Nella ricerca del bene comune

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1 SETTIMANALE CATTOLICO MODENESE Domenica 24 maggio 2009 FONDATO NEL 1957 POSTE ITALIANE S.p.A. - SPED. ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N 46) ART. 1 COMM. 1 DCB DI MODENA Anno LIII n 19 euro 1 Approfondimenti Testimonianze La novità delle origini Padre Prezzi e don Losavio concludono al Ferrini il ciclo sul Vaticano II A PAGINA 2 Giovani La storia Ai confini della terra L Agorà dei giovani in Piazza Grande culmina nella Veglia di Pentecoste A PAGINA 3 Pedemontana Sport Specialisti del sorriso In Abruzzo nelle tendopoli i clown dottori emiliani di Ridere per Vivere A PAGINA 12 Il Punto Domande sull altro mariapia cavani Palermo, un pazzo col martello sotto i portici della stazione, una coppia aggredita. Molti che guardano, due che osservano e poi, capito quello che accade, intervengono. Solo dopo, e per tentare il linciaggio del folle, intervengono anche gli altri. L uomo aggredito non ce l ha fatta. I due intervenuti avranno un permesso di soggiorno. I due che intervengono hanno la pelle scura, sono addirittura clandestini: forse però non importa il colore della loro pelle, forse non sono nemmeno eroi. Sono uomini normali, che vengono da una società, quella africana, in cui molte forze condivisione, responsabilità, solidarietà - che chiameremmo sane sono ancora vive ed attive. Magari 30 anni fa anche in Italia era normale intervenire, pur senza rischiare troppo, vedendo qualcuno in difficoltà, sentirsi responsabile anche del passante sconosciuto. Quello che troppo spesso non si dice, parlando di chi vive nel sud del mondo, è che gli abitanti dei paesi dell Africa, dell Asia o del Sud America non sono soltanto poveri, malati, affamati e disperati. Sono anche giovani, ricchi di energie vitali, artisti, musicisti, uomini di cultura. Sono, pur nella condizione di oggettivo bisogno, portatori di novità e del ricordo di un come eravamo che forse non ci va più di vedere né ricordare. A chi giova pensare agli abitanti del sud del mondo soltanto in termini di problema, ancorchè condiviso, di bisognosi, di poveri da soccorrere e non come risorsa? La fortuna di possedere una maggiore quantità di beni ci mette automaticamente un gradino sopra di loro? E davvero possibile ignorare la condizione in cui sono oggi numerose nazioni? Limitate a volte nella disponibilità di beni e strumenti, ma ricche di risorse intellettuali ed umane, di talenti in ogni campo, che attendono soltanto di poter costruire le condizioni per esprimersi al meglio. E se fosse che ne abbiamo paura perché ci ricordano quello che non siamo più e ci mostrano mete dove per noi ormai è impossibile arrivare? L immigrato è solo un problema di ordine pubblico o anche una risorsa per una società che necessita di slancio e creatività? Il cardinale Poupard ricordava, nel suo intervento dell 11 maggio, che Leopold Senghor, statista e poeta senegalese, scriveva nella lingua dei colonizzatori francesi, cercando attraverso di essa le radici profonde del proprio paese d origine e della propria cultura, amava correggere il francese stampato. Forse avremmo bisogno anche noi di poeti d oltremare che ci facciano guardare con occhi nuovi e amare, di nuovo e con passione, la terra sulla quale siamo nati, la lingua di Dante, la pittura di Michelangelo. Nella ricerca del bene comune Un impegno in linea con la voluto conoscere l opinione dei ni rispetto alla sfera religiosa, Un confronto Chiesa italiana che, come ricordava sempre mons. Cocchi, partendo dal concetto di bene ben presente quando ancora candidati sindaci. Innanzitutto, Nostro Tempo ha voluto tenere fra i candidati nel celebrare la Settimana comune inteso come elemento una volta ricordava l arcivescovo sempre nella lettera alla liturgica nazionale dal titolo Celebrare nella città degli azione di chi si candida ad città: La Chiesa non intende ultimo cui deve tendere ogni alla carica di uomini: comportatevi da cittadini degli del vangelo ci ha le scelte politiche prioritarie, ciò che propriamente le spet- amministrare una comunità, sostituirsi alla società civile in sindaco di ricordato che da una vera liturgia nascono impulsi che si eventualmente da accantonare Chiesa si dichiara disponibile quelle da privilegiare e quelle ta e le compete e ancora la Modena riferiscono alla vita quotidiana. difficile, anche per le pubbli- sempre, anche oggi e forse in tempi di crisi in cui diventa a collaborare perché come in vista delle Ecco allora che, in vista delle che amministrazioni, reperire oggi più che in altri tempi, si prossime prossime lezioni amministrative, fondi e risorse. In secondo luo- sembra si esiga un impegno Nostro Tempo, espressiogo, tema più volte rimarcato comune tra credenti e non elezioni ne della comunità cattolica dagli interventi di mons. Benito credenti, fra cristiani e non Cocchi in questi anni di cristiani, con la possibilità di modenese, propone ai propri amministrative lettori, nelle pagine interne, un episcopato modenese, il tema un azione concordata, pur lasciando confronto tra i nove candidati dell immigrazione o, meglio, ad ogni istituzione la alla carica di sindaco di Modena e, nel prossimo numero venza con persone portatrici di modi e i tempi che si ritengo- dell integrazione e della convi- libertà di scegliere le strade, i Alla comunità cristiana non è permesso del settimanale, tra quanti differenti orientamenti culturali e convinzioni religiosi. Da no più utili. dirsi estranea o indifferente alla realtà timane nella campagna eletto- ultimo, altro tema importante, sono impegnati in queste set- in cui si trova a vivere : queste parole dell arcivescovo mons. Benito Cocchi nella lettera alla città in occasione della festa di S.Geminiano del 31 gennaio scorso, dicono dell impegno che la Chiesa modenese intende produrre come contributo alla riflessione nella ricerca del bene comune. rale per la carica di presidente della Provincia. E un piccolo contributo; alcuni spunti di riflessione su poche, mirate questioni che stanno a cuore ai cristiani modenesi e sulle quali la stessa chiesa locale è impegnata direttamente, con azioni specifiche. Tre i temi sui quali abbiamo quello dell educazione e della scuola, con le diverse possibilità di scelta che si presentano alle famiglie soprattutto nella fase in cui i figli sono più piccoli. Nel porre queste tematiche ai candidati a sindaco di Modena, nei giorni in cui tornano a risuonare dichiarazioni importanti sulla laicità delle istituzio-

