/09/2005. Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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1 /09/2005 Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UN ALLEVAMENTO SUINICOLO, PER UNA CAPACITA' COMPLESSIVA DI CAPI, IN LOCALITA' VILLA PASQUALI NEL COMUNE DI SABBIONETA (MN).COMMITTENTE: AZIENDA AGRICOLA PRANDI, CON SEDE LEGALE IN GABBIONETA BINANUOVA (CR).VERIFICA AI SENSI DELL'ART. 1, COMMA 6, E DELL'ART. 10 DEL D.P.R

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n VI/39975, aventi ad oggetto Appr ovazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI / Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3; VISTA la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 " Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta Regionale"e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 27 giugno 2005, n. 207 "II Provvedimento organizzativo - VIII legislatura"; VISTO il decreto del Segretario Generale 30 giugno 2005, n "Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività delle Direzioni della Giunta regionale VIII legislatura, con decorrenza 1 luglio I provvedimento"; PRESO ATTO che: a) in data è stata depositata - presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte dell Azienda agricola Prandi di Prandi Francesco, con sede legale in Gabbioneta Binanuova (CR), la richiesta di verifica, ai sensi dell art. 10 dell atto di indirizzo, dell assoggettabilità alla procedura di Valutazione dell impatto ambientale del progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una capacità complessiva di capi, nel Comune di Sabbioneta (MN); b) tale tipologia progettuale è prevista al punto 1, lett. c) - impianti per l allevamento intensivo di suini con più di posti suini da produzione (di oltre 30 kg) o 750 posti scrofe - dell allegato B all atto di indirizzo; c) il progetto in esame non è localizzato in area protetta come definita ai sensi della L.394/1991; pertanto, esso è soggetto alla procedura di verifica di cui all art. 1, comma 6, ed all art. 10 dell atto di indirizzo; 1

3 VISTA la documentazione allegata alla richiesta di verifica, articolata in: relazione sugli effetti ambientali (r.e.a.); piano di utilizzazione agronomica (PUA) attuale e simulazione del PUA di progetto; elaborati di progetto: planimetrie, sezioni, inquadramento territoriale, documentazione fotografica e opere a verde; RILEVATO che: circa la localizzazione del progetto: il centro aziendale in oggetto si trova nel Comune di Sabbioneta, ad est dell abitato del capoluogo comunale, a 600 m dal margine del piccolo abitato della frazione Villa Pasquali, ed all interno della fascia della bassa pianura così come definita dal Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), nella zona dei paesaggi delle fasce fluviali ; esso ricade nella fascia C di inondazione per piena catastrofica del fiume Po, come definita dal Piano per l assetto idrogeologico (PAI) del bacino del Po; l azienda è inserita in un contesto agricolo fortemente caratterizzato dalla presenza di allevamenti zootecnici; le strutture esistenti e l impianto in progetto rispettano le distanze dai centri abitati e da residenze isolate indicate dal vigente Regolamento locale d igiene; l area interessata dall ampliamento dell allevamento suinicolo, identificata al catasto terreni con i mapp. 39 e 41 del foglio 38 di Sabbioneta, è classificata come zona E agricola dal vigente PRG e non è sottoposta a vincolo di tutela paesistico/ ambientale ai sensi del d.lgs. 42/2004; l area d intervento non interferisce con pozzi comunali ad uso potabile o con risorgive; i terreni oggetto di spandimento non interferiscono con gli acquedotti pubblici; riguardo alle caratteristiche del progetto e ai suoi effetti sull ambiente: l azienda attualmente è composta - oltre che da locali accessori di servizio e deposito - da quattro stalle per l allevamento di suini all ingrasso, da una cisterna sottogrigliato, una pre-vasca e due vasche scoperte per lo stoccaggio, per un volume totale utile di mc; il progetto prevede un incremento dei capi allevati fino alla potenzialità di suini sopra i 30 kg, mediante la realizzazione di: - un nuovo capannone per l allevamento di suini all ingrasso, con struttura in muratura perimetrale portante in blocchi laterizio alveolato pesante e intonacato, copertura in pannelli isolanti e lastre in fibrocemento, sostenuti da struttura in travetti di legno lamellare; la ventilazione è di tipo naturale, attraverso il cupolino posto sul colmo della copertura; - due nuove vasche di stoccaggio liquami, che portano il volume utile finale a mc, suddiviso in tre bacini di uguale capacità per l insieme del complesso aziendale e tale da garantire un tempo di permanenza superiore ai 180 giorni (l.r. 37/1993); il carico e lo scarico verranno effettuati dal fondo e a bassa pressione, mediante tubazioni in acciaio, per manternee l integrità del cappellaccio superficiale che limita l emissione di gas serra e odori; il rapido allontanamento dei reflui dalla cisterna di raccolta, sottostante al pavimento fessurato della stalla, è previsto mediante l adozione del sistema a vacuum, con il convogliamento immediato alla rete aziendale di raccolta; l approvvigionamento idrico, in area non servita dall acquedotto comunale, è garantito dal pozzo aziendale esistente (un tempo utilizzato dal dismesso caseificio), posto a 50 m 2

