati conduttori elettrici che rispettino la codifica dei colori (giallo-verde per i conduttori di terra, di protezione e di equipotenzilità; blu chiaro per il conduttore di neutro). Devono essere collegate a terra le masse metalliche che per difetto d isolamento possono trovarsi sotto tensione (secondo definizione CEI 64-8). Le sezioni dei conduttori di protezione e di terra devono essere di dimensioni adeguate. Le connessioni tra le varie parti dell impianto e tra queste ed i dispersori devono essere realizzate in modo idoneo. L impianto di terra deve essere unico, ovvero con i dispersori interconnessi Protezione opere provvisionali da contatti indiretti Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 52 a 83

54 In funzione dei possibili pericoli derivanti da elettrocuzione per accidentali contatti indiretti tra le opere provvisionali (ponteggi in particolare), ed attrezzature, apparecchiature, utensili e relativi cavi di alimentazione su di esse utilizzati è necessario che: Il ponteggio deve avere una derivazione a terra almeno ogni 25 mt di sviluppo perimetrale e, comunque, non meno di 2 derivazioni. L impianto deve essere connesso con quello generale di terra. Devono essere impiegati conduttori di sezione adeguata, in modo da garantire la dispersione: - Strutture alte meno di m 20:sez. Rame da 35 mmq; - Strutture alte più di m 20: sez. Rame da 50 mmq RISCHIO RUMORE e POLVERI Considerazioni generali sulla valutazione del rischio rumore Non si ravvisano particolari situazioni da aggravare il rischio rumore; le imprese esecutrici dovranno confermare nel proprio POS le valutazioni in merito del DVR se ritengono che la situazione di cantiere rispecchi le ipotesi del documento aziendale ovvero formalizzare gli opportuni approfondimenti conseguenti Considerazioni generali sulla valutazione del rischio polveri Non si ravvisano particolari situazioni interferenziali e/o esterne da aggravare il rischio polveri; le imprese esecutrici dovranno confermare nel proprio POS le valutazioni in merito del DVR se ritengono che la situazione di cantiere rispecchi le ipotesi del documento aziendale ovvero formalizzare gli opportuni approfondimenti conseguenti RISCHIO DALL USO DI SOSTANZE CHIMICHE Non si ravvisano particolari situazioni interferenziali e/o esterne da aggravare il rischio da esposizione all uso di sostanze chimiche; le imprese esecutrici dovranno confermare nel proprio POS le valutazioni in merito del DVR se ritengono che la situazione di cantiere rispecchi le ipotesi del documento aziendale ovvero formalizzare gli opportuni approfondimenti conseguenti MONTAGGIO DI ELEMENTI PREFABBRICATI Non presenti. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 53 a 83

55 8. PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEI PUNTI 2.3.1, E DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. (ALL. XV P.TO LETT. E) 8.1. PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. Di seguito si valutano le misure da intraprendere a seguito dell analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, definite nel cronoprogramma dei lavori. Considerato che le opere del presente PSC rientrano nel campo di applicazione del D.lgs. n. 163 del 12 aprile 2006, il cronoprogramma dei lavori redatto, prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed è redatto ad integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni previsto dall articolo 40 del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n Sulla base del cronoprogramma si rilevano le seguenti interferenze: tra la squadra 1 e la squadra 2 per le quali si sovrappongono sostanzialmente tutte le lavorazioni; nell ambito della medesima squadra, tra le attività di smontaggio serramenti esistenti, montaggio nuovi serramenti, accatastamenti e trasporto a discarica PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, di seguito si riportano le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, sono indicate le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi. Le lavorazioni delle squadra 1 e squadra 2, dovranno procedere nello stesso senso (orario od antiorario, in modo tale che le aree di lavoro non si trovino mai confinanti ma separate da almeno 20 ml.; nel caso in cui non si verifichi tale distanza, una squadra dovrà sospendere i lavori per il tempo necessario affinché si ricrei lo spazio cuscinetto. A distinguere le aree di lavoro della squadra 1 rispetto alla squadra 2 per evitare interferenze tra le stesse, dovrà essere realizzata una compartimentazione con nastro B/R delle rispettive aree in cui si svolgono le attività lavorative. Per quanto riguarda le interferenze delle attività della singola quadra di lavoro, si rappresenta che in realtà trattasi di lavorazioni che avvengono in sequenza (smontaggio, Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 54 a 83

