OBIETTIVI GENERALI PORTATA FINANZIARIA E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE

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1 PROVINCIA DI CAGLIARI - PROVINCIA DE CASTEDDU Assessorato Politiche Energetiche, Ambientali ed Economia verde Settore Ambiente e Servizio Antinsetti Ufficio Protezione Fauna Selvatica e Caccia BANDO CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE A FINI FAUNISTICI PER IL MIGLIORAMENTO DELL'IDONEITA' DEL TERRITORIO PER LA SPECIE CERVO SARDO DA ATTUARSI ALL'INTERNO DELL'OASI DI PROTEZIONE FAUNISTICA E CATTURA CASTIADAS SETTE FRATELLI (ANNATA ) (approvato con determinazione dirigenziale n. 32 del ) OBIETTIVI GENERALI L intervento intende perseguire il miglioramento dell idoneità del territorio per la fauna selvatica nell area dell Oasi Permanente di Protezione Faunistica e Cattura Castiadas- Sette Fratelli, in particolare per il Cervo Sardo allo scopo di incrementare le risorse trofiche disponibili e nel contempo limitare i danni causati da esso alle colture agrarie. PORTATA FINANZIARIA E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE Il finanziamento dell intervento è stato approvato nell ambito del Piano di gestione sperimentale dell oasi permanente di protezione faunistica e di cattura «Castiadas Sette Fratelli» Castiadas con deliberazione della Giunta Provinciale n 58 del 11/04/2006, modificato con successiva deliberazione G.P. n. 264 del , che prevede una spesa totale di ,00 per il periodo di sperimentazione. Il totale del fondo a disposizione per la prima annualità è pari a: ,00 per i seminativi e ,00 per i contributi relativi all'acquisto e posa in opera delle recinzioni, che verrà così ripartito: % Intervento n 40% ,00 1 Semina di Cereali 1

2 2 Semina di Erbai annuali 3 Semina di Prati poliennali 30% ,00 4 Recupero terreni incolti e cespugliati Apertura radure con taglio della vegetazione 30% ,00 5 arbustiva 6 Apposizione di recinzioni e cancelli lungo ,00 % alcuni tratti del perimetro aziendale. BENEFICIARI E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ Beneficiari del sostegno pubblico sono gli imprenditori agricoli singoli o associati, i proprietari e i conduttori di terreni agricoli ricadenti nel comune di Castiadas e compresi nel territorio dell oasi permanente di protezione faunistica e di cattura «Castiadas Sette Fratelli» così come perimetrata dal decreto di istituzione dell Assessore della Difesa dell Ambiente n 321 del 05/07/1985 e della porzione di territorio ricompreso tra il confine dell oasi e la strada che collega il ponte Sabadi alla località Monte Gruttas ricadente all interno del foglio catastale 45 del comune di Castiadas e censuarie catastalmente del comune di Muravera (Particelle: 36,37, 38, 40, ex ,237,238,239, ex ,241,242,243,244,245, 60, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 268) I beneficiari assumono l impegno a condurre i terreni con le specifiche contenute nel presente bando per un periodo minimo di 2 anni a partire dall annata agraria 2010 ed a porre in opera come da specifiche le recinzioni (che verranno finanziate ai sensi del presente bando) lungo alcuni tratti del perimetro aziendale. I proprietari dei terreni che aderiscono al presente bando, accettano incondizionatamente la costituzione del fondo chiuso secondo l art. 58 e art. 61 della LR 23/98. L amministrazione si riserva su base di fondate esigenze di valutare ogni singola richiesta per l ammissione al finanziamento. SOGGETTO EROGATORE DEL FINANZIAMENTO 2