2 2 Domenica 24 maggio 2009 NostroTempo Approfondimenti La novità delle origini Con gli interventi di p. Lorenzo Prezzi e di don Paolo Losavio, si è concluso all istituto B. C. Ferrini il ciclo d incontri sul concilio Vaticano II Paolo Boschini * Giovedì 7 maggio, con gli interventi di p. Lorenzo Prezzi e d. Paolo Losavio si è concluso all Istituto superiore di Scienze religiose Ferrini il seminario di studio Il Concilio Oggi. L incontro è stato dedicato a due aspetti importanti della ricezione del Vaticano II: il dibattito recente sul significato del Concilio; gli anni del Concilio e dell immediato dopo-concilio a Modena. Prezzi, direttore della rivista d informazione ecclesiale Il Regno, ha ricordato che nella vita della Chiesa i dibattiti sulla portata storica di un concilio ci sono sempre stati e sono inevitabili: fanno parte del processo lento e complesso della sua ricezione. Nel caso del Vaticano II, in Italia oggi si stanno confrontando due linee interpretative: Marchetto sottolinea la continuità con il pre-concilio; per Melloni e Ruggieri, il Vaticano II ha rappresentato qualcosa di più che un semplice aggiornamento pastorale. Esso è da interpretare come un cambiamento complessivo di modelli: nel pensare il cristianesimo, la chiesa, la liturgia, il rapporto Chiesa-mondo. In questo dibattito si è inserito autorevolmente Benedetto XVI. Con un discorso alla Curia romana pochi mesi dopo la sua elezione, il Papa ha escluso che il Vaticano II possa essere interpretato nella linea della rottura con il passato: non si è trattato di una costituente politica. Come ogni evento di riforma della Chiesa, il Concilio è da intendere come l inizio di un processo di rinnovamento, ma nella continuità dell unico soggetto-chiesa. Su temi specifici - come ad es. la teoria della libertà religiosa - il Concilio ha effettivamente mutato il pensiero della Chiesa cattolica, ma non ha affatto modificato la dottrina teologica. Prezzi si è poi chie- Intorno alla Ghirlandina Fatti e personaggi della diocesi di Modena-Nonantola OGNI GIOVEDì ore 21 su ANTENNA 1 sto se nella pratica della Chiesa cattolica odierna e dell attuale pontificato venga effettivamente seguita questa linea che distingue i principi immutabili dalle teorie contingenti e mutevoli. Nel caso della remissione della scomunica ai cosiddetti lefebvriani, il Papa ha compiuto un gesto assolutamente nuovo, che non sarebbe stato possibile nella Chiesa preconciliare. Li ha riammessi alla comunione ecclesiale con un gesto di misericordia evangelica e non con un indulto sulla messa in latino. Ratzinger, che è un teologo certamente fedele al Vaticano II, sa benissimo che la questione più spinosa con il movimento lefebvriano non è il rito della messa, ma il riconoscimento del Vaticano II e il superamento della visione negativa del mondo moderno e dell umanità odierna. Eppure non ha chiesto a questo movimento scismatico di accettare il Concilio, perché ha voluto fare il primo passo verso di esso, aprendo il credito incerto del perdono. Ha compiuto un gesto di comunione che non ha precedenti nella storia della chiesa cattolica e ha così implicitamente riconosciuto che l idea di Chiesa-comunione e popolo di Dio rappresenta effettivamente una svolta rispetto al passato. In questo senso ha concluso Prezzi si deve rivalutare la linea interpretativa di Dossetti, che invitava a trovare il principio di unità dell eventoconcilio, attraverso un attenta valutazione non solo del contenuto dottrinale dei testi, ma anche degli effetti che essi hanno prodotto sulla vita della Chiesa e degli atteggiamenti spirituali che lo hanno preceduto e accompagnato. Don Losavio, vicario generale della nostra Diocesi, ha ripercorso gli eventi salienti che hanno segnato gli anni del Concilio e dell immediato dopo-concilio a Modena. In buona parte essi hanno coinciso con l episcopato di mons. Giuseppe Amici, che fu instancabile ispiratore e animatore della prima attuazione del Concilio nella nostra Diocesi. Egli aveva chiaro in mente che questo evento segnava l inizio di un ampio lavoro e dava alla nostra Chiesa la fisionomia di un cantiere, di una casa sempre in costruzione. Le sue lettere pastorali nel quinquennio invitavano i cattolici modenesi a prendersi di persona la responsabilità del rinnovamento. La Diocesi fu impegnata dapprima in un lavoro di conoscenza e divulgazione dei testi conciliari e poi nella loro traduzione pastorale, soprattutto sui temi cruciali della riflessione conciliare: il laicato, la liturgia, la centralità della Parola di Dio, il valore della chiesa locale, la presenza della chiesa e dei cristiani nel mondo, il rinnovamento della catechesi. Nel giro di pochissimi anni e con largo anticipo rispetto a molte diocesi italiane, questo grande movimento di pensiero cambiò anche la struttura organizzativa della Chiesa modenese. Nacquero il consiglio presbiterale (1966), il consiglio pastorale diocesano (1967), il C.A.B.E., l ufficio per l amministrazione centralizzata dei beni diocesani e parrocchiali, con cui si introdusse la perequazione economica tra i sacerdoti diocesani (1968). Negli stessi anni si avviarono in molte parrocchie i consigli pastorali e si mise mano alla riforma della curia diocesana che assunse soprattutto funzioni di coordinamento e promozione pastorale. Dall incontro al Concilio tra mons. Amici e dom Tomás Balduino nacque la relazione fraterna tra la nostra chiesa e la Diocesi brasiliana di Goiás, verso la quale partirono 10 missionari (sacerdoti e laici) Fidei donum. Losavio ha sottolineato che i primi anni del dopo Concilio furono caratterizzati dall entusiasmo, forse fin troppo ingenuo, per un cambiamento che si annunciava facile e rapido. Gli anni settanta furono invece l epoca del disincanto, perché ci si rese conto che non basta cambiare le strutture. Per riformare la Chiesa occorrono nuovi stili di vita, nuove mentalità e nuovi pensieri. Già questo fatto creò tensioni e conflitti a l l i n t e r n o della nostra Chiesa. A esso si aggiunsero le lacerazioni che colpirono la società italiana dopo il Il vescovo Amici percepì lucidamente il pericolo che le tensioni sociali si riversassero dentro la nostra Chiesa e che potessero turbare gravemente la gioia e l entusiasmo della primavera conciliare. Così effettivamente avvenne nel 1974, in occasione del referendum sul divorzio. A metà degli anni settanta, in concomitanza con l invecchiamento di mons Amici, il prezzo di quegli anni a Modena si presentava pesante: si assistette a un abbondante esodo di fedeli dalla vita parrocchiale; 14 sacerdoti lasciarono l esercizio del ministero; il numero dei seminaristi diminuì drasticamente. Ciò nonostante ha concluso Losavio difficoltà e conflitti non possono oscurare il valore e il significato del dopo Concilio modenese. Al Convegno diocesano Evangelizzare oggi a Modena (1978) la nostra Chiesa si presentò profondamente cambiata rispetto a quella del Era ansiosa di dare risposte alle nuove domande di fede e di senso avanzate specialmente dai giovani. Nello stesso tempo non si tirava indietro rispetto alle nuove sfide e povertà di una società profondamente mutata e ancora in via di cambiamento. I due relatori sono stati concordi nel sottolineare che il Concilio ha lasciato un segno molto profondo nella Chiesa universale e locale. Proprio i dibattiti ancora molto accesi sul significato di questo evento ecclesiale indicano che esso non ha ancora esaurito la sua portata epocale. Anche un seminario annuale come quello organizzato dal Ferrini non sarebbe stato così intensamente partecipato se non fosse viva, in molti sacerdoti e laici modenesi, la consapevolezza della centralità del Vaticano II per il futuro della chiesa e del cristianesimo. Se oggi il Vaticano II fa paura a qualcuno ha ricordato Prezzi non si deve dimenticare la reazione di silenzioso terrore con cui la curia romana accolse l annuncio del Concilio da parte di Giovanni XXIII. Ogni concilio fa paura, se è portatore di novità autentiche nella vita della Chiesa. La peculiarità del Vaticano II è che la novità consiste nel ritornare a cose antiche e dimenticate del cristianesimo delle