56 montaggio e trasporto a discarica) per la singola attività della giornata (in modo tale che al termine del giorno di lavoro ogni parete della scuola non rimanga alcun punto aperto) per cui non vi è reale interferenza. Rispetto al programma esecutivo dei lavori di dettaglio (P.E.L.), la realizzazione dell opera verrà pianificata tra il capocantiere della ditta affidataria, l impresa esecutrice e il Coordinatore per l esecuzione; allo scopo verrà organizzata presso il cantiere una riunione settimanale di programmazione e di coordinamento allo scopo di programmare le misure di sicurezza per rischi interferenziali sulla base dell analisi della proiezione del programma esecutivo lavori (P.E.L.) emesso settimanalmente dalla ditta Affidataria. Per le attività accessorie o ripetitive il CSE potrà valutare se non pretendere la presenza di ogni esecutore; in ogni caso le misure concordate dovranno essere rese note a tutte le imprese esecutrici dall Affidataria (ex art. 97 D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii.) dandone evidenza al CSE. In ogni caso si dovrà cercare di evitare la presenza contemporanea di operatori di imprese diverse che opereranno nella stessa area di lavoro.; in tali situazioni è necessario comunque far sì che durante le operazioni che presentano i maggiori rischi trasmissibili siano presenti i soli addetti alle operazioni stesse; quando non si può procedere diversamente e c è la copresenza di operatori che compiono diverse lavorazioni, ciascuno di essi dovrà adottare le stesse misure di prevenzione e D.P.I. degli altri (in particolare elmetto e scarpe, praticamente sempre), otoprotettori (in occasione di operazioni rumorose quali la scanalatura), occhiali e maschere appositi (in occasione di operazioni di saldatura). I responsabili delle ditte che eseguono le lavorazioni che trasmettono rischi, devono preventivamente rendere edotte nell ambito delle programmate riunioni di coordinamento, le altre ditte di tale eventualità e delle necessarie misure di prevenzione da adottare. Per agevolare il compito del Coordinatore per l esecuzione dei lavori, l impresa Affidataria deve emettere il PEL settimanale un programma di dettaglio emesso con cadenza settimanale. Con riferimento al PEL di dettaglio settimanale, la pianificazione dei tempi e delle lavorazioni spetta all impresa Appaltatrice, mentre l indicazione di eventuali direttive per ridurre i rischi derivanti da lavorazioni interferenti spetta al Coordinatore per l esecuzione lavori PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI, AI SENSI DEL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l esecuzione verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario. Ferma rimanendo la discrezionalità del CSE nella organizzazione della propria attività si ritiene si poter indicare quale metodologia operativa per l attuazione del disposto del presente paragrafo la seguente procedura: - Settimanalmente, al termine della settimana in corso sia effettuata una Riunione di Coordinamento per la Sicurezza nella quale si valuta congiuntamente al Datore di Lavoro (o suo delegato) nonché dei Datori di Lavoro (o loro delegati) delle imprese esecutrici, il Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 55 a 83

57 programma dei lavori di dettaglio delle lavorazioni previste per la settimana a venire per ogni wbs in cui saranno indicate le attività e le imprese presenti in ogni subcantiere: durante tale attività saranno condivise eventuali modifiche al programma lavori di dettaglio in modo tale che non si verifichino interferenze lavorative non gestibili nonché le misure preventive e protettive necessarie per garantire le condizioni di sicurezza per ogni area di lavoro; - a seguito della RCS di cui al punto precedente, si effettuerà una seconda riunione che avrà come oggetto di analisi il programma dei lavori con un orizzonte temporale di gg. al fine di anticipare le problematiche relative alle interferenze e predisporre per tempo le misure organizzative per l adozione delle misure preventive e protettive; tale attività a più lungo orizzonte temporale consentirà anche l eventuale revisione del PSC qualora se ne verifichi la necessità. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 56 a 83

58 9. MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DA PARTE DI PIÙ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI, COME SCELTA DI PIANIFICAZIONE LAVORI FINALIZZATA ALLA SICUREZZA, DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA DI CUI AI PUNTO E DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. (ALL. XV P.TO LETT. F) 9.1. MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA Tutte le attrezzature presenti sul cantiere devono essere identificate attraverso l apposizione sulla macchina del nome della ditta proprietaria. La ditta proprietaria risponderà della perfetta manutenzione, funzionalità ed efficienza garantendo del funzionamento anche le ditte terze. Tutte le attrezzature devono essere utilizzate da operatori dipendenti della ditta proprietaria salvo la consegna dell attrezzatura attraverso un regolare verbale di consegna. La manutenzione e l efficienza delle opere provvisionali è a carico della ditta realizzatrice, sarà cura del capocantiere verificare costantemente la manutenzione e la peretta efficienza. Qualora un opera provvisionale venga messa a disposizione esclusivamente ad un altra ditta dovrà essere redatto un verbale di consegna dell opera provvisionale. In assenza di tale documento, la ditta realizzatrice risponderà dell efficienza e dalla manutenzione dell opera provvisionale. Di seguito si propone un possibile format del verbale di consegna: AFFIDAMENTO, GESTIONE ED USO PROMISCUO DI MACCHINE ED ATTREZZATURE Attività di da eseguire nel cantiere... presso il sito di... Con la presente l'impresa affidataria, nella persona del responsabile di cantiere Sig.... consegna all Impresa Subaffidataria... le seguenti macchine e/o attrezzature: Tipo N Matricola All'atto della consegna il Sig...in qualità di responsabile delle attività di cantiere dell'impresa subaffidataria DICHIARA di aver preso visione che le attrezzature e le macchine prese in consegna sono rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme di prevenzione Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 57 a 83