3 Le verifiche sull'attuazione degli obblighi derivanti ai privati in seguito allo stanziamento del finanziamento oggetto del presente bando e l'erogazione del finanziamento stesso verranno condotte dall Amministrazione Provinciale di Cagliari - Assessorato Politiche Energetiche, Ambientali ed Economia Verde - Settore Ambiente e Servizio Antinsetti - Ufficio Protezione Fauna Selvatica e Caccia. Colture a perdere INTERVENTI FINANZIABILI E IMPORTI Per colture a perdere si intendono coltivazioni appositamente predisposte per la fauna selvatica, portate alla maturazione mediante l utilizzo di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, e mantenute in campo fino al termine previsto. Il tipo di coltura da destinarsi a perdere deve garantire, durante il periodo di permanenza in campo, i seguenti requisiti: - buona copertura vegetale - disponibilità alimentare Gli interventi previsti sono di 3 tipologie: Intervento n. 1 Semina di cereali autunno-vernini Semina di cereali autunno vernini in semina pura di: frumento duro, orzo o avena). Intervento n. 2 Semina di erbai annuali Semina di essenze foraggere annuali in consociazione graminacea e leguminosa a scelta tra due o più delle seguenti specie LEGUMINOSE Trifolium resupinatum Trifolium incarnatum Trifolium alexandrinum Trigonella foenum graecum Vicia ssp GRAMINACEE Avena sativa Hordeum spp Lolium multiflorum var. westerwoldicum (annuale) Lolium rigidum Intervento n. 3 Semina di Prati poliennali 3

4 Semina di essenze foraggere poliennali od autoriseminanti in consociazione leguminosa- graminacea a scelta tra due o più delle seguenti specie LEGUMINOSE GRAMINACEE Trifolium subterraneum Dactylis glomerata Gli Trifolium incarnatum Festuca arundinacea appezzam Trifolium alexandrinum Lolium multiflorum var italicum enti Pisum spp Lolium rigidum ammissibi Avena sativa li agli Hordeum spp interventi n 1, n 2, e n 3 devono possedere i seguenti requisiti: - Non essere oggetto di pascolo da parte di animali di allevamento. - Essere idoneo per la semina di colture erbacee. - È ammessa la presenza di specie arboree per una estensione non superiore al 30% della superficie dell appezzamento in questo caso verrà sottratto nel computo della superficie netta una tara pari a 10 mq per ciascuna pianta arborea presente. Le operazioni colturali da eseguire sono: - aratura o lavorazione con strumenti discissori (es. ripper) - erpicatura - semina con l utilizzo di quantità minime di semente tali da assicurare una coltura sufficientemente rigogliosa e produttiva. a. La semente utilizzata può provenire anche dalle scorte aziendali b. La semina deve essere eseguita entro il 31 Dicembre 2010 e la coltura e i suoi residui devono permanere in campo fino al 15 ottobre 2011 (nel caso di colture annuali int. 1 e 2). c. nel caso di colture annuali la scelta delle stesse può essere variata nell arco del biennio previa apposita comunicazione all ufficio provinciale competente. 1. Negli appezzamenti interessati dalle colture a perdere devono essere messe in atto tutte le precauzioni necessarie per la salvaguardia delle stesse nei confronti degli incendi estivi. 2. Nell eventualità in cui un incendio distrugga la coltura verrà corrisposto il finanziamento previsto decurtato del 50%. 3. Non è consentita l immissione sul mercato del prodotto ne l utilizzo aziendale 4

