LAVORO E AMBIENTE SRL

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1 LAVORO E AMBIENTE SRL LAMED SRL SEZIONE DI IGIENE AMBIENTALE STUDIO PREVISIONALE DI IMPATTO DELLE EMISSIONI INQUINANTI E DELL IMPATTO ACUSTICO IMPRESA COROMANO SRL Committente: Impresa Coromano SrL Via Meldola 1316 Fratta Terme (FC) Periodo: Novembre 2008 Sito: Via Meldola 1316 Fratta Terme (FC) Ref. 1408/2008 Sede legale: Via Marcello Malpighi, Forlì (FC) Sede igiene industriale ed ambientale: Via Cartesio, Forlì (FC) Tel Fax la@protexgroup.com lamed@protexgroup.com w w w. p r o t e x g r o u p. c o m

2 INDICE INDICE... 2 DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ... 3 UBICAZIONE DELL INSEDIAMENTO E RECETTORI SENSIBILI... 5 QUADRO NORMATIVO... 8 MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA CONDIZIONI METEOCLIMATICHE INQUINANTI FATTORI DI EMISSIONE CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO DEGLI INQUINANTI DESCRIZIONE DELLE SORGENTI DI RUMORE QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO CLIMA ACUSTICO...30 LIMITI PER L INQUINAMENTO DA RUMORE ZONIZZAZIONE ACUSTICA SOFTWARE DI CALCOLO VALUTAZIONE DEL RISPETTO DEI PARAMETRI LEGISLATIVI LIMITI DI IMMISSIONE CRITERIO DIFFERENZIALE LIMITI DI EMISSIONE CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO PLANIMETRIA DEI RECETTORI FOTO AEREA DELLA ZONA DI INTERESSE Prot. 1408/2008 2/46

3 PREMESSA Il presente documento contiene lo studio di impatto acustico e di impatto della dispersione di inquinanti relativo all apertura di una nuova attività per la frantumazione di macerie nel Comune di Fratta Terme nel terreno adiacente allo stabilimento dell Impresa Coromano srl. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ L attività consta nella frantumazione di macerie da demolizione e sovrastrutture stradali. L attività di frantumazione prevista è di circa 100Mg/giorno di materiale che perverrà all impianto. I mezzi meccanici disponibili all Impresa Coromano per le lavorazioni sono i seguenti: Frantoio e Vaglio Pala Caterpillar Autocarri La zona in cui verrà installato il frantoio si trova all incirca al centro del terreno adiacente al retro dello stabilimento dell Impresa Coromano; la zona si trova su diversi livelli rispetto al piano campagna dei due recettori più prossimi mentre si trova in una zona depressa rispetto agli altri due recettori che verranno di seguito descritti. Prot. 1408/2008 3/46

4 Dall opera di frantumazione si ottiene uno sminuzzamento e una conseguente vagliatura e suddivisione del prodotto ottenuto così da formare distinti cumuli in base alla granulometria. Quando i cumuli raggiungono un dimensionamento sufficiente vengono caricati su autocarro e trasportati via. L attività estrattiva viene svolta nelle ore diurne dalle ore 7:30 alle 12:00 e dalle 13:30 alle 17:00. Prot. 1408/2008 4/46

5 UBICAZIONE DELL INSEDIAMENTO E RECETTORI SENSIBILI Il sito si trova nel Comune di Fratta Terme e si riportano di seguito i confini ed i recettori sensibili individuati: Direzione Confini Recettori N-E Zona collinare Abitazioni sulla cresta della collina N-O Via Ronco Abitazione S-O Zona coltivata Abitazione S-E Via Meldola Recettori al di là della strada statale Meldola Fratta Terme Nel presente studio sono stati presi in considerazione i recettori più esposti (sensibili), in quanto rappresentativi e cautelativi rispetto a quelli più distanti. Con riferimento alle planimetrie, si riporta di seguito l elenco di tali recettori: ID Nominativo o posizione dell abitazione Stato di utilizzo Distanza su pianta dalla zona frantoio R1 Abitazione sulla strada via Meldola Abitato 209m R2 Abitazione a Nord Ovest Abitato 103m R3 Abitazione in via Ronco Abitato 208m R4 Abitazioni sulla collina Nord della zona di frantumazione Abitato 295m Prot. 1408/2008 5/46

6 Zona di frantumazione Recettore R1 Recettore R2 Prot. 1408/2008 6/46

7 Recettore R3 Recettore R4 Prot. 1408/2008 7/46

8 STUDIO PREVISIONALE DI IMPATTO DELLE EMISSIONI INQUINANTI QUADRO NORMATIVO Nella presente valutazione si è fatto riferimento al seguente quadro normativo di riferimento: D.P.C.M. 28/03/1983 Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad inquinanti nellʹambiente. D.P.R. 203 del 24/05/1988 Attuazione delle direttive CEE numeri 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dellʹaria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dellʹart. 15 della legge 16/04/187 n 183. D.M. 20/05/1991 Criteri per la raccolta dei dati inerenti la qualità dellʹaria D.M. 15/04/1994 Norme tecniche in materia di livelli e di stati di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane ai sensi degli art. 3 e 4 del DPR 24/05/1998 n 203, e dellʹart. 9 del D.M. 20/05/1991. D.M. 25/11/1994 Aggiornamento delle norme tecniche in materia di limiti di concentrazione di livelli di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane e disposizioni per la misura di alcuni inquinanti di cui al D.M. 15/04/1994. D.M. 16/05/1996 Attivazione di un sistema di sorveglianza di inquinamento da ozono. D.Lgs. 351 del 04/08/1999 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dellʹaria ambiente D.M. 60 del 02/04/2002 Attuazione della direttiva 1999/30/CE del consiglio del 22/04/1999 concernente i valori limite di qualità dellʹaria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dellʹaria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio. Va notato che il D.M. 60 del 02/04/2002 ha abrogato la maggior parte delle norme precedenti, ma che esse tuttavia stabiliscono tuttora alcuni valori di riferimento (vedi oltre). Riportiamo di seguito in tabella i valori di riferimento per gli inquinanti atmosferici indicati dal quadro normativo. Prot. 1408/2008 8/46