59 essere stato informato dei rischi e dei sistemi di prevenzione relativi all'utilizzo delle macchine/ e delle attrezzature consegnate. SI IMPEGNA far utilizzare le attrezzature e le macchine prese in consegna esclusivamente a proprio personale idoneo, tecnicamente capace, informato e formato specificatamente informare i propri operatori sui rischi e le misure preventive nell'uso delle macchine e sul divieto di vanificare le funzioni dei dispositivi di sicurezza delle macchine e delle attrezzature mantenere in buone condizioni le attrezzature e macchine prese in consegna. Data... Per la ditta affidataria sottoscritto Per la ditta subaffidataria - letto e Alcune interferenze tra ditte si possono avere per l utilizzo comune di opere provvisionali, apprestamenti o mezzi di sollevamento. Qualora un mezzo di sollevamento della ditta appaltatrice, sia messo a servizio di un subappaltatore, il subappaltatore risponderà dell operato e della incolumità del lavoratore addetto all utilizzo come se fosse un suo dipendente e pertanto, l impresa subappaltatrice dovrà provvedere internamente al coordinamento con i propri lavoratori, alla verifica che il mezzo sia adeguato per i lavori da svolgere e che l operatore riceva chiare istruzioni sul lavoro da eseguire NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI TENUTI AD ATTIVARE QUANTO PREVISTO AL PUNTO ED AL PUNTO DELL ALLEGATO XV AL D. LGS. 81/2008 E SS. MM. II. E CRONOLOGIA DI ATTUAZIONE E MODALITÀ DI VERIFICA Il coordinatore per l esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al punto ed al punto e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica. Per ogni singola impresa esecutrice, le determinazioni di verifica di idoneità dei POS (subappaltatori), che dovrà riportare la tabella sopra indicata, costituirà aggiornamento ed integrazione del presente PSC Parte Generale, ai sensi del D.lgs. 81/08, all. XV, punto dei nominativi delle singole imprese esecutrici tenute ad attivare quanto previsto dal D.lgs. 81/08, all. XV ai punti e Per i lavoratori autonomi, il verbale della Riunione di Coordinamento della Sicurezza di primo ingresso costituirà aggiornamento ed integrazione del presente PSC Parte Generale, ai sensi del D.lgs. 81/08, all. XV, punto dei nominativi dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto dal D.lgs. 81/08, all. XV ai punti e Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 58 a 83

60 10. MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO, NONCHÉ DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE, FRA I DATORI DI LAVORO E TRA QUESTI ED I LAVORATORI AUTONOMI (ALL. XV P.TO LETT. G) MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO, NONCHÉ DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE, FRA I DATORI DI LAVORO E TRA QUESTI ED I LAVORATORI AUTONOMI Innanzitutto si ricordano le disposizioni di cui all art. 26 e 97, in particolare il comma 3, del D. Lgs. 81/08 che definisce in capo all affidataria un ruolo di regia e coordinamento dell intero appalto con riferimento alle imprese esecutrici. In questo senso le modalità organizzative devono rispecchiare la struttura ad albero dei riferimenti superiori ed inferiori. In questo senso, l Affidataria dovrà trasferire le informazioni in suo possesso alle imprese esecutrici con le quali ha stabilito rapporti contrattuali; queste ultime dovranno trasferire dette informazioni ai soggetti con i quali a loro volta hanno rapporti diretti (eventuali fornitori, lavoratori autonomi, noleggiatori, ecc.), dandone evidenza all Affidataria (od al livello superiore) in modo tale che ogni livello della struttura possa verificare che tale attività di trasferimento delle informazioni a cascata sia stata effettuata. Nel caso in cui si verifichi una suddivisione dei ruoli fra affidataria ed esecutrice che prevede per quest'ultima un ruolo operativo e alla prima funzioni di assistenza e supporto, comprendenti, tra l'altro: - l'allestimento delle misure di sicurezza per il lavoro dell'esecutrice; - la formazione degli operatori dell'esecutrice; - la presenza di un preposto dell'affidataria che sovrintende l attività della squadra operativa dell'esecutrice. per eliminare ritardi o assenze nell'apprestamento delle misure di prevenzione o confusione dei ruoli di responsabilità, occorre che siano stipulati preventivi accordi fra le imprese coinvolte. Tali accordi devono essere formalizzati nei rispettivi POS, i quali devono riportare un'esaustiva individuazione dei compiti e delle responsabilità. A tale proposito gli accordi devono contenere almeno: - i nominativi dei preposti delle esecutrici e l'identificazione dei loro rapporti operativi con i funzionari dell'affidataria, relativi a quel cantiere/area di lavoro; - la definizione degli aspetti esecutivi dell'organizzazione del cantiere, conforme a quanto indicato nel PSC (uso delle aree, collocazione degli impianti, collocazione depositi, utilizzo di aree comuni, ecc); - la definizione delle misure per l'eliminazione o la riduzione del rischio derivante da interferenze operative; - le modalità di assolvimento degli obblighi formativi: informazione, formazione e addestramento dei lavoratori; - le gestione delle eventuali subassegnazioni; - la definizione della procedura inerente il controllo degli accessi. L impresa affidataria deve eventualmente correggere ed integrare rispetto alla propria organizzazione del lavoro, maestranze, attrezzature, il POS dell impresa esecutrice. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 59 a 83