5 4. È vietato l utilizzo di fitofarmaci o diserbanti negli appezzamenti interessati. 5. È assolutamente fatto divieto di pascolo da parte di animali domestici nelle aree interessate a tali colture, qualora ad un sopralluogo dei tecnici incaricati dovessero trovarsi nell appezzamento animali domestici o riscontrarsi tracce di pascolamento, non verrà dato luogo al finanziamento. 6. Deroga al divieto di pascolo è ammessa nel caso delle colture annuali nell intervallo che va dal 30 Ottobre e fino all inizio dei lavori preparatori alla semina della nuova annata agraria (termine ultimo 31 Dicembre 2011) In tale periodo gli animali domestici possono aver accesso agli appezzamenti per favorire l eliminazione delle stoppie prima della semina delle colture per le successive annualità. 7. È fatto divieto assoluto di procedere all eliminazione delle stoppie mediante abbruciamento nel caso ciò avvenga non verrà dato luogo al finanziamento. 8. Non saranno prese in considerazione richieste di risarcimento danni da fauna selvatica nei terreni interessati dalle colture Intervento n 4 Recupero di terreni cespugliati e semina su sodo. L intervento prevede la pulizia della vegetazione erbacea ed arbustiva mediante la creazione di aree nelle quali effettuare una trasemina di colture erbacee, al fine di incrementare le disponibilità alimentari per la fauna selvatica, le zone di margine e la biodiversità. Tale intervento è eseguibile esclusivamente su arbusteti che costituiscono forme di degradazione della macchia mediterranea. Gli appezzamenti ammissibili all intervento n 4, devono possedere i seguenti requisiti: 1. Superficie massima pari a 1000 mq per ha di superficie catastale 2. Superficie massima contigua pari a 2000 mq 3. Al fine di salvaguardare l habitat di numerose specie faunistiche che trovano rifugio e nidificano nella macchia, la distanza tra due appezzamenti interessati dall intervento non deve essere inferiore a 50 metri, salvo casi particolari da valutare e motivare in campo con i tecnici dell amministrazione provinciale. Le operazioni da eseguire sono: - Ripulitura e decespugliamento, con dicioccamento e lavorazione superficiale del terreno a mano o con mezzi meccanici escluse ruspe con lama, trattori con lame, 5

6 aratri che, anche potenzialmente, possono creare movimenti di terreno, con possibili danni di cui all art.1 della Legge Forestale (R.D n. 3267). - Trasemina da eseguirsi a spaglio senza successiva operazione di interramento del seme con Trifolium subterraneum in modo da ottenere una risorsa pabulare di durata poliennale. Intervento n. 5 Apertura di radure con taglio della vegetazione arbustiva. L intervento prevede il contenimento della copertura arbustiva (formazioni di macchia mediterranea) al fine di creare radure e ulteriori zone pabulari idonee alla sosta dei cervi. Tale intervento comprende l esecuzione di tagli selettivi di succisione, riceppatura degli arbusti in modo da favorire i ricacci polloniferi appetibili dalla fauna. Le specie su cui eseguire i tagli sono: mirto (Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus), fillirea (Phillirea spp.), cisto (Cistus spp), corbezzolo (Arbutus unedo), lavanda (Lavandula stoechas); I tagli non devono essere eseguiti su specie di particolare pregio quali: ginepro (Juniperus spp), leccio (Quercus ilex), sughera (Quercus suber), agrifoglio (Ilex aquifolium), ginestra (Calicotome spp), biancospino (Crataegus monogina). Gli appezzamenti ammissibili all intervento n 5, devono possedere i seguenti requisiti: 1. Superficie massima pari a 1000 mq per ha di superficie catastale 2. Superficie massima contigua pari a 2000 mq 3. Al fine di salvaguardare l habitat di numerose specie faunistiche che trovano rifugio e nidificano nella macchia, la distanza tra due appezzamenti interessati dall intervento non deve essere inferiore a 50 metri, salvo casi particolari da valutare e motivare in campo con i tecnici dell amministrazione provinciale. Le operazioni da eseguire sono: Tagli da effettuarsi al colletto delle piante con attrezzi manuali e con mezzi meccanici (motoseghe e decespugliatori). - È vietato l utilizzo di mezzi che anche potenzialmente possono asportare l apparato radicale della vegetazione e creare movimenti di terreno, con possibili danni di cui all art.1 della Legge Forestale (R.D n. 3267). - È inoltre vietata l asportazione del cotico erboso. Negli anni successivi dovranno essere garantite tutte le operazioni necessarie al mantenimento del cotico erboso, e al contenimento della vegetazione arbustiva. 6