9 Tabella - Valori di riferimento per inquinanti atmosferici. PARAMETRO LIMITI Livello di Attenzione Livello di Allarme Obiettivo di qualità Valore Tipo - Note Riferimento Tipo - Note Riferimento SO 2 80 µg/m 3 L Mediana annuale medie 24h DPR /05/88 All I 125 µg/m µg/m 3 Media giornaliera DM 15/04/1994 All 1 tabi* 250 µg/m 3 L 98 percentile annuale medie 24h DPR /05/88 All I 500 µg/m 3 Su 3 ore consecutive DM 60 02/04/2002 all. I 130 µg/m 3 L Mediana invernale medie 24h DPR /05/88 All I Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media oraria (non sup 24) DM 60 02/04/2002 all. I Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media 24h (non sup 3) DM 60 02/04/2002 all. I 20 µg/m 3 LE Media annuale DM 60 02/04/2002 all. I NO µg/m 3 L 98 percentile annuale medie orarie DPR /05/88 All I 200 µg/m µg/m 3 Media oraria DM 15/04/1994 All 1 tabi* Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media oraria (non sup 18) DM 60 02/04/2002 all. II 400 µg/m 3 Su 3 ore consecutive DM 60 02/04/2002 all. II Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media annuale DM 60 02/04/2002 all. II NO X 30 µg/m 3 LV Media annuale DM 60 02/04/2002 all. II O µg/m 3 L Media oraria DPCM 28/03/83 All I tab. A 180 µg/m µg/m 3 Media oraria DM 15/04/1994 All 1 tabi* 110 µg/m 3 S Media 8h DM 16/05/1996 All I 180 µg/m µg/m 3 Media oraria DM 16/05/1996 All I 200 µg/m 3 V Media oraria DM 16/05/1996 All I 65 µg/m 3 V Media 24 h DM 16/05/1996 All I CO 40 mg/m 3 L Media oraria DPCM 28/03/83 All I tab. A 15 mg/m 3 30 mg/m 3 Media oraria DM 15/04/1994 All 1 tabi* 10 mg/m 3 L Media 8h DPCM 28/03/83 All I tab. A Dal 01/01/ mg/m 3 LS Media 8h DM 60 02/04/2002 all. VI Pb 2 µg/m 3 L Media annuale 24h DPCM 28/03/83 All I tab. A Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media annuale DM 60 02/04/2002 all. IV Fluoro 20 µg/m 3 L Media 24h DPCM 28/03/83 All I tab. A 10 µg/m 3 L Media mensile 24h DPCM 28/03/83 All I tab. A Particelle sospese 150 µg/m 3 L Media annuale 24h DPCM 28/03/83 All I tab. A 150 µg/m µg/m 3 Media giornaliera DM 15/04/1994 All 1 tabi* 300 µg/m 3 L 95 percentile annuale delle media 24h DPCM 28/03/83 All I tab. A NMHC (come C) 200 µg/m 3 L Media 3h consecutive DPCM 28/03/83 All I tab. B PM µg/m 3 DM 25/11/1994 All IV Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media 24 h (non sup 35) DM 60 02/04/2002 all. III Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media annuale DM 60 02/04/2002 all. III Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media 24 h (non sup 7) DM 60 02/04/2002 all. III Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media annuale DM 60 02/04/2002 all. III Benzene 10 µg/m 3 DM 25/11/1994 All IV Dal 01/01/ µg/m 3 LS Media annuale DM 60 02/04/2002 all. V IPA 1 ng/m 3 DM 25/11/1994 All IV Legenda: L - valore limite, S - salute umana, E - ecosistemi, V - vegetazione, (non sup X) - da non superare più di X volte per anno civile, * - e successive modifiche. Prot. 1408/2008 9/46

10 MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Nel periodo che va dal 6 al 31 maggio 2006 è stato effettuato da parte dell ARPA della Provincia di Forlì-Cesena un monitoraggio dell aria con laboratorio mobile per verificare lo stato dell aria nel territorio di Meldola. Sono state eseguite misurazioni della concentrazione nell aria ambiente di: - monossido di carbonio (CO); - biossido di azoto (NO2); - ossidi di azoto (somma di monossido e biossido, NOX); - ozono (O3); - benzene (C6H6); - particolato fine aerodisperso (PM10). Di seguito si riportano i valori della tabella riassuntiva del documento Meldola: Monitoraggio della Qualità dell Aria con Laboratorio Mobile. Prot. 1408/ /46

11 Il monitoraggio effettuato dall ARPA ha confermato l appartenenza del sito alla categoria definita come fondo rurale, in quanto l area è risultata caratterizzata da livelli di inquinamento atmosferico inferiori rispetto a quelli dei principali centri urbani della provincia, anche se non completamente trascurabili. L inquinante più critico per tale sito appare essere l ozono. Prot. 1408/ /46

12 CONDIZIONI METEOCLIMATICHE Non vi sono informazioni puntuali sui parametri meteoclimatici della zona in oggetto poiché la rete di monitoraggio dell A.R.P.A. Emilia Romagna presenta solo centraline pluviometriche nella zona oggetto di studio. Al fine di valutare almeno indicativamente le caratteristiche meteoclimatiche di massima dell area, si riportano i dati della stazione meteo di Forlì presso l aeroporto (27m s.l.m.; Lat.:44 21 ; Long.:12 06 ); nonostante la stazione non fornisca i dati relativi alla classe di stabilità atmosferica ed alla copertura nuvolosa si ritiene che possano essere utilizzati per una valutazione di massima dell andamento dei venti. Sono stati analizzati in dettaglio i dati della suddetta stazione meteo degli anni , poiché le attività si svolgeranno solo durante tale periodo. Dall analisi dei parametri meteorologici diurni dei due anni esaminati è stato possibile calcolare i seguenti valori statistici medi annuali: Condizioni Num. ore % Totale numero di ore considerate Numero di ore con direzione variabile, non definita 550 4% Numero ore con calma di vento (0 nodi) % Numero ore con vento compreso tra 1 e 3 nodi % Numero ore con vento superiore ai 3 nodi % Di seguito è riportata la suddivisione per angolo di provenienza del vento delle condizioni maggiormente presenti in zona (vento compreso tra 1 e 3 nodi). Prot. 1408/ /46