61 Per assicurare continuità e chiarezza di rapporti, è fondamentale individuare idonei strumenti di comunicazione reciproca tra CSE e imprese. Alcuni documenti utili a costruire canali strutturali e organici per tale comunicazione sono: - documento di accettazione del PSC da parte dell impresa, oppure proposte di integrazione; - esito delle valutazioni in merito alla proposta di integrazione del PSC; - documento di trasmissione del POS al CSE; - esito delle valutazioni del CSE in merito al POS (idoneità, oppure richiesta di integrazioni); - verbale dell incontro del CSE con le imprese operanti in cantiere; - comunicazione alle imprese delle modalità di attivazione delle azioni di coordinamento tra i RLS; - trasmissione dei rilievi ed atti conseguenti ai sopralluoghi in cantiere del CSE (segnalazione di inosservanze, sospensione lavorazioni, indicazioni operative, ecc.). Per ogni singola impresa esecutrice, le determinazioni di verifica di idoneità dei POS (subappaltatori), costituirà aggiornamento ed integrazione del presente PSC Parte Generale, ai sensi del D.lgs. 81/08, all. XV, punto dei nominativi delle singole imprese esecutrici tenute ad attivare quanto previsto dal D.lgs. 81/08, all. XV ai punti e Per i lavoratori autonomi, il verbale della Riunione di Coordinamento della Sicurezza di primo ingresso costituirà aggiornamento ed integrazione del presente PSC Parte Generale, ai sensi del D.lgs. 81/08, all. XV, punto dei nominativi dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto dal D.lgs. 81/08, all. XV ai punti e Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 60 a 83

62 11. ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI (All. XV D. Lgs. 81/08 p.to lett. H) Nel presente paragrafo si riportano le linee guida dell'organizzazione di cui l'impresa Affidataria dovrà dotarsi per il pronto soccorso, l antincendio e l evacuazione dei lavoratori. Sono indicati anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi e le azioni che dovranno essere messe in atto in relazione alla peculiarità dei lavori. Le disposizioni e le prescrizioni di seguito riportate dovranno essere recepite nei piani di emergenza di ciascuna impresa esecutrice ed eventualmente integrate dalle specifiche misure organizzative di ognuna. Tutto il personale presente nei cantieri dovrà essere informato sui contenuti delle procedure di emergenza ed essere addestrato ad applicarle nel caso di necessità. Al fine di garantire l attuazione del modello organizzativo previsto dal D. Lgs. 81/08 e ss. mm. ii., e tradotto dal presente PSC in cantiere, è necessario che ogni impresa esecutrice sia presente in cantiere con almeno le seguenti figure: - un capocantiere - un preposto - due addetti al primo soccorso - un addetto alla prevenzione incendi ed alle emergenze ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI DISPOSIZIONI GENERALI Il D.Lgs 81/08, con l art. 43 obbliga il datore di lavoro a predisporre e dotare l attività di un piano di emergenza, mentre il Titolo IV del medesimo decreto, specifico per i cantieri temporanei e mobili, non fa che ribadire lo stesso concetto, quando nell art. 104, comma 4, esonera i datori di lavoro dall obbligo di nomina degli addetti all antincendio (art. 18, comma 1, lettera b) se è previsto nei contratti di affidamento dei lavori che il committente o il responsabile dei lavori organizzi apposito servizio antincendio. Infine, è ancora una volta il D.M. 10/03/1998 a prescrivere esplicitamente per i cantieri la redazione del piano di emergenza; l art. 6 di tale decreto, nelle cui prescrizioni ricadono anche i cantieri temporanei o mobili, stabilisce, infatti, che il datore di lavoro, all esito della valutazione dei rischi d incendio, e sulla base del piano di emergenza, qualora previsto (si noti che per i cantieri ciò è comunque previsto in base all art. 100 del D.Lgs 81/08), designi uno o più lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, o se stesso nei casi previsti dall art. 34 del D.Lgs 81/08. Pertanto l impresa Affidataria ed esecutrice dovranno organizzarsi (mezzi, uomini, procedure), per fare fronte, in modo efficace e tempestivo, alle emergenze che, per diversi motivi, avessero a verificarsi nel corso dell esecuzione dei lavori e in particolare: emergenza infortunio, emergenza incendio, evacuazione del cantiere. In prossimità delle aree di lavoro in genere (aree logistiche, aree di deposito, aree di lavoro) dovranno essere affissi in modo ben visibile i principali numeri per le emergenze e le modalità con le quali si deve richiedere l intervento dei Vigili del fuoco e dell emergenza sanitaria, nonché la planimetria di cantiere con le principali modalità di gestione dell emergenza e di evacuazione del cantiere. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 61 a 83