origini. La speranza dei cattolici si fonda sul recupero del passato e può fare paura solo a chi non è ancora entrato in familiarità con le nostre radici. * Direttore del Dipartimento di Storia della Teologia nella Facoltà Teologica dell Emilia-Romagna a cura dell Ufficio diocesano Comunicazioni Sociali in collaborazione con Lunedì 25 maggio al Palazzo Europa I motivi della crisi Il professor Stefano Zamagni sarà a Modena per le conferenze in preparazione del Congresso Eucaristico. L attuale situazione è responsabilità di Stato, mercato e società civile Lunedì 25 maggio, alle ore 21 al Palazzo Europa, il professor Stefano Zamagni interverrà nell ultimo incontro di preparazione al Congresso Eucaristico Emergenza economia/ lavoro nella crisi di oggi. Zamagni, docente di Economia Politica all Università di Bologna, è stato recentemente a Modena, invitato dall Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) e dal presidente della sezione modenese, Giancarlo Vezzalini, a un convegno sulla responsabilità sociale d impresa. A margine dell incontro il professor Zamagni ha sintetizzato le motivazioni della crisi economico-finanziaria: La situazione in atto è frutto di un triplice deficit: dello Stato come regolatore, del mercato, che ha scambiato le imprese come merci, e della società civile. La colpa è di tutte e tre queste entità. Penso, ad esempio, alla responsabilità delle famiglie: quando dai i risparmi in mano a finanziarie che promettono il 40% di interesse, si capisce che qualcosa non funziona. Zamagni, nel corso del convegno Ucid, ha tratteggiato una ricetta: L etica delle virtù è la chiave per uscire da questa situazione: chi ha come unico fine il profitto non solo è infelice, ma ha anche risultato inferiori sotto il profilo della produzione. Chi è felice produce di più e fa più profitto, anche perché la felicità genera creatività. Riflessioni sulla Parola fu elevato in cielo... (Marco 16,19 ) s.p. G.G. Dopo le esperienze di incontro con Gesù risorto, viene il momento del distacco, un distacco non definitivo, un distacco segnato dal dono dello Spirito; ma sempre di un distacco si tratta...! E proprio nel momento del distacco, con chiarezza, vengono poste le basi della missione, della necessità di assumere un ruolo attivo, propositivo: ci si é arricchiti di una presenza, si é sperimentata l unione profonda, intima con il Padre, attraverso il Cristo, si é compreso che senza di Lui non si può fare nulla, si é avvertito... sulla propria pelle il rapporto profondo di tralcio a vite... Adesso si deve correre il rischio - l avventura del cammino sulle proprie gambe di credenti, con tanta trepidazione, ma anche consapevoli di una presenza misteriosa del Risorto, che dà forza, che rende ricchi, che fa vivere da gente coraggiosa. Nel brano del Vangelo é contenuta la conclusione del Vangelo secondo Marco (la prima). E estremamente... imperativa: andate, proclamate! C é l invito rivolto ai credenti di andare e a portare il lieto annuncio della salvezza a tutti gli uomini. Ne va della felicità dell uomo. Non é facoltativo per la Chiesa l amore per l uomo; per questo non potrà mai rinunciare alla missionarietà, alla proposta di Gesù Cristo come il Salvatore. Si dovrà compiere ogni sforzo per far comprendere che Gesù non é una minaccia per l uomo, ma che, anzi, per una realizzazione completa, occorre spalancargli le porte. Occorre narrare qualcosa di Gesù, a partire da una esperienza personale. Gesù può così risultare significativo, affascinante, per chi viene evangelizzato. Soprattutto, afferma il Signore, chi crede ha la possibilità di gesti miracolosi. Cioé, può compiere segni di benevolenza verso l uomo in difficoltà, segni di liberazione, di difesa, di guarigione su ogni male... (non di magia!). Nella vita del cristiano ha realmente spazio la novità: basta che ci sia la passione e l impegno per il Regno, che si parta decisi dietro le indicazioni di Gesù. E così che l uomo d oggi ha la possibilità di essere evangelizzato, da una testimonianza in cui si intrecciano narrazione e impegno concreto di promozione, di servizio. Ci sono dei paesi e delle nazioni nei quali il benessere economico e il consumismo, anche se frammisti a paurose situazioni di povertà e di miseria, ispirano e sostengono una vita vissuta come se Dio non esistesse. Tra questi paesi e nazioni é da annoverarsi per certi aspetti anche l Italia, ha detto qualche anno fa Giovanni Paolo II. A questa situazione la Chiesa italiana é chiamata a rispondere impegnandosi in un azione permanente di annuncio e di testimonianza della carità. Per accogliere concretamente all invito di Gesù : Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura....

3 NostroTempo Domenica 24 maggio Catechesi Terra del cielo, cielo della terra Il veronese don Antonio Scattolini ai percorsi di catechesi sulla mostra Emozioni in terracotta Mariapia Cavani Che sguardo rivolgevano alle opere di Mazzoni e Begarelli gli uomini e le donne a loro contemporanei? In che modo reagivano alla visione delle opere? Queste le domande a cui ha cercato una risposta don Antonio Scattolini, il sacerdote veronese che ha animato la serata dello scorso 13 maggio, nella chiesa di S. Agostino. Si trattava della prima iniziativa proposta da Museo Civico d Arte ed Arcidiocesi per suggerire nuovi percorsi conoscitivi dei due artisti a cui è dedicata la mostra Emozioni in terracotta. L atten- zione si è concentrata in modo particolare sui Compianti. Insieme al sacerdote il quintetto acustico guidato da Stefano Scippa, che ha proposto alcuni brani da Rebirth of divine, una originale rilettura in chiave jazz contemporanea di numerosi pezzi del patrimonio gregoriano. Lo sguardo giusto, secondo don Antonio, è quello che dapprima fa funzionare gli occhi, permette loro di scivolare lentamente sull opera e coglierne la bellezza. Viene poi il momento di sentire, di permettere che l emozione scenda nel cuore. Per queste immagini, in particolare, il dolore. Il terzo passo è quello della comprensione della ragione per cui sono state create le opere. Don Scattolini ha poi accompagnato i presenti alla ricerca dei riferimenti evangelici, ma anche, storici, liturgici e spirituali di queste rappresentazioni, tra la crisi della liturgia e la nascita delle sacre rappresentazioni. le immagini sacre nascevano spesso da testi scritti, da cui ricevevano legittimazione. In particolare è stato ricordato lo Stabat Mater, una meditazione sul dolore di Maria sotto la croce che è resa visibile dalle opere di Mazzoni e Begarelli. Oggi la nostra percezione della vita e della morte è diversa, diverse sono le liturgie e le pratiche devozionali: queste opere però possono raggiungere anche noi, nel XXI seco- lo, col loro messaggio di dolore e speranza. Don Scattolini ha poi citato il capitolo 2 del libro della Genesi, la creazione dell uomo, fatta con la terra, come le nostre sculture, che però non hanno il soffio della vita. esse però sono sopravvissute agli artisti giungendo fino a noi. Se sapremo vivere l incontro con le opere con lo sguardo giusto, se sentiremo crescere in noi qualcosa di vivo, un emozione, un pensiero, una preghiera, allora la creazione dei nostri maestri sarà davvero compiuta. E anche noi, grazie a Mazzoni e Begarelli, potremo diventare un po più vivi, più capaci di compassione, di misericordia e di