13 Direzione di provenienza del vento Numero di ore % rispetto alle ore diurne % rispetto al totale con vento 1-3 nodi ore diurne 10 14,5 2,71% 0,33% ,06% 0,25% ,80% 0,34% ,80% 0,34% 50 21,5 4,02% 0,49% ,18% 0,39% ,42% 0,66% ,61% 0,68% ,55% 0,43% ,5 4,21% 0,51% ,5 2,15% 0,26% ,50% 0,18% ,87% 0,23% 140 5,5 1,03% 0,13% 150 5,5 1,03% 0,13% ,12% 0,14% 170 7,5 1,40% 0,17% ,31% 0,16% 190 6,5 1,21% 0,15% ,24% 0,27% ,5 1,96% 0,24% 220 4,5 0,84% 0,10% ,87% 0,23% ,87% 0,23% ,5 2,34% 0,29% ,43% 0,30% ,30% 0,53% ,5 5,33% 0,65% ,5 5,14% 0,63% ,67% 0,57% ,36% 0,41% ,55% 0,43% ,62% 0,32% ,5 3,46% 0,42% ,5 2,90% 0,35% ,5 2,15% 0,26% Prot. 1408/ /46

14 Si riportano di seguito i grafici con la distribuzione delle direzioni del vento calcolate: Percentuale di ore di vento (1-3 nodi) nelle ore diurne (8-20) annue ,70% ,60% 0,50% ,40% 60 0,30% 290 0,20% ,10% ,00% Totale ore di vento (1-3 nodi) nelle ore diurne (8-20) annue Prot. 1408/ /46

15 SORGENTI Le sorgenti di inquinanti aerodispersi presenti nell ambito della zona di lavorazione saranno le seguenti: Frantoio e vaglio Mezzi di carico e scarico e trasporto del materiale. Si ritiene che l accumulo temporaneo e le operazioni di movimentazione in genere siano le sorgenti maggiormente rilevanti di polveri aerodisperse, lo studio previsionale fatto di seguito si riferirà a questo scenario. Il traffico determinato dall attività sarà dato da circa 20 camion che percorreranno solo strada asfaltata, il movimento sul piazzale sarà invece su sterrato. Si ritiene quindi che le sorgenti rilevanti dell attività di cava siano: Inquinanti da Combustione per quanto riguarda gli scarichi dei mezzi; Polveri Aerodisperse dovute alla frantumazione, alla movimentazione, all accumulo temporaneo ed al carico degli autocarri in prossimità del punto di estrazione. Prot. 1408/ /46

16 INQUINANTI Nel presente studio si sono presi in considerazioni i seguenti possibili inquinanti aerodispersi: Particolato fine PM10 Ossidi di Azoto NO, NO2, NOx Anidride Solforosa SO2 Ossido di Carbonio CO Idrocarburi non metanici NMHC NM-VOC Particolato fine PM10 Il materiale particolato fine aerodisperso PM10 è stato preso in considerazione sia come prodotto della combustione dei carburanti dei mezzi utilizzati che come proveniente da sorgenti naturali quali lʹerosione del suolo e la movimentazione di materiali. Ossidi di Azoto NO, NO2, NOx Anche gli ossidi di azoto sono stati considerati come prodotto delle attività di combustione degli automezzi. In particolare la forma ossidata NO2 è la più pericolosa ed è maggiormente presente durante il periodo estivo in corrispondenza di elevata presenza di ozono, a sua volta legato alle temperature ed all irraggiamento solare. Una stima dell NO2 risulta molto complessa proprio a causa dei suddetti fattori ambientali ed atmosferici. Prot. 1408/ /46

17 Monossido di Carbonio CO Il monossido di carbonio è prodotto della combustione in deficit di ossigeno proveniente in larga misura dallo scarico di autoveicoli ed assume una certa rilevanza nella stagione fredda, quando le basse temperature e fenomeni di inversione termica ne favoriscono l accumulo. Idrocarburi non metanici NMHC NM-VOC Il monitoraggio degli idrocarburi metanici e non metanici (NMHC o NM-VOC) è stato ormai abbandonato in quanto poco significativo, a causa della sua scarsa specificità, a favore di composti particolari come i BTEX ed in particolar modo il benzene. Si possono comunque utilizzare le informazioni presenti in letteratura per un interpretazione globale dei dati, in un quadro più ampio, dove gli idrocarburi non siano considerati come diretti inquinanti quanto come precursori o scavenger di altre specie dannose. Anidride Solforosa SO2 Sempre prodotta per combustione dai mezzi impiegati, l SO2 è strettamente legata alla presenza di zolfo nei combustibili utilizzati, tanto da stimare che tutto lo zolfo presente si trasformi in SO2 secondo un fattore stechiometrico. Il tenore di zolfo nel diesel viene progressivamente ridotto, tanto che ormai i valori di SO2 aerodispersa rientrano nei limiti senza eccessivi problemi. Nel calcolo del fattore di emissione si è considerato un tenore di zolfo nel diesel pari allo 0,2%. Prot. 1408/ /46

18 FATTORI DI EMISSIONE Per la valutazioni previsionale si è stimata la produzione di inquinanti aerodispersi, facendo uso dei Fattori di Emissione. Tali fattori permettono di valutare il quantitativo di inquinante disperso in atmosfera per quantità di materiale prodotto o di carburante consumato, o di distanza percorsa a seconda dei casi. Questa metodologia è in uso da anni ed è indicata dai maggiori enti di tutela ambientale (EPA, ARPA, EEA, ecc.) come mezzo idoneo per stimare gli impatti ambientali. Tali valori sono calcolati in base a studi di settore e si possono rinvenire in letteratura. I fattori di emissione utilizzati per la valutazione sono stati così ottenuti: 1) Inquinanti da attività di coltivazione PM10 Per studiare i fattori di emissione particellare che si sviluppano dal passaggio dei mezzi su strade sterrate e per le attività di accumulo ed erosione del vento si è utilizzato l AP-42 USEPA Compilation of Air Pollutant Emission Factor: Chapter 11: Mineral Products Industry Chapter 13: Miscellaneous Sources. Le emissioni studiate derivano da: A. Frantumazione delle macerie B. Movimentazione dei materiali (carico e scarico nei cumuli temporanei e nei mezzi di trasporto) C. Passaggio su piazzali sterrati D. Erosione dei cumuli Prot. 1408/ /46