63 I lavoratori incaricati per l emergenza dovranno essere dotati di specifici dispositivi individuali di protezione e degli strumenti idonei al pronto intervento, nonché saranno addestrati in modo specifico a seconda del tipo di emergenza EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI CANTIERI Per la redazione di un piano di emergenza il riferimento cogente da utilizzare è il sopraccitato art. 43 del D.Lgs n. 81/08 con i seguenti punti che devono rimanere fermi nel piano di emergenza: organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell emergenza; designare preventivamente i lavoratori di cui all art. 18, comma 1, lett. b) (addetti antincendio, primo soccorso e gestione delle emergenze); informare tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare; programmare gli interventi, prendere i provvedimenti e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, omettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; adottare i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili; Un altro riferimento da utilizzare è ancora una volta il D.M. 10 marzo 1998, in quanto all All. VIII fornisce dei criteri per la pianificazione delle procedure da adottare in caso d incendio, ovviamente non specifici e non cogenti per i cantieri, bensì per tutte le attività rientranti nel campo di applicazione del decreto. Di seguito si riportano le disposizione in caso di emergenza incendio INCENDIO All'interno del cantiere dovrà essere garantita la presenza di almeno due addetti formati a prestare il soccorso antincendio. Prima dell inizio dei lavori ogni impresa appaltatrice dovrà comunicare al CSE i nominativi delle persone addette all antincendio e contestualmente dovrà essere rilasciata una dichiarazione in merito alla formazione seguita da queste persone. Per il suddetto adempimento, ogni impresa esecutrice trasmetterà i documenti al Coordinatore allegandoli al Piano Operativo di Sicurezza che presenterà prima dell inizio delle attività di competenza. COSA FARE all'apertura del cantiere Sarà necessario verificare: la possibilità di chiamare i soccorsi tramite: 115, 118, 113, altrimenti è necessario informarsi in merito ai numeri diretti del pronto soccorso e dei vigili del fuoco; che la squadra antincendio e di primo soccorso sia dotata di un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza (es.: telefono cellulare); l'esistenza della copertura della rete cellulare nell area di lavoro; in mancanza di questa verificare la presenza di posto telefonico pubblico in prossimità del cantiere stesso, e la possibilità di accesso durante le ore lavorative; Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 62 a 83

64 Gli addetti dovranno essere informati e dovranno essere effettuate delle simulazioni di incidente. COSA FARE per incendi di modesta entità seguire l istruzione "avvistamento di un principio d'incendio" riportata alla pagina seguente; intervenire tempestivamente con gli estintori di tipo adeguato alle sostanze che hanno preso fuoco; a fuoco estinto controllare accuratamente l'avvenuto spegnimento totale delle braci; COSA FARE per incendi di vaste proporzioni seguire la procedura "avvistamento di un principio d'incendio" riportata alla pagina seguente; dare il più celermente possibile l'allarme e fare allontanare tutte le persone accertandosi che tutte siano state avvertite; interrompere l'alimentazione elettrica nella zona interessata dall'incendio; richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco e delle squadre aziendali antincendio; allontanare dalla zona di incendio eventuali materiali infiammabili; COSA FARE in caso di incidenti con incendio o con possibile incendio seguire l istruzione "avvistamento di un principio d'incendio" di seguito riportata; è preferibile che i lavoratori si mettano in salvo in situazioni sicure ed attendere che l'incendio si autoestingua, piuttosto che tentare di spegnere l'incendio; avvisare e interrompere il traffico per la sicurezza degli occupanti dei veicoli eventualmente marcianti nella carreggiata interessata e, se il caso, anche nell'altra carreggiata; nel caso di possibilità di deflagrazione degli automezzi o di altri mezzi allontanare il personale il più possibile ed avvisare con sbandieratori i veicoli sopraggiungenti oltre ai mezzi di soccorso esterni; ii personale deve allontanarsi nei campi circostanti, quando possibile, oppure se la progressiva è su un impalcato allontanarsi, preferibilmente, secondo il senso di marcia dei veicoli. Tutte le persone addette alle operazioni suddette dovranno essere individuate nel Piano Operativo dì Sicurezza dell'impresa. Regole fondamentali per l'uso degli estintori Per un efficace intervento di spegnimento con estintori portatili, dopo avere scelto il tipo più idoneo a disposizione e averlo attivato secondo le istruzioni d'uso, occorre: agire con progressione iniziando lo spegnimento del focolaio più vicino sino a raggiungere i principale dirigendo il getto alla base delle fiamme e avvicinandosi il più possibile senza pericoli per la persona; erogare il getto con precisione evitando gli sprechi; non erogare il getto controvento né contro le persone; non erogare sostanze conduttrici della corrente elettrica (ad esempio acqua e schiuma) su impianti e apparecchiature in tensione; Avvistamento di un principio d'incendio A fronte di eventuali incendi chiunque avverta indizi di fuoco deve telefonare alla caserma VV.FF. ed a quella dei Carabinieri delle più vicine stazioni o direttamente al Si dovrà specificare chiaramente: Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 63 a 83