7 Intervento n 6 perimetro aziendale. Apposizione di recinzioni e cancelli lungo alcuni tratti del L intervento prevede la posa in opera di recinzioni atte a contenere le eventuali invasioni da parte di fauna selvatica in particolar modo di cervo sardo. Il contributo verrà erogato per l'acquisto e posa in opera di apposite recinzioni, che dovranno avere altezza fuori suolo pari a m 1, fili di ferro per raggiungere l altezza totale di m2,10; la rete, di tipo pastorale di altezza pari ad 2 metri, dovrà essere interrata per 20 cm, i pali di sostegno dovranno essere posti ogni 4 metri e interrati con dado in calcestruzzo 30x30 per una profondità di 40 cm, per una lunghezza totale di 1300 m. La recinzione dovrà essere apposta lungo il confine con la strada che collega il ponte Sabadi alla località Monte Gruttas. Lungo la recinzione dovranno essere realizzate n 5 aperture per consentire l accesso ai fondi con cancelli realizzati in tubolare metallico e rete. L acquisto e la a posa in opera dovranno essere garantite da ciascun beneficiario per il tratto di propria pertinenza. Dovrà essere garantita, inoltre, la manutenzione della recinzione e dei cancelli per tutta la durata della sperimentazione. 1.1 Entità degli aiuti L ammontare del finanziamento concesso prevede la copertura dei costi per la messa in coltura dei terreni e la copertura dei mancati redditi dovuti a tale utilizzo del fondo. N TIPOLOGIA INTERVENTO IMPORTO 1 Semina di cereali autunno-vernini 700,00 /ha/anno 2 Semina di erbai annuali - 700,00 /ha/anno 3 Semina di Prati poliennali 1) 700,00 /ha per l anno d impianto 2) 500,00 /ha/anno per le successive annualità 4 Recupero di terreni cespugliati e semina su 3) 2000,00 /ha per l anno d impianto sodo 4) 500,00 /ha/anno per le successive annualità 5 Apertura di radure 5) 2000,00 /ha per l anno d impianto 6) 400,00 /ha/anno per le successive 7

8 6 Apposizione di recinzioni lungo alcuni tratti del perimetro aziendale. annualità 7) 15,00 /ml: acquisto e la posa in opera della recinzione 8) 1000,00 / per acquisto e posa in opera cancello (cadauno). MODALITÀ DI FINANZIAMENTO Il finanziamento verrà erogato ai beneficiari a seguito dell accertamento da parte dell'ufficio provinciale dell effettiva esecuzione degli interventi previsti, secondo le seguenti modalità: in seguito all'avvio dell'attività finanziata e non oltre il : 30% del contributo stanziato a conclusione dell'annualità agraria e non oltre il : 70% del contributo stanziato PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E ITER AMMINISTRATIVO Le domande, redatte su apposito modulo disponibile presso gli uffici dell Amministrazione Provinciale di Cagliari Settore Ambiente e Servizio Antinsetti o scaricabile dal sito internet o presso gli uffici del comune di Castiadas, complete degli allegati richiesti, possono essere consegnate a mano o inviate a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: Amministrazione Provinciale di Cagliari Assessorato Politiche Energetiche,Ambientali ed Economia Verde Settore Ambiente e Servizio Antinsetti Ufficio Protezione Fauna Selvatica e Caccia Via Giudice Guglielmo n CAGLIARI entro e non oltre la data del 05/07/2010; per le domande inoltrate a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento,fa fede il timbro a data dell Ufficio Postale accettante. Le domande pervenute verranno istruite dal Settore Ambiente - Ufficio Protezione Fauna Selvatica e Caccia. Responsabile del procedimento: Dott.ssa Anna Cois, tel , fax , acois@provincia.cagliari.it Per informazioni di carattere amministrativo: referente Dott.ssa Patrizia Licheri, tel , fax , plicheri@provincia.cagliari.it 8