19 A. Frantumazione delle macerie Le emissioni dovute allo frantumazione macerie da demolizione e sovrastrutture stradali sono estrapolate dalla tabella tabella del paragrafo Crushed Stone Processing che dà un valore di fine crushing di 0,0075kg/Mg (valore scelto come peggiorativo poiché si poteva utilizzare anche il tertiary crushing con un emissione di 0,0012kg/Mg) B. Movimentazione dei materiali (carico/scarico nei cumuli e nei mezzi di trasporto) Le emissioni dovute alla movimentazione del materiale scavato (scaricare il materiale nel piazzale, caricare il materiale nei camion) vengono calcolate mediante l equazione 1 del paragrafo Haggregate Handling and Storage Piles dove le variabili sono così scelte: Costante Valore k Particle size multiplier 0,35 U Mean wind speed (m/s) 2 M Material moisture content 2,1 Si ottiene così un movimento di PM10 pari a 0,0005 kg/mg C. Passaggio su piazzali sterrati Le emissioni dovute al passaggio dei mezzi pesanti su strade sterrate di cantiere vengono calcolate mediante l equazione 1a del paragrafo Unpaved Roads dove le variabili sono così scelte: Costante Valore s Gravel processing material storage area 7,1 k Empirical costant PM10 (lb/vmt) 1,5 a Empirical costant PM10 0,9 b Empirical costant PM10 0,45 W Mean vehicle weight 50 tons Prot. 1408/ /46

20 Il fattore di emissione risulta essere 931 g/km per il piazzale. D. Erosione dei cumuli Le emissioni dovute all erosione del vento sui depositi temporanei di materiale vengono calcolate mediante le equazioni 2, 3 e 4 del paragrafo Industrial Wind Erosion. Per la scelta delle velocità del vento, da inserire nelle equazioni del paragrafo Industrial Wind Erosion, sono stati estrapolati i dati dal paragrafo Condizioni Climatiche: I. i giorni con calma di vento (v = 0 m/s) sono il 26% dei giorni II. i giorni con vento tra 1 e 3 nodi (v = 0,5-1,5 m/s) sono il 41% dei giorni III. i giorni con vento superiore a 4 nodi (v > 1,5 m/s) sono il 29% dei giorni IV. i giorni con vento variabile non definito sono il 4% dei giorni (u*); Con l equazione 4 del paragrafo si calcola la friction velocity a 10m di altezza u*=0,053u10 + (4) per stimarla sono stati utilizzati i dati meteo in nostro possesso divisi in gruppi, come sopra scritto, a seconda delle probabilità di accadimento; per ogni gruppo è stata scelta la velocità massima che verrà utilizzata come mean value tra una lavorazione e l altra sul cumulo di deposito. Rif. Costante Velocità del Vento m/s Valore I u II u10 + 1,5 0,080 IIIa u ,583 IIIb u (valore max misurato) 1,59 Prot. 1408/ /46

21 Il valore della costante sopra riportata viene utilizzato nell equazione 3 del paragrafo per il calcolo della erosion potential function che come condizione di applicabilità ha che u* (friction velocity) sia maggiore di ut (threshold friction velocity) P=0 per u* ut (3) il cui valore si trova nella tabella ; pur scegliendo il valore più basso come valore di ut = 0,54 risulta che nei casi I e II l equazione non è applicabile, solamente nel terzo caso con il gruppo di velocità del vento III quando la velocità raggiunge almeno gli 11 m/s l equazione risulta applicabile. Dal ragionamento sopra esposto si utilizzerà solamente il gruppo III, che ha un accadimento del 29% delle ore analizzate con la sua velocità massima misurata di 30 m/s, ed una threshold friction velocity di 1,02 ritenuta la più pertinente. I valori utilizzati sono: Costante Valore k particle size multiplier PM10 0,5 N number of disturbances 150 u10 + fastest mile of reference anemometer for period between disturbances (m/s) 1,59 ut threshold friction velocity (m/s) 1,02 da cui risulta che l erosion potenzial è P=47,3 g/m 2. Il fattore di emissione quindi dato dall equazione 2 è 23,7 g/m 2. EmissionFactor = k n i= 1 Pi Prot. 1408/ /46

22 Si riportano quindi di seguito i fattori di emissione stimati: Tabella riassuntiva delle fonti di inquinamento Descrizione Emissioni dovute alla frantumazione delle macerie Operazioni di carico e scarico del materiale Passaggio dei mezzi su area di stoccaggio non asfaltata PM10 0,0075 kg/mg 0,0005 kg/mg 931 g/km Erosione dei depositi temporanei per anno (v=30 m/s) 23,7 g/m 2 Calcolo dei fattori di emissione temporali Per quanto riguarda lo scavo del materiale si considera un periodo di lavorazione di 220 giorni l anno per 7 ore al giorno Emissione PM10 da azione di frantumazione Quantità di materiale/giorno (valore massimo da autorizzazione) 100 Mg/d Fattore stimato di emissione massima 0,0075 kg/mg Tempo di lavorazione s Emissione PM10 0,029 g/s Durante la giornata lavorativa vengono effettuati 20 viaggi dai vari autocarri per un percorso di 100m fra andata e ritorno su piazzale in area stoccaggio Emissione PM10 da passaggio degli autocarri su piazzale Percorso effettuato giornalmente sul piazzale 4000 m Fattore stimato di emissione 931 g/km Emissione giornaliera 3724 g Emissione PM10 0,148 g/s Prot. 1408/ /46