65 il proprio nome e le proprie mansioni; la natura dell'incendio ( qualità e tipo del materiale incendiato ); l'esatta ubicazione dell'incendio in modo da dare gli elementi necessari per giudicare se occorra o meno l'intervento dei VV.FF.; Qualora ci siano dei feriti si dovranno chiamare i soccorsi medici secondo la procedura per il Primo Soccorso. Inoltre dovrà facilitare il transito dei mezzi antincendio esterni e dei mezzi di Pronto Soccorso impedendo l'accesso al cantiere a persone estranee. I depositi di materiale e sostanze infiammabili quali gasolio e simili non sono ammessi PRESIDI DI LOTTA ANTINCENDIO Vicino ad ogni attività che presenti rischio di incendio o in cui si faccia utilizzo di fiamme libere dovrà essere presente almeno un estintore a polvere per fuochi ABC del peso di 6 kg. Comunque, ognuna delle imprese esecutrici appaltatrici dovrà avere in cantiere almeno un estintore per fuochi ABC del peso di 6 kg, che dovrà essere posizionato in luogo conosciuto da tutti e facilmente accessibile e dovrà essere segnalato conformemente a quanto previsto dal titolo V del D.Lgs 81/08. Della scelta, della tenuta in efficienza dei presidi antincendio e della segnaletica di sicurezza si farà carico ciascuna impresa esecutrice per le parti di sua competenza ELENCO DEI PRINCIPALI PRINCIPI DI PREVENZIONE INCENDI Per eliminare o ridurre i rischi di incendio è necessario seguire le seguenti avvertenze: non fumare, saldare, smerigliare o introdurre fiamme libere in luoghi dove esista pericolo di incendio e di esplosione per presenza di gas, vapori e polveri facilmente infiammabili o esplosive; spegnere il motore dei veicoli e delle installazioni durante il rifornimento di carburante; non gettare mozziconi di sigaretta all'interno di depositi e di ambienti dove sono presenti materiali o strutture incendiabili; evitare l'accumulo di materiali infiammabili (ad esempio legna, carta, stracci) in luoghi dove per le condizioni ambientali o per le lavorazioni svolte esiste pericolo di incendio; adottare schermi e ripari idonei, durante lavori di saldatura, smerigliatura e molatura in vicinanza di materiali e strutture incendiabili; non causare spandimenti effettuando il travaso di liquidi infiammabili e se ciò dovesse accadere provvedere, immediatamente ad asciugarli; non sottoporre a saldatura recipienti metallici che abbiano contenuto liquidi infiammabili l'operazione deve essere eseguita soltanto adottando particolari misure (ad esempio riempiendoli di acqua o di sabbia) e esclusivamente da personale esperto;non esporre le bombole di gas combustibile e comburente a forti fonti di calore ed escludere nel modo più assoluto l'uso di fiamme per individuare eventuali perdite; tenere sempre a portata di mano un estintore di tipo adeguato alle sostanze eventualmente infiammabili; mantenere sgombre da ostacoli le vie di accesso ai presidi antincendio EMERGENZA SANITARIA GESTIONE DEL PRIMO SOCCORSO Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 64 a 83