4 dalla stalla più vicina, a 135 m da quella in progetto ed a 160 m dalle nuove vasche di stoccaggio; il consumo giornaliero medio di acqua previsto a seguito dell ampliamento è pari a 23 m³; la soggiacenza della falda è mediamente di 35,6 m sotto il p.c.; per gli animali deceduti è attiva una cella frigorifera; nel caso di abbattimenti forzosi imposti dalla ASL per motivi sanitari, e di impedimento alla movimentazione delle carcasse, è previsto il seppellimento in una adiacente area di proprietà, individuata nel progetto, con falda sottostante ad almeno 3 3,5 m dal piano campagna; l azienda committente utilizza, per lo spandimento del liquame, terreni in proprietà, in affitto e in convenzione, per una superficie totale di 112,2 ha, nei Comuni di Sabbioneta (63,8 ha), Viadana (26,9) e Rivarolo del Re ed Uniti 21,5); le colture prevalenti sono cereali (grano tenero) e mais; lo spandimento è previsto a bassa pressione con carrobotte; in rapporto alle caratteristiche meteorologiche e anemologiche dell area, si può ragionevolmente affermare che sia le porcilaie sia le vasche di stoccaggio liquami sono localizzate in posizione adeguata a limitare la propagazione di odori verso recettori sensibili; l utilizzazione delle risorse naturali consiste sostanzialmente nella occupazione definitiva del suolo destinato alla costruzione delle strutture zootecniche aggiuntive (stalla e vasche), per una superficie complessiva di m²; l accesso al fondo per il rifornimento delle materie prime, il carico-scarico dei suini e il trasporto liquami, attraverso l utilizzo di strade comunali imperniate sulla ex SS420, comporta un flusso di traffico non significativamente incidente sulla viabilità locale; l emissione di gas di scarico delle macchine operatrici, i rumori in fase di lavorazione e lo smaltimento delle acque civili di cantiere risultano di modesta entità e - data la situazione dei luoghi - tali da non generare effetti significativi sull ambiente, a condizione che ogni operazione sia eseguita a regola d arte, evitando comunque le ore notturne; sono previsti interventi a verde e modellamenti del terreno intorno alle vasche di stoccaggio - descritti nella r.e.a. e negli elaborati di progetto - per limitare l impatto visivo dei fabbricati esistenti e di quelli in progetto e, più in generale, per introdurre elementi di compensazione ambientale secondo gli indirizzi definiti nel PTCP della Provincia di Mantova per le aree definite mediamente sensibili all uso antropico, in rapporto alla rete ecologica di secondo livello; RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: nel complesso, le informazioni prodotte dal Committente e la loro esposizione consentono una sufficiente comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con la prescrizione di cui all art dell atto di indirizzo; l esecuzione degli interventi previsti dovrà avvenire nel rispetto della specifica normativa di settore (segnatamente la l.r. 37/1993) e delle misure ed accorgimenti individuati e proposti nel rapporto di verifica, nonché nell ottemperanza delle prescrizioni e condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto; RITENUTO pertanto che non sussistano fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di Valutazione d impatto ambientale di cui all art. 5 del d.p.r , fermo restando quanto alle precedenti considerazioni; 3

5 per tutto quanto esposto, DECRETA 1. Di escludere dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell art. 10 del d.p.r. 12/04/1996, il progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo per una capacità complessiva di capi in località Villa Pasquali, nel Comune di Sabbioneta (MN), secondo la soluzione progettuale indicata negli elaborati prodotti dalla committente Azienda Agricola Prandi, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni e condizioni, che dovranno altresì essere espressamente recepite nei successivi provvedimenti autorizzativi: per l accesso ai terreni a disposizione dell azienda, il transito delle carrobotti per lo spandimento dei liquami dovrà essere effettuato, ovunque possibile, su percorsi esterni ai centri abitati; dovranno attuarsi, in fase di esercizio, d intesa con l Amministrazione comunale: - una periodica verifica della propagazione di odori verso recettori sensibili, valutando l eventuale opportunità di intervenire con specifici sistemi di abbattimento; - a protezione della falda, controlli periodici sulla tenuta delle vasche di stoccaggio; analogamente, dovrà essere concordata con il Comune di Calcinato, in sede di richiesta del permesso di costruire o di presentazione della d.i.a., la soluzione di dettaglio per l inserimento paesistico complessivo del comparto (colorazione dei capannoni, messa a dimora di essenze vegetali, ecc.); 2. Di provvedere alla trasmissione del presente decreto all Azienda Agricola Prandi di Prandi Francesco, committente, al Comune di Sabbioneta ed alla Provincia di Mantova. 3. Di provvedere altresì all inserimento del presente decreto nell apposito registro e nell elenco da pubblicarsi periodicamente sul B.U.R.L., ai sensi dell art. 1, comma 9, e dell art. 10, comma 3, del d.p.r Struttura Valutazioni di impatto ambientale Arch. Mauro Visconti 4

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