23 Per quanto riguarda lo stoccaggio temporaneo di materiale l AP-42 considera la dispersione di polveri del cumulo dovuta ai periodi di mancata disturbance del cumulo stesso, quindi le polveri vengono disperse nel periodo di non lavorazione pari quindi a 17 ore. Emissione PM10 da cumulo di stoccaggio temporaneo Diametro del cumulo stimato 10 m Altezza del cumulo stimato 4 m Superficie a contatto con aria 100,5 m 2 Fattore stimato di emissione 23,7 g/m 2 Fattore stimato di emissione per intera superficie 2381,38 g Emissione PM10 0,094 g/s 2) Inquinanti da combustione (PM10,NOx, CO, NM-VOC, SO2) Per quanto riguarda l emissione di tali composti dai mezzi di trasporto e movimentazione utilizzati si è fatto riferimento ai dati presenti in letteratura ed in particolare al modello di calcolo denominato COPERT (COmputer Programme to calculate Emissions from Road Traffic) (Eggleston et al., 1993) basato su un ampio insieme di parametri che tengono conto delle caratteristiche generali del fenomeno e delle specifiche realtà di applicazione. Questa metodologia è stata indicata dallʹeea (European Environment Agency, Agenzia Europea per l Ambiente) come lo strumento da utilizzare per la stima delle emissioni da trasporto stradale nellʹambito del programma CORINAIR per la realizzazione dellʹinventario nazionale delle emissioni. (CORINAIR, 1988; EMEP/CORINAIR, 2007). Per gli inquinanti da combustione dei mezzi di movimento terra sono stati presi in considerazione i seguenti fattori di emissione temporali: Prot. 1408/ /46

24 ESCAVATORE O RUSPA PM10 µg/s NOx µg/s CO µg/s NM-VOC µg/s SO2 µg/s Tali valori sono stati calcolati a partire dai seguenti fattori di emissione specifici relativi al consumo di carburante (bulk emission factor), reperiti nell inventario EMEP/CORINAIR Emission Inventory Guidebook UPDATE nella categoria Other Mobile Sources & Machinery : PM10 g/kg NOx g/kg CO g/kg NM-VOC g/kg ,8 15,8 7,08 Il fattore di emissione relativo all anidride solforosa è stato invece calcolato considerando che tutto lo zolfo presente nel gasolio si trasformi in SO2. Si riporta di seguito il calcolo effettuato per stabilire i fattori di emissione temporali ipotizzando un consumo di carburante di 30 l/h ed una densità dello stesso di 0,9 kg/l. Per l SO2 è stata utilizzata la seguente formula, considerando un tenore massimo di zolfo nel carburante pari allo 0,2%. Emissione in g/h di S = (consumo di carburante x densità) x 0,2% Poiché il Peso Molecolare di SO2 risulta essere il doppio del Peso Molecolare del solo zolfo, il risultato dell equazione sopra riportata viene moltiplicato per 2 per ottenere il fattore di emissione dell anidride solforosa. Prot. 1408/ /46

25 Escavatore Consumo carburante Densità Consumo effettivo Fattori d emissione Emissione in g/h Emissione in µg/s NOx 30 l/h 0,9 kg/l 27 kg/h 48,8 g/kg 1317,6 g/h µg/s NM-VOC 30 l/h 0,9 kg/l 27 kg/h 7,08 g/kg 191,2 g/h µg/s CO 30 l/h 0,9 kg/l 27 kg/h 15,8 g/kg 426,6 g/h µg/s PM 30 l/h 0,9 kg/l 27 kg/h 2,29 g/kg 61,8 g/h µg/s SO2 30 l/h 0,9 kg/l 27 kg/h 2 g/kg 108 g/h µg/s Per quanto riguarda i mezzi di trasporto si può fare riferimento ai seguenti fattori di emissioni su base chilometrica: AUTOCARRO PM10 g/km NOx g/km CO g/km NM-VOC g/km SO2 g/km Tali valori sono stati reperiti dalla guida ANPA, Le emissioni in atmosfera da trasporto stradale - Serie Stato dell ambiente 12/ LUGLIO 2000 e sono riferiti ai veicoli commerciali pesanti (Diesel >3.5 t) immatricolati dal 1997, conformi quindi alla direttiva 91/542/EEC stage II, e relativi al ciclo di guida urbano. Il fattore di emissione relativo all anidride solforosa è stato invece calcolato analogamente a quanto fatto per le macchine movimento terra, considerando un tenore massimo di zolfo nel carburante pari allo 0,2% ed un consumo di carburante pari a 0,1 kg/km, secondo la formula: Emissione in g/km di S = Consumo chilometrico x 0,2% = (0,1 kg/km x 1000) x 0,2% Emissione in g/km di SO2 = Emissione di S x 2 Prot. 1408/ /46

26 CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO DEGLI INQUINANTI Per quanto descritto precedentemente e per le esperienze maturate in precedenti valutazioni revisionali per casi analoghi si ritiene che l impatto degli inquinanti aerodipersi sia del tutto accettabile, alla luce delle seguenti considerazioni: Il recettore R2 è il più vicino alla cava ed il più esposto all emissione degli inquinanti; questo accade quando il vento proviene da 190 ; dai dati meteo presentati si vede come questo accada per lo 1,21% di giorni all anno. Dalle descrizioni delle varie fasi operative sopra riportate risulta che l influenza degli inquinanti da combustione è di scarsa entità poiché i mezzi non saranno mai in funzione tutti contemporaneamente e comunque produrranno un impatto trascurabile per i recettori che si trovano ad almeno un centinaio di metri. Analogamente per le polveri che derivano dalle operazioni di movimentazione, accumulo temporaneo e carico dell automezzo con escavatore, in quanto tali mansioni vengono svolte movimentando un paio di mezzi in contemporanea creeranno un limitato impatto inquinante. Il contributo dovuto ai trasporti, ipotizzando il transito di circa 20 autocarri per soli 100m del piazzale ogni giorno, è alquanto esiguo e quindi l impatto di tali mezzi con i recettori è trascurabile. Per quel che riguarda le polveri dovute ai trasporti, la strada percorsa dagli autocarri è la strada comunale totalmente asfaltata; si ritiene quindi che la polvere sollevata dall autocarro sia anch essa trascurabile. I risultati della presente valutazione sono stati ottenuti considerando la tipologia delle lavorazioni e i quantitativi di materiale estratto dichiarati dal committente; eventuali variazioni dei quantitativi o della tipologia delle lavorazioni dovranno essere oggetto di una nuova valutazione. Prot. 1408/ /46