carità. Don Scat- tolini sarà lunedì 25 maggio alle 21 alla parrocchia della Madonna Pellegrina. I prossimi appuntamenti: lunedì 25 maggio, presso la chiesa di San Giovanni Battista (finalmente, dopo anni, riaperta al pubblico), il gruppo di narrazione Il Nardo presenterà Compassione. Il canto della madre, una rievocazione moderna e attualizzata delle antiche sacre rappresentazioni incentrata sulla passione di Cristo ed in particolare sul dolore di Maria. Il 28 maggio le chiese cittadine di San Domenico, San Pietro, San Giovanni, S, Francesco, S. Agostino e la Cattedrale saranno aperte con la presenza di esperti che proporranno ai visitatori spiegazioni, interpretazioni e letture artistiche - teologiche delle opere. Giovani Agorà dei giovani in Piazza Grande il 30 maggio Franco Gualtieri e Giulia Vellani L Agorà come posto di incontro, spazio espressivo, musicale, come luogo per la cittadinanza attiva. Una piazza da vivere, un occasione per condividere esperienze. Agorà come nodo sempre pulsante di una rete di relazioni, di mondi che si incontrano. E giunto a conclusione il triennio dell Agorà dei giovani della Chiesa italiana, iniziato nel 2007 in occasione dell incontro nazionale con Papa Benedetto XVI a Loreto e proseguito nel 2008 con la 23 Giornata Mondiale della gioventù a Sydney. La terza tappa conclusiva prevede l incontro con i giovani a livello diocesano, attraverso un momento pubblico contemporaneo a tutte le diocesi italiane, nella serata della vigilia della Fino ai confini della terra Pentecoste. A Modena la giornata diocesana Giovani protagonisti della Missione rivolta a tutti i giovani modenesi prende vita sabato 30 maggio alle ore 20 in p.za Grande a Modena. Nel corso di questi tre anni la Chiesa si è impegnata a fondo per rendere le nuove generazioni sempre più protagoniste della propria missione: il primo anno a Loreto è stato caratterizzato dal tema della missione come ascolto, con l invito ai giovani di aprirsi all ascolto e alla condivisione sul comune terreno della speranza desiderata, cercata e vissuta negli ambiti della vita quotidiana: gli affetti, l esperienza della fragilità, l impegno di cittadinanza, il rapporto con lo studio, il lavoro e la festa, la relazione con le altre generazioni. Il secondo anno a Sydney è stata la volta de La missione come cultura, prendendo atto che la comunicazione del Vangelo passa anche attraverso l alfabeto della cultura e della solidarietà. Ecco che questo importante cammino si chiude nel 2009 con un evento che intende ripercorrere in breve queste tappe vissute nel triennio dell Agorà: La missione come cultura, come a prendere atto che la comunicazione del vangelo passa anche attraverso le parole della cultura e della solidarietà. L incontro è organizzato in collaborazione con associazioni e movimenti di ispirazione cristiana della diocesi di Modena, che si rivolgono, in comunione con le comunità parrocchiali, al mondo giovanile per rendere i giovani protagonisti della Missione Fino ai confini della terra. L evento del 30 maggio intende porsi come momento di incontro per tutti i giovani di Modena con personaggi che in vari ambiti, dal missionario al mondo dello spettacolo, allo sport, vivono da testimoni del vangelo. La serata vedrà la partecipazione di testimoni modenesi speciali, che in vari ambiti, dal missionario, al mondo dello spettacolo allo sport, vivono da testimoni il vangelo: Luciano Lanzoni, missionario in Madagascar da 19 anni, Cecilia Camellini, giovane vincitrice di due medaglie d argento alle recenti paralimpiadi di Pechino, e la Big Band di Paolo Belli che chiuderà la serata con uno spettacolo musicale. All interno della serata, che terminerà alle ore 23 con la veglia di Pentecoste in Duomo presieduta dal vescovo mons. Benito Cocchi, è in programma la partenza della 4 edizione della Pedalata della Pace : una marcia ciclistica dal 30 maggio al 3 giugno che dal cuore dell Emilia si concluderà in terra abruzzese, organizzata dall associazione di volontariato Rock no war! Onlus a sostegno di un progetto in Zimbabwe. Il significato della pedalata, sottolinea il presidente dell associazione Giorgio Amadessi, è quello di avvicinare due realtà lontane e diverse, colmando la distanza con una presenza concreta, un transito, una testimonianza. E quello di conoscere e farsi conoscere, condividere i sogni e le pene, scambiandosi ciò che si ha in nome della Pace. Non una semplice pedalata ma un evento di grande eco mediatica, divertimento, solidarietà e gratuità animato da personaggi dello sport, dello spettacolo e della musica, un iniziativa unica e di grande richiamo, alla portata di chiunque voglia cimentarsi in un impresa volta a dare una testimonianza. Collabora all organizzazione dell evento, patrocinato dal Comune di Modena, anche il Comitato sportivo modenese.

4 4 Domenica 24 maggio 2009 NostroTempo Diocesi 50 anni di campi vocazionali Ufficio missionario animazione e formazione don Simone Bellisi Nel 1959, mentre a Bologna il nostro arcivescovo era ordinato presbitero, a Modena prendeva avvio una nuova esperienza: quella dei campi vocazionali organizzati dal Seminario. Fu mons. Guido Vigarani (allora responsabile per la pastorale vocazionale) che, nell estate di quell anno, diede inizio, presso il Seminario di Fiumalbo, a questa splendida esperienza che è continuata ininterrottamente fino ad oggi coinvolgendo centinaia di ragazzi e giovani della nostra Diocesi. Fra questi, alcuni ora sono presbiteri, altri religiosi e missionari, altri padri di famiglia, laici impegnati nella vita ecclesiale, professionisti ecc Siamo grati al Signore per i doni che, mediante questa ricca e pre- Apostolato della Preghiera ziosa esperienza, ha dato e continua a dare alla nostra Diocesi. Per questo desideriamo festeggiare questo importante anniversario martedì 26 maggio (memoria di San Filippo Neri), con una solenne celebrazione eucaristica nella chiesa di San Francesco alle ore presieduta da mons. Paolo Losavio, Vicario Generale. Alla celebrazione seguirà un intervento di mons. Vigarani nell aula magna del Seminario e la proiezione di numerose fotografie dei campi vocazionali dal 1959 fino ad oggi. La festa si concluderà con un rinfresco nel chiostro del Seminario. Invitiamo in modo particolare coloro che (preti e laici), in questi cinquant anni, hanno partecipato ai campi vocazionali. E gradito un cenno di conferma alla portineria del Seminario (aperta nei giorni feriali dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 19, Tel ) entro lunedì 18 maggio. Approfittiamo di questa circostanza per ricordare le date dei Campi Vocazionali a La Santona per ragazzi dalla prima media alla quinta superiore: per i ragazzi dalla prima media alla prima superiore dal 29 giugno al 5 luglio - iscrizioni entro il 18 giugno; oppure dal 27 luglio al 2 agosto - iscrizioni entro il 16 luglio. Per giovani dalla seconda alla quinta superio- r e dal 13 al 19 luglio con i seminaristi, iscrizioni entro il 1 luglio. La spesa è di euro. La preghiera apostolica dell offerta quotidiana Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre. In particolare per le intenzioni affidate all AdP dal Papa per il mese di maggio: - Perché i laici e le comunità cristiane si rendano responsabili promotori delle vocazioni sacerdotali e religiose. - Perché le Chiese cattoliche di recente fondazione, grate al Signore per il dono della fede, siano pronte a partecipare alla missione universale della Chiesa, offrendo la loro disponibilità a predicare il Vangelo in tutto il mondo. - La Vergine Maria ci insegni a vivere il senso profondo della liturgia come offerta di noi stessi, per diventare strumenti di Dio per il mondo. - Cuore di Gesù, guida con la tua mano i sacri ministri e infiammali di santo zelo per la tua gloria. La partenza è prevista dal cortile del Seminario il lunedì alle ore 10. La domenica, ultimo giorno del campo, attendiamo i genitori alle ore per un incontro, la Messa e il pranzo. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla portineria del Seminario, aperta nei giorni feriali dalle 8.30 alle vanti a Dio. Tutto, divenuto dono offerto al Signore per il perdono dei peccati e per la salvezza delle anime, andrà ad arricchire quel tesoro che in cielo il Signore gestirà con sapienza e misericordia per la realizzazione dei progetti che ha su di noi, sulla nostra vita, sulla Chiesa e sul mondo. La Preghiera Apostolica, nella consapevolezza di collaborare all opera della Redenzione, offre anche un prezioso strumento di evangelizzazione missionaria. La grande adattabilità dell AdP lo rende utile anche ai fedeli che fanno parte di Movimenti ed Associazioni cristiane aventi propria e specifica spiritualità. L AdP gode, infine, della fiducia e del sostegno dei Sommi Pontefici, con l esortazione, anzi, ad allargare e approfondire sempre più il raggio del suo apostolato nelle parrocchie, comunità e diocesi (dal discorso di Giovanni Paolo II ai pellegrini modenesi dell AdP in Vaticano il 31 Marzo 1984 ). *Responsabile del Centro Diocesano dell AdP La riconciliazione in Africa Anna Cavazzuti Il Centro Missionario Diocesano Animazione e formazione propone Serata Ubuntu, mercoledì il 27 maggio presso il Santuario di San Clemente a Bastiglia: alle ore Rosario al Santuario; alle ore 21 degustazione della nuova Cola Ubuntu del Commercio Equo e alle ore la proiezione del film In my Country (di John Boorman con Samuel L. Jackson e Juliette Binoche) La proposta nasce anche in preparazione alla presentazione del libro di Maria Chiara Rioli, Guarigione di Popoli, il 4 giugno alle 19 nel contesto della Festa della Cooperazione al Parco Amendola. Il sottotitolo del libro di M. Chiara, Chiese e comunità cristiane nelle Commissioni per la verità e la riconciliazione in Sudafrica e Sierra Leone, ci introduce al tema della Riconciliazione che è stato scelto anche per il Sinodo Africano. Questi percorsi di Ufficio Famiglia Pensando già all estate Giovedì 28 maggio alle ore 21 al Centro Famiglia di Nazareth si concluderà il percorso di Sulla misura del cuore del Signore, gli incontri per separati, divorziati e risposati. La serata prevede una verifica sul percorso dell anno pastorale che si chiude e il programma per il 2009/2010. L Ufficio propone inoltre i tradizionali campi estivi per le famiglie, a Còredo, in Val di Non, in due turni: dal 15 al 22 Pregare con la Chiesa Carla Kubler* portunità di progresso spirituale. ogni momento della giornata, Propone e diffonde un metodo trascorso sul lavoro, nello studio, semplice ed efficace per vivere in famiglia, con le gioie e i dolori L Apostolato della Preghiera (Adp) è un As- grazia ricevuta col Battesimo ed più momenti inutili o banali, non con maggiore consapevolezza la di ogni giorno. Non ci saranno sociazione di fedeli che esercitare il sacerdozio comune ci sarà più spazio per la noia e la ha una lunga e radicata dei fedeli. La chiave di lettura malinconia, perché ogni istante, tradizione nella Chiesa Cattolica e che anche oggi, rinnovata alla luce del Concilio Vaticano II, è in grado di offrire grandi opapostolica dell AdP sta nella preghiera di offerta della vita quotidiana che, se recitata con cuore umile e sincero, valorizza ogni gesto, uniti al Sacrificio Eucaristico, offerti attraverso il Cuore Immacolato di Maria, acquisterà un nuovo significato dariconciliazione in Africa hanno davvero tanto da insegnare anche a noi occidentali. Perchè chiamare questa serata Ubuntu? Proviamo a farcelo spiegare da Desmond Tutu, vescovo anglicano sudafricano, storico oppositore del regime razzista: L apartheid era riuscito a disumanizzare tanto i suoi difensori quanto le sue vittime. [ ] La via del perdono e della riconciliazione da noi scelta è stata conseguente a un tratto fondamentale della visione africana del mondo, quella che noi conosciamo col nome di ubuntu Ubuntu è molto difficile da rendere in una lingua occidentale. È una parola che riguarda l intima essenza dell uomo. Quando vogliamo lodare grandemente qualcuno, diciamo: Il tale ha ubuntu. Ciò significa che la persona in questione è generosa, accogliente, benevola, sollecita, compassionevole; che condivide quello che ha. È come dire: La mia umanità è inestricabilmente collegata, esiste di pari passo con la tua. Facciamo parte dello stesso fascio di vita. agosto, per famiglie e dal 22 al 29 per famiglie e fidanzati. I campi sono un esperienza di condivisione, essenzialità, servizio, formazione e preghiera, un occasione speciale per sperimentare la vita comunitaria, in un ambiente adatto a ritemprare le energie fisiche e spirituali; sono fatti di momenti di svago e di formazione, con tempi sia per dialogare in famiglia e con altre famiglie e per approfondire le radici della propria fede. Sabato 23 l ordinazione di sei nuovi diaconi Istituiti 27 nuovi accoliti e lettori Sabato 16 maggio in Duomo mons. Benito Cocchi ha istituito quattordici lettori e tredici accoliti, provenienti da 20 parrocchie della diocesi. E stata una grande occasione di festa e di gioia per tanti. I nuovi ministri saranno impegnati nel servizio della Parola e della liturgia. Sabato 23 maggio, invece, alle ore 21 sempre in Duomo sarà la volta dell ordinazione di sei nuovi diaconi, cinque dei quali provenienti dalla parrocchia di Pavullo e uno da Portile. Si tratta di Luigi Benedetti, Giustino Torrei, Antonio Di Rosa, Mauro Cintori, Renzo Biolchini e Gilberto De Angelis. Congresso Eucaristico diocesano Ultimi incontri vicariali Sono fissati gli ultimi appuntamenti nei vicariati, con la celebrazione eucaristica, seguita dalla processione: per il vicariato di Serramazzoni la celebrazione si svolgerà a Ligorzano sabato 23 maggio alle ore 16.30; per il vicariato della Bassa a Medolla domenica 24 maggio alle ore 16 e per il vicariato del Dragone a Palagano domenica 31 maggio alle ore 17. L Agenda della Diocesi L Agenda della Diocesi Lunedì 25 maggio ore 21 a Palazzo Europa Incontro con il prof. Stefano Zamagni Martedì 26 maggio ore in S. Francesco festa per i 50 anni dei Campi Vocazionali Mercoledì 27 maggio ore a S. Clemente Serata Ubuntu Giovedì 28 maggio ore 21 al CFN Sulla misura del cuore del Signore Sabato 30 maggio ore 21 in Piazza Grande Agorà dei giovani e a seguire in Cattedrale Veglia di pentecoste