9 Controllo amministrativo e tecnico in ordine al contenuto della domanda da ammettere a finanziamento ed allegati richiesti. Per l'ammissione delle richieste di finanziamento l'ufficio competente vericherà la presenza, la completezza e la correttezza di tutta la documentazione richiesta e delle condizioni di ammissibilità di tutte le domande presentate. In caso di documentazione incompleta si provvederà a richiedere l integrazione all interessato che avrà tempo 15 giorni dalla ricezione della richiesta per produrre la documentazione mancante, trascorso tale limite la domanda verrà archiviata. Definizione ed approvazione delle graduatorie. L amministrazione sulla base dell ordine cronologico di arrivo predisporrà gli elenchi delle domande ammissibili differenziate per tipo di intervento da attuare, indicando per ciascuna domanda il numero d ordine, il beneficiario, e l entità dell aiuto fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Verranno riportate in apposito elenco anche le domande che risultino prive dei requisiti richiesti o in contrasto con le norme del presente bando. Comunicazione ai beneficiari e pubblicazione della graduatoria. Ai beneficiari verrà inviata comunicazione tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Gli elenchi dei beneficiari verranno pubblicati presso l albo pretorio dell ente e sul sito internet Sopralluogo preventivo per la verifica dello stato dei luoghi. Il sopralluogo verrà eseguito, prima dell inizio dell annata agraria, sui terreni ammessi al finanziamento, per verificare l effettiva propensione degli stessi all esecuzione degli interventi previsti e verificare la loro effettiva rispondenza al rispetto dei parametri previsti dal bando. Controlli in loco e verbali di sopralluogo. I controlli in loco, presso il beneficiario, effettuati ad annata agraria in corso, prevedono la verifica delle dichiarazioni relative a: 9

10 - superfici; - verifica della realizzazione degli interventi e della loro congruenza con quanto ammesso a finanziamento; Il controllo in loco riguarda tutte gli interventi per i quali il beneficiario ha dato adesione e verterà, pertanto sulla totalità degli impegni assunti e delle dichiarazioni rese. Il controllo in loco si fa sul totale delle domande ammesse a finanziamento. I controlli in loco saranno effettuati con un preavviso adeguato al beneficiario. Il beneficiario è tenuto a collaborare con gli incaricati del controllo e deve consentirne l accesso alla propria azienda o al luogo interessato. Inoltre è tenuto a fornire tutti i documenti eventualmente richiesti, pena la decadenza totale dal finanziamento. Al termine del controllo in loco si redigerà un verbale di sopralluogo riportante le osservazioni effettuate e nel quale il beneficiario potrà dichiarare tutto ciò che ritiene opportuno inerente all intervento. Copia di tale verbale resta a disposizione dei beneficiari presso gli uffici dell amministrazione. Di seguito si individuano gli elementi minimi del controllo. Controlli relativi alla superficie La superficie dichiarata deve essere controllata nel rispetto dei seguenti elementi. Il controllo amministrativo prevede: 1. l identificazione delle particelle catastali tramite documentazione catastale Il controllo in loco prevede: 2. l identificazione e delle particelle per le quali è richiesto il finanziamento. La misurazione della superficie potrà essere eseguita anche d ufficio con l ausilio di adeguati strumenti informatici. Qualora l amministrazione verifichi che la superficie accertata è superiore a quella dichiarata nella domanda, l importo del finanziamento sarà calcolato sulla base della superficie dichiarata. Qualora si verifichi, nell ambito del controllo amministrativo o in loco, che la superficie dichiarata è superiore a quella accertata, il finanziamento si calcola a partire dalla superficie accertata con le seguenti modalità fatto salvo comunque il mantenimento dei requisito minimo in ordine alla superficie. 10