27 STUDIO PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO DESCRIZIONE DELLE SORGENTI DI RUMORE I mezzi meccanici disponibili all Impresa Coromano SrL per le lavorazioni sono i seguenti: Cod. Mezzi Potenza sonora S1 Frantoio Lw 112 db 1 S2 Vagliatore Lw 109 db 1 S3 Pala gommata Lw 107 db - Autocarri Lw 100 db FONTE: 1 misurazioni effettuate direttamente sulle macchine. Per la valutazione dell impatto acustico in fase di funzionamento del frantoio si è ipotizzato uno scenario in cui siano in funzione contemporaneamente solo alcuni dei suddetti mezzi: si prevede come fase più rumorosa quella nella quale sono in funzione contemporaneamente il frantoio e il vaglio assieme alla pala durante le fasi di carico e scarico; durante il periodo restante non si hanno ulteriori movimenti se non il funzionamento del frantoio. Nella simulazione le sorgenti sono state posizionate nei punti della zona di frantumazione dove si prevede il posizionamento del frantoio, consequenzialmente la pala e gli autocarri agiranno nella zona limitrofa dove si accumuleranno i materiali vagliati e suddivisi dalla macchina. Durante le fasi di carico e scarico saranno in funzione alternativamente o la pala o l autocarro per limitare l impatto acustico. Nelle 8 ore di lavorazione, per pause fisiologiche degli operatori, si è previsto un tempo di funzionamento dei mezzi di 7 ore. Prot. 1408/ /46

28 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il quadro di riferimento normativo per il presente studio è costituito da: Legge quadro sull inquinamento acustico n. 447/95 D.P.C.M Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore L.R. 15 del Disposizioni in materia di inquinamento acustico DGR n.45 Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività. Delib. Giunta Reg. n Criteri e condizioni per la classificazione acustica del territorio Prot. 1408/ /46

29 CLIMA ACUSTICO Al fine di valutare il livello attuale di rumorosità (livello residuo) in maniera più approfondita sono stati effettuati due rilievi: in prossimità dell abitazione sulla strada via Meldola (R1), in prossimità dell abitazione situata a Sud-Ovest della zona di scavo (R2). I rilievi e la successiva valutazione delle risultanze sono stati condotti seguendo le indicazioni riportate nella Legge Quadro sullʹinquinamento acustico 447 del 26/10/95, nel d.p.c.m. del 14/11/97 ʺDeterminazione dei valori limite delle sorgenti sonoreʺ e nel d.p.c.m. del 16/03/98 ʺTecniche di rilevamento e di misurazione dellʹinquinamento acusticoʺ; i valori fonometrici riportati nella relazione sono stati arrotondati a ± 0,5 db(a), come richiesto dall Allegato B del d.p.c.m. 01/03/91. Si riportano nella tabella seguente i dati relativi alla misura effettuata. Misure al recettore R2 Cod. Posizione Inizio fine LAeq dba misurato LAeq dba arrotondato M1a M1b M1c M1d Presso Recettore R2 Periodo Diurno 1 Presso Recettore R2 Periodo Notturno Presso Recettore R2 Periodo Diurno 2 Presso Recettore R2 Periodo Diurno Unione di M1a e M1c 05/11/ :08 05/11/ :00 06/11/ :00 05/11/ :00 06/11/ :00 06/11/ :54 49,5 49,5 48,7 48,5 48,7 48,5 05/11/ /11/ ,3 49,5 Si riportano di seguito i grafici della misura effettuata. Prot. 1408/ /46

30 100 db Misura M1 - Recettore R2-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M1 - Recettore R2-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 48.7 db s M1a 100 db Misura M1 - Recettore R2 Diurno 1-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M1 - Recettore R2 Diurno 1-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 48.6 db s Nella misura sopra riportata alcuni punti sono stati mascherati; questa modifica è dovuta al fatto che, nel periodo della misura, l Impresa Coromano stava effettuando rilevanti operazioni mediante macchine che avrebbero falsato il livello di rumore residuo della zona. M1b Prot. 1408/ /46

31 100 db Misura M1 - Recettore R2 Notturno - 1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M1 - Recettore R2 Notturno - 1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 48.7 db s M1c 100 db Misura M1 - Recettore R2 Diurno 2-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M1 - Recettore R2 Diurno 2-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 48.7 db s Misure al recettore R1 Prot. 1408/ /46

32 Cod. Posizione Inizio fine LAeq dba misurato LAeq dba arrotondato M2a M2b M2c M2d Presso Recettore R1 Periodo Diurno 1 Presso Recettore R1 Periodo Notturno Presso Recettore R1 Periodo Diurno 2 Presso Recettore R1 Periodo Diurno Unione di M2a e M2c 06/11/ :13 06/11/ :00 07/11/ :00 06/11/ :00 07/11/ :00 07/11/ :47 62,8 63,0 56,2 56,0 62,6 62,5 06/11/ /11/ ,7 62,5 Si riportano di seguito i grafici della misura effettuata. 100 db Misura M2 - Recettore R1-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M2 - Recettore R1-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 50.0 db s M2a Prot. 1408/ /46

33 100 db Misura M2 - Recettore R1 Diurno 1-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M2 - Recettore R1 Diurno 1-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 68.2 db s M2b 100 db Misura M2 - Recettore R1 Notturno - 1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M2 - Recettore R1 Notturno - 1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 47.3 db s M2c 100 db Misura M2 - Recettore R1 Diurno 2-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A Misura M2 - Recettore R1 Diurno 2-1/3 Leq Spectrum - OVERALL - A - Running Leq db 64.6 db s Prot. 1408/ /46