5 $ Annuncio A3.qxd :29 Pagina 1 NostroTempo $ Annuncio A3.qxd :29 Pagina 1 $ Annuncio A3.qxd :29 Pagina 1 Domenica 24 maggio Domenica 31 maggio Prestito della Speranza La nostra solidarietà La La più nostra nostra forte solidarietà solidarietà della crisi è più più forte forte della della crisi crisi A causa della crisi, oggi, sono le persone più deboli a soffrire il A causa disagio della più crisi, grande. oggi, La sono Conferenza le persone Episcopale più deboli promuove a soffrire A una il causa disagio della Collettapiù crisi, Nazionale, grande. oggi, il La sono 31 Conferenza le persone maggio, in tutte Episcopale più deboli chiese promuove a soffrire italiane, il per una disagio costituire Colletta più Nazionale, grande. il Prestito il La della 31 Conferenza maggio, Speranza, in tutte Episcopale fondo le chiese promuove straordinario italiane, una di per Colletta garanzia costituire Nazionale, di il 30 Prestito il 31 milioni della maggio, di euro, Speranza, in tutte le famiglie fondo le chiese straordinario italiane, che la crisi per ha di lasciato garanzia costituire senza di il 30 Prestito reddito. milioni della Partecipa di euro, Speranza, anche per le tu famiglie fondo straordinario nella tua chiesa, che la o crisi fai di un ha garanzia versamento lasciato senza di 30 sul reddito. milioni conto corrente Partecipa di euro, indicato. anche per le tu famiglie nella tua che chiesa, la crisi o fai ha un lasciato versamento senza sul reddito. conto corrente Partecipa indicato. anche tu nella tua chiesa, o fai un versamento sul conto corrente indicato. Dai la tua solidarietà alle famiglie Dai la tua in solidarietà difficoltà con il alle famiglie Dai la tua in solidarietà difficoltà con il alle famiglie in difficoltà con il Prestito Prestito Prestito della Speranza della Speranza della Speranza c/c bancario - Banca Prossima IT19 c/c Q033 bancario Banca 0000 Prossima IT19 in tutte c/c Q033 bancario le filiali 5901 del - Gruppo 6001 Banca 0000 Intesa Prossima 0006 Sanpaolo 893 IT19 in tutte Q033 le filiali 5901 del Gruppo Intesa 0006 Sanpaolo 893 c/c postale in tutte le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo c/c postale in tutti c/c gli postale uffici postali in tutti gli uffici postali in tutti gli uffici postali

6 6 Domenica 24 maggio 2009 NostroTempo Caritas Si è svolta la quinta assemblea delle Caritas parrocchiali, occasione di dialogo e confronto Manuela Di Grazia Assemblea delle Caritas parrocchiali, 16 maggio. La sala del Centro Famiglia di Nazareth si presentava affollata: un grazie speciale alle persone di parrocchie più lontane che, anche questa volta, hanno testimoniato volontà e passione. Dopo la preghiera, guidata da don Dino Zanasi, la direttrice, Giuseppina Caselli, ringrazia mons. Cocchi perché, grazie alla sua costante sollecitazione, si è giunti a questa V assemblea e ad avere una quarantina di centri di ascolto; ringrazia Caritas Italiana che accompagna le diocesi nel loro compito di animazione, fornendo loro un metodo di lavoro, che oggi Piero Rinaldi riproporrà, come nuovo slancio per il nostro impegno Più Caritas in parrocchia pastorale. Il campo specifico della Caritas è essere la coscienza della comunità cristiana, davanti alla quale essa pone continuamente i bisogni dei suoi membri, perché ne assuma concretamente la responsabilità. Carità è l amore che parte da Dio, con cui Cristo ci ha amato e di cui siamo chiamati ad essere testimoni viventi, amandoci come Lui ci ha amati. Da qui deriva una profonda conversione prima di tutto culturale, di atteggiamento, di costume. L esercizio della carità si identifica come azione comunitaria: per questo la Caritas ha costruito dei luoghi pastorali, che sono diventati le sue braccia, i suoi piedi: la Caritas parrocchiale, il centro di ascolto, l osservatorio delle povertà e delle risorse. Il metodo di lavoro Caritas rappresenta uno stile di approccio alla realtà basato su ascolto, osservazione e discernimento. Il senso autentico dell ascoltare è quello di incontrare, conoscere, entrare in relazione e il centro di ascolto è lo strumento principe per incontrare i poveri. L osservatorio delle povertà e delle risorse è il luogo in cui è possibile porsi delle domande rispetto a quanto si è incontrato nella relazione. E infine viene il discernimento che porta all azione. La Caritas, a partire dai poveri, è chiamata ad agire in due direzioni: sensibilizzare la comunità ecclesiale e creare le condizioni per una politica e un cambiamento sociale. Per questo, occorre restituire alla comunità ciò che la Caritas ha ascoltato e osservato, per arrivare a chiedersi insieme e insieme rispondere, quale cambiamento per i poveri, la Chiesa, il territorio, sia necessario e possibile. La Caritas diocesana ha un terzo luogo pastorale proprio, c u i affidare questo tipo di animazione: il laboratorio diocesano per la promozione, la formazione e l accompagnamento delle Caritas parrocchiali. Il metodo Caritas deve diventare uno stile dell agire quotidiano nei luoghi di partecipazione e discernimento. C è un ascolto orante dei segni dei tempi, che non deve essere accompagnato da nostalgia del passato, né da giudizio di questo tempo, ma da comprensione, incarnazione personale e comunitaria; in questo tempo, per quanto a volte incomprensibile o minaccioso, c è l oggi di Dio, non solo da annunciare ad altri, ma da riconoscere nella e per la nostra vita. Sappiamo infatti che la nostra fede è paradossale, fondata su un Dio crocifisso come un malfattore, che si cela in maniera misteriosa in chi non ha potere. Per questo continuiamo a sperare ed a operare, perché v e n g a accolto da tanti. Domenica 24 la Giornata mondiale per le comunicazioni sociali Nasce Pope to you Facebook, iphone, Youtube, Wikipedia: la Chiesa cattolica sbarca nei social network. In occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali domenica 24 maggio, il Pontificio Consiglio che si occupa di questo settore ha presentato a Roma un nuovo micro-portale. Pope to you ( questo il nome del progetto che fa seguito al canale vaticano su YouTube ( com/vatican). Questa iniziativa spiega don Paolo Padrini, coordinatore del progetto rimanda alla filosofia della condivisione dei file «peer to peer», che in questo caso significa: il Papa verso te/voi, in particolare verso i giovani, e i giovani verso il Papa. Il portale, disponibile in 5 lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco e francese), permette agli utenti di entrare in contatto con la persona di Benedetto XVI, attraverso le sue parole, soprattutto attraverso il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, spiega ancora don Padrini. Su Pope2you.net è possibile, tra l altro, utilizzare un applicazione di Facebook realizzata appositamente; visionare un video, in cui mons. Claudio Maria Celli presenta il progetto; inviare ai propri contatti delle cartoline virtuali. Inoltre, è possibile leggere il messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali. Collina della Poesia, celebrazione con don Carron In ricordo di Enzo La Collina della Poesia di Modena invita alla messa per i dieci anni dalla scomparsa di Enzo Piccinini fondatore, fra l altro, del Centro Culturale ben 31 anni fa. A celebrare la funzione don Julian Carron guida di Comunione. L appuntamento è per lunedì 25 maggio alle ore 20 nel duomo di Modena.Sabato 23, alle ore 19, presentazione del libro Enzo. Un avventura di amicizia con Emilio Bonicelli, l autore, e Pierpaolo Bellini, per tanti anni uno dei più cari amici di Enzo. Agesci di Modena in Abruzzo L impegno continua Sabato 16 maggio è partita la prima squadra dalla Zona di Modena attivata dal livello nazionale dell Agesci. I volontari sono Federico Pelloni, capo-squadra; Luca