Caratteristiche e idoneità all impiego. confronto tra impianto di golena e. (progetto ARBOSAN)

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1 CRA - PLF: Produzioni Legnose fuori Foresta (Research Unit for Intensive Wood Production) (Research Gaetano CASTRO Gloria ROATTINO Caratteristiche e idoneità all impiego industriale del legno di pioppo: confronto tra impianto di golena e fondovalle su diversi cloni (progetto ARBOSAN) Assemblea dell Associazione 15 marzo

2 Il p progetto g Arbosan Unità di ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta del CRA di Casale Monferrato ((AL)) Situazione sanitaria degli impianti di arboricoltura da legno in Piemonte:connessioni con le condizioni ecologiche e con caratteri della produzione legnosa PROBLEMATICHE IMPIANTI TRADIZIONALI: Forte impatto ambientali delle cure tradizionali Coltivazioni intensive Erosione del terreno per lavorazioni meccaniche del fondo Rapporto tra popolamento e il suo pato-sistema ed entomofauna problema per scarsa biodiversità biodi ersità Impianti concentrati nelle fasce golenali OBIETTIVI DEL PROGETTO: Tipologia colturale a minore intensità Turni di utilizzazione medio-lunghi Interventi antiparassitari meno frequenti o assenti Ridotte Ridotte lavorazioni del terreno Utilizzo di cloni di recente commercializzazione (più rustici rispetto all I-214 ) Utilizzo di aree meno vocate alla pioppicoltura

3 Obiettivi della tesi PROGETTO ARBOSAN Utilizzo di cloni di recente commercializzazione (più rustici rispetto all I-214 ) Utilizzo Utili di aree meno vocate t alla ll pioppicoltura i i lt TESI DI LAUREA Fornire F i una valutazione l t i di modelli d lli di coltivazione lti i del d l pioppo i meno impattanti in ambito golenale e maggiormente sostenibili dal punto di vista economico, in aree alternative alle fasce fluviali, quali un fondovalle di collina.

4 Le due stazioni Impianti realizzati a marzo 2000 Con C pioppelle i ll di 1 anno Sesti d impianto 6x6 Stesse condizioni climatiche GOLENA Azienda agricola Zemide Massimo Lungo l argine del Po Comune di (AL) 91 m s.l.m. Superficie: 1,2 ha Entisuolo Franco-limoso 7 cloni 4 replicazioni FONDOVALLE Azienda agricola Luparia Giulio Fondovalle collinare Comune di Monferrato (AL) 280 m s.l.m. Superficie: 0,8 ha Alfisuolo Franco-argilloso Falda superficiale 6 cloni 3 replicazioni

5 Prelievo campioni p Nel 2011 per ogni clone di ogni stazione sono state abbattute 3 piante di caratteristiche e accrescimento medi La depezzatura è stata eseguita direttamente in campo con la motosega secondo lo schema di campionamento p In totale 312 provini

6 Determinazioni delle caratteristiche fisiche Su rotelle Diametro Diametro esterno Diametro del falso durame Su provini Allo stato fresco Direzione tangenziale g (t) () Direzione radiale (r) Direzione assiale (a) Massa Volume Allo stato anidro Ripetizione p delle stesse misurazioni. Sono stai calcolati: Umidità iniziale del legno Ritiri totali nelle principali direzioni anatomiche Coefficiente di nervosità Densità basale (Db)

7 Schede tecniche di sintesi sui dati dendrometrici e sulle ll caratteristiche tt i ti h fi fisiche i h d dell legno l

8 Il compensato p Toppo da 2,60 m per fogli longitudinali e toppo da 1,30 m per fogli trasversali Trasporto in due industrie del settore Scortecciatura Messa in tondo Sfogliatura (materiale da spessore di 1 1,1 long. e 2 2,1 1 mm long 1 mm trasv.; materiale da spessore di 1,5 mm long e 2,0 mm trasv.) Essiccazione fino a umidità media del 4 5 Incollaggio con spalmatrice a rulli (colla MUF) Sovrapposizione di 5 sfogliati con fibratura alternativamente perpendicolare Pressatura a caldo Finitura

9 Classificazione Assegnazione alle differenti classi di qualità secondo la norma UNI EN

10 Schede tecniche di sintesi sulla lavorazione di sfogliatura f li t

11 Prove meccaniche e misurazioni sui provini Macchina universale prova materiali Galbadini PMA Determinazione della resistenza a flessione e del modulo di elasticità longitudinale e trasversale secondo la norma UNI EN 310 Determinazione D t i i d ll massa volumica della l i conformemente f t alla ll norma UNI EN 323

12 Risultati e discussione Dati dendrometrici medi per clone e stazione Rotella di base Clone dvina lambro soligo g taro panaro oglio m67 Stazione Rotella di testa Media pianta Coeff. di Area Durame Area Durame Area Durame rastremaz. cm² cm² cm² , , ,3 13, , , ,6 17, , , , , , , ,6 18, , , ,4 12 i , , ,8 8, , , ,0 11, , , ,5 12, , , ,0 14, , , ,9 16, , , ,7 15, , , ,9 10, , , ,9 16,3

13 Risultati e discussione Valori medi della densità basale

14 Risultati e discussione Valori medi dei ritiri tangenziali totali ROSIGNANO ALBURNO BOZZOLE DURAME ALBURNO DURAME Clone BASE TESTA BASE TESTA BASE TESTA BASE TESTA d i dvina 8,37 6,87 8,55 6,47 7,78 6,46 8,46 6,77 lambro 8,99 7,87 11,85 8,46 8,78 7,19 12,64 9,51 soligo , , , , , , , ,40 taro 9,11 8,35 10,10 7,68 8,73 7,31 10,93 9,30 panaro , , , , , , , ,71 oglio 7,72 6,62 9,73 8,31 8,32 6,71 10,69 9,90 - +

15 Risultati e discussione Rappresentazione grafica delle rese qualitative di sfogliatura

16 Risultati e discussione Caratteristiche meccaniche determinate sui provini di compensato Provini longitudinali Clone Dvina Lambro Oglio Panaro Soligo Taro M67 Stazione Provini trasversali Valori medi MOE MOR MOE MOR MOE MOR N/mm² N/mm² N/mm² N/mm² N/mm² N/mm² , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,5

17 Conclusioni Stazione golenale presenta una maggiore velocità di accrescimento nei primi 6 anni poi si ha un inversione un inversione e a maturità si ha l area basimetrica media maggiore per il materiale di fondovalle Minore quantità, maggiore regolarità e maggiore chiarezza del durame (con eccez. del Taro ) per il materiale proveniente dal fondovalle Maggiore densità basale (di circa 5) per il legname del fondovalle Minore ritiro tangenziale per il materiale del fondovalle nel durame della porzione in testa (2,5/3,0 m da terra) Maggiore percentuale di sfogliati di 1 classe per il materiale proveniente dal fondovalle (eccez. del Soligo ) Nessuna N influenza i fl stazionale t i l sulle ll caratteristiche tt i ti h meccaniche i h d deii pannelli di compensato

18 Conclusioni Pur tenendo conto dell dell esigua esigua dimensione del campione che non consente di trarre delle indicazioni definitive, i risultati hanno mostrato che in situazioni di fondovalle collinare non solo appare possibile coltivare il pioppo in modo pressochè analogo a quanto t avviene i correntemente t t nelle ll aree golenali, l li ma che, in condizioni similari a quelle prese in esame si può ottenere del materiale legnoso di esame, buona qualità.

19 Grazie per ll attenzione attenzione

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