11 3. Se la differenza tra quanto dichiarato e quanto accertato è inferiore o uguale al 3% di quanto accertato l importo dell aiuto viene erogato in base alla superficie dichiarata; - se la differenza tra quanto dichiarato e quanto accertato è compresa tra il 3% e il 20% di quanto accertato, l importo dell aiuto viene erogato in base alla superficie accertata; - se la differenza tra quanto dichiarato e quanto accertato supera il 20% non si darà luogo al finanziamento. Determinazione della percentuale di difformità Percentuale di difformità riscontrata = 100(SD SA)/SA SD = Superficie dichiarata dal richiedente; SA = Superficie accertata a controllo; nel caso di incongruenze tra superficie dichiarata e accertata il diritto al finanziamento non decade qualora il richiedente comprovi di essersi interamente basato su documentazione proveniente da fonti ufficiali del Dipartimento del Territorio del Ministero delle Finanze e di altri organismi riconosciuti, per la determinazione della superficie oggetto di finanziamento. Pertanto non vengono applicate né la decadenza totale né quella parziale. Tale disposto si applica nel caso di particelle catastali totalmente ed effettivamente utilizzate per la coltura in relazione alla quale è stato richiesto il finanziamento. La percentuale di difformità tra quanto dichiarato dal beneficiario con la domanda e quanto accertato in sede di controllo, si calcola rapportando la difformità alla superficie complessivamente accertata nell ambito della misura o azione interessata. Liquidazione del finanziamento Alla liquidazione dei contributi si provvede dopo l esito positivo delle verifiche amministrative e tecniche in loco. Essi verranno corrisposti con le modalità indicate in domanda dal beneficiario entro il 31 gennaio dell anno solare successivo al termine dell annata agraria. Casi particolari Recesso dagli impegni assunti 11

12 Il recesso o rinuncia, parziale o totale, dagli impegni assunti con la domanda è possibile, in qualsiasi momento del periodo d impegno. Fatti salvi i casi di forza maggiore indicati successivamente, il recesso, totale o parziale, comporta la decadenza totale o parziale dal finanziamento. La richiesta di recesso deve essere inoltrata formalmente all Amministrazione Provinciale. Il recesso parziale dagli impegni assunti, in assenza di cause di forza maggiore, è ammissibile fino al 20% dell impegno assunto In caso di recesso parziale il beneficiario dovrà mantenere gli impegni sulla parte di fondo ancora assoggettata ad impegno ed il finanziamento verrà erogato in modo proporzionale. Cause di forza maggiore La documentazione relativa ai casi di forza maggiore deve essere comunicata per iscritto all Amministrazione competente entro 10 giorni lavorativi a decorrere dal momento in cui l interessato è in grado di provvedervi. Le cause di forza maggiore sono: - il decesso del beneficiario; - impossibilità a svolgere attività lavorativa da parte del beneficiario per lunghi periodi (almeno sei mesi per malattie, incidenti ecc.); - l esproprio, non prevedibile al momento della domanda, di superficie assoggettata ad impegno; - l esproprio, non prevedibile al momento della domanda, di una parte rilevante dell azienda tale da compromettere la redditività economica o la redditività dell investimento; - le catastrofi naturali che coinvolgano superfici assoggettate ad impegno; - le catastrofi naturali che coinvolgano una parte rilevante dell azienda tale da compromettere la redditività economica o la redditività dell investimento o che coinvolgano i territori interessati dalle opere oggetto dei lavori o che comportino variazioni dell assetto territoriale, idraulico e geologico tali da pregiudicare la funzionalità dell intervento; - le fitopatie che colpiscano in tutto o in parte la superficie aziendale con ordine di estirpazione da parte dell autorità competente. 12

13 Altre situazioni non riportate nella casistica di cui sopra, potranno essere eventualmente riconosciute; gli ulteriori casi di forza maggiore devono essere intesi nel senso di circostanze anormali, indipendenti dall operatore, e le cui conseguenze non avrebbero potuto essere evitate se non a prezzo di sacrifici, malgrado la miglior buona volontà. Il riconoscimento di una causa di forza maggiore, come giustificazione del mancato rispetto degli impegni assunti, costituisce un eccezione alla regola generale del rispetto rigoroso della normativa vigente e va pertanto interpretata ed applicata in modo restrittivo. Per quanto concerne le prove richieste agli operatori che invocano la forza maggiore, la sopra citata comunicazione indica che devono essere incontestabili. Cessazione totale dell'attività agricola La cessazione totale di attività agricola senza possibilità di subentro da parte di un altro soggetto rappresenta un caso particolare di rinuncia o recesso a fronte del quale non si procede alla concessione del finanziamento. Responsabile del procedimento Dott.ssa Anna Cois Il Dirigente Ing. Alessandro Sanna Referente amministrativo Dott.ssa Patrizia Licheri 13

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