34 C O N D I Z I O N I E S T R U M E N T I D I M I S U R A Data, ora, e luogo Vedi tabella e grafici misure Condizioni meteorologiche Temperatura 12 C - 25 C Umidità relativa % Direzione e velocità del vento Calma di vento Tempo di riferimento Diurno Tempo si osservazione 32 h (16h + 16h) Tempo di misura 48 h (24h + 24h) Eventi anomali Catena di misura Movimentazione macchine rilevante dell Impresa Coromano che sono state mascherate nella misura M1 presso il recettore R2 Fonometro Larson Davis SoundTrack LxT (di classe 1 secondo le norme richiamate all art. 2 del Decreto del Ministero dell Ambiente 16/03/1998) S/N , sottoposto a taratura in data 09/01/2007 come da certificato di taratura n. 2007/88505 rilasciato dalla Larson Davis. e microfono da campo libero Larson Davis modello n. 377B02, n. serie Sottoposti a taratura in data 09/01/2007 come da certificato di calibrazione n Sorgente di calibrazione Larson Davis modello CA250, matricola 1657 (LPS db a 250 Hz), come da certificato di taratura allegato n. 2006/178/C del 26/04/2006 rilasciato da IEC Torino Classe di destinazione d uso del luogo di misura Zone di classe III Osservatori e tecnici Note Errori Conclusioni dr. Stefano Michelacci - Tecnico Ambientale dr. Giacomo Zambelli - Tecnico Competente in Acustica Ambientale (PROVV. PROV. DI RAVENNA NUM. 791 del 28/12/2004) Prima e dopo le misurazioni è stata effettuata una verifica di calibrazione. Gli errori sistematici e casuali di misura si considerano compresi entro il margine di errore determinato dalla classe di precisione 1 di cui è caratterizzato lo strumento di misura del rumore (+/- 0,7 db). Vedi relazione Prot. 1408/ /46

35 LIMITI PER L INQUINAMENTO DA RUMORE ZONIZZAZIONE ACUSTICA Si riportano i limiti in db(a) attualmente in vigore per il rumore in esterno: DPCM 14/11/1997 Valori limite assoluti di emissione Classe Tipo di area Tempo di riferimento diurno notturno I Particolarmente protetta II Prevalentemente residenziale III Di tipo misto IV Ad intensa attività umana V Prevalentemente industriale VI Esclusivamente industriale DPCM 14/11/1997 Valori limite assoluti di immissione Classe Tipo di area Tempo di riferimento diurno notturno I Particolarmente protetta II Prevalentemente residenziale III Di tipo misto IV Ad intensa attività umana V Prevalentemente industriale VI Esclusivamente industriale DPCM 14/11/1997 Valori limite differenziale di immissione (Tale limite è applicabile all interno degli ambienti abitativi.) Tempo di riferimento diurno notturno 5 3 Il sito in oggetto ricade interamente nel Comune di Bertinoro; tale comune possiede una zonizzazione acustica vigente che fa ricadere tutta l area in oggetto nella classe III. Prot. 1408/ /46

36 SOFTWARE DI CALCOLO La situazione dello stato di progetto post-operam è stata calcolata con il software NFTPIso9613 della MAIND che implementa un modello matematico per la previsione della propagazione del rumore in ambito urbano ed extraurbano conforme alla norma. Il software per la previsione della propagazione acustica tiene in considerazione le variabili più importanti per un dato sito, come la disposizione degli edifici, la topografia, le barriere, il tipo di terreno, le condizioni meteorologiche etc. Tale software implementa la ISO calcolando il valore di SPL equivalente prodotto da una serie di sorgenti puntiformi poste sul territorio. VALUTAZIONE DEL RISPETTO DEI PARAMETRI LEGISLATIVI Per i recettori individuati nel paragrafo Ubicazione dell insediamento e recettori sensibili sono state fatte due simulazioni: una riguardante la presenza di 3 sorgenti il frantoio (S1), il vaglio (S2) e la pala (S3) utilizzati per confrontarsi con il limite di immissione assoluto ed il differenziale, la seconda riguarda la presenza di 2 sorgenti il frantoio (S1), il vaglio (S2) per il limite di emissione. LIMITI DI IMMISSIONE Tramite il software di calcolo sono state effettuate delle simulazioni per valutare i livelli di rumore ambientale indotti dalle attività di frantumazione, vaglio e pala in funzione. Prot. 1408/ /46

37 Con in calcolo sono state generate delle mappe isofoniche del livello di rumorosità ambientale prevista nell area in corso d opera, nonché il calcolo esatto del rumore previsto ai recettori sensibili a quota 1,6m. I valori dba calcolati alla facciata dei recettori individuati sono riportati nella seguente tabella: Recettore dba R1 45,8 R2 51,4 R3 52,0 R4 36,8 I valori riportati in tabella derivano dal calcolo delle simulazioni nelle quali è stata prevista la presenza di una barriera alta 3m e lunga 35m posizionata sul lato Sud Ovest in direzione del recettore R2. La barriera si è resa necessaria, non per il limite di immissione assoluto, che risultava sempre rispettato, ma per il limite di immissione differenziale che superava i 5 dba. Si riportano in allegato le planimetrie con i valori di rumorosità previsti dal calcolo Prot. 1408/ /46

38 Le simulazioni, le mappe ed i calcoli effettuati con il Software considerano le sole sorgenti introdotte dall attività, e non contemplano il livello di rumore ambientale presente ante operam (rumore residuo), in quanto risulta estremamente difficile identificare e riprodurre nel software di calcolo tutte le sorgenti esterne che contribuiscono al livello di rumore residuo misurato. Nella verifica del rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente va calcolato il Livello Ambientale (LA), che si ottiene aggiungendo al Livello Residuo (LR) misurato ante operam, il valore ottenuto col calcolo previsionale al ricettore, relativo alle sole attività indotte; i livelli residui misurati sono stati associati ai recettori individuati per vicinanza e analogia. LA - livello ambientale = LAp + LR LR - livello residuo = livello misurato ante operam LAp livello ambientale previsionale = livello ambientale relativo alle sole attività. LA=10*log10(10 LAp/ LR/10 ) Nella tabella comparativa seguente si riportano i valori ottenuti di Livello Ambientale previsto, assieme ai valori di livello residuo ante operam e di rumore indotto dalla sola attività. Prot. 1408/ /46