66 Per la gestione dell emergenza sanitaria, è necessario che in cantiere siano presenti almeno due lavoratori adeguatamente formati per gli interventi di primo soccorso. Prima dell inizio dei lavori ogni impresa appaltatrice dovrà comunicare al CSE i nominativi delle persone addette al pronto soccorso e contestualmente dovrà essere rilasciata una dichiarazione in merito alla formazione seguita da queste persone. Per il suddetto adempimento, ogni impresa esecutrice trasmetterà i documenti al Coordinatore allegandoli al Piano Operativo di Sicurezza che presenterà prima dell inizio delle attività di competenza. Tutti i lavoratori dovranno essere informati in merito alla procedura da attivare in caso di incidente che dovrà essere indicata nel Piano Operativo di Sicurezza dell'impresa. COSA fare in caso di infortunio Se l'infortunio non è grave e la persona può essere medicata sul posto, gli incaricati possono procedere ad applicare i medicamenti del caso. Rimane fermo il fatto che dopo aver prestato le prime cure l'infortunato deve essere accompagnato presso il Pronto Soccorso più vicino per gli accertamenti sanitari del caso (si vedano i numeri telefonici e gli indirizzi riportati). Un addetto al primo soccorso lo accompagnerà. Se l'infortunio è ritenuto grave, coinvolge più persone o non è gestibile dal servizio di primo soccorso è necessario attivare la procedura di chiamata dei soccorsi mediante Telefono Cellulare attivo (almeno 2 persone) con le seguenti modalità: l'addetto al primo soccorso accudirà l'infortunato nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi ed eviterà l'intervento di soccorritori improvvisati, cercando per quanto possibile di apprestare le prime medicazioni e se possibile preparando il paziente al caricamento in ambulanza; una seconda persona si occuperà della chiamata dei soccorsi, chiamando immediatamente il 118 (o il n diretto del Pronto Soccorso riportato nel piano di emergenza della propria azienda) e fornirà tutte le indicazioni e informazioni utili affinché il mezzo di soccorso possa giungere sul luogo dell incidente. Inoltre dovrà essere avvisato il Coordinatore in fase di Esecuzione; l addetto al pronto soccorso in possesso del telefono cellulare comunicherà eventuali aggiornamenti della situazione alla sala operativa e si porrà in prossimità della via di accesso al cantiere per segnalare la direzione da seguire ai soccorsi in arrivo NOZIONI MINIME DI PRONTO SOCCORSO Nei cantieri edili le lesioni che colpiscono più frequentemente i lavoratori sono nell ordine: le ferite, le contusioni e lussazioni, le fratture. Queste tre categorie di lesioni rappresentano da sole il 90% del totale delle lesioni. È evidente che in cantiere ci si deve sempre sapere comportare almeno nel prestare soccorso ai lavoratori colpiti da uno degli eventi lesivi succitati. In caso di ferita è necessario scoprire la ferita, tagliando gli indumenti se necessario, pulire con acqua e sapone, disinfettare con soluzione antisettica e fasciare con garze sterili. Se la ferita è grave, è necessari arrestare l emorragia comprimendo la ferita con forza e, solo in presenza di frattura, stringendo con laccio emostatico a monte e comunque tra ferita e cuore. Attivarsi per un rapido trasporto in ospedale. Nel caso di frattura ad un arto è necessario scoprire la parte lesa, tirare l arto per allinearlo lungo l asse e immobilizzarlo con struttura rigida. Se si sospetta una frattura alla colonna vertebrale bisogna agire in modo da evitare il rischio di paralisi lasciando l infortunato nella sua posizione e richiedendo l intervento rapido dell ambulanza. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 65 a 83

67 Nel caso di trauma cranico, in seguito a contusione alla testa, è necessario accertarsi dello stato di coscienza dell infortunato. Se è privo di conoscenza e respira, lo si lascerà in posizione sicura e si chiamerà immediatamente l ambulanza. Se non respira, è necessario procedere preventivamente alla respirazione artificiale e alla pratica del massaggio cardiaco. Qualora l infortunato è cosciente, ma accusa mal di testa, sonnolenza, vomito e/o nausea è necessario accompagnarlo in ospedale per fornirgli i necessari controlli sanitari. In caso di folgorazione il primo intervento è teso all interruzione della corrente, agendo sugli interruttori a monte dell infortunato e più prossimi a questo. Successivamente si procederà con cautela al distacco dell infortunato dall elemento che gli ha trasmesso la corrente, utilizzando del legname o altro materiale isolante. Prima di chiamare soccorso è fondamentale praticare la respirazione artificiale, operazione che se compiuta nei primi tre minuti dalla folgorazione aumenta la possibilità di salvezza dell individuo. Nel caso in cui si verifichi una ustione grave bisognerà scoprire le parti interessate PRESIDI SANITARI Ogni impresa presente in cantiere deve ottemperare a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n 388 del 15/07/2003 (Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni). Le attrezzature ed i dispositivi presenti in cantiere devono essere appropriati rispetto ai rischi specifici connessi all'attività lavorativa dell'azienda e devono essere mantenuti in condizioni di efficienza e di pronto impiego e custoditi in luogo idoneo e facilmente accessibile. In particolare si dovrà garantire: a) cassetta di pronto soccorso, tenuta presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata, contenente la dotazione minima indicata nell'allegato 1 del decreto e di seguito riportata, da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e su indicazione del medico competente, ove previsto, e del sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale, e della quale sia costantemente assicurata, la completezza ed il corretto stato d'uso dei presidi ivi contenuti; b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. I lavoratori che prestano la propria attività in aree di lavoro isolate, al di fuori dell area di cantiere principale, devono essere dotati di pacchetto di medicazione e di un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l'azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. La cassetta di pronto soccorso dovrà essere tenuta a disposizione delle squadre di lavoro, nelle immediate vicinanze del posto in cui si svolgono le attività lavorative. CONTENUTO MINIMO CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Il contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso di cui all'art. 2 comma 1 del DM 388/03 è il seguente: Guanti sterili monouso (5 paia); Visiera paraschizzi; Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1); Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3); Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10); Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 66 a 83