Nannini, Francesca Valli, Margherita Barbieri (tutti del gruppo Scout Modena 8, parrocchia di San Paolo) e Cecilia Fontana (Modena 6, parrocchia di Santa Rita). Questi ragazzi stanno svolgendo il loro servizio nella Tendopoli di Centi Colella, presso L Aquila e faranno ritorno a Modena sabato 23 maggio. Dal 23 al 30 maggio, insieme ad un contingente formato anche da altri volontari della Consulta Provinciale per il Volontariato di protezione civile di Modena, partiranno alla volta de L Aquila (presso il campo di Piazza d Armi): Giovanni Tomaello Salvi, Sara Colombo e Giulia Bevini, del Gruppo Ravarino 1. Etica della vita Persona o non persona?...questo è il problema! Alcune recenti ricerche e il modo per identificare l ressere umano gabriele semprebon* Martha Farah e Andrea Heberlein hanno pubblicato sull American Journal of Bioethics un importante contributo nel quale si mette in discussione il concetto stesso di persona alla luce di nuovi studi nell area delle scienze neurologiche contemporanee. È evidente che, per diverse ragioni, questo non può passare inosservato soprattutto per chi fonda il pensiero bioetico proprio sull identità della persona stessa. Alcuni ricercatori hanno elaborato dei dati assunti da ricerche neuroscientifiche per congetturare come la categoria di persona non sia più il modo corretto per identificare l essere umano. Il concetto di persona viene ridimensionato o addirittura cancellato in quanto ritenuto una semplice illusione. Davanti a questo, i ricercatori propongono di ridefinire l essere umano in quanto non è più definibile come persona secondo la categorizzazione boieziana la quale deriverebbe da un fatto più culturale che reale. Le nuove sfide etiche che interpellano l uomo sullo stato vegetativo o su casi di patologie croniche gravissime, pongono in seri dubbi l asserzione che l essere umano sia una persona. Gli autori consigliano di cambiare il modo con cui codificare e comprendere l uomo per uscire da un evitabile tunnel chiuso che si intraprende nella valutazione etica di casi come lo stato vegetativo che impongono, vedi anche il caso Englaro, un conflitto pluralista sulla decisione etica da seguire. Questo è solo una piccola introduzione di un tema che svilupperemo in seguito proprio perché di rilevante importanza. In collaborazione con il centro di bioetica Moscati

7 NostroTempo Domenica 24 maggio 2009 LA TUA VOGLIA DI AIUTARE GLI ALTRI NON ANDRÀ IN PENSIONE. C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana FIRMA IL MODELLO CUD PER DESTINARE L 8XMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA. Anche i contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, possono partecipare alla scelta dell 8xmille con il loro modello CUD. Sulla scheda allegata al CUD, firmare due volte: nella casella Chiesa cattolica e, sotto, nello spazio Firma. Chiudere solo la scheda in una busta bianca indicando sopra cognome, nome e codice fiscale e la dicitura SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL OTTO E DEL CINQUE PER MILLE DELL IRPEF. Consegnare alla Sulla tua dichiarazione dei posta. Per ulteriori informazioni telefonare al Numero Verde r e d d i t i o s u l m o d e l l o C U D IL CINQUE PER MILLE SI AFFIANCA ANCHE QUEST ANNO ALL 8XMILLE. IL CONTRIBUENTE PUÒ FIRMARE PER L 8XMILLE E PER IL CINQUE PER MILLE IN QUANTO UNO NON ESCLUDE L ALTRO, ED ENTRAMBI NON COSTANO NULLA IN PIÙ AL CONTRIBUENTE. 7

8 8 Domenica 24 maggio 2009 NostroTempo Primo Piano Domande e risposte per Modena I candidati alla poltrona di sindaco di Modena intervengono su priorità nelle scelte politiche, integrazione, scuola ed educazione Tre domande ai nove candidati in lizza per la carica di sindaco di Modena: Nostro Tempo ha interpellato su scelte politiche in generale, integrazione e sul tema scuola ed educazione, Vittorio Ballestrazzi (lista Modena a 5 stelle), Fabio Galli (lista Codacons), Francesco Giliani (Rifondazione Comunista), Mauro Manfredini (Lega Nord), Giancarlo Pellacani (PdL e lista Pellacani per Modena), Giorgio Pighi (Pd, Verdi, Pdci, Rosa per Modena, Socialisti e Sinistra per Modena), Alessandro Roncaglia (La Destra, Fiamma Tricolore e Mpa), Eugenia Rossi (IdV) e Davide Torrini (UdC e Modena a Colori). In tempi di difficoltà anche per i Comuni nel reperire risorse economiche e finanziarie, quali politiche privilegiare e cosa ridimensionare? Ballestrazzi. La mancanza di lavoro e/o la perdita del lavoro incide sul morale delle persone e direttamente sulla sua vita in famiglia e nelle relazioni sociali. Gli enti pubblici e il Comune in prima linea devono privilegiare la formazione professionale creando degli strumenti che possano dare alle persone che si ricreano una professione quel sostegno economico essenziale per non cadere nello stato di povertà o ancor di più in una senzazione di insicurezza che rende tutto più difficile. Poi utilizzare ma soprattutto controllare l indicatore della situazione economica per erogare contributi e ridurre le tariffe (es. gas, acqua, rifiuti etc). E un ottimo metro ma deve essere controllato a tappeto dalla Guardia di Finanza con la polizia municipale per evitare che si trasformi in una ingiustizia. Eliminare tutte le cerimonie autocelebrative. In questo momento se ne fanno tantissime, chissà perché. Galli. Basterebbe comportarsi come il buon padre di famiglia il quale, in presenza di difficoltà economiche, ha il dovere di ridurre il cosiddetto superfluo a vantaggio delle necessità primarie. Un amministrazione comunale che tenga al bene dei propri cittadini, con particolare attenzione alle fasce più deboli, non cementifica dalla sera alla mattina, non spende un patrimonio per rivestire i lavori della Ghirlandina, non spende il denaro pubblico per finanziare attività ricreative (seppur legittime) quando ci sono cittadini che non riescono a pagare la retta dell asilo o la maxibolletta del gas; non avrebbe mai permesso ad un privato di guadagnare sulla vendita dell acqua del rubinetto di casa. Giliani. La crisi economica è una crisi capitalista di sovrapproduzione. Non siamo tutti sulla stessa barca e il conto non devono pagarlo i lavoratori ma chi negli ultimi anni ha accumulato profitti favolosi. A livello comunale, per dare mense scolastiche e trasporti gratuiti per le famiglie di lavoratori proponiamo di eliminare gli stanziamenti a fondo perduto concessi alle imprese: dai 2,5 ml in finanziamenti diretti agli 8 ml per ridurre gli interessi pagati alle banche (perché non lo si fa per la gente comune?), fino alle agevolazioni per comprare terreni. Non si esce dalla crisi arricchendo chi l ha creata. Poi, perché spendere milioni per le piazze di Botta invece di fare case popolari? Manfredini. Privilegiare gli interventi necessari a ridare sicurezza ai cittadini, quindi migliorare l illuminazione pubblica nelle zone a rischio, aprire nuovi presidi della Polizia Municipale in tutti i quartieri, installare telecamere nelle direttrici di accesso a Modena per individuare eventuali autori di reati. Altro settore nel quale investire, la famiglia, per cui proporrò un contributo economico per i nuovi nati, l istituzione di una Tessera Famiglia che consenta l accesso a servizi pubblici e privati a prezzi fissi, progetti di microcredito per le famiglie meno abbienti e per i più giovani, campagne e seminari di