39 Recettore Residuo ante-operam dba TABELLA COMPARATIVA Rumore della sola attività dba (7h) Situazione Post operam dba Immissione riferito alle 7h Situazione Post operam dba Immissione riferito alle 16h R1 62,5 45,8 62,6 62,5 R2 49,5 48,6 52,1 50,8 R3 49,5 51,8 53,8 51,9 R4 49,5 36,7 49,7 49,6 Dalle tabelle sopra riportate risulta che il limite di immissione assoluto è rispettato per i recettori R2, R3 ed R4 mentre non è rispettato per il recettore R1. Il superamento del limite in realtà non è causato dall attività in oggetto; se si vede il livello residuo ante operam risulta esso stesso già superiore al limite previsto dalla zonizzazione acustica, dalla tabella dei calcoli sopra riportata si nota come l attività non incida ed il livello ante operam è equivalente alla situazione post operam diluita nelle 16 ore. Prot. 1408/ /46

40 CRITERIO DIFFERENZIALE Come valore residuo per il calcolo del differenziale sono stati presi 2 intervalli delle misure interni agli orari di lavoro durante i periodi meno rumorosi. Per il recettore R1 si è utilizzato un valore pari a 48 dba (riscontrabile intorno alle 14.00), per R2 ed i recettori con ubicazione simile (R3 ed R4) si è utilizzato un valore pari 49 dba (riscontrabile tra le 13 e le 14); si noti che i valori presi sono da considerarsi cautelativi visto che l attività di frantumazione e vaglio non avviene durante questi specifici orari per pausa degli operatori. Nella simulazione effettuata è stato riscontrato un problema di differenziale presso il recettore R2, come accennato dal paragrafo precedente; tale problema viene risolto ponendo la barriera alta 3m e lunga 35m. Si consiglia, visto la tipologia di attività dell Impresa Coromano, di creare la barriera mediante dei cumuli di terreno inerbiti così da andare incontro sia ad una riduzione dei costi da parte della ditta che a un minor impatto estetico/ambientale del recettore interessato alla presenza della barriera. Si riportano le tabelle con il calcolo del valore differenziale nei recettori Recettore Residuo ante-operam dba TABELLA CALCOLO DIFFERENZIALE Rumore della sola attività dba Situazione per operam dba Differenziale dba R1 48,0 45,8 50,0 2,0 R2 49,0 48,6 51,8 2,8 R3 49,0 51,8 53,6 4,6 R4 49,0 36,7 49,2 0,2 Prot. 1408/ /46

41 LIMITI DI EMISSIONE Per quanto concerne la zona di scavo si deve fare una nuova simulazione poiché le sorgenti prese in esame sono di diversa natura: l escavatore e l autocarro sono esclusi dal campo di applicazione dei limiti di emissione in quanto sorgenti mobili, il vagliatore deve essere inserito nella nuova simulazione poiché non è una sorgente mobile, il frantoio, essendo cingolato, sarebbe una sorgente mobile ma poiché lavora assieme al vagliatore viene qui considerato cautelativamente come una sorgente non mobile. I mezzi utilizzati sono peraltro omologati e conformi alle normative vigenti. Le misure si riferiscono ai punti al confine della proprietà dell Impresa Coromano. Recettore TABELLA CALCOLO EMISSIONE Rumore della sola attività dba Situazione per operam dba Emissione riferito alle 16h R1 45,6 42,0 R2 52,6 49,0 R3 56,6 53,0 R4 56,0 52,4 Come per il limite di immissione anche in questo caso il recettore R1 è l unico che non rispetta il limite di legge di 55 dba per la classe III; anche in questo caso il superamento è dovuto non all attività soggetta al presente studio ma all elevato livello residuo ante operam. Il superamento del limite avviene quando si diluisce nelle 16 ore l impatto acustico creato dall attività con il livello residuo come si nota dalla tabella dei calcoli sopra riportata. Prot. 1408/ /46

42 CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Dall analisi delle simulazioni effettuate è possibile affermare che l impatto acustico dell opera nel suo complesso è accettabile e rispetta i limiti ipotizzati per la zona in oggetto. Si ricorda che è stato considerato una zonizzazione acustica di classe III come previsto dalla zonizzazione acustica del Comune di Bertinoro. Si prescrive l uso della barriera mobile alta 3m e lunga 35m sul confine in direzione del recettore R2 sul lato Sud Ovest della cava, l altezza e la locazione della barriera sono state calcolate in base alla planimetria fornita dalla ditta. Si consiglia nuovamente, visto la tipologia di attività dell Impresa Coromano, di creare la barriera mediante dei cumuli di terreno inerbiti così da andare incontro sia ad una riduzione dei costi da parte della ditta che a un minor impatto estetico/ambientale del recettore interessato alla presenza della barriera. Va tenuto in considerazione inoltre che la previsione è stata effettuata simulando le seguenti condizioni peggiorative e pertanto risulta essere cautelativa: utilizzo dei mezzi per 7h; considerazione del frantoio come mezzo non mobile; scelta dei valori di livello residuo per il differenziale il più basso possibile pur essendo in un orario in cui le macchine non sono in funzione per pausa degli operatori. I risultati della presente valutazione sono stati ottenuti considerando la tipologia delle lavorazioni e i quantitativi di materiale estratto dichiarati dal committente; Prot. 1408/ /46

43 eventuali variazioni dei quantitativi o della tipologia delle lavorazioni dovranno essere oggetto di una nuova valutazione. Forlì, 24/11/2008 dr. Stefano Michelacci Tecnico Ambientale LAVORO E AMBIENTE SRL dr. Giacomo Zambelli TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE PROVV. PROVINCIA DI RAVENNA NUM. 791 del 28/12/2004 Allegati: Planimetria con i recettori Foto aerea della zona di cava Provvedimento Provincia di Ravenna num. 791 del 28/12/2004 Planimetrie con i valori di rumorosità previsti dal calcolo Certificati di taratura della strumentazione utilizzata Prot. 1408/ /46

44 PLANIMETRIA DEI RECETTORI R3 R4 R2 R1 Prot. 1408/ /46

45 FOTO AEREA DELLA ZONA DI INTERESSE Prot. 1408/ /46

46 Prot. 1408/ /46

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