68 Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2); Teli sterili monouso (2); Pinzette da medicazione sterili monouso (2); Confezione di rete elastica di misura media (1); Confezione di cotone idrofilo (1); Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2); Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2); Un paio di forbici; Lacci emostatici (3); Ghiaccio pronto uso (due confezioni); Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2); Termometro; Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. CONTENUTO MINIMO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE Il contenuto minimo del pacchetto di medicazione di cui all'art. 2 comma 5 del DM 388/03 è il seguente: Guanti sterili monouso (2 paia); Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1); Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1); Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1); Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3); Pinzette da medicazione sterili monouso (1); Confezione di cotone idrofilo (1); Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1); Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1); Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1); Un paio di forbici (1); Un laccio emostatico (1); Confezione di ghiaccio pronto uso (1); Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1); Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza GESTIONE AMMINISTRATIVA DEGLI INFORTUNI Lo scopo di questa procedura è quella di gestire l'attività legata all'accadimento dell'infortunio, individuando le persone addette allo scopo e mantenendo un riscontro statistico degli infortuni avvenuti nelle sedi fisse o in quelle mobili dell'azienda. Questa procedura si applica a tutti i casi di infortunio o di malore con prognosi superiore ad un giorno. Vengono definiti in particolare i comportamenti per: compilare il certificato di richiesta di visita medica; effettuare la denuncia di infortunio c/o INAIL e Pronto Soccorso; registrare l'infortunio su apposito registro; denunciare la malattia professionale presso INAIL; Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 67 a 83

69 effettuare una statistica infortuni e malattie professionali. Fermo restando l obbligo dell impresa esecutrice affinché ad ogni infortunio vengano prestati i dovuti soccorsi, questa dovrà dare, appena possibile, comunicazione al CSE di ogni infortunio con prognosi superiore ad un giorno. Per il suddetto adempimento nei confronti del Coordinatore in Fase di Esecuzione, l impresa esecutrice invierà una copia della denuncia infortuni (mod. INAIL). COSA FARE in azienda Per la gestione amministrativa dell'infortunio l'ufficio personale (lo stesso datore di lavoro o un suo tecnico incaricato nel caso di azienda artigianale o di piccola dimensione) provvede alla compilazione e all'invio della denuncia di infortunio all'inail e all'autorità di pubblica sicurezza secondo specifico modello INAIL, nonché alla compilazione del registro infortuni con assenza lavorativa maggiore di un giorno. Effettua inoltre l'elaborazione dati degli infortuni e delle malattie professionali ai fini statistici. CHE COSA SI FA in cantiere in caso di infortunio Ad infortunio avvenuto e dopo i primi indispensabili interventi di emergenza, vengono comunicati gli estremi dell'infortunio dal cantiere alla sede dell'azienda, precisando il luogo, l'ora, la dinamica e le cause dell'infortunio, nonché i nominativi degli eventuali testimoni. Ad emergenza conclusa e a visita medica avvenuta è necessario farsi rilasciare il "primo certificato medico di infortunio", che dovrà essere trasmesso alla sede dell'azienda (Ufficio Personale). Per infortuni con prognosi superiore a 3 giorni viene compilata la denuncia di infortunio secondo specifico modello INAIL e trasmessa, entro 48 ore dall'avvenuta conoscenza del datore di lavoro dell'infortunio: al Commissariato di Pubblica Sicurezza o, in mancanza, al sindaco competente per territorio; alla sede INAIL territorialmente competente, evidenziando il codice fiscale dell'azienda. Assieme alla denuncia è necessario trasmettere copia del primo certificato medico rilasciato al pronto soccorso. Verranno inviati al datore di lavoro eventuali ulteriori certificati medici, che saranno poi trasmessi a sua cura all'inail. L'infortunio che comporti almeno un giorno di assenza dal lavoro viene trascritto nell'apposito Registro degli Infortuni, evidenziando il numero della denuncia INAIL effettuata e compilando in modo attento e scrupoloso le voci del registro. Al termine dello stato di inabilità temporanea del lavoratore va richiesto a quest'ultimo la certificazione medica attestante l'avvenuta guarigione. Alla ripresa del lavoro va annotato sul Registro Infortuni la data del rientro del lavoratore che ha subito l'infortunio ed il numero di giorni di assenza complessivamente effettuati. Viene periodicamente aggiornata la statistica degli infortuni avvenuti e viene data comunicazione al cantiere degli elaborati statistici infortuni effettuati RIFERIMENTI TELEFONICI DELLE STRUTTURE PREVISTE SUL TERRITORIO AL SERVIZIO DEL PRONTO SOCCORSO E DELLA PREVENZIONE INCENDI Per poter affrontare rapidamente le situazioni di emergenza si riportano di seguito serie di recapiti telefonici utili di rapida consultazione. Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 68 a 83

70 Tali recapiti, prima dell'inizio dei lavori, dovranno essere integrati con i numeri telefonici con i recapiti telefonici dei presidi più vicini e riportati nel Piano di Emergenza di ciascuna impresa esecutrice. ENTI DI RIFERIMENTO RECAPITI TELEFONICI POLIZIA 113 CARABINIERI Pronto Intervento 112 EMERGENZA SANITARIA 118 VIGILI DEL FUOCO Chiamate di Soccorso 115 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI PARMA Via Gramsci Parma Centralino: Emergenza sanitaria: 118 Codifica Documento: PSC Rev. 00 del 16/06/2014 Pag. 69 a 83

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