sensibilizzazione a favore del matrimonio e della natalità. Il progetto Botta e la soluzione delle tre piazze possono invece essere rimandati a tempi migliori. Pellacani. Stiamo vivendo un momento di crisi economica che ha ripercussioni diffuse su vari strati della nostra società. Spazi per reperire fondi ci sono: basta pensare ad una austera e severa politica di bilancio, all eliminazione degli sprechi e delle spese superflue. Voglio andare incontro da subito ai più deboli snellendo la macchina burocratica e riducendone il costo per cittadino (circa 400 euro), diminuendo l irpef (cresciuta del 170%). A Modena si è investito molto sul sociale, senza mai fare una valutazione del rendimento. Occorre mantenere lo stesso impegno, ma garantirsi che gli interventi abbiano la massima efficacia, indirizzandoli senza gravami esterni sulle fasce deboli con interventi atti a garantire sicurezza di reddito e posizioni sociali faticosamente raggiunte; proteggere le fasce più deboli per superare la transizione verso un nuovo sviluppo; sostenere con sussidi chi ha perso il lavoro e le famiglie in difficoltà. Pighi. Le nostre scelte sono nella manovra anticrisi: blocco delle tariffe, loro adeguamento immediato al mutare delle condizioni economiche delle famiglie, conferma degli investimenti (100 milioni nel 2009) per garantire sviluppo economico e quindi lavoro e reddito. Questo, insieme alla costante crescita di richiesta di servizi per anziani e infanzia, impone scelte che il Comune di Modena ha già compiuto, tagliando il resto delle voci di bilancio e soprattutto razionalizzando 1a spesa. In questo difficile impegno, purtroppo non ci aiuta il governo: mancano provvedimenti seri, e quelli adottati, come il Patto di stabilità interno, impediscono a comuni finanziariamente sani con il nostro dì fare tutti gli investimenti possibili: una grottesca presa in giro ad imprese e lavoratori. Roncaglia. Ridimensionare le consulenze esterne, e i benefit a consiglieri comunali e assessori. Privilegiare donazioni e sovvenzioni di istituzioni private per l allestimento di eventi culturali. Rossi. Privilegiare il sostegno alle famiglie in difficoltà e alle imprese innovative, specie in campo energetico, attraverso ammortizzatori sociali, credito agevolato, sostegno alla ricerca, progetti di formazione e riqualificazione al lavoro, telelavoro. Rifiuto della espansione edilizia indiscriminata, sostituita da recuperi e riqualificazione urbana, piano di edilizia sociale (i Peep), controllo spesa pubblica (riduzione consulenze esterne e spese di rappresentanza), riduzione costi della politica, limitazione del numero di assessori, di società partecipate e loro rappresentanti; applicazione del sistema di gestione qualità in tutti i settori, servizi, uffici e riconoscimento del ruolo del privato sociale, del privato e dell associazionismo, in piena trasparenza. Torrini. In questo contesto la priorità è senz altro sostenere le famiglie più deboli, soprattutto quelle a cui viene a mancare il reddito a causa della perdita del lavoro, con interventi specifici sulle rette e sulle tariffe dei servizi. Il Comune deve inoltre farsi carico di un azione di coordinamento con tutti gli altri soggetti (fondazioni, associazionismo, Caritas parrocchiali, ecc.) che possono portare un aiuto concreto in tante situazioni di bisogno, valorizzando le specificità di ciascuno. In questa fase tutto il resto può essere per un momento ridimensionato (consulenze, manutenzioni, iniziative culturali e sportive, ecc.), anche se il problema di fondo da risolvere resta una profonda riqualificazione della spesa del Comune, che deve essere quanto prima liberata di sprechi ed inefficienze ancora presenti. Quella modenese è ormai innegabilmente una società multietnica: su quali leve agire per un inclusione sociale e una convivenza nell interesse di tutta la comunità modenese? Ballestrazzi. Sicuramente è multietnica ma non integrata. Per il futuro, mai più zone della città che si trasformano in aree ghetto. Le zone est, Crocetta, Sacca e zone limitrofe sono un esempio clamoroso di programmazione urbanistica, un tempo vanto di questa città, che ha fallito clamorosamente sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale. Gli interventi programmati sono, in quanto costosi, non ripetibili, penso al palazzo eroina di via Attiraglio. Soluzione: Vigile di quartiere giorno e notte, che ascolti i cittadini e controlli che le soluzioni siano efficaci. Una città più sicura è una città più giusta per tutti, modenesi e non modenesi. Prima delibera: assunzione di 30 agenti di polizia municipale da destinare esclusivamente alla funzione di vigile di quartiere. Copertura spese: utili di Hera. Un sindaco deve saper scegliere una soluzione e concretizzarla. Galli. Accogliere, nel rispetto delle leggi, chi chiede di entrare concorre alla realizzazione di una società multietnica. Accogliere tutti, indistintamente, senza essere in grado di garantire loro l essenziale, visto che non riusciamo a garantirlo neanche ai nativi, crea l effetto contrario. Quello che impedisce un vero scambio di culture e quindi di usi e abitudini, è l aver permesso a migliaia di pregiudicati, provenienti da paesi comunitari e non, di giungere in Italia, per continuare a delinquere facendo qui esattamente quello che facevano al loro paese di origine. Questo è quello che ha reso e rende difficile i rapporti andando a complicare la vita anche a quei molti stranieri che, con fatica e sacrifici, si sono inseriti nella nostra società, meritandosi il massimo del rispetto. Giliani. La società multietnica è una realtà ma il padronato vorrebbe solo manodopera immigrata da sfruttare e senza diritti. La destra soffia sul fuoco della campagna di criminalizzazione degli immigrati fomentando una guerra tra poveri. Ronde e ddl sicurezza configurano un tentativo autoritario: il nemico che viene additato è l immigrato, capro espiatorio della crisi. Ma l arroganza coi deboli, specie se stranieri, fa proseliti anche nel centrosinistra: come spiegare sennò l odiosa ordinanza antiaccattonaggio? Vogliamo una città solidale dove cresca la spesa sociale e l offerta culturale. Una città senza CIE, una sorta di carcere etnico, che riconosca diritti civili e politici agli immigrati. Manfredini. I lavoratori stranieri sono ben accetti quando rispettino pienamente le regole e i doveri derivanti dall essere ospiti in un paese diverso dal loro. La nostra filosofia politica è quella di privilegiare i cittadini italiani residenti a Modena ma ciò non significa ghettizzazione per gli stranieri, l importante è che tutti condividano regole e valori alla base della comune identità. Controllare adeguatamente i centri di aggregazione (kebab, call center, moschee) considerati a rischio, serve proprio per eliminare quell alone di negatività che reca danno agli stranieri regolari e che hanno accettato un integrazione totale Pellacani. Dobbiamo essere consapevoli che si è avviato un naturale processo di trasformazione di Modena in una città globalizzata multiculturale. La costruzione di una Città sicura viene affidata ad un progetto da realizzare in collaborazione e sotto il patrocinio delle autorità di governo nazionali, in quanto si tratta di sperimentare un modello nuovo da